ITMI961979A1 - Macchina per la verniciatura o tinteggiatura di pezzi - Google Patents

Description

Descrizione del trovato

La presente invenzione ha per oggetto una macchina per la verniciatura o tinteggiatura di pezzi che vengono mossi tramite un nastro trasportatore e che vengono verniciati o tinteggiati con l'ausilio di pistole a spruzzo.

È noto dallo stato anteriore della tecnica di verniciare o tinteggiare pezzi con l'ausilio di pistole a spruzzo, generalmente supportati da meccanismi robotizzati e previsti al disopra di un nastro trasportatore che accoglie i pezzi e che muove questi pezzi ad una velocità prestabilita rispetto alle pistole a spruzzo sovrastanti. È facilmente comprensibile che durante le operazioni a spruzzo non solo il pezzo viene rivestito, ma parte della vernice in eccesso (overspray) si deposita anche sul nastro trasportatore .

Per disporre sempre di un nastro di trasporto pulito (vale a dire in corrispondenza dell'entrata della macchina) destinato ad accogliere i pezzi ancora da verniciare, è indispensabile che il nastro trasportatore venga mantenuto perfettamente pulito, vale a dire privo di residui di vernice ò di colorante.

A tale scopo è diventato noto dallo stato anteriore della tecnica una macchina che prevede di muovere insieme al nastro trasportatore ad esempio in materiale sintetico un nastro di carta che copre completamente il nastro trasportatore e che viene svolto da una bobina di alimentazione per essere avvolto al termine dell'impianto di verniciatura da una bobina.

Questo tipo di protezione che ha dato risultati soddisfacenti , ha però l'inconveniente che la vernice in eccesso si deposita sul nastro di carta che funge da strato di protezione assorbente e quindi non è possibile recuperare questo deposito di vernice per un ulteriore utilizzo.

Inoltre, la previsione di un nastro di carta fungente da nastro di protezione del nastro di trasporto ha l' inconveniente che si creano in continuazione rotoli di carta di notevoli dimensioni, imbevuti di vernice e di solvente, materiale che dovrà essere smaltito in modo non del tutto economico.

Un altro sistema di pulizia per un nastro di trasporto del tipo indicato propone l'utilizzo di un nastro in materiale idoneo, per esempio un nastro in materiale sintetico motorizzato e rinviato tramite due rulli. Al termine della stazione di verniciatura, il nastro viene esposto all'azione di spazzole rotanti nonché di solventi.

Questo noto sistema di lavaggio, a causa dell'azione meccanica delle spazzole di pulizia nonché a causa della presenza di vapore di solvente e la generazione di forti cariche elettrostatiche, costituisce un elevato rischio di incendio nella zona di lavaggio del nastro di trasporto, inoltre sono indispensabili complessi sistemi per l'aspirazione dei vapori di solventi che si creano durante la fase di pulizia.

Un ulteriore inconveniente tipico per l'impiego di nastri molto lunghi è da ravvisare nel fatto che a causa della notevole lunghezza dei nastri, questi sono da installare come nastro aperto, il quale deve essere introdotto nella macchina di verniciatura avente estensione relativamente lunga ed in seguito, con operazioni non del tutto facili, le due estremità del nastro devono essere unite tramite incollatura o saldatura. Questa operazione di saldatura o di incollaggio richiede però un fermo macchina di notevole durata e pertanto provoca una riduzione del grado di rendimento dell'intero impianto.

In un altro noto impianto di verniciatura, il nastro di trasporto per esempio in materiale sintetico idoneo è esposto, al termine della stazione di verniciatura, all'azione di un solvente e lungo il tratto inferiore del nastro al disotto della struttura dell'impianto si prevedono spazzole rotanti di pulizia che agiscono sulla superficie imbrattata di vernice del nastro. In successione alle spazzole rotanti sono previsti rulli per l'applicazione di un solvente nonché racle di pulizia che agiscono sulla superficie del nastro ed in seguito si prevedono ancora rulli di asciugatura, idonei ad asportare lo strato di solvente residuo dal nastro.

L'inconveniente di questa nota forma d'esecuzione è da ravvisare nella molteplicità di dispositivi da prevedere lungo il tratto inferiore del nastro di trasporto il quale nastro, di conseguenza, deve avere una estensione notevole, fatto che contribuisce in modo decisivo all'incremento di lunghezza dell'intero impianto di verniciatura a spruzzo. Scopo della presente invenzione è di ovviare agli inconvenienti appartenenti allo stato anteriore della tecnica e di proporre una macchina di verniciatura e tinteggiatura a spruzzo che sia di costruzione estremamente compatta e soprattutto di lunghezza ridotta, prevedendo inoltre un gruppo di pulizia per il nastro che non sia previsto in posizione fissa, difficilmente raggiungibile, che non sia composto da più gruppi separati montati al disotto del tratto inferiore e di ritorno del nastro trasportatore, ma di disporre di un gruppo di pulizia previsto in posizione facilmente raggiungibile e in modo intercambiabile al termine del gruppo di verniciatura. Un altro scopo del trovato è quello di proporre un gruppo di pulizia che consente di lavorare a scelta anche con differenti tipi di vernice senza dover interrompere il funzionamento dell'impianto.

Secondo il trovato, questo scopo viene raggiunto per il fatto che il nastro di trasporto è guidato intorno a rulli di azionamento e di rinvio che definiscono tratti di nastro orizzontali e tratti di nastro verticali, che in corrispondenza del tratto verticale che definisce la zona terminale del gruppo di verniciatura tra un rullo superiore ed un rullo inferiore è previsto un piano di appoggio lungo il quale scorre il tratto di nastro verticale, che di fronte al tratto di nastro verticale è posizionata almeno una racla di pulizia avente forma di bacinella la quale sul lato rivolto verso il nastro trasportatore viene chiusa ermeticamente dal nastro trasportatore e che la racla a bacinella accoglie all'interno un solvente liquido.

Con questa forma d'esecuzione è possibile realizzare una macchina di verniciatura estremamente compatta, priva di mezzi di pulizia previsti in corrispondenza del tratto inferiore del nastro trasportatore. La racla di pulizia è prevista immediatamente in successione alla zona di deposito della vernice e, grazie alla particolare forma di esecuzione della racla, come bacinella che viene chiusa sul lato anteriore dal nastro trasportatore stesso, è possibile riempire la bacinella con un solvente liquido, il quale agisce sui residui di vernice sciogliendo questi ancora prima che i residui di vernice possano incontrare la racla. Ulteriori vantaggi e caratteristiche del trovato potranno essere rilevati dalla seguente descrizione nonché dalle sottorivendicazioni.

L'oggetto, concepito secondo la presente invenzione, sarà ora descritto più dettagliatamente ed illustrato tramite una forma di esecuzione data solo a titolo di esempio nei disegni allegati, nei quali:

la figura 1 mostra schematicamente in vista la macchina di verniciatura concepita secondo la presente invenzione; la figura 2 mostra in sezione il piano d'appoggio, il nastro di trasporto discendente nonché una racla a forma di bacinella;

la figura 3 mostra il nastro di trasporto in vista frontale insieme alla racla a forma di bacinella; e

la figura 4 mostra un'ulteriore forma di bacinella munita di racla di pulizia.

Come si può rilevare dalla figura 1, l'impianto di verniciatura a spruzzo indicato complessivamente con 1 presenta un trasportatore di alimentazione 2 nonché un trasportatore di scarico 3. Quest'ultimo da una posizione attiva, orizzontale, indicata a trattini, è oscillabile in una posizione 3' aperta per consentire di effettuare lavori di ispezionamento.

Tra i trasportatori 2 e 3 aventi vantaggiosamente forma di rulliera, è prevista la macchina di verniciatura a spruzzo. Questa macchina 1 comprende una usuale camera 4 nella quale sono previste pistole a spruzzo 5 e 6 che vengono movimentate con l'ausilio di bracci robotizzati e non illustrati.

I pezzi 7, ad esempio pannelli per l'industria del mobile, che vengono alimentati nel senso indicato dalla freccia f, vengono rivestiti con vernice o coloranti tramite le pistole 5 e 6.

Una intelaiatura 8 accoglie quattro rulli di motorizzazione e di rinvio 9, 10, 11 e 12 che sono disposti in modo da guidare ed azionare un nastro di trasporto 13 in materiale sintetico idoneo, il quale nastro 13 definisce un tratto 13a orizzontale superiore, un tratto 13b verticale, un tratto 13c inferiore orizzontale nonché un tratto I3d verticale di ritorno.

II tratto I3a si muove nel senso indicato dalla freccia (g) mentre il tratto 13b si muove nel senso indicato dalla freccia (h), il tratto di nastro 13c si muove nel senso indicato dalla freccia (i) mentre il tratto di nastro 13d si muove nel senso indicato dalla freccia (k).

I lati interni dei tratti 13a e 13c vengono guidati lungo piani orizzontali della struttura 8 mentre il tratto 13b di nastro discendente si muove lungo un piano verticale indicato con 15. Il tratto 13d di nastro sale nel senso indicato dalla freccia (k) lungo un piano d'appoggio indicato con 16.

Grazie alla disposizione dei quattro rulli di rinvio 9, 10, Il e 12 si definisce un quadrilatero che viene percorso dal nastro di trasporto 13. Di conseguenza, a parità di lunghezza del nastro di trasporto 13, la lunghezza complessiva della macchina di verniciatura 1 sarà diminuita.

Al termine della camera di verniciatura 4 dove il tratto di nastro 13b presenta andamento discendente lungo il piano d'appoggio 15 verticale, si prevede un gruppo di rad atura che nell'insieme è indicato con 20.

L'impianto di rad atura è costituito da un carrello 21 bloccabile in una posizione definita e sul lato rivolto verso il tratto di nastro 13b discendente, il carrello 21 accoglie una serie di racle 22, 23 e 24.

Le racle sono costituite da bacinelle elastiche, le quali sul lato anteriore saranno intercettate dal tratto 13b del nastro trasportatore.

Ogni racla a bacinella 22, 23, 24 è accolta da un supporto 40 il quale è collegato operativamente con un albero filettato 25, 26, 27. Gli alberi filettati consentono di avvicinare la corrispondente racla 22, 23, 24 verso il tratto di nastro 13b, premendo le racle 22, 23, 24 con la desiderata forza contro il tratto di nastro 13b che si muove lungo il piano d'appoggio 15.

Il carrello 21 accoglie dei contenitori 28, 29 che sono idonei ad accogliere dei solventi o dei residui di vernice, accumulati dalle racle 22, 23 e 24 e fatte ritornare verso i contenitori 28, 29.

Il funzionamento delle racle sarà descritto più dettagliatamente tramite la racla 22 illustrata in figura 2. Ovviamente, il funzionamento delle altre racle 23 e 24 è analogo.

La racla 22, illustrata in figura 2, presenta forma di bacinella ed è composta da una lama 22a in materiale elastico, accolta da un supporto 40.

Il supporto 40 accoglie anche le pareti laterali 22b della racla 22 che sono piegate verso l'alto, definendo una bacinella. Le estremità delle racle.22a e 22b appoggiano contro il tratto di nastro 13b che scorre lungo il piano d'appoggio verticale, indicato con 15.

Di conseguenza, le lame 22a e 22b, spinte con l'ausilio dell'albero filettato 25 con la desiderata forza contro il tratto di nastro 13b e verso il piano d'appoggio 15 verticale vengono intercettate sul lato anteriore dal nastro trasportatore 13b, definendo così una bacinella chiusa che definisce un volume V e che risulta aperta solo superiormente.

Tramite un rubinetto, indicato schematicamente con 41, verso l'interno V della bacinella viene alimentato un solvente, indicato con S.

La parete posteriore del supporto 40 presenta un'apertura 42 in collegamento con una tubazione 43 che consente il flusso di solvente S e di residui di vernice asportate dal tratto di nastro 13b verso uno dei contenitori 28 e 29 supportati dal carrello 21 illustrato in figura 1.

Vantaggiosamente, l'apertura 42 presenta forma a finestra inclinata, la cui parte inferiore funge da scarico per il solvente ed i residui di vernice, mentre la parte superiore dell'apertura 42 funge da troppo pieno.

Vantaggiosamente il rubinetto 41 di alimentazione del solvente è previsto sul lato della racla 22b opposto alla posizione dell'apertura 42. Così si crea una vantaggiosa corrente di solvente dal rubinetto 41 verso l'apertura 42. In figura 3 la racla 22 è illustrata in vista dal lato posteriore. Così si può rilevare la parte inferiore 22a della racla delimitata da due lati piegati verso l'alto e indicati con 22b. Il corpo della racla 22a, 22b viene accolto da un supporto 40 che presenta anche il foro di scarico 42 per il solvente indicato con S. Tramite il tratto 13b la racla 22a, 22b viene intercettata sul lato anteriore in modo da definire il volume v.

Vantaggiosamente la racla risulta inclinata per un angolo (a) rispetto al piano orizzontale ottenendo così un miglior effetto raclante.

All'inizio del lavoro di spruzzatura il carrello 21 viene portato in posizione e le racle 22, 23, 24 vengono portati in contatto con il tratto di nastro 13b. La pressione d'appoggio viene definita agendo sugli alberi filettati 25, 26 e 27. In seguito, tramite il rubinetto 41 si alimenta solvente al volume V definito dalla racla, solvente che viene fatto tornare verso i contenitori 28 e 29 tramite la 0 le condotte 43.

Una volta avviato l'avanzamento del nastro 13 e la fase di spruzzatura, il tratto 13b del nastro insieme ai depositi di vernice (overspray) raggiunge la racla 22 la cui bacinella contiene il solvente S il quale ammorbidisce ulteriormente i residui di vernice presenti sul lato del nastro 13b rivolti verso la racla 22 e quindi si ottiene un rammollimento dei residui di vernice tramite il solvente S e una successiva fase di rad atura tramite le racle 22a e 22b. Il solvente S nonché i residui di vernice vengono scaricati attraverso l'apertura 42 verso la condotta 43. Tramite il rubinetto 41 viene alimentato al volume V una quantità dosata di solvente.

Il funzionamento descritto è identico anche per le racle 23 e 24 successive che eseguono una pulizia definitiva nonché una rad atura definitiva del tratto 13b del nastro che si muove lungo il piano d'appoggio 15.

Volendo, si possono prevedere anche più dispositivi di rad atura 22, 23 e 24 previsti in successione.

1 dispositivi di rad atura 22, 23, 24 risultano in collegamento con differenti contenitori 28, 29 contenenti i solventi, in modo da consentire una perfetta e continua pulizia e rad atura del nastro 13b anche in caso di cambio del tipo di vernice o di colorante. Infatti raclando con la racla 22, per esempio, una vernice di color rosso, eseguendo con la racla 24 la rad atura finale, in caso di cambio del colore della vernice sarà possibile staccare per scopi di pulizia la racla 22, eseguendo la rad atura iniziale con la racla 23 e la rad atura fine sempre con la rad a 24.

Al posto di alimentare alle bacinelle delle rad e 22, 23, 24 del solvente puro, sarebbe anche immaginabile alimentare alle racle vernice e solvente, ottenendo così un immediato recupero e mescolamento tra residuo di vernice (overspray) e vernice fresca.

Dalla figura 4 si può rilevare in sezione un tipo di bacinella 40 munita di una racla 41. La bacinella presenta un'altezza (H) che è un multiplo della profondità (B). In questo modo il nastro 13b resterà esposto per un tempo maggiore agli effetti del solvente contenuto nella bacinella 40, permettendo una più efficace pulizia del nastro di trasporto.

Claims (10)

1. Rivendicazioni 1. Macchina (1) per la verniciatura o tinteggiatura di pezzi (7) comprendente un nastro trasportatore (13) per i pezzi azionato e guidato intorno a rulli di azionamento e di rinvio, caratterizzata dal fatto che i rulli (9, 10, 11, 12) di azionamento e di rinvio definiscono tratti di nastro orizzontali (13a, 13c) e tratti di nastro (13b, 13d) verticali, che in corrispondenza del tratto (13b) verticale che definisce la zona terminale del gruppo di verniciatura (1) tra un rullo (10) superiore ed un rullo (11) inferiore è previsto un piano di appoggio (15) lungo il quale scorre il tratto (13b) di nastro verticale, che di fronte al tratto di nastro (13b) verticale è posizionata almeno una racla (22, 23, 24) di pulizia avente forma di bacinella, la quale sul lato rivolto verso il nastro (13b) trasportatore viene chiusa ermeticamente dal nastro (13b) trasportatore e che la racla (22, 23, 24) a bacinella accoglie all'interno (V) un solvente (S) liquido.
2. 2. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'impianto di rad atura (20) è costituito da un carrello (21) bloccabile in posizione definita e che sul lato rivolto verso il tratto di nastro (13b) discendente il carrello presenta più racle (22, 23, 24) previste in successione.
3. 3. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ogni racla a bacinella (22, 23, 24) è solidale con un supporto (4) il quale è collegato operativamente con un albero filettato (25, 26, 27) previsto per lo spostamento della corrispondente racla (22, 23, 24).
4. 4. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il carrello (21) accoglie più contenitori (28, 29) idonei ad accogliere in modo differenziato, dei solventi o dei residui di vernice accumulati dalle racle a bacinella (22, 23, 24).
5. 5. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la parete posteriore del supporto (40) di ogni racla (22, 23, 24) presenta un'apertura (42) di scarico in collegamento con una tubazione (43) di ritorno comunicante con uno dei contenitori (28, 29).
6. 6. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ad ogni racla (22, 23, 24) a guisa di bacinella è asservito un rubinetto (41) per l'alimentazione dosata di un solvente (S).
7. 7. Macchina, secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l'apertura (42) presenta forma a finestra inclinata la cui parte inferiore funge da scarico per il solvente ed i residui di vernice, mentre la parte superiore dell'apertura (42) funge da apertura di troppo pieno.
8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che al di sopra della racla (22, 23, 24) è previsto un rubinetto (41) per l'alimentazione del solvente e che il rubinetto (41) è previsto sul lato della racla (22, 23, 24) opposto al lato che accoglie l'apertura a finestra (42) inclinata.
9. 9. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la racla (22a, 41) risulta inclinata per un angolo (a) rispetto al piano orizzontale.
10. 10. Macchina, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la bacinella (40) accogliente la racla (41) presenta un'altezza (H) che costituisce un multiplo della profondità (B) della bacinella (40).