ITMI20110016U1 - Utensile di lavorazione - Google Patents

Utensile di lavorazione

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ITMI20110016U1
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IT
Italy
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cutting edges
cutting
machining tool
axial
angle
Prior art date
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IT000016U
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English (en)
Inventor
Martin Dressler
Original Assignee
Ledermann Gmbh & Co Kg
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Description

Descrizione
Utensile dì lavorazione
L'invenzione riguarda un utensile di lavorazione per la lavorazione e asportazione di trucioli di materiale, specialmente per legno o materiali tipo legno, metalli, materiali sintetici e/oppure materiali compositi, del genere indicato nella definizione introduttiva della rivendicazione 1 ,
Per la lavorazione ad asportazione di trucioli di materiali, si desidera una superficie liscia, finita, per la quale è necessario ottimizzare la geometria dei taglienti dell’utensile di lavorazione. Specialmente, per lavorare legno o materiali tipo legno però si osservano diversi effetti svantaggiosi, pregiudicanti la qualità della superficie da lavorare. Per la lavorazione ad asportazione di trucioli di legno, ad esempio, si verifica la cosiddetta prefenditura. Con il distacco di un truciolo nella direzione delle fibre il tagliente è preceduto da una rottura indicata come prefenditura. Questa facilita in verità la lavorazione e fa aumentare la durata utile del tagliente, ma porta anche ad una superficie indesideratamente rugosa. Inoltre, dopo il distacco può verificarsi un nuovo sollevamento delle fibre del pezzo.
Per ottenere, nonostante questi effetti una superficie il più possìbile liscia e finita, lo spigolo tagliente dell’utensile deve presentare un modesto arrotondamento e un piccolo angolo di taglio. Però, specialmente l’angolo di taglio è soggetto alla limitazione che non si può scendere al disotto di un determinato valore per diversi materiali di taglienti. Nel caso di un angolo di taglio troppo modesto, già ail’inizìo della lavorazione si verifica una perdita di filo dello spigolo tagliente con un aumento dell’arrotondamento dello spigolo tagliente e/oppure rotture in corrispondenza dello spigolo tagliente con la conseguenza che non si ottiene la necessaria qualità di taglio.
Un’ulteriore grandezza influenzatrice è rappresentata dal materiale da lavorare. Così, ad esempio per il tipo di legno Meranti, impiegato specialmente per telai di finestre, si verifica un’usura del tagliente, che rispetto all’usura del tagliente nella lavorazione ad asportazione di trucioli dell’abete rosso è circa di cinque volte superiore.
Per impiegare pertanto in primo luogo per motivi di usura un angolo di taglio non eccessivamente modesto e per motivi di elevata qualità superficiale, un angolo di taglio non eccessivamente grande, è possibile impiegare usualmente acciaio rapido con angoli di taglio fra 30° e 45° e metalli duri con angoli di taglio fra 40° e 55°. Non è possibile impiegare materiali di taglio più duri con maggiori angoli di taglio.
Un’ulteriore grandezza influenzatrice per influenzare il risultato di asportazione dì trucioli è l’angolo assiale, sotto cui lo spigolo tagliente è disposto rispetto all’asse di rotazione, rispettivamente rispetto alla sua direzione di movimento rotatorio. Conformemente allo stato delia tecnica, al riguardo viene considerato problematico il fatto che con l'inclinazione dei taglienti non soltanto si verificano forze di reazione nella direzione di movimento rotatorio ma anche perpendicolarmente a questa in direzione assiale. Per risolvere questo problema, nel documento WO 2008/113314 A1 è descritta una fresa cilindrica, in cui piacchette di taglio in metallo duro sono orientate sezionalmente con differente angolo assiale, in modo tale che si eliminano reciprocamente almeno approssimativamente le forze assiali che si riducono con il processo di fresatura nelle differenti sezioni. Il problema dell’usura del tagliente e della qualità superficiale non viene però con ciò eliminato, cosicché taglienti con gli angoli di taglio usuali devono essere impiegati necessariamente nell’ambito dei limiti su descrìtti.
L’invenzione si pone il compito dì sviluppare ulteriormente un utensile di lavorazione del genere in questione, che nonostante l’ottenimento di un migliore risultato superficiale si verifica una ridotta usura.
Questo compito viene risolto mediante un utensile di lavorazione avente le caratteristiche della rivendicazione 1.
Secondo l’invenzione viene proposto che gli angoli assiali dei singoli taglienti siano compresi in un intervallo da inclusi 55° fino a < 90° e che gli angoli di taglio di questi taglienti siano maggiori di 55° e siano compresi vantaggiosamente in un intervallo da 55° compresi fino a 80° compresi. Preferibilmente, gli angoli assiali sono situati in un intervallo da inclusi 60° fino a inclusi 80° e in particolare sono di circa 70°. Con la disposizione secondo l’invenzione, si ottiene che gli spigoli taglienti grazie al loro grande angolo assiale non incontrano perpendicolarmente il pezzo ma lo incontrano con un taglio di sbucciatura. In tal modo, non ha più luogo una fresatura nel senso classico ma una sbucciatura del materiale con una componente direzionale, prevalentemente perpendicolare alla direzione di movimento rotatorio. Nonostante l’angolo di taglio maggiorato, rispetto agli usuali angoli di taglio per i compiti dì lavorazione, nel menzionato piano di taglio a sbucciatura risulta decisamente minore l’angolo di taglio attivo e inoltre, l’angolo di spoglia inferiore attivo e l’angolo di taglio attivo, formato dai due angoli precedentemente menzionati. In tal modo, si riduce ad un minimo la prefenditura. Si evita il risollevamento delle fibre del pezzo dopo il distacco, cosicché con la lavorazione ad asportazione di trucioli si ottengono superfìci lisce finite. Inoltre è necessaria una minore energia di taglio, il che è vantaggioso anche per materiali non legnosi. Però, per l’usura dello spigolo tagliente non è determinante l’angolo di taglio attivo precedentemente menzionato, misurato nella direzione del movimento rotatorio, ma l'effettivo angolo di taglio misurato nella sezione trasversale del tagliente. Poiché questo è corrispondentemente grande, lo spigolo tagliente rimane permanentemente affilato. Sono ridotti ad un minimo arrotondamento dello spigolo tagliente e la tendenza a formare rotture nello spigolo tagliente, per cui con migliore risultato superficiale dell'operazione di lavorazione ad asportazione di trucioli si ottiene un aumento della durata utile dell’utensile di lavorazione.
In una forma di realizzazione preferita, i taglienti sono realizzati come taglienti perimetrali con una direzione dì movimento rotatorio, laddove i relativi angoli assiali sono misurati in un piano formato dalla direzione del movimento rotatorio e da una direzione assiale parallela all’asse di rotazione, laddove inoltre gli angoli assiali sono formati fra lo spigolo tagliente e la direzione assiale. Con taglienti periferici disposti in tal modo, è possibile realizzare utensili per seghe circolari, frese a disco, frese per profilare e contornare rispettivamente utensili a codolo nonché anche utensili di piallatura.
Nell'ulteriore sviluppo preferito, i taglienti, realizzati come taglienti periferici, sono disposti in gruppi in senso contrario sotto angoli assiali con segno algebrico opposto e in particolare di uguale importo. Le componenti di forza assiale che si producono nel corso della lavorazione ad asportazione di trucioli in corrispondenza dei singoli taglienti si eliminano in tal modo almeno approssimativamente. In tal modo, sono minimizzate o eliminate forze di reazione sull’utensile e anche sul pezzo.
In particolare ì taglienti, realizzati come taglienti periferici sono disposti a coppie in sensi contrari. Infatti, si osserva che utensili con angoli assiali in seguito alla lavorazione di materiali lastriformi, per effetto dell’eccitazione assiale della lastra sono decisamente più rumorosi di utensili senza angolo assiale. Nell’esecuzione secondo l’invenzione precedentemente menzionata, si eliminano le forze di taglio assiali in corrispondenza di taglienti, direttamente fra di loro contrapposti e a simmetria speculare, su uno spazio assai stretto, per cui l’utensile di lavorazione emette meno vibrazioni acustiche.
Per la lavorazione dei materiali, nel caso di grandi angoli assiali, è necessario provvedere affinché i taglienti in corrispondenza dei bordi del materiale vengono guidati sempre orientati verso il materiale. Se infatti il tagliente è orientato in senso di allontanamento dal materiale, aumenta decisamente il pericolo di rotture del materiale in corrispondenza del bordo. Affinché per ogni larghezza dì pezzo sìa possibile trovare semplicemente una zona dell’utensile di lavorazione, in cui i taglienti sono disposti inclinati verso il pezzo, in corrispondenza di entrambi i bordi del pezzo, in un ulteriore sviluppo preferito dell’invenzione, i singoli gruppi di taglienti e taglienti di senso contrario presentano un marcaggio cromatico, rispettivamente differente. Ciò facilita un posizionamento relativo fra utensile di lavorazione e pezzo, in modo tale che in corrispondenza di entrambi i bordi del pezzo si impiegano taglienti inclinati rispettivamente verso il pezzo.
In una variante vantaggiosa dell'invenzione, i taglienti, realizzati come taglienti periferici, sono disposti equiversi o prevalentemente equiversi sotto angoli assiali con uguale segno algebrico e in particolare con uguale valore. Ciò può essere opportuno, ad esempio quando in seguito alle forze di reazione assiali si desidera un accostamento a pressione del pezzo ad un supporto. Nel caso di materiali dì legno rivestiti bilateralmente, è opportuna ad esempio una disposizione dei taglienti su entrambi i lati contro il materiale di rivestimento. Per poter lavorare differenti spessori di lastre, tali utensili usualmente vengono realizzati con pochi taglienti, che partono da una superficie di riferimento nella macchina, in una direzione e i rimanenti taglienti dell’utensile nell’altra direzione. A seconda dello spessore della lastra lavorata, quindi sì impegnano più o meno dei taglienti rimanenti, il che porta al desiderato accostamento a pressione assiale.
Per i taglienti periferici deve essere corretta, mediante un contorno corrispondentemente adattato dello spigolo tagliente, la distorsione di contorno che si verifica in seguito al grande angolo assiale degli spigoli taglienti rispetto al contorno di lavorazione desiderato, Gli spigoli taglienti dei taglienti realizzati come taglienti periferici, pertanto vantaggiosamente sono profilati bombati, rispettivamente molati, in modo tale che essi si estendono lungo la loro intera lunghezza su un profilo in comune dì traiettoria, in particolare su un cilindro o cono di traiettorie in comune, laddove il profilo di traiettoria corrisponde al profilo di fresatura desiderato. In tal modo, si ottiene un contorno di fresatura esattamente cilindrico, rispettivamente conico, o desiderato di altro genere, rispettivamente il profilo di fresatura corrispondentemente desiderato. Nel caso di un contorno che si scosta dalla forma cilindrica o conica, va corretto in modo analogo l’andamento dei taglienti periferici.
In un’opportuna variante, i taglienti con i loro spigoli taglienti sono realizzati come taglienti frontali con un senso di movimento rotatorio, laddove i relativi angoli assiali sono misurati in un piano formato dalla direzione di movimento rotatorio e da una direzione radiale, perpendicolare all’asse di rotazione, laddove gli angoli assiali sono formati fra lo spìgolo tagliente e la direzione radiale. In tal modo, è possibile formare utensili di trapanatura e utensili a codolo, sul cui lato frontale è possibile effettuare una lavorazione ad asportazione di trucioli secondo l’invenzione.
In una forma di realizzazione preferita, i taglienti presentano superfici di spoglia superiore piane. In tal modo, i taglienti e in particolare giacchette di taglio dure sono facilmente fabbricabili e affabili. Alternativamente può essere opportuno che il tagliente presenti una superficie di spoglia superiore profilata e in particolare inarcata concava. La profilatura si estende al riguardo sulla superficie di spoglia superiore, in misura tale che anche il relativo spigolo tagliente è interessato dalla profilatura e di conseguenza non ha più un andamento rettilineo. L’angolo assiale lungo l’intero spigolo tagliente non è più costante ma varia da un punto all’altro, anche se il grande angolo assiale medio è conservato nell’ambito dell'invenzione. Per effetto dell’angolo assiale, localmente variabile, è possibile influenzare positivamente il comportamento di taglio.
In una forma di realizzazione vantaggiosa, i taglienti presentano superfici frontali trasversali alla direzione di movimento rotatorio, laddove la superficie frontale partendo dallo spigolo tagliente è profilata in modo da estendersi nella direzione radiale verso l’interno. In tal modo, si tiene conto del fatto che i taglienti in seguito agli angoli assiali grandi, secondo l’invenzione, con le loro superfici frontali, anteriori nella direzione di movimento rotatorio, incontrano il pezzo.
Insieme ad un angolo di spoglia inferiore positivo ciò porta ad un’alta sollecitazione dell’angolo di taglio precedente. Con la profilatura secondo l’invenzione è possibile minimizzare questa sollecitazione e impedire rotture dal tagliente.
In un opportuno ulteriore sviluppo, la superficie frontale profilata è in particolare inarcata concava, in modo tale che essa è contigua alla superficie dì spoglia superiore con un angolo di spigolo che è inferiore a 90°. In tal modo, la superficie frontale anteriore incontra meno di testa il pezzo. In seguito, all’angolo dì spigolo acuto il tagliente nella zona della superficie frontale entra più facilmente nel materiale da lavorare, per cui diminuiscono le forze di taglio e ciò grazie alle minori forze di taglio contribuisce anche ad alleggerire il carico del materiale di taglio, rispettivamente del materiale della placchetta dì taglio e dell’associata punta del tagliente. Anche la superficie frontale posteriore può essere profilata, per cui viene anche alleggerito il carico della corrispondente punta del tagliente.
In un’opportuna variante, la superficie frontale è profilata in modo tale che essa mediante un arrotondamento convesso o uno smusso è continua alla superficie di spoglia superiore. In tal modo, risultano più ottusi gli angoli all'interno del tagliente nella zona d’impatto sul pezzo, per cui il materiale dei tagliente tende meno a rompersi. In combinazione con un angolo dì spoglia inferiore positivo, ciò porta inoltre al fatto che l’attigua punta del tagliente viene arrotondata, rispettivamente sfalsata radialmente verso l'interno e in tal modo scaricata.
Può essere opportuno, realizzare la geometria del tagliente secondo l'invenzione in un unico pezzo nell’utensile di lavorazione. In un ulteriore vantaggioso sviluppo, l’utensile di lavorazione presenta un corpo di fondo e, separatamente da questo, taglienti realizzati come placchette di taglio, fatti con un materiale di taglio di elevata durezza, specialmente di metallo duro, ceramica di taglio, diamante monocristailino, PKD {diamante policrìstallìno) oppure CVD (Chemical Vapor Deposition = deposizione chimica in fase gassosa, specialmente per il rivestimento di diamanti), che sono producibili solo in forma piana. In tal modo, è possibile aumentare ulteriormente la durata utile dell’utensile di lavorazione in combinazione con i grandi angoli di taglio di questi materiali per taglienti e ciò nonostante raggiungere un risultato superficiale di prima classe grazie al ridotto angolo di taglio attivo.
Preferibilmente, l’utensile di lavorazione si compone di almeno uno, preferibilmente di più singoli utensili montati su un albero. In tal modo, a guisa di elementi componibili è possibile impostare all’occorrenza differenti contorni di fresatura complessivi. Al riguardo, è possibile combinare anche singoli utensili con differenti angoli assiali, per impostare, rispettivamente eliminare forze di reazione assiali oppure per ottenere localmente un determinato risultato di taglio.
Esempi di realizzazione dell’invenzione sono descritti più dettagliatamente in seguito in base al disegno.
In particolare:
la figura 1 in una vista prospettiva mostra un primo esempio di realizzazione dell'utensile dì lavorazione secondo l’invenzione, con taglienti periferici orientati nella stesa direzione, nonché con taglienti frontali in disposizione di angolazione assiale secondo l'invenzione;
la figura 2 mostra una vista perimetrale della disposizione secondo la figura 1 con dettagli relativi aH’orientamento angolare assiale dei taglienti perimetrali;
la figura 3 mostra una vista dall’alto schematica di un tagliente perimetrale, secondo le figure 1 e 2 con indicazioni per differenti sezioni trasversali, rappresentate nelle figure 4 e 5;
la figura 4 mostra una rappresentazione in sezione trasversale dei tagliente, secondo la figura 3 in una sezione trasversale, perpendicolare all’asse longitudinale del tagliente, lungo la linea IV-IV secondo la figura 3;
la figura 5 mostra una rappresentazione in sezione trasversale del tagliente secondo la figura 3 in una sezione trasversale, parallela alla direzione di movimento rotatorio, lungo la linea di sezione V-V secondo la figura 3;
la figura 6 mostra una variante dell’utensile di lavorazione, secondo le figure 1 e 2 con taglienti disposti a coppie in sensi contrari;
la figura 7 mostra un ulteriore esempio di realizzazione dell’invenzione nella forma dì un utensile di piallatura con gruppi di taglienti marcati opzionalmente cromaticamente; la figura 8 mostra un ulteriore esempio di realizzazione dell'invenzione con un utensile complessivo composto da singoli utensili;
la figura 9, in una vista perimetrale, mostra un ulteriore utensile di lavorazione, realizzato secondo l'invenzione, con taglienti periferici profilati;
la figura 10 in una vista ingrandita mostra un singolo tagliente periferico dell’utensile dì lavorazione secondo la figura 9 con dettagli relativi alla sua profilatura;
la figura 11 in una rappresentazione schematica prospettica mostra un tagliente con superficie frontale profilata arrotondata;
la figura 12 mostra una vista ruotata del tagliente secondo la figura 11 con una superficie frontale contrapposta, profilata mediante uno smusso;
la figura 13 in una vista frontale mostra il tagliente secondo le figure 11 e 12 con dettagli relativi alle punte dei taglienti sfalsate radialmente verso l'interno in seguito alla profilatura; la figura 14 in una rappresentazione prospettica mostra una variante del tagliente secondo le figure 11 fino a 13 con profilature realizzate solo nell’immediata prossimità del tagliente.
La figura 1 mostra in vista prospettica un primo esempio di realizzazione di un utensile di lavorazione 14, realizzato secondo l’invenzione, per lavorare ad asportazione di trucioli materiali, specialmente per legno o materiali del tipo legno, come pannelli truciolari rivestiti o non rivestiti, pannelli di fibre dure o similari. L’utensile di lavorazione 14 però può essere opportuno anche per altri materiali, come materiali sintetici compositi in fibre, metalli o similari. L’utensile di lavorazione 14 è realizzato come fresa a disco ed è previsto per il montaggio su un non rappresentato gambo di utensile. Durante il funzionamento l'utensìle di lavorazione 14 viene azionato rotativamente attorno ad un asse di rotazione 1 perpendicolare ai piano del disco.
L’utensile di lavorazione 14 comprende un corpo di fondo dischiforme 10 con taglienti 2, 2’ presentanti a loro volta rispettivamente spìgoli taglienti 3, 3”. I taglienti 2, 2’ possono essere realizzati in unico pezzo, con il corpo di fondo 10 e nell’esempio di realizzazione indicato sono realizzati come placchette di taglio 11, realizzate separatamente dal corpo di fondo 10. Il corpo di fondo è fatto di acciaio per utensili, mentre le placchette di taglio 11 sono fatte con un materiale di taglio di elevata durezza, come metallo duro, ceramica di taglio, diamante monocristallino, PKS oppure CVD. Le placchette di taglio 11 possono essere fissate saldamente con il corpo dì fondo 10, ad esempio mediante brasatura, incollatura, saldatura o similari. Alternativamente, può essere opportuno un fissaggio amovibile, in cui le placchette di taglio 11 sono fissate ad esempio su un supporto e in particolare avvitate, serrate o sostenute con vincolo geometrico con il corpo di fondo 10. I taglienti 2, 2” sono fissati in modo prestabilito nel loro orientamento spaziale sul corpo di fondo 10. Però, può essere anche opportuno realizzare l'orientamento spaziale dei taglienti 2, 2” impostabile rispetto al corpo di fondo 10.
Il corpo di fondo è realizzato in sostanza cilindrico, laddove sulla sua superfìcie perimetrale cilindrica è disposta una pluralità di taglienti 2 con spigoli taglienti 3, laddove i taglienti 2 sono realizzati come taglienti periferici. I taglienti 2 sono disposti secondo almeno una, preferibilmente almeno due, qui sette file 17, 18 disposte in direzione perimetrale (figura 2), laddove queste singole file 17, 18, rispettivamente gruppi, si sovrappongono reciprocamente in direzione assiale 5 (figura 2), per produrre così un uniforme risultato di asportazione di trucioli. Inoltre, nella zona di una superficie frontale del corpo di fondo 10 è disposta una fila 19 (figura 2) di taglienti 2” con spigoli taglienti 3”, che sono realizzati come taglienti frontali. I singoii taglienti 2”, realizzati come taglienti frontali, rispetto all'asse di rotazione 1 sono situati su una direzione radiale 7. In seguito alla rotazione dell’utensile di lavorazione 14, attorno all’asse di rotazione 1, i singoli taglienti 2" eseguono un movimento circolare perpendicolarmente alla direzione radiale 7 e all’asse di rotazione 1 in una direzione di movimento rotatorio 6. La direzione di movimento rotatorio 6 e la direzione radiale 7 coprono un piano perpendicolare all’asse di rotazione 1. Gii spigoli taglienti 3" dei taglienti 2”, realizzati come taglienti frontali, sono situati in questo piano e sono disposti sotto un angolo assiale λ2,misurati in questo piano, rispetto alla direzione radiale 7.
La figura 2 mostra una vista perimetrale della disposizione secondo la figura 1, con ulteriori dettagli relativamente alla sua esecuzione geometrica. I taglienti 2, realizzati come taglienti perimetrali, in seguito alla rotazione attorno all’asse di rotazione 1 eseguono un movimento circolare con una direzione di movimento rotatorio 4. Inoltre, attraverso i taglienti 2, realizzati come taglienti perimetrali, passa una direzione assiale parallela all'asse di rotazione 1. Con la direzione del movimento rotatorio 4 e la direzione assiale 5, viene formato un piano, all’interno del quale sono situati gli spigoli taglienti 3 dei taglienti 2, realizzati come taglienti periferici, sotto un angolo assiale λι rispetto alla direzione assiale 5.
Gli angoli assiali Xuλ2,secondo le figure 1 e 2, sono situati in un intervallo da 55° inclusi fino a < 90°, preferibilmente in un intervallo da inclusi 60° fino a inclusi 80° e nell’esempio di realizzazione indicato sono rispettivamente di circa 70°. Tutti i taglienti 2, realizzati come taglienti periferici, sono disposti equiversi sotto angoli assiali λι di uguale segno algebrico e di uguale importo. Per determinati compiti di lavorazione può essere anche opportuno che sia uguale in verità il segno algebrico degli angoli assiali λι e tuttavia non il loro importo, come può essere importante ad esempio ciò per materiali disomogenei, come materiali composti in fibre.
L’utensile di lavorazione 14 indicato, è realizzato come fresa di profilatura per un profilo di fresatura cilindrico. Poiché gli spigoli taglienti 3 dei taglienti 2, realizzati come taglienti periferici, in seguito al loro grande angolo assiale Xtsi estendono su un importante segmento perimetrale, essi sono realizzati bombati in modo tale ad estendersi lungo la loro intera lunghezza su un cilindro di traiettoria in comune. La forma di realizzazione bombata per gli spigoli taglienti superiori 3 è riconoscibile corrispondentemente alla rappresentazione secondo la figura 2.
Al posto del contorno cilindrico indicato, può essere opportuno anche un contorno differente, ad esempio curvo o conico, laddove va scelto un andamento degli spigoli taglienti 3 adattato in modo analogo. L’angolo assiale λ1(al riguardo viene definito parimenti in modo analogo.
La figura 3 mostra una vista dall’alto schematica di un tagliente 2 secondo le figure 1 e 2, realizzato come tagliente periferico, con il relativo senso di movimento rotatorio 4. Attraverso il tagliente 2 sono fatte passare due linee di sezione e precisamente la linea di sezione IV-IV perpendicolarmente all’asse longitudinale del tagliente 2 nonché la linea di sezione V-V, parallelamente alla direzione di movimento rotatorio 4.
La figura 4 mostra una rappresentazione schematica in sezione trasversale del tagliente 2 secondo la figura 3 lungo la linea di sezione IV-IV ivi rappresentata. Pertanto, il tagliente 2 presenta ad esempio una sezione trasversale trapezoidale con un angolo di taglio β realizzato sullo spigolo tagliente 3, laddove l’angolo di taglio β, viene formato da una superficie di spoglia superiore 12 e da una superficie di spoglia inferiore 13 dei tagliente 2. L’angolo di taglio β viene integrato anche in ragione di un angolo di spoglia inferiore a e un angolo dì spoglia superiore γ a formare complessivamente 90°. L’angolo di taglio β, secondo l’invenzione è > 55° ed è compreso specialmente in un intervallo da inclusi 55° fino a inclusi 80°, preferibilmente in un intervallo da inclusi 60° fino a inclusi 75° ed è qui ad esempio dì 70°, mentre per l’angolo di spoglia inferiore a e l’angolo di spoglia superiore γ sono qui previsti ad esempio rispettivamente 10°.
Poiché i taglienti 2 corrispondentemente alla rappresentazione delle figure 1 fino a 3, in seguito alla loro rotazione e al loro angolo assiale λι con i loro spigoli taglienti 3, non incontrano il pezzo perpendicolarmente allo spigolo tagliente 3, ossia non lungo la linea di sezione IV-IV secondo la figura 3, ma anzi si muovono nella direzione di movimento rotatorio 4 rispetto al pezzo, per le condizioni di taglio sul tagliente 3 vanno utilizzati i rapporti geometrici lungo la linea di sezione V-V, come quelli mostrati nella rappresentazione in sezione trasversale secondo la figura 5. Così, come lo spigolo tagliente 3 è situato sotto l’angolo assiale rispetto alla direzione assiale 5 (figura 2), anche la linea di sezione V-V è situata sotto questo angolo assiale λι rispetto alla linea di sezione IV-IV. Corrispondentemente alla rappresentazione secondo la figura 5 da ciò rispetto alla sezione trasversale secondo la figura 4 si ottengono un ridotto angolo di taglio ββ« attivo, rispettivamente effettivo, nonché un angolo di spoglia inferiore parimenti ridotto, attivo, rispettivamente effettivo aeff, che si sommano a formare un angolo di taglio ridotto rispetto alla sezione trasversale secondo la figura 4. Contemporaneamente, l’angolo di spoglia superiore attivo, rispettivamente effettivo, aumenta rispetto alla sezione trasversale secondo la figura 4. Mediante reciproco adattamento dell’effettivo angolo di taglio β secondo la figura 2 e dell’angolo assiale λ1secondo le figure 2 e 3, in tal modo è possibile ridurre in ragione di ad esempio 20° l'angolo di taglio effettivo peffper un buon risultato di taglio, rispetto afl'effettivo angolo di taglio β, o addirittura ridurlo alla misura di 30° fino a 55° ritenuta come necessaria conformemente allo stato della tecnica.
Per la resistenza all’usura dello spigolo tagliente 3, tuttavia non è determinante l’effettivo angolo di taglio pe#secondo la figura 5, ma l’effettivo angolo di taglio β secondo la figura 4. Poiché questo con le indicazioni dimensionali indicate più in precedenza è assai alto rispetto allo stato della tecnica, si evitano in maniera affidabile rotture sui taglienti 3 nonché un arrotondamento degli spigoli taglienti o altri fenomeni di usura, per cui per una durata utile aumentata è possibile ottenere un risultato di asportazione di trucioli ottimale con una superficie liscia.
Opportuno lo stesso vale anche per i taglienti 2’, descritti più in seguito in relazione alle figure 6 e 7, con i loro spigoli taglienti 3’ e i relativi angoli assiali λ1(nonché per i taglienti 2”, realizzati come taglienti frontali, con gli spigoli taglienti 3” e i relativi angoli assiali λ2secondo le figure 1 e 2.
Nell’esempio di realizzazione secondo le figure 1 e 2, ì taglienti, realizzati come taglienti periferici, presentano rispettivamente l’angolo assiale λ1, orientato nello stesso senso, per cui sull’utensile di lavorazione 14 e anche sul pezzo si verificano forze dì reazioni assiali, agenti nella direzione assiale 5 (figura 2). Ciò può essere desiderato, rispettivamente è opportuno ad esempio per l’accostamento a pressione del pezzo ad una battuta. Se sono indesiderate tali forze assiali o si intende almeno ridurle, si può impiegare una forma di realizzazione dell’invenzione, come quella rappresentata esemplificativamente nella vista prospettica secondo la figura 6. Al riguardo t taglienti 2, 2’, realizzati come taglienti periferici, sono disposti in gruppi, rispettivamente in file 17, 18, in sensi contrari sotto angoli assiali associati λι, λν con segno algebrico opposto e tuttavia con uguale importo. Complessivamente, è previsto un uguale numero di taglienti 2 con un angolo assiale positivo λι e taglienti 2’ con un angolo assiale negativo Xr, cosicché almeno approssimativamente si elidono reciprocamente, rispettivamente si compensano, le forze assiali che compaiono durante l’operazione di asportazione di trucioli. All’occorrenza però, può essere anche opportuna una disposizione, in cui gli importi degli angoli assiali λι, λγ, di differente inclinazione nel loro segno algebrico, si spostano reciprocamente e variano anche eventualmente nell’ambito di un gruppo con uguale segno algebrico dell'angolo assiale. Questa variazione degli importi degli angoli assiali, può essere realizzata in modo che la forza assiale media di un gruppo di taglienti 2 con la forza assiale media di un gruppo di taglienti 2’ si eliminano reciprocamente. Vale opportunamente lo stesso anche per una disposizione con numero differenti di taglienti 2 e taglienti 2<1>disposti in senso contrario rispetto a questi. Naturalmente però, può essere opportuna anche una progettazione tale per cui non si verifica o si verifica soltanto una compensazione parziale delle forze assiali, cosicché durante il funzionamento compare una forza assiale risultante a seconda delle opportunità per quanto riguarda importo e direzione.
Può essere opportuno, prevedere gruppi di taglienti 2, 2<*>con angoli assiali opposti λι, λγ, in modo tale che rispettivamente uno oppure più taglienti 2 sono raggruppati in gruppi con un associato angolo assiale λι e uno, rispettivamente più taglienti 2\ con associati angoli assiali opposti λν l’uno accanto all'altro. Nell’esempio di realizzazione, secondo la figura 6, tuttavia tutti i taglienti 2, 2’, realizzati come taglienti periferici, sono disposti in sensi opposti a coppie, cosicché con riferimento alla direzione assiale 5 accanto ad ogni tagliente 2 con l’angolo assiale positivo λι, è disposto direttamente contiguo un tagliente 2’ con l’associato angolo assiale opposto, rispettivamente negativo, λ-ι. Al riguardo, la disposizione è scelta in modo tale che entrambi i taglienti 3, 3’ di una tale coppia di taglienti 2, 2' si aprono a forma di V nella direzione di movimento rotatorio 4. Però, può essere opportuna anche una disposizione inversa, in cui gli spigoli taglienti 3, 3' convergono reciprocamente a freccia nella direzione di movimento rotatorio 4.
Gli utensili di lavorazione dischiformi 14, realizzati come frese a candela, secondo le figure 1, 2 e 4, possono essere fatti funzionare come singolo utensile 15 oppure in numero a piacere mediante infilamento su un codolo di utensile in comune, rispettivamente su un albero motore in comune, spina, mandrino o albero 16 a formare un utensile complessivo, come è rappresentato esemplificativamente e schematicamente nella figura 8. Per la produzione di un determinato desiderato contorno di fresatura, può essere al riguardo opportuno che in particolare si impieghino singoli utensili 15 con contorno di fresatura uguale o differente. I singoli utensili 15 possono essere assemblati a formare il contorno complessivo desiderato, da cui quindi è formato l’intero utensile di lavorazione 14 secondo l’invenzione, e da cui si ottiene il contorno di fresatura complessivo desiderato. Al riguardo, si possono anche combinare singoli utensili 15 con differenti angoli assiali λ1(λν(figure 1, 2), per impostare, rispettivamente eliminare forze di reazioni assiali oppure per produrre localmente un determinato risultato di taglio. Complessivamente, secondo l’invenzione è possibile realizzare utensili di lavorazione 14 a piacere, ad esempio nella forma di un utensile di sega circolare, dì un utensile di piegatura, di una fresa di profilatura oppure in relazione a taglienti 2”, realizzati come taglienti frontali, secondo la figura 1, come fresa frontale o utensile di trapanatura.
La figura 7 mostra anche una variante della disposizione secondo la figura 6, in cui l’utensìle di lavorazione 14 è realizzato come utensile di piallatura ed è formato al riguardo mediante prolungamento assiale della disposizione, secondo la figura 6. Per la disposizione dei taglienti 2, 2' vale lo stesso di quanto indicato per l’utensile di lavorazione 14, secondo la figura 6, laddove unicamente nella direzione assiale 5 in seguito alla maggiore estensione longitudinale dell’utensile di lavorazione 14, misurata in questa direzione, è previsto un maggior numero di taglienti 2, 2’. Per un utensile di lavorazione 14 di tale tipo può essere importante un esatto posizionamento rispetto al pezzo, in modo tale che per l’operazione di lavorazione taglienti 2, 2\ fra di loro affacciati, rispettivamente orientati, verso il pezzo, incontrano i bordi del pezzo per evitare una sfrangiatura dei bordi. Per facilitare all’operatore il menzionato orientamento relativo assiale, i singoli gruppi di taglienti 2 e gruppi di taglienti opposti 2, 2’, opzionalmente presentano rispettivamente differenti marcaggi cromatici 8, 9, che sono visibili non soltanto quando l’utensile di lavorazione 14 è fermo ma anche durante la sua rotazione. Nel funzionamento rotatorio, i marcaggi cromatici 8, 9 producono cerchi perimetrali cromatici visivamente riconoscibilì, in base ai quali può aver luogo l'orientamento relativo assiale di utensili dì lavorazione 14 e pezzo.
In tutti gli esempi precedentemente descritti, le superficì di spoglia superiori 12 dei taglienti 2, rispettivamente delle placchette di taglio 11, sono realizzate piane. Da ciò segue che gli spigoli taglienti 3 dei taglienti periferici in una vista radiale parallelamente al piano della superficie di spoglia superiore 12 presentano un andamento rettilineo, anche se nella vista secondo la figura 2 essi sono molati bombati, corrispondentemente al contorno perimetrale dell’utensile di lavorazione 14. I taglienti 2" realizzati come taglienti frontali secondo la figura 1, presentano parimenti superficì di spoglia superiore piane 13 e quindi spigoli taglienti rettilinei 3”.
Nell’ambito dell’invenzione può però essere anche opportuno che i taglienti 2 presentino una superfìcie di spoglia superiore 12 profilata, preferibilmente inarcata e in particolare inarcata concava, come è descritto più dettagliatamente in seguito. La figura 9, in una vista perimetrale mostra un ulteriore utensile di lavorazione 14, realizzato secondo l’invenzione, che nell’esempio di realizzazione mostrato è realizzato come presa cilindrica con taglienti 2 disposti sulla superficie perimetrale. Gli spigoli taglienti 3 dei taglienti 2 sono situati sotto un angolo assiale λ-jrispetto all'asse di rotazione 1, rispettivamente 90° - λι rispetto alla direzione di movimento rotatorio 6. L’angolo assiale λι nell'esempio di realizzazione indicato è di circa 70° ma può rientrare anche negli intervalli angolari precedentemente descritti. Inoltre, i taglienti 2 sono disposti in gruppi con uguale importo ma differente segno algebrico dell’angolo assiale λι.
La figura 10, in una vista ingrandita mostra un singolo tagliente 2 dell'utensile di lavorazione 14 secondo la figura 9 e pertanto una giacchetta di taglio 11 con lo spigolo tagliente 3, realizzato su di essa, è fissata dal lato posteriore sul corpo di fondo 10 ed è rivolta verso uno spazio 30 dei trucioli, con la sua contrapposta superficie di spoglia superiore 12 lato anteriore. Lo spigolo tagliente 3 si estende da una punta 25 del tagliente, anteriore con riferimento alla direzione di movimento rotatorio 6, ad una punta posteriore 26 del tagliente e sul proprio andamento dalla punta di tagliente anteriore 25 alla punta di tagliente posteriore 26 presenta un angolo assiale medio λι con la misura precedentemente descritta, rispettivamente nell’intervallo angolare precedentemente descritto.
A differenza degli esempi di realizzazione secondo le figure 1 fino a 8, tuttavia questo andamento non è esclusivamente rettilineo. Anzi, il tagliente 2 presenta una superficie di spoglia superiore profilata 12. A tale scopo , la superficie di spoglia superiore 12 ad esempio lungo un contorno cilindrico 28 è dotata di una rientranza inarcata concava, che nell’esempio di realizzazione indicato è disposta nella zona centrale fra le due punte di tagliente 25, 26 e non si estende per l’intera lunghezza della superficie di spoglia superiore 12, misurata in direzione dello spigolo tagliente 3. All’esterno della profilatura concava e in posizione contigua alle due punte di tagliente 25, 26 la superficie di spoglia superiore 12 è piana, cosicché in questa zona lo spigolo tagliente 3 nella indicata vista dall’alto radiale si estende rettilìnearmente parallelamente al piano della superficie di spoglia superiore 12. In posizione intermedia, lo spigolo tagliente 3 nella stessa vista e in seguito al contorno concavo cilindrico 28 presenta un andamento curvo nella forma di un segmento di circonferenza. Da ciò segue, corrispondentemente alla rappresentazione secondo la figura 10 che un punto qualsiasi 29 sullo spigolo tagliente 3 si trova all’interno del contorno 28 sotto un angolo assiale λΓ rispetto all’asse dì rotazione 1, che nel suo importo sì scosta leggermente dall’angolo assiale centrale λ-t, e ciò nonostante si trova nell'ambito dei limiti precedentemente descritti. All’interno del contorno profilato 28 io spigolo tagliente 3 pertanto in ogni punto qualsiasi 29 presenta un angolo assiale λΓ diverso rispetto ad altri punti. Ai posto del contorno cilindrico concavo indicato 28 si può scegliere anche una forma convessa o qualsiasi altra forma geometrica. Inoltre il contorno 28 della superficie di spoglia superiore 12, indipendentemente dai tipo, può estendersi per l’intera lunghezza dello spigolo tagliente 3.
Inoltre, il tagliente 2 è anche profilato nella zona delle sue punte 25, 26. Dalla vista dall’alto, secondo la figura 10, è desumibile che il tagliente 2 presenta superfici frontali 20, 21 , che sono sostanzialmente perpendicolari alla superfìcie di spoglia superiore 12 e in seguito al grande angolo assiale sono trasversali alla direzione di movimento rotatorio 6 sotto l’angolo 90° - λι. Con l'operazione di asportazione di trucioli il tagliente 2 non soltanto con il proprio spigolo tagliente 3 e la susseguente superfìcie di spoglia superiore 12, ma anche con la superficie frontale 20 anteriore, rispettivamente precedente, nella direzione di movimento rotatorio 6, incontra il pezzo. Per migliorare il comportamento dì taglio e alleggerire il carico dello spigolo tagliente 25, precedente nella direzione di movimento rotatorio 6, il tagliente 2, rispettivamente la placchetta dì taglio 11, è profilato nella zona della superficie frontale anteriore 20. Nell’esempio di realizzazione indicato, la placchetta di taglio 11 in corrispondenza della superficie frontale 20 a tale scopo nella vista dall’alto radiale indicata è inarcata concava, in modo tale che la superficie frontale 20 confina con la superficie di spoglia superiore 12 sotto un angolo di spigolo 5, laddove l’angolo di spigolo 5 è minore dì 90°. In tal modo, si evita che il tagliente 2, rispettivamente la placchetta di taglio 11, nella zona della sua punta di tagliente 25 antecedente, incontri sotto un angolo ottuso il pezzo. Per formare l’angolo di spigolo 6 mediante la superficie frontale precedente 20, inarcata concava, nell'esempio di realizzazione indicato si è scelto un contorno cilindrico 27 indicato tratteggiato. Però, può essere opportuno anche un differente contorno.
Inoltre, i! tagliente 2, rispettivamente la placchetta di taglio 11, opzionalmente è profilata anche nella zona della sua superficie frontale posteriore susseguente 21, in posizione contigua alla punta di tagliente posteriore 26, per la qual cosa nell’esempio di realizzazione indicato è previsto un arrotondamento convesso 22, mostrato più dettagliatamente nelle figure 11 e 14. Anche qui può essere opportuno un contorno differente delia profilatura della superficie frontale 21. La figura 11 , in una rappresentazione schematica prospettica mostra un tagliente 2 con ulteriori dettagli relativi alla sua conformazione contornata rispetto alla direzione di movimento rotatorio 6 e alla direzione radiale 7. In anticipo nella direzione di movimento rotatorio 6, il tagliente 2 presenta una superficie di spoglia superiore 12 nonché nella direzione radiale 7, rivolta verso l’esterno, una superficie di spoglia inferiore 13, laddove la superfìcie di spoglia inferiore 13 forma con la direzione di movimento rotatorio 6 un angolo di spoglia inferiore positivo a rispetto alla rappresentazione secondo la figura 4. Trasversalmente, rispettivamente perpendicolarmente, alla superficie di spoglia superiore 12 e alla superficie di spoglia inferiore 13 è situata la superficie frontale 20 e in posizione contrapposta la superficie frontale 21 rappresentata in figura 12. Le su perii ci frontali 20, 21, partendo dallo spigolo tagliente 3, realizzato fra la superficie di spoglia superiore 12 e la superficie di spoglia inferiore 13, sono profilate in senso opposto alla direzione radiale 7, ossia con andamento radiale verso l'interno. Nell’esempio di realizzazione secondo la figura 11 questa profilatura è scelta in modo tale che la superficie frontale 20 mediante un arrotondamento convesso 22 è contigua alla superficie di spoglia superiore 12.
La figura 12 mostra il tagliente 2 secondo la figura 11 in una posizione ruotata, in modo tale che accanto alla superficie dì spoglia superiore 12 e alla superficie di spoglia inferiore 13 è visibile anche la superficie frontale 21, fronteggia nte la superficie frontale 20 (figura 11). Pertanto, la superfìcie frontale 21 è profilata in modo tale che essa per mezzo di uno smusso 22, estendentesi dallo spìgolo tagliente 3 relativamente verso l'interno, è contigua alla superficie di spoglia superiore 12.
La figura 13 mostra una vista frontale del tagliente 2 secondo le figure 11 e 12. Dalla vista complessiva delle figure 11, 12 e 13 risulta che in seguito all’arrotondamento convesso 22 e/oppure allo smusso 23 in combinazione con l’angolo di spoglia inferiore positivo a (figura 11) si imposta uno spostamento radiale delle punte di tagliente 25, 26. La punta dì tagliente 25 contìgua alia superficie frontale 20 e la punta di tagliente 26, contigua alla superficie frontale 21, rispetto allo spigolo tagliente 3 in direzione opposta alla direzione radiale 7 sono sfalsate radialmente verso l'interno e di conseguenza alleggerite nel carico, quando incontrano il pezzo nonostante il grande angolo assiale λι (figura 10).
Nell’esempio di realizzazione secondo le figure 11 fino a 13, la profilatura delle superficie frontali 20, 21 si estende nella direzione radiale 7 per l'intera altezza del tagliente 2. Alternativamente, può essere opportuna una realizzazione secondo la figura 14, secondo cui l'arrotondamento convesso 22, rispettivamente lo smusso 23, sono realizzati soltanto in una zona esterna rispetto alla direzione radiale 7 e direttamente contigua allo spigolo tagliente 3. Lo stesso vale opportunamente anche per la superficie di spoglia superiore 12 profilata, rispettivamente inarcata concava, secondo la figura 10.
L’arrotondamento convesso 22 sulla superficie frontale 22 e lo smusso 23 sulla superficie frontali 21 rappresentano soltanto una delle molte possibilità. Ogni superfìcie frontale 20, 21, a seconda della scelta può presentare una delle profilature precedentemente menzionate, inclusa la realizzazione inarcata concava secondo la figura 10 oppure con un'altra forma di profilatura. Inoltre, può essere opportuno dotare di una corrispondente profilatura soltanto una delle due superfici frontali 20, 21 e in particolare la superficie frontale precedente
La profilatura della superficie 12 di spoglia inferiore e delle superfici frontali 20, 21, secondo le figure 9 fino a 14 è rappresentata esemplificativamente per taglienti 2 realizzati come taglienti periferici, ma può essere realizzata anche in modo analogo per i taglienti 2”, realizzati come taglienti frontali, secondo le figure 1 e 2. Se non indicato in modo espressamente differente gli esempi di realizzazione secondo le figure 9 fino a 14 per quanto riguarda le rimanenti caratteristiche e contrassegni si corrispondono fra di loro nonché con gli esempi di realizzazione secondo le figure 1 fino a 8.

Claims (18)

1. Utensile di lavorazione (14) per lavorare ad asportazione di trucioli materiali, specialmente per legno o materiali tipo legno, metalli, materiali sintetici e/oppure materiali compositi, previsto per l'azionamento rotatorio attorno ad un asse di rotazione (1), comprendente almeno una fila (17, 18, 19) di singoli taglienti (2, 2’, 2"), disposta in direzione perimetrale, con spigoli taglienti (3, 3’, 3”), che si sovrappongono almeno parzialmente, laddove gli spigoli taglienti (3, 3’, 3”) presentano un angolo di taglio (β) e sono situati sotto un angolo assiale (λ1(λι’ λ-ι”, λ2) rispetto all’asse di rotazione (1), caraterizzato dal fatto che l’angolo assiale (λι, λ-,’ λ/, λ2) è situato in un intervallo da inclusi 55° fino a < 90° e che l’angolo di taglio (β) è > 55°.
2. Utensile di lavorazione, secondo la rivendicazione 1, caraterizzato dal fatto che l’angolo di taglio (β) si trova in un intervallo da inclusi 55° fino a inclusi 80°.
3. Utensile di lavorazione, secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che l’angolo assiale (λι, λ-j’ λι", λ2) si trova in un intervallo da inclusi 60° fino a inclusi 80° e in particolare di circa 70°.
4. Utensile di lavorazione, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 3, caratterizzato dal fatto che i taglienti (2, 2') con i loro spigoli taglienti (3, 3’) sono realizzati come taglienti periferici con una direzione di movimento rotatorio (4), laddove i relativi angoli assiali (λ1(λ/ λ^”) sono misurati in un piano formato dalla direzione di movimento rotatorio (4) e da una direzione assiale (5) parallela all’asse di rotazione (1), laddove inoltre gli angoli assiali (λι, λι’ λι”) sono formati fra io spigolo tagliente (3, 3’) e la direzione assiale (5).
5. Utensile di lavorazione, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i taglienti (2, 2’) realizzati come taglienti periferici sono disposti in gruppi in sensi contrari sotto angoli assiali (λι, λΓ) con segno algebrico opposto e in particolare con uguale importo.
6. Utensile di lavorazione, secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i taglienti (2, 2’) realizzati come taglienti periferici, sono disposti a coppie in sensi contrari.
7. Utensile di lavorazione, secondo una delle rivendicazioni 5 oppure 6, caratterizzato dal fatto che i singoli gruppi di taglienti (2) e taglienti (2’) di senso opposto presentano un rispettivo differente marcaggio cromatico (8, 9).
8. Utensile di lavorazione, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i taglienti (2), realizzati come taglienti periferici sono disposti nello stesso senso o prevalentemente nello stesso senso sotto angoli assiali (λ-ι ) con uguale segno algebrico e in particolare con uguale importo.
9. Utensile di lavorazione, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 8, caratterizzato dal fatto che gli spigoli taglienti (3, 3’) dei taglienti (2, 2’), realizzati come taglienti periferici, sono profilati bombati, in modo tale che essi lungo la loro intera lunghezza si estendono su un profilo di traiettoria in comune e in particolare su un cilindro di traiettoria in comune.
10. Utensile di lavorazione, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 9, caratterizzato dal fatto che i taglienti (2”) con i loro spigoli taglienti (3") sono realizzati come taglienti frontali con una direzione di movimento rotatorio (6), laddove i relativi angoli assiali (λ2) sono misurati in un piano formato dalla direzione di movimento rotatorio (6) e da una direzione radiale (7) perpendicolare all’asse di rotazione (1), laddove gli angoli assiali (λ2) sono formati fra lo spigolo tagliente (3”) e la direzione radiale (7).
11. Utensile di lavorazione, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 10, caratterizzato dal fatto che i taglienti (2, 2', 2”) presentano superficie di spoglie inferiori (12) piane,
12. Utensile di lavorazione, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 10, caratterizzato dal fatto che il tagliente (2) presenta una superficie di spoglia inferiore (12) profilata e in particolare inarcata concava.
13. Utensile di lavorazione, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 12, caratterizzato dal fatto che i taglienti (2) presentano superici frontali (20, 21 ) che sono trasversali alla direzione di movimento rotatorio (6), laddove la superficie frontale (20, 21) è profilata partendo dallo spigolo tagliente (3) in direzione radiale (7) verso Pinterno.
14. Utensile di lavorazione, secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la superficie frontale (20) è profilata e in particolare inarcata concava, in modo tale che essa con un angolo di spigolo (5) è contigua alla superficie di spoglia inferiore (12), angolo che è inferiore a 90°.
15. Utensile di lavorazione, secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la superficie frontale (20) è profilata in modo tale che essa è contigua alla superficie di spoglia inferiore (12) per mezzo di un arrotondamento convesso (22).
16. Utensile di lavorazione, secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la superfìcie frontale (21) è profilata in modo tale che essa è contigua alla superfìcie di spoglia inferiore (12) per mezzo di uno smusso (23),
17. Utensile di lavorazione, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 16, caratterizzato dal fatto che l’utensile di lavorazione (14) comprende un corpo di fondo (10) e, separatamente da questo, taglienti (2, 2’, 2”) realizzati come placchette di taglio (11), fatti con un materiale di taglio di elevata durezza, specialmente di metallo duro, ceramica di taglio, diamante monocristalfino, PKD oppure CVD,
18. Utensile di lavorazione, secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 17, caratterizzato dal fatto che l’utensile di lavorazione (14) si compone di almeno uno, preferibilmente più utensili singoli montati su un albero (16).
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