ITVR950055A1

ITVR950055A1 - Dispositivo per l'estrazione di fili filettati particolarmente per operazioni di chirurgia ortopedica

Info

Publication number: ITVR950055A1
Application number: IT95VR000055A
Authority: IT
Inventors: Giovanni Faccioli; Daniele Venturini; Pennig Dietmar
Original assignee: Orthofix Srl
Priority date: 1995-06-20
Filing date: 1995-06-20
Publication date: 1996-12-20
Also published as: IT1278839B1; WO1997000648A1; US6015413A; AU4729996A; DE19681462B4; DE19681462T1; ITVR950055A0

Abstract

Un dispositivo per l'estrazione di fili filettati per osteosintesi, caratterizzato dal fatto di comprendere:almeno due elementi a leva (20, 21) reciprocamente fulcrati ed eventi ad una estremità (20a, 21a) longitudinale sedi (22, 23) per l'afferraggio della testa di un filo (19) da estrarre, emezzi di serraggio agenti sull'altra estremità di detti elementi a leva (20, 21) per promuovere l'allontanamento reciproco in modo da generare una coppia di forza di ammorsaggio sulla testa del filo (19).Detti mezzi di serraggio sono a vite e sono preferibilmente costituiti da un perno (24) filettato, munito di manopola, avvitato su una madrevite (25) solidale all'estremità di uno dei detti elementi a leva. L'estremità (24b) del perno filettato rivolta verso il fulcro presenta una forma sostanzialmente troncoconica atta ad interagire con una superficie (26) a piano inclinato formata nell'estremità dell'altro elemento a leva, in modo da determinarne la divaricazione all'atto dell'avvitamento del perno stesso. La filettatura del detto perno (24) e della madrevite (25) è opposta a quella del filetto dei fili.

Description

DISPOSITIVO PER L’ESTRAZIONE DI FILI FILETTATI PARTICOLAR-MENTE PER OPERAZIONI DI CHIRURGIA ORTOPEDICA.

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo per l'estrazione di fili filettati per osteosintesi a trattamento concluso.

Come è noto dalla domanda di brevetto germanica N. P 4309707, i fili filettati sono un perfezionamento dei fili di Kirschner usati in chirurgia ortopedica per compattare frammenti ossei all'osso principale o nella ricostruzione di piccoli ossi fratturati. I fili filettati non sono completamente lisci (come i fili di Kirschner) ma presentano Γ estremità, che deve penetrare nelle ossa, filettata con un diametro del filetto minore del diametro del restante gambo cilindrico del filo stesso, in modo tale da realizzare un gradino nel punto di passaggio dalla parte filettata alla parte liscia. Questo gradino serve per esercitare una azione di compressione del frammento osseo verso la parte di osso, dal quale detto frammento si è distaccato, quando il filo filettato viene avvitato.

A seconda delle caratteristiche e dimensioni del frammento osseo e dell'osso da cui detto frammento si è distaccato vengono usati fili filettati di diverso diametro e di diversi diametri dei filetti, ad esempio fili con diametro con Φ 1 ,5 mm, Φ 2,0 mm, o Φ 3,0 mm, aventi rispettivamente diametri dei filetti Φ 1,2 mm, Φ 1,6 mm, o Φ 2,2 mm, e con differenti lunghezze della parte filettata.

A trattamento concluso, cioè quando il frammento osseo si è saldamente fissato all'osso dal quale si era distaccato, è necessario provvedere a rimuovere il o i fili filettati.

Un noto metodo per l’estrazione di fili filettati per osteosintesi prevede l'impiego di normali pinze costituite da due leve vantaggiose che impugnate dalla parte dei bracci più lunghi consentono di generare una coppia di forze di ammorsaggio in corrispondenza delle due ganasce provviste sui bracci più corti.

Durante l’operazione di estrazione di un filo mediante l’uso di pinze si può presentare il seguente inconveniente.

A causa del fatto che l’operatore (il chirurgo ortopedico) indossa dei guanti elastici la presa può allentarsi a seguito di leggeri slittamenti dell’impugnatura. Ciò determina un allentamento della potenza applicata alle leve e di conseguenza una riduzione delle forze di ammorsaggio con conseguente possibilità di slittamento delle ganasce sulla testa del filo da estrarre.

Ε' anche noto un dispositivo estrattore per fili costituito da una chiave presentante nella sua estremità, opposta a quella in cui è realizzata l'impugnatura, una sede cilindrica entro la quale è fatto alloggiare la testa cilindrica del filo da estrarre. Sulla parete laterale di detta cavità cilindrica è provvisto un grano con asse perpendicolare all’asse della detta cavità cilindrica, avvitabile dall'esterno mediante una chiavetta a brugola, per bloccare la testa del filo da estrarre.

Il dispositivo estrattore noto presenta Γ inconveniente di non poter essere adoperato per estrarre fili la cui testa sia completamente posta al di sotto della cute del paziente a cui deve essere estratto il filo. Infatti, per poter bloccare con questo strumento la testa cilindrica del filo da estrarre è necessario agire sul detto grano di bloccaggio, che dovendo impegnare la superficie laterale della testa stessa, si verrebbe necessariamente a trovare al di sotto della superficie esterna della cute e quindi praticamente in una posizione non accessibile.

Durante le operazioni di rimozione del filo i dispositivi estrattori noti debbono essere fatti ruotare solidalmente al filo stesso, e nei casi in cui la testa del filo si trovi molto al di sotto della superficie esterna della cute potrebbero verificarsi degli accidentali impatti dello strumento con i tessuti molli circostanti la testa del filo da estrarre.

Scopo principale del presente trovato è quello di mettere a disposizione dei chirurghi ortopedici, un dispositivo per l’estrazione di fili filettati per osteosintesi che possa essere impugnato saldamente e che qualora si verificasse un allentamento della presa da parte dell'operatore, ciò non comporti un allentamento della presa del dispositivo sulla testa del filo stesso.

Il presente trovato si prefigge inoltre di fornire un dispositivo per l'estrazione di un filo che consenta l'estrazione anche dei fili le cui teste si trovino molto al di sotto della superficie esterna della cute, praticando filo ed evitando inoltre, o riducendo al minimo, gli impatti del dispositivo con le parti molti dei tessuti circostanti.

Questi scopi sono raggiunti da un dispositivo per l’estrazione di fili filettati per osteosintesi, caratterizzato dal fatto di comprende:

almeno due elementi a leva reciprocamente fulcrati ed aventi ad una estremità longitudinale sedi per l’afferraggio della testa di un filo da estrarre, e

mezzi di serraggio agenti sull'altra estremità di detti elementi a leva per promuovere l'allontanamento/awicinamento reciproco in modo da generare una coppia di forze di ammorsaggio sulla testa del filo.

Detti mezzi di serraggio sono preferibilmente a vite, costituiti da un perno filettato, munito di manopola, avvitato su una madrevite solidale all’estremità di uno dei detti elementi a leva. L’estremità del perno filettato rivolta verso il fulcro presenta una forma sostanzialmente troncoconica atta ad interagire con una superficie a piano inclinato formata nell’estremità dell'altro elemento a leva, in modo da determinarne la divaricazione all'atto dell'avvitamento del perno stesso. La filettatura del detto perno e della madrevite è opposta a quella del filetto dei fili.

Un primo vantaggio, offerto dalla maggior parte delle soluzioni proposte, consiste nel fatto che il dispositivo presenta un meccanismo di bloccaggio della testa del filo da estrarre che consente all'operatore di allentare momentaneamente la presa sullo stesso dispositivo, senza che per questo il dispositivo di estrazione allenti il proprio ammorsamento alla testa del filo. Inoltre le ganasce di tale dispositivo aumentano la propria con il filo filettato che si svita, grazie ad una filettatura del meccanismo di serraggio opposta a quella del filo da estrarre..

Un secondo vantaggio è dato dal fatto che il dispositivo proposto consente di rimuovere anche i fili filettati che presentano la propria testa annegata entro i tessuti molli e quindi non sporgente dalla cute. Infatti, grazie alla particolare forma deli’ estremità del dispositivo stesso recante le ganasce di serraggio, costituita, ad esempio in alcune particolari forme di realizzazione, da una prima porzione esternamente sostanzialmente cilindrica di diametro di poco superiore a quello del filo stesso e da una seconda porzione sostanzialmente troncoconica di raccordo alla restante parte del dispositivo estrattore, io stesso può facilmente ammorsare la testa del filo annegata entro i tessuti molli dopo aver eseguito una piccola incisione in prossimità della testa del filo.

Altri vantaggi appariranno dalla seguente descrizione dettagliata, nella quale sono illustrati alcuni possibili esempi di realizzazione del presente trovato, dati a titolo non limitativo, con riferimento agli allegati disegni, nei quali:

la Figura 1. è una vista frontale di un dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo il presente trovato;

la Figura 2 è una vista in esploso del dispositivo di figura precedente; la Figura 3 è una vista dal basso di un primo elemento a leva del dispositivo di Figura 1 ;

la Figura 4 è una vista dall'alto di un secondo elemento a leva del dispositivo di Figura 1 ;

la Figura 6 è una vista prospettica di una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione;

la Figura 7 è una vista prospettica di una terza forma di realizzazione dei dispositivo secondo la presente invenzione;

la Figura 8 è una vista in sezione di un particolare del dispositivo di Figura 7;

la Figura 9 è una vista prospettica di una quarta forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione;

la Figura 10 è una vista prospettica parziale in esploso del dispositivo di Figura 9;

la Figura 11 è una vista prospettica di una quinta forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione;

la Figura 12 è una vista prospettica parziale in esploso del dispositivo di Figura 11 ;

la Figura 13 è una vista in sezione parziale de! dispositivo di Figura 11 ; la Figura 14 è una vista prospettica di una sesta forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione.

Con riferimento alle Figure da 1 a 5, si noterà che in una prima forma realizzativa il dispositivo secondo invenzione comprende:

due elementi a leva 20 e 21 reciprocamente fulcrati ed aventi ad una loro estremità 20a e 21 a longitudinale sedi 22 e 23 per l'afferraggio della testa di un filo 19 da estrarre, e mezzi di serraggio 24-25 agenti sull'altra estremità 20b e 21 b di detti elementi a leva 20 e 21 per promuovere l'allontanamento/avvicinamento reciproco in modo da generare almeno una coppia di forze di ammorsaggio sulla testa del filo 19.

Come illustrato in Figura 1 , i mezzi di serraggio 24-25 sono a vite e sono costituiti da un perno 24 filettato, avvitato su una madrevite 25 solidale all'estremità 21 b dell'elemento a leva 21. L'asse di avanzamento di detti mezzi di serraggio 24-25 è sostanzialmente parallelo al secondo elemento a leva 21. L'estremità 24b del perno 24 filettato, rivolta verso il fulcro dei detti due elementi a leva 20 e 21 , presenta una forma sostanzialmente troncoconica atta ad interagire con una superficie 26 a piano inclinato formata nell'estremità 20b del primo elemento a leva 20, in modo da determinarne la divaricazione all'atto dell'avvitamento del perno stesso.

La filettatura del perno 24 e della madrevite 25 è opposta a quella del filetto dei fili. In tal modo, quando si continua ad avvitare il perno 24 nella madrevite 25, dopo che le estremità 20a e 21 a dei detti elementi a leva si sono chiuse sulla testa del filo da estrarre, la rotazione del dispositivo è tale da svitare il filo stesso, e quindi da estrarlo.

Il perno 24, illustrato in dettaglio in Figura 2, è provvisto, all'estremità 24b opposta a quella di forma sostanzialmente troncoconica, di una manopola avente una cavità 40 sostanzialmente poligonale, con asse longitudinale coassiale all'asse del perno stesso, atta all'inserimento di una brugola di serraggio, non illustrata nei disegni, che facilita le operazioni di avvitamento del perno 24 e quindi Come si nota nelle Figure 1 e 3, la madrevite 25 è costituita da una boccola con superficie esterna 27 scanalata atta a fungere da manopola, per fornire una presa migliore durante l'estrazione del filo, mediante svitamento dello stesso.

Come illustrato nelle Figure 3 e 4, sulle superfici affacciate delle estremità dei due elementi a leva sono state ricavate le sedi 22 e 23 per l'afferraggio della testa di un filo da estrarre. Dette sono costituite da cavità semicilindriche con diametro approssimativamente pari al diametro del filetto da estrarre ed hanno il proprio asse longitudinale coassiale all'asse longitudinale del dispositivo stesso.

L'estremità longitudinale dei due elementi a leva, opposta a quella alla quale sono applicati i mezzi di serraggio a vite e recante le dette sedi 22 e 23 è formata da una prima parte terminale cilindrica con diametro di poco superiore al diametro del filetto da estrarre e da una seconda parte sostanzialmente troncoconica di raccordo tra la detta prima parte e la parte centrale sostanzialmente cilindrica della coppia di elementi a leva. Detta estremità del dispositivo estrattore è stata così perché, quando il dispositivo è utilizzato per estrarre un filo la cui testa è immersa entro tessuti molli, la rotazione del dispositivo rechi il minor danno possibile ai tessuti stessi.

In Figura 6 è illustrata una seconda forma di realizzazione del dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo la presente invenzione, nella quale, a differenza della precedente realizzazione, l'asse di avanzamento dei mezzi di serraggio a vite è sostanzialmente realizzazione il perno 124 presenta due tratti 128 e 129 filettati, e il filetto dei due detti tratti 128 e 129 è opposto a quello delle madreviti 125 ricavate sulle estremità 120b, 121 b dei detti elementi a leva 120 e 120, in modo tale che la rotazione dei detti perni provochi l'allontanamento/avvicinamento dei detti elementi a leva.

Le madreviti 125 anziché essere realizzate direttamente sulle estremità 120b, 121 b dei detti elementi a leva 120 e 120 possono essere ottenute inserendo due elementi cilindrici 150, sui quali sono realizzate due cavità filettate di dimensioni corrispondenti alla filettatura dei detti tratti 128 e 129, entro cavità corrispondenti realizzate nelle dette estremità 120b, 12 1 b degli elementi a leva. Questa soluzione illustrata in Figura 6 consente di realizzare i due elementi a leva 120 e 121 con le opportune finiture superficiali legate al tipo di utilizzo dello strumento separatamente dagli elementi filettati.

In Figura 7 è illustrata una terza forma di realizzazione del dispositivo per l'estrazione di fili filettati secondo la presente invenzione, nella quale l'asse di avanzamento dei mezzi di serraggio a vite è ancora sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale del dispositivo stesso. Tuttavia, come meglio illustrato in Figura 8, detti mezzi di serraggio a vite sono costituiti da una coppia di perni 224 e 230, il primo dei quali è avvitabile sulla estremità 221 b del secondo elemento a leva del dispositivo estrattore, mentre il secondo è solidale con l'estremità 220b del primo elemento a leva e in combinazione con il perno 224 svolge la funzione di impugnatura del dispositivo stesso.

In Figura 9 è illustrata una quarta forma di realizzazione del dispositivo per l'estrazione di fili filettati secondo la presente invenzione, nella quale l'asse di avanzamento dei mezzi di serraggio a vite è sostanzialmente parallelo ad uno dei due elementi a leva 320 e 321.

Gli elementi a leva 320 e 321 sono formati in modo tale che insieme presentano una forma sostanzialmente troncoconica convergente verso le loro prime estremità 320a, 321 a, e sono elasticamente fulcrati alle loro seconde estremità 320b, 321 b a formare un corpo 331 al quale è applicata una manopola 331 ' per l'avvitamento/svitamento del filo da estrarre, quando le ganasce del dispositivo sono state ben serrate sulla testa del filo da estrarre. La coppia di ammorsaggio sulla testa del filo da estrarre è ottenuta daH'avvitamento di un ghiera 332, illustrata in dettaglio in Figura 10, sostanzialmente troncoconica cava, su un tratto 334 filettato dei due detti elementi a leva, ubicato in prossimità del fulcro degli stessi.

La ghiera 332 presenta inoltre una manopola zigrinata 333 atta a consentire una facile presa della stessa e di piegare i due elementi a leva in modo tale che le loro estremità 320a, 321 a, nelle quali sono state ricavate le sedi 322 e 323 per l'afferraggio della testa di un filo da estrarre, stringano l'estremità del filo stesso.

Le Figure 11 e 12 illustrano una quinta forma di realizzazione della presente invenzione che si differenzia da quella appena descritta per il fatto che i due elementi a leva 420 e 421 sono formati in modo convergente verso le loro seconde estremità 420b, 421 b, che sono prossimali al fulcro.

La Figura 13 è una sezione longitudinale del dispositivo di Figure 11 e 12 con la ghiera di bloccaggio 432 completamente avvitata sul tratto filettato 434 del corpo 431. In questa posizione il dispositivo è pronto per accogliere la testa del filo da estrarre entro le sedi 422 e 423 realizzate all'estremità 420a e 421 a dei due elementi a leva 420 e 421. Per realizzare la coppia di forze necessarie all'ammorsaggio della detta testa del filo è sufficiente svitare parzialmente la ghiera 432 avvicinandola alle estremità 420a e 421 a dei due detti elementi a leva.

Dalla Figura 13 risulta chiaro che i due elementi a leva 420 e 421 possono essere realizzati in un unico pezzo che è poi fissato al detto corpo 431 mediante una spina 435 o qualsiasi altro mezzo idoneo a fissare tra loro i due pezzi.

E' ovvio che i due elementi a leva ed il corpo possono essere realizzati indifferentemente anche in un pezzo unico, come nella forma di realizzazione illustrata nella figura 10. E' altresì evidente che la forma di realizzazione illustrata in Figura 10 può essere realizzata con i due elementi a leva 320 e 321 in un unico pezzo, che è poi fissato al corpo 331 mediante una spina o qualsiasi altro mezzo idoneo a fissare tra loro i due pezzi.

Questa realizzazione presenta il vantaggio che la ghiera di bloccaggio 432 non può sfilarsi da sola dalla coppia di elementi a leva Infatti per poter estrarre completamente la ghiera di bloccaggio 432 dalla coppia di elementi a leva 420 e 421 è necessario esercitare una forza avente direzione parallela all'asse longitudinale del dispositivo estrattore. Quando la ghiera 432 è stata svitata dal tratto filettato 434 e viene fatta scorrere longitudinalmente, la sua superficie interna entra in contatto con la superficie esterna dei due elementi a leva 420 e 421 , che, data la loro conicità convergente verso il proprio fulcro, impediscono alla ghiera stessa di sfilarsi. Solo piegando elasticamente i due elementi a leva, fino a far toccare tra loro le estremità 420a e 421 a, la ghiera può scorrere longitudinalmente fino a sfilarsi completamente dal dispositivo stesso. Questo evita che accidentalmente la ghiera possa sfilarsi durante le operazioni precedenti l'ammorsamento della testa del filo da estrarre.

In Figura 14 è infine illustrata una sesta forma di realizzazione dell'invenzione, in cui i due elementi a leva 520 e 521 sono fulcrati reciprocamente mediante un perno 539 a costituire una pinza. In prossimità di detto perno è previsto l'inserimento di una molla di ritorno 544 che consente al dispositivo estrattore, in assenza di azioni esterne, di rimanere in posizione aperta, cioè con le estremità 520a e 521 a, nelle quali sono state ricavate le sedi 522 e 523 per l'afferraggio della testa di un filo da estrarre, divaricate.

I mezzi di serraggio sono costituiti da un dispositivo a leva 541 comprendente un'asta 542 ed un anello 543 per il fulcraggio della detta asta 542. Detto anello è inoltre ancorato, dalla parte opposta a quella vincolata alla detta asta 542, ad una estremità 521 b di un elemento a leva 521 del dispositivo estrattore.

E' evidente che l'anello 543 potrebbe indifferentemente essere ancorato all'elemento a leva 520, e in tal caso l'asta 542 agirebbe sull'estremità 520b dell'elemento a leva 520.

Il dispositivo a leva 541 è ubicato in modo tale da permettere all'operatore, che impugna il dispositivo estrattore, di agire sull'estremità 542a della detta leva, costringendo tale estremità 542a ad avvicinarsi all'elemento 520, aumentando cosi la coppia di ammorsaggio sulla testa del filo da estrarre.

Così operando, infatti, il dispositivo 541 esercita una forza sull'elemento a leva 520 in corrispondenza del punto di contatto dell'asta 542, opportunamente sagomata, con l'estremità 520b dell'elemento a leva 520, che tende ad avvicinare tra loro le due estremità 520b e 521 b dei due elementi a leva. Più Γ estremità 542a dell'asta 542 si avvicina all'elemento 520, più i due elementi a leva 520 e 521 de! dispositivo estrattore sono forzati a stringere le ganasce 520a e 521 a del dispositivo stesso, generando così la coppia di forze necessarie per l'ammorsaggio sulla testa del filo da estrarre.

Claims

RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo per l'estrazione di fili filettati per osteosintesi, caratterizzato da! fatto di comprendere: almeno due elementi a leva (20-21 , 120-121 , 220-221 , 320-321 , 420-421 , 520-521 ) reciprocamente fulcrati ed aventi ad una estremità (20a-21a, 120a-121a, 220a-221a, 320a-321a, 420a-421 a, 520a-521a) longitudinale sedi (22-23, 122-123, 222-223, 322-323, 422-423, 522-523) per l'afferraggio della testa di un filo (19) da estrarre, e mezzi di serraggio agenti sull'altra estremità (20b-21 b, 120b-121 b, 220b-221 b, 320b-321 b, 420b-421 b, 520b-521 b) di detti elementi a leva per promuovere l'allontanamento/avvicinamento reciproco in modo da generare almeno una coppia di forze di ammorsaggio sulla testa del filo.
2. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 1 , in cui i mezzi di serraggio sono a vite.
3. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 2, in cui detti mezzi di serraggio a vite sono costituiti da almeno un perno (24, 124, 224) filettato, munito di manopola, avvitato su una madrevite (25, 125, 225) solidale all'estremità di uno dei detti elementi a leva.
4. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 3, in cui l'asse di avanzamento di detti mezzi di serraggio a vite è sostanzialmente parallelo ad uno dei detti elementi a leva (20-21 , 320-321 , 420-421 ).
5. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 3, in cui l'asse di avanzamento di detti mezzi di serraggio a vite è sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale del dispositivo stesso.
6. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 5, in cui l'estremità (24b) del perno (24) filettato rivolta verso il fulcro presenta una forma sostanzialmente troncoconica atta ad interagire con una superficie (26) a piano inclinato formata nell'estremità (20b) dell'altro elemento a leva, in modo da determinarne la divaricazione all'atto dell'avvitamento del perno stesso.
7. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 6, in cui la filettatura del detto perno (24) e della madrevite (25) è opposta a quella de! filetto dei fili.
8. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 7, in cui il detto perno (24) è provvisto, all'estremità manopola avente una cavità (40) sostanzialmente poligonale, con asse longitudinale coassiale all'asse del perno stesso, atta all'inserimento di una brugola di serraggio.
9. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 8, in cui detta madrevite (25) è costituita da una boccola con superficie esterna (27) scanalata o similare atta a fungere da manopola, per fornire la presa durante l'estrazione del filo, mediante svitamento dello stesso.
10. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 2, in cui detti elementi a leva (320-321 , 420-421 ) sono elasticamente fulcrati ad una loro prima estremità (320b-321b, 420b-421 b), presentano una forma complessiva sostanzialmente troncoconica e sono filettati in un tratto (334, 344) prossimale alle dette prime estremità, ed in cui i detti mezzi di serraggio sono costituiti da una ghiera di bloccaggio (332, 432) internamente filettata atta ad avvitarsi sul tratto (334, 434) filettato dei detti elementi a leva, in modo da avvicinare tra loro le seconde estremità estremità (320a, 321 a) dei detti elementi.
11. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 5, in cui il detto perno (124) presenta due tratti (128 e 129) filettati, ed in cui il filetto dei due detti tratti dei perno (124) è 12 1 b) dei detti elementi a leva (120, 121 ), in modo tale che la rotazione dei detti perni provochi l'allontanamento/avvicinamento dei detti elementi a leva.
12. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 11 , in cui dette madreviti (125) sono ricavate su due elementi cilindrici (150), inseriti rispettivamente entro due corrispondenti cavità cilindriche con asse sostanzialmente perpendicolare a quello delie madreviti (125), ubicate in prossimità delle estremità (120b, 121 b) dei detti elementi a leva (120 e 121 ).
13. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 5, in cui l'elemento a leva, opposto a quello sul quale è montato il detto perno (224) filettato, è dotato di una seconda manopola (231 ) montata su un perno (230) fisso sostanzialmente coassiale al detto perno (224).
14. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 1 , in cui i mezzi di serraggio sono a leva.
15. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 14, in cui i mezzi di serraggio a leva sono costituiti da un'asta (542) ed un anello (543) per il fulcraggio della detta asta (542), detto anello essendo ancorato, dalla parte opposta a quella vincolata alla detta asta (542), ad una estremità (520b o 521 b) di un elemento a leva (520 o 521 ) del dispositivo stesso.
16. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 1 , in cui le sedi (22-23, 122-123, 222-223, 322-323, 422-423) per l'afferraggio della testa di un filo da estrarre sono costituite da cavità semicilìndriche con diametro approssimativamente pari al diametro del filetto da estrarre e con asse longitudinale coassiale all'asse longitudinale del dispositivo Stesso.
17. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati, secondo rivendicazione 1 , in cui l'estremità longitudinale dei detti elementi a leva recante le dette sedi (22-23, 122-123, 222-223, 322-323, 422-423) è formata da una prima parte terminale cilindrica con diametro di poco superiore al diametro del filetto da estrarre e da una seconda parte sostanzialmente troncoconica di raccordo tra la detta prima parte e la parte centrale sostanzialmente cilindrica della coppia di elementi a leva.
18. Dispositivo per l'estrazione di fili filettati sostanzialmente come sopra descritto con riferimento ai dise gni e come sopra indicato.