IT201900008697A1 - Rullo selezionatore - Google Patents

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IT201900008697A1
IT201900008697A1 IT102019000008697A IT201900008697A IT201900008697A1 IT 201900008697 A1 IT201900008697 A1 IT 201900008697A1 IT 102019000008697 A IT102019000008697 A IT 102019000008697A IT 201900008697 A IT201900008697 A IT 201900008697A IT 201900008697 A1 IT201900008697 A1 IT 201900008697A1
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Romeo Paladin
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Xylo Tech Ag
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Description

Titolo: "RULLO SELEZIONATORE"
Richiedente: XYLO TECHNOLOGIES AG
Rütihofstrasse 1, 9052 Niederteufen – SVIZZERA
DESCRIZIONE
5 CAMPO DI APPLICAZIONE
Formano oggetto del presente trovato dei rulli selezionatori per la selezione di “chips” in materiale legnoso o assimilabile a materiale legnoso o simile, nonché per humus, terra, inerti in genere.
Più particolarmente formano oggetto del presente trovato dei rulli 10 selezionatori perfezionati, nonché macchine selezionatrici che utilizzano detti rulli.
I rulli di cui al presente trovato possono essere sia calettati su un albero dotato di moto e, quindi, sostituibili anche singolarmente sia ottenuti integrali con l’albero stesso.
15 I rulli vengono installati sfalsati su alberi paralleli a costituire un percorso non lineare.
STATO DELLA TECNICA
Per pannelli truciolari si intendono quei pannelli, composti da trucioli di legno, legati con colle idonee, e pressati normalmente a caldo.
20 Detti pannelli possono essere caratterizzati da una struttura a strato unico, da una struttura a più strati, ovvero da una struttura definita “a granulometria variabile continua”, ovvero di altro tipo.
Per ottenere detti pannelli, mediante procedimenti industriali, i trucioli vengono genericamente ricavati da una massa eterogenea di “chips” che 25 vengono selezionati in varie frazioni, ciascuna delle quali viene trattata (pulita, raffinata, ecc..) per ottenere trucioli di qualità adatta.
Un elemento fondamentale che determina la qualità dei pannelli è la “lavorabilità” del pannello stesso, e detto parametro viene rapportato alla durata degli utensili da taglio e dei nastri abrasivi utilizzati.
5 I sistemi di rimozione dei contaminanti dai “chips” di legno riciclato sono complessi e normalmente prevedono, all’inizio del ciclo di pulizia, vagli a rulli per dividere la massa incoerente in varie frazioni omogenee. Ciascuna di dette frazioni viene poi vantaggiosamente pulita con appositi sistemi specializzati per trattare le specifiche granulometrie di 10 ciascuna frazione.
Nel caso di chips sottili o fini o, in legno particolare, la tecnologia attuale non è in grado di ottenere un risultato mediamente ottimale.
È anche un caso che quando chips sottili o fini, ovvero in legno particolare, siano presenti nella massa da selezionare, la loro selezione 15 non risulta ottimale.
La tecnologia attuale non è neppure in grado di selezionare adeguatamente, con un’unica tipologia di rullo, materiali come chips sottili in legno, humus, terra e/o inerti in genere.
Risultati non ottimali incidono sulla qualità e sulla qualificazione del 20 prodotto finale.
Infatti, la qualità di un pannello non è definita solo dalla presenza di impurità ma anche dalla qualità dei chips utilizzati.
Per risolvere questi ed altri problemi che incidono sulla qualità e sulla lavorabilità dei pannelli, la proponente ha effettuato studi e ricerche su 25 un gran numero di profili dei rulli selezionatori e loro personalizzazioni.
Da questo lungo e complesso, nonché molto costoso, lavoro di ricerca la proponente ha individuato un rullo selezionatore come nel seguito illustrato.
Detto rullo non solo ammette un’ottima selezione dei chips usuali ma tale risultato è ottenuto anche con i chips sottili e/o in materiale legnoso o meno e/o con materiali come humus, terra o inerti in genere.
La proponente ha studiato un rullo idoneo a risolvere i problemi generati dai chips sottili o inconsistenti ciò a condizione che specifiche gamme dimensionali prima non note venissero adattate.
Tale definizione inoltre ha permesso al rullo migliorato e modificato come nel seguito indicato di risolvere egregiamente il problema della selezione dei chips con l’estesa gamma di problemi che essi presentano. È quindi scopo del presente trovato ottenere dei rulli selezionatori che migliorano e completano la funzione selezionatrice.
È anche scopo del presente trovato migliorare la capacità di selezione spinta di una qualunque macchina selezionatrice a rulli posti su assi affiancati e affacciati, in modo intervallato e non, del tipo sopra individuati, nonché di rulli simili, assimilabili e affini.
È altresì uno scopo del presente trovato realizzare rulli che permettano l’ottimizzazione del processo di selezione in termini di tempo, costo e energia.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la proponente, dopo aver effettuato studi sul comportamento dei rulli noti, ha studiato, realizzato e sperimentato i rulli di cui al presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, secondo il trovato un rullo per la selezione di “chips” in materiale legnoso o simile, humus, terra, inerti o materiali assimilabili presenta almeno una spalla laterale anulare e una protrusione circonferenziale contigua alla spalla laterale.
Secondo il trovato, la protrusione circonferenziale ha una sezione traversale trapezoidale definita da un lato minore, un lato maggiore, parallelo e sostanzialmente contrapposto al lato minore, e due lati opposti congiungenti tra loro il lato maggiore e il lato minore.
È nello spirito del trovato che la sezione trapezoidale può essere a trapezio isoscele, ovvero scaleno, ovvero ancora rettangolo con uno tra i lati opposti sostanzialmente ortogonale ai lati maggiore e minore.
La proponente ha rilevato che forme particolari del trapezio si adattano a diverse tipologie di materiale. Nel seguito si parlerà di “chips” intendendo comprese le diverse tipologie di materiali sfusi come humus, terra, inerti o chips sottili in materiale legnoso e non e altri materiali simili e assimilabili. In questo modo, il rullo permette un’ottima selezione non solo dei materiali usuali ma anche, e soprattutto, dei “chips” sottili in materiale legnoso o meno e di altre tipologie di materiali come sopra elencate garantendo risultati ottimali per il prodotto finale, in termini di qualità, e ottimizzando il processo di selezione in termini di tempo, costo e energia.
In base al diametro della spalla laterale, ovvero della base circonferenziale del rullo da cui diparte la protrusione circonferenziale, la richiedente ha individuato precise misure di riferimento per incrementare la capacità di selezione dei “chips” e, quindi, la qualità del materiale selezionato per il prodotto finale.
Secondo il trovato, l’altezza della sezione trapezoidale, cioè la distanza tra lato maggiore e minore, si colloca tra 0,025 e 0,05 volte il diametro della spalla laterale. Vantaggiosamente ma non limitatamente tra 0,03 e 0,04.
Il trovato prevede anche che il lato maggiore della sezione trapezoidale va da 0,07 fino a 0,12 volte rispetto al suddetto diametro, vantaggiosamente tra 0,09 e 0,10.
Il lato minore della sezione trapezoidale, va da 0,012 a 0,03 volte il suddetto diametro, vantaggiosamente tra 0,02 e 0,025.
I suddetti valori variano proporzionalmente al variare del diametro reale della spalla laterale in ragione delle relazioni suddette.
Ad esempio, se il diametro della spalla laterale è 100 cm, cioè 1 metro, l’altezza della sezione trapezoidale è compresa tra 2,5 cm e 5 cm, preferibilmente tra 3 cm e 4 cm.
Tali valori, tuttavia, possono ulteriormente variare in quanto dipendono dal tipo di materiale lavorato e dalla quantità e qualità dei contaminanti pesanti presenti.
Secondo il trovato, la protrusione circonferenziale è provvista di una superficie circonferenziale apicale su cui sono disposte dentature sostanzialmente simmetriche.
Tali dentature favoriscono una rapida selezione del materiale legnoso predisponendo quest’ultimo nella posizione idonea al superamento di questa fase di selezione.
Secondo una variante idonea per particolari tipologie di scaglie/legno 5 le dentature non presentano una forma simmetrica.
Secondo una variante, la disimmetria può essere in andamento di fase con la rotazione o in contrasto di fase in ragione del tipo e delle dimensioni di materiale da selezionare.
Le dentature vantaggiosamente ma non necessariamente simmetriche 10 sono disposte sequenzialmente in modo regolare lungo la protrusione circonferenziale.
Secondo un’ulteriore variante, le dentature simmetriche sono disposte sequenzialmente alternate con dentature non simmetriche lungo la protrusione circonferenziale.
15 Le suddette varianti vengono attuate a seconda di specifiche tipologie di materiali da selezionare e/o di specifiche impurità da eliminare.
Secondo una variante, il o i lati opposti presentano dentellature che possono occupare tutto il lato, ovvero arrivare fino alla base di dette dentature, ovvero ancora interessare una parte del lato libero dalla 20 dentatura fino eventualmente ad arrivare alla superficie circonferenziale apicale. Ciò essendo dipendente dalle caratteristiche fisiche e/o morfologiche dei chips.
Dette dentellature cooperano con le suddette dentature durante la rotazione dei rulli selezionatori per ottenere una selezione più spinta e 25 rapida del materiale da selezionare ottimizzando il processo di selezione in termini di tempo ed energia e, quindi, di costo.
Secondo il trovato, una macchina selezionatrice di chips in materiale legnoso o simile, humus, terra, inerti o materiali assimilabili comprende almeno due alberi paralleli. Ogni albero comprende uno o più rulli, come sopra descritti, disposti intervallati e cooperanti con rulli presenti sull’albero parallelo opposto.
Inoltre, i suddetti rulli presentano rispettive protrusioni circonferenziali e spalle laterali disposte in modo tale che le protrusioni circonferenziali di un albero siano affacciate in corrispondenza delle spalle dell’altro albero adiacente e viceversa.
In questo modo protrusioni circonferenziali e spalle laterali di rulli contrapposti cooperano tra loro a definire una luce di passaggio per materiale di dimensioni volute aumentando la capacità di selezione della macchina selezionatrice e conseguentemente la sua efficienza. In particolare, tali dimensioni volute sono coerenti con le dimensioni di tale luce.
Nel seguito verrà descritto esemplificativamente il caso di rulli singoli calettati su un albero motore. È nello spirito del presente trovato il prevedere di ricavare nell’albero motore, e in corpo integrale con detto, i rulli singoli.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui: - la fig. 1 illustra esemplificativamente due alberi aventi rulli selezionatori affacciati secondo una formulazione del trovato;
- la fig. 2 illustra in dettaglio un esempio di realizzazione del trovato con forme trapezoidali nel caso normali;
- la fig. 3 illustra esemplificativamente in sezione diametrale rulli selezionatori secondo possibili varianti del trovato;
- le figg. 4-5 illustrano in sezione diametrale un rullo selezionatore secondo possibili varianti di fig. 3.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Forme di realizzazione del presente trovato, sono qui descritte con riferimento alle figure da 1 a 5 allegate e si riferiscono a rulli selezionatori 10, nel seguito indicati anche come “rulli”, idonei alla selezione di trucioli e scaglie di materiale fibroso, vantaggiosamente legno, ma non solo, ma anche di humus, terra ed altri materiali assimilabili per suddividerli in base alle dimensioni e alle granulometrie. Nel seguito, come detto in precedenza, il termine “chips” ingloba tutte le possibili varianti citate di materiali da selezionare.
Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
I rulli 10 presentano una forma anulare, che si sviluppa attorno ad un 5 asse centrale X, definente l’asse di rotazione.
Come illustrato esemplificativamente in fig. 1, i rulli 10 sono idonei ad essere calettati su un albero 16, ad esempio un albero motore.
È nello spirito del trovato che detti rulli siano ottenuti in corpo unico con l’albero 16.
10 A titolo esemplificativo e non limitativo, i rulli 10 possono essere ricavati per godronatura su un albero 16 assialsimmetrico all’asse centrale X.
In particolare, la figura 1 illustra due alberi 16, 16’ affacciati che portano una pluralità di rulli selezionatori 10.
15 I rulli selezionatori 10 sono disposti allineati affiancati coassialmente lungo ciascun albero 16, 16’ definendo un profilo selezionatore.
In una macchina selezionatrice vengono fornite batterie parallele di rulli 10, associati a rispettivi alberi 16, 16’, essendo la serie di rulli 10 presenti su un albero 16 cooperante con una serie di rulli 10 presenti su 20 un altro albero 16’ parallelo al primo.
In funzione della forma dei rulli 10 su un albero 16 essi possono essere o meno intervallati a rulli 10 presenti sull’albero 16’ parallelo. Secondo una variante, gli alberi 16, 16’ possono essere previsti, ad esempio alternativamente, giacenti su piani paralleli.
25 Questa variante è idonea ad esercitare una maggiore azione di selezione o trasporto del materiale posto sui rulli 10.
Tra detti rulli selezionatori 10, disposti intervallati su due alberi 16, 16’ affacciati, viene lasciata una luce di passaggio 20 idonea alla selezione del materiale da vagliare, ad esempio chips sottili, di forma 5 allungata o di dimensioni ridotte.
La pluralità di rulli selezionatori 10 affiancati su un albero 16 definisce un profilo selezionatore coniugato al profilo selezionatore definito da un’altra pluralità di rulli selezionatori 10 affiancati sull’albero 16’ adiacente, detti profili essendo distanziati di una distanza pari alla 10 luce di passaggio 20.
La luce di passaggio 20 è vantaggiosamente, ma non necessariamente, uniforme in ragione della dimensione e dalla tipologia del materiale da vagliare.
Infatti attraverso la luce di passaggio 20 possono transitare solo le 15 particelle e i trucioli aventi spessore minore di tale luce.
Secondo una forma di realizzazione esemplificativa, i rulli 10 secondo il trovato presentano una conformazione anulare troncoconica definita da una protrusione circonferenziale 21 avente una sezione diametrale trapezoidale 11 (fig.3).
20 Per sezione diametrale si intende la sezione lungo un piano traversale e parallelo allo sviluppo oblungo dell’albero 16 e contenete l’asse X. In fig. 3-5 sono esemplificativamente illustrate possibili varianti di sezione trapezoidale 11 di un rullo 10 calettato su un albero 16.
È nello spirito del trovato che tali varianti di sezione trapezoidale 11 25 siano applicabili anche a rulli 10 realizzati in corpo unico con l’albero 16.
In particolare, in fig. 3 sono illustrate affiancate, per chiarezza illustrativa ed espositiva e a solo titolo esemplificativo, due possibili varianti alternative di un rullo 10 con sezione trapezoidale 11 in cui una variante prevede il rullo 10 calettato su un albero 16 (nella fig. 3 indicata come A) e l’altra variante prevede il rullo 10 realizzato in corpo unico con tale albero 16 (nella fig. 3 indicata come B). Non si esclude che tali varianti possono essere realizzate anche con rulli 10 con sezioni trapezoidali 11 come quelle illustrate in figg. 4-5.
Tale sezione trapezoidale 11 è definita da un lato minore 12, un lato maggiore 13, parallelo e contrapposto al lato minore 12, e due lati opposti 14 congiungenti tra loro il lato minore 12 e il lato maggiore 13. Il lato minore 12 ha una dimensione inferiore del lato maggiore 13. I lati opposti 14 possono essere oblunghi, uguali, differenziati, ovvero almeno uno ortogonale ai lati minore 12 e maggiore 13.
Tale sezione trapezoidale 11 può essere a trapezio isoscele (fig.3), rettangolo (fig.4) o scaleno (fig.5).
La protrusione circonferenziale 21 è provvista di una superficie anulare apicale 22 definita dalla successione circonferenziale dei lati minori 12.
I rulli 10 possono presentare o meno gole selezionatrici circonferenziali sui lati della protrusione circonferenziale 21 e/o alla base di quest’ultima.
Con riferimento a figura 1, il rullo 10 presenta inoltre nelle terminazioni assiali una o due spalle laterali 15 idonee a cooperare, in uso, con rispettive spalle laterali 15 di rulli 10 affiancati calettati su uno stesso albero 16. Tali spalle laterali 15 sono disposte lateralmente e contiguamente alla protrusione circonferenziale 21 e possono essere realizzate in corpo unico con quest’ultima in modo da garantire una vita utile maggiore al rullo 10.
Secondo forme di realizzazione, la protrusione circonferenziale 21 può essere godronata, ovvero ricavata mediante una macchina utensile per godronatura a partire dall’albero 16.
Secondo una forma realizzativa, le spalle laterali 15 possono essere realizzate in corpo unico con l’albero 16.
Tali spalle laterali 15 sono normalmente, ma non necessariamente, cilindriche. Le spalle laterali 15 affacciate, in ragione del tipo di contaminanti pesanti da eliminare, possono essere piano cilindriche, coniche, ovvero determinare una gola raccordata alla base della protrusione circonferenziale 21.
Il lato maggiore 13 della sezione trapezoidale 11 è in linea con la superficie superiore delle spalle laterali 15.
Secondo una forma realizzativa, l’altezza delle sezione trapezoidale 11, cioè la distanza tra lato minore 12 e lato maggiore 13, sarà coerente con l’ottenimento di una luce di passaggio 20 continua uguale o differenziata tra lato minore 12, spalla laterale 15 e lati opposti 14 in ragione del tipo di selezione che si vuole ottenere.
Quando due rulli 10 sono affiancati, le spalle laterali 15 di due rulli 10 di un albero 16 creano un anello circonferenziale 23 che coopera con la superficie anulare apicale 22 della protrusione circonferenziale 21 del rullo 10 contrapposto e sfalsato (figg. 1, 2) presente nell’albero 16’ contiguo.
Questa conformazione permette di ottenere sul piano che contiene tutti gli assi X, X’ degli alberi 16, 16’ una fessura o luce di passaggio 20 a zig 5 zag avente caratteristiche volute.
Secondo forme di realizzazione, le spalle laterali 15 possono essere anche variamente sagomate ed eventualmente prevedere risalti o incavi atti a facilitare lo scarico di impurità o contaminanti pesanti.
Secondo forme di realizzazione, la conformazione perimetrale della 10 superficie anulare apicale 22 è determinata dall’azione di trascinamento che deve essere esercitata sui “chips”, trucioli e sui contaminanti pesanti. La superficie anulare apicale 22 presenta vantaggiosamente dentature 18, uniformi e bilanciate rispetto al raggio, configurate per attuare la selezione voluta dei “chips”, facilitandone l’azione di avanzamento e 15 trascinamento tra rulli 10 affacciati alternati su alberi 16, 16’ contigui.
Tale azione è maggiormente facilitata dalla sezione 11 vantaggiosamente trapezoidale che permette di accompagnare nella direzione voluta e nella posizione corretta il materiale da vagliare.
Le dentature 18 sono provviste di due basi 24 ricavate internamente 20 alla protrusione circonferenziale 21, di una porzione apicale coincidente con una porzione della superficie anulare apicale 22 e compresa tra le due basi 24 e di due lati 25 congiungenti la porzione apicale rispettivamente con le due basi 24.
Secondo forme realizzative, tali dentature 18 sono trapezoidali, 25 ovvero triangolari ovvero rettangolari in ragione delle dimensioni e delle tipologie di materiale da vagliare.
Con riferimento a figg. 2-5, nei lati opposti 14 della sezione trapezoidale 11 della protrusione circonferenziale 21 sono presenti dentellature 19 sporgenti rispetto ai suddetti lati opposti 14 idonee a favorire il trascinamento dei “chips” verso la luce di passaggio 20.
Dette dentellature 19 presentano vantaggiosamente una forma oblunga sostanzialmente parallela ai lati opposti 14 idonea a disporre i chips di forma allungata parallelamente ai suddetti lati opposti 14. Tali dentellature facilitano l’azione di avanzamento e trascinamento tra rulli 10 successivi su uno stesso albero 16 e tra rulli affacciati intervallati presenti su due alberi 16, 16’ contigui.
In questo modo i chips vengono accompagnati e disposti nella posizione corretta per l’ingresso nella luce di passaggio 20 diminuendo il tempo necessario alla vagliatura del materiale da selezionare.
Dette dentellature 19 possono interessare tutto il lato opposto 14 o solo parte di esso.
Secondo forme di realizzazione, le dentellature 19a (fig. 3) possono estendersi dal lato maggiore 13 fino alla base 24 della dentatura 18, ovvero possono essere di una lunghezza compresa tra il lato maggiore 13 e la base 24 della dentatura 18.
Secondo forme di realizzazione, le dentellature 19b (fig. 5) possono estendersi dal lato maggiore 13 fino al lato minore 12 della sezione trapezoidale 11.
Secondo forme di realizzazione, le dentellature 19c (fig. 4) possono estendersi dal lato maggiore 13, e parzialmente sulla spalla laterale 15, fino al lato minore 12 della sezione trapezoidale 11.
Secondo forme di realizzazione, le dentellature 19c (fig. 4) possono estendersi dal lato maggiore 13 fino al lato minore 12 della sezione trapezoidale 11 e interessare tutta la larghezza della dentatura 18, cioè estendersi da lato 25 a lato 25 delle dentatura 18.
Secondo forme di realizzazione, le dentellature 19 possono estendersi da almeno un lato 25 della dentatura 18 fino al lato minore 12 della sezione trapezoidale 11, ovvero fino alla spalla laterale 15.
Secondo forme di realizzazione, le dentellature 19 possono essere inclinate nel senso di rotazione del rullo 10 oppure in senso contrario a tale rotazione.
Secondo forme realizzative, dette dentellature 19 possono presentare una forma rettangolare, ovvero triangolare, ovvero ondulata ovvero seghettata lungo il lato opposto 14 in ragione del tipo di materiale da selezionare e da eliminare.
Secondo forme di realizzazione, le dentellature 19 su un rullo 10 sono sfalsate, ovvero allineate rispetto alle dentellature 19 di un rullo 10 adiacente.
Tutte le suddette possibili forme realizzative offrono vantaggiosamente una vasta gamma di soluzioni per diversi casi operativi di movimentazione e selezione di materiali truciolare legnoso o simile avente diverse conformazioni e diversa destinazione d’uso e sono atte ad aumentare la capacità di selezione di ciascun rullo 10 e, in generale, della macchina selezionatrice.
Anche le dentature 18 sono realizzate in modo tale da disporre e accompagnare i chips con la loro maggior dimensione allungata parallela alla luce di passaggio 20.
Al tempo stesso le dentellature 19 e le dentature 18 sono idonee a incanalare impurità, in ragione del loro maggior peso, rispettivamente verso le spalle laterali 15 e le basi 24 delle dentature 18 in modo che possano essere eliminate.
È chiaro che al rullo selezionatore 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di rullo selezionatore 10, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Rullo selezionatore per la selezione di “chips” in materiale legnoso o simile, humus, terra, inerti o materiali assimilabili, caratterizzato dal fatto che è provvisto di almeno una spalla laterale (15) anulare e una 5 protrusione circonferenziale (21) contigua a detta spalla laterale (15), detta protrusione circonferenziale (21) avendo una sezione traversale trapezoidale (11) definita da un lato minore (12), un lato maggiore (13), parallelo e contrapposto al lato minore (12), e due lati opposti (14) congiungenti tra loro il lato minore (12) e il lato maggiore (13). 10 2. Rullo selezionatore come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’altezza della sezione trapezoidale (11), cioè la distanza tra lato maggiore (13) e lato minore (12), si colloca tra 0,025 e 0,05 volte il diametro della spalla laterale (15), vantaggiosamente ma non limitatamente tra 0,03 e 0,04. 15 3. Rullo selezionatore come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il lato maggiore (13) della sezione trapezoidale (11) va da 0,07 fino a 0,12 volte il diametro della spalla laterale (15), vantaggiosamente tra 0,09 e 0,10. 4. Rullo selezionatore come in una qualsiasi delle rivendicazioni 20 precedenti, caratterizzato dal fatto che il lato minore (12) della sezione trapezoidale (11) va da 0,012 a 0,03 volte il diametro della spalla laterale (15), vantaggiosamente tra 0,02 e 0,025. 5. Rullo selezionatore come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la sezione traversale 25 trapezoidale (11) è a trapezio isoscele. 6. Rullo selezionatore come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che la sezione traversale trapezoidale (11) è a trapezio rettangolo. 7. Rullo selezionatore come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che la sezione traversale trapezoidale (11) è a trapezio scaleno. 8. Rullo selezionatore come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la protrusione circonferenziale (21) è provvista di una superficie anulare apicale (22), definita dalla successione circonferenziale dei lati minori (12), su cui sono presenti dentature (18) simmetriche, uniformi e bilanciate rispetto al raggio. 9. Rullo selezionatore come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che le dentature (18) presentano una forma disimmetrica e la disimmetria è in andamento di fase o in contrasto di fase con la rotazione del rullo selezionatore (10). 10. Rullo selezionatore come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nei lati opposti (14) della sezione trapezoidale (11) della protrusione circonferenziale (21) sono presenti dentellature (19) sporgenti rispetto a detti lati opposti (14). 11. Rullo selezionatore come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che dette dentellature (19) hanno forma oblunga e interessano tutto il lato opposto (14) della sezione trapezoidale (11) o solo parte di esso. 12. Rullo selezionatore come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che le dentellature (19) sono inclinate nel senso di rotazione del rullo selezionatore (10) o in senso contrario a tale rotazione. 13. Macchina selezionatrice di “chips” in materiale legnoso o simile, humus, terra, inerti o materiali assimilabili comprendente almeno due alberi (16, 16’) paralleli, caratterizzata dal fatto che ogni albero (16, 16’) comprende uno o più rulli (10) come definiti in una qualsiasi delle 5 rivendicazioni precedenti, detti rulli (10) presentando rispettive protrusioni circonferenziali (21) e spalle laterali (15) disposte in modo tale che le protrusioni circonferenziali (21) di un albero (16) siano affacciate in corrispondenza delle spalle laterali (15) dell’altro albero (16’) adiacente e viceversa cooperando tra loro a definire una luce di 10 passaggio (20) per materiale di dimensioni volute.
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