ITFI20110010A1 - "dispositivo per l'aspirazione e la separazione di acqua da presse per materiali in lastra, quali piastrelle, piani di rivestimento, o simili, pressa corredata di detto dispositivo". - Google Patents

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ITFI20110010A1
ITFI20110010A1 IT000010A ITFI20110010A ITFI20110010A1 IT FI20110010 A1 ITFI20110010 A1 IT FI20110010A1 IT 000010 A IT000010 A IT 000010A IT FI20110010 A ITFI20110010 A IT FI20110010A IT FI20110010 A1 ITFI20110010 A1 IT FI20110010A1
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IT
Italy
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water
debris
separation chamber
chamber
mold
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IT000010A
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Ugo Giannelli
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O C E M Srl Officina Costruzioni E Lettro Meccani
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    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28BSHAPING CLAY OR OTHER CERAMIC COMPOSITIONS; SHAPING SLAG; SHAPING MIXTURES CONTAINING CEMENTITIOUS MATERIAL, e.g. PLASTER
    • B28B7/00Moulds; Cores; Mandrels
    • B28B7/40Moulds; Cores; Mandrels characterised by means for modifying the properties of the moulding material
    • B28B7/46Moulds; Cores; Mandrels characterised by means for modifying the properties of the moulding material for humidifying or dehumidifying
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B04CENTRIFUGAL APPARATUS OR MACHINES FOR CARRYING-OUT PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES
    • B04CAPPARATUS USING FREE VORTEX FLOW, e.g. CYCLONES
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    • B04C5/15Construction of the underflow ducting; Apex constructions; Discharge arrangements ; discharge through sidewall provided with a few slits or perforations with swinging flaps or revolving sluices; Sluices; Check-valves
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    • B07SEPARATING SOLIDS FROM SOLIDS; SORTING
    • B07BSEPARATING SOLIDS FROM SOLIDS BY SIEVING, SCREENING, SIFTING OR BY USING GAS CURRENTS; SEPARATING BY OTHER DRY METHODS APPLICABLE TO BULK MATERIAL, e.g. LOOSE ARTICLES FIT TO BE HANDLED LIKE BULK MATERIAL
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Description

“DISPOSITIVO PER L’ASPIRAZIONE E LA SEPARAZIONE DI ACQUA DA PRESSE PER MATERIALI IN LASTRA, QUALI PIASTRELLE, PIANI DI RIVESTIMENTO, O SIMILI, PRESSA CORREDATA DI DETTO DISPOSITIVO”
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda il settore delle macchine e degli impianti per la produzione di manufatti in lastra, in particolare monostrato, come ad esempio piastrelle lastre, scalini, piani di materiale cementizio tramite la pressatura di impasti a base di materiale cementizio ed acqua.
Stato della tecnica
Per la produzione di piastrelle (in specie monostrato) di materiale cementizio vengono impiegate presse corredate di stampi, nei quali viene immesso un impasto acquoso di materiale cementizio con un materiale riempitivo, quale graniglia di marmo, granito o vetro che successivamente viene pressato per espellere l’acqua e consolidare il materiale solido. In molte applicazione vengono utilizzate cosiddette presse a giostra con una pluralità di stazioni, rispettivamente di carico, di vibrazione, di pressatura e di scarico e con una tavola girevole che movimenta una pluralità di stampi tra l’una e l’altra delle varie stazioni. Una variante è costituita dalle presse alternative (o lineari) con uno o due stampi soltanto senza tavola girevole. In entrambi i casi, durante la fase di pressatura una parte consistente dell’acqua contenuta nell’impasto viene scaricata. Secondo una prima tecnologia, lo scarico avviene attraverso un sistema di filtraggio inferiore dello stampo, mentre una seconda e più recente tecnologia prevede un sistema di filtraggio alloggiato nei tamponi superiori di pressatura dell'impasto. Una frazione dell’acqua contenuta nell’impasto fuoriesce dal lato superiore dello stampo (solo nella seconda tecnologia) od in corrispondenza della fuga fra lo stampo ed il tampone di pressatura (in entrambe le tecnologie sopra descritte). In EP- A- 1,201,382 è descritto un sistema di drenaggio di acqua tramite un sistema di filtraggio inferiore dello stampo con una cornice aspirante posta sul lato superiore dello stampo per aspirare l’acqua e gli eventuali detriti che fuoriescono dalla fuga tra tampone di pressatura e cornice dello stampo.
E' noto dalla tecnica aspirare tramite un flusso di aria l’acqua ed i detriti da essa trasportati, che fuoriescono dalla parte superiore dello stampo o in corrispondenza della fuga tra lo stampo ed il tampone di presatura. Un contenitore di ampie dimensioni è collegato ad un condotto aspirante associato alla pressa e ad una linea di aspirazione. Nel contenitore si ha la separazione per effetto ciclonico tra acqua e detriti da un lato, ed aria dall’ altro. L’acqua con i detriti si accumula nel contenitore. Questo deve essere di tanto in tanto svuotato ed a tal fine è necessario arrestare temporaneamente il ciclo di lavorazione ed interrompere l’aspirazione, con conseguente perdita di produzione. Per ridurre l’incidenza delle operazioni di svuotamento sulla produttività dell’impianto è necessario realizzare contenitori di elevata dimensione, costosi ed ingombranti. Nell’ambito della seconda soluzione tecnologica sopra descritta è pure noto corredare il tampone di pressatura di mezzi di aspirazione dell’acqua che fuoriesce dal lato superiore dello stampo. Questi mezzi di aspirazione sono collegati ad un dispositivo che separa l’acqua e gli eventuali detriti in sospensione dal flusso di aria di aspirazione.
EP- A- 1321258 descrive un dispositivo per l’aspirazione, tramite un flusso di aria, dell’acqua fuoriuscente dal lato superiore di uno stampo durante l’operazione di pressatura in una pressa del tipo sopra descritto. Il dispositivo è collegato ad un sistema aspirante associato al tampone della pressa. L’acqua ed i detriti in sospensione vengono estratti integralmente dal lato superiore dello stampo. Questo dispositivo si caratterizza per la presenza di due distinti serbatoi collegati, tramite un complesso sistema di valvole, ad un aspiratore. Ciascun contenitore comprende mezzi separatori per separare l’acqua e gli eventuali detriti dal flusso di aria di trascinamento tramite il quale viene aspirata l'acqua fuoriuscente dal lato superiore di uno stampo con i relativi eventuali detriti. L’utilizzo di una coppia di contenitori consente di lavorare in ciclo continuo, poiché mentre un primo contenitore viene mantenuto in collegamento con il mezzo di aspirazione e con la pressa, un secondo contenitore può essere svuotato, scaricando l’acqua ed i detriti accumulati in una precedente fase produttiva. Quando il primo contenitore è pieno, le valvole vengono commutate consentendo la connessione al circuito aspirante del secondo contenitore ed il distacco del primo contenitore, che può quindi venire scaricato. Questo dispositivo, pure efficiente in quanto consente di mantenere una aspirazione continua sulla pressa, risulta particolarmente complesso, costoso ed ingombrante.
Sommario dell’ invenzione
Secondo un aspetto l’invenzione si prefigge di realizzare un dispositivo per l’aspirazione di acqua e la separazione di acqua da un flusso di acqua ed aria aspirata per una pressa per la produzione di piastrelle o mattonelle, che risulti più compatto, più economico e di più semplice gestione rispetto ai dispositivi noti, mantenendo gli stessi vantaggi in termini di efficienza.
Sostanzialmente secondo un primo aspetto l’invenzione riguarda un dispositivo per l‘aspirazione e la separazione di acqua da un flusso di acqua e aria aspirato da una pressa per la formazione di piastrelle, comprendente: una linea di ingresso; una camera di separazione di acqua da un flusso di acqua e aria aspirato attraverso detta linea di ingresso; una linea di aspirazione in collegamento con detta camera di separazione. Il dispositivo comprende, inoltre una camera di scarico dell’acqua che raccoglie l’acqua ed i detriti o sedimenti in essa contenuti scaricata dalla camera di separazione. La camera di scarico è collegabile selettivamente al fondo della camera di separazione tramite una luce di comunicazione corredata di un primo elemento di otturazione. La camera di scarico comprende una luce di scarico corredata di un secondo elemento di otturazione. Il primo ed il secondo organo di otturazione sono controllati sostanzialmente in opposizione di fase, così che quando la camera di separazione è in collegamento con la camera di scarico, la linea di scarico è chiusa, e quando detta linea di scarico è aperta detto primo elemento di otturazione è chiuso.
In pratica, il dispositivo è costituito dalla camera di separazione e dalla camera di scarico disposte in serie l’una al di sopra dell’altra, così che l’acqua e gli eventuali detriti e sedimenti, separati nella camera di separazione dal flusso di aria di trascinamento può essere scaricata nella sottostante camera di scarico e da qui verso un condotto di rimozione, senza interrompere l’aspirazione nella linea di connessione della camera di separazione alla pressa, grazie alla presenza dei due elementi di otturazione che lavorano in modo tale che quando la camera di scarico è in comunicazione con Γ ambiente, la camera di separazione è separata dalla camera di scarico, tramite intercettazione della luce di comunicazione.
Si ottiene in questo modo un dispositivo estremamente semplice e compatto, di facile gestione e di basso costo, con un numero molto limitato di parti mobili che consente di gestire in modo efficiente la rimozione dell’acqua espulsa dallo stampo della pressa.
Preferibilmente la separazione tra acqua (ed eventuali detriti) e aria avviene per mezzo di un sistema a ciclone.
In alcune forme di realizzazione si possono prevedere due distinti attuatori per comandare l’apertura e la chiusura dei due elementi di otturazione, con un semplice controllore che comanda l’apertura e la chiusura dei due elementi di otturazione con la fase desiderata. Preferibilmente, tuttavia, i due elementi di otturazione sono comandati da un attuatore comune, con il che si ottiene un sistema più semplice ed economico, oltre che di più facile gestione. Detto attuatore o detti attuatori possono comprendere sistemi cilindro-pistone. In altre forme di realizzazione può essere impiegato un attuatore ad elettromagnete, un motore elettrico, una elettrovalvola, un motore pneumatico od idraulico o qualunque altro meccanismo idoneo a comandare l’apertura e la chiusura di un otturatore.
L’ attuatore o gli attuatori possono essere alloggiati all’ esterno delle camere del dispositivo, con un sistema di rinvio che attraversa la parete dell’ una o dell’altra o di entrambe le camere di separazione e di scarico. Preferibilmente, secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, tuttavia, Γ attuatore o gli attuatori sono alloggiati all’ interno di una o di entrambe le camere di separazione e di scarico. Quando l’attuatore è unico esso è preferibilmente alloggiato all’intemo della camera di separazione.
Preferibilmente il primo elemento di otturazione e il secondo elemento di otturazione sono formati su un cursore comune comandato da un singolo attuatore.
Secondo un diverso aspetto, l’invenzione riguarda un impianto per la produzione di piastrelle comprendente una pressa con almeno uno stampo, un sistema di aspirazione associabile a detto almeno uno stampo ed un dispositivo sopra definito per aspirare acqua da detto almeno uno stampo tramite un flusso di aria e per separare l’acqua dall’aria.
Secondo ancora un ulteriore aspetto, l’invenzione riguarda un metodo per la produzione di piastrelle tramite pressatura di un impasto a base acquosa, in cui: una quantità di detto impasto viene caricata in uno stampo; lo stampo viene chiuso per formare la piastrella; durante la pressatura della piastrella l’acqua in eccesso viene aspirata in tutto o in parte dallo stampo tramite un flusso di aria aspirata attraverso un condotto, l’acqua venendo separata da detto flusso di aria in una camera di separazione collegata a detto condotto e ad una di aspirazione; ed in cui periodicamente l’acqua viene scaricata senza interrompere l’aspirazione in detto condotto, ponendo in comunicazione di flusso detta camera di separazione con una sottostante camera di scarico, la camera di scarico venendo aperta per far defluire l’acqua dal suo interno quando la camera di separazione e la camera di scarico non sono in comunicazione di flusso.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche del dispositivo, dell’impianto e del metodo secondo l’invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione.
Breve descrizione dei disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione non limitativa dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano: la
Fig.l una vista in pianta schematica di una pressa a giostra a cui può essere applicato un dispositivo secondo l’invenzione; le
Figg.2A e 2B una sezione schematica secondo un piano verticale di due diversi tipi di stampo e relativo tampone di pressatura a cui può essere applicata l’invenzione; le
Figg.3 e 4 sezioni secondo piani verticali di traccia III-III in Fig.5 del dispositivo secondo l’invenzione in due distinti assetti operativi; la
Fig.5 una sezione trasversale secondo V-V di Fig.3; e la
Fig.6 una sezione secondo VI- VI di Fig.4.
Descrizione dettagliata di forme di attuazione dell’ invenzione
In Fig.l è schematicamente rappresentata una pressa a giostra, a cui può essere applicato il dispositivo secondo l’invenzione. Si deve comprendere che l’invenzione può essere applicata anche a presse di altro tipo, ad esempio a presse lineari.
Nel seguito verrà fatto riferimento in particolare alla produzione di piastrelle a base cementizia. Peraltro si deve comprendere che l’invenzione non è limitata a questa applicazione. Al contrario essa può essere applicata alla produzione di qualunque manufatto, in specie ma non esclusivamente per impiego in edilizia, realizzato tramite pressatura e/o vibro-pres satura di impasti di materiali solidi ed acqua, in specie ma non esclusivamente impasti cementizi con eventuali cariche di inerti o riempitivi, quali marmo, materiale lapideo, materiale vetroso o simili, che per la formatura del manufatto finito richiedono l’applicazione di una azione meccanica di pressatura con espulsione di acqua dall’impasto.
Nell’esempio illustrato, la pressa, complessivamente indicata con 1, comprende una giostra o tavola ruotante 3 su cui sono montati stampi 5 eventualmente intercambiabili in funzione delle dimensioni e delle forme di piastrelle da produrre. Ciascuno stampo può presentare una o più impronte od alveoli per stampare una o più piastrelle simultaneamente.
La pressa comprende genericamente una pluralità di stazioni, di carico, pressatura e scarico, di per sé note e non descritte in dettaglio. In particolare la stazione 11 è una stazione di pressatura comprendente un tampone 13 (vedasi Figg. 2A e 2B) mobile verticalmente per penetrare all’intemo degli alveoli di ciascuno stampo 5 e compattare il materiale costituito da un impasto cementizio a base acquosa precedentemente caricato nello stampo.
Nelle Fig.2A e 2B è schematicamente indicata, limitatamente ai suoi elementi principali, la stazione di pressatura 11 secondo le due tecnologie precedentemente indicate. L’invenzione può essere applicata ad entrambi i tipi di stampo. La Fig.2A mostra uno stampo in assetto aperto, in cui sono previsti un sistema filtrante e di drenaggio inferiore ed un sistema aspirante superiore che rimuove l’acqua che fuoriesce dalla fuga tra stampo 5 e tampone 13. Il sistema aspirante superiore comprende una cornice che circonda la fuga tra stampo e tampone, in cui sono realizzate luci di aspirazione.
Un impasto cementizio C è contenuto all’ interno dell’alveolo 5 A di un generico stampo 5. Lo stampo 5 presenta un fondo 5F formato da una struttura filtrante ad elevata resistenza meccanica che consente il drenaggio di acqua durante la fase di pressatura ed allo stesso tempo resiste alle elevate pressioni esercitate dal tampone 13 che si inserisce dall’alto secondo la freccia F all’ interno dell’alveolo 5 A dello stampo 5. Al di sotto dello stampo 5 è prevista una zona 3 A di raccolta dell’acqua drenata dalla struttura drenante 5F, con un’apertura di scarico 3B. Durante la pressatura del materiale cementizio C per effetto della penetrazione del tampone 13 nel vano 5A dello stampo 5 si ha una fuoriuscita di acqua anche attraverso la fuga che si forma tra il telaio dello stampo 5 ed il tampone 13. Quest’acqua può essere aspirata attraverso una cornice aspirante 14 con luci 14A e condotti aspiranti 14B. I condotti 13A e le luci 14A sono collegate ad un dispositivo 20 descritto in maggiore dettaglio nel seguito con riferimento alle Figg.3 a 6, e ad un aspiratore 29.
In Fig.2B è mostrata una diversa configurazione dello stampo 5, realizzato secondo l’altra tecnologia sopra descritta. In questa figura lo stampo è mostrato in assetto chiuso, cioè in fase di pressatura del materiale contenuto al suo interno. Lo stampo 5 coopera con un tampone 13 che si inserisce in un alveolo ancora indicato con 5A, in cui è caricato il materiale cementizio. Il fondo dell’ alveolo 5A è chiuso, in questo caso, da una parete 5F di fondo non permeabile ed è circondato da un telaio 5X, entro cui si inserisce il tampone 13. Quest’ultimo è corredato di condotti aspiranti 13 A attraverso cui viene aspirata acqua dall’impasto cementizio C caricato nello stampo 5, attraverso una struttura filtrante 13F. I condotti aspiranti 13A sono colle -gati al dispositivo 20 e ad un aspiratore 29.
In entrambi i casi tramite il dispositivo aspirante 29 si aspira un flusso di aria ed eventuali detriti dallo stampo 5. Nel dispositivo 20 i detriti e l’acqua vengono separati dal flusso aspirato.
Il dispositivo 20, che costituisce la parte rilevante della presente invenzione, verrà descritto in maggiore dettaglio con riferimento alle Figg. 3 a 6. Esso può essere applicato ad uno stampo del tipo illustrato in Figg.2A o 2B, oppure anche ad uno stampo diverso. Ad esempio non si escluse la possibilità di combinare in vario modo tra loro le due tecnologie di formatura delle piastrelle sopra descritte con riferimento alle Figg. 2A, 2B.
Le Figg.3 a 6 mostrano in dettaglio una possibile forma di realizzazione di un dispositivo di aspirazione/separazione del flusso di aria per gli scopi sopra descritti. Il dispositivo è complessivamente indicato con 20. Esso è collegato ad un condotto 23 con cui il dispositivo 20 è collegato alle bocchette di aspirazione 14B di Fig.2A oppure 13A di Fig 2B o ad altri mezzi di aspirazione associati al tampone 13. Il condotto 23 costituisce una linea di ingresso per una camera di separazione 25, dove per effetto ciclonico si ha la separazione dell’acqua, e di eventuali detriti in essa contenuti, dal flusso di aria di aspirazione.
Per ottenere questa separazione, nella forma di realizzazione illustrata la camera di separazione 25 presenta uno sviluppo sostanzialmente cilindrico ad asse verticale A-A. Il condotto 23 sbocca in 23A nella camera di separazione 25 ad una quota superiore rispetto ad una imboccatura 27A di un bnea o condotto di aspirazione 27 collegato ad un dispositivo aspirante mostrato solo schematicamente in Fig.2 ed ivi indicato con 29. Il dispositivo aspirante può comprendere una pompa a vuoto o qua lunque altro organo idoneo.
L’imboccatura 27 A del condotto di aspirazione 27 si trova ad una quota inferiore rispetto allo sbocco 23A del condotto 23 di collegamento del dispositivo 20 alla pressa. In questo modo, aspirando un flusso di aria attraverso il condotto 27 (come indicato dalle frecce nel disegno) l’acqua e gli eventuali detriti in sospensione aspirati attraverso il condotto 23 si separano dal flusso di aria per effetto ciclonico. Le parti pesanti (acqua e detriti) seguono una traiettoria tangenziale lungo la superficie della camera di scarico 25, per effetto della disposizione tangenziale (Fig.5) del condotto 23, mentre l’aria viene aspirata da una quota intermedia lungo lo sviluppo verticale della camera di separazione 25 ed immessa nel condotto 27 priva di detriti liquidi o solidi.
In alcune forme di realizzazione il fondo 25F della camera di separazione 25 ha uno sviluppo conico orientato verso il basso per favorire la raccolta dell’acqua e dei sedimenti o detriti in essa contenuti sul fondo della camera di separazione 25.
In corrispondenza del fondo 25F della camera di separazione 25 è prevista una luce 29 di collegamento della camera di separazione 25 ad una camera di scarico 31 estendentesi sotto la camera di separazione 25.
La camera di scarico 31 può avere una forma sostanzialmente cilindrica sostanzialmente coassiale alla camera di separazione 25, ma ciò non è rilevante. Importante è soltanto che la camera di scarico 31 si estenda fino ad una quota più bassa rispetto al fondo 25F della camera di separazione 25 e sia in collegamento con essa attraverso una luce opportunamente disposta in corrispondenza del fondo 25F, e più esattamente preferibilmente nella zona più bassa del fondo 25F della camera di separazione 25.
La camera di scarico 31 presenta a sua volta un fondo 31F, preferibilmente a sviluppo conico rovescio, per facilitare la raccolta dell’acqua e la sedimentazione dei detriti sul fondo medesimo. Il fondo 31F della camera di scarico 31 presenta a sua volta una luce 33 di scarico dell’acqua e dei detriti in un condotto di deflusso 35 per l’allontanamento dell’acqua e dei detriti rimossi dalla pressa 1 e separati dal flusso di aria tramite il dispositivo 20.
Le luci 29 e 33 sono corredate rispettivamente di un primo elemento di otturazione 37 e di un secondo elemento di otturazione 39. I due elementi di otturazione 37, 39 sono controllati in opposizione di fase, nel senso che quando l’elemento di otturazione 37 chiude la luce 29 di comunicazione tra la camera di separazione 25 e la camera di scarico 31, la luce 33 della camera di scarico 31 è aperta, mentre quando l’elemento di otturazione 39 chiude la luce di scarico 33 della camera di scarico 31, la camera di separazione 25 è in collegamento di flusso con la camera di scarico 31 per effetto della luce 29.
Secondo una forma di realizzazione preferita dell’invenzione, mostrata nel disegno, il primo elemento di otturazione 37 ed il secondo elemento di otturazione 39 sono formati da un cursore comune 41. Nella forma di realizzazione illustrata il cursore comune 41 ha una porzione conica su cui, in corrispondenza della base maggiore del cono, è realizzato il primo elemento di otturazione 37 che può comprendere una guarnizione ad O-Ring od altro. La porzione a sviluppo conico del cursore 41 si prolunga in una porzione sostanzialmente cilindrica inferiore che porta un piattello su cui è realizzato il secondo elemento di otturazione 39 che può comprendere anch’esso una guarnizione ad O-Ring o simile. Al di sotto dell’elemento di otturazione 39 il cursore 41 presente un’appendice 41 A, con una sezione trasversale a croce come mostrato in Fig.6, formante un elemento di guida interno della luce 33.
La lunghezza del cursore comune 41 è tale per cui (confrontasi Figg.3 e 4) quando il primo elemento di otturazione 37 chiude la luce 29 il secondo elemento di otturazione 39 si trova al di sopra della luce 33, nella quale rimane esclusivamente l’appendice di guida 41 A. Per effetto della sua sezione trasversale a croce questa appendice di guida 41A consente il deflusso dell’acqua e di eventuali detriti contenuti nella camera di scarico 31 attraverso la luce 33 verso il condotto di scarico 35. Viceversa, quando il cursore comune 41 si trova nella posizione abbassata di Fig.4, il secondo elemento di otturazione 39 chiude la luce di scarico 33, mentre il primo elemento di otturazione 37 si trova al di sotto della luce 29, che è quindi aperta e mantiene in comunicazione la camera di separazione 25 con la camera di scarico 31.
Secondo una vantaggiosa forma di realizzazione, il cursore comune 41 è collegato allo stelo 43 di un attuatore cilindro-pistone 45 posizionato all’ interno della camera di separazione 25 e coassiale alla camera 25 stessa ed alle luci 29 e 33. L’ attuatore cilindro-pistone 45 può essere sostenuto da un supporto 47 collegato al fondo 25F della camera di separazione 25 conformato in modo da consentire il deflusso dell’acqua e dei sedimenti verso il punto di minima quota della camera di separazione 25 in corrispondenza del quale è disposta la luce di scarico 29.
Il funzionamento del dispositivo di aspirazione e separazione sin qui descritto è il seguente. Attraverso il condotto 27, collegato al dispositivo aspirante schematicamente indicato con 29 in Fig.2, viene aspirata in continuo aria che mantiene un certo grado di vuoto all’ interno della camera di separazione 25. In questo modo, attraverso il condotto 23 viene aspirato un flusso di aria che trascina con se acqua ed eventuali detriti o sedimenti che fuoriescono dallo stampo 5 durante la pressatura. La quantità di acqua e detriti o sedimenti aspirata è relativamente modesta, ma provoca comunque un accumulo nel tempo di acqua e sedimenti o detriti all’ interno della camera di separazione 25 quando la luce di scarico 29 di quest’ultima è chiusa dal primo elemento di otturazione 37.
Dopo un certo numero di cicli di pressatura, oppure quando l’acqua all’intemo della camera di separazione 25 ha raggiunto un certo livello che può essere determinato ad esempio attraverso un apposito sensore, il cursore 41 viene abbassato, passando dalla posizione della Fig.3 alla posizione della Fig.4. Questo provoca da un lato l’apertura della luce 29 e dall’altro la chiusura della luce 33. Preferibilmente la distanza tra il primo elemento di otturazione 37 ed il secondo elemento di otturazione 39 è tale per cui la chiusura della luce 33 avviene in anticipo rispetto all’apertura della luce 29.
Quando il dispositivo ha raggiunto l’assetto di Fig.4, l’acqua ed i detriti od il materiale in sospensione sono liberi di defluire dalla camera 25 di separazione alla camera di scarico 31. Poiché la luce 33 è chiusa dal secondo elemento di otturazione 39, all’intemo delle due camere 25, 31 (che in questa fase si trovano in comunicazione di flusso) viene mantenuto un sufficiente grado di vuoto. In questo sistema l’aspirazione attraverso il condotto 23 non viene mai interrotta. Al massimo si ha un temporaneo modesto abbassamento del grado di vuoto, cioè un modesto innalzamento della pressione nella linea di aspirazione 23 nel transitorio di apertura della luce 29.
Una volta che l’acqua ed i detriti o sedimenti contenuti nella camera di separazione 25 sono stati trasferiti per gravità nella camera di scarico 31, il cursore comune 41 viene riportato dall’attuatore cilindro-pistone 45 nell’assetto della Fig.3, chiudendo la luce 29 ed aprendo la luce 33. L’acqua ed i detriti o sedimenti raccolti nella camera di scarico 31 possono così fuoriuscire dalla luce 33 verso il condotto di deflusso 35, mentre l’acqua i detriti o materiali in sospensione continuano ad essere aspirati e separati dal flusso di aria all’interno della camera di separazione 25.
Vantaggiosamente, lo scarico della camera di separazione 25 tramite apertura della luce 29 e chiusura della luce 33 avviene in una fase del ciclo di produzione in cui si ha la rotazione della tavola o giostra ruotante 3 o la traslazione dalla stazione di pressatura ad una diversa stazione nel caso di presse lineari e quindi non si ha la pressatura del materiale cementizio C nello stampo 5. In questo modo il modesto abbassamento del grado di vuoto nella linea di aspirazione 23 provocato dalla apertura della luce 29 non ha alcun effetto negativo sulla qualità delle piastrelle prodotte, poiché tale transitorio di pressione si ha al di fuori della fase in cui è effettivamente necessarlo aspirare l’acqua fuoriuscente dalla fuga tra il tampone 13 e lo stampo 5.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica delfinvenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto alla base delfinvenzione. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (14)

  1. “DISPOSITIVO PER L’ASPIRAZIONE E LA SEPARAZIONE DI ACQUA DA PRESSE PER MATERIALI IN LASTRA, QUALI PIASTRELLE, PIANI DI RIVESTIMENTO, O SIMILI, PRESSA CORREDATA DI DETTO DISPOSITIVO” Rivendicazioni 1. Un dispositivo per Γ aspirazione e la separazione di acqua e detriti da un flusso di acqua, detriti e aria, comprendente: una linea di ingresso; una camera di separazione di acqua e detriti da un flusso di acqua, detriti e aria aspirato attraverso detta linea di ingresso; una linea di aspirazione in collegamento con detta camera di separazione; caratterizzato da una camera di scarico dell’ acqua e detriti da detta camera di separazione, collegabile al fondo di detta camera di separazione tramite una luce di comunicazione con un primo elemento di otturazione, in cui detta camera di scarico comprende una luce di scarico con un secondo elemento di otturazione, ed in cui detto primo e detto secondo elemento di otturazione sono controllati in modo che quando la camera di separazione è in collegamento con la camera di scarico, detta linea di scarico è chiusa, e quando detta linea di scarico è aperta detto primo elemento di otturazione è chiuso.
  2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta camera di separazione è configurata in forma di ciclone.
  3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta camera di scarico è posta direttamente sotto detta camera di separazione.
  4. 4. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo e detto secondo elemento di otturazione sono comandati da un attuatore comune.
  5. 5. Dispositivo come da rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto attuatore comune è un attuatore cilindro-pistone.
  6. 6. Dispositivo come da rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detto attuatore comune è alloggiato in detta camera di separazione.
  7. 7. Dispositivo come una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento di otturazione e detto secondo elemento di otturazione sono formati su un cursore comune.
  8. 8. Dispositivo come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto cursore comprende una prima tenuta ed una seconda tenuta, tra loro distanziate lungo lo sviluppo longitudinale del cursore, la prima tenuta cooperando con detta luce di comunicazione tra la camera di separazione e la camera di scarico; e la seconda tenu ta cooperando con detta luce di scarico.
  9. 9. Dispositivo come da rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto cursore comprende: un corpo con una porzione rastremata al di sotto della prima tenuta ed un’appendice di guida al di sotto della seconda tenuta, cooperante con la parete della luce di scarico ed avente una sezione trasversale che consente il passaggio di acqua quando si trova in detta luce di scarico.
  10. 10. Un impianto per la produzione di un manufatto tramite pressatura di un impasto a base acquosa, comprendente una pressa con almeno uno stampo, un sistema di aspirazione associabile a detto almeno uno stampo ed un dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, per aspirare acqua e detriti da detto almeno uno stampo tramite un flusso di aria e per separare l’acqua con i detriti dall’aria.
  11. 11. Impianto come da rivendicazione 10, in cui detti elementi di otturazione di detto dispositivo e detta pressa sono sincronizzati in modo tale che durante la fase di pressatura la camera di separazione e la camera di scarico sono tra loro separate, con il primo elemento attuatore chiuso, e che quando detto primo elemento otturatore è aperto, la pressa non è in fase di pressatura.
  12. 12. Metodo per la produzione di un manufatto tramite pressatura di un impasto a base acquosa, in cui una quantità di detto impasto viene caricata in uno stampo; lo stampo viene chiuso per formare il manufatto; durante la pressatura del manufatto l’acqua con i detriti in eccesso viene almeno parzialmente aspirata dallo stampo tramite un flusso di aria aspirata attraverso un condotto, l’acqua con i detriti venendo separata da detto flusso di aria in una camera di separazione collegata a detto condotto e ad una linea di aspirazione; ed in cui periodicamente l’acqua con i detriti viene scaricata senza interrompere l’aspirazione in detto condotto, ponendo in comunicazione di flusso detta camera di separazione con una sottostante camera di scarico, la camera di scarico venendo aperta per far defluire l’acqua con i detriti dal suo interno quando la camera di separazione e la camera di scarico non sono in comunicazione di flusso.
  13. 13. Metodo come da rivendicazione 12, in cui l’acqua con i detriti viene scaricata dalla camera di separazione fra due successive fasi di pressatura di detti manufatti.
  14. 14. Metodo come da rivendicazione 12 o 13, in cui detto manufatto è una piastrella.
IT000010A 2011-01-19 2011-01-19 "dispositivo per l'aspirazione e la separazione di acqua da presse per materiali in lastra, quali piastrelle, piani di rivestimento, o simili, pressa corredata di detto dispositivo". ITFI20110010A1 (it)

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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE875933C (de) * 1951-11-29 1953-05-07 Edwin Dr-Ing Hoffmann Vorrichtung zum Trennen oder Eindicken von Feststoff-Fluessigkeits-Gemischen, wie Kohle- oder Erzaufschlaemmungen
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FR2166473A5 (en) * 1971-12-27 1973-08-17 Bertin Maurice Cyclone unloading mechanism - with two butterfly valves in series operated consecutively by cam system
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