ITUB20154621A1 - Montatura per occhiali - Google Patents

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ITUB20154621A1 ITUB2015A004621A ITUB20154621A ITUB20154621A1 IT UB20154621 A1 ITUB20154621 A1 IT UB20154621A1 IT UB2015A004621 A ITUB2015A004621 A IT UB2015A004621A IT UB20154621 A ITUB20154621 A IT UB20154621A IT UB20154621 A1 ITUB20154621 A1 IT UB20154621A1
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne una montatura per occhiali avente le caratteristiche enunciate nel preambolo della rivendicazione principale n. 1. NeH’ambito tecnico specifico, sono ben note montature per occhiali in cui l’articolazione delle aste al telaio frontale è realizzata mediante dispositivi di cerniera aventi rispettivi perni e sedi ad occhiolo associati fra loro girevolmente, gli elementi di cerniera di tali dispositivi essendo opportunamente solidarizzati all’asta ed al muso della montatura.
Questo tipo di soluzione, nelle sue molteplici versioni m esse a disposizione dalla tecnica nota, comporta tradizionalmente alcuni limiti, tra i quali il possibile allentamento indesiderato della vite o del perno di cerniera, la necessità di realizzare una pluralità di componenti richiesti per l’articolazione a cerniera, gli ingombri dettati dalla componentistica necessaria, nonché il peso stesso del dispositivo a cerniera che mal si presta ad essere impiegato in montature di tipo leggero.
Sono altresì note soluzioni per l’articolazione dell'asta al muso frontale della montatura che non prevedono alcuna struttura di cerniera tradizionale del tipo anzidetto. Un esempio è noto da FR 1009345, in cui è descritto un sistem a per l’articolazione con il bloccaggio elastico dell’asta al muso. Esso prevede che l’estremità di asta rivolta al muso frontale sia divisa in tre parti distinte per una lunghezza sufficiente a fornire alle medesime un reciproco comportamento elastico. L’estremità ripiegata della parte centrale congiuntamente con le parti laterali trattengono l'asta in m odo articolato attorno ad una formazione a perno provvista sulla montatura.
Un’altra tipologia di soluzione è mostrata in JP 2011/095691 , in cui uno o più elementi allungati a lamina elastica sono ricavati, per taglio, all’estremità dell’asta rivolta al muso e sono predisposti per impegnare con le loro estremità piegate corrispondenti aperture ricavate passanti attraverso la porzione di muso, realizzando in tal modo il trattenimento in modo articolato dell’asta sul muso della montatura.
Entrambe queste ultime soluzioni di articolazione dell’asta presentano tuttavia alcuni limiti. In primo luogo l’accoppiamento dell'asta al muso non risulta particolarmente stabile, in tutte le posizioni dell’asta com prese tra le condizioni estreme di apertura e di chiusura sulla montatura, in particolare l’asta tende ad avere un movimento relativo rispetto al muso (trasversalmente al piano frontale della montatura quando l’asta è aperta), inducendo una sorta di oscillazione relativa tra asta e muso, che oltre ad non essere tecnicamente accettabile a causa della scarsa stabilità di accoppiamento e degli eccessivi giochi di accoppiamento che implica, può anche compromettere il comfort di calzata della montatura.
Un altro limite è legato al fatto che l’asta può essere esposta ad un disaccoppiam ento accidentale dal muso, principalmente per il fatto che le forze di accoppiamento relativo sono generate esclusivamente dalla sollecitazione elastica dell’elemento a lamina ricavato sull’asta. Un eventuale urto o strappo accidentale, di entità tale da superare la forza elastica di accoppiamento può portare alla disarticolazione dell’asta dal muso con distacco della stessa dalla montatura.
Scopo principale dell’invenzione è quello di realizzare una montatura per occhiali con mezzi di articolazione delle aste al frontale della montatura, strutturalmente e funzionalmente concepita per ovviare ai limiti evidenziati con riferimento alle soluzioni note, ed in particolare che presenti, in relazione ai mezzi di articolazione delle aste, una struttura di facile assemblaggio sulla montatura, di particolare leggerezza e di limitato ingombro, così da potersi anche applicare in montature particolarmente snelle e leggere, ma che al tempo stesso assicuri elevata stabilità di accoppiamento relativo sia durante il movimento dell’asta sia nelle posizioni estreme di quest’ultima di apertura e chiusura sulla montatura.
Questo scopo ed altri che m eglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da una montatura per occhiali realizzata in accordo con le rivendicazioni accluse. Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata che segue di alcuni suoi preferiti esempi di attuazione illustrati, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento agli uniti disegni in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica di una una montatura per occhiali realizzata in accordo con un primo esempio della presente invenzione, - la figura 2 è una vista parziale prospettica, in scala ingrandita, di un particolare della montatura della figura precedente, relativo all’articolazione di una delle aste al relativo muso frontale di montatura,
- le figure da 3 a 6 sono viste prospettiche del particolare di figura 2 mostrato in distinte fasi del movimento di articolazione dell’asta relativamente al muso della montatura,
- la figura 7 è una vista dall’alto del particolare raffigurato nella condizione di figura 6,
- le figure 8 e 9 sono viste parziali rispettivamente prospettica ed in alzato laterale del particolare raffigurato nella condizione di figura 3,
- la figura 10 è una vista in alzato frontale del particolare delle figure 8 e 9, - la figura 11 è una vista in sezione secondo la linea XI-XI di figura 9, - la figura 12 è una vista in alzato laterale di uno dei componenti del particolare delle figure precedenti,
- la figura 13 è una vista in alzato frontale del componente di figura 12, - la figura 14 è una vista in sezione secondo la linea XI V-XIV di figura 12, - la figura 15 è una vista in alzato laterale ed in parziale sezione dell’altro componente del particolare delle figure precedenti,
- le figure da 16 a 18 sono viste prospettiche del particolare di figura 8 in accordo con un secondo esempio di realizzazione dell’invenzione,
- la figura 19 è una vista prospettica parziale di uno dei componenti del particolare delle figure 16-18,
- la figura 20 è una vista corrispondente a quella di figura 2 in accordo con un terzo esempio di realizzazione dell’invenzione,
- le figure da 21 a 23 sono viste prospettiche, a scala ingrandita, del particolare mostrato in figura 20,
- la figura 24 è una vista prospettica parziale di uno dei componenti del particolare delle figure 20-23,
- le figure da 25 a 30 sono viste parziali in alzato frontale di uno dei componenti del particolare di montatura delle figure precedenti, in rispettive e distinte forme di attuazione, mostrato in una fase intermedia di realizzazione, - le figure 31 e 32 sono viste prospettiche di una ulteriore variante realizzativa di uno dei componenti della montatura secondo l'invenzione,
- le figure 33 e 34 sono viste prospettiche di un accessorio predisposto per l’accoppiamento con il particolare delle figure 31 e 32,
- le figure 35 e 36 sono viste prospettiche del particolare delle figure 31 e 32 in condizione accoppiata con l’accessorio delle figure 33 e 34.
Con riferimento alle figure citate, con 1 è complessivamente indicata una montatura per occhiali, realizzata in accordo con un primo esempio della presente invenzione, comprendente un telaio frontale 2, per il trattenimento di lenti 3, provvisto di una coppia di contrapposti musi laterali 4 predisposti per il collegamento articolato di rispettive aste 5 al telaio frontale.
Per il collegamento articolato di ciascuna asta 5 al corrispondente muso 4, la montatura comprende rispettivi mezzi di articolazione, globalmente indicati con 6, idonei a permettere la rotazione tra corrispondenti posizioni di apertura e chiusura dell’asta rispetto al telaio frontale.
In ragione della identità strutturale e funzionale, verranno di seguito descritti in dettaglio i mezzi di articolazione di una sola delle aste 5 al telaio frontale 2 della montatura.
Come emerge dalle figure, le aste 5 ed i corrispondenti musi 4 presentano una preferita conformazione lastriforme a spessore sottile. In altri termini, la sezione trasversale dell'asta (e del corrispondente muso) presenta una dim en sione di altezza d’asta, misurata sostanzialmente parallelamente alla zona temporale della testa con occhiali indossati, ben maggiore dello spessore d’asta misurato trasversalm ente all’altezza. La conformazione della sezione a spessore sottile, unitamente alla scelta di materiali con cui è realizzata, preferibilmente metallici, conferisce complessivamente all’asta caratteristiche di elevata leggerezza, con ridotti ingombri, per uno sviluppo longitudinale dell’asta particolarmente snello, e tale da conferire altresì alla montatura un design complessivo di apprezzabile impatto estetico. A questo riguardo, una struttura a lamina m etallica risulta particolarmente idonea nella conformazione delle aste e del telaio frontale di montatura.
In accordo con la struttura lastriforme anzidetta, lo spessore trasversale dell’asta 5 è definito tra contrapposte facce laterali 6a, 6b della medesima, mentre lo spessore del corrispondente muso 4 è analogamente delimitato fra contrapposte facce laterali 7a,7b del muso stesso.
Convenientemente il muso 4 è realizzato di pezzo con il telaio frontale 2 di montatura e com prende una prima parte 4a di muso prolungata in una seconda parte 4b di muso, quest’ultima essendo ripiegata sulla prima parte 4a così da risultare affacciata alla stessa (con le facce 7a della prima e della seconda parte di muso disposte in posizione affacciata l’una all’altra) . Una tale configurazione può essere ottenuta a partire dalla struttura lastriform e del m uso, sostanzialm ente appiattita, ad esempio ottenuta da lamina metallica, mediante una piegatura della seconda parte 4b di m uso a circa 180° sulla prim a parte 4a di muso.
Nella seconda parte 4b di muso è provvista una prima apertura 8 passante, la quale è delimitata lateralmente da una coppia di bracci 9a,9b paralleli e distanziati tra loro, in quali sono raccordati alla estremità libera della seconda parte di muso da un traverso 10. Con 11 è indicata una appendice che si estende dal traverso 10 all’interno dell’apertura 8 in direzione della prima parte 4a di muso. Detta appendice 11 , configurata come una sorta di form azione a dentello, si sviluppa, a partire da una zona centrale del traverso 10, con un suo primo tratto piano 11 a, parallelo al traverso, il quale si prolunga in un secondo tratto 11 b curvato a squadra rispetto al primo tratto. La parte di estremità libera di questo secondo tratto 11 b sporgente dal piano del traverso 10 è suscettibile di essere accolta, nella condizione di apertura dell’asta (figure 3 ed 1 1), in un recesso 12 ricavato nella prima parte di muso, tale recesso essendo preferibilmente realizzato passante attraverso lo spessore del m uso stesso (in particolare attraverso la prima parte di muso 4a). La previsione del recesso 12 consente, da un lato, di realizzare il tratto 11 b di appendice 1 1 con una estensione idonea alla sua funzione, e dall’altro lato, permette che l’azione elastica di richiamo fra la prima e la seconda parte di muso 4a, 4b (con il traverso 10 interposto fra le stesse) possa esercitarsi senza alcuna interferenza, in tutte le condizioni tra le posizioni aperta e chiusa dell’asta. In una variante realizzativa è possibile prevedere che il recesso 12 sia realizzato in forma di sem plice ribassam ento superficiale provvisto sulla faccia 7a nella prim a parte di muso 4a, così da non risultare visibile dall'esterno della montatura.
Il traverso 10 è inoltre raccordato ai bracci 9a,9b tramite una zona di piega ad<U>S”, in conseguenza della quale i bracci 9a,9b risultano distanziati dalla prima parte di muso, mentre il traverso è addossato, con contatto di appoggio, su detta prima parte di muso, come chiaramente mostrato nelle figure 13 e 14. L’asta 5 è montata in modo articolato sul m uso 4 a partire dall’inserimento della sua estremità libera 5a, rivolta verso il muso, all’interno della apertura 8 passante nel m uso.
Più in particolare, l’asta comprende, in corrispondenza della sua estremità 5a, un tratto 13 d’asta avente dimensione relativa all’altezza d’asta, inferiore all’altezza del corpo d'asta ad esso contiguo, detto tratto prolungandosi in una testa 14 di est rem ità allargata rispetto al tratto stesso. Preferibilmente la testa 14 è provvista di una coppia di spalle 14a, 14b contrapposte, sporgenti lateralmente dal tratto 13, come m ostrato chiaramente in figura 15. Una tale conformazione può essere convenientemente ottenuta, ad esem pio per rimozione di materiale dal corpo d’asta con lavorazione a taglio, mediante la previsione di due contrapposti smanchi laterali, così che restino definiti le spalle 14a,14b ed il tratto 13 d’asta a ridotta altezza,
In una zona di raccordo fra la testa 14 ed il tratto 13 è ricavata nell’asta una apertura passante, indicata con 15, la cui funzione apparirà chiaramente nel seguito della descrizione. Detta apertura 15 è provvista in posizione centrale nel tratto 13 d’asta, così da delimitare nel medesimo una coppia di rispettive porzioni 16a, 16b, ciascuna delle quali resta definita tra un corrispondente bordo laterale 13a del tratto 13 ed un rispettivo bordo laterale 15a di estremità della apertura 15, adiacenti fra loro .
In fase di assemblaggio dell’asta al muso, a seguito dell'inserimento nell’apertura 8, l’estremità 5a d’asta rimane interposta tra la prima e la seconda parte di muso 4a, 4b. Il montaggio prevede che il tratto 13 d’asta sia accolto (e riscontrato trasversalmente), con limitato gioco trasversale di accoppiamento, tra i bracci 9a, 9b in una configurazione in cui la testa 14 è interposta tra il traverso 10 e la corrispondente faccia 7a della prima parte di muso 4a, e l’appendice 11 è anch’essa impegnata, con limitato gioco di accoppiamento nell’apertura 15. Per raggiungere tale configurazione le parti di muso 4a, 4b sono preventivamente divaricate fra loro con successivo ritorno elastico nella posizione anzidetta (figura 3). In questa posizione, che si riferisce alla condizione aperta dell’asta rispetto al telaio frontale, l'asta è stabilmente trattenuta sul muso. Essa è trattenuta sia grazie all’impegno dell’appendice 11 nell’apertura 15, sia per l’azione di sostegno e trattenimento del tratto 13 d’asta fra i bracci 9a,9b, sia per effetto della sollecitazione di natura elastica esercitata dal muso sulla testa, indotta dall’allontanamento relativo fra le parti 4a, 4b di muso.
L’azione di sostegno e trattenimento relativo tra asta e muso viene inoltre mantenuta nel movimento dell’asta verso la condizione di chiusura sul frontale (fig. 6). Nella rotazione dell’asta, il tratto 13 d’asta è spostato, da e verso le posizioni aperta e chiusa, in modo guidato e riscontrato trasversalmente tra i contrapposti bracci 9e, 9b, e contestualmente l’appendice 11 è trattenuta in modo scorrevolmente guidato all’interno della apertura 15, per realizzare un m ovimento di cerniera tra muso ed asta. Inoltre, per effetto dello strisciamento relativo fra le spalle della testa ed il traverso, viene indotto un allontanamento reciproco fra la prima e la seconda parte di muso, tale da generare una sollecitazione elastica di richiamo fra dette parti durante il movimento di articolazione. Nelle figure 4 e 5 sono rappresentate due distinte posizioni intermedie fra le posizioni estreme di apertura e chiusura dell’asta.
Raggiunta la posizione di chiusura dell’asta, illustrata in dettaglio nelle figure 6 e 7, il tratto 13 d’asta è sostanzialmente diretto perpendicolarmente alla prima parte di muso 4a, mentre il traverso è spostato dalla testa alla maggior distanza dalla prima parte di muso. Inoltre le porzioni d’asta 16a, 16b sono spostate sino ad impegnare, con limitato gioco di accoppiamento, rispettive sedi 17a, 17b definite tra l'appendice 11 e ciascun braccio 9a, 9b, tale accoppiamento garantendo una azione di trattenimento e riscontro laterale dell’asta sul m uso. Il tratto 11 b dell’appendice funge altresì da mezzo limitatore dell’oscillazione dell’asta, quando la testa 14 dell'asta è portata in battuta contro l’appendice 11 , contrastando così movimenti indesiderati dell’asta. Ciascuna di dette sedi 17a, 17b è delimitata trasversalmente da rispettive contrapposte superfici del corrispondente braccio 9a, 9b e dell’appendice 11 , le quali sono atte a riscontrare trasversalmente la corrispondente porzione 16a, 16b del tratto d'asta quando l’asta è spostata nella posizione di chiusura sulla montatura.
Le figure da 16 a 19 si riferiscono ad un secondo esem pio realizzativo dei m ezzi di articolazione 6 fra asta e muso della montatura, in cui particolari analoghi a quelli dell’esempio precedente sono contrassegnati con i medesimi riferimenti numerici.
Questo esempio si differenzia da quello descritto in precedenza principalmente per il fatto di non prevedere alcun recesso nella prima parte 4a di m uso, come chiaramente mostrato in figura 16. Una tale prerogativa, che si dimostra particolarmente vantaggiosa perché non comporta la previsione di recessi o aperture chiaramente visibili dall’esterno e quindi tali da penalizzare la linea estetica della m ontatura, è ottenuta tram ite una differente e specifica conformazione dell’appendice 11 e della est rem ità d’asta 5a, come descritto in maggior dettaglio di seguito.
Nel traverso 10 è prevista una porzione centrale 1 Oa a ponticello, sporgente rispetto alle contrapposte estremità del traverso, nonché in allontanamento dalla prim a parte di m uso 4a. Dalla porzione centrale 1 Oa è eretta l'appendice 1 1 , nella quale i tratti 1 1 a ed 1 1 b sono sviluppati, l‘uno in prolungamento dell'altro, lungo profili arcuati aventi sostanzialmente pari curvatura. Una tale conformazione prevede altresì che l’estremità libera del tratto 1 1 b sia posizionata sostanzialmente a filo delle superfici delle porzioni di bracci 9a,9b che si raccordano al traverso 10. In tal modo è garantito che, preventivam ente all'inserimento dell'asta nel muso, la seconda parte 4b di muso possa essere piegata sino ad andare in appoggio contro la prima parte 4a, senza alcuna interferenza dell’appendice 1 1 .
In modo corrispondente, sul tratto 13 d'asta è previsto di realizzare un ponte 13a, in corrispondenza dell’apertura 15, sporgente dal piano dell’asta, in modo tale da risultare allontanato, a prefissata distanza, dalla prima parte 4a di muso, quando l’asta è montata nel muso stesso ed è nella condizione di apertura (figura 18). La struttura a ponte 13a garantisce un idoneo accoppiamento fra apertura 15 ed appendice 11 , nel movimento guidato dell’asta rispetto al muso, in tutte le condizioni comprese tra le posizioni di apertura e chiusura dell’asta, in modo funzionalmente del tutto analogo a quanto previsto nell’esempio descritto in precedenza.
Le figure da 21 a 24 si riferiscono ad una ulteriore variante realizzativa del secondo esempio testé descritto, in cui particolari analoghi a quelli dell'esempio precedente sono contrassegnati con gli stessi riferimenti numerici.
Questa variante si differenza per il fatto che il traverso 10 del muso presenta configurazione piastriforme appiattita, anche nella zona centrale di attacco dell’appendice 11 . Quest’ultima presenta nel tratto 11 a di attacco uno sviluppo a ridotta curvatura rispetto al tratto 11 b contiguo. L’estremità d’asta 5a presenta, in corrispondenza della testa 14, una porzione a ponte 14c, sollevata rispetto al filo superficiale delle contrapposte spalle 14a,b. Detta porzione 14c si raccorda, restando a filo superficiale, con la parte di tratto d’asta 13a ad essa contigua ed interessata dalla apertura 15, come illustrato in figura 24.
Nelle figure da 25 a 30 sono mostrate rispettive configurazioni della montatura 1 secondo il trovato, limitatamente alla zona del muso 4 sviluppato dal telaio frontale 2, in cui è predisposta la sagomatura del semilavorato lastriforme, dal quale, m edìante successiva piegatura, viene ottenuta la forma finale del muso. In figura 25 con X è indicato l’asse di piegatura della lastra in un posizionamento approssimativo rispetto al muso. Con 20 è contrassegnata una fessura passante attraverso lo spessore di montatura e sviluppata lungo un profilo di taglio che origina da ciascuno dei cerchi porta-lenti del telaio, indicati con 3a, 3b e si sviluppa in direzionedel corrispondente muso adiacente. Grazie a tale profilo di taglio, ciascun cerchio porta-lenti può essere limitatamente allargato per permettere l'inserimento della corrispondente lente, garantendo comunque il bloccaggio ed il trattenimento della lente sul cerchio, per effetto dell’azione di ritorno elastico delle porzioni di cerchio verso la configurazione indeformata. La deformazione elastica e la conseguente sollecitazione elastica di richiamo sono influenzate dal tipo di materiale, dalla dimensione e spessore della lastra metallica, dall’estensione del taglio praticato nonché dalla conformazione ed estensione dei cerchi porta-lenti. In ciascuna specifica configurazione di montatura, è possibile individuare, in modo opportuno, la posizione e l’estensione del profilo di taglio, idonee ad agevolare l'inserimento delle lenti nei cerchi e garantire una efficace azione di trattenimento delle lenti stesse.
Qualora vi sia necessità, può essere altresì previsto un elemento aggiuntivo di bloccaggio, in forma di clip, di cui un esempio realizzativo, contrassegnato con 25, è illustrato nelle figure da 31 a 35. Detto elemento comprende una piastra principale 26 provvista di contrapposti labbri 26a, b ripiegati l’uno verso l’altro, detta piastra essendo prolungata in una porzione laterale 26c di minore estensione superficiale ed angolata rispetto alla piastra 26. L’elemento a clip 25 è concepito per essere montato sul muso, agganciando con i rispettivi labbri, tramite un movimento di scorrimento relativo, una coppia di corrispondenti e contrapposte appendici 27 provviste sul muso. Dette appendici 27 sono ricavate sul muso da parti contrapposte rispetto ad una fessura 20 definita dal corrispondente profilo di taglio. In tal modo, per effetto della deformazione elastica delle appendici 27, a seguito del montaggio dell’elemento a clip, è indotta una azione di natura elastica che tende a richiam are l'un a verso l’altra le porzioni di muso separate dalla fessura 20, rendendo di conseguenza più efficace l’azione di bloccaggio e trattenimento esercitata dal rispettivo cerchio sulla corrispondente lente. In presenza di fessure 20 con profili di taglio di limitata estensione longitudinale, che tenderebbero a limitare il grado di elasticità fra le zone di muso estese a cavallo della fessura, l’utilizzo dell’elemento a clip 25 può risultare particolarmente efficace, sia sul piano funzionale, in quanto migliora l'azione di bloccaggio e trattenim ento della lente nel corrispondente cerchio, sia sul piano prettamente estetico, in quanto copre alla vista, dall’esterno della montatura, la fessura generata dal taglio, così da rendere più apprezzabile il design complessivo dell’asta.
L’invenzione raggiunge così gli scopi proposti conseguendo numerosi vantaggi rispetto alle soluzioni note.
Un principale vantaggio consiste nel fatto che, nell’ambito dei mezzi di articolazione dell’asta privi di perno di cerniera, con il trovato viene ottenuta una migliorata stabilità di accoppiamento relativo fra asta e muso durante l’intero movimento dell’asta oltre che nelle posizioni estreme di apertura e chiusura sulla montatura.
Un altro vantaggio è che le peculiarità di funzionamento sopra descritte sono ottenute con una struttura di facile assemblaggio sulla montatura, di particolare leggerezza e dì limitato ingombro, così da potersi anche applicare in montature particolarmente snelle e leggere.
Un altro vantaggio ancora consiste nella semplificazione costruttiva e nel numero limitato di componenti del dispositivo, particolarmente idonei per realizzare occhiali con dimensioni complessive estremamente contenute e di tipo particolarmente leggero.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Montatura per occhiali comprendente un telaio frontale con rispettivi musi laterali predisposti per l'articolazione di rispettive aste, al fine di realizzare il collegamento articolato di ciascuna asta al telaio frontale, caratterizzata dal fatto che ciascun muso comprende una prima partedi muso prolungata in una seconda parte di muso ripiegata sulla prima parte in posizione affacciata alla stessa, detta seconda parte comprendendo una prima apertura passante delimitata lateralm ente da una coppia di contrapposti bracci distanziati fra loro, detti bracci essendo raccordati alla estremità libera di detta seconda parte di muso da un traverso, una appendice estendendosi dal traverso all’interno dell’apertura nonché in direzione della prima parte di muso, dal fatto che ciascuna asta comprende, in corrispondenza della sua estremità libera rivolta verso il corrispondente muso, un tratto d’asta prolungato in una testa di estremità, una seconda apertura essendo ricavata passante attraverso detto tratto d’asta in corrispondenza di una zona di raccordo tra detto tratto d’asta e detta testa di estremità dell’asta, dal fatto che detto tratto d’asta è accolto con limitato gioco trasversale di accoppiamento tra detti bracci e detta appendice è impegnata con limitato gioco di accoppiamento in detta seconda apertura, così che nel m ovimento tra rispettive posizioni di apertura e chiusura dell’asta sulla montatura, detto tratto d’asta sia spostabile da e verso dette posizioni, in modo guidato e riscontrato trasversalmente tra i contrapposti bracci della seconda parte di muso, e detta appendice sia scorrevolmente guidata all’interno di detta seconda apertura, per realizzare un m ovimento di cerniera tra muso ed asta, e dal fatto che nell’accoppiamento di ciascuna asta con il corrispondente muso, la testa di estremità d’asta è interposta tra detto traverso e detta prima parte di muso, così che, grazie all'allontanamento reciproco di dette prima e seconda parte di muso indotto dallo spostamento della testa nel movimento di rotazione dell’asta, venga generata una sollecitazione elastica di richiamo della seconda parte di muso verso la prima parte di muso.
  2. 2. Montatura secondo la rivendicazione 1 , in cui tra detta appendice e ciascuno di detti bracci è delimitata una rispettiva sede atta ad accogliere, con limitato gioco di accoppiamento, una corrispondente porzione del tratto d’asta definita tra un bordo laterale del tratto d’asta ed un rispettivo bordo della seconda apertura, ciascuna di dette sedi essendo delimitata trasversalmente da rispettive contrapposte superfici del corrispondente braccio e dell’appendice, le quali sono atte a riscontrare trasversalmente la corrispondente porzione del tratto d’asta quando l’asta è spostata nella posizione di chiusura sulla m ontatura.
  3. 3. Montatura secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta appendice presenta una estremità libera ripiegata verso la prima parte di muso, detta estremità dell’appendice essendo suscettibile di interferire con la testa dell’asta, attestandosi contro la medesima in corrispondenza di una prefissata massima angolazione perm essa all’asta in corrispondenza della posizione di chiusura sulla montatura.
  4. 4. Montatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuno di detti musi è ricavato a partire da una struttura lastriforme, la seconda parte di muso essendo piegata sostanzialm ente a 180° sulla prima parte di muso.
  5. 5. Montatura secondo la rivendicazione 4, in cui almeno detta estremità libera d’asta ha conformazione lastriforme.
  6. 6. Montatura secondo la rivendicazione 5, in cui ciascun muso e/o l’almeno detta estremità libera dell’asta sono ricavati a partire da una lamina in materiale metallico.
  7. 7. Montatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui nella prima parte di ciascun muso è provvisto un rispettivo recesso suscettibile di accogliere, almeno parzialmente, l’estremità libera di detta appendice quando l’asta è ruotata nella posizione di apertura rispetto alla montatura.
  8. 8. Montatura secondo la rivendicazione 7, in cui detto recesso è realizzato in forma di apertura passante attraverso la prima parte di muso.
  9. 9. Montatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima parte di muso, detto traverso e detta testa d’asta sono disposti in reciproca sovrapposizione superficiale nella condizione di asta aperta, la testa d’asta essendo suscettibile di spostamento relativo rispetto al traverso, in contrasto all’azione di richiamo elastico esercitata da detta seconda parte di muso, sino al raggiungimento di una configurazione in cui la testa dell’asta è disposta sostanzialmente perpendicolare al traverso, in corrispondenza di una condizione di chiusura dell’asta sulla montatura.
  10. 10. Montatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta appendice è realizzata in forma di un dentello sporgente da detto traverso in direzione della prima parte di muso.
  11. 11. Montatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta testa di estremità d’asta presenta una dimensione di ingombro trasversale allargato rispetto al tratto d’asta e comprende una coppia di spalle fra loro contrapposte e sporgenti trasversalmente da detto tratto d’asta.
  12. 12. Montatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il telaio frontale comprende rispettivi cerchi porta-lenti, il profilo di contorno di ciascun cerchio essendo aperto mediante la previsione di una fessura passante provvista nel telaio frontale ed estesa a partire dal rispettivo cerchio in direzione del corrispondente muso laterale ad esso adiacente, detta fessura essendo definita da un profilo di taglio passante attraverso lo spessore trasversale di m ontatura.
  13. 13. Montatura secondo la rivendicazione 12, in cui è previsto un elemento a clip suscettibile di accoppiamento con il rispettivo muso laterale per sollecitare, l’una contro l’altra, le parti di m uso separate da detta fessura, per una azione di trattenimento stabile delle lenti nei rispettivi cerchi porta-lenti della montatura.
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