ITTV970070A1

ITTV970070A1 - Dispositivo di interconnessione, particolarmente per occhiali

Info

Publication number: ITTV970070A1
Application number: IT97TV000070A
Authority: IT
Inventors: Luciano Simioni
Original assignee: Killer Loop Eyewear Srl
Priority date: 1997-05-29
Filing date: 1997-05-29
Publication date: 1998-11-29
Also published as: AU7670698A; US5987702A; ITTV970070A0; CA2239145A1; IT1293363B1; WO1998054613A1

Description

"DISPOSITIVO DI INTERCONNESSIONE, PARTICOLARMENTE PER OCCHIALI"

DESCRIZIONE

La presente domanda ha per oggetto un dispositivo di interconnessione, particolarmente per occhiali.

Questi ultimi possono essere costituiti da un frontale, ad esempio realizzato in un pezzo unico, definente due oculari, sedi per delle lenti, raccordati mediante un ponticello, tale frontale risultando alle estremità associato a delle cerniere a loro volta connesse a delle astine.

Alternativamente sono noti occhiali costituiti da un frontale, realizzato da un elemento arcuato dotato di una singola sede longitudinale per l'inserimento a scatto del bordo perimetrale superiore di una monolente, o di una coppia di lenti nel caso sia ancora presente un ponticello intermedio di raccordo tra gli oculari.

Per quanto concerne le cerniere esse sono usualmente costituite da due elementi, tra loro girevolmente associati, i quali presentano le estremità libere associate a pressione o annegate, ad esempio nell'astina e nel frontale.

Alternativamente tali due elementi risultano direttamente ottenuti o ricavati alle estremità di dette astine e frontale.

Sono anche noti occhiali presentanti componenti metallici in cui è noto effettuare delle saldature a caldo o a ultrasuoni al fine di connettere tra loro i due elementi costituenti la cerniera.

Nel caso gli occhiali vengano realizzati in materia plastica,è noto effettuare degli incollaggi tra i componenti, come pure è noto ricavare le cerniere dallo stampo.

E' infine anche noto effettuare la interconnessione tra due componenti la cerniera tramite una rivettatura dei medesimi.

La realizzazione di tali occhiali di tipo noto comporta però dei costi realizzativi elevati a causa delle lavorazioni richieste, delle macchine particolari e degli stampi speciali che sono preposti alla fabbricazione degli stessi.

Un altro problema sentito è quello di realizzare ad esempio la extra apertura della astina , e quindi consegui re la possibilità che la stessa si disponga temporaneamente secondo un angolo superiore a 90° rispetto al frontale cosi da adattarsi alla conformazione delle tempie dell 'utilizzatore o consentire di calzare in modo ottimale l 'occhiale.

A parziale soluzione di tali inconvenienti è noto i l brevetto italiano domanda N. PD93A000244 del 17.12.1993 in cui è illustrata una cerniera elastica per occhiali del tipo comprendente, all 'estremità di una astina, un corpo cavo allungato con estremità piana, detto corpo contenendo un mezzo elastico disposto fra la testa di un perno che lo attraversa assialmente ed un elemento di contrasto in esso corpo bloccato, detto perno attraversando detto elemento di contrasto ed impegnandosi con un primo elemento di cerniera al quale è imperniato un secondo elemento di cerniera fissato al frontale degli occhiali e presentante un profilo poligonale da un lato del quale è in appoggio sulle estremità piana del detto corpo cavo, detta cerniera caratterizzandosi per il fatto che detto elemento di contrasto comprende due appendici assiali elasticamente deformabili diametralmente contrapposte delle quali rispettivi rilievi esterni, con esse in assetto non deformato dopo inserimento nel detto corpo cavo, sono alloggiati in predisposte sedi dello stesso.

Tale soluzione presenta però alcuni inconvenienti tra i quali si segnala la complessità strutturale, il numero elevato di componenti, la necessità di assemblare i medesimi e, nella sostanza, costi realizzativi elevati

£' anche noto il brevetto italiano domanda N. UD94A000124 depositato il 14.07.1994 in cui è illustrata una cerniera elastica per l'interconnessione tra una stanghetta ed un frontale di un occhiale la quale è essenzialmente costituita da un supporto ed un coperchio tra cui sono radialmente fulcrati, mediante predisposte viti, una astina ed un inserto che viene poi successivamente saldato al frontale.

Coassialmente ad una di tali viti, disposte perpendicolarmente all’asse longitudinale dell'inserto e dell'astina, è posta una molla una cui estremità coopera con un dente di spinta sporgente assialmente all'astina.

Anche tale soluzione presenta gli inconvenienti sopra lamentati.

E' anche nota la domanda di brevetto italiana N. UD93A000251 del 17.12.1993 in cui è illustrata una cerniera, di collegamento fra.le stanghette ed una montatura, la quale presenta mezzi a perno di collegamento a mezzi a camma ed in cui la stanghetta presenta almeno mezzi elastici di contrasto a cilindretto nonché mezzi ad alloggiamento.

In tale cerniera la caratteristica consiste nel fatto che i mezzi elastici di contrasto a cilindretto presentano superiormente un profilo piano inclinato con estensione laterale a dente di arresto e che i mezzi a camma associati alla montatura presentano due faccie a piano inclinato angolate fra loro ed angolate rispetto al piano contenente l'asse longitudinale di scorrimento del detto cilindretto.

Anche tale soluzione presenta gli inconvenienti precedentemente segnalati con l'aggiunta che la interazione della camma con la superficie inclinata comporta problemi di attrito e scorrimento che possono dar luogo a grippaggi.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un dispositivo che consenta di pervenire ad una rapida ed agevole interconnessione fra i vari componenti di un occhiale.

Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che risulti strutturalmente assai semplice.

Ancora un importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che sia esente da problemi di attrito e/o scorrimento e quindi esente da possibile grippaggi.

Ancora un importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che presenti un numero limitato di componenti assemblabile tra loro in modo rapido, agevole e stabile.

Ancora un impornta scopo è quello di ottenere un dispositivo alle caratteristiche precedenti accomuni quella di essere realizzabile con gli usuali e noti macchinari e impianti con costi realizzativi contenuti.

Non ultimo scopo è quello di escogitare un dispositivo che risulti affidabile e sicuro nell'uso, il medesimo consentendo leggere deformazioni fra i componenti tra loro interconnessi.

Il compito e gli scopi sopra accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di interconnessione, particolarmente per componenti di occhiali quali astine-frontale e/o lente-lente e/o oculareoculare e/o astina-astina, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno un elemento amovibilmente associabile ad incastro, in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile, ad almeno uno di detti componenti ed incernierabile ad almeno uno di detti componenti.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune particolari, ma non esclusive, forme di realizzazione, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegni in cui:

la fig. 1 illustra, in una vista in pianta, un occhiale parzialmente sezionato in corrispondenza del dispositivo;

la fig. 2 illustra, in una vista di tre quarti laterale, il dispositivo;

la fig. 3 illustra, in una sezione media longitudinale, il dispositivo di interconnessione tra una astina e il frontale; le figg. 4, 5 e 6 illustrano, rispettivamente, l'estremità di un' astina in una vista in piana del lato interno, in una sezione operata secondo il piano medio longitudinale ed in una vista di tre quarti laterale;

la fig.7 illustra il dispositivo in una vista di tre quarti laterale sezionata secondo un piano medio longitudinale;

le figg.8, 9 e 10 illustrano la metodologia di applicazione ad incastro del dispositivo di interconnessione all'astina;

la fig. 11 illustra, in una vista analoga a quella di fig.

3, una diversa forma realizzativa;

le figg. 12 e 13 illustrano, rispettivamente in una vista analoga a quella di fig. 7 e di fig. 3, una ulteriore forma realizzativa;

la fig. 14 illustra, in una vista analoga a quella di fig.

3,una ulteriore forma realizzativa.

Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicato con il numero 1 un occhiale composto da un frontale 2, eventualmente suddiviso in due distinti oculari 3a, 3b, e da una coppia di astine 4a, 4b.

Con il numero 5 si è indicato complessivo il dispositivo di interconnessione il quale risulta essere costituito da almeno un elemento, quale un corpo 6 realizzato in materia plastica, il quale risulta amovibilmente associabile ad incastro in corrispondenza di una prima estremità terminale 7 delle astine 4a, 4b.

Tale corpo 6 presenta una superficie piana 8 inferiormente alla quale è ricavata una prima cavità assiale 9 parzialmente interessante l'estensione longitudinale del corpo stesso.

Entro detta prima cavità assiale 9 risulta alloggiabile almeno un elemento elasticamente deformabile quale una molla 10 ad elica cilindrica per compressione o altro elemento tecnicamente equivalente.

Il corpo 6 presenta, da parte opposta alla prima cavità assiale 9, preferibilmente secondo il medesimo asse, una seconda cavità assiale 11.

Da parte opposta alla superficie piana 8 il corpo 6 presenta, in corrispondenza della prima cavità assiale 9, una appendice 13 da esso sporgente in direzione opposta alla seconda cavità assiale 11.

La appendice 13 presenta, ad una estremità, un primo foro trasversale 14, sede per un perno 15 di fulcraggio o incernieramento di detto corpo stesso in corrispondenza della seconda estremità terminale 12 del frontale 2.

Il dispositivo di interconnessione 5 risulta inseribile a scatto in corrispondenza di una predisposta sede o apertura 16 ricavata longitudinalmente alla prima estremità terminale 7 delle astine 4a, 4b, detta sede o apertura presentando forma essenzialmente rettangolare con lato minore di dimensioni leggermente superiori alla larghezza della appendice 13 e con lato maggiore di dimensioni superiori alla profondità della prima e della seconda cavità assiale.

Assialmente alla sede o apertura 16 sporge, in prossimità dell'estremità attigua al frontale 2, un dente 17 atto ad impegnare parzialmente la prima cavità assiale 9 in contrasto con la molla 10.

La metodologia di interconnessione è illustrata nelle figure 8, 9 e 10: l'operatore inserirà inizialmente la appendice 13 in corrispondenza della sede o apertura 16, posizionando il dente 17 in corrispondenza della prima cavità assiale 9.

L'operatore forzerà poi con il dito la compressione della molla 10 sino a quando la seconda cavità assiale 11 sarà posta in corrispondenza della sede o apertura 16 e, grazie alla compressione della molla 10, verrà ad essere interessata dal lato di dimensioni minori della sede o apertura 16 stessa.

Avverrà cosi l'interconnessione a scatto con l'astina, l’appendice 13 risultando poi successivamente incernierabile all'altro componente l'occhiale.

Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi conseguito un dispositivo che permette di conseguire una rapida ed agevole interconnessione tra i vari componenti l'occhiale, tale dispositivo risultando strutturalmente semplice ed esente da problemi di attrito e scorrimento, e quindi esente da eventuali grippaggi.

Il dispositivo risulta assemblabile in modo rapido e semplice essendo necessario solamente l'inserimento di una molla in corrispondenza della prima cavità assiale.

Il dispositivo nonché la realizzazione della sede o apertura 16 risultano inoltre assai semplici, questo permettendo di contenere i costi realizzativi complessivi per l'occhiale.

La presenza dell'elemento elasticamente deformabile consente inoltre leggeri divaricazioni delle astine per conseguire, ad esempio, la extra apertura delle medesime.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo.

Cosi ad esempio la parte connessa al frontale potrà essere realizzata nel voluto modo e quindi, ad esempio, mediante viti di boccaggio, sistemi ad incastro, incollaggio o altro.

Nella figura 11 è illustrata una ulteriore forma realizzativa per un dispositivo di interconnessione 105 il quale presenta ancora una superficie piana 108 inferiormente alla quale risultano ricavate, secondo il medesimo asse, una prima cavità assiale 109 ed una seconda cavità assiale 111, in corrispondenza della prima cavità assiale 109 sporgendo una appendice 113 all'estremità terminale presentante un primo foro trasversale sede per un perno 115 di fulcraggio ad una seconda estremità terminale 112 dell’astina 104.

Il dispositivo di interconnessione 105 risulta associabile in corrispondenza di una predisposta sede o apertura ricavata sulla prima estremità terminale 107 del frontale 102, secondo modalità analoghe a quelle precedentemente descritte.

Nelle figure 12 e 13 è illustrata un'altra soluzione per un dispositivo di interconnessione 205, il quale risulta essere costituito da un corpo 206 presentante una unica cavità assiale passante 209 sede per almeno un elemento elasticamente deformabile quale una molla 210.

Tale dispositivo di interconnessione 205 presenta una superficie piana 208 e, da parte opposta, una appendice 213 all’estremità terminale presentante una coppia di primi fori trasversali 214a e 2l4b sedi per dei perni 215a e 215b di fulcraggio alle estremità degli oculari 203a, 203b preferibilmente nella zona soprastante il naso dell'utilizzatore.

Vantaggiosamente la molla 210 presenterà una estensione, a riposo, superiore a quella della cavità assiale passante 209, così da consentire una leggera deformazione degli oculari cosi da consentire una migliore adattabilità alla conformazione del viso dell'utilizzatore.

Nella figura 14 è illustrata una ulteriore forma realizzativa per un dispositivo di interconnessione 305 il quale è costituito da due corpi 306a e 306b, uguali e speculari tra loro, presentanti una appendice 313a e 313b trasversalmente forata e mutuamente incernierabile mediante un perno 315.'

Vantaggiosamente i corpi 306a e 306b, presentanti ciascuno una prima cavità assiale 309a, 309b tra loro affacciate, risultano associabili in corrispondenza di una predisposta sede o apertura ricavata alle estremità terminali contrapposte 307a e 307b degli oculari 303a e 303b vantaggiosamente in corrispondenza della zona soprastante il nasello dell'occhiale.

Cosi facendo quest’ultimo potrà essere del tipo ripieghevole a contenere il volume totale in fase di riponimento.

Una ulteriore soluzione in cui il dispositivo di interconnessione può essere applicato è in una zona mediana o meno di una singola astina cosi da ottenere un ripiegamento anche di quest'ultima.

Naturalmente anche i materiali potranno essere i più convenienti, a seconda delle specifiche esigenze; cosi, ad esempio, l'elemento elasticamente deformabile potrà essere costituito da un-elastomero o altro materiale elasticamente comprimibile.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di interconnessione, particolarmente per componenti di occhiali quali astine-frontale e/o lente-lente e/o oculare-oculare e/o astina-astina, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno un elemento amovibilmente associabile ad incastro, in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile, ad almeno uno di detti componenti ed incernierabile ad almeno uno di detti componenti.
2) Dispositivo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno un elemento, quale un corpo realizzato in materia plastica, il quale risulta amovibilmente associabile ad incastro in corrispondenza di una prima estremità terminale di dette astine e/o di detto frontale e/0 di detti oculari e/o in una zona intermedia di dette astine.
3) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si carat terizza per il fatto che detto corpo presenta una superficie piana inferiormente alla quale è ricavata una priimma cavità assiale parzialmente interessante l'estensione longitudinale di detto corpo stesso.
4) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che entro detta prima cavità assiale é alloggiabile almeno un elemento elasticamente deformabile quale una molla ad elica cilindrica per compressione o altro elemento tecnicamente equivalente quale un elastomero o altro materiale elasticamente comprimibile.
5) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detto corpo presenta, da parte opposta a detta prima cavità assiale, preferibilmente secondo il medesimo asse, una seconda cavità assiale.
6) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che da parte opposta a detta superficie piana detto corpo presenta, in corrispondenza di detta prima cavità assiale, una appendice da esso sporgente in direzione opposta a detta seconda cavità assiale.
7) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che detta appendice presenta, ad una estremità, un primo foro trasversale,,sede per un perno di fulcraggio o incernieramento di detto corpo stesso in corrispondenza di detta seconda estremità terminale di detto frontale.
8) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere inseribile a scatto in corrispondenza di una.predisposta sede 0 apertura ricavata longitudinalmente a detta prima estremità terminale di dette astine, detta sede o apertura presentando forma essenzialmente rettangolare con lato minore di dimensioni leggermente superiori alla larghezza di detta appendice e con lato maggiore di dimensioni superiori alla profondità di dette prima e seconda cavità assiale.
9) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che assialmente a detta sede o apertura sporge, in prossimità dell'estremità attigua a detto frontale, un dente atto ad impegnare parzialmente detta prima cavità assiale in contrasto con detto elemento elasticamente deformabile.
10) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta appendice presenta all'estremità terminale un primo foro trasversale sede per un perno di fulcraggio ad una seconda estremità terminale di detta astina, detto dispositivo essendo associabile in corrispondenza di una predisposta sede o apertura ricavata su detta prima estremità terminale di detto frontale.
11) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un corpo presentante una unica cavità assiale passante sede per almeno un elemento elasticamente deformabile, detto dispositivo di interconnessione presentando una superficie piana e, da parte opposta, una appendice all'estremità terminale presentante una coppia di primi fori trasversali sedi per dei perni di fulcraggio alle estremità di detti oculari.
12) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 11 che si caratterizza per il fatto che detto elemento elasticamente deformabile è costituito da una molla avente una estensione, a riposo, superiore a quella di detta cavità assiale passante cosi da consentire una leggera deformazione di detti oculari.
13) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere costituito da due corpi, uguali e speculari tra loro, presentanti una appendice trasversalmente forata e mutuamente incernierabile mediante un perno, detti corpi presentando, ciascuno, una prima cavità assiale, tra loro affacciate, associabili in corrispondenza di una predisposta sede o apertura ricavata alle estremità terminali contrapposte di detti oculari.
14) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere applicato in una zona mediana o meno di una singola astina per l’ottenimento del ripiegamento.
15) Dispositivo di interconnessione, particolarmente per componenti di occhiali quali astine-frontale e/o lente-lente e/o oculare-oculare e/o àstina-astina, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno un elemento amovibilmente associabile ad incastro, in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile, ad almeno uno di detti componenti.
16) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.