IT201900013671A1

IT201900013671A1 - Tappo di chiusura per un contenitore.

Info

Publication number: IT201900013671A1
Application number: IT102019000013671A
Authority: IT
Inventors: Vittorio Bassi; Alessandro Falzoni
Original assignee: Sacmi
Priority date: 2019-08-01
Filing date: 2019-08-01
Publication date: 2021-02-01
Also published as: US11518592B2; CN113924257B; RU2769008C1; EP3953264B1; CN113924257A; BR112021025260A2; US20220204229A1; MX2021015505A; WO2021019419A1; ZA202109262B; EP3953264A1

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“Tappo di chiusura per un contenitore”

L’invenzione concerne un tappo di chiusura per un contenitore ed un relativo metodo di produzione.

In particolare, l’invenzione concerne un tappo dotato di un anello di trattenimento, associabile ad un collo di contenitore, il tappo essendo inoltre dotato di un elemento di chiusura che, dopo l’apertura, rimane collegato all’anello di trattenimento.

Il tappo secondo l’invenzione è particolarmente, ma non esclusivamente, adatto per essere applicato su bottiglie destinate a contenere sostanze liquide.

Sono noti tappi per bottiglie comprendenti un corpo a tazza provvisto di una filettatura interna atta ad impegnarsi con una filettatura esterna di un collo della bottiglia. I tappi noti sono inoltre provvisti di un anello di garanzia collegato al corpo a tazza mediante una linea di strappo dotata di una pluralità di elementi frangibili, ad esempio ponti frangibili. Quando il tappo viene aperto per la prima volta, il corpo a tazza si separa dall’anello di garanzia lungo la linea di strappo a seguito della rottura degli elementi frangibili. L’anello di garanzia rimane associato al collo della bottiglia, mentre il corpo a tazza può essere svitato dall’utilizzatore, che così facendo separa il corpo a tazza dalla bottiglia per accedere al contenuto della bottiglia. Successivamente, il corpo a tazza può essere riavvitato sul collo per richiudere la bottiglia.

Accade talvolta che, dopo che la bottiglia è stata svuotata, l’utilizzatore getti il corpo a tazza per terra, intenzionalmente o in modo accidentale, mentre la bottiglia, insieme con l’anello di garanzia ad essa associato, viene correttamente gettata in un cestino per rifiuti. Questo comportamento è ovviamente indesiderato.

Per ovviare a questo inconveniente, sono stati proposti tappi provvisti di un anello di trattenimento, associabile ad un collo di una bottiglia, e di un elemento di chiusura, collegato all’anello di trattenimento tramite una cerniera.

L’elemento di chiusura può essere ruotato attorno alla cerniera fra una condizione di apertura, nella quale un utilizzatore può accedere al contenuto della bottiglia, e una condizione di chiusura, nella quale l’elemento di chiusura impedisce l’accesso alla bottiglia. La cerniera mantiene l’elemento di chiusura associato all’anello di trattenimento e quindi alla bottiglia, evitando che l’elemento di chiusura possa essere gettato a terra indipendentemente dalla bottiglia.

I tappi noti provvisti di cerniera hanno tuttavia lo svantaggio di essere piuttosto complicati da fabbricare. Infatti, la cerniera viene solitamente prodotta nel medesimo stampo in cui viene ottenuto il tappo, particolarmente tramite stampaggio a iniezione o stampaggio a compressione.

Per produrre i tappi con cerniera di tipo noto, occorre dunque prevedere stampi speciali, diversi da quelli che sono normalmente adottati per produrre i tappi privi di cerniera. Tali stampi sono più complicati rispetto a quelli ordinari, in particolare perché i tappi con cerniera di tipo noto possono essere dotati di parti in sottosquadro, che dunque necessitano di accorgimenti particolari per essere estratte dallo stampo.

Inoltre, i tappi con cerniera di tipo noto possono avere zone con uno spessore molto ridotto, che sono difficili da ottenere perché il materiale polimerico fuso fluisce con difficoltà nelle porzioni di stampo destinate a formare tali zone.

Ciò aumenta i costi di produzione dei tappi con cerniera e/o il tempo ciclo necessario per ottenerli.

I tappi noti provvisti di cerniera hanno tuttavia un ulteriore svantaggio legato al fatto che l’anello di trattenimento, nella condizione di apertura, quando un utilizzatore inclina la bottiglia per versarne il contenuto, può facilmente ruotare e far cadere per gravità verso il basso anche l’elemento di chiusura, ad esso collegato, che così facendo si può disporre affacciato ed al di sotto della apertura di erogazione. L’utilizzatore è quindi obbligato a bloccare manualmente il tappo prima di inclinare la bottiglia, se vuole evitare schizzi o deviazioni non volute del contenuto da versare ed avere la garanzia che l’elemento di chiusura non disturbi l’erogazione.

Uno scopo dell’invenzione è migliorare i tappi di tipo noto, particolarmente i tappi comprendenti un anello di trattenimento destinato a rimanere associato ad un collo del contenitore ed un elemento di chiusura che può impegnarsi in modo rimuovibile con il collo per consentire ad un utilizzatore di aprire o alternativamente chiudere il contenitore.

Un ulteriore scopo è fornire un tappo per contenitore, dotato di un elemento di chiusura che rimane collegato all’anello di trattenimento, che in aggiunta possa rimanere stabilmente bloccato in una posizione dopo l’apertura. Secondo l’invenzione, è previsto un tappo per un contenitore in accordo con la rivendicazione 1 e le rivendicazioni da essa dipendenti.

Nel dettaglio, secondo l’invenzione, è previsto un tappo di chiusura per un contenitore, comprendente una parete laterale estendentesi attorno ad un asse ed una parete trasversale disposta ad una estremità della parete laterale, una linea di separazione essendo prevista sulla parete laterale per definire: un anello di trattenimento, il quale è configurato per rimanere ancorato ad un collo del contenitore e si estende fino ad un bordo libero; un elemento di chiusura impegnabile in maniera rimuovibile con il collo, così da aprire o chiudere il contenitore; in cui la linea di separazione si estende attorno all’asse ed è circonferenzialmente interrotta per definire nella parete laterale una zona di unione, che si estende per un primo angolo, nella quale l’anello di trattenimento e l’elemento di chiusura sono uniti; in cui il tappo comprende una linguetta, ricavata nella zona di unione, che si estende circonferenzialmente per un secondo angolo ed è collegata alla zona di unione tramite una zona di cerniera attorno alla quale la linguetta può flettersi; l’anello di trattenimento comprendendo: una porzione di trattenimento ed una porzione libera, in cui la porzione di trattenimento comprende un elemento di impegno configurato per impegnarsi internamente con un anello di bloccaggio del collo durante un passaggio da una condizione di chiusura ad una condizione di apertura dell’elemento di chiusura, ed in cui la porzione libera comprende un elemento di movimentazione che si estende circonferenzialmente almeno nel secondo angolo ed è configurato, durante detto passaggio, per consentire un movimento della porzione libera lungo un asse parallelo all’asse.

Grazie alla zona di unione, l’elemento di chiusura è stabilmente associato all’anello di trattenimento e quindi al collo del contenitore nella condizione di apertura. Ciò evita che l’elemento di chiusura possa essere gettato per terra separatamente dal contenitore. Viene così aumentata la probabilità che l’elemento di chiusura, insieme con il contenitore, sia correttamente smaltito insieme ai rifiuti della sua stessa tipologia, in particolare insieme ai rifiuti in materia plastica.

Grazie alla linguetta, che è disposta nella zona di unione ed è collegata ad essa tramite una zona di cerniera attorno alla quale la linguetta può flettersi, l’elemento di chiusura può essere bloccato stabilmente sul collo del contenitore, dal momento che un bordo di fondo della linguetta si pone in appoggio sul collo ed impedisce all’elemento di chiusura qualsiasi movimento di rotazione, sia in avvicinamento alla apertura di erogazione che attorno al collo della bottiglia.

Grazie alla porzione libera dell’anello di trattenimento, disposta almeno circonferenzialmente almeno nel secondo angolo nel quale la linguetta si estende, l’anello di trattenimento può deformarsi assialmente nella condizione di apertura dell’elemento di chiusura per consentire alla linguetta di ruotare per appoggiarsi sul collo mentre la porzione di trattenimento dell’elemento di impegno trattiene il tappo ancorato al collo del contenitore. Vantaggiosamente, la linguetta si appoggia sul collo in prossimità dell’anello di bloccaggio. In questo modo, l’elemento di chiusura è bloccato nel movimento verso l’apertura di erogazione, in quanto la linguetta interferisce con l’anello di bloccaggio, oppure con zone del collo ad esso prossime, e non può ruotare ulteriormente. Inoltre, l’anello di trattenimento è anche bloccato nella rotazione attorno a collo, per l’attrito tra la linguetta e l’anello di bloccaggio che impedisce alla linguetta di strisciare lateralmente sull’anello di bloccaggio stesso.

L’elemento di chiusura non può, pertanto, cadere per gravità.

L’utilizzatore può chiudere nuovamente la bottiglia solo dopo aver disimpegnato la linguetta dall’anello di bloccaggio.

Vantaggiosamente, per ottenere la linguetta, viene realizzata una linea di incisione che si estende fra la linea di separazione ed il bordo libero dell’anello di trattenimento, che consente di ottenere un bordo di fondo della linguetta.

In aggiunta, vengono realizzate linee di frattura su una parete laterale del tappo che si estendono trasversalmente al bordo di fondo, per realizzare i bordi laterali della linguetta.

Ne segue che il tappo secondo l’invenzione può essere prodotto in maniera relativamente semplice, senza necessità di utilizzare stampi speciali. Infatti, il tappo secondo l’invenzione può essere prodotto in uno stampo tradizionale e la linea di incisione e le linee di frattura per realizzare i bordi laterali ed il bordo di fondo della linguetta possono essere realizzate come linee di taglio tramite un’operazione di taglio.

Le linee di taglio possono essere passanti attraverso l’intero spessore della parete laterale, oppure non passanti, se si desidera incidere solo parzialmente lo spessore della parete laterale.

Tuttavia, la linea di incisione e le linee di frattura possono essere realizzate anche tramite stampaggio, conformando opportunamente lo stampo in cui viene prodotto il tappo, senza tuttavia determinare complicazioni eccessive dello stampo stesso, grazie alla conformazione particolarmente semplice della linea di incisione e delle linee di frattura. In questo caso, la linea di incisione può essere conformata anche come una linea di indebolimento. In una versione, l’elemento di trattenimento è realizzato come una parete di trattenimento che si estende da un bordo libero dell’anello di trattenimento ed è di lunghezza minore rispetto ad elementi sporgenti della parte di trattenimento destinati a realizzare l’elemento di impegno.

In questo modo, durante il passaggio dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura dell’elemento di chiusura, il momento nel quale la porzione libera si impegna con l’anello di bloccaggio è successivo al momento nel quale la porzione di trattenimento si impegna con l’anello di bloccaggio e dipende dalla lunghezza della parete di trattenimento e dalla posizione e/o dalle dimensioni dell’anello di bloccaggio.

Vantaggiosamente, se la parete di trattenimento è corta, la porzione libera non si impegna mai con l’anello di bloccaggio.

In una versione, se la porzione libera si estende angolarmente per un terzo angolo, il quale è maggiore del secondo angolo, la linguetta è interposta tra una prima parte libera ed una seconda parte libera dell’anello di trattenimento, le quali possono inclinarsi quando la zona di unione, unita all’elemento di chiusura, si allontana dall’anello di trattenimento.

Vantaggiosamente, la prima parte libera e la seconda parte libera definiscono bande di collegamento tra la porzione di trattenimento dell’anello di trattenimento e la zona di unione.

Se si considera una linea di mezzeria della zona di unione, una linea di mezzeria della linguetta è coincidente con la linea di mezzeria della zona di unione e le bande di collegamento sono disposte simmetricamente rispetto ad un piano contenente l’asse e la linea di mezzeria della zona di unione. La conformazione simmetrica della linguetta, interposta tra la prima parte libera e la seconda parte libera, permette di ridurre i movimenti involontari dell’elemento di chiusura quando il tappo si trova in una condizione di apertura e l’elemento di chiusura è bloccato in appoggio sul collo in prossimità dell’anello di bloccaggio, in particolare limitandone gli spostamenti laterali. In questo modo, il tappo non può ruotare.

Si aggiunge anche che la zona di unione, che comprende anche la linguetta sporgente, risulta robusta tanto che è difficile separare accidentalmente l’anello di trattenimento dall’elemento di chiusura.

L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano alcune versioni esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:

Figura 1 è una vista laterale di un tappo di chiusura per un contenitore in accordo con l’invenzione, associato ad un collo di un contenitore comprendente un elemento di chiusura ed un anello di trattenimento, in una condizione di chiusura;

Figura 2 è una vista laterale del tappo di Figura 1, durante un passaggio dalla condizione di chiusura ad una condizione di apertura dell’elemento di chiusura, in cui l’elemento di chiusura inizia ad essere separato dall’anello di trattenimento e la linguetta è ancora parte di una zona di unione tra l’elemento di chiusura e l’anello di trattenimento;

Figura 3 è una vista prospettica in sezione di un interno del tappo di Figura 1, prima di essere associato ad un collo di un contenitore, in cui la parete laterale comprende un primo pannello ed un secondo pannello, destinati ad essere ripiegati all’interno del tappo 1;

Figura 4 è una vista laterale del tappo di figura 1 in una configurazione di apertura, in cui l’elemento di chiusura è distanziato dal un collo del contenitore e la linguetta è bloccata in appoggio sul collo, in prossimità di un anello di bloccaggio del collo;

Figura 5 è una vista laterale di un collo del contenitore, senza il relativo tappo di chiusura;

Figura 6 è una vista prospettica del collo di figura 5.

Con riferimento alle figura da 1 a 6, con 1 è mostrato un tappo per chiudere un contenitore 2, del quale è mostrato solo un collo 201, particolarmente una bottiglia destinata a contenere una sostanza liquida quale una bevanda. Si precisa che elementi comuni alle diverse forme realizzative saranno indicati con gli stessi riferimenti numerici.

Il tappo 1 è realizzato in materiale polimerico. Qualsiasi materiale polimerico adatto ad essere stampato può essere impiegato per ottenere il tappo 1. Il tappo 1 è mostrato in Figura 1 in una condizione di chiusura nella quale il tappo 1 si trova quando esce da una linea di produzione di tappi ed è applicato sul contenitore 2. In questa condizione, il tappo 1 comprende una parete laterale 3 che si estende attorno ad un asse Z, ed una parete trasversale 4 disposta ad una estremità della parete laterale 3, così da chiudere tale estremità. La parete trasversale 4 si estende trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, all’asse Z. La parete trasversale 4 può essere piana, anche se altre forme sono teoricamente possibili. Nell’esempio raffigurato, la parete trasversale 4 ha una forma in pianta sostanzialmente circolare.

La parete laterale 3 e la parete trasversale 4 definiscono un corpo conformato a tazza adatto a ricevere una porzione terminale del collo 201 del contenitore 2, cosicché il tappo 1 possa chiudere il contenitore 2 stesso. In particolare, la parete laterale 3 è connessa alla parete trasversale 4 tramite una zona di connessione 401, che può essere conformata, in sezione, come uno spigolo smussato oppure un raccordo circolare.

Il tappo 1 comprende una linea di separazione 5, mostrata nelle figure 1 e 3, che è prevista sulla parete laterale 3 per definire un anello di trattenimento 301, il quale è configurato per rimanere ancorato al collo 201 del contenitore 2 e si estende fino ad un bordo libero 304.

Nel dettaglio, l’anello di trattenimento 301 è configurato per impegnarsi internamente con un anello di bloccaggio 202 del collo 201, in modo da rimanere ancorato al collo 201 stesso. L’anello di bloccaggio 202 è raffigurato nelle figura 2 e nelle figure da 4 a 6 e si proietta da una superficie esterna del collo 201.

Il bordo libero 304 delimita l’anello di trattenimento 301 dalla parte opposta alla parete trasversale 4. L’anello di trattenimento 301 si estende, quindi, fra la linea di separazione 5 ed il bordo libero 304 e può essere delimitato da una superficie esterna cilindrica oppure troncoconica. Preferibilmente, la linea di separazione 5 è parallela al bordo libero 304.

La linea di separazione 5, sulla parete laterale 3, definisce, oltre all’anello di trattenimento 301, un elemento di chiusura 302 impegnabile in maniera rimuovibile con il collo 201, così da aprire o chiudere il contenitore 2. L’elemento di chiusura 302 è impegnabile per chiudere una apertura di erogazione 203 del contenitore 2.

L’anello di bloccaggio 202 è un ringrosso anulare, che si estende in un piano posto trasversalmente all’asse Z.

La linea di separazione 5 si estende attorno all’asse Z ed è circonferenzialmente interrotta per definire nella parete laterale 3 una zona di unione 305, che si estende angolarmente per un primo angolo α, nella quale l’anello di trattenimento 301 e l’elemento di chiusura 302 sono uniti. Nel dettaglio, la linea di separazione 5 si estende tra una prima estremità 501 ed una seconda estremità 502.

Il tappo 1 comprende una linguetta 308, ricavata nella zona di unione 305, che si estende circonferenzialmente per un secondo angolo β e presenta una zona di cerniera 310, tramite la quale la linguetta 308 è collegata alla parete laterale 3 e attorno alla quale la linguetta 308 può flettersi.

Si precisa che gli angoli α e β raffigurati nella figura 2, ed anche un angolo γ che sarà dettagliato nel seguito, si estendono attorno all’asse Z e sono stati raffigurati come se la vista del tappo 1 fosse dall’alto e cioè dal lato della parete trasversale 4.

L’anello di trattenimento 301 comprende una porzione di trattenimento 303 ed una porzione libera 306.

La porzione di trattenimento 303 e la porzione libera 306 si estendono circonferenzialmente per l’intero anello di bloccaggio e sono tra di loro esplementari.

La porzione di trattenimento 303 comprende un elemento di impegno configurato per impegnarsi internamente con l’anello di bloccaggio 202 del collo 201, durante un passaggio dalla condizione di chiusura ad una condizione di apertura dell’elemento di chiusura 302.

La porzione libera 306 comprende, invece, un elemento di movimentazione che si estende circonferenzialmente almeno nel secondo angolo β ed è configurato, durante il passaggio dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura dell’elemento di chiusura 302, per consentire un movimento della porzione libera 306 lungo un asse parallelo all’asse Z. In altre parole, grazie alla porzione libera 306, che si estende circonferenzialmente almeno nel secondo angolo β della parete laterale 301 nel quale si estende la linguetta 308 e comprende un elemento di movimentazione che consente un movimento agevolato in un asse parallelo all’asse Z, durante il passaggio nella condizione di apertura, nella quale la zona di unione 305 mantiene l’elemento di chiusura 302 collegato all’anello di trattenimento 301, la linguetta 308 può ruotare per appoggiarsi sul collo 201.

L’elemento di movimentazione consente tale movimentazione della porzione libera 306 anche nella condizione di apertura.

Infatti, la linguetta 308 può flettersi attorno alla zona di cerniera 310 agevolmente, non essendo trattenuta la porzione libera 306 dall’anello di bloccaggio 202, e può ruotare per appoggiarsi sul collo 201 del contenitore 2 in prossimità dell’anello di bloccaggio 202.

Si noti che la porzione di trattenimento 303 e la porzione libera 306 si estendono fino al bordo libero 304 dell’anello di trattenimento 301.

In altre parole, la porzione di trattenimento 303 e la porzione libera 306 sono porzioni inferiore dell’anello di trattenimento 301, e quindi del tappo 1, quando il tappo è unito al contenitore 2.

Abbiamo detto che la porzione di trattenimento 303 è configurata per trattenere ancorato l’anello di trattenimento 301 al collo 201 del contenitore 2.

Quando il tappo 1 è associato al contenitore 2, l’elemento di impegno della porzione di trattenimento 303 comprende una pluralità di elementi sporgenti (non illustrati) che si proiettano dal bordo libero 304 verso l’interno.

Gli elementi sporgenti presentano al massimo una prima lunghezza, misurata come distanza dal bordo libero 304, la quale viene selezionata opportunamente in modo che si possano impegnare con l’anello di bloccaggio 202 nel passaggio alla condizione di apertura dell’elemento di chiusura 302.

L’elemento di movimentazione è realizzato come una parete di movimentazione (non illustrata), che si proietta dal bordo libero 304 verso l’interno e presenta una seconda lunghezza, minore della prima lunghezza, definendo una rientranza (non illustrata), la quale è interposta tra estremità circonferenzialmente opposte della porzione di trattenimento 303 ed è delimitata dalla stessa parete di movimentazione.

Secondo quanto illustrato nella figura 3, prima che il tappo 1 venga associato al contenitore, la parete laterale 3 si estende dalla parete trasversale 4 fino ad un anello di fondo 304’ destinato a realizzare il bordo di fondo 304 del tappo 1. Oltre l’anello di fondo 304’, si estende un primo pannello 303’ ed un secondo pannello 306’, destinati ad essere ripiegati all’interno del tappo 1 per ottenere rispettivamente la porzione di trattenimento 303 e la porzione libera 306 dell’anello di trattenimento 301. Il primo pannello 303’ è realizzato come una parete che comprende una pluralità di alette 313 che, quando sono ripiegate internamente al tappo 1 definiscono i rispettivi elementi sporgenti che si proiettano dal bordo libero 304 verso l’interno e definiscono, nell’insieme, l’elemento di impegno della porzione di trattenimento 303.

Si noti che la distanza massima tra l’anello di fondo 304’ e un bordo esterno del primo pannello 303’, e cioè una estremità delle alette 313, definisce la prima lunghezza degli elementi sporgenti 313.

Il secondo pannello 306’ si estende tra estremità circonferenzialmente opposte del primo pannello 303’ e definisce, quando è ripiegato internamente al tappo, la parete di movimentazione dell’elemento di movimentazione.

La distanza massima tra l’anello di fondo 304’ e un bordo esterno del secondo pannello 306’ definisce la seconda lunghezza della parete di movimentazione.

Si noti che il secondo pannello 306’, che definisce la parete di movimentazione della porzione libera 306, è più corto del primo pannello 303’, che definisce la porzione di trattenimento 303.

Essendo il secondo pannello 306’ più corto del primo pannello 303’, tra le estremità opposte del primo pannello 303’ e il secondo pannello 306’ stesso, è presente una rientranza 307, che definisce una rispettiva rientranza dell’elemento di movimentazione, quando il secondo pannello 306’ è ripiegato, ed è interposta tra estremità circonferenzialmente opposte della porzione di trattenimento 303.

In questo modo, durante il passaggio dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura, quando gli elementi sporgenti si impegnano con l’anello di bloccaggio 202, la parete di movimentazione non può intercettare quest’ultimo.

Si precisa che, nonostante sia stato raffigurato come presentante un bordo esterno lineare, il secondo pannello 306’ potrebbe avere una diversa conformazione. Ad esempio, il secondo pannello 306’ potrebbe avere ulteriori alette, di dimensione ridotta rispetto alle alette del primo pannello 303’ per definire, una volta ripiegato all’interno, una parete di movimentazione presentante ulteriori elementi sporgenti, di lunghezza minore rispetto a quelli dell’elemento di impegno.

La parete di movimentazione potrebbe ad esempio, impegnarsi in ritardo con l’anello di bloccaggio 202 rispetto al momento nel quale gli elementi sporgenti della parte di trattenimento 303, durante il passaggio dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura dell’elemento di chiusura 302, si impegnano con l’anello di bloccaggio 202. Alternativamente, la parete di movimentazione potrebbe non intercettare mai l’anello di bloccaggio 202, se è preferibile che la porzione libera 306 possa muoversi senza vincoli rispetto all’anello di bloccaggio 202.

La parete di movimentazione consente di ridurre la possibilità di deformazioni dei tappi di chiusura 1 durante un trasferimento degli stessi nelle linee automatiche di tappatura.

Secondo una ulteriore variante non raffigurata, l’elemento di movimentazione può essere realizzato solo come una rientranza che si estende fino al bordo libero 304 ed è interposta tra estremità circonferenzialmente opposte della porzione di trattenimento 303.

In altre parole, il secondo pannello 306’ può essere completamente assente e può essere presente solo la rientranza 307 delimitata dalle estremità opposte del primo pannello 303’ e dall’anello di fondo 304’.

In alternativa, secondo un’altra variante non illustrata, l’elemento di impegno può essere conformato come un ringrosso, continuo o interrotto, che da una superficie interna della porzione di trattenimento 303 si proietta verso l’asse Z per impegnarsi con l’anello di bloccaggio 202. In questo caso, l’elemento di movimentazione della porzione libera 306 può essere realizzato come una parete nella quale il ringrosso è assente.

La porzione di trattenimento 303 è, pertanto, circonferenzialmente interrotta per definire almeno nel secondo angolo β della zona di unione 305, nel quale è presente la linguetta 308, la porzione libera 306, nella quale l’anello di trattenimento 301 non rimane ancorato all’anello di bloccaggio 202. Essendo la porzione libera 306 almeno parte della zona di unione 305, ed essendo quest’ultima a sua volta collegata all’elemento di chiusura 302, la porzione libera 306 è collegata all’elemento di chiusura 302 ma può deformarsi quando l’elemento di chiusura 302 è nella condizione di apertura in quanto non è trattenuta dall’anello di bloccaggio 202.

In una versione, raffigurata nella figura 2, la porzione libera 306 si estende per il terzo angolo γ, di estensione almeno pari al primo angolo α.

In altre parole, la porzione libera 306 si può estendere almeno in tutta la zona di unione 305, per definire una zona ampia non trattenuta dall’anello di bloccaggio 202. La porzione libera 306 si può estendere anche oltre la zona di unione 305.

Si può notare come nell’anello di trattenimento 301, la linguetta 308 è interposta tra una prima zona di estremità 305a ed una seconda zona di estremità 305b della zona di unione 305, circonferenzialmente disposte da parte opposta rispetto alla linguetta 308.

La prima zona di estremità 305a e la seconda zona di estremità 305b sono rispettivamente immediatamente adiacenti alla prima estremità 501 e alla seconda estremità 502 della linea di separazione 5.

Tra la prima zona di estremità 305a della zona di unione 305 e la porzione di trattenimento 303, è presenta una prima parte libera 306a dell’anello di trattenimento 301 che definisce una prima banda di collegamento. Analogamente, tra la seconda zona di estremità 305b della zona di unione 305 e la porzione di trattenimento 303, è presente una seconda parte libera 306b dell’anello di trattenimento 301 che definisce una seconda banda di collegamento.

La prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b sono tanto maggiori quanto maggiore è il terzo angolo γ rispetto al primo angolo α. La prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b, la zona di unione 305 e la linguetta 308, definiscono una disposizione di cerniera che ha una capacità di movimento, in direzione assiale, sensibilmente maggiore della capacità di movimento che sarebbe consentita dalla sola porzione di trattenimento 303. Tale disposizione a cerniera consente di allontanare l’elemento di chiusura 302 dalla porzione di trattenimento 303 dell’anello di trattenimento 301 lungo una rilevante distanza assiale, determinata dalla combinazione della zona di unione 305 e della lunghezza della prima parte libera 306a e della seconda parte libera 306b, deformabili assialmente. Infatti, come si può notare nella figura 2, la prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b dell’anello di trattenimento 301 si possono inclinare seguendo l’elemento di chiusura 302 che si allontana dal collo 201 del contenitore 2 e collegano l’elemento di chiusura 302 alla porzione di trattenimento 303, bloccata dall’anello di bloccaggio 202. L’elemento di chiusura 302 può essere agevolmente disimpegnato dal collo 201 del contenitore 2, in quanto può essere sfruttata la capacità di movimento e deformazione di parti dell’anello di trattenimento 301 stesso, e cioè della porzione libera 306.

Grazie al fatto la linguetta 308 è interposta tra la prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b, la linguetta 308 può essere facilmente ruotata assieme all’elemento di chiusura 302 per poter essere messa in appoggio sul collo 301.

La linguetta 308 può essere disposta centralmente nella zona di unione 305, come raffigurato nelle figure da 1 a 3. In altre parole, la zona di unione 305 può presentare una linea di mezzeria che può coincidere con una linea di mezzeria della linguetta 308.

Tuttavia, secondo una variante non raffigurata, la linguetta 308 può essere posta sfalsata nella zona di unione 305 e quindi la prima parte libera 306a può essere di diversa lunghezza rispetto alla seconda parte libera 306b, in quanto si possono estendere per una diversa estensione angolare. In questo caso, la prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b possono essere di diversa lunghezza.

Abbiamo detto che la linguetta può flettersi attorno alla zona di cerniera 310. La zona di cerniera 310 è trasversale all’asse Z ed è disposta da parte opposta ad un bordo di fondo 309, che è interposto tra la zona di cerniera 310 ed il bordo libero 304.

La linguetta 308 comprende, in aggiunta, una coppia di bordi laterali 311 che si estendono tra la zona di cerniera 310 ed il bordo di fondo 309, mostrati nella figura 4.

Il bordo di fondo 309 è trasversale, in particolare perpendicolare all’asse Z, i bordi laterali 311 sono trasversali al bordo di fondo 309. In particolare, i bordi laterali 311 sono paralleli tra loro, paralleli all’asse Z e perpendicolari al bordo di fondo 309.

In altre parole, la linguetta 308 ha una conformazione preferibilmente rettangolare in cui il bordo di fondo 309 è il bordo libero e, da parte opposta, presenta la zona di cerniera 310.

Questa condizione non è tuttavia necessaria, in quanto è possibile una diversa conformazione della linguetta 308, che può, ad esempio, presentare bordi laterali 311 arcuati oppure inclinati rispetto al bordo di fondo 309. Sulla parete laterale 3 sono, infatti, previste due linee di frattura 6, mostrate nelle figure da 1 a 3, che si estendono parallele tra loro e parallele all’asse Z le quali definiscono i rispettivi bordi laterali 311 della linguetta 308.

Se i bordi laterali 311 della linguetta 308 sono arcuati, saranno ugualmente arcuate le linee di frattura 6 dalle quali è possibile ottenere i bordi laterali 311.

Le linee di frattura 6 hanno uguale lunghezza e presentano prime estremità, rivolte verso la parete trasversale 4, tra le quali è definita la zona di cerniera 310.

Secondo quanto rappresentato nella figura 1, la zona di cerniera 310 è disposta nella zona di unione 305 della parete laterale 3.

La linguetta 308 presenta una parte esterna 308a, ricavata nell’anello di trattenimento 303 ed una parte interna 308b, ricavata nell’elemento di chiusura 302, le quali sono separate rispettivamente dall’anello di trattenimento 301 e dall’elemento di chiusura 302 mediante rispettivi tratti dei bordi laterali 311.

Nel dettaglio, le linee di frattura 6 si estendono almeno internamente all’elemento di chiusura 302 per definire la parte interna 308b della linguetta 308 e, pertanto, la zona di cerniera 310 è disposta nell’elemento di chiusura 302. La linguetta 308 ha una notevole capacità di flettersi dal momento che presenta una lunghezza elevata, dalla zona di cerniera 310 al bordo di fondo 309.

Grazie alla porzione libera 306 disposta almeno in corrispondenza del secondo angolo β della zona di unione 305, nel quale è presente la linguetta 308, la capacità di flettersi della linguetta 308 porzione libera 306, nella quale l’anello di trattenimento 301 non rimane ancorato all’anello di bloccaggio 202

Si noti che la parete laterale 302 può essere provvista, su una propria superficie esterna, di una pluralità di linee di zigrinatura 312, estendentesi parallelamente all’asse Z ed atte a favorire la presa del tappo 1 da parte dell’utilizzatore o della macchina tappatrice che applica il tappo 1 sul contenitore 2 da chiudere.

Le linee di zigrinatura 312 possono essere disposte nell’elemento di chiusura 302 ma possono anche proseguire nella zona di connessione 401 e/o nell’anello di trattenimento 301.

Nell’esempio raffigurato, si noti che la parete laterale 3 comprende una porzione cilindrica sulla quale sono ricavate le linee di zigrinatura 312 che si estende fino alla zona di connessione 401, una porzione allargata che si estende fino al bordo libero 304 dell’anello di trattenimento 301 ed una porzione di raccordo disposta tra la porzione cilindrica e la porzione allargata. La porzione allargata ha un diametro maggiore della porzione cilindrica. La porzione allargata può essere delimitata da una superficie esterna liscia, ossia può essere priva di linee di zigrinatura ma ciò non è necessario in quanto le linee di zigrinatura si potrebbero estendere anche sulla porzione allargata. L’elemento di chiusura 302 è definito dalla porzione cilindrica, l’anello di trattenimento 301 è definito dalla porzione allargata in quanto la linea di separazione 5 è prevista sulla porzione di raccordo. Altre configurazioni del tappo 1 potrebbero tuttavia essere possibili, in relazione alla posizione della linea di separazione 5 e della estensione delle linee di zigrinatura 312.

Le linee di frattura 6 si possono estendere fino alle linee di zigrinatura 312 dell’elemento di chiusura 302 per ottenere una zona di cerniera 310 disposta in corrispondenza nelle linee di zigrinatura 312.

Il bordo di fondo 309 è realizzato mediante una linea di incisione 7, mostrata nelle figure da 1 a 3.

Si noti che la linea di separazione 5 giace su un piano di separazione, il quale è, in particolare, perpendicolare all’asse Z.

Il bordo di fondo 309 è realizzato mediante una linea di incisione 7 che si estende su un ulteriore piano, parallelo al piano di separazione, il quale è interposto tra il piano di separazione ed il bordo libero 304 dell’anello di trattenimento 301.

La linea di incisione 7 definisce il bordo di fondo 309 della linguetta 308 ed è, in questo modo, trasversale all’asse Z ed in particolare è perpendicolare all’asse Z.

Si noti che la linea di incisione 7 si estende tra le linee di frattura 6.

Abbiamo detto che la zona di unione 305 si estende attorno all’asse Z per il primo angolo α. Il primo angolo α è compreso fra 20° e 90°, preferibilmente compreso tra 20° e 40°. In altre parole, tra la prima estremità 501 e la seconda estremità della linea di separazione 5 è presente una distanza angolare compresa fra 20° e 90°, preferibilmente compresa tra 20° e 40°. La linea di incisione 7, che determina la larghezza della linguetta 308, si estende attorno all’asse Z per il secondo angolo β che è compreso fra 10° e 60°, preferibilmente compreso tra 20° e 40°, ancora più preferibilmente pari a 25°. In altre parole, tra le estremità della linea di incisione 7 è presente una distanza angolare compresa fra 10° e 60°, preferibilmente compresa tra 20° e 40°, ancora più preferibilmente pari a 25°.

La porzione libera 306 si estende per il terzo angolo γ che è almeno pari al secondo angolo β, ma può essere anche almeno pari al primo angolo α. Il terzo angolo γ è compreso tra 10° e 150°, preferibilmente compreso tra 30° e 150°. In altre parole, tra le estremità della porzione libera 306 è presente una distanza angolare compresa fra 10° e 150°, preferibilmente compresa tra 30° e 150°.

Ad esempio, se il terzo angolo γ è maggiore del primo angolo α, il terzo angolo γ è ancora più preferibilmente è compreso tra 50° e 150°.

Con tale ampiezza angolare, infatti, la porzione libera 306 è sufficientemente estesa da definire ai lati della linguetta 308 la prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b in grado da consentire libertà di movimento assiale alla linguetta 308 senza pregiudicare il trattenimento dell’elemento di chiusura 302 per mezzo della porzione di trattenimento 303, sufficientemente estesa da ancorare anello di bloccaggio 301 al collo 201 del contenitore 2.

La distanza tra le prime estremità delle linee di frattura 6 e la linea di incisione 7 definisce la lunghezza della linguetta 308.

Grazie a queste distanze angolari, la linguetta 308 è flessibile attorno alla zona di cerniera 310 e presenta una prima parte libera ed una seconda parte libera che definiscono rispettive bande di collegamento, sufficientemente lunghe da consentire di spostare assialmente l’elemento di chiusura 302 per portare la linguetta 308 oltre un bordo superiore del collo 201, quando il tappo 1 viene aperto, e per portare la linguetta 308 a disimpegnarsi dall’anello di bloccaggio 202, quando il tappo 1 viene chiuso. Si precisa che la linea di incisione 7, può essere conformata come un’incisione passante che passa attraverso l’intero spessore della parete laterale 302, e cioè dell’anello di trattenimento 301. In alternativa, la linea di incisione 7 può essere conformata come una linea di indebolimento non passante attraverso l’intero spessore della parete laterale 302, ma in corrispondenza della quale lo spessore della parete laterale 302 è molto ridotto rispetto alle zone circostanti per facilitare la frattura della linea di incisione 7 nell’anello di trattenimento 301.

Anche se un utilizzatore, inavvertitamente, colpisce l’elemento di chiusura 302 sollecitandolo verso il contenitore 2, l’elemento di chiusura 302 è bloccato distanziato dal collo 201 e non può avvicinarsi ad esso in quanto la linguetta 308 è bloccata in rotazione verso un fondo del contenitore dal collo 201 stesso.

Quando l’elemento di chiusura 302 è nella condizione di apertura, tra l’elemento di chiusura 302, disposto distanziato dal collo 201, e un asse parallelo all’asse Z e tangente alla superficie laterale del collo 201, viene ad essere definito un angolo di apertura almeno pari a 30°, che garantisce che l’elemento di chiusura 302 non interferisca con l’erogazione del contenuto della bottiglia quando la bottiglia viene inclinata.

L’elemento di chiusura 302 si dispone inclinato e la conformazione dell’anello di bloccaggio 202 e/o della linguetta 308 può contribuire a determinare l’inclinazione dell’elemento di chiusura 302.

Se ora consideriamo un piano passante per l’asse Z, la zona di unione 305 ha uno spessore sostanzialmente costante su un piano contenente la linea di separazione 5. Infatti, non sono necessarie alleggerimenti o particolari conformazioni della parete laterale del tappo 1, per realizzare la zona di unione 305.

Sempre considerando un piano passante per l’asse Z, si può notare che l’anello di bloccaggio 202 ha una sezione triangolare e presenta una parete superiore 202a, rivolta verso l’apertura di erogazione 203, la quale è inclinata rispetto ad una parete di base 202b dell’anello di bloccaggio 202 rivolta verso un fondo del contenitore 2. L’anello di bloccaggio 202 presenta, in altre parole, la parete superiore 202a di forma tronco-conica.

Tra un asse parallelo all’asse Z, passante per un bordo esterno dell’anello di bloccaggio 202 e la parete superiore 202a è definito un angolo ε pari a 50°, mostrato in figura 5.

L’inclinazione dell’elemento di chiusura 302 nella condizione di apertura può dipendere da:

- una lunghezza della linguetta 308 lungo un asse parallelo all’asse Z e cioè una distanza tra il bordo di fondo 309 e la zona di cerniera 310; - l’angolo ε di inclinazione dell’anello di bloccaggio 202;

- una estensione trasversale dell’anello di bloccaggio 202 e cioè una semidifferenza tra un diametro dell’anello di bloccaggio 202 ed un diametro della superficie esterna del collo 201, immediatamente al di sopra dell’anello di bloccaggio 202.

La linea di separazione 5 si estende su un piano disposto trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, all’asse Z. Si noti che l’anello di trattenimento 301 e l’elemento di chiusura 302 sono disposti da parti opposte della linea di separazione 5.

La parete laterale 3 del tappo 1 è provvista internamente di una struttura di accoppiamento 314, configurata per accoppiare rimovibilmente l’elemento di chiusura 302 al collo 201 del contenitore 2, in modo tale che il tappo 1 sia movimentabile dalla condizione di chiusura, in cui il tappo 1 chiude un’apertura 202 del contenitore 2, alla condizione di apertura.

La struttura di accoppiamento 314 del tappo 1 è disposta internamente all’elemento di chiusura 302 ed è conformata per impegnarsi con una corrispondente struttura di accoppiamento 204 presente esternamente sul collo 201 del contenitore 2. La struttura di accoppiamento 314 dell’elemento di chiusura 302 e la struttura di accoppiamento 204 del collo 201 sono, come illustrato nelle figure allegate, realizzati come una filettatura. In questo caso, la movimentazione dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura è eseguita mediante una rotazione dell’elemento di chiusura 302 rispetto al collo 201 del contenitore 2.

Vantaggiosamente, la linguetta 308 si appoggia sul collo 201 in prossimità dell’anello di bloccaggio 202. Infatti, in relazione alla conformazione dell’anello di bloccaggio 202 e/o della linguetta 308, viene ad essere determinata l’inclinazione dell’elemento di chiusura 302 rispetto al collo 201, che a sua volta determina l’appoggio della linguetta 308 sul collo 201. La linguetta 308 può appoggiarsi sul collo 201 in diverse posizioni dello stesso. Ad esempio, la linguetta 308 si può appoggiare:

- sull’anello di bloccaggio 202, in quanto l’anello di bloccaggio 202 può definire un riscontro inferiore per la linguetta 308 stessa;

- in una zona esterna del collo 201 compresa tra l’anello di bloccaggio 202 ed un filetto inferiore della filettatura 204;

- sulla filettatura 204;

- in una ulteriore zona esterna del collo 201 immediatamente al di sotto della parete di base 202b dell’anello di bloccaggio 202, in quanto l’anello di bloccaggio 202 può definire un riscontro superiore per la linguetta 308. Lungo la linea di separazione 5 possono essere previsti una pluralità di ponti frangibili, non illustrati, che collegano l’anello di trattenimento 301 all’elemento di chiusura 302. I ponti frangibili sono destinati ad essere rotti la prima volta che il tappo 1 viene portato nella condizione di apertura, per segnalare che il contenitore non è più integro. In questo modo, l’elemento di chiusura 302 si separa dall’anello di trattenimento 301 lungo la linea di separazione 5.

Secondo una variante non illustrata, il tappo comprende una coppia di ulteriori linee di frattura (non illustrate) che si estendono rispettivamente dalla prima estremità 501 della linea di separazione 5 e dalla seconda estremità 502 della linea di separazione 5 internamente all’elemento di chiusura 302. Le ulteriori linee di frattura possono essere inclinate rispetto ad un asse parallelo all’asse Z, e quindi essere inclinate rispetto alle linee di frattura 6, ma possono anche avere una diversa conformazione, ad esempio arcuata, oppure essere parallele alle linee di frattura 6.

Tali ulteriori linee di frattura sono corte e possono essere presenti nella parete laterale 3 solo per conferire maggiore flessibilità alla zona di unione 305, e quindi alla linguetta 308.

In uso, al termine di una procedura di stampaggio, viene ottenuto un tappo 1 come raffigurato in figura 3 che presenta la parete laterale 3 che si estende dalla parete trasversale 4 fino ad un anello di fondo 304’, oltre il quale si estende il primo pannello 303’ ed il secondo pannello 306’ destinati a realizzare rispettivamente la porzione di trattenimento 303 e la porzione libera 306, quando il primo pannello 303’ ed il secondo pannello 306’ sono ripiegati internamente al tappo 1.

Il tappo 1 viene applicato sul collo 201 del contenitore 2 nella condizione di chiusura mostrata in Figura 1 e viene posizionato in maniera tale che l’elemento di impegno previsto all’interno dell’anello di trattenimento 301, in particolare sulla porzione di trattenimento 303 si trovi al di sotto dell’anello di bloccaggio 202 presente sul collo 201.

Quando l’utilizzatore desidera aprire il contenitore per la prima volta, l’utilizzatore afferra l’elemento di chiusura 302 e ruota l’elemento di chiusura 302 attorno all’asse Z, al fine di svitare l’elemento di chiusura 302 dal collo 201.

Durante il passaggio dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura, inizialmente, l’elemento di chiusura 302 e l’anello di trattenimento 301 vengono ruotati insieme intorno all’asse Z, e contemporaneamente si muovono insieme in una direzione parallela all’asse Z, in allontanamento dal collo 201.

Ciò accade finché l’elemento di impegno della porzione di trattenimento 303 non va a battuta contro l’anello di bloccaggio 202 previsto sul collo 201. A questo punto, l’anello di bloccaggio 202 impedisce alla porzione di trattenimento 303 di salire ulteriormente lungo l’asse Z, agendo come un arresto per il movimento della porzione di trattenimento 303, e quindi dell’anello di trattenimento 301, in allontanamento dal collo 201. La porzione libera 306, nella quale l’elemento di movimentazione consente un movimento agevolato in un asse parallelo all’asse Z, può continuare a seguire la zona di unione 305 e l’elemento di chiusura 302 in allontanamento dal collo del contenitore 2.

L’elemento di chiusura 302, che viene svitato dall’utilizzatore, continua a muoversi lungo l’asse Z in allontanamento dal collo 201 e trascina con sé anche la porzione libera 306. I ponti frangibili vengono così messi in tensione, fino a determinarne la rottura. L’elemento di chiusura 302 si separa di conseguenza dall’anello di trattenimento 301 lungo la linea di separazione 5, ma rimane unito all’anello di trattenimento 301 in corrispondenza della zona di unione 305. La prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b dell’anello di trattenimento 301 si inclinano seguendo l’elemento di chiusura 302 e collegano l’elemento di chiusura 302 alla porzione di trattenimento 303, bloccata dall’anello di bloccaggio 202. Se l’utilizzatore continua a svitare l’elemento di chiusura 302, così da movimentare ulteriormente l’elemento di chiusura 302 lungo l’asse Z per rimuoverlo dal collo 201, la prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b si deformano ulteriormente e la linguetta 308, ricavata nella zona di unione 305, si allontana anch’essa dall’anello di bloccaggio 202 mentre la prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b vengono tirate verso l’alto e si inclinano rispetto all’anello di bloccaggio 202 convergendo verso la zona di unione 305.

La linguetta 308 si estende ancora lungo un asse che è parallelo all’asse Z. Continuando a svitare l’elemento di chiusura 302, quest’ultimo si disimpegna dalla filettatura 204 ricavata sul collo 201, cosicché il contenitore 2 possa essere aperto. La porzione di trattenimento 303 dell’anello di trattenimento 301 rimane invece ancorata al collo 201.

Dal momento che la linguetta 308 è ricavata nella zona di unione 305, per poter disimpegnare completamente la linguetta 308 dal collo 201 del contenitore 2, l’elemento di chiusura 302 deve essere ulteriormente allontanato al collo 201. Tuttavia, la linguetta 308 può anche flettersi rispetto alla zona di cerniera 310 per disimpegnare il proprio bordo di fondo 309 dal bordo superiore del collo 201.

Abbiamo detto che la zona di unione 305 definisce una banda di cerniera, che mantiene collegato l’elemento di chiusura 302 rispetto al collo 201 ed attorno alla quale l’elemento di chiusura 302 può ruotare in allontanamento dal collo 201.

Movimentando l’elemento di chiusura 302 attorno alla zona di unione 305 e disimpegnando la linguetta 308 dal collo 201, è possibile spostare l’elemento di chiusura 302 in una posizione laterale e distanziata rispetto al collo 201, come mostrato nella figura 4, fino a bloccare la linguetta 308 in appoggio sul collo 201.

Il bordo di fondo 309 della linguetta 308 intercetta il collo 201 e la linguetta 308 si pone in appoggio in prossimità dell’anello di bloccaggio 202 del collo 201 in quanto l’anello di bloccaggio 202 impedisce alla linguetta 308 di ruotare ulteriormente.

Il bordo di fondo 309 della linguetta 308 viene ad essere rivolto verso l’apertura di erogazione 203 del contenitore 2 e la linguetta 308 impedisce che l’elemento di chiusura 302 possa accidentalmente nuovamente ruotare verso il collo 201 ed attorno ad esso.

Dopo l’uso, l’utilizzatore può riportare il tappo 1 dalla condizione di apertura alla condizione di chiusura mostrata in Figura 1 tramite una sequenza di operazioni inversa rispetto a quella descritta precedentemente.

Per disimpegnare la linguetta 308 dall’anello di bloccaggio 202, l’utilizzatore deve innanzitutto allontanare l’elemento di chiusura 302 dal collo 201, deformando ulteriormente la prima parte libera 306a e la seconda parte libera 306b, nella stessa direzione della parete superiore 202a dell’anello di bloccaggio 202, se la linguetta 308 è posta in appoggio sull’anello di bloccaggio 202, oppure tra la filettatura 204 e l’anello di bloccaggio 202 stesso.

Infatti, la particolare conformazione della disposizione di cerniera, e cioè della zona di unione 305, della linguetta 308, della prima parte libera 306a e della seconda parte libera 306b è particolarmente adatta ad essere deformata in una direzione parallela alla parete superiore 202a, per fare in modo che l’utilizzatore possa disimpegnare la linguetta 308 facendola scivolare sulla parete superiore 202a dell’anello di bloccaggio 202 quando tira l’elemento di chiusura 302 in allontanamento dal contenitore 2.

Si precisa tuttavia che la disposizione di cerniera della presente invenzione, compresa la linguetta 308, può essere vantaggiosamente applicata anche a contenitori 2 presentanti un anello di bloccaggio 302 di diversa conformazione.

Successivamente, l’utilizzatore può riapplicare l’elemento di chiusura 302 sul collo 201, ruotando l’elemento di chiusura 302 attorno alla zona di unione 305 ed allontanando assialmente l’elemento di chiusura 302 dal collo 201, prima di avvitare di nuovo l’elemento di chiusura 302 sulla filettatura 204.

Durante la chiusura del contenitore 2, la linguetta 308 non risulta di ingombro in quanto si dispone parallela alla superficie esterna del collo 201. Per realizzare un tappo 1 per un contenitore 2 in accordo con la presente invenzione, viene fornito un metodo che comprende le seguenti fasi:

- prevedere una parete laterale 3 del tappo 1 estendentesi attorno ad un asse Z ed una parete trasversale 4 disposta ad una estremità della parete laterale 3;

- tagliare una linea di separazione 5 sulla parete laterale 302 che si estende attorno all’asse Z per definire:

- un anello di trattenimento 301, configurato per ancorare l’anello di trattenimento 301 al collo 201;

- un elemento di chiusura 302 impegnabile in maniera rimuovibile con il collo 201, così da aprire o chiudere il contenitore 2;

in cui la fase di tagliare la linea di separazione 5 comprende interrompere il taglio, per lasciare unito l’anello di trattenimento 301 e l’elemento di chiusura 302 in una zona di unione 305, che si estende angolarmente per un primo angolo α; in cui il metodo comprende la fase di

- ricavare una linguetta 308 nella zona di unione 305, che si estende circonferenzialmente per un secondo angolo β e collegare la linguetta 308 alla zona di unione 305 tramite una zona di cerniera 310 attorno alla quale la linguetta 308 può flettersi; ed in cui il metodo comprende inoltre la fase di prevedere nell’anello di trattenimento 301 una porzione di trattenimento 303 ed una porzione libera 306, in cui nella porzione di trattenimento 303 è previsto un elemento di impegno configurato per impegnarsi internamente con un anello di bloccaggio 202 del collo 201 durante un passaggio dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura dell’elemento di chiusura 302, ed in cui nella porzione libera 306 è previsto un elemento di movimentazione che si estende circonferenzialmente almeno nel secondo angolo β ed è configurato per consentire un movimento della porzione libera 306 lungo un asse parallelo all’asse Z durante il detto passaggio.

Il metodo comprende la fase di realizzare una linea di incisione 7, che si estende fra la linea di separazione 5 ed il bordo libero 304 su un ulteriore piano parallelo ad un piano di separazione contenente la linea di separazione 5, per definire un bordo di fondo 309 della linguetta 308.

Per realizzare la linea di incisione 7, il metodo prevede di utilizzare strumenti di taglio disposti trasversalmente all’asse Z.

Se, durante la produzione del tappo 1, l’asse Z del tappo è disposto verticalmente, allora vantaggiosamente la linea di incisione 7 può essere ottenuta con strumenti di taglio orizzontali, dopo che il tappo 1 stato realizzato, e cioè con lame orizzontali.

Per ottenere i bordi laterali 311 della linguetta 308, è prevista la fase di realizzare due linee di frattura 6 parallele all’asse Z e parallele tra di loro utilizzando strumenti di taglio disposti parallelamente all’asse Z. Opzionalmente, per conferire maggiore flessibilità alla linguetta 308, è prevista la fase di realizzare un’ulteriore coppia di linee di frattura, che si estendono nell’elemento di chiusura a partire dalla prima estremità 501 e dalla seconda estremità 502 della linea di separazione 5.

Se l’asse Z è disposto verticalmente, allora le linee di frattura 6 possono essere ottenute con strumenti di taglio verticali e cioè possono essere utilizzate lame verticali dopo che il tappo 1 è stato realizzato.

Può essere previsto di utilizzare le lame orizzontali in una prima stazione di taglio, non illustrata, e le lame verticali in una seconda stazione di taglio, non illustrata, e cioè può essere previsto di tagliare orizzontalmente e verticalmente in successione il tappo 1 raggruppando tra di loro gli strumenti di taglio trasversali all’asse Z e gli strumenti di taglio paralleli all’asse Z. Può anche essere previsto di disporre in modo opportuno gli strumenti di taglio disposti trasversalmente all’asse Z e/o gli strumenti disposti parallelamente all’asse Z in modo tale da eseguire angolarmente in successione una linea di frattura 6, la linea di incisione 7, l’altra linea di frattura 6.

Si osserva pertanto che, per realizzare il tappo 1 della presente invenzione, si possono utilizzare stampi tradizionali dal momento che la linea di incisione 7 e le linee di frattura 6 possono essere realizzate come linee di taglio tramite un’operazione di taglio in modo semplice ed economico.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Tappo di chiusura (1) per un contenitore (2), comprendente una parete laterale (3) estendentesi attorno ad un asse (Z) ed una parete trasversale (4) disposta ad una estremità della parete laterale (3), una linea di separazione (5) essendo prevista sulla parete laterale (3) per definire: - un anello di trattenimento (301), il quale è configurato per rimanere ancorato ad un collo (201) del contenitore (2) e si estende fino ad un bordo libero (304); - un elemento di chiusura (302) impegnabile in maniera rimuovibile con il collo (201), così da aprire o chiudere il contenitore (2); in cui - la linea di separazione (5) si estende attorno all’asse (Z) ed è circonferenzialmente interrotta per definire nella parete laterale (3) una zona di unione (305), che si estende per un primo angolo (α), nella quale l’anello di trattenimento (301) e l’elemento di chiusura (302) sono uniti; in cui il tappo (1) comprende - una linguetta (308), ricavata nella zona di unione (305), che si estende circonferenzialmente per un secondo angolo (β) ed è collegata alla zona di unione (305) tramite una zona di cerniera (310) attorno alla quale la linguetta (308) può flettersi; l’anello di trattenimento (301) comprendendo: - una porzione di trattenimento (303) ed una porzione libera (306), in cui la porzione di trattenimento (303) comprende un elemento di impegno configurato per impegnarsi internamente con un anello di bloccaggio (202) del collo (201) durante un passaggio da una condizione di chiusura ad una condizione di apertura dell’elemento di chiusura (302), ed in cui la porzione libera (306) comprende un elemento di movimentazione che si estende circonferenzialmente almeno nel secondo angolo (β) ed è configurato, durante detto passaggio, per consentire un movimento della porzione libera (306) lungo un asse parallelo all’asse (Z).
2. Tappo secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione libera (306) si estende per un terzo angolo (γ), almeno pari al primo angolo (α).
3. Tappo secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui la zona di cerniera (310) è trasversale all’asse (Z) ed in cui la linguetta (308) comprende un bordo di fondo (309), il quale è disposto da parte opposta rispetto alla zona di cerniera (310) ed è interposto tra la zona di cerniera (310) ed il bordo libero (304) dell’anello di trattenimento (301), ed una coppia di bordi laterali (311), che si estendono dalla zona di cerniera (310), i bordi laterali (311) essendo trasversali al bordo di fondo (309).
4. Tappo secondo la rivendicazione 3, in cui la linguetta (308) comprende una parte esterna (308a), ricavata nell’anello di trattenimento (303) ed una parte interna (308b), ricavata nell’elemento di chiusura (302), le quali sono separate rispettivamente dall’anello di trattenimento (301) e dall’elemento di chiusura mediante rispettivi tratti dei bordi laterali (311).
5. Tappo secondo la rivendicazione 3, oppure 4, in cui i bordi laterali (311) sono paralleli tra loro e paralleli all’asse (Z) ed in cui sulla parete laterale (3) sono previste due linee di frattura (6) che si estendono parallelamente all’asse (Z) le quali definiscono i rispettivi bordi laterali (311) della linguetta (308), in cui le linee di frattura (6) hanno uguale lunghezza e presentano prime estremità tra le quali è definita la zona di cerniera (310).
6. Tappo secondo la rivendicazione 5, quando dipendente dalla rivendicazione 4, in cui la zona di cerniera (310) è disposta nell’elemento di chiusura (302) ed in cui le linee di frattura (6) si estendono almeno internamente all’elemento di chiusura (302) per definire la parte interna (308b) della linguetta (308).
7. Tappo secondo la rivendicazione 5, oppure 6, in cui sulla parete laterale (3) sono previste due ulteriori linee di frattura, le quali si estendono internamente all’elemento di chiusura (302) ed in cui una si estende da una prima estremità (501) della linea di separazione (5) e l’altra si estende da una seconda estremità (502) della linea di separazione (5).
8. Tappo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione libera (306) si estende circonferenzialmente per un terzo angolo (γ), che è compreso fra 10° e 150°, preferibilmente tra 30° e 150°, ancora più preferibilmente tra 50° e 150°.
9. Tappo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo angolo (β) è compreso fra 10° e 60°, preferibilmente fra 20° e 40°, ancora più preferibilmente pari a 25°.
10. Tappo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo angolo (α) è compreso fra 20° e 90°, preferibilmente fra 20°e 40°.
11. Tappo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione di trattenimento (303) e la porzione libera (306) si estendono fino al bordo libero (304) dell’anello di trattenimento (303) ed in cui l’elemento di impegno della porzione di trattenimento (303) comprende una pluralità di elementi sporgenti (313) che si proiettano dal bordo libero (304) verso l’interno e che presentano al massimo una prima lunghezza.
12. Tappo secondo la rivendicazione 11, in cui l’elemento di movimentazione è realizzato come una parete di movimentazione, che si proietta dal bordo libero (304) verso l’interno e presenta una seconda lunghezza, minore della prima lunghezza, definendo una rientranza la quale è interposta tra estremità circonferenzialmente opposte della porzione di trattenimento (303) ed è delimitata dalla stessa parete di movimentazione.
13. Tappo secondo la rivendicazione 11, in cui l’elemento di movimentazione è realizzato come una rientranza che si estende fino al bordo libero (304), la quale è interposta tra estremità circonferenzialmente opposte della porzione di trattenimento (303) ed è delimitata dallo stesso bordo libero (304).