ITMI20112369A1 - Metodo e dispositivo ad accumulo di filato per alimentare un filo senza creare torsioni dello stesso - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Formano oggetto del presente trovato un metodo ed un dispositivo per alimentare un filo ad una macchina tessile, secondo il preambolo della rivendicazione principale.

Con particolare riferimento agli alimentatori di filo ad accumulo, detti anche alimentatori negativi, essi sono generalmente di due tipi: alimentatori a tamburo fisso ed alimentatori a tamburo rotante. Nel primo caso l’alimentatore prevede un tamburo fisso attorno al quale un organo rotante esterno carica una certa quantità di filo o filato, creando su tale tamburo una scorta di detto filo che la macchina tessile preleva in funzione delle sue necessità produttive. Nel secondo caso invece l'alimentatore comprende un organo o tamburo rotante che preleva il filo o filato da una bobina, detto filato o filo creando su tale tamburo (che ruota, attorno ad un suo asse longitudinale e mosso da un proprio attuatore) una scorta di filo che viene poi prelevato da una macchina tessile in funzione delle necessità produttive di quest'ultima.

Gli alimentatori positivi, invece, comprendono sempre il tamburo rotante, ma forniscono essi stessi il filo alla macchina tessile in funzione di una richiesta di quest'ultima.

In entrambi i casi, l'alimentatore (negativo o positivo) comprende un'unità di controllo che nel caso degli alimentatori ad accumulo comanda la rotazione del tamburo o dell’organo di caricamento al fine di prelevare il filo dalla bobina per mantenere la quantità di filo depositata sul tamburo stesso compresa tra un valore di scorta minima ed un valore di scorta massima, mentre nel caso degli alimentatori positivi controlla la rotazione del tamburo che alimenta direttamente il filo alla macchina tessile.

Infine, gli alimentatori del tipo sopra citato possono presentare noti mezzi per controllare la quantità di filo alimentato alla macchina, la quantità di filo accumulata sul tamburo e per controllare e quindi regolare la tensione del filo alimentato a tale macchina.

Entrambe le tipologie di alimentatori ad accumulo note allo stato della tecnica (alimentatori a tamburo fisso ed alimentatori a tamburo rotante positivi o negativi) presentano il limite di creare delle torsioni sul filo in fase di alimentazione, torsioni che si generano a causa della normale differenza di velocità tra il filo prelevato dalla macchina e la velocità del filo caricato sul tamburo. Ovviamente tanto più sono differenti tali velocità, tanto maggiori saranno le torsioni create sul filo, torsioni che quindi andranno a sommarsi o a sottrarsi alle eventuali torsioni già presenti nel filo stesso (ad esempio filo ritorto), variandone quindi le sue caratteristiche naturali.

Ne consegue che una macchina tessile equipaggiata con tali tipologie di alimentatori ad accumulo produce un capo potenzialmente difettoso a causa della trasformazione subita dal filo (variazione del suo numero di torsioni) durante la fase di alimentazione. La trasformazione del numero di torsioni, in particolari di un filo sottile, può causare inoltre l’indebolimento (resistenza meccanica) del filo stesso, causandone la rottura durante la lavorazione.

Scopo del presente trovato à ̈ quello di offrire un metodo ed un dispositivo alimentatore ad accumulo che consentano di alimentare fili o filati ad una macchina tessile che non siano sottoposti a torsione all'uscita di tale dispositivo.

In particolare, scopo del trovato à ̈ quello di offrire un metodo e un dispositivo che assicuri l'assenza di tale torsione e permetta di avere la produzione di manufatti sprovvisti di difetti.

Un altro scopo à ̈ quello di offrire un metodo ed un dispositivo del tipo citato che siano di affidabile attuazione ed impiego.

Un ulteriore scopo à ̈ quello di offrire un dispositivo che sia in grado di operare, senza creare torsione del filo, con senso di rotazione indifferentemente dal tipo di filato utilizzato sia esso a torsioni S (Torsione Sinistrorsa) e Z (Torsione Destrorsa).

Questi ed altri scopi che risulteranno evidenti all'esperto del ramo vengono raggiunti da un metodo e da un dispositivo alimentatore secondo le unite rivendicazioni.

Per una miglior comprensione del presente trovato si allegano a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, i seguenti disegni, in cui:

la figura 1 mostra una vista prospettica di un dispositivo realizzato secondo il trovato;

la figura 2 mostra una vista in sezione secondo la traccia 2-2 di figura 2; e

la figura 3 mostra uno schema a blocchi di un dispositivo alimentatore secondo il trovato.

Con riferimento alle citate figure, un dispositivo alimentatore secondo il trovato à ̈ indicato genericamente con 1 e comprende un corpo 2 provvisto di staffa di fissaggio 3 atta a consentire il vincolo del dispositivo ad un supporto (non mostrato) associato ad una macchina tessile 100 (mostrata schematicamente in figura 3) o prossimo a quest'ultima.

Il corpo 2 porta un organo o tamburo rotante 5 mosso (in modo noto qualsiasi) da un proprio motore o attuatore elettrico 6 (ad albero 6A cavo) contenuto nel corpo 2. Su tale tamburo si avvolge un filo F prima di fuoriuscire dal dispositivo alimentatore e raggiungere la macchina tessile 100; il filo F forma una pluralità di spire 7 sul tamburo 5 così da definire un "magazzino" di filo per la macchina tale da consentire sempre un funzionamento ottimale anche in presenza di grande discontinuità di prelievo da parte di tale macchina per la produzione di un particolare manufatto (ad esempio una maglia).

Il filo F in ingresso al dispositivo 1 coopera con uno o più guidafili 10 (uno solo mostrato nelle figure), ad esempio in ceramica, che ne definiscono la traiettoria di ingresso in detto dispositivo così da evitare che il filo F entri in contatto col corpo 2 danneggiandosi.

Il dispositivo di alimentazione 1 presenta preferibilmente un frenafilo 11 in ingresso ed un sensore di tensione 12, di tipo in sà ̈ noto e pertanto non descritto. Il guidafilo 10 e l'organo frenante 11 si aggettano dal corpo 2.

L'alimentatore 1, nella forma di realizzazione delle figure, presenta un sensore ottico 13 atto a misurare senza contatto la quantità di filo F prelevato dalla macchina tessile. Ciò secondo quanto descritto nella domanda di brevetto italiano n. MI2011A002046 a nome della stessa Richiedente. In alternativa, la quantità di filo F che lascia il tamburo può essere misurata con mezzi meccanici (ad esempio rotella o similare) con cui il filo coopera in modo diretto, a contatto, oppure sempre senza contatto con sensori a correlazione.

Il sensore 13 comprende una prima parte 15 ed una seconda parte 16 circondante la prima; tale prima parte à ̈ definita da un corpo 17 (totalmente o parzialmente, ad esempio in una sua superficie laterale 22, in materiale trasparente alla luce, noto qualsiasi), disposto coassialmente a tamburo rotante 5 e contenente una pluralità di organi emettitori di luce o fotodiodi trasmettitori 18. Il corpo 17 à ̈ sostenuto dal corpo 2 attraverso una "cannuccia" 19 posta internamente all'albero cavo 6A e fissata ad una sua estremità 18A da tale corpo. All'interno della "cannuccia" passa il cavo per la gestione dei necessari segnali inviati e ricevuti dal sensore 13.

I fotodiodi 18 sono associati ad un circuito elettronico o scheda elettronica 21 contenuta nel corpo 17 che à ̈ presente in posizione stazionaria ad una estremità del tamburo 5 dalla quale si stacca il filo F per giungere alla macchina tessile.

La seconda parte 16 del sensore 13, anch'essa stazionaria, à ̈ definita da un corpo anulare cavo 23 fissato al corpo 2. Tale corpo 23 comprende almeno una porzione trasparente affacciata alla prima parte 15 e che contiene una pluralità di fotodiodi ricevitori 30, in numero uguale a quello dei fotodiodi trasmettitori 18 e disposti entro tale parte 16 in modo tale da ricevere i segnali luminosi emessi dal trasmettitore 18 corrispondente (ad esempio così da fronteggiare tali emettitori).

Anche tali ricevitori 30 sono associati ad un circuito o scheda elettronica 33 inserita nella parte 16 e collegata elettricamente, come il circuito 21, ad una unità di controllo 35 del dispositivo 1 che sovraintende al funzionamento dell'alimentatore.

L'unità 35, in particolare, coopera con una unità di memoria (non mostrata) in cui sono contenuti i dati "fisici" del tamburo rotante 5 e cioà ̈ il suo diametro, l'unità 35 comanda e controlla anche il funzionamento del motore 6 di cui conosce quindi sempre la velocità di rotazione attraverso elementi di controllo in sà ̈ noti (ad esempio sensori di Hall) o encoder o di altri tipi di sensori indicati con 40 in figura 3.

Durante l'uso del dispositivo 1, il filo F si svolge da una corrispondente bobina o rocca (non mostrata), passa attraverso il guidafilo 10 e l'organo frenante 11, si avvolge sul tamburo 5 da cui viene prelevato dalla macchina tessile 100. Tale alimentazione à ̈ controllata in tensione e in quantità di filo alimentato dall’unità di controllo 35.

Il sensore ottico 13 (o un analogo sensore meccanico, come una rotella, un rilevatore di quantità di filo per correlazione o di altro tipo e comunque atto a misurare la quantità di filo alimentata o prelevata o comunque diretta verso la macchina tessile 100) rileva il passaggio del filo verso la macchina suddetta, come descritto nel testo brevettuale italiano a nome della stessa Richiedente precedentemente citato consentendo all'unità 35 di identificare la quantità di filo transitato verso tale macchina.

L'unità 35 conosce anche istante per istante quanto filo à ̈ presente sul tamburo rotante 5; ciò in quanto conosce quante volte il tamburo ruota attorno al proprio asse longitudinale mosso dal motore 6, prelevando quindi filo dalla bobina e depositandolo sul tamburo, e quanto filo à ̈ stato invece prelevato dalla macchina tessile. In tal modo, confrontando il dato rilevato di quanto filo lascia (o sta lasciando) il tamburo 5 e il dato relativo a quanto filo si posiziona su quest'ultimo, l'unità 35 può intervenire sul motore 6 affinchà ̈ la quantità di filo che lascia il tamburo sia immediatamente rimpiazzata da una corrispondente quantità di filo proveniente dalla bobina, per fare in modo che la quantità di filo “scorta†presente sul tamburo sia costante.

Come à ̈ noto ad un esperto del ramo a differenza degli alimentatori di accumulo, detti anche alimentatori negativi, gli alimentatori positivi non presentano il problema dell’accumulo o riduzione del numero di torsioni in fase di alimentazione di un filo; questo perché la velocità a cui viene prelevato il filo dalla rocca o bobina attraverso la puleggia su cui il filo si avvolge à ̈ esattamente la stessa velocità che il filo possiede quando indirizzato alla macchina tessile. Il filo, così, non subisce torsioni dovute al deposito delle spire su un tamburo che fa da scorta.

L’alimentatore oggetto del presente trovato à ̈ un alimentatore negativo oppure un alimentatore “universale†(ovvero in grado di operare, in funzione delle necessità, come alimentatore positivo o negativo), ma operante in modalità di “alimentatore negativo†; tale alimentatore, a differenza degli alimentatori ad accumulo noti, à ̈ in grado di alimentare un filo senza aggiungere o togliere torsioni al filo stesso, grazie alla sua capacità di conoscere con assoluta precisione istante per istante la quantità di filo presente sul tamburo come scorta e la quantità di filo prelevata da detta scorta dalla macchina tessile.

Come precedentemente descritto quindi l’unità di controllo 35 ha il compito di mantenere la quantità di detta “scorta†costante, facendo però attenzione, a differenze di tutti gli alimentatori attualmente conosciuti, a fare in modo di muovere il motore 6 ed il relativo tamburo 5 solo quando la macchina tessile sta effettivamente prelevando il filo e facendo in modo che la velocità a cui viene caricato il filo sia sostanzialmente uguale a quella con cui la macchina tessile preleva detto filo dal tamburo stesso.

In pratica quindi detto alimentatore (negativo o operante in modalità negativa) provvedendo a caricare il tamburo 5 solo quando la macchina tessile sta prelevando il filo dalla scorta e facendo ruotante detto tamburo ad una velocità tale per cui la velocità del filo alimentato sia esattamente uguale a quella del filo caricato, ottiene di fatto un effetto sul filo del tutto paragonabile a quello di un alimentatore positivo e alimenta quindi il filo senza aggiungere o togliere torsioni.

E' stata descritta una forma specifica di attuazione del trovato. Altre ancora sono tuttavia possibili a fronte della descrizione che precede e sono da ritenersi ricadere nell'ambito del presente trovato.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per alimentare un filo (F) ad una macchina tessile (100) senza creare torsioni dello stesso comprendente il prelevare il filo (F) da una bobina, avvolgerlo su un tamburo rotante (5) mosso da un proprio motore elettrico (6) ed alimentare tale filo (F) alla macchina tessile, preferibilmente a tensione e/o a quantità costante, caratterizzato dal fatto che si prevede di misurare quanto filo (F) lascia il tamburo rotante (5) e quanto filo viene avvolto su di esso e di intervenire sulla rotazione di tale tamburo cosicchà ̈ la quantità di filo che lascia il tamburo stesso eguagli quella che viene caricata su di esso in modo da evitare che si creino torsioni sul filo.
2. 2. Metodo di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la misura della quantità di filo che lascia il tamburo rotante (5) e la misura della quantità di filo (F) che, prelevato dalla bobina, si avvolge su di esso avviene contemporaneamente, ciò consentendo di compensare in tempo reale la quantità di filo (F) diretto alla macchina tessile con una corrispondente quantità di filo (F) prelevato da tale bobina.
3. 3. Metodo di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la misura della quantità di filo che lascia il tamburo à ̈ effettuata senza contatto col filo (F).
4. 4. Metodo di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la misura della quantità di filo che lascia il tamburo (5) à ̈ effettuato tramite contatto diretto col filo.
5. 5. Metodo di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la misura della quantità di filo (F) prelevata dalla bobina à ̈ effettuata controllando il motore (6) che aziona la rotazione del tamburo rotante (5).
6. 6. Metodo di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che à ̈ alternativamente eseguito in un alimentatore ad accumulo di filo negativo o da un alimentatore universale operante in modalità negativa.
7. 7. Dispositivo di alimentazione ad accumulo di filo (F) atto ad alimentare quest'ultimo ad una macchina tessile (100) secondo il metodo di cui alla rivendicazione 1, detto dispositivo comprendendo un tamburo (5) rotante attorno ad un proprio asse longitudinale ed atto a ricevere da una bobina un filo (F) che si avvolge sul tamburo stesso, un motore elettrico (6) sul cui albero d'uscita o motore (6A) à ̈ calettato tale tamburo, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi misuratori d'uscita (13) atti a rilevare la quantità di filo (F) in uscita dal dispositivo e che lascia detto tamburo (5), mezzi misuratori di carico (40) atti a rilevare la quantità di filo prelevato dalla bobina, mezzi di controllo (35) connessi a tali mezzi misuratori di uscita e di carica ed atti ad intervenire sulla rotazione del tamburo rotante (5) in funzione dei dati rilevati da tali mezzi misuratori di uscita e di carica (13, 40) affinchà ̈ la quantità di filo (F) che lascia il tamburo rotante (5) sia immediatamente compensata da una pari quantità di filo (F) che viene avvolto sul tamburo (5) e prelevato dalla bobina, ciò consentendo al dispositivo alimentatore di alimentare il filo (F) senza variazione di torsioni del filo stesso alla macchina tessile.
8. 8. Dispositivo di cui alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i mezzi misuratori di uscita sono mezzi di misura, come un organo rotante, che misurano la quantità di filo (F) che si stacca dal tamburo rotante attraverso un contatto diretto con quest'ultimo o, alternativamente, sono mezzi di misura a distanza, come un sensore ottico (13) o sensore per correlazione, che misurano la quantità di filo (F) che si stacca dal tamburo rotante (5) senza avere un contatto diretto con tale filo.
9. 9. Dispositivo di alimentazione di cui alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i mezzi misuratori di carica (40) sono mezzi di misura indiretti della quantità di filo (F) che si avvolge sul tamburo rotante (5), tali mezzi essendo un sensore quale un sensore di Hall o un encoder atti a misurare il numero di giri o frazione di giro del motore elettrico (6) che muove il tamburo rotante (5), da tale misura i mezzi di controllo (35), preferibilmente una unità di controllo a microprocessore, risalendo alla quantità precisa di filo (F) avvoltasi sul tamburo (5).
10. 10. Dispositivo alimentazione di cui alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che à ̈ alternativamente un dispositivo di alimentazione di tipo universale operante in modalità negativa o un dispositivo di alimentazione ad accumulo negativo. Riferimento archivio del mandatario A28095