ITMI951519A1 - Dispositivo atto ad essere utilizzato con un apparato di pressatura - Google Patents

Dispositivo atto ad essere utilizzato con un apparato di pressatura Download PDF

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ITMI951519A1
ITMI951519A1 IT95MI001519A ITMI951519A ITMI951519A1 IT MI951519 A1 ITMI951519 A1 IT MI951519A1 IT 95MI001519 A IT95MI001519 A IT 95MI001519A IT MI951519 A ITMI951519 A IT MI951519A IT MI951519 A1 ITMI951519 A1 IT MI951519A1
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IT95MI001519A
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Renato Bossetti
Ulrico Walchhutter
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Siti Spa
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Abstract

L'invenzione riguarda un dispositivo atto ad essere utilizzato con un apparato di pressatura, comprendente: una piastra bancale per sopportare uno sforzo di pressatura scaricato su di uno stampo inferiore, una piastra battente disposta sopra la piastra bancale, per sopportare un punzone inferiore dello stampo inferiore, pistoni di spinta per sollevare la piastra battente, cilindri per i pistoni di spinta, collegati solidalmente con la piastra bancale, un organo divisore di flusso per distribuire il medesimo flusso a ciascuno cilindro, in modo che la piastra battente possa essere mossa verticalmente, parallelamente a se stessa, tramite passaggi di flusso attraverso l'organo divisore di flusso; un cilindro di trazione collegato solidalmente con la piastra bancale, un pistone di trazione, inserito nel cilindro di trazione, e presente dei mezzi di trazione per impegnare in trazione e disimpegnare su comando la piastra battente.

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo,;
DISPOSITIVO ATTO AD ESSERE UTILIZZATO CON UN APPARATO DI PRESSATURA
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo atto ad essere utilizzato con un apparato di pressatura, per la pressatura a secco di materiale granulare o polverulento. Gli oggetti stampati possono essere ad esempio piastrelle, piatti, mattoni refrattari ecc . L’invenzione riguarda inoltre una apparato di pressatura che incorpora il dispositivo.
Un apparato di pressatura che incorpora il dispositivo secondo l'invenzione dispone in particolare di una struttura principale per contenere la forza di pressatura, che generalmente ha forma ad anello, mezzi attuatori per attuare la pressatura con la discesa di uno stampo superiore, mezzi di caricamento per caricare il materiale da stampare in uno stampo inferiore, mezzi di livellamento per livellare la superficie superiore del materiale caricato nello stampo inferiore. I mezzi'di caricamento e livellamento sono generalmente formati da un unico organo, chiamato carrello, che comprende una griglia che può scivolare sullo stampo per il caricamento e un'estremità anteriore che effettua il livellamento durante la corsa di ritorno. Per una descrizione più dettagliata dell’apparato di pressatura si fa riferimento alla domanda di brevetto PCT N° WO 89/11969 a nome della stessa richiedente.
Il dispositivo secondo l'invenzione è in particolare del tipo comprendente: una piastra bancale per supportare uno sforzo di pressatura scaricato su di uno stampo inferiore, una piastra di base disposta sopra la piastra bancale per supportare la matrice dello stampo inferiore, una piastra battente disposta sopra la piastra di base, per supportare un punzone inferiore dello stampo inferiore, pistoni di spinta per sollevare la piastra battente, cilindri di spinta per i pistoni di spinta, collegati solidalmente con la piastra bancale, un organo divisore di flusso per distribuire il medesimo flusso a ciascuno dei cilindri di spinta, in modo che la piastra battente possa essere mossa verticalmente, parallelamente a se stessa, tramite passaggi di flusso attraverso l'organo divisore di flusso.
Per piastra bancale si intende comunemente una piastra di spessore sufficiente ad assorbire lo sforzo di pressatura senza deformazioni permanenti. La piastra bancale viene normalmente installata al di sotto di tutte le attrezzature di stampaggio, direttamente in contatto con l'apparato di pressatura e in particolare con la struttura di contenimento delle forze di pressatura .
Per piastra di base si intende una piastra che rimane fissata alla piastra bancale durante tutti i cicli di pressatura, e che viene rimossa solo al momento del cambio dello stampo. La piastra di base, supportando la matrice e la piastra battente consente la rimozione, in un colpo solo, di tutto il gruppo degli stampi inferiori, senza modificare sostanzialmente le posizioni relative dei vari componenti.
Per piastra battente si intende comunemente una piastra mobile verticalmente, e che supporta i punzoni inferiori, in modo che tali punzoni possano essere movimentati per realizzare le operazioni di caricamento e di sformatura. Durante la pressatura la piastra battente rimane ferma nella posizione inferiore della sua corsa verticale, in modo che lo sforzo di pressatura assorbito dalla piastra battente possa essere scaricato sulla piastra bancale.
Per l’estrazione del pezzo stampato, la piastra battente sale fino a che la sommità del punzone inferiore raggiunge il piano della matrice, così che il carrello può spingere in avanti il pezzo stampato. Terminata la sformatura la piastra battente non scende fino al fondo della sua corsa, ma si arresta ad un certo livello intermedio, in modo da poter caricare lo stampo inferiore con un quantitativo predeterminto di materiale e dipendente dalla posizione in cui si è fermata la piastra battente. Chiaramente la precisione del posizionamento della piastra battente in questa fase è determinante per stabilire la quantità di polvere caricata nelle varie parti dello stampo e quindi per garantire un soddisfacente risultato finale. Per una descrizione più dettagliata delle operazioni di caricamento e sformatura si fa riferimento alla domanda di brevetto europea N° 0 547 305 a nome della stessa richiedente.
I gruppi pistoni-cilindri di spinta per sollevare la piastra battente, rispetto alla piastra bancale sono in genere quattro, disposti ai quattro angoli della piastra battente. Essi consentono di controllare efficacemente il parallelismo tra la piastra battente e la piastra bancale in quanto sono tutti alimentati da flussi uguali generati da un organo divisore di flusso. Per una descrizione più dettagliata di questi gruppi si fa riferimento alla domanda di brevetto europea Ν° 0 547 305 a nome della stessa richiedente.
Per organo divisore di flusso si intende un organo in grado di generare più flussi tutti uguali fra loro. Tuttavia è evidente che una disposizione equivalente, anche se molto meno pratica, potrebbe essere quella di utilizzare un organo divisore di flusso che generi flussi diversi tra loro e gruppi pistoni-cilindri con sezioni proporzionalmente diverse. Preferibilmente un organo divisore di flusso è realizzato in modo da ricevere un singolo flusso liquido in alimentazione e di dividere questo flusso in una pluralità di flussi in uscita tutti uguali fra di loro. Un organo divisore di flusso è generalmente schematizzato con una pluralità di pompe volumetriche con gli assi tutti collegati meccanicamente fra di loro, di modo che tutte le pompe girino necessariamente alla medesima velocità.
Una forma preferita di organo divisore di flusso, comprende un distinto pistone di alimentazione per ciascuno dei gruppi pistone-cilindro di spinta. I pistoni di alimentazione sono meccanicamente e rigidamente collegati fra di loro e sono contenuti ciascuno in un distinto cilindro di alimentazione. I cilindri di alimentazione sono meccanicamente e rigidamente collegati fra di loro. Più preferibilmente i pistoni di alimentazione sono cavi, così che i pistoni di spinta sono alimentati tramite tali cavità. Per una descrizione più dettagliata di un organo divisore di flusso si fa riferimento alla domanda di brevetto europea N° 0547 305 a nome della stessa richiedente, e in particolare alla figura 15.
Quanto sopra rappresenta sommariamente il campo principale di utilizzazione industriale dell'invenzione, campo che però non costituisce limitazione dell'ambito della stessa, in quanto il dispositivo e l'apparato in oggetto, in particolare come in seguito descritti e rivendicati, possono essere vantaggiosamente impiegati in qualsiasi altro campo equivalente, come rivendicato nelle allegate rivendicazioni.
Sono noti dispositivi di questo tipo, descritti ad esempio nella domanda di brevetto europea N“ 0 547 305’a nome della stessa richiedente e nella domanda di brevetto italiana N° MI94A001082 depositata prima, ma pubblicata dopo la data di priorità della presente domanda, sempre a nome della stessa richiedente. Si è tuttavia verificato che questi dispositivi noti presentano alcuni inconvenienti. In particolare, in certe condizioni, con il dispositivo della domanda di brevetto europea sopracitata si sono osservati grippaggi dei gruppi cilindro pistone di spinta, con deformazioni delle sedi, dopo di che la tenuta idraulica viene compromessa. Inoltre con entrambi i dispositivi sopracitati non è possibile installare gli stampi tradizionali, così come sono già in uso in gran numero, ma è necessario modificarli, in particolare utilizzando solo i punzoni inferiori. In questo modo però gli stampi non sono più perfettamente intercambiabili con le presse di tipo tradizionale che non utilizzano gli organi divisori di flusso. Inoltre, in entrambi i dispositivi sopracitati, l'eliminazione delle bolle d'aria accidentalmente presenti nell'olio, viene effettuata con uno spurgo che elimina olio e aria insieme. Si è tuttavia verificato che questo sistema non consente di eliminare tutta l'aria presente nel circuito, specie nella fase iniziale di funzionamento. Inoltre, si è verificato che durante le fasi di trasporto, di montaggio o di manutenzione, i pistoni di spinta tendono ad uscire completamente fuori dai relativi cilindri. Per la fuoriuscita dei pistoni è infatti sufficiente la pressurizzazione di circa 3 bar del serbatoio. Inóltre, tutte le operazioni di cambio guarnizioni, cambio pistoni rigati ecc. devono essere effettuate sul posto; ciò crea vari problemi: in primo luogo l'unità di produzione rimane ferma per molto tempo, con danni economici sempre ingenti perchè occorre fermare tutta la linea a valle, i forni ecc., poi il lavoro di manutenzione viene effettuato in un reparto che, trattando la pressatura di polveri, è in genere polveroso e quindi non adatto per lavorazioni meccaniche, per di più non sono poi generalmente disponibili sul posto le attrezzature meccaniche necessarie per questo genere di interventi.
Le presse di tipo tradizionale utilizzano due lunghe aste, cosiddette "candele", che sono collegate meccanicamente fra di loro dal basso, che sono movimentate dal basso, e che sostengono a sbalzo il movimento verticale della piastra battente e dei punzoni inferiori, sia nella fase di salita, sia nella fase di discesa. Dato che il movimento dei punzoni inferiori può incepparsi per attriti o grippaggi fra i punzoni inferiori e la matrice, ne deriva che in questi casi le candele risultano molto sollecitate, per cui si usurano le bussole di guida delle candele e dopo un pò i giochi conseguenti determinano rilevanti imprecisioni nel caricamento della polvere nello stampo inferiore. Per la movimentazione dal basso delle candele è necessario disporre una cosiddetta "buca", cioè uno scavo che consenta di accedere agli organi che movimentano le candele. La movimentazione delle candele è di due tipi: verticale, in modo da muovere verticalmente la piastra battente e rotativa, in modo da ruotare le candele su se stesse, per disimpegnare le piastra battente al momento del cambio degli stampi. L'impegno e il disimpegno della piastra battente avviene generalmente con un innesto a coda di rondine o a martello, che tende a consumarsi con l'uso, specie negli spigoli. Il fatto che gli organi di movimentazione delle candele siano disposti nella buca comporta problemi evidenti per tutti i lavori di messa a punto e manutenzione. Infatti non è possibile controllare il funzionamento, ma occorre smontare il tutto dal basso.
Le presse di tipo tradizionale sopradescritte, oltre ai problemi presenti da lunga data relativi alle imprecisioni del caricamento della polvere, presentano difficoltà nel cambio degli stampi per problemi di centratura e posizionamento. In aggiunta, è necessario prevedere dei pistoni aggiuntivi al solo scopo di poter sollevare la piastra di base e poter così effettuare il cambio degli stampi.
Uno scopo della presente invenzione è pertanto quello di superare i suddetti inconvenienti con un dispositivo atto ad essere utilizzato con un apparato di pressatura, comprendente: una piastra bancale per supportare uno sforzo di pressatura scaricato su di uno stampo inferiore, una piastra battente disposta sopra detta piastra bancale, per supportare un punzone inferiore di detto stampo inferiore, pistoni di spinta per sollevare detta piastra battente, cilindri di scinta per detti pistoni di spinta, collegati solidalmente con detta piastra bancale, un cilindro di trazione collegato solidalmente con detta piastra bancale, un pistone di trazione, inserito in detto cilindro di trazione, e presentante dei mezzi di trazione per impegnare in trazione e disimpegnare su comando detta piastra battente, un organo divisore di flusso per distribuire il medesimo flusso a ciascuno di detti cilindri di spinta, in modo che detta piastra battente possa essere mossa verticalmente, parallelamente a se stessa, tramite passaggi di flusso attraverso detto organo divisore di flusso.
L'invenzione riguarda inoltre un procedimento comprendente le seguenti fasi, preferibilmente in successione:
a) disimpegno di detti mezzi di trazione,
b) innalzamento di detti pistoni di spinta,
c) sostituzione dello stampo inferiore con un altro,
d) abbassamento di detti pistoni di spinta,
e) impegno di detti mezzi di trazione con detta piastra battente, e abbassamento di detto pistone di trazione in modo da generare una forza di trazione verso il basso su detta piastra battente.
Le caratteristiche strutturali e funzionali dell'invenzione e i sui vantaggi rispetto alla tecnica nota risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione dell'invenzione, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
La figura 1 è una vista frontale, parzialmente sezionata, del dispositivo secondo l'invenzione,
la figura 2 è una vista in pianta del dispositivo secondo l'invenzione,
la figura 3 è una vista laterale, parzialmente sezionata del dispositivo secondo l'invenzione,
la figura 4 è una vista frontale in sezione di un particolare di figura 1,
la figura 5 è una vista frontale, in sezione, di una seconda forma di realizzazione di un particolare di figura 1,
la figura 6 è una vista schematica del dispositivo e del circuito idraulico,
la figura 7 è una vista frontale, in sezione di un particolare del dispositivo di figura 1,
la figura 8 è una vista in pianta di un particolare del dispositivo di figura 7, e
la figura 9 è una vista in pianta del particolare di figura 8 in una seconda posizione di funzionamento.
Con riferimento alle figure da 1 a 9, il dispositivo secondo l'invenzione comprende una piastra bancale 10 per supportare uno sforzo di pressatura scaricato su di uno stampo inferiore 11. In particolare lo stampo inferiore 11 è formato lateralmente dalla matrice 12 e sul fondo dai punzoni inferiori 13. Sopra la piastra bancale 10 è disposta una piastra di base 14, che supporta la matrice 12 tramite i pistoncini 15. La piastra di base 14 è removibile, in modo che asportando la piastra di base 14 si possa asportare anche ciò che si trova al di sopra e in 'particolare la piastra battente 16 e lo stampo inferiore 11. La piastra di base 14 può essere fissata alla piastra bancale tramite le viti 17, in modo che la piastra di base 14 rimanga fissata alla piastra bancale 10 durante ogni ciclo di pressatura, ma possa essere rimossa per il cambio degli stampi.
La piastra battente 16 supporta i punzoni 13 dello stampo inferiore 11. Generalmente i punzoni 13 sono vincolati alla piastra battente per magnetismo.
Ai pistoni di spinta 18 è affidato il compito di sollevare la piastra battente 16. I pistoni 18 sono contenuti in cilindri 19, che sono collegati solidalmente con la piastra bancale 10. In particolare i cilindri 19 sono contenuti in fori 20 praticati nella piastra bancale 10.
La piastra battente 16 è supportata dai pistoni di spinta 18 tramite un vincolo di semplice appoggio 21. In questo modo è possibile consentire liberamente un movimento accidentale della piastra battente 16 non parallelo alla piastra bancale 10. Ciò può avvenire ad esempio a seguito di un inceppamento che blocchi lo scorrimento fra i punzoni inferiori e la matrice o per la presenza di bolle d'aria nell'olio ecc.
La lunghezza dei pistoni di spinta 18 è tale da consentire un abbassamento della sommità 22 dei pistoni 18 ad un livello non superiore alla superficie superiore 23 della piastra bancale 10. In altre parole, i pistoni 18 possono rientrare completamente all'interno della piastra bancale 10. '
Il vincolo di appoggio 21 è realizzato tramite un prolungamento 24 della piastra battente 16 attraverso la piastra di base 14. A questo scopo la piastra di base 14 presenta delle aperture 25 per consentire il passaggio dei prolungamenti 24. Ciascun prolungamento 24 è fissato in una sede 26 prevista nella piastra battente 16. L'accoppiamento tra il prolungamento 24 e la sede 26 presenta un certo gioco in modo da permettere un certo movimento orizzontale libero tra il prolungamento 24 e la sede 26, prima del serraggio dall'alto del bullone 9. La rotazione del prolungamento 24 viene impedita dalla spina 8. In questo modo è possibile ottenere automaticamente la regolazione della posizione orizzontale dei prolungamenti 24. Infatti, il serraggio dei bulloni 9 viene effettuato dopo avere appoggiato la piastra battente sui pistoni di spinta 18, così che i prolungamenti 24 si trovano automaticamente nella posizione corretta.
Il vincolo di appoggio 21 è autocentrante, e questa caratteristica è realizzata tramite l'accoppiamento di un profilo concavo 27 con un un profilo convesso 22. In particolare, preferibilmente, il profilo concavo è solidale con la piastra battente 16 e il profilo convesso 22 è solidale con la sommità dei pistoni 18. Più preferibilmente il profilo convesso 22 è sferico e il profilo concavo 27 è conico o sferico. Il profilo concavo 27 e/o convesso 22 è ricavato con un inserto in materiale duro solidale con la piastra battente 16 e/o con il pistone 18 tramite un accoppiamento forzato. Con particolate riferimento alla figura 4 l’inserto è inserito internamente al pistone 18, con particolare riferimento alla figura 5 l’inserto è inserito esternamente, sulla sommità del pistone 18. In tutti i casi l'accoppiamento forzato può essere realizzato tramite calettatura a caldo.
Ciascun gruppo cilindro/pistone dispone di una camera superiore 28 e di una camera inferiore 29. La camera inferiore 29 di ciascun gruppo è alimentata dall'organo divisore di flusso 30, che, nella schematizzazione di figura 6, è azionato dal pistone 31 e genera quattro flussi uguali tramite i quattro pistoni 32.
Un organo aspiratore 33 è collegabile con ciascuna camera superiore 28 dei gruppi cilindro/pistone, in modo da aspirare gas dalla camera inferiore 29, attraverso la guarnizione 34. L'organo aspiratore 33 è preferibilmente un venturi. L'organo aspiratore 33 è collegato alle camere superiori 28 dei cilndri di spinta 19, tramite una valvola 35 in grado di intercettare l'organo aspiratore 33 e di inviare alle camere superiori 28 aria sotto pressione. Preferibilmente l'organo aspiratore 33 è collegato alle camere superiori 28 tramite un organo di decantazione 36 per decantare tracce di olio aspirate dalle camere superiori.
Ciascuno dei cilindri 19 è alloggiato nella piastra bancale 10 tramite un foro 20 praticato nella piastra bancale 10. Ciascun cilindro 19 presenta una battuta superiore 37 disposta in modo che ciascuno dei pistoni 18 possa passare attraverso un foro 38 della battuta 37. ’ L'accoppiamento tra i cilindri 19 e i fori 20 della piastra bancale 10 è effettuato tramite riscontri complementari: ciascun cilindro 19 presenta un riscontro esterno 39 atto ad impegnare un riscontro complementare praticato sulla piastra bancale 10. In particolare il riscontro esterno 39 è un allargamento della parte superiore del cilindro 19, mentre il riscontro complementare è un allargamento di una parte superiore del foro 20 nella piastra bancale 10.
Con particolare riferimento alla forma di realizzazione di figura 5, il cilindro 19 è fissato alla piastra bancale 10, all'interno del foro 20, tramite un primo organo filettato 40 che impegna l'allargamento 39 praticato nella parte superiore dei cilindri 19. La battuta 37 è formata da una flangia 41 removibile. Lo spessore del cilindro 19 è in questo caso sufficiente a consentire il fissaggio della flangia 41 sul cilindro 19 tramite un secondo organo filettato 42 che attraversa la flangia 41 ed è avvitato in una filettatura praticata nel cilindro 19.
Con riferimento alle figure da 1 a 9, la superficie superiore 43 della battuta e/o dei bulloni 42 è ad un livello non superiore alla superficie superiore 23 della piastra bancale 10.
I cilindri 19, provvisti della battuta 37, già fissata, sono inseriti nella piastra bancale 10 dall’alto. Il gruppo formato dal cilindro 19 e dal pistone 18 è a doppio effetto, così da operare tramite la camera superiore 28 e la camera*inferiore 29. In questo modo ogni gruppo 18, 19 può essere montato e provato in officina prima dell'installazione. Così che al momento dell'installazione è sufficiente inserire il gruppo nella piastra bancale 10.
La parete laterale del cilindro 19 presenta un primo foro 44 sostanzialmente verticale, in combinazione con un foro sostanzialmente orizzontale 45, per alimentare la camera superiore 28 dal basso, preferibilmente con un gas, generalmente aria. La parete inferiore del cilindro 19 presenta un secondo foro 46 sostanzialmente verticale per l’alimentazione della camera inferiore 29, con un liquido, generalmente olio, dal basso .
Un cilindro di trazione 47 è collegato solidalmente con la piastra bancale 10, tramite le viti 48. Un pistone di trazione 49 è inserito nel cilindro di trazione 47 e presenta dei mezzi di trazione 50 per impegnare in trazione e disimpegnare su comando la piastra battente 16. X mezzi di trazione 50 comprendono preferibilmente un organo rotante 51 con sommità allargata, in modo che un primo angolo di rotazione di detto organo rotante 51 consenta di impegnare detta piastra battente 16, come illustrato con particolare riferimento alla figura 8 e che un secondo angolo di rotazione consenta di disimpegnare detta piastra battente 16, come illustrato con particolare riferimento alla figura 9. In particolare il primo e il secondo angolo di rotazione sono sfalsati di 90°. L’estremità allargata 51 ha forma semisferica troncata su due lati opposti 52 e 53. L'organo rotante 51 comprende un'asta 54, a sezione quadra, che passa attraverso il corpo del pistone di trazione 49. Tale asta 54 è azionata dal basso tramite un organo di azionamento 55, che è un attuatore rotante idraulico a rotazione limitata.
Il gruppo pistone/cilindro di trazione è a doppio effetto e presenta una camera superiore 56 alimentata con un liquido e una camera inferiore 57 alimentata con un fluido a pressione minore, preferibilmente formato da aria.
Preferibilmente il coperchio 58 è formato monoliticamente integrale con la piastra battente 16 e la lavorazione della sede dei mezzi di trazione 50 viene lavorata sulla piastra battente 16 dal basso. In questo modo la capacità di supporto dei punzoni inferiori, da parte della piastra battente 16 è migliore.
Il procedimento per il cambio degli stampi è il seguente: Nella fase a) i mezzi di trazione 50 vengono disimpegnati. Si ha un innalzamento del pistone di trazione 49, tramite introduzione di aria nella camera inferiore 57, una rotazione dell'estremità allargata 51 dei mezzi di trazione 50, tramite rotazione dell'attuatore rotante idraulico 55 e dell'asta 54, e un abbassamento del pistone di trazione 49, fino a sparizione dentro la piastra bancale 10, tramite introduzione di olio nella camera superiore 56.
Nella fase b) i pistoni di spinta 18, vengono innalzati. Si ha un allentamento delle viti di bloccaggio 17 che collegano la piastra di base 14 alla piastra bancale 10, e l'interposizione di un distanziale, non illustrato, tra la piastra battente 16 e la matrice 12, in modo che il sollevamento della matrice 12 comporti automaticamente anche il sollevamento della piastra di base 14. Si carica quindi liquido nelle camere inferiori 29 dei pistoni di spinta 1Θ e si scarica aria dalle camere superiori 28.
Nella fase c) lo stampo inferiore 12, 13, 14, 15, 16 viene sostituito con un altro. Si introducono dei mezzi di trasporto tra la piastra bancale 10 e la piastra di base 14. I mezzi di trasporto possono essere costituiti ad esempio dalle forche 59 di un muletto.
Nella fase d) i pistoni di spinta 18 vengono abbassati. Si scarica liquido dalle camere inferiori 29 dei pistoni di spinta 18 e si caricano con aria le camere superiori 28.
Nella fase e) i mezzi di trazione 50 impegnano la piastra battente 16 e il pistone di trazione 49 viene abbassato in modo da generare una forza di trazione verso il basso sulla piastra battente 16.
Il pistone di trazione 49 viene innalzato introducendo aria nella camera inferiore 57 e scaricando olio dalla camera superiore 56. Una rotazione di 90° dell'organo rotante 51 e dell'asta 57 consentono di disporre i mezzi di trazione 50 in posizione ruotata ed atta ad impegnare la piastra battente 16. Un abbassamento del pistone di trazione 49, consente di impegnare la piastra battente 16. Tale abbassamento viene effettuato inviando olio sotto pressione alla camera superiore 56 e scaricando aria dalla camera inferiore 57 del pistone di trazione 49.
L'invenzione consente di ottenere almeno i seguenti vantaggi :
I mezzi di trazione per impegnare in trazione e disimpegnare su comando la piastra battente, consentono di automatizzare le operazioni di cambio stampi, aumentando radicalmente la velocità di esecuzione, particolarmente per gli stampi di tipo tradizionale che richiedono l'asportazione di tutte le parti disposte sopra la piastra bancale, dalla piastra di base in su.
La forma di realizzazione dei mezzi di trazione con un organo rotante garantisce un funzionamento particolarmente affidabile in quanto la struttura mobile è molto semplice e monolitica, per cui scarsamente soggetta a rotture. Anche nel caso di grippature dello stampo questa forma di realizzazione garantisce di poter esercitare la forza sufficiente ad aprire lo stampo, senza problemi.
Il pistone di trazione può rientrare all'interno della piastra bancale così da accelerare le operazioni di cambio stampi .
I gruppi pistone/cilindro di spinta possono essere verificati prima del montaggio nella piastra bancale, in particolare può essere verificata la tenuta idraulica, la movimentazione ecc. L'inserimento poi nella piastra bancale è particolarmente semplice.
I gruppi usurati possono essere sostituiti con facilità senza dovere effettuare lavorazioni sulla piastra bancale.
I gruppi possono essere alimentati semplicemente dal basso, tramite tubi, evitando di dovere praticare lunghi fori orizzontali nella piastra bancale.
La battuta disposta sopra il cilindro impedisce la fuoriuscita accidentale dei pistoni durante il trasporto.
La presenza del doppio effetto e della camera superiore consente di fare rientrare più agevolmente i pistoni all'interno della piastra bancale.
Le bolle d'aria presenti nell'olio possono essere eliminate, per aspirazione, attraverso le guarnizioni. L'eliminazione delle bolle d’aria è di grande importanza in quanto la precisione del funzionamento si basa sulla incomprimibilità dell’olio e quindi sul movimento parallelo dei quattro pistoni di spinta.
Un organo aspiratore venturi, consente di creare un apprezzabile grado di vuoto in modo semplice.
Un organo di decantazione consente di separare l'olio dall'aria, inviando all'organo aspiratore solo aria.
Il funzionamento è affidabile, anche nel caso in cui la piastra battente dovesse, per motivi accidentali, trovarsi in posizione lontana dal parallelismo rispetto alla piastra bancale. In tal caso infatti, è sufficiente eliminare il motivo accidentale, senza che ciò abbia comportato dei danni permanenti al dispositivo.
Il fatto che i pistoni di spinta possano rientrare completamente all'interno della piastra bancale, fa sì che tutte le parti disposte sopra la piastra bancale possano essere rimosse senza difficoltà. Ciò consente di utilizzare il gran numero di stampi di tipo tradizionale già esistenti.
Inoltre il vincolo di semplice appoggio tra i pistoni di spinta e la piastra battente consente una rimozione dello stampo particolarmente rapida.
La presenza di sedi autocentranti, nel vincolo di semplice appoggio tra i pistoni di spinta e la piastra battente, consente un montaggio del nuovo stampo molto veloce in quanto la delicata fase di posizionamento viene svolta automaticamente dalle sedi autocentranti .
Il prolungamento della piastra battente attraverso la piastra di base consente ai pistoni di spinta di raggiungere la piastra battente, anche con una lunghezza ridotta dei pistoni di spinta, che possono così rientrare più facilmente completamente all'interno della piastra bancale. Inoltre la piastra di base può essere agevolmente rimossa insieme con le parti soprastanti per il cambio stampi.

Claims (32)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo atto ad essere utilizzato con un apparato di pressatura, comprendente: una piastra bancale per supportare uno sforzo di pressatura scaricato su di uno stampo inferiore, una piastra battente disposta sopra detta piastra bancale, per supportare un punzone inferiore di detto stampo inferiore, pistoni di spinta per sollevare detta piastra battente, cilindri di spinta per detti pistoni di spinta, collegati solidalmente con detta piastra bancale, un cilindro di trazione collegato solidalmente con detta piastra bancale, un pistone di trazione, inserito in detto cilindro di trazione, e presentante dei mezzi di trazione per impegnare in trazione e disimpegnare su comando detta piastra battente, un organo divisore di flusso per distribuire il medesimo flusso a ciascuno dì detti cilindri di spinta, in modo che detta piastra battente possa essere mossa verticalmente, parallelamente a se stessa, tramite passaggi di flusso attraverso detto organo divisore di flusso.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui detti mezzi di trazione comprendono un organo rotante con sommità allargata, in modo che un primo angolo di rotazione di detto organo rotante consenta di impegnare detta piastra battente e che un secondo angolo di rotazione consenta di disimpegnare detta piastra battente.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 in cui detto primo angolo e detto secondo angolo di rotazione sono sfalsati di
  4. 4. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni 2 e 3 in cui detta estremità allargata ha forma semisferica troncata su due lati opposti.
  5. 5. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni da 2 a 4 in cui detto organo rotante passa attraverso un corpo di detto pistone di trazione ed è azionato dal basso tramite un organo di azionamento.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 in cui detto organo di azionamento è un attuatore rotante idraulico a rotazione limitata.
  7. 7. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti in cui detto pistone/cilindro di trazione è a doppio effetto e presenta una camera superiore alimentata con un liquido e una camera inferiore alimentata con un fluido a pressione minore, preferibilmente formato da aria. β.
  8. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti comprendente un foro in detta piastra bancale per l'alloggiamento di ciascuno di detti cilindri di spinta, una battuta superiore per ciascuno di detti cilindri'di spinta, in modo che ciascuno di detti pistoni di spinta possa passare attraverso un foro di detta battuta.
  9. 9. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti in cui una superficie superiore di detta battuta è ad un livello non superiore alla superficie superiore di detta piastra bancale.
  10. 10. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti in cui detti cilindri di spinta, provvisti di detta battuta, già fissata, sono inseriti in detta piastra bancale dall'alto.
  11. 11. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti in cui un gruppo formato da detto cilindro e da detto pistone di spinta è a doppio effetto e presenta una camera superiore e una camera inferiore.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11 in cui una parete di detto cilindro di spinta presenta un primo foro sostanzialmente verticale, in combinazione con un foro sostanzialmente orizzontale, per alimentare detta camera superiore dal basso.
  13. 13. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni 11 o 12, in cui detta camera superiore è alimentata con un gas.
  14. 14. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni da 11 a 13, in cui detto cilindro presenta un secondo foro sostanzialmente verticale per l'alimentazione di detta camera inferiore, con un liquido, dal basso. '
  15. 15. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti in cui detta piastra battente è supportata da detti pistoni di spinta tramite un vincolo di semplice appoggio, in modo da consentire liberamente un movimento accidentale di detta piastra battente non parallelo a detta piastra bancale; una lunghezza di detti pistoni di spinta essendo tale da consentire un abbassamento della sommità di detti pistoni ad un livello non superiore alla superficie superiore di detta piastra bancale.
  16. 16. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti comprendente una piastra di base disposta sopra detta piastra bancale e sotto detta piastra battente, detta piastra di base supportando una matrice di detto stampo inferiore e essendo removibile, in modo che asportando detta piastra di base si possa asportare anche detta piastra battente e detto stampo inferiore, detta piastra di base essendo fissabile a detta piastra bancale, in modo da rimanere fissa durante un ciclo di pressatura.
  17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 16 in cui detto vincolo di appoggio comprende un prolungamento di detta piastra battente attraverso detta piastra di base.
  18. 18. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti in cui detto vincolo di appoggio è autocentrante.
  19. 19. Dispostivo secondo la rivendicazione 18 in cui detto vincolo di appoggio autocentrante comprende l'accoppiamento di un profilo concavo con un un profilo convesso.
  20. 20. Dispositivo secondo la rivendicazione* 19 in cui un profilo concavo è solidale con detta piastra battente e un profilo convesso è solidale con detta sommità di detti pistoni.
  21. 21. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni da 11 a 20, comprendente un organo aspiratore collegabile con ciascuna camera superiore di detti gruppi cilindro/pistone di spinta, in modo da aspirare gas da detta camera inferiore, attraverso una guarnizione.
  22. 22. Dispositivo secondo la rivendicazione 21 in cui detto organo aspiratore è un venturi.
  23. 23. Dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni 21 o 22 in cui detto organo aspiratore è collegato a dette camere superiori tramite una valvola in grado di intercettare detto organo aspiratore e di inviare a dette camere superiori aria sotto pressione.
  24. 24. Apparato di pressatura che utilizza un dispositivo secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti.
  25. 25. Procedimento per il cambio stampi in un apparato di pressatura, comprendente: una piastra bancale per supportare uno sforzo di pressatura scaricato su di uno stampo inferiore, una piastra battente disposta sopra detta piastra bancale, per supportare un punzone inferiore di detto stampo inferiore, pistoni di spinta per sollevare detta piastra battente, cilindri per detti pistoni di spinta, collegati solidalmente con detta detta piastra bancale, un cilindro di trazione collegato solidalmente con detta piastra bancale, un pistoni di trazione, inserito in detto cilindro di trazione, e presentante dei mezzi di trazione per impegnare in trazione e disimpegnare su comando detta piastra battente, un organo divisore di flusso per distribuire il medesimo flusso a ciascuno di detti cilindri, in modo che detta piastra battente possa essere mossa verticalmente parallelamente a se stessa, tramite passaggi di flusso attraverso detto organo divisore di flusso, detto procedimento comprendendo le seguenti fasi, preferibilmente in successione: a) disimpegno di detti mezzi di trazione, b) innalzamento di detti pistoni di spinta, c) sostituzione dello stampo inferiore con un altro, d) abbassamento di detti pistoni di spinta, e) impegno di detti mezzi di trazione con detta piastra battente, e abbassamento di detto pistone di trazione in modo da generare una forza di trazione verso il basso su detta piastra battente.
  26. 26. Procedimento secondo la rivendicazione 25, in cui detta fase a) è realizzata con un innalzamento di detto pistone di trazione, con una rotazione di detti mezzi di trazione e con un abbassamento di detto pistone di trazione, fino a sparizione dentro detta piastra bancale.
  27. 27. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni 25 o 26, in cui detta fase b) comprende, preliminarmente una allentamento di viti di bloccaggio che collegano una piastra di base a detta piastra bancale, e l'interposizione di un distanziale tra detta piastra battente e una matride.
  28. 28. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 25 a 27 in cui detta fase b) è realizzata caricando con liquido le camere inferiori di detti pistoni di spinta e scaricando aria dalle camere superiori.
  29. 29. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 25 a 27, in cui detta fase c) è realizzata introducendo dei mezzi di trasporto tra detta piastra bancale e una piastra di base.
  30. 30. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 25 a 29 in cui detta fase d) è realizzata scaricando liquido dalle camere inferiori di detti pistoni di spinta e quindi caricando con aria le camere superiori.
  31. 31. Procedimento secondo almeno una delle rivendicazioni da 25 a 30 in cui detta fase e) è realizzata con un innalzamento di detto pistone di trazione, con una rotazione di detti mezzi di trazione e con un abbassamento di detto pistone di trazione, fino a impegnare detta piastra battente; detto abbassamento essendo effettuato inviando liquido sotto pressione ad una camera superiore di detto pistone di trazione.
  32. 32. Ogni nuova caratteristica o nuova combinazione di caratteristiche qui descritta o illustrata.
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