Descrizione
L'attuale produzione di calzetteria è caratterizzata dal fatto che il tubo di maglia corrispondente alla punta della calza viene cucito successivamente alla produzione della stessa con macchinario e personale accessorio. Anni addietro, ci furono vari tentativi e proposte per chiudere automaticamente la calza durante il processo di produzione ma con poca o punta fortuna. A differenza del passato, alcuni recenti metodi sembrano alquanto promettenti ma rendono molto più complesse e costose le macchine da calze, quindi con investimenti iniziali e costi di esercizio notevolmente maggiorati. Ovvero propongono soluzioni riduttive limitate ad alcuni tipi e finezze di macchine da calze. Un metodo in particolare propone la cucitura della punta di una calza mediante la presa della stessa, estratta dal cilindro degli aghi e trasportata sull'adiacente macchina rimàgliatrice accessoria. 11 risultato dell'operazione di rimaglio, ancorché gradevole, appare sul diritto della calza, quindi contrario alla norma o consuetudine. Un altro metodo propone la chiusura automatica della calza mediante complessi e delicati movimenti di parti all'interno del cilindro degli aghi, con notevoli rischi ed ovvie limitazioni alla versatilità della stessa macchina tessile. Infine, un terzo metodo ripropone in chiave moderna una teoria degli anni sessanta essenzialmente basata sul ribaltamento di una parte del platorello degli uncini, operazione solo apparentemente semplice che condiziona pesantemente la testa tessile della macchina. La presente invenzione intende eliminare e o ridurre almeno in parte i limiti e i costi dei metodi citati e quindi uno scopo primario consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per la chiusura automatica, anche parziale, di un tubo e o articolo lavorato a maglia in generale, calze in particolare, direttamente sulla macchina tessile con costi addizionali molto più contenuti.
Un altro scopo principale consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per chiudere automaticamente la punta di una calza o di altro articolo lavorato a maglia con la cessione temporanea di una parte del tubo di maglia da una frontura (e o platorello) ad altra frontura o cilindro, su una pluralità di elementi preferibilmente mobili posti ben oltre la circonferenza degli aghi per il progressivo movimento e o ribaltamento di maglia mediante mezzi o parti mobili operanti all'esterno del cilindro, platorello e o fronture. Uno scopo addizionale consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per trasferire un lembo o porzione di maglia da una parte all'altra del cilindro degli aghi o frontura mediante l'impiego di almeno un elemento mobile semicircolare atto a accogliere prima e cedere poi tale maglia ad aghi e o platine e o uncini, previo ribaltamento di circa 180° dalla sua posizione iniziale. Un altro scopo consiste nel fornire un metodo e la relativa apparecchiatura per la produzione di articoli a maglia, e o un tubo di maglia o manufatto lavorato a maglia circolare caratterizzato da parti o estremità chiuse anche solo parzialmente, per una migliore indossabilità nell'abbigliamento intimo, esterno e o per articoli tecnici in generale. Ulteriori obiettivi sono evidenziati dalla descrizione, esempi e disegni allegati, per sé o m combinazione tra di loro. Le caratteristiche dell'invenzione e i vantaggi che ne derivano risultano con maggior chiarezza dalla seguente descrizione di forme esemplificative di realizzazione riferite ad una usuale macchina elettronica con cilindro rotante contro cams stazionarie, (e o viceversa). Per semplicità descrittiva il trovato illustra genericamente una macchina monocilindro per calze da uomo fornita di uncini nel platorello. In una prima realizzazione compresa nell'ambito della presente invenzione, il ciclo della calza inizia con la produzione di maglia preferibilmente su una metà del cilindro o frontura mediante il tradizionale movimento alternato del cilindro, ovvero con la tecnica del noto tallone o punta a "sacca" ottenuta con il moto continuo del cilindrò ( non mostrato), unitamente ai sovrastanti uncini 1, alloggiati nel platorello P in fig. 2, tav. 1 , quindi atti a immagliare e trattenere il bordino di maglia iniziale. Prodotta una quantità di maglia sufficiente, di norma corrispondente alla punta della calza, gli aghi già in lavoro scendono e gli uncini del platorello (o gli aghi e o altre parti mobili ivi alloggiate) fuoriescono guidati preferibilmente dal meccanismo di comando (cams di entrata e o uscita), anche modificato, per la cessione del tessuto tuttora immagliato agli uncini. Nella fattispecie, diversamente dalla norma e in conformità del trovato, ha luogo una cessione di maglia temporanea la quale, in alternativa agli aghi, si realizza con platine-ganci speciali, (di seguito chiamate ganci) anche oscillanti, preferibilmente alloggiati nella corona, analogamente alle tradizionali platine d'abbattaggio 2 in fig. I, tav. 2, e preferibilmente associati alle stesse, ovvero adiacenti e o alloggiati nei medesimi tagli, stecche o canaletti. (Tav. 2, 3 in figure 1 e 2, 3b in fig. 3 ; tav. 3. G in fig. 4). Detti ganci, di regola rotanti sulla stessa circonferenza o posizione radiale, sono fomiti di tallone-i di comando e preferibilmente ma non necessariamente anche di molla individuale 4 , fig. 1, tav. 2), ovvero sono caratterizzati da un movimento oscillante verticale, nel caso in esame prodotto da una forza e o cam agente sul tallone citato e o su ogni altra parte dello stesso gancio secondo esigenze tecniche contingenti (Tav. 2, figure 1- 2- 3- 4 ). Nel caso di specie il singolo gancio nella posizione elevata corrisponde alla posizione di riposo o partenza che viene modificata durante la cessione o uscita degli uncini del platorello (o dì altra frontura) e o altre parti mobili analoghe ivi alloggiate, atte a spostare e o dirigere oltre la circonferenza degli aghi la maglia presa dagli uncini all'inizio del manufatto. Allo scopo di consentire il passaggio degli uncini ( o parti analoghe) dal platorello, i ganci oscillanti sono momentaneamente schiacciati o pressati verso il basso da idonea cam e o altro eleménto mobile adeguato. Cessato l'effeto costritivo verso il basso, deti ganci riprendono automaticamente Γ usuale posizione alta, ovvero sono nuovamente sollevati al fine di entrare e o inserirsi anche fra gli occhielli o asole degli uncini e o comunque aH'intemo del cordoncino di maglia iniziale. In altre realizzazioni tali ganci possono operare con fasi invertite: di norma in basso e poi adeguatamente sollevati per inserirsi fra gli uncini del platorello e o maglia iniziale in coordinazione con la cessione o uscita degli uncini. Tenuto conto delle prevedibili differenze di tensione della maglia iniziale tutora agganciata agli uncini o aghi del platorello, l'uscita degli stessi e o parti analoghe può seguire procedure e o tempi anche diversi rispeto alla norma. Così come potrebbe risultare conveniente utilizzare airinizio un numero di uncini superiore alla metà, per poi ribaltare una parte di maglia inferiore allo scopo di garantire la chiusura delle estremità. In funzione delle diverse realizzazioni del trovato, la cessione temporanea della maglia si realizza preferibilmente con gli stessi uncini del platorello, utilizzati per la normale operazione di caricamento e o cessione debitamente modificati e o allungati, eventualmente fomiti di talloni addizionali, quindi ati ad essere sospinti e o guidati ben oltre la circonferenza usuale degli aghi (tav. 1, fig. 4: A). Oppure la stessa operazione si realizza mediante l'impiego di altri elementi mobili con funzioni analoghe ma aventi forme e o funzioni più adeguate, (fig. 5, 2a - fig. 1 : 2- 2a- 3 -Fig. 3: 1- 2- 3 ). Da parte sua il platorello viene modificato, se il caso, con adeguate cams di uscita e o rientro supplementari, anche contrapposte, oppure utilizzandone appieno lo spazio interno con la possibilità addizionale di utilizzare almeno una cam eccentrica coassiale aU'alberino del platorello, (non mostrata) operante eventualmente su piani diversi con un semplice movimento o, comando verticale proveniente dalla sommità dello stesso alberino, (meccanismi noti agli esperti del setore), al fine di spingere verso l'esterno i jacks o altre parti piate mobili scorrevoli dentro il platorello, e o richiamarle. Pertanto la cessione del bordino iniziale dal platorello alle punte dei ganci, (o semianello) produce un trasferimento temporaneo di parte del tubo di maglia, (circa la metà) ben oltre gli aghi della frontura o cilindro, mentre la seconda metà del tessuto risulta tuttora immagliata agli aghi. Nella fattispecie i citati ganci sono preferibilmente separati da lamelle o appendici ricavate durante la lavorazione della stessa corona esterna, oppure ivi inserite successivamente e o sostituibili. In altre parole si tratta di ''talloni" verticali, di dimensioni e fogge variabili, con funzioni di separatori fra i ganci citati e o di supporto al semianello ribaltabile. Tav. 2, fig. 1: 7 -tav. 3, fig. 1, 10 -fig. 4. S - fig. 5. 1 -fig. 6: la. Infatti il numero e o la disposizione dei citati talloni-separatori, non necessariamente equivalenti alla finezza della macchina, forma un piano di appoggio sul quale, conformemente all' invenzione, è alloggiato un semianello mobile. Questo è fornito di scanalature, e o tagli e o spazi e o denti e o appendici e o punte anche paralleli e o sovrastanti quelle-i della corona, anche contemporaneamente presenti e o diversi tra loro, variamente raffigurati alla fig. 2 della tav. 3 con 1 -2-3-4- , oltre S - S2 -S3 nelle figure 5 e 6. Il citato semianello è imperniato alle due estremità ai suddetti talloni-separatori della corona esterna; le due parti sono preferibilmente articolate fra loro per mezzo di una cerniera il cui asse è diametrale e o coassiale al cilindro degli aghi. Tenuto coiito delle inevitabili diversità tecnico-tessili che condizionano i vari tipi di macchine in generale, maglieria e calze in particolare (finezze, diametri, costine, doppio cilindro, calzetteria femminile, e quant 'altro), in realizzazioni diverse tale articolazione è ottenuta adottando altre usuali tecniche concernenti il collegamento di parti meccaniche mediante perni, ganci, sfere, snodi, giunti ed ogni altro mezzo atto allo scopo, tav. 4, figure 1, 5; - fig. 4, 3, - figure 5-6. Nella zona centrale, o anche altrove secondo le circostanze, il citato semianello è tenuto o guidato da almeno una piccola flangia o staffa orizzontale a forma di C, situata sulla parte interna della custodia o coperchio delle platine. (Tav. 3, fig. 1, 6 -7- 8; tav. 4, fig.1, 4). Tale flangia 4 (o 4a) in fig. 3, rappresenta il terminale di un piccolo braccio ricurvo, 3 in fig. 3, concentrico al cilindro che si sviluppa per circa 90° dalla linea mediana. Detto braccio o elemento mobile esegue la funzione di sollevare, guidare e o ribaltare il citato semianello e tessuto ivi immagliato, da una parte all'altra del cilindro e viceversa, (tav. 3 freccia F e 1A in fig. 3; tav. 2, freccia F della figura 3). Pertanto detto braccio è funzionalmente e o strutturalmente collegato ad un meccanismo o dispositivo di comando di vario tipo: meccanico, pneumatico, elettrico e o elettro-meccanico governato preferibilmente dal microprocessore (5 in fig. 3 della tav. 3). Arrestato il cilindro nella posizione prevista, allontanate le cadute e o il platorello o altra ffontura sovrastante, se il caso, (di regola dette parti vengono sollevate ma sono possibili variazioni in proposito, come lo spostamento laterale e o rarretramento), il braccio mobile solleva il semianello ribaltandolo per circa 180°. Di norma il semianello ribaltabile ruota in solido con il cilindro sul supporto formato dai talloni (e o divisori dei ganci della corona esterna); ribaltando, esso sfila e o solleva la maglia già inserita nelle estremità dei ganci I, come un pettine
Al riguardo, se necessario, onde facilitare l'inserimento dei denti o punte del semianello nella maglia sovrastante, il ribaltamento è preceduto da un breve sollevamento dello stesso braccio. In conformità del trovato, il semianello in oggetto è fornito di una pluralità di denti o appendici, variamente disposte, anche contemporaneamente, in alto e o lateralmente, interne e o esterne, lunghe e o corte, rigide o elastiche ricurve e o lineari, (tav. 3: fig.l, 9 oppure fig. 5, 5 - 5a- 5b -5c) al fine di infilare, e o agganciare la maglia, e o predisporla nella posizione ottimale per essere successivamente presa, e o immagliata da eventuali altri ganci, e o dagli aghi e o dagli uncini del platorello e o da altre parti mobili alloggiate nella-e ffontura-e. La operazione di ribaltamento del semianello, preferibilmente in assenza di aghi sollevati, sposta il citato braccio ricurvo fino alla nuova sede, speculare alla precedente, posta sul coperchio delle platine. Tav. 3, fig. 1, 7 - 8 e tav. 2, fig 3, B-tav. 4, fig. 1 e 2: 3, 4, 6. In tale posizione il cilindro appare completamente coperto da un disco di maglia, la successiva rotazione dello stesso cilindro, con la salita degli aghi, anche privi di filo e o in posizione intermedia o "trattenuto", termine noto agli esperti, consente rimmagliatura della parte di tessuto ribaltata e l'eventuale ritorno del semianello nella sede originaria. Per facilitare l'operazione di immagliatura e o rinserimento degli aghi nella maglia ribaltata, è previsto l'impiego di un* asta mobile laterale al cilindro preferibilmente avente la forma di una forcella, al fine di pressare la maglia davanti e o dietro agli aghi, la cui risalita, anche ridotta, avviene al centro della citata forcella. (Lo stesso metodo è impiegabile anche nella fase precedente in cui la maglia viene presa dal semianello ai ganci). In una diversa realizzazione della presente invenzione schematicamente raffigurata in figura 2 della tav. 3, i ganci 3 ( e o il semianello ribaltabile 6) sono disposti non più nella corona esterna insieme alle platine 2, bensì a sè stante in una corona o sede addizionale posta sopra il tradizionale coperchio o custodia delle platine, la quale alloggia anche il semianello ribaltabile 6, non più rotante in solido con il cilindro. Quindi il ribaltamento del tessuto della punta può avvenire con gli aghi riceventi sollevati per favorirne Γ immagliatura, ovvero sollevando successivamente gli stessi aghi mediante uri apposita cam operante solo nella zona relativa, con il cilindro immoto. In altra realizzazione preferita, mostrata nella figura 3 della tavola 2, il gancio 3b è provvisto anche di uno stelo inserito nel taglio verticale della corona; conformemente al profilo delle cams di comando, esso segue essenzialmente un tragitto ondulatorio analogo a quello degli aghi, eventualmente anche oscillante come il gancio descritto in figura 1. Nella fattispecie la corona è caratterizzata da tagli o stecche o canaletti verticali, anche sfalsati rispetto a quelli usuali delle platine. Ricade nell'ambito del trovato anche la modifica dei ganci in questione la cui appendice superiore può assumere altre forme ( g in fig. 3), piuttosto semplici come una forcella, oppure più complesse come un ago con o senza linguetta ovvero del tipo a pistone o slitta. Per quanto riguarda il semianello precedentemente descritto, giova rammentare che lo stesso, analogamente ad altre parti, può subire modificazioni in finizione delle variabili tecnico -tessili che caratterizzano le varie macchine circolari da maglieria e calzetteria. Pertanto detto semianello, alloggiato sui talloni-supporti ricavati nella corona esterna, alle sue estremità è imperniato a due flange o cerniere, a loro volta fissate in corrispondenza della linea mediana del cilindro, mediante grani e o viti o altri mezzi di fissaggio inseriti in una gola o scanalatura ricavata lateralmente ai talloni citati.
Breve descrizione delle figure
La relativa semplicità della presente invenzione, peraltro diretta agli esperti del settore, prevede disegni piuttosto schematici, gran parte dei quali sono stati descritti in precedenza. Pertanto la descrizione che segue mira soltanto a completare i dettagli finora ignorati ovvero raggruppa le figure secondo le realizzazioni descritte. Tavola 1: la figura 1 mostra 1' uncino del platorello 1, 2 illustra un uncino modificato la cui estremità risulta particolarmente adatta a spingere la maglia dagli uncini fuori del platorello. I dettagli 1A e 2 A mostrano la combinazione ottenuta dall’accorpamento dei precedenti elementi 1 e 2. Nella fattispecie l'elemento 2A, posto fra le parti dell'uncino, svolge la mera funzione di spinta verso l'esterno del tessuto immagliato agli uncini. La figura 2 mostra una sezione di platorello P corredato degli usuali uncini 1 fomiti di filo, durante la fase di cessione o trasferimento agli aghi posti sulla circonferenza esterna. La figura 3 mostra, in alternativa agli uncini, aghi del tipo a pistone o a slitta: 1 ne indica l’insieme. Figura 4: oltre il platorello P, c'è la posizione degli aghi A , quella dei ganci esterni 10 sui quali si trasferisce la maglia M mediante gli uncini le sospinti dalla usuale cam per sè e o con una cam addizionale. La figura 5 mostra una parte di platorello con gli elementi mobili 2a, visti nella figura 1. Tavola 2. Le figure di questa tavola rappresentano in modo meno schematico diverse realizzazioni del trovato. La figura 1 illustra la platina 2 e l'adiacente gancio 3, con il piano inclinato posteriore e la molla individuale 4, fornito di punta, dente, appendice verticale 5 in corrispondenza degli uncini 9. Con 7 è indicato il tallone- separatore-supporto del semianello ribaltabile 6, alloggiato nella cavità della staffa o flangia 8. Con 10 è indicato il gruppo mobile dei guidafili.
La figura seguente si differenzia per il fatto che il gancio 3 è alloggiato sopra la custodia delle platine unitamente al semianello 6, in posizione fissa. La figura 3 mostra una realizzazione diversa caratterizzata dal fatto che i ganci 3b, fomiti anche di stelo verticale sono alloggiati sulla corona esterna e quindi operano con moto ondulatorio, come gli aghi. Con g viene indicato un prolungamento del dente o appendice del semianello, il cui ribaltamento secondo la freccia F, produce la situazione raffigurata con g sul supporto p. La figura 4 si differenzia dalla precedente in quanto mostra la cam o altro mezzo di pressione A agente sul tallone del gancio. Dopo il ribaltamento il semianello guidato dalla staffa B potrebbe eventuamente cedere la maglia M ancora sui ganci E, presenti anche sulla seconda metà del cilindro, in attesa che gli aghi C tornino in posizione di lavoro. Tav. 3: la figura 1 mostra il gancio 1 provvisto di appendice 2 infilato e o adiacente l'uncino 3, fornito di maglia 4. Il semianello o pettine 6, fornito di appendice (o punta o dente) 9 si trova sui supporti 10, ovvero una serie di talloni verticali o stecche divisorie ricavate sulla corona delle platine. La flangia 7, posta sulla parte interna della custodia delle platine, alloggia a sua volta il semianello 6. La figura 2 mostra schematicamente alcune ipotesi di semianello ricadenti nell'ambito del trovato. 1 mostra una griglia semplice, variabile per la fittezza o distanza dei denti del pettine. Con 2 tale griglia è caratterizzata da finestre e aperture sulla circonferenza intema. L ipotesi 3 mostra i denti del pettine o semianello molto radi e sottili fissati ad una estremità sul supporto formato dalla circonferenza esterna. Infine 4 ipotizza finestre e o fessure chiuse all' interno del semipettine. La figura 3 mostra schematicamente in pianta il pettine o semianello 1 posto tra la custodia platine C e la circonferenza degli aghi 6. Il braccio mobile ricurvo 3 è corredato della flangia 4 e- .o 4a, collegato e governato dal motore elettrico 5. L'asse mediano 2 corrispondente preferibilmente al diametro del cilindro, è il punto dì collegamento e o rotazione o ribaltamento, anche sfalsato, secondo la freccia F del semianello 1, rispetto al suo supporto, preferibilmente mediante cemiera-e, ( non mostrata). Con 1A è indicato il semianello 1 nella posizione ribaltata. La figura 4 in basso mostra tratteggiata la stecca della corona esterna 3, la custodia delle platine 1 che alloggia ì talloni della platina 2 e del gancio 4. Il semianello ribaltabile 5 è inserito nella flangia 6. In alto, la figura 4 mostra i talloni o separatori T della corona 3 nella quale sono alloggiate le platine 2 e i sovrastanti ganci 4. La figura 5 illustra una parte della corona o tallone 1 che alloggia le platine 2 - 2a e i ganci 3 con le punte 4, peraltro variabili nella loro vicinanza e o collocazione rispetto alle platine e al sovrastante semianello S, quindi come 4 a -4b - SI. La figura 6 illustra ancora una corona vista lateralmente con la parte o tallone la sulla quale è posto il semianello S2 fornito dì appendice intema 5 ovvero con una diversa collocazione del detto semianello S3 incastrato lateralmente sul supporto la e provvisto di appendice o dente 5a- 5b- 5c sul quale si immaglia la boccola o tessuto mi, già infilata sulla parte superiore del gancio 4y. La tav. 4 mostra alcuni particolari del semianello ribaltabile e la sua articolazione e o fissaggio al sottostante o adiacente supporto o talloni divisori della corona. La figura 1 mostra la corona esterna 1 sulla quale sono ricavati i citati talloni 2, supporto al sovrastante semianello 3, inserito nella flangia 4 e fissato alle esteremità 5. La figura 2 mostra l'awenuto ribaltamento del semianello guidato dalla flangia 4 nel supporto temporaneo 6. La figura 3 mostra il supporto 1 del braccio di sollevamento 2 inserito nel semianello 3 fornito di appendice 5 e l'adiacente gancio 4. Con 6 è indicato il tallone - divisorio- supporto incapsulato da 7, cioè la parte sottostante il detto semianello 3, e il grano o vite 8 per il serraggio. La figura 4 mostra un particolare ingrandito dei talloni-supporto 1 sui quali è posto il semianello 2. Le parti sono articolate mediante il perno o cerniera 3 fissata al supporto 1 per mezzo della flangia 4, con vite di fissaggio 5 nella gola o scanalatura 6. La figura 5 è una variante della precedente; il semianello 1 è fissato al supporto 4 anche mediante l'incastro di talloni o denti 2 con quelli della sottostante corona e fissati mediante il grano i laterale 3. Infine la figura 6 mostra una variante riferita al tallone-supporto 2, provvisto di gola o scanalatura radiale 1, utilizzabile per una diversa ipotesi di fissaggio con il sovrastante semianello