ITMI990121A1

ITMI990121A1 - Compositi diffondenti la luce

Info

Publication number: ITMI990121A1
Application number: IT1999MI000121A
Authority: IT
Inventors: Toffol Andrea De; Alberto Luca Stasi
Original assignee: Atochem Elf Sa
Priority date: 1999-01-22
Filing date: 1999-01-22
Publication date: 2000-07-22
Also published as: DE60021127T2; IT1307920B1; AU1250000A; JP4430185B2; EP1022129A3; US6875499B1; KR20000071268A; CN1153071C; ES2245279T3; DE60021127D1; EP1022129B1; CA2296641A1; EP1022129A2; CA2296641C; AU754799B2; IL134134A; KR100602821B1; CN1269514A; JP2000214313A; IL134134A0

Description

Descrizione dell'invenzione industriale a nome:

La presente invenzione riguarda un pannello composito costituito da almeno uno strato di polimero termoplastico, preferibilmente a base di polimeri acrilici, e da uno o due strati di una composizione a base di un materiale termoplastico, preferibilmente a base di polimeri acrilici, contenente particelle di uno specifico materiale in grado di diffondere la luce, detto pannello essendo utilizzabile per la preparazione di insegne luminose o displays anche di notevoli dimensioni, con lati almeno ≥ 10 cm, generalmente compresi tra 20 cm e 2 m, preferibilmente compresi tra 20 cm e 1 m, dette insegne essendo illuminate su uno o più bordi (edge lit), essendo l'area dell'insegna maggiore di 100 cm<2>, preferibilmente maggiore di 600 cm<2>.

Più in particolare l'invenzione si riferisce a lastre formate da una lastra base o strato base di copolimeri di metìlmetacrilato con esteri (met)acrilici o acidi (met)acrilici, in particolare copolimeri metilmetacrilato/alchilacrilato, preferibilmente acrilato di etile, e da uno o due strati distinti costituiti da materiale termoplastico, preferibilmente uguale a quello della lastra base descritta, contenente particelle di.uno specifico materiale in grado di diffondere la luce, tali da fornire insegne luminose aventi una illuminazione il più possibile uniforme.

E' noto nell'arte che le insegne luminose tradizionali sono generalmente costituite da un telaio su cui vengono montate lastre o pannelli di materiale plastico che contiene particelle disperse in grado di diffondere la luce. In generale la sorgente luminosa non é posta sui bordi ma dietro il pannello {back lit). La caratteristica essenziale che viene richiesta alle insegne back lit é che le lastre siano sufficientemente opache in modo da mascherare la sorgente luminosa che si trova dietro la lastra. La fonte di luce é generalmente costituita da lampade al neon. Sulla faccia esterna della lastra si osserva l'illuminazione prodotta. Lo svantaggio di questo tipo di insegna sono i costi di fabbricazione elevati e la notevole quantità di energia elettrica richiesta per l'illuminazione.

Per ovviare a questi inconvenienti nell'arte nota sono state realizzate insegne illuminate con lampade collocate lateralmente rispetto all'insegna (ai bordi edge lit) utilizzando lastre in materiale termoplastico contenenti particelle diffondenti la luce dispersa nella massa. I raggi luminosi sono diffusi nella lastra dalle particelle diffondenti disperse nel polimero termoplastico. In generale anche quando si ottiene una intensità abbastanza uniforme della luce sulla superficie dell'insegna, questa non risulta molto elevata.

Dal punto di vista pratico risulta molto difficile ottenere una distribuzione il più possibile uniforme della luce, diffusa sulla superficie dell'insegna, combinata con una intensità elevata. Questo é il problema tecnico da risolvere·, trovare composizioni che permettano di aumentare l'intensità della luce diffusa sulla superficie dell'insegna, e quindi cercare di ridurre le perdite di intensità luminosa diffusa lungo il materiale termoplastico. Questo problema diventa·più difficile man mano che aumenta la dimensione dell'insegna luminosa. Detto problema non si pone quando le dimensioni del pannello sono molto piccole, minori di 10 cm, come per esempio i displays miniaturizzati. In questo caso è possibile ottenere sul pannello buoni risultati in termini di luce diffusa intensa ed uniforme. Tuttavia, come detto, questo risultato non dà nessun suggerimento per pannelli di dimensioni maggiori di quelle dei displays miniaturizzati, cioè maggiori o uguali di 10 cm.

Nel brevetto GB 2.165.631 è descritto un dispositivo di piccole dimensioni (miniaturizzato) per diffondere la luce, sostanzialmente costituito da un primo strato di base trasparente che trasmette la luce, che viene illuminato da una fonte luminosa collocata lateralmente rispetto allo strato (edge lit), da un secondo strato che diffonde la luce, contenente un agente convenzionale diffondente la luce, e da uno strato riflettente la luce, che si trova sulla superficie esterna dello strato base. Negli esempi si indica che il pannello composito ha lati di dimensioni inferiori a 6,5 cm, essendo l'area del display miniaturizzato di 30 cm<2>, e che lo strato riflettente consente di ottenere una luce diffusa sul display con intensità luminosa sufficientemente uniforme e si utilizza come agente diffondente della luce biossido di titanio. Nel brevetto viene anche indicato che i migliori risultati in termini di brillantezza del pannello si ottengono quando il secondo strato contiene quantità di biossido di titanio comprese tra 0,1 e 0,3% in peso. Prove effettuate dalla Richiedente hanno dimostrato che a queste concentrazioni di biossido di titanio non é possibile illuminare uniformemente pannelli compositi i cui lati siano maggiori di 10 cm, vale a dire aventi dimensioni superiori ai displays miniaturizzati (si vedano gli esempi).

Era sentita l'esigenza di disporre di lastre o pannelli per insegne o display luminosi, illuminati con unéi o più lampade collocate lateralmente rispetto all'insegna o display, che fossero in grado di presentare una illuminazione intensa e il più possibile omogenea.

E' stato ora sorprendentemente ed inaspettatamente trovato un pannello di materiale termoplastico che soddisfa ai requisiti sopra indicati, utilizzando un composito con uno specifico materiale diffondente la luce come qui di seguito descritto.

Costituisce un oggetto della presente invenzione un pannello composito di materiale termoplastico, comprendente uno strato base termoplastico trasparente che conduce la luce, avente spessore generalmente compreso tra 3 e 40 mm, preferibilmente da 6 a 25 mm e uno strato che diffonde la luce, di spessore generalmente compreso tra 10 e 1500 micron, preferibilmente da 30 a 1000 micron, collocato su una o entrambe le facce dello strato base, detto strato diffondente essendo caratterizzato dal fatto di essere costituito da materiale termoplastico contenente solfato di bario in quantità in peso, espressa come rapporto percentuale sul peso totale dello strato diffondente, compresa tra 0,01 e 2%, preferibilmente tra 0,1 e 0,8%, ancora più preferibilmente tra 0,1 e 0,6%, il solfato di bario avente dimensioni particellari medie compresse tra 0,1 e 50 micron, preferibilmente tra 0,5 e 10 micron, i lati del composito essendo almeno > 10 cm, generalmente compresi tra 20 cm e 2 m, preferibilmente compresi tra 20 cm e l m, detto composito essendo,illuminato su uno o più bordi (edge lit), essendo l'area del composito maggiore o uguale a 100 cm<2>, preferibilmente maggiore di 600 cm<2>.

Il materiale termoplastico polimerico di cui sono costituiti lo strato base e lo strato diffondente contenente solfato di bario può essere, ad esempio, un (co)polimero (met)acrilico, policarbonato, polistirene, politereftalato di etilene, copoliesteri costituiti da politereftalato di etilene modificato con un glicole come ad es. dietilenglicole, butandiolo.

esandiolo e 1,4-cicloesan dimetanolo o miscele di etilen politereftalato e di questi copolimeri.

In particolare il (co)polimero o polimero termoplastico (met)acrilico può essere costituito da un omopolimero di (met)acrilato di alchile o da un copolimero derivato da un (met)acrilato di alchile con almeno un monomero avente una o più insaturazioni etileniche copolimerìzzabile con il (met)acrilato di alchile.

Come (met)acrilato di alchile si possono menzionare i composti ih cui il gruppo alchile ha da l a 8 atomi di carbonio, per esempio (met)acrilato di metile, etile, propile, isopropile e butile. Un monomero particolarmente preferito é il metacrilato di metile.

Preferibilmente il polimero termoplastico é costituito da omopolimeri di metacrilato di metile o copolimeri di metilmetacrilato con esteri (met)acrilici o acidi (met)acrilici, in particolare copolimeri metilmetacrilato/alchilacrilato, preferibilmente acrilato di etile.

Il (co)polimero termoplastico (met)acrilico comprende da 70 al 100% in peso di metacrilato di alchile e da 0 a 30% in peso, preferibilmente da 3 a 10% in peso, di uno o più comonomeri contenenti una o più insaturazioni etileniche, detti comonomeri copolimerizzabili con il metacrilato di alchile. Questi comonomeri contenenti una o più insaturazioni etileniche sono scelti, ad esempio, tra C1-C8 alchil-acrilati, stirene, stirene sostituito, acrilonitrile, metacrilonitrile, C1-C8 alchil metacrilati diversi dal metacrilato di alchile usato come comonomero principale, acrilati e metacrilati di idrossialchile, gli acrilati e metacrilati di alcossialchile o di arilossialchile in cui il gruppo alchilico possiede da 1 a 4 atomi di carbonio, acrilammide, metacrilammide, l'acido acrilico, l'acido metacrilico, le maleimmidi e i dimetacrilati di C1-C4 alchilen glicol.

I copplimeri acrilici dell'invenzione possono venire ottenuti con uno qualsiasi dei processi noti, per esempio per polimerizzazione in sospensione o in massa, secondo i metodi ben noti nell'arte. La polimerizzazione avviene in presenza di un trasferitore di catena, come ad es. terpeni monociclici di-insaturi e terpeni biciclici monoinsaturi come ad es. terpinolene; mercaptani, come tert-dodecil mercaptano.

il pannello composito per insegna secondo la presente invenzione può venir prodotto per coestrusione, per colata, oppure per stampaggio a compressione o per accoppiamento di un film in calandratura o opzionalmente per incollaggio, secondo i metodi ben noti al tecnico del ramo. Preferibilmente il composito viene preparato per coestrusione della lastra di base di polimero termoplastico e dello strato diffondente di polimero termoplastico contenente il solfato di bario; oppure per stampaggio a compressione dello strato diffondente di polimero termoplastico contenente il solfato di bario, ottenuto per estrusione, su una lastra di base del polimero termoplastico, detta lastra ottenuta per estrusione o colata. La coestrusione é il processo preferito per ottenere i pannelli costituiti dallo strato base e dallo strato diffondente secondo la presente invenzione.

I bordi del pannello composito sono preferibilmente lucidati secondo tecniche note.

Su uno o più bordi del pannello composito della presente invenzione, sui quali non é posizionata la sorgente luminosa, può essere collocato un film riflettente, quale ad es. film Scotch 3M polyester tape 850, alluminio, ecc.

Opzionalmente il polimero termoplastico della lastra di base può contenere particelle di sostanze diffondenti la luce, sia di tipo polimerico che inorganico. Le dimensioni medie delle particelle polimeriche sono comprese tra 0,1 e 200 micron, preferibilmente da 0,1 a 50 micron, più preferibilmente da 1 a 15 micron, la quantità é compresa da 5 a 1000 ppm, preferibilmente da 100 a 200 ppm. Preferibilmente le particelle polimeriche sono di tipo sferico. Le particelle inorganiche hanno le dimensioni indicate sopra per lo strato superficiale diffondente e sono utilizzate nelle quantità indicate per le particelle polimeriche organiche.

Quando si utilizza la coestrusione la temperatura di fusione del polimero delle particelle polimeriche organiche diffondenti la luce deve essere superiore alla temperatura di estrusione, in generale superiore a 250°C.

Opzionalmente sulla superficie libera della lastra di base del composito, non unita allo strato diffondente, possono essere presenti bande adesive parallele, di larghezza da qualche millimetro a qualche centimetro, ad es. da 0,5 a 20 mm, poste a una distanza l'una dall'altra generalmente compresa nei limiti indicati, detta distanza potendo essere anche superiore alla larghezza delle strisce, si veda ad es. il brevetto EP 242.308. In questo modo si aumenta ulteriormente l'intensità luminosa.

I seguenti esempi illustrano l'invenzione, e non limitano l'ambito di applicazione della stessa.

ESEMPIO 1

Descrizione del sistema di illuminazione

Sistema di illuminazione A (su un bordo, con lampada all'interno di una struttura metallica recante una fessura)

II sistema di illuminazione consiste di una lampada al neon Osram L 30W/20 inserita all'interno di una struttura metallica chiusa tranne che su un lato, dove è presente un'apertura, centrata rispetto alla lampada , avente dimensioni di circa 8,5 mm di larghezza e della medesima lunghezza della lampada. L'illuminazione del pannello composito secondo l'invenzione viene effettuata lateralmente, inserendo per una profondità di circa 1 cm un bordo di detto pannello all'interno della fessura, in maniera tale che il bordo della lastra sia praticamente a contatto della lampada. Sotto il pannello, a contatto dello stesso, viene collocata una lastra bianca opaca Altuglas 213 20493, 5 mm di spessore prodotta dalla società Atoglas .

Sistema di illuminazione B (su un bordo, con un foglio di alluminio avvolto attorno alla lampada e che ricopre parzialmente il pannello)

Il sistema di illuminazione consiste di una lampada Philips Reflex TL 5 - 13 W, a cui é appoggiato un bordo laterale del pannello composito. Un foglio di alluminio viene avvolto attorno alla lampada a coprire le due superfici del pannello fino a una distanza di circa 5 cm dal bordo a contatto con la lampada. Il foglio di alluminio ha lo scopo di impedire la dispersione della luce emessa dalla lampada.

A contatto con la superficie inferiore del pannello viene collocata una lastra bianca opaca Altuglas 21320493, avente 5 mm di spessore, prodotta della società Atoglas.

Sistema di illuminazione C (su due bordi)

Il sistema é costituito da due sistemi di illuminazione, ciascuno identico al sistema A, collocati su due bordi opposti del pannello. Inoltre, a circa 3 cm sotto il pannello viene collocata una lastra bianca opaca Altuglas 21320493 avente 5 mm di spessore, della società Atoglas.

Rilevatori di intensità di luce diffusa

Rilevatore 1 - luxmetro RS 180 - 7133 con opzione F (fluorescente) per selezione sorgente luminosa. I valori riportati nelle tabelle seguenti sono quelli medi e si riferiscono a un tempo medio di rilevazione di ogni misura di circa 10 sec.

Rilevatore 2 - luxmetro LAP N° 3091 F cellula fotoelettrica 67.

ESEMPIO 2

Pannello (composito) formato da due strati, ottenuto per stampaggio a compressione

Lo strato base del pannello é costituito da PMMA trasparente avente uno spessore di circa 8 mm e dimensioni 270 x 270 mm, ricavato da una lastra Altuglas° 20010000 avente 8 mm di spessore nominale, prodotta dalla Società Atoglas.

Lo strato diffondente é costituito da PMMA e particelle di solfato di bario: una foglia di 450 ± 50 μm di spessore è ottenuta estrudendo su un estrusore monovite convenzionale provvisto di degasaggio, con profilo termico standard per il PMMA, una mescola composta per il 99,5 % di perle Altuglas* BS 9EL, prodotte dalla società Atoglas e per il 0,5 % di polvere Blanc Fixe" K3 prodotta dalla società Sachtleben Chemie, contenente il 99% di solfato di bario BaS04, avente dimensionale media delle particelle di 8 μm.

Per realizzare il pannello doppio strato la lastra e la foglia sopra descritte vengono accoppiate tramite stampaggio a compressione utilizzando una pressa a compressione Potvel da 60 tonnellate; la temperatura di accoppiamento è di circa 150°C, con un ciclo totale massimo di plastificazione e compressione di 30 minuti circa. Il ciclo di raffreddamento è di circa 5-10 minuti. La temperatura di estrazione della lastra è di circa 70°C. Usando questo metodo di preparazione nel pannello che viene ottenuto lo spessore dello strato diffondente può non risultare perfettamente uniforme .

Il pannello ha un valore di Trasmittanza di 89% e un Haze di 40%, misurati con Hazemeter secondo la normativa ASTM D 1003.

ESEMPIO 2a

Misure di diffusioni luminose effettuate utilizzando una sorgente luminosa secondo il sistema A dell'esempio 1

Vengono effettuate in camera oscura misurazioni di luce diffusa con il rilevatore 1, spostando la cella fotoelettrica del rilevatore, tenuta a contatto con la superficie libera dello strato superiore contenente solfato di bario, in determinate posizioni, a distanze diverse dalla sorgente luminosa. La lastra bianca opaca è collocata a contatto con lo strato inferiore del pannello. In testa alle colonne di Tabella 1 sono riportate le distanze, misurate con riferimento alla superficie esterna della struttura metallica contenente la lampada, a cui sono stati determinati i valori dell'intensità luminosa diffusa. Nella prima colonna a sinistra é quindi riportato il valore assoluto in Lux, determinato alla distanza di 3 cm dalla struttura metallica esterna della lampada {4 cm dalla superficie della lampada). Nelle altre colonne i valori dell'intensità della luce diffusa sono espressi come percentuale rispetto al precedente valore assoluto.

Tabella 1

ESEMPIO 2b

Misure di diffusione luminosa con due sorgenti luminose collocate su due lati opposti del pannello secondo il sistema C dell'Esempio 1

Vengono effettuate in camera oscura misurazioni di luce diffusa utilizzando il rilevatore 1, spostando la cella fotoelettrica del rilevatore, tenuta a contatto con la superficie libera dello strato superiore contenente solfato di bario, nelle stesse posizioni rispetto alla sorgente luminosa come indicato nel precedente esempio 2a. La lastra bianca opaca è posizionata a 3 cm dallo strato inferiore del pannello. La Tabella 2 riporta, come la precedente Tabella l:

Il valore assoluto dell'intensità luminosa diffusa, espressa in Lux, misurata a 3 cm rispetto alla superficie esterna di una delle due strutture metalliche contenenti le lampade, come indicato nell'Es. 2a.

Il valore dell'intensità luminosa diffusa, misurato a distanze diverse, espresso come percentuale rispetto al valore assoluto precedente di intensità di luce diffusa.

Tabella 2

ESEMPIO 2c

L'Esempio 2b é stato ripetuto nelle medesime condizioni sopra indicate, ma utilizzando il rilevatore 2 dell'Esempio 1. In Tabella 3 seguente mostra i risultati ottenuti. L'andamento dell'intensità luminosa diffusa percentuale é simile a quello di Tabella 2.

Tabella 3

ESEMPIO 2d

Le determinazioni sono state effettuate come nell'Es. 2b, ma usando il pannello in posizione capovolta, in modo che lo strato diffondente contenente il solfato di bario fosse situato inferiormente, nella posizione più bassa, rispetto allo strato base e collocando la cella del rilevatore a contatto con lo strato di PMMA tal quale (lastra base): i risultati sono riportati in Tabella 4 e dimostrano che l'effetto diffondente è analogo.

T b ll 4

ESEMPIO 3

Pannello a tre strati ottenuto tramite stampaggio a compressione

Nel pannello a tre strati lo strato intermedio è lo strato base trasparente, costituito da PMMA tal quale, avente spessore di 8 min circa, ricavato da una lastra Altuglas<® >200 10000, 8 mm di spessore nominale, prodotto dalla Società Atoglas, di dimensioni 270 x 270 mm.

I due strati esterni sono costituiti da PMMA e solfato di bario: due foglie di 200 ± 10 μm di spessore vengono ottenute estrudendo su un estrusore monovite convenzionale, provvisto di degasaggio, con profilo termico standard per il PMMA, una mescola contenente 99,4% di perle Altuglas* BS 9EL prodotto dalla società Atoglas e 0,6% di polvere Blanc Fixe<° >K3 prodotta dalla società Sachtleben Chemie, contenente 99% di solfato di bario con dimensionale media delle particelle 8 μm.

Le due foglie a basso spessore vengono accoppiate alle due superfici della lastra di 8 mm tramite stampaggio a compressione, utilizzando una pressa a compressione Potvel da 60 tonnellate: la temperatura di accoppiamento è di circa 155°C, con un ciclo totale massimo di plastificazione e compressione di 30 minuti circa. Il ciclo di raffreddamento è di circa 5-10 minuti. La temperatura di estrazione della lastra è di circa 70° . Il pannello ottenuto ha un valore di Trasmittanza di 89% e un Haze di 40%, misurati con Hazemeter secondo la normativa ASTM D 1003.

Esempio 3a

Misure di diffusione luminose effettuate utilizzando una sorgente luminosa secondo il sistema A dell'Esempio 1

Vengono effettuate misurazioni di luce diffusa in camera oscura secondo le modalità descritte nell'Es. 2a, utilizzando il rilevatore 1. In Tabella 5 é riportato il valore assoluto dell'intensità luminosa diffusa, espresso in Lux, misurato a 3 cm dal bordo della struttura metallica nella quale,é contenuta la lampada e il valore dell'intensità luminosa diffusa, misurato a distanze diverse rispetto alla sorgente luminosa come indicato nell'Es. 2a, espresso come percentuale rispetto al valore assoluto precedente di intensità di luce diffusa.

Tabella 5

Esempio 3b

Misure di diffusione luminosa con due sorgenti luminóse collocate su due lati opposti del pannello secondo il sistema C dell'Esempio 1

Vengono effettuate in camera oscura misurazioni di luce diffusa utilizzando il rilevatore 1, spostando la cella fotoelettrica del rilevatore, tenuta a contatto con la superficie libera dello strato superiore contenente solfato di bario, nelle medesime posizioni rispetto alla sorgente luminosa come indicato nel^Es. 2a. La lastra bianca opaca è collocata a 3 cm dallo strato inferiore del pannello. I risultati sono riportati in Tabella .6.

Tabella 6

ESEMPIO 4

Pannello coestruso a due s62ati

Lo strato inferiore del pannello {strato base) é costituito da PMMA trasparente, avente spessore di circa 3,7 mm, ottenuto estrudendo granuli Oroglas V045 prodotti dalla Società Atoglas.

Lo strato diffondente, avente spessore di circa 100 μm, costituito da PMMA e solfato di bario, viene ottenuto estrudendo granuli di PMMA Oroglas V045 additivati con master batch contenente polvere Blanc Fixe* K3 prodotta dalla società Sachtleben Chemie, detta polvere costituita per il 99% da solfato di bario di dimensione media delle particelle di 8 μιη circa, tale che il contenuto di solfato di bario nello strato diffondente risulti lo 0.6% in peso.

Il coestrusore con calandra è costituito da due estrusori monovite provvisti di degasaggio·. i materiali sono estrusi utilizzando un profilo termico convenzionale per il PMMA. La lastra ottenuta ha un larghezza di 30 cm.

Il pannello ottenuto ha un valore di Trasmittanza di 91% e un Haze di 15% misurati con Hazemeter secondo la normativa ASTM D 1003.

ESEMPIO 4a

Misure di diffusione luminosa effettuate utilizzando una sorgente luminosa secondo il sistema B dell'Esempio 1

Vengono effettuate in camera oscura misurazioni di luce diffusa con il rilevatore l, spostando la cella fotoelettrica del rilevatore, tenuta a contatto con la superficie libera dello strato superiore contenente solfato di bario, in determinate posizioni, a distanze diverse, calcolate facendo riferimento alla superficie esterna della lampada, indicate nella seguente Tabella 7. La lastra bianca opaca è collocata a contatto con lo strato inferiore del pannello. I risultati sono riportati in tabella 7.

Tabella 7

ESEMPIO 5 (confronto)

Pannello contenente nello strato diffondente biossido di titanio al poBto di solfato di bario

Si utilizza un pannello a due strati identico, con le medesime dimensioni e spessore dello strato base e strato diffonluto in Lux, determinato alla distanza di 3 ctn (4 cm circa dalla superficie della lampada).Nelle altre colonne i valori dell'intensità della luce diffusa sono espressi come percentuale rispetto al valore assoluto precedente di intensità di luce diffusa.

Tabella 8

ESEMPIO 5b (confronto)

Misure di diffusione luminose con due sorgenti luminose collocate su due lati opposti del pannello secondo il sistema C dell'Esempio 1

Sul pannello preparato nel precedente Esempio 5 vengono effettuate in camera oscura misurazioni di luce diffusa utilizzando il rilevatore 1, spostando la cella fotoelettrica del rilevatore, tenuta a contatto con la superficie libera dello strato superiore contenente biossido di titanio, nelle medesime posizioni indicate nel precedente Es. 2a. La lastra bianca opaca è collocata a 3 cm dallo strato inferiore del pannello. I risultati sono riportati in Tabella 9.

Tabella 9

(AM 9995/001) 21

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Pannello composito di materiale termoplastico, comprendente uno strato base termoplastico trasparente, che conduce la luce, avente spessore generalmente compreso tra 3 e 40 mm, preferibilmente da 6 a 25 mrn, e uno strato che diffonde la luce, di spessore generalmente compreso tra 10 e 1500 micron, preferibilmente da 30 a 1000 micron, collocato su una o entrambe le facce dello strato base, detto strato diffondente essendo caratterizzato dal fatto di essere costituito da materiale termoplastico contenente solfato di bario in quantità in peso, espressa come rapporto percentuale sul peso totale dello strato diffondente, compreso tra 0,01 e 2%, preferibilmente tra 0,1 e 0,8%, ancora più preferibilmente tra 0,1 e 0,6%, il solfato di bario avente dimensioni particellari medie comprese tra 0,1 e 50 micron, preferibilmente tra 0,5 e 10 micron, i lati del composito essendo almeno > 10 cm, preferibilmente compresi tra 20 cm ed 1 m, detto composito essendo illuminato su uno o più bordi (edge lit), essendo l'area del composito maggiore ,di 100 cm<2>, preferibilmente maggiore di 600 cm<2>.
2. Pannello secondo la rivendicazione 1, in cui il pannello composito contiene un solo strato diffondente.
3. Pannello secondo le rivendicazioni 1-2, in cui la sorgente luminosa é collocata su due bordi opposti.
4. Pannello secondo le rivendicazioni 1-3, in cui il materiale termoplastico di cui sono costituiti lo strato base e lo strato diffondente contenente il solfato di bario é scelto tra un (co)polimero (met)acrilico, policarbonato, polistirene, politereftalato di etilene, copoliesteri costituiti da politereftalato di etilene modificato con un glicole come ad es. dietilenglicole, butandiolo, esandiolo e 1,4-cicloesan dimetanolo o miscele di etilen politereftalato con questi copolimeri.
5. Pannello secondo la rivendicazione 4 in cui il (co)polimero termoplastico (met)acrilico é costituito da un omopolimero di (met)acrilato di alchile o da un copolimero derivato da un (met)acrilato di alchile con almeno un monomero avente una o più insaturazioni etileniche copolimerizzabile con il (met)acrilato di alchile.
6. Pannello secondo la rivendicazione 5 in cui il (met)acrilato di alchile é scelto tra i composti in cui il gruppo alchile ha da 1 a 8 atomi di carbònio quali (met)acrilato di metile, etile, propile, isopropile e butile.
7. Pannello secondo le rivendicazioni 4-6 in cui il polimero termoplastico é costituito da omopolimeri di metacrilato di metile o copolimeri di metilmetacrilato con esteri (met)acrilici o acidi (met)acrilici.
8. Pannello secondo la rivendicazione 7 in cui il polimero termoplastico é costituito da copolimeri metilmetacrilato/alchilacrilato, preferibilmente acrilato di etile.
9. Pannello secondo la rivendicazione 5 in cui il (co)polimero termoplastico (met)acrilico comprende dal 70 al 100% in peso di metacrilato di alchile e da 0 a 30% in peso, preferibilmente da 3 a 10% in peso, di uno o più comonomeri contenenti una o più insaturazioni etileniche, detti comonomeri essendo copolimerizzabili con il metacrilato di alchile.
10. Pannello secondo le rivendicazioni 1-9 in cui il pannello composito é ottenuto per coestrusione, per colata, oppure per stampaggio a compressione o per accoppiamento di un film in calandratura, o opzionalmente per incollaggio.
11. Pannello secondo la rivendicazione 10 in cui il composito é preparato per coestrusione della lastra di base di polimero termoplastico e dello strato diffondente di polimero termoplastico contenente il solfato di bario, o per stampaggio a compressione dello strato di polimero termoplastico contenente solfato di bario, ottenuto per estrusione, su una lastra di base di polimero termoplastico, detta lastra ottenuta per estrusione o colata.
12. Pannello secondo le rivendicazioni 1-11 in cui su uno o più bordi del pannello composito, sui quali non é posizionata la sorgente luminosa, é collocato un film riflettente .
13 . Pannello secondo le rivendicazioni 1-12 in cui il polimero termoplastico della lastra di base può contenere particelle di sostanze diffondenti la luce, sia di tipo polimerico che inorganico.
14 . Pannello secondo la rivendicazione 13 in cui le dimensioni medie delle particelle polimeriche sono comprese tra 0,1 e 200 micron, preferibilmente da 0,1 a 50 micron, più preferibilmente da 1 a 15 micron, la quantità é compresa da 5 a 1000 ppm, preferibilmente da 100 a 200 ppm.
15 . Pannello secondo le rivendicazioni 1-14 in cui sulla superficie libera della lastra di base del composito sono presenti bande adesive parallele, di larghezza da qualche millimetro a qualche centimetro, preferibilmente da 0,5 a 20 mm, poste a una distanza l'una dall'altra generalmente compresa nei limiti indicati, detta distanza essendo anche superiore alla larghezza delle strisce.
16 . Insegne luminose comprendenti il pannello composito delle rivendicazioni da 1-15.