ITMI20110526A1 - Monopattino - Google Patents

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ITMI20110526A1
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IT
Italy
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frame
wheel
transmission
platform
scooter
Prior art date
Application number
IT000526A
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English (en)
Inventor
Giovanni Bauce
Original Assignee
Giovanni Bauce
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Giovanni Bauce filed Critical Giovanni Bauce
Priority to IT000526A priority Critical patent/ITMI20110526A1/it
Priority to PCT/IB2012/051340 priority patent/WO2012131537A1/en
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62MRIDER PROPULSION OF WHEELED VEHICLES OR SLEDGES; POWERED PROPULSION OF SLEDGES OR SINGLE-TRACK CYCLES; TRANSMISSIONS SPECIALLY ADAPTED FOR SUCH VEHICLES
    • B62M1/00Rider propulsion of wheeled vehicles
    • B62M1/24Rider propulsion of wheeled vehicles with reciprocating levers, e.g. foot levers
    • B62M1/28Rider propulsion of wheeled vehicles with reciprocating levers, e.g. foot levers characterised by the use of flexible drive members, e.g. chains
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62KCYCLES; CYCLE FRAMES; CYCLE STEERING DEVICES; RIDER-OPERATED TERMINAL CONTROLS SPECIALLY ADAPTED FOR CYCLES; CYCLE AXLE SUSPENSIONS; CYCLE SIDE-CARS, FORECARS, OR THE LIKE
    • B62K3/00Bicycles
    • B62K3/002Bicycles without a seat, i.e. the rider operating the vehicle in a standing position, e.g. non-motorized scooters; non-motorized scooters with skis or runners

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Transportation (AREA)
  • Photoreceptors In Electrophotography (AREA)
  • Iron Core Of Rotating Electric Machines (AREA)
  • Reciprocating, Oscillating Or Vibrating Motors (AREA)
  • Motorcycle And Bicycle Frame (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“MONOPATTINOâ€
La presente invenzione ha per oggetto un monopattino del tipo provvisto di pedane ad azionamento alternato.
Un monopattino noto di tale tipo à ̈ mostrato nel documento EP 1 572 527 a nome dello stesso Richiedente. Tale documento descrive e illustra un monopattino provvisto di un telaio di base sul quale sono installate due pedane allungate sovrapposte alla superficie superiore del telaio di base, incernierate in corrispondenza di una zona anteriore del monopattino, presso lo sterzo, e mobili in modo alternato tra un punto di minima distanza dalla superficie superiore e un punto di massima distanza dalla citata superficie superiore. Una unità di trasmissione del moto comprende un elemento deformabile direttamente agganciato alle due pedane e attivo anche su due ruote libere disposte sull’asse della ruota posteriore per convertire il movimento alternato delle pedane in un moto rotatorio della citata ruota posteriore.
Anche il documento noto US 5,368,321 illustra un veicolo a due ruote azionato da una coppia di pedane incernierate. Le pedane sono incernierate in corrispondenza di una propria estremità anteriore e sono entrambe accoppiate ad un meccanismo di trasmissione. Il meccanismo di trasmissione comprende due catene ciascuna presentante un’estremità collegata ad una rispettiva pedana e un’estremità opposta collegata ad un cavetto flessibile di acciaio che passa su una coppia di pulegge montate sul telaio del veicolo. Ciascuna catena passa su una ruota dentata folle e poi su una ruota dentata accoppiata, tramite un meccanismo a ruota libera, ad un albero di trasmissione che porta una ruota dentata principale. Una ulteriore catena à ̈ avvolta sulla ruota dentata principale e su un pignone della ruota posteriore.
Nell’ambito di tale campo tecnico, il Richiedente ha notato che i monopattini noti, come quelli appena sopra descritti, sono migliorabili sotto diversi aspetti, in particolare in relazione all’ingombro della trasmissione, che influenza le dimensioni del monopattino nel suo complesso, e in relazione alla precisione e alla affidabilità della stessa, che influenzano la precisione, l’affidabilità e la fluidità di guida del monopattino.
Infatti, ad esempio, la trasmissione del monopattino del documento noto US 5,368,321 risulta molto ingombrante, tanto da dover essere racchiusa in un involucro di contenimento. La trasmissione del monopattino del documento EP 1 572 527 presenta invece problemi di affidabilità.
In questo contesto, il compito tecnico posto alla base della presente invenzione à ̈ proporre un monopattino che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, Ã ̈ scopo principale della presente invenzione mettere a disposizione un monopattino sicuro, stabile e affidabile, in modo da offrire al conducente un controllo totale del mezzo.
E’ inoltre scopo della presente invenzione proporre un monopattino che risulti compatto sia nella configurazione di utilizzo, per non intralciare il conducente, sia quando à ̈ ripiegato per essere trasportato.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un monopattino comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
In particolare, il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono raggiunti da un monopattino comprendente: un telaio; una ruota anteriore collegata a una porzione anteriore del telaio; una ruota posteriore collegata a una porzione posteriore del telaio; una prima pedana e una seconda pedana disposte sopra al telaio, una accanto all’altra ed incernierate a detto telaio su rispettivi perni posti in corrispondenza della porzione anteriore; dette prima e seconda pedana essendo mobili in modo alterno attorno a detti perni tra un punto di minima distanza dal telaio ed un punto di massima distanza dal telaio; una struttura fissa emergente dal telaio e un corpo flessibile posto a cavallo della struttura fissa e presentante estremità opposte ciascuna vincolata ad una pedana; una trasmissione operativamente connessa alle pedane e alla ruota posteriore per trasformare il moto alterno di dette pedane nella rotazione di detta ruota posteriore; in cui il corpo flessibile sincronizza il moto alterno delle pedane e trasmette la spinta dell’utilizzatore alla trasmissione; in cui la trasmissione comprende: un elemento flessibile presentante una prima porzione terminale operativamente collegata alla prima pedana e una seconda porzione terminale operativamente collegata alla seconda pedana; una prima ruota libera e una seconda ruota libera montate su un albero principale installato sul telaio; una puleggia di rinvio disposta presso la porzione anteriore del telaio; in cui l’elemento flessibile si estende dalla prima pedana, almeno parzialmente attorno alla prima ruota libera, in avanti fino alla puleggia di rinvio e attorno a detta puleggia di rinvio, indietro fino alla seconda ruota libera, almeno parzialmente attorno alla seconda ruota libera e poi verso la seconda pedana; una ruota principale solidale all’albero principale; mezzi per trasmettere il moto da detta ruota principale alla ruota posteriore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di attuazione preferita ma non esclusiva di un monopattino, come illustrato negli uniti disegni in cui: - la figura 1 Ã ̈ una vista in prospettiva di un monopattino in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una vista in prospettiva della trasmissione del monopattino di figura 1;
- la figura 2a mostra una forma realizzativa alternativa della trasmissione di figura 2;
- la figura 3 mostra una vista dall’alto della trasmissione di figura 2;
- la figura 4 mostra un elemento in sezione della trasmissione di cui alle figure 2, 2a e 3;
- la figura 5 illustra una porzione ingrandita del monopattino di figura 1;
- la figura 6 illustra un particolare della porzione di figura 5;
- la figura 7 mostra in alzato laterale il monopattino di figura 1 in una configurazione chiusa; - la figura 8 à ̈ una vista dall’alto del monopattino di figura 7.
Con riferimento alle figure allegate, con il numero di riferimento 1 à ̈ indicato nel complesso un monopattino del tipo provvisto di pedane ad azionamento alternato. Il monopattino 1 comprende un telaio 2 (figure 1 e 7), preferibilmente definito da un corpo scatolare allungato come una trave, estendentesi tra una porzione posteriore 3 ed una porzione anteriore 4. La porzione posteriore 3, la quale si sviluppa preferibilmente come una forcella posteriore, porta incernierata una ruota posteriore 5. La porzione anteriore 4 à ̈ collegata ad un cannotto 6 che porta un piantone 7. Ad un’estremità del piantone 7 à ̈ montato un manubrio 8 e, ad un’estremità opposta, una forcella 9 porta una ruota anteriore 10.
Sul telaio 2 sono installate una prima pedana 11 ed una seconda pedana 12 ciascuna delle quali presenta la sagoma di una piastra allungata con una superficie superiore atta all’appoggio dei piedi di un utilizzatore. Le due pedane 11, 12 sono reciprocamente affiancate, parallele e parzialmente sovrapposte ad una superficie superiore del telaio 2. Secondo quanto illustrato nelle allegate figure, ciascuna delle due pedane 11, 12 giace in parte sovrapposta alla citata superficie superiore del telaio 2 ed in parte sporge lateralmente da detto telaio 2 (figure 1 e 8). Ognuna delle due pedane 11, 12 à ̈ incernierata al telaio 2 in corrispondenza di un perno 13 attorno ad un asse sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione della ruota posteriore 5. Il perno 13 à ̈ posto presso la porzione anteriore 4 del telaio 2 e ciascuna pedana 11, 12 si estende verso la porzione posteriore 3, fino ad una zona del telaio 2 prossima alla ruota posteriore 5. In corrispondenza di detta zona del telaio 2 si estende verticalmente, lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare al telaio stesso, una struttura fissa 14 (rispetto al telaio 2). Tale struttura fissa 14 si estende come un montante tra le estremità posteriori delle due pedane 11, 12 e porta ad una propria estremità superiore un rullo folle 15 (figure 2, 2a, 3 e 5) il cui asse di rotazione à ̈ perpendicolare all’asse dei perni 13 e sostanzialmente parallelo al telaio 2.
Un corpo flessibile 16, definito nella forma realizzativa non limitativa illustrata da una cinghia piatta, à ̈ disposto a cavallo del rullo 15 e presenta ciascuna delle proprie estremità opposte vincolata ad una rispettiva pedana 11, 12. Il vincolo tra la cinghia piatta 16 ognuna delle pedane 11, 12 à ̈ posizionato presso ciascuna delle estremità posteriori delle pedane 11, 12 opposte ai perni 13. Come illustrato in figura 5, ogni pedana 11, 12 comprende una piastra 17 che si estende al di sotto della pedana stessa 11, 12. Ciascuna delle estremità opposte della cinghia piatta 16 à ̈ giuntata ad un corpo di collegamento rigido 18 a sua volta incernierato alla rispettiva pedana 11, 12. Più in dettaglio (figura 6), ciascuna delle estremità opposte della cinghia piatta 16 à ̈ risvoltata attorno ad un’anima rigida 19 ed inserita in una sede 20 del corpo di collegamento rigido 18. Perni 21 (ad esempio viti o perni ribattuti) passano attraverso l’intero spessore del corpo di collegamento rigido 18 e attraversano la cinghia piatta 16 e l’anima 19 per giuntare con sicurezza detto corpo di collegamento rigido 18 con detta cinghia piatta 16. Il corpo di collegamento rigido 18 e la piastra 17 sono accostati e giuntati con un perno 22. Il corpo di collegamento rigido 18 e la piastra 17 sono liberi di ruotare uno rispetto all’altra attorno ad un asse sostanzialmente parallelo all’asse di incernieramento delle pedane 11, 12. La cinghia piatta 16 serve a sincronizzare il movimento alternato delle pedane 11, 12 e trasmettere la spinta impressa dall’utilizzatore alla trasmissione: quando l’utilizzatore preme con un piede verso il basso una delle pedane 11, 12, l’altra pedana 11, 12 à ̈ tirata verso l’alto dalla cinghia piatta 16.
Le pedane 11, 12 sono operativamente collegate alla ruota posteriore 5 tramite una trasmissione 23 atta a trasformare il movimento alternato appena descritto, impartito dall’utilizzatore, nel moto rotatorio di detta ruota posteriore 5 per far avanzare il monopattino 1. La trasmissione 23, illustrata nel complesso nelle figure 2, 2a e 3, comprende un albero principale 24 installato sul telaio 2 (preferibilmente all’interno della struttura scatolare definita dal telaio stesso 2) e girevole attorno ad un asse principale “X-X†parallelo all’asse di rotazione della ruota posteriore 5. L’albero principale 24 à ̈ preferibilmente installato presso la struttura fissa 14 ovvero presso le estremità posteriori delle pedane 11, 12.
Come rappresentato nella figura 4, l’albero principale 24 gira, supportato da cuscinetti, su un perno principale 25 solidale al telaio 2 e porta a sé solidale una ruota principale 26 preferibilmente dentata. L’albero principale 24 porta su di sé una prima ruota libera 27 e una seconda ruota libera 28, preferibilmente ad astuccio con supporto volvente. Ciascuna delle ruote libere 27, 28 presenta vantaggiosamente un anello con corona dentata 27a, 28a.
La trasmissione 23 comprende inoltre una prima ruota di rinvio 29 accostata alla prima ruota libera 27 e una seconda ruota di rinvio 30 accostata alla seconda ruota libera 28 montate folli su un perno 31 solidale al telaio 2 e girevoli attorno ad un asse parallelo all’asse principale “X-X†. Ciascuna ruota di rinvio 29, 30 presenta una propria porzione periferica accostata ad una porzione periferica della rispettiva ruota libera 27, 28. Nella forma realizzativa non limitativa rappresentata, le ruote di rinvio 29, 30 sono dentate e preferibilmente metalliche ma, secondo varianti non illustrate, tali ruote di rinvio 29, 30 possono essere pulegge senza denti, ad esempio in materiale plastico o elastomerico.
Secondo varianti realizzative non illustrate, al posto delle ruote di rinvio 29, 30 sono presenti elementi di rinvio in materiale a basso attrito, come ad esempio guide in politetrafluoroetilene (PTFE).
La trasmissione 23 comprende inoltre una puleggia di rinvio 32 (figure 2, 2a e 3) preferibilmente disposta presso la porzione anteriore 4 del telaio 2. La puleggia di rinvio 32 à ̈ libera di ruotare attorno ad un asse verticale perpendicolare all’asse principale “X-X†. La puleggia di rinvio 32 à ̈ montata girevolmente su un supporto 33 a sua volta installato su una guida 34 definita, nell’esempio non limitativo illustrato, da una coppia di aste fissate al telaio 2 e parallele ad un asse longitudinale “Y-Y†di detto telaio 2 che giace nel piano di mezzeria. Il supporto 33, nella forma di un profilato ad “U†tra le cui appendici prende posto la puleggia di rinvio 32, à ̈ infilato in modo scorrevole sulle aste 34. Le aste 34 si sviluppano a sbalzo verso le ruote libere 27, 28 e presentano estremità filettate portanti rispettivi dadi fungenti da fermi. Una molla 35 à ̈ interposta tra ognuno dei dadi e il supporto 33 per svolgere una funzione più avanti descritta.
Secondo la forma realizzativa rappresentata nelle figure 1, 2 e 5, la trasmissione 23 comprende inoltre una prima rotella 36 girevolmente vincolata alla prima pedana 11 e una seconda rotella 37 girevolmente vincolata alla seconda pedana 12. Come meglio visibile nella figura 5 con riferimento alla seconda rotella 37 (ma la struttura à ̈ la stessa anche per la prima rotella 36), ogni rotella 36, 37 à ̈ girevolmente montata su un sostegno 38 che sporge al di sotto della rispettiva pedana 11, 12 a fianco della piastra 17 collegata al corpo flessibile 16. Ogni rotella 36, 37 à ̈ libera di ruotare attorno ad un asse parallelo all’asse principale “X-X†e può essere una semplice puleggia in materiale plastico e/o elastomerico oppure una ruota dentata.
La trasmissione 23 comprende un elemento flessibile 39 il quale presenta una prima estremità 40 giuntata al telaio 2 in corrispondenza di una superficie dello stesso prossima alla struttura fissa 14 e posta al di sotto della prima rotella 36 (figura 2). Per questioni di chiarezza, tale elemento flessibile 39 non à ̈ stato illustrato nelle figure 1, 5 e 7. L’elemento flessibile 39 si sviluppa poi verso l’alto e presenta una prima porzione terminale (la quale termina con la citata prima estremità 40) parzialmente avvolta sulla prima rotella 36, ridiscende verso il basso e si avvolge parzialmente attorno all’anello con corona dentata 27a della prima ruota libera 27, risale verso l’alto passando tra la prima ruota libera 27 e la prima ruota di rinvio 29, si avvolge parzialmente anche attorno a detta prima ruota di rinvio 29 e si sviluppa verso la puleggia di rinvio 32 lungo un tratto parallelo all’asse longitudinale “Y-Y†del telaio 2. L’elemento flessibile 39 passa attorno alla puleggia di rinvio 32, torna verso la seconda ruota di rinvio 30 lungo un tratto parallelo all’asse longitudinale “Y-Y†del telaio 2, si avvolge parzialmente attorno a detta seconda ruota di rinvio 30 e poi si sviluppa verso il basso passando tra la seconda ruota libera 28 e la seconda ruota di rinvio 30, si avvolge parzialmente attorno all’anello con corona dentata 28a della seconda ruota libera 28 e poi sale verso l’alto e presenta una seconda porzione terminale parzialmente avvolta sulla seconda rotella 37. Dalla seconda rotella 37 l’elemento flessibile 39 ridiscende verso il telaio 2 e presenta una seconda estremità 41 direttamente giuntata al telaio 2 in corrispondenza di una superficie dello stesso prossima alla struttura fissa 14 e posta al di sotto della seconda rotella 37 (figura 2).
Le molle 35 interposte i dadi e il supporto 33 servono a mantenere in tensione l’elemento flessibile 39 perché spingono il supporto 33 e la puleggia di rinvio 32 in allontanamento dall’albero principale 24 in contrasto all’azione esercitata dall’elemento flessibile 39. La puleggia di rinvio 32 svolge pertanto anche la funzione di tenditore.
Nella forma realizzativa illustrata, l’elemento flessibile 39 à ̈ formato da un primo 39a e un secondo 39b tratto di catena (che restano sempre in presa con i denti delle ruote libere 27, 28 ed eventualmente con i denti delle ruote di rinvio 29, 30 e delle rotelle 36, 37) e da un cavo intermedio formato preferibilmente da un cavo di acciaio in microfili intrecciati.
La trasmissione 23 comprende infine un pignone 42 solidale alla ruota posteriore 5 e un elemento flessibile ausiliario 43, preferibilmente un’altra catena, avvolto attorno alla ruota principale 26 e al pignone 42.
Nella forma realizzativa alternativa illustrata nella figura 2a, la trasmissione 23 differisce da quella appena sopra descritta per il fatto che l’elemento flessibile 39 presenta le proprie estremità 40, 41 direttamente giuntate alle pedane 11, 12 (e non al telaio 2) senza la presenza delle rotelle 36, 37.
In entrambe le forme realizzative illustrate (figure 2, 3, 2a), può inoltre essere prevista la presenza di un tenditore ausiliario 44 operativamente attivo sull’elemento flessibile ausiliario 43. Tale tenditore ausiliario 44 comprende preferibilmente una molla piatta 45 presentante una prima estremità fissata al telaio 2 in posizione prossima al pignone 42 ed una seconda estremità a sbalzo portante un pattino 46 in contatto strisciante con una porzione inferiore di detto elemento flessibile ausiliario 43.
Il monopattino secondo la presente invenzione può assumere due configurazioni: una aperta (figura 1) per l’utilizzo come monopattino ed una chiusa, illustrata nelle figure 7 e 8, per il suo trasporto o rimessaggio. Per passare dalla configurazione aperta alla configurazione chiusa, il piantone 7 insieme al manubrio 8 viene ripiegato in modo da disporlo sostanzialmente parallelo ed affiancato al telaio 2. A tale scopo, il monopattino 1 comprende un corpo di collegamento 47, costituito preferibilmente da una barra tubolare, che si estende dalla porzione anteriore 4 del telaio 2 fino al cannotto 6. La giunzione del corpo di collegamento 47 con il cannotto 6 à ̈ rigida mentre la giunzione del corpo di collegamento 47 con il telaio 2 à ̈ definita da uno snodo 48. Lo snodo 48 comprende due piastre 49 parallele e distanziate tra le quali prende posto un’estremità del corpo di collegamento 47. Tale estremità del corpo di collegamento 47 à ̈ incernierata alle due piastre 49 in modo da poter far ruotare il cannotto 6 e il corpo di collegamento 47 (insieme al piantone 7 al manubrio e alla ruota anteriore 10) tra una prima posizione, corrispondente alla configurazione aperta del monopattino 1 di figura 1, ed una seconda posizione, corrispondente alla configurazione chiusa del monopattino 1 di figure 7 e 8. Opportuni mezzi di bloccaggio consentono di fissare il cannotto 6 e il corpo di collegamento 47 in una o nell’altra delle due posizioni. Vantaggiosamente, il giunto 48 à ̈ sfalsato rispetto al piano di mezzeria del monopattino 1 e inoltre le due piastre 49 sono inclinate rispetto a detto piano di mezzeria. In tal modo, quando il piantone 7 viene richiuso contro al telaio 2, esso delimita un angolo con il piano di mezzeria di detto telaio 2 diverso da zero. Ne deriva che, nella configurazione chiusa, il piantone 7 giace sghembo rispetto al piano di mezzeria e può essere disposto a lato della struttura fissa 14 senza interferire con essa (figure 7 e 8).
In uso, quando l’utilizzatore spinge sulla prima pedana 11, il corpo flessibile 16 tira verso l’alto la seconda pedana 12. Il sollevamento della seconda pedana 12 tira verso l’alto, direttamente (forma realizzativa di figura 2a) o attraverso la seconda rotella 37 (forma realizzativa di figure 1, 2, 3, 5), il secondo tratto di catena 39b dell’elemento flessibile 39 il quale fa ruotare la seconda ruota libera 28 in un verso orario (con riferimento alle figure 2 e 2a) corrispondente al verso di avanzamento della ruota posteriore 5. In tale verso orario, la seconda ruota libera 28 à ̈ in blocco sull’albero principale 24 e perciò trascina in rotazione la ruota principale 26, il pignone 42 e la ruota posteriore 5. Contemporaneamente, il primo tratto di catena 39a dell’elemento flessibile 39 fa ruotare la prima ruota libera 27 in un verso antiorario (sempre con riferimento alle figure 2 e 2a). In tale verso antiorario, la prima ruota libera 27 à ̈ fase di sblocco sull’albero principale 24 e perciò gira liberamente su detto albero principale 24. Successivamente, l’utilizzatore spinge sulla seconda pedana 12, e i movimenti sopra illustrati sono invertiti: la prima ruota libera 27 gira in senso orario ed à ̈ fase di blocco sull’albero principale 24 e perciò trascina in rotazione la ruota principale 26, il pignone 42 e la ruota posteriore 5.
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti e consegue importanti vantaggi.
Infatti, innanzitutto il monopattino secondo la presente invenzione à ̈ sicuro, stabile e affidabile, tanto da offrire al conducente un controllo totale del mezzo.
Inoltre, l’adozione delle ruote di rinvio 29, 30, o di altri elementi di rinvio come le guide in PTFE, consente di aumentare l’angolo di avvolgimento dell’elemento flessibile 39 sulle ruote libere 27, 28 e quindi la trasmissione della potenza dalle pedane 11, 12 alla ruota posteriore 5. In particolare, con l’utilizzo delle catene 39a, 39b, le ruote di rinvio 29, 30 garantiscono il lavoro delle catene stesse su un numero maggiore di denti ed evitano il rischio di salti di catena.
Il tenditore 33, 34, 35 che agisce sulla puleggia di rinvio 32 garantisce la corretta e costante tensione dell’elemento flessibile 39 durante tutta la fase di spinta.
Contemporaneamente, il tenditore ausiliario 44 mantiene costante e corretta la tensione della catena ausiliaria 43.
La resistenza del sistema di sincronizzazione e di trasmissione della spinta alla trasmissione (struttura fissa 14, corpo flessibile 16 e rullo folle 15) del movimento alternato delle pedane 11, 12 Ã ̈ garantita dalla particolare giunzione del corpo flessibile 16 con dette pedane 11, 12.
Inoltre, il monopattino secondo la presente invenzione à ̈ compatto sia nella configurazione di utilizzo che in quella ripiegata.
In particolare, la trasmissione rivendicata e descritta consente di ridurre al minimo le dimensioni del telaio 2 sfruttando la lunghezza di detto telaio 2 senza doverne aumentare l’ingombro laterale e/o verticale.
Inoltre, poiché il manubrio 8 e il piantone 7 possono essere affiancati al montante 14 anche l’ingombro del monopattino 1 una volta richiuso risulta contenuto.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Monopattino comprendente: un telaio (2); una ruota anteriore (10) collegata a una porzione anteriore (4) del telaio (2); una ruota posteriore (5) collegata a una porzione posteriore (3) del telaio (2); una prima pedana (11) e una seconda pedana (12) disposte sopra al telaio (2), una accanto all’altra ed incernierate a detto telaio (2) su rispettivi perni (13) posti in corrispondenza della porzione anteriore (4); dette prima e seconda pedana (11, 12) essendo mobili in modo alterno attorno a detti perni (13) tra un punto di minima distanza dal telaio (2) ed un punto di massima distanza dal telaio (2); una struttura fissa (14) emergente dal telaio (2) e un corpo flessibile (16) posto a cavallo della struttura fissa (14) e presentante estremità opposte ciascuna vincolata ad una pedana (11, 12); una trasmissione (23) operativamente connessa alle pedane (11, 12) e alla ruota posteriore (5) per trasformare il moto alterno di dette pedane (11, 12) nella rotazione di detta ruota posteriore (5); in cui il corpo flessibile (16) sincronizza il moto alterno delle pedane (11, 12) e trasmette la spinta dell’utilizzatore alla trasmissione; in cui la trasmissione (23) comprende: un elemento flessibile (39) presentante una prima porzione terminale operativamente collegata alla prima pedana (11) e una seconda porzione terminale operativamente collegata alla seconda pedana (12); una prima ruota libera (27) e una seconda ruota libera (28) montate su un albero principale (24) installato sul telaio (2); una puleggia di rinvio (32) disposta presso la porzione anteriore (4) del telaio (2); in cui l’elemento flessibile (39) si estende dalla prima pedana (11), almeno parzialmente attorno alla prima ruota libera (27), in avanti fino alla puleggia di rinvio (32) e attorno a detta puleggia di rinvio (32), indietro fino alla seconda ruota libera (28), almeno parzialmente attorno alla seconda ruota libera (28) e poi verso la seconda pedana (12); una ruota principale (26) solidale all’albero principale (24); mezzi (42, 43) per trasmettere il moto da detta ruota principale (26) alla ruota posteriore (5).
  2. 2. Monopattino secondo la rivendicazione 1, in cui la trasmissione (23) comprende un primo elemento di rinvio (29) accostato alla prima ruota libera (27) e un secondo elemento di rinvio (30) accostato alla seconda ruota libera (28), in cui l’elemento flessibile (39) passa tra la prima ruota libera (27) e il primo elemento di rinvio (29) e tra la seconda ruota libera (28) e il secondo elemento di rinvio (30).
  3. 3. Monopattino secondo la rivendicazione precedente, in cui gli elementi di rinvio sono ruote di rinvio (29, 30).
  4. 4. Monopattino secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui un tratto dell’elemento flessibile (39) compreso tra gli elementi di rinvio (29, 30) e la puleggia di rinvio (32) si estende parallelo al telaio (2).
  5. 5. Monopattino secondo la rivendicazione 1, 2, 3 o 4, in cui la prima porzione terminale dell’elemento flessibile (39) presenta una prima estremità (40) direttamente giuntata alla prima pedana (11) e la seconda porzione terminale dell’elemento flessibile (39) presenta una seconda estremità (41) direttamente giuntata alla seconda pedana (12).
  6. 6. Monopattino secondo la rivendicazione 1, 2, 3 o 4, in cui la trasmissione (23) comprende una prima rotella (36) girevolmente vincolata alla prima pedana (11) e una seconda rotella (37) girevolmente vincolata alla seconda pedana (12), in cui la prima porzione terminale dell’elemento flessibile (39) à ̈ almeno parzialmente avvolta su detta prima rotella (36) e presenta una prima estremità (40) direttamente giuntata al telaio (2) e la seconda porzione terminale dell’elemento flessibile (39) à ̈ almeno parzialmente avvolta su detta seconda rotella (37) e presenta una seconda estremità (41) direttamente giuntata al telaio (2).
  7. 7. Monopattino secondo la rivendicazione 3, in cui l’elemento flessibile (39) à ̈ almeno in parte una catena e le ruote libere (27, 28) e le ruote di rinvio (29, 30) sono dentate.
  8. 8. Monopattino secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente un tenditore (33, 34, 35) agente sulla puleggia di rinvio (32), per mantenere in tensione l’elemento flessibile (39).
  9. 9. Monopattino secondo la rivendicazione precedente, in cui il tenditore (33, 34, 35) comprende: un supporto (33) portante la puleggia di rinvio (32); almeno una guida (34) fissata al telaio (2), in cui il supporto (33) à ̈ scorrevolmente accoppiato a detta guida (34); una molla (35) interposta tra un fermo della guida (34) e il supporto (33) e atta a spingere il supporto (33) in allontanamento dall’albero principale (24) in contrasto all’azione esercitata dall’elemento flessibile (39).
  10. 10. Monopattino secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi (42, 43) per trasmettere il moto dalla ruota principale (26) alla ruota posteriore (5) comprendono un pignone (42) solidale alla ruota posteriore (5) e un elemento flessibile ausiliario (43), preferibilmente una catena, avvolto attorno alla ruota principale (26) e al pignone (42).
  11. 11. Monopattino secondo la rivendicazione precedente, comprendente un tenditore ausiliario (44) per l’elemento flessibile ausiliario (43), comprendente: una molla piatta (45) presentante una prima estremità fissata al telaio (2) ed una seconda estremità a sbalzo portante un pattino (46) in contatto strisciante con una porzione di detto elemento flessibile ausiliario (43).
  12. 12. Monopattino secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna delle estremità opposte del corpo flessibile (16) à ̈ giuntata ad un corpo di collegamento rigido (18) a sua volta incernierato alla rispettiva pedana (11, 12).
  13. 13. Monopattino secondo la rivendicazione precedente, in cui il corpo flessibile (16) à ̈ una cinghia piatta e ciascuna delle estremità opposte à ̈ risvoltata attorno ad un’anima rigida (19) e inserita e bloccata in una sede (20) del corpo di collegamento rigido (18).
  14. 14. Monopattino secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente: un manubrio (8); un piantone (7) supportante il manubrio (8), collegato al telaio (2) e portante la ruota anteriore (10); in cui il piantone (7) Ã ̈ ripiegabile contro al telaio (2) in una configurazione chiusa del monopattino (1); in cui, in detta configurazione chiusa, il piantone (7) giace sghembo rispetto ad un piano di mezzeria del monopattino (1) e giace a lato della struttura fissa (14).
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