ITMI971217A1 - Dispositivo di chiusura su un'anta battente inferiore di finestre doppie porte o simili - Google Patents

Dispositivo di chiusura su un'anta battente inferiore di finestre doppie porte o simili Download PDF

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ITMI971217A1
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IT
Italy
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closing device
coupling pin
base body
hole
locking
Prior art date
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IT97MI001217A
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Inventor
Giovanni Zaccaria
Original Assignee
Roto Frank Ag
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Description

TESTO DELLA DESCRIZIONE
L'invenzione si riferisce ad un dispositivo di chiusura per l'azionamento di almeno un'asta attuatrice spostabile in una posizione d'apertura o di chiusura sull'anta battente inferiore di finestre doppie, porte o simili, con un corpo di base, il quale presenta almeno un foro allungato, nel quale viene guidato longitudinalmente scorrevole un perno d'innesto per la corrispondente asta attuatrice, laddove il perno d'innesto è collegato con una (prima) leva di un ingranaggio di divaricamento, il quale presenta un'ulteriore (seconda) leva che risulta guidata sul corpo di base e laddove le due leve sono fra loro accoppiate in modo spostabile angolarmente intorno ad un asse di rotazione.
Dalla domanda pubblicata di brevetto tedesco 3504 025 è noto un dispositivo di chiusura del tipo citato all'inizio. Esso serve per serrare di per sé l'anta battente inferiore di finestre doppie o porte che non presentano un montante centrale. Ciò avviene mediante l'azionamento manuale del dispositivo di chiusura che, per mezzo di almeno un perno d'innesto, sposta un'associata asta attuatrice nella posizione di chiusura. Sono preferibilmente previste due aste attuatrici che mediante il dispositivo di chiusura eseguono un movimento opposto, per cui l'anta battente inferiore viene fissata sia superiormente che inferiormente.
Il dispositivo di chiusura è alloggiato nella scanalatura dell'anta, per cui non risulta visibile quando la finestra è chiusa, vale a dire che esso viene coperto dall'anta battente superiore. Quando viene aperta l'anta battente superiore, il dispositivo di chiusura diventa accessibile e può essere portato manualmente nella posizione di apertura, per cui l'asta o le aste attuatrici liberano l'anta battente inferiore. A questo punto si può aprire anche quest' ultima. La desiderata facilità d'esecuzione delle parti costruttive può però provocare che il dispositivo di chiusura disposto nella posizione di apertura si sposti involontariamente da solo nella posizione di chiusura, per cui durante la chiusura dell'anta battente inferiore una o più estremità delle aste attuatrici urtano contro il telaio della finestra e lo danneggiano .
Dalla domanda pubblicata di brevetto tedesco 3504 025, risulta evidente un ingranaggio a scanalature per finestre a due ante o porte, privo di un elemento di serraggio .
Nel brevetto US 2,188,532 viene descritto un meccanismo di chiusura per porte. Esso presenta dei tratti di asta di chiusura provvisti di dentatura, nella quale s'impegna un dispositivo a molla. Questo meccanismo di chiusura per porte è diverso dal tipo dell'oggetto della presente invenzione.
L'invenzione si pone il.compito di realizzare un dispositivo di chiusura del tipo citato all'inizio che eviti gli svantaggi precedentemente menzionati e presenti in particolare una semplice costruzione.
Questo compito viene risolto secondo l'invenzione mediante almeno un elemento di bloccaggio che, realizzato quale sporgenza di bloccaggio, tiene l'ingranaggio di divaricamento nella posizione di apertura, coopera con il perno d'innesto ed è disposto sul corpo di base. All'atto dello spostamento dell'ingranaggio di divaricamento nella posizione d'apertura, l'elemento di bloccaggio viene oltrepassato superiormentedal perno d'innesto, laddove è necessario "una forza di bloccaggio. Questa forza deve essere esercitata anche quando l'ingranaggio di divaricamento deve essere spostato nuovamente nella posizione di chiusura. Per "mezzo di ciò viene realizzata una resistenza che;impedisce una chiusura involontaria, provocata dalla forza di gravità o simili, del dispositivo di chiusura. La realizzazione di questo apparecchio di chiusura quale elemento di bloccaggio cooperante con il perno d'innesto è facile ed economica. Con il termine "elemento di bloccaggio" nell'ambito di questa domanda s'intende una realizzazione che impedisce al perno d'innesto di abbandonare una posizione preferita e volutamente assunta, cioè la posizione d'apertura, senza esercitare una particolare forza. Per questo motivo, non risulta determinante il fatto che il perno d'innesto venga tenuto in una posizione molto particolare dall'elemento di bloccaggio, ma tale fatto è tuttavia compreso dall'idea dell'invenzione. È sufficiente che l'elemento di bloccaggio presenti una resistenza che deve essere superata dal perno d'innesto e che permette un ritorno del perno d' innesto, solo esercitando volutamente una forza manuale. Dallo stato della tecnica è già noto il fatto di fissare la posizione d'apertura dell'ingranaggio di divaricamento per mezzo di una molla di traziòné elicoidale che s'impegna a due perni d'innèsto rispettivamente associati ad un'asta attuatrice e li- spinge uno verso l'altro. Questa realizzazione richiede da un lato una parte costruttiva dispendiosa, cioè la molla di trazione elicoidale, ed è dall'altro lato soggetta a danneggiamenti, poiché a causa della corrosione, ecc., sono inevitabili delle rotture della molla. La realizzazione secondo l'invenzione mediante un semplice elemento di bloccaggio, cioè con una sporgenza di bloccaggio facilmente realizzata che deve essere superata da un perno d'innesto, risulta estremamente semplice ed affidabile.
Preferibilmente, la sporgenza di bloccaggio si trova su una parete del foro allungato nel percorso di scorrimento del perno d'innesto. In particolare, si può prevedere che la parete del foro allungato presenti su lati fra loro opposti rispettivamente una sporgenza di bloccaggio, per cui il perno d'innesto, durante il suo movimento di spostamento, deve passare forzatamente attraverso il restringimento formato dalle due scanalature di bloccaggio, applicando un corrispondente dispendio di forza. Lo spostamento del dispositivo di chiusura nella posizione d'apertura avviene preferibilmente col fatto che l'utente afferra un tratto di presa di una delle leve e lo sposta angolarmente, per cui, in questo modo, esso si sposta angolarmente fuori dalla zona scanalata, sporgendo "a guisa di bandierina". Lo spostamento angolare della leva produce di conseguenza uno spostamento del perno d'innesto. Lo spostamento all'indietro della leva viene impedito mediante l'appoggio del perno d'innesto all'elemento di bloccaggio superato nella posizione d'apertura.
Finora si è discusso dell'oggetto dell'invenzione solo per quanto riguarda un perno d'innesto per un'asta attuatrice. Nel caso di una tale costruzione è possibile realizzare l'invenzione. Essa è però adatta anche per dispositivi di chiusura che presentano dei perni d'innesto spostabili in sensi opposti che vengono mossi rispettivamente da una delle due leve dell'ingranaggio di divaricamento ed in questo modo trascinano le associate aste attuatrici. In tal senso, le realizzazioni di questa domanda sono valide per dispositivi di chiusura sia con uno che con due aste attuatrici .
L'invenzione si riferisce inoltre ad un dispositivo di chiusura per l'azionamento di almeno un'asta attuatrice spostabile in una posizione d'apertura o di chiusura sull'anta battente inferiore di finestre doppie, porte o simili, con un corpo di base, il quale presenta almeno un foro allungato, in cui viene guidato longitudinalmente scorrevole un perno d'innesto per l'associata asta attuatrice, laddove il perno d'innesto è collegato con una (prima) leva di un ingranaggio di divaricamento, il quale presenta un'ulteriore (seconda) leva guidata sul corpo di base e laddove le due leve sono fra loro accoppiate in modo spostabile angolarmente intorno ad un asse di rotazione. In alternativa od in aggiunta alle realizzazioni precedentemente menzionate, si può prevedere che il foro allungato sia realizzato a forma di toppa di serratura e presenti un tratto di foro allungato nonché un tratto di foro circolare che libera il perno d'innesto. Spostando il perno d'innesto nel tratto di foro circolare ed estraendo il perno<' >d'innesto nella direzione longitudinale del perno dal tratto di foro circolare, è facilmente possibile separare il corpo di base dalla leva. Il montaggio nonché lo smontaggio del dispositivo di chiusura è quindi conformato in modo particolarmente semplice e non richiede dei provvedimenti dispendiosi - come per esempio, una chiodatura delle parti - per cui esse risultano fra .loro mobili, ma tenute insieme reeìprocarnente in modo inseparabile. Nella zona del tratto di foro al ùngatò, la leva si sostiene ad un lato del corpo di base ed il perno d'innesto impegna da sopra con un colletto di sostegno il bordo del tratto di foro allungato sull'altro lato del corpo di base, per cui è presente una guida definita. Quando l'ingranaggio di divaricamento viene portato nella posizione d'apertura, spostandosi anche un po' più oltre, il colletto di sostegno arriva nella zona del tratto di foro circolare del foro a forma di toppa, per cui risulta possibile un'estrazione assiale del perno d'innesto collegato saldamente con l'associata leva. A tale scopo, il diametro del tratto di foro circolare è più grande della misura - in particolare del diametro -del colletto di sostegno disposto sul perno d'innesto.
Inoltre è vantaggioso il fatto che l'elemento di bloccaggio sia disposto<’ >nel tratto di foro allungato ad una certa distanza dal tratto di foro circolare. Ne risulta che il perno d'innesto, dopo il superamento dell'elemento di bloccaggio, durante lo spostamento dell'ingranaggio di divaricamento nella posizione d'apertura, viene guidato innanzi tutto nella zona restante del tratto di foro allungato, prima che, nell'ambito del suo ulteriore spostamento, entri nel tratto di foro- circolare. Quando - come previsto secondo l'invenzione - viene impedito a causa di provvedimenti costruttivi che - senza particolari accorgimenti - il perno d'innesto possa entrare nel tratto di foro circolare, ciò significa che nella posizione di bloccaggio viene garantita una guida sicura del perno d'innesto sul corpo di base. Solo quando, mediante degli accorgimenti voluti, viene cambiata questa posizione del perno d'innesto ed il perno d'innesto viene portato nel tratto di foro circolare, è possibile - se desiderato - effettuare uno smontaggio del dispositivo di chiusura.
Si può in particolare prevedere che l'asta attuatrice sporga sopra il perno d'innesto con una zona d'estremità che nella posizione d'apertura dell'ingranaggio di divaricamento urta contro uno scontro fisso o mobile, previsto sul corpo di base stesso (in particolare di un solo pezzo con il corpo di base), il quale impedisce la posizione allineata del tratto di foro circolare e del colletto di sostegno. Solo quando lo scontro viene portato nella posizione di sgancio è possibile, mediante uno spostamento del tratto di presa di una leva, portare il perno nella posizione allineata con il tratto di foro circolare, per cui la chiusura può essere anche smontata. In particolare, si prevede che lo scontro sia formato da un corsoio disposto in una scanalatura dell'anta per trattenere il dispositivo di chiusura. Questo corsoio svolge quindi una doppia funzione ; da un lato viene impiegato per un bloccaggio del dispositivo di chiusura nella scanalatura dell'anta e, dall'altro lato, serve quale scontro cooperante con la zona d'estremità dell'associata asta attuatrice.
Il corsoio presenta preferibilmente un foro filettato, nel quale risulta avvitata una vite filettata che s'impegna in una sfinestratura, in particolare in un foro allungato del corpo di base che si estende almeno all'incirca nella direzione di movimento dell'asta attuatrice. Quando la vite filettata viene serrata, allora il corsoio si sposta verso il corpo di base, per cui, per mezzo di ciò, la disposizione viene trattenuta in modo bloccante nella scanalatura dell'anta. Nel contempo, in questo modo viene fissata la posizione relativa del corsoio rispetto al corpo di base, laddove questa posizione, a montaggio avvenuto, rappresenta una posizione che serve quale scontro per l'estremità dell'asta attuatrice. Quando è necessario effettuare uno smontaggio del dispositivo di chiusura ed un disassemblaggio dello stesso, la vite filettata viene allentata, per cui il corsoio e quindi lo scontro possono essere portati in una posizione che permette un ulteriore spostamento del perno d'innesto in modo tale, per cui viene raggiunta la posizione di allineamento del tratto di foro circolare e del colletto di sostegno ed è possibile estrarre dal foro a forma di toppa il perno d'innesto insieme alla leva. Nel contempo, l'allentamento del corsoio permette un movimento di scorrimento dell'intero dispositivo di chiusura nella scanalatura dell'anta, per cui il dispositivo di chiusura può essere spinto fino all'estremità della scanalatura ed estratto dalla stessa. Quando non si vuole eseguire un'estrazione del dispositivo di chiusura e dell'associata asta attuatrice dalla scanalatura dell'anta o ciò non risulta possibile a causa delle condizioni di montaggio senza sganciare l'anta, è possibile eseguire nel modo appena descritto uno smontaggio del dispositivo di chiusura, in cui solo il corsoio rimane nella scanalatura dell'anta. Se il corsoio presenta un fianco spostabile, per esempio sotto forma di grano filettato o simili, è addirittura possibile, dopo la rimozione del corpo di base e lo spostamento del grano filettato, asportare dalla scanalatura anche il corsoio trasversalmente all'estensione longitudinale della scanalatura.
La forma esecutiva preferita presenta due perni d'innesto che sono rispettivamente disposti fissi all'estremità di una delle due leve, laddove ad ogni perno d'innesto è associata un'asta attuatrice, le quali vengono spostate in sensi opposti per mezzo del dispositivo di chiusura. Preferibilmente, le aste attuatrici presentano dei fori, nei quali vengono inseriti i perni d'innesto con le loro zone d'estremità. In un caso del genere, ogni perno d'innesto è associato ad un elemento di bloccaggio, per cui all'apertura della chiusura, dapprima un perno d'innesto e poi l'altro superano il corrispondente elemento di bloccaggio. In particolare, in un caso del genere, entrambi i fori allungati sono realizzati quali fori allungati a forma di toppa. Inoltre risulta poi vantaggioso il fatto di prevedere due corsoi aventi fra loro uno spazio di scorrimento e cooperanti rispettivamente con l'associata zona d'estremità di due aste attuatrici. Quando si vuole eseguire uno smontaggio, i due corsoi vengono spostati uno verso l'altro. Per permettere questo movimento, fra gli stessi è previsto uno spazio di scorrimento. Quando i due corsoi si trovano nella posizione avvicinata, le zone d'estremità delle associate aste attuatrici vengono^ spostate in misura tale, per cui i due perni d'innesto possono fuoriuscire dai tratti di foro circolare dei fori allungati a forma di toppa.
Grazie al semplice smontaggio del dispositivo di chiusura, è preferibilmente possibile impiegare tale dispositivo per ante di finestra che si chiudono a sinistra od anche a destra, senza richiedere delle parte supplementari. Tutt'al più si necessita di una rotazione del corpo di base, cioè esso viene spinto ovvero fissato di 180° nella direzione opposta nella scanalatura dell'anta della finestra nel caso di un passaggio da una finestra battente a sinistra ad una finestra battente a destra. Ciò è tuttavia necessario solo quando il corpo di base non risulta costruito longitudinalmente simmetrico. Nel caso di una realizzazione longitudinalmente simmetrica non è necessaria neanche una rotazione del corpo di base. Nel caso di un passaggio da una finestra battente a destra ad una finestra battente a sinistra, le due leve collegate saldamente fra loro e preferibilmente spostabili angolarmente intorno all'asse di rotazione possono essere facilmente spostate in una posizione tale, per cui, nella posizione di chiusura, la leva che presenta la maniglia è sempre rivolta verso il basso e - per lo spostamento nella posizione di apertura - deve essere sollevata dalla posizione verticale rivolta verso il basso ad una "posizione a bandierina".
L'invenzìone verrà ora descritta con riferimento a degli esempi esecutivi illustrati nei disegni, nei quali :
- la fig. 1 illustra una vista su una finestra a due ante, laddove l'anta battente inferiore è provvista di un dispositivo di chiusura,
la fig. 2 illustra una vista anteriore sul dispositivo di chiusura,
la fig. 3 illustra una vista laterale, parzialmente in sezione, del dispositivo di chiusura secondo la fig. 2,
- la fig. 4 illustra una vista da sotto su un corpo di base del dispositivo di chiusura,
- la fig. 5 illustra una vista da sopra sul corpo di base secondo la fig. 4,
la fig. 6 illustra una vista in sezione attraverso il corpo di base lungo la linea VI-VI nella fig. 4,
la fig. 7 illustra una vista in sezione longitudinale attraverso il corpo di base lungo la linea VII-VII nella fig. 5,
- la fig. 8 illustra una vista laterale su una disposizione di leve del dispositivo di chiusura,
- la fig. 9 illustra la disposizione di leve della fig. 8 in una vista anteriore,
- la fig. 10 illustra una vista dettagliata di un foro allungatp del corpo di base,
- la fig. 11 illustra un dispositivo di chiusura secondo un ulteriore -esempio:esecutivo in una vista da sopra,-laddove alcune parti del dispositivo di chiusura non sono state illustrate per motivi di chiarezza,
- la fig. 12 illustra il dispositivo di chiusura della fig. 11 in una vista da sotto e
la fig. 13 illustra delle rappresentazioni schematiche di posizioni di scorrimento.
La fig. 1 illustra una finestra 1 che presenta un telaio stazionario 2 di finestra e due ante 3 e 4 di finestra. L'anta 3 di finestra è un'anta battente superiore ; l'anta 4 di finestra è realizzata quale anta battente inferiore. Per chiudere la finestra 1 viene innanzi tutto portata l'anta 4 di finestra nella posizione di chiusura e successivamente avviene la chiusura dell'anta 3 di finestra. All'atto dell'apertura della finestra 1 si esegue la sequenza inversa, cioè, dapprima si deve aprire l'anta 3 di finestra per potere poi aprire l'anta 4 di finestra. Ciò è possibile solo previo sbloccaggio dell'anta battente inferiore 4 di finestra mediante azionamento del dispositivo di chiusura. Con il dispositivo di chiusura 5 è possibile fissare l'anta 4 di finestra al telaio 2 di finestra. A tale scopo, dal dispositivo di chiusura 5 vengono estratte ovvero ritirate le aste attuatrici, mobili in sensi opposti, che cooperano con corrispondenti controelementi del telaio 2 di finestra.
Nella fig. 2 è illustrato più dettagliatamente il dispositivo di chiusura 5. Esso presenta un corpo di base 6, una disposizione di leve 7 ed un perno d'innesto 8.
Secondo le figg. 4 e 5, il corpo di base 6 viene attraversato da due fori allungati 9, i quali sono realizzati quali fori 10 a guisa di toppa e presentano perciò un tratto 11 di foro allungato ed un tratto 12 di foro circolare. I fori allungati 9 si estendono verso l'estensione longitudinale del corpo di base 6, laddove i due tratti 12 di foro circolare sono disposti uno rivolto verso l'altro. Nella zona fra i due fori allungati 9 è realizzato un dispositivo di arresto 13 che, avente forma di corsoio realizzato di un solo pezzo con il corpo di base 6, è inseribile con delle alette sporgenti 14 in una scanalatura corrispondentemente realizzata del profilo dell'anta 4 di finèstra. Ulteriori alette 15 si trovano nelle zone d'estremità esterne dei tratti 11 di foro allungato. Esse entrano nella scanalatura dell'anta 4 di finestra all'atto dell'inserimento del corpo di base 6. Il fissaggio nella scanalatura avviene per mezzo di un grano filettato 16 che risulta avvitato in un foro filettato 17 del corpo di base 6 e può essere spostato mediante rotazione in modo tale, per cui esso si appoggia sul fondo della scanalatura dell'anta 4 di finestra ed esegue in questo modo il fissaggio del dispositivo di chiusura 5. In una zona più bassa della scanalatura dell'anta 4 di finestra sono guidate longitudinalmente scorrevoli le aste attuatrici 18 già precedentemente menzionate, vale a dire che esse si trovano - secondo la fig. 3 - nella zona del lato inferiore del corpo di base 6.
La disposizione di leve 7 presenta - secondo la fig. 8 - una prima leva 19 che nelle sue due zone d'estremità presenta dei tratti d'estremità 20 e 21 piegati a gomito. Al tratto d'estremità 20 è fissato, preferibilmente mediante chiodatura, il perno d'innesto 8. Sulla zona d'estremità 21 è infilato un pezzo d'af ferramento 23 preferibilmente di materia plastica, vale a dire che in questo punto è stata realizzata una maniglia 24. Alla prima leva 19 è supportata una seconda leva 26 spostabile angolarmente intorno ad un asse di rotazione 25. Esso si trova ad un'altezza corrispondente all'altezza del tratto terminale 20. Ciò risulta possibile grazie alla suddetta piegatura a gomito. Nella fig. 2 sono illustrate le due leve 19 e 26 nella posizione di chiusura del dispositivo di chiusura 5, vale a dire che esse sono fra loro allineate, laddove in un foro 27 della seconda leva 19 s'impegna con bloccaggio una sporgenza imbutita 28 della prima leva 19. Nella fig. 9 è illustrato uno spostamento della seconda leva 26 relativamente alla prima leva 19, laddove la posizione indicata con linee a tratto e punto della seconda leva 26 illustra una disposizione come risulta impiegata per esempio per ante 4 battenti a sinistra di finestra e - nella posizione illustrata con linee e punti doppi - la leva 26 assume una posizione, come risulta necessaria per ante 4 battenti a destra di finestra. Nel contempo, mediante un corrispondente spostamento delle leve è possibile impiegare la stessa disposizione di leve 7 per entrambi i tipi di finestra.
Nella zona d'estremità libera 29 della seconda leva 26, quest'ultima presenta anch'essa un perno d'innesto 8, laddove le estremità libere dei due perni d'innesto 8 della disposizione di leve 7 sono rivolte in senso opposto al lato inferiore 30 della disposizione di leve 7. Proprio come nel caso della prima leva 19, anche nella seconda leva 26 il corrispondente perno d'innesto 8 risulta fissato ad essa,,in particolàre mediante chiodatura.
<‘ >Una:particolarità è ..costituita dal fatto che sul corpo di base 6 sono realizzati degli elementi di bloccaggio 31. Il corpo di base 6 è preferibilmente di materia plastica, laddove anche gli elementi di bloccaggio 31 vengono.; applicati durante la formatura nel procedimento di stampaggio ad iniezione. Gli elementi di bloccaggio 31 sono disposti sulla parete 32 di ogni foro allungato 9. Essi si trovano ad una distanza 'a' dal rispettivo tratto associato 12 di foro circolare. La disposizione è stata scelta in modo tale, per cui, per ogni foro allungato 9, due elementi di bloccaggio 31 sono diametralmente opposti rispetto all'asse longitudinale 33 del corpo di base 6. Gli elementi di bloccaggio 31 formano delle sporgenze di -bloccaggio 34 che cooperano con gli associati perni d'innesto 8. Ciò significa che il diametro del rispettivo perno d' innesto 8 è più grande della distanza libera 'b' fra gli elementi di bloccaggio 31 rispettivamente disposti diametralmente opposti di ogni foro 10 a guisa di toppa. Ne risulta che - nel caso di uno spostamento longitudinale del rispettivo perno d'innesto 8 nell'associato foro longitudinale 9 - si deve superare una resistenza, vale a dire che si deve applicare una determinata forza, per spostare il corrispondente perno d'innesto 8 sopra gli elementi di bloccaggio 31.
Nella fig. 10 è illustrato - in una rappresentazione fortemente ingrandita - un dettaglio del foro allungato 9, per cui gli elementi di bloccaggio 31 risultano disposti e realizzati sulla parete 32 del foro allungato 9, per cui, nel caso di uno scorrimento longitudinale del perno d'innesto 8, essi possono essere oltrepassati esercitando una forza più intensa. A tale scopo si prevede che il perno d'innesto 8 per il superamento degli elementi di bloccaggio 31 verso il tratto 12 di foro circolare richieda una forza di superamento supplementare minore di quella esercitata in senso opposto, cioè quando il perno d'innesto 8 - proveniente dal tratto 12 di foro circolare oltrepassa gli elementi di bloccaggio 31. A tale scopo si prevede che ogni elemento di bloccaggio 31 - sul lato rivolto in senso opposto al tratto 12 di foro circolare - presenti una superficie inclinata di scorrimento 48 che, rispetto alla restante parete 32 del foro allungato 9, si estende ad un angolo a. Sul lato rivolto verso il tratto 12 di foro circolare, ogni elemento di bloccaggio.31 presenta una superficie 47 estendentesi concava che viene generata mediante una corrispondente realizzazione della parete del foro allungato 9. Le superfici inclinate di scorrimento 48 e le superfici 47 estendentisi concave si incontrano - in ogni elemento di bloccaggio 31 - in un vertice che -per quanto riguarda il foro allungato 9 - indica il suo punto più stretto, il quale presenta poi la larghezza 'b'. La larghezza ’b' è più piccola del diametro del perno d'innesto 8, per cui all'atto del superamento si deve esercitare una forza corrispondente, ottenendo un effetto a scatto ovvero di bloccaggio.
Per spostare il dispositivo di chiusura 5 dalla sua posizione di chiusura - secondo la fig. 2 - ad una posizione di apertura - secondo la fig- 1 - è necessario che l'utente afferri la maniglia 24 e sposti angolarmente la prima leva 19 intorno al perno d'innesto superiore 8 (figg. 2 e 3) agente quale asse di rotazione 25. A tale scopo, la seconda leva 26 viene trascinata dall'accoppiamento tramite l'asse di rotazione 25. Durante l'ulteriore spostamento angolare <■>della leva, i due perni d'innesto 8 si avvicinano, cioè si spostano lungo gli associati tratti 11 di foro allungato, finché non appoggiano ai rispettivi elementi di bloccaggio 31. Se a questo punto, l'utente esercita un maggiore forza sulla maniglia 24, prima il perno d'innesto 8 e poi anche l'altro perno d'innesto 8 oltrepasseranno il rispettivo elemento di bloccaggio 31. L'ulteriore movimento della leva viene fermato col fatto che le zone d'estremità 35 delle aste attuatrici 18 urtano con le loro superfici di testa 36 contro le superfici di testa 37 del dispositivo di arresto 13. La disposizione e la dimensione viene scelta in modo tale, per cui in questa posizione di appoggio i perni d'innesto 8 si trovano all'interno della distanza 'a' fra gli elementi di bloccaggio 31 ed il corrispondente tratto 12 di foro circolare. In questo modo viene impedito che i perni d'innesto 8 possano entrare nei tratti 12 di foro circolare. In questo modo viene assicurato un assiemaggio dell'intera disposizione, poiché viene garantita una guida definita dei perni d'innesto 8 nei tratti 11 di foro allungato. Tale guida viene realizzata col fatto che la rispettiva leva 19 ovvero 26 si sostiene sul lato superiore 38 del corpo di base 6 ed ogni perno d'innesto 8 presenta un colletto di sostegno 39 che afferra da sopra il tratto 11 rispettivamente associato di foro allungato e risulta opposto con piccolo gioco al lato inferiore 40 del corpo di base 6.
La fig. 13 illustra - in una rappresentazione schematica - delle differenti posizioni dei due perni d'innesto 8 assunte mediante l'azionamento delle disposizioni a leve 7. Le posizioni I indicano la posizione dei due perni d'innesto 8 nella posizione di chiusura del dispositivo di chiusura. 'I due perni d'innesto 8 hanno estratto completamente le associate aste attuatrici -18. Quando la disposizione a leve 7 viene azionata in modo tale, per cui i due perni d'innesto 8 oltrepassano gli elementi di bloccaggio 31 e le aste attuatrici 18 assumono le loro posizioni completamente ritirate, allora sono state assunte le posizioni indicate con II, laddove viene impedito un ulteriore ritiro delle aste attuatrici 18 mediante i provvedimenti già descritti precedentemente. Un'estrazione involontaria ed autonoma delle aste attuatrici viene impedito dagli elementi di bloccaggio 31. Con le posizioni III vengono indicate le posizioni dei perni d'innesto che devono essere assunte per lo smontaggio del dispositivo di chiusura. I due perni d'innestò 8 sono congruenti ai tratti 12 di foro circolare.
I tratti 12 di foro circolare dei due fori 10 a guisa di tòppa permettono durante la realizzazione del dispositivo di chiusura 5 un montaggio particolarmente semplice. A tale scopo è solo necessario spostare le leve 19 e 26 provviste di perni d'innesto 8 in una posizione di divaricamento tale, per cui la distanza reciproca dei due perni d'innesto 8 corrisponde alla distanza dei due tratti 12 di foro circolare. La dispòsizione di leve1 7 còsi approntata viene poi avvicinata al corpo di base 6 in modo tale, per cui il perno d'innesto 8 attraversa con il suo colletto di sostegno 39 i tratti 12 di foro circolare e poi gli incavi delle barre attuatrici^ 18. A tale scopo, i diametri dei tratti 12 di foro circolare sono leggermente più grandi dei diametri dei colletti di sostegno 39. Successivamente si verifica lo spostamento angolare della disposizione di leve 7 nella posizione di chiusura, laddove i perni d'innesto 8 si allontanano reciprocamente ed entrano nei tratti 11 di foro allungato. In questo modo non è più possibile allontanare la disposizione di leve 7 dalla piastra di base .6. In modo corrispondente si può verificare uno smontaggio, laddove è inoltre possibile disporre la disposizione di leve 7 in un'altra posizione, vale a dire nell'altra posizione illustrata nella fig. 9 della piastra di base 6, qualora si debba cambiare il tipo di battuta (bàttuta a destra ovvero battuta a sinistra).
Per eseguire uno smontaggio del dispositivo di chiusura sull'anta 4 di finestra, senza un'estrazione laterale dell'intera disposizione, quindi anche delle aste attuatrici 18, dalla scanalatura dell'anta 4 di finestra, si prevede - secondo le figg. 11 e 12 - che il dispositivo di·arresto 13 sia formato da due corsoi 41 che sono provvisti di scontri spostabili 42 per le corrispondenti superfici di testa 36 delle aste attuatrici 18 e presentano fra loro uno spazio di scorrimento ’c'. Nelle figg. 11 e 12 è illustrata la posizione di fissaggio dei corsoi 41, cioè la posizione, in cui il dispositivo di chiusura 5 è fissato all'anta 4 di finestra. Ogni corsoio 41 presenta un foro filettato 43, nel quale è avvitata una vite filettata 44. La vite filettata 44 s'impegna con la sua testa 45 - nella posizione dei corsoi 41 illustrata nelle figg. 11 e 12 - nei fori rotondi di una sfinestratura 46 a forma di toppa doppia del corpo di base 6. Quando una tale disposizione secondo le figg. 11 e 12 completa di disposizione di leve 7 e di aste attuatrici 18 è montata all'anta 4 di finestra, per un distacco è sufficiente allentare unicamente le viti filettate 44, per cui si possono spostare uno verso l'altro i due corsoi 21. Ne consegue che, portando la disposizione di leve 7 nella posizione d'apertura, non vengono più formati degli scontri mediante i corsoi 41 per le estremità 36 delle aste attuatrici, vale a dire che i perni d'innesto 8 possono penetrare fino ai tratti 12 di foro circolare dei fori 10 a toppa e la disposizione di leve 7 può essere asportata insieme ai perni d'innesto 8 ivi fissati. In questo modo è anche possibile rimuovere il corpo di base 6, qualora le due viti filettate 44 risultino completamente asportate o svitate completamente dai loro fori filettati 43. Quando i corsoi 41 - non illustrati - vengono realizzati in modo tale, per cui una delle loro alette 14 risulta spostabile, per esempio quando, al posto dell'aletta 14, un grano filettato o simili forma con il suo gambo tale aletta, mediante rotazione del grano filettato è possibile liberare il corsoio nella corrispondente scanalatura, per cui risulta possibile un'estrazione dalla scanalatura trasversalmente all'estensione longitudinale della scanalatura. Questa possibilità di estrazione è presente anche nel caso di corsoi che, a causa della loro forma romboidale, raggiungono una posizione di sgancio in seguito alla loro rotazione intorno ad un asse che risulta perpendicolare all'estensione longitudinale della scanalatura.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di chiusura per l'azionamento di almeno un'asta attuatrice spostabile in una posizione d'apertura o di chiusura sull'anta battente inferiore di finestre doppie, porte o simili, con un corpo di base, il quale presenta almeno un foro allungato, nel quale viene guidato longitudinalmente scorrevole un perno d'innesto per la corrispondente asta attuatrice, laddove il perno d'innesto è collegato con una (prima) leva di un ingranaggio di divaricamento, il quale presenta un'ulteriore (seconda) leva che risulta guidata sul corpo di base e laddove le due leve sono fra loro accoppiate in modo spostabile angolarmente intorno ad un asse di rotazione, caratterizzato da almeno un elemento di bloccaggio (31) che, realizzato quale sporgenza di bloccaggio (34), tiene l'ingranaggio di divaricamento (disposizione di leve 7) nella posizione di apertura, coopera con il perno d'innesto (8) ed è disposto sul corpo di base (6).
  2. 2. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la sporgenza di bloccaggio (34) è disposta su una parete (32) del foro allungato (9) nel percorso di scorrimento del perno d'innesto (8).
  3. 3. Dispositivo di chiusura, in particolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il foro allungato (9) è realizzato quale un foro (10) a forma di toppa e presenta un tratto (11) di foro allungato ed un tratto (12) di foro circolare che libera il perno d'innesto (8).
  4. 4. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il diametro del tratto (12) di foro circolare è più grande della misura, in particolare del diametro, di un colletto di sostegno disposto sul perno d'innesto (8).
  5. 5. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che l'elemento di bloccaggio (31) nel tratto (11) di foro allungato è disposto ad una distanza (a) dal tratto (12) di foro circolare.
  6. 6. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che l'asta attuatrice (18) sporge sopra il perno d'innesto (8) con una zona d'estremità (35) che, nella posizione d'apertura dell'ingranaggio di divaricamento, urta contro uno scontro fisso o mobile, previsto sul corpo di base (6) stesso (in particolare di un solo pezzo con il corpo di base), il quale impedisce la posizione allineata del tratto (12) di foro circolare e del colletto di sostegno (39).
  7. 7. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che per provocare la posizione allineata, lo scontro (41, 42) è spostabile in una posizione di sgancio.
  8. 8. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che 10 scontro (13, 41, 42) viene formato da un corsoio per tenere ' il dispositivo di chiusura (5) in una scanalatura dell'anta (4) di finestra.
  9. 9. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che 11 corsoio (41) presenta un foro filettato (43), nel quale è avvitata una vite filettata (44) che s'impegna attraverso una sfinestratura (46), in particolare un foro allungato del corpo di base (6) che si estende almeno all'incirca nella direzione di movimento dell'asta attuatrice (18).
  10. 10. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la prima (19) e la seconda leva (26) presentano rispettivamente un perno d'innesto (8) guidato in rispettivamente un foro allungato (9) e che ad ogni perno d'innesto (8) è associato almeno un elemento di bloccaggio (31).
  11. 11. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che i due fori allungati (9) sono realizzati quali fori allungati (10) a forma di toppa.
  12. 12. Dispositivo di chiusura secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che sono previsti due corsoi (41) aventi fra loro uno spazio di scorrimento (c) i quali cooperano rispettivamente con le associate zone d'estremità (35) di due aste attuatrici (18).
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