IT201900006724A1 - Tappo asettico per contenitori a evidenza di avvenuta prima apertura - Google Patents

Tappo asettico per contenitori a evidenza di avvenuta prima apertura Download PDF

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Description

TAPPO ASETTICO PER CONTENITORI A EVIDENZA DI
AVVENUTA PRIMA APERTURA
Il presente trovato si riferisce ad un tappo asettico per contenitori a evidenza di avvenuta prima apertura.
Sui contenitori o recipienti per bevande ed altri prodotti liquidi, quali bevande con integratori vitaminici, acque additivate in genere, succhi, thè, viene prevista la collocazione di tappi di chiusura abbastanza semplificati. Questi tappi, denominati “flip top”, in genere, comprendono essenzialmente un cappuccio di protezione e un versatore centrale interno.
Il cappuccio di protezione si estende in un collare di base che si colloca sulla parte filettata della imboccatura del contenitore ed è realizzato in un sol pezzo, mentre il versatore viene disposto interno al cappuccio, e ivi mantenuto bloccato, pronto per essere collocato anch’esso rispetto alla imboccatura del contenitore. In genere, questi tappi di chiusura di un recipiente devono essere costruiti in modo che, quando collocati su un recipiente riempito del suo contenuto, non devono consentire alcuna apertura o manomissione del loro contenuto.
Devono infatti essere tali che, una volta aperti per la prima volta, non devono più poter essere richiusi in modo tale da apparire come intonsi e mai usati prima. Tutto ciò al fine di garantire che il prodotto interno sia quello inserito dalla ditta riempitrice e assolutamente originale. Peraltro devono anche presentare una certa semplicità di apertura favorendo l’uso da parte del consumatore della bevanda.
Come già detto, inoltre, si deve poter verificare con estrema immediatezza e semplicità, osservando il recipiente dotato di un tale tappo, che detto recipiente sia integro, ovvero non sia già avvenuta una prima apertura, fornendo ampia rassicurazione al consumatore del prodotto.
Queste problematiche ed esigenze determinano in primo luogo la necessità di prevedere un tappo il cui cappuccio di protezione sia collocabile con estrema facilità sulla imboccatura del recipiente, una volta riempito, e nel contempo sia anche garante di impedire una apribilità e una successiva richiusura che non mostri la avvenuta prima apertura. Il tappo, una volta collocato, non deve poter essere aperto per nessuna ragione senza che poi una tale avvenuta apertura non risulti evidenziata e palese. In poche parole il tappo deve essere con apertura irreversibile. In secondo luogo un tale tappo deve potersi collocare sul recipiente con una ottimale a tenuta nella sua posizione di chiusura quando il recipiente che lo riceve e su cui è collocato viene approntato per la vendita.
Vi sono molto esempi di tali tappi da collocare su un collo a vite di un recipiente, ma la maggior presentano una grande complessità di costruzione ed un certo numero di parti costituenti che li rendono complessi. La presenza di più di due parti comporta di conseguenza costi di assemblaggio e necessità di avere a disposizione più stampi con incremento dei costi.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di individuare una adeguata e diversa soluzione alle varie problematiche sopra evidenziate e citate.
Altro scopo della invenzione è quello di realizzare un tappo che sia in grado di garantire la evidenza di un qualunque tipo di manomissione rispetto al suo stato di collocazione in fase di riempimento con il contenuto originale.
Ancora un altro scopo della invenzione è quello di realizzare un tappo asettico per contenitori a evidenza di avvenuta prima apertura di costruzione semplice e poco costosa nonché particolarmente semplice da usare e far funzionare.
Gli scopi suddetti sono conseguiti da un tappo asettico per contenitori a evidenza di avvenuta prima apertura realizzato secondo la rivendicazione indipendente 1 e le sottorivendicazioni che seguono.
Le caratteristiche strutturali e funzionali del presente trovato ed i suoi vantaggi nei confronti della tecnica conosciuta risulteranno ancora più chiari ed evidenti da un esame della descrizione seguente, riferita ai disegni schematici allegati, che mostrano un esempio di attuazione del trovato stesso.
Nei disegni:
- la figura 1 mostra un tappo secondo il presente trovato metà in alzata frontale e metà in sezione secondo la traccia I-I di figura 2;
- la figura 2 è una vista in pianta dall’alto del tappo di figura 1; - la figura 3 è una sezione secondo la traccia III-III di figura 1; - la figura 4 mostra un particolare ingrandito come indicato nel cerchio F indicato in figura 1;
- la figura 5 mostra un particolare in sezione della parte di tappo in sezione mostrata in figura 1 quando per il tappo è avvenuta la prima apertura;
- la figura 6 mostra un particolare ingrandito di quanto mostrato nella precedente figura 5;
- la figura 7 mostra in una vista prospettica dal basso il tappo do figura 1 in condizione intatta, senza che sia avvenuta alcuna apertura dello stesso;
- la figura 8 mostra un particolare ingrandito come indicato nel cerchio K indicato in figura 3;
- la figura 9 mostra un particolare ingrandito come indicato nel cerchio N indicato in figura 7, quando per il tappo è avvenuta la prima apertura;
- la figura 10 è una vista prospettica che mostra il tappo con cappuccio aperto ove sono ben mostrate alette o appendici interno ad esso che impediscono una completa richiusura del cappuccio evidenziando la avvenuta prima apertura del tappo.
Con riferimento in generale alle figure, esemplificative e non limitative, è mostrata una forma di realizzazione di un tappo asettico per contenitori a evidenza di avvenuta prima apertura, indicato complessivamente con 11.
Il tappo asettico 11 viene disposto a chiusura di un recipiente, in particolare su un collo a vite (non mostrato), e comprende un cappuccio di protezione esterno 12 e un versatore interno 13. Un tale tipo di tappo come detto è del tipo denominato “flip top”. Il cappuccio di protezione 12 è realizzato in un sol pezzo, ad esempio tramite stampaggio, e avvolge completamente il versatore interno 13.
Più precisamente il cappuccio 12 è sostanzialmente in forma di una tazza capovolta ed è costituito da una parte superiore 14 e da una parte inferiore 16 collegate tramite una serie di ponticelli frangibili 17, realizzati in corrispondenza di bordi affacciati della parte superiore 14 e della parte inferiore 16 del cappuccio 12. La parte superiore 14 inoltre è collegata in maniera articolata alla parte inferiore 16. Nell’esempio, la parte superiore 14 è sagomata a vaschetta capovolta ed è collegata alla parte inferiore 16 in un tratto perimetrale affacciato tra le due parti 14, 16 tramite una disposizione a cerniera 15. Ad esempio la disposizione a cerniera 15 può essere costituita da uno o più ponticelli affiancati. La parte inferiore 16 nell’esempio è di forma cilindrica ed è dotata internamente di una filettatura 37, almeno in un tratto della superficie interna. Una tale filettatura 37 è prevista per accoppiarsi ad una filettatura complementare che viene prevista sulla parte esterna della imboccatura di un contenitore o recipiente (non mostrato) sulla quale è disposto il tappo asettico 11.
La parte inferiore cilindrica 16 del cappuccio 12, ad una sua estremità libera inferiore prevede un anello 18, collegato ad essa tramite una serie di ponticelli frangibili 19. Un tale anello 18, lungo il suo diametro interno, prevede una pluralità di denti 20 di stabile posizionamento su un cordone perimetrale sporgente radialmente verso l’esterno della imboccatura del contenitore o recipiente (non mostrati) sulla quale è disposto il tappo asettico 11 secondo il presente trovato.
Il versatore interno 13 è un elemento cilindrico formato da due tratti a diametri differenti separati da un gradino: un tratto inferiore a diametro maggiore 21 e un tratto superiore a diametro minore 22. I due tratti 21, 22 sono collegati da una estensione centrale anulare 23 disposta in un piano perpendicolare ad un asse X dei due tratti 21, 22 dell’elemento cilindrico in direzione radiale nell’elemento cilindrico a realizzare detto gradino.
La estensione centrale anulare 23 è disposta sporgente dalla parte inferiore cilindrica 16 del cappuccio 12 e si inserisce almeno parzialmente nella parte superiore 14 del cappuccio 12. In tal modo la serie di ponticelli frangibili 17, realizzati in corrispondenza dei due bordi affacciati della parte superiore 14 e della parte inferiore 16 del cappuccio 12, si dispongono esternamente al tratto inferiore a diametro maggiore 21 dell’elemento cilindrico che costituisce il versatore 13.
Una estremità inferiore del tratto inferiore 21 a diametro maggiore prevede una flangia anulare 24 sporgente radialmente verso l’esterno rispetto a detto tratto 21. Una tale flangia 24 si attesta all’interno della parte inferiore 15 del cappuccio 12 prima della filettatura interna 37 al disotto di un sottosquadro anulare 241 ricavato all’estremità della filettatura 37. Inoltre quasi affiancata e concentrica internamente alla flangia anulare 24 il versatore 13 si estende in una porzione terminale cilindrica 25 di dimensione minore atta a inserirsi all’interno della imboccatura del contenitore o recipiente sulla quale è disposto il tappo asettico 11.
Tale porzione terminale cilindrica 25 è esternamente provvista di una modanatura anulare 26, sporgente radialmente verso l’esterno, che determina il posizionamento forzato del tappo 11 entro l’imboccatura del contenitore. Detto posizionamento trova la collaborazione di un bordino 27 realizzato in una porzione intermedia del cappuccio 12. Tale bordino 27 è anulare ed è perpendicolare all’asse X e riceve a battuta la flangia anulare 24 del versatore 13. Tale bordino anulare 27 realizza un gradino in una zona intermedia del cappuccio 12 ove trova stabile alloggio il versatore 13 dato che la sua flangia anulare 24 si dispone ivi a battuta. Il posizionamento del versatore 13 è realizzato così contro la parete interna della parte inferiore 16 del cappuccio 12 ove termina la sua filettatura interna 37.
All’estremità superiore del versatore 13 in corrispondenza della estremità del tratto superiore 22 a diametro minore si prevede un risvolto anulare 28 rivolto verso l’interno. Entro e contro detto risvolto anulare 28 si colloca una prima estensione tubolare 29 che fa parte e si estende verso il basso da una parete superiore 30 del cappuccio 12. Coassiale a detta prima estensione tubolare 29 e anch’essa rivolta nella medesima direzione della prima estensione tubolare 29 si estende dalla parte superiore 30 del cappuccio 12 una seconda estensione tubolare 31, a diametro maggiore rispetto alla prima estensione 29. Le due estensioni tubolari 29 e 31 si collocano entro e a cavallo della estremità superiore del versatore 13, anche se non prevede detto risvolto anulare 28 rivolto verso l’interno, e chiudono a perfetta tenuta un passaggio 32 interno al versatore 13 realizzato per la fuoriuscita del contenuto del contenitore o recipiente su cui è disposto il tappo asettico 11.
La parte superiore 14 del cappuccio 12 si è visto prevedere la parete superiore 30 e un mantello sagomato laterale che comprende la citata disposizione a cerniera 15 di collegamento alla parte inferiore 16 cilindrica. In una zona opposta alla disposizione a cerniera 15 è realizzato un pulsante 33 che è schiacciabile verso l’interno del tappo.
Quando schiacciato, il pulsante 33 determina la deformazione (o addirittura rottura) di una pellicola 34 del cappuccio disposta al disopra del pulsante 33 sino alla parete superiore 30 del cappuccio. Tale pellicola 34 realizza un isolamento del versatore 13 rispetto all’esterno e si dispone a tenuta contro la parte esterna del versatore 13, La previsione della pellicola 34 determina una tenuta completa rispetto a liquido di lavaggio e acqua di risciacquo, quando il tappo è realizzato ed intatto e come meglio si vedrà in seguito.
Le figure 1 e 4 di tappo chiuso, come collocato sul recipiente, mostra come oltre a quanto sopra indicato, la parte superiore 14 del cappuccio 12 prevede nell’esempio al suo interno una coppia di appendici o alette 35 che si estendono verso il versatore 13, simmetricamente da parti opposte del tappo (una sola di esse è mostrata nelle figure ed una sola potrebbe essere prevista in una forma di realizzazione semplificata del tappo). Più precisamente in questo esempio raffigurato tale coppia di appendici o alette 35 si estende ad appoggiarsi superiormente alla estensione centrale anulare 23 prevista tra i due tratti 21, 22 del versatore 13, piegandosi nella fase di realizzazione del tappo quando è pronto per l’uso e per la applicazione su un recipiente. Ma tali appendici o alette 35 si dispongono diritte verso il basso impuntandosi superiormente alla estensione centrale anulare 23 quando è avvenuta la prima apertura della parte superiore 14 del cappuccio 12 rispetto alla parte inferiore cilindrica 15 e al versatore 13 e si cerca di richiudere il cappuccio 12 sul versatore 13. E una siffatta disposizione, illustrata in figure 5 e 6, mostra come la presenza di tali appendici o alette 35 diritte verso il basso, che si impuntano superiormente alla estensione centrale anulare 23 sottostante, oltre ad impedire una completa richiusura del cappuccio 12, evidenziano la avvenuta prima apertura del cappuccio 12 rispetto al versatore 13. Infatti in posizione chiusa, non aperta per la prima volta, la parte superiore 14 del cappuccio 12 è affacciata alla parte inferiore 16 e le due parti 14 e 16 sono così mantenute a contatto tra loro dalla serie di ponticelli 17. La figura 10 mostra con migliore evidenza la presenza delle appendici 35 all’interno del cappuccio 12.
Diversa è la disposizione delle due parti 14 e 16 quando si è realizzata una prima apertura del tappo 11 con rotazione della parte superiore 14 rispetto alla parte inferiore 16 attorno alla disposizione a cerniera 15, costituita da più ponticelli.
Per poter fare ciò l’utilizzatore va ad agire su una aletta di apertura 36, sporgente in una zone superiore della parte superiore 14 del cappuccio prossima ad esempio al pulsante 33. Tale spinta sulla aletta di apertura 36 determina la rottura della serie di ponticelli 17 previsti tra la parte superiore 14 e la parte inferiore 16 del cappuccio 12, che le mantengono a chiusura affacciate tra loro. Così facendo la parte superiore 14 del cappuccio 12 viene ruotata attorno alla disposizione a cerniera 15, costituita da più ponticelli, rispetto alla parte inferiore 16. Si ha quindi un libero accesso al versatore 13 con possibile travaso della bevanda contenuta nel recipiente.
Nelle successive figure 5 e 6 si evidenzia come la parte superiore 14 e la parte inferiore 16 del cappuccio 12 restino allontanate mostrando in modo chiaramente rilevabile che il tappo 11 è stato aperto e dunque non è più come realizzato e uscito dal confezionamento con il contenuto originale del recipiente.
Infatti, in figura 6 si evidenzia come uno dei ponticelli 17 si sia rotto e si rilevino sue piccole porzioni affacciate 17’ sui due bordi affacciati della parte superiore 14 e della parte inferiore 16 del cappuccio 12.
Si rileva inoltre, con estrema chiarezza, come l’estremità libera della aletta 35 vada a battuta sulla flangia anulare 24 del versatore 13, come mostrato, impedendo ogni possibilità di chiusura tra le due parti del cappuccio 12 del tappo 11.
Questo mette in guardia e in allarme l’utilizzatore in quanto si rileva così che è già avvenuta una prima apertura del tappo. E dunque, d esempio, potrebbe essere stato sostituito il contenuto del recipiente o comunque potrebbe essere avvenuta una qualche manomissione del contenuto originario.
Il tappo dunque non risulta più richiudibile neppure tramite forzatura e risulta perciò sempre aperto.
Il funzionamento di un tappo siffatto secondo l'invenzione è estremamente semplice ed immediato, come si è visto.
Si deve premettere che il tappo della presente invenzione, quando in posizione chiusa, grazie alle sue caratteristiche, realizza un assieme di chiusura a perfetta tenuta, garantendo l'integrità dei prodotti soprattutto quando la fase di riempimento viene attuata in condizioni di asetticità negli specifici impianti. La sua struttura semplice permette un agevole controllo del corretto svolgimento delle fasi di stampaggio e di assemblaggio.
Si è detto in particolare che il cappuccio di protezione 12 del presente tappo “flip top” è stampato in un sol pezzo e avvolge completamente il versatore interno 13 sul quale è disposto a tenuta. Infatti si è anche detto che la realizzazione del cappuccio 12 in un sol pezzo avvolge a tenuta il sottostante versatore 13. Una tale disposizione la si rileva con estrema chiarezza dalla osservazione delle figure.
Infatti si è detto come al disopra del pulsante 33 si prevede la citata pellicola interna 34 costituente anch’essa il cappuccio quando realizzato in un sol pezzo che avvolge anche in quel punto il versatore 13, determinando la non accessibilità al versatore 13 medesimo da parte di liquido di lavaggio e sterilizzazione a tappo come stampato.
Una tale non accessibilità al versatore 13 è anche poi realizzata dalla presenza della prima estensione tubolare 29 e della seconda estensione tubolare 31, a diametro maggiore rispetto alla prima estensione 29, che si inseriscono nel passaggio 32 previsto nel versatore 13 chiudendolo a perfetta tenuta rispetto all’esterno.
Inoltre anche i due bordi affacciati della parte superiore 14 e della parte inferiore 16 del cappuccio 12 che si dispongono esternamente al tratto inferiore a diametro maggiore 21 del versatore 13 impediscono l’accesso al liquido di lavaggio.
In questo modo viene a realizzarsi sul tappo come realizzato e non aperto una camera interna 50 al cappuccio che rende non accessibile il versatore 13 medesimo da parte di liquido di lavaggio e sterilizzazione a tappo come stampato.
Inoltre, il versatore 13, quando montato entro il cappuccio 12, individua a perfetta tenuta rispetto ad recipiente sul quale viene disposto il tappo 11. Infatti, la previsione della flangia anulare 24 sporgente radialmente verso l’esterno rispetto al tratto inferiore 21 a diametro maggiore del versatore 13 nonché quella del sottosquadro anulare 241 ricavato all’interno del cappuccio all’estremità della filettatura 37 realizza anche qui una ottimale tenuta.
Tutto questo permette di lavare il tappo quando sono montate le sue due parti con apposito liquido di lavaggio, quale acqua ossigenata a vapore, rendendolo sterile e soprattutto evitando che al suo interno possa depositarsi tale liquido di lavaggio.
E quindi da un lato il tappo è sterile e dall’altro nel tappo non si depositano residui di liquido di lavaggio che poi inquinerebbero il contenuto con il quale avverrà il riempimento del contenitore o recipiente sul quale deve essere disposto un tale tappo.
Si è così visto che un tappo secondo la presente invenzione realizza gli scopi in precedenza evidenziati.
Il tappo risulta particolarmente semplice in struttura e non necessita di complicate disposizioni di parti, essendo realizzato in sole due parti, vale a dire cappuccio e versatore, facilmente collocabili sulla imboccatura del recipiente o contenitore.
Un tale tappo, grazie alla disposizione sopra evidenziata delle alette o elementi che impediscono una richiusura, è garante nell’evidenziare la avvenuta prima apertura.
E’ così conseguito lo scopo menzionato al preambolo della descrizione.
L’ambito di tutela della presente invenzione è definito dalle rivendicazioni allegate

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tappo asettico per contenitori a evidenza di avvenuta prima apertura, il tappo comprendendo un cappuccio di protezione (12) collocato su un elemento versatore (13), in cui: - detto cappuccio di protezione (12) è realizzato in un sol pezzo ed è costituito da una parte superiore (14) e da una parte inferiore (16) collegate tramite una serie di ponticelli frangibili (17), realizzati in corrispondenza di bordi affacciati della parte superiore (14) e della parte inferiore (16) del cappuccio (12), e tramite una disposizione a cerniera (15), - detto elemento versatore (13) comprende un elemento cilindrico formato da due tratti a diametri differenti (21, 22) separati da un gradino individuato da una estensione anulare (23) disposta in un piano perpendicolare ad un asse X dei due tratti (21, 22) dell’elemento cilindrico in direzione radiale nell’elemento cilindrico, - in cui detta estensione anulare (23) di detto versatore (13) è disposta sporgente dalla parte inferiore cilindrica (16) del cappuccio (12) e si inserisce almeno parzialmente nella parte superiore (14) del cappuccio (12) così che detta serie di ponticelli frangibili (17) si dispone esternamente a uno (21) di detti tratti (21, 22) dell’elemento cilindrico del versatore che è a diametro maggiore (21) ed è inserito in detta parte inferiore cilindrica (16) del cappuccio (12), - in cui la parte superiore (14) del cappuccio (12) prevede al suo interno almeno una appendice o aletta (35) che si estende ad appoggiarsi superiormente a detta estensione anulare (23), piegata a tappo montato e pronto per l’uso per la applicazione su un recipiente, e che si dispone diritta verso il basso ad impuntarsi superiormente a detta estensione anulare (23) quando è avvenuta la prima apertura della parte superiore (14) del cappuccio (12) rispetto alla parte inferiore (15) del cappuccio (12) e al versatore (13) e quando si cerca di richiudere il cappuccio (12) sul versatore (13).
  2. 2. Tappo asettico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si prevedono una coppia di appendici o alette (35) disposte all’interno della parte superiore (14) del cappuccio (12) che si estendono verso detta estensione anulare (23) del versatore (13) e sono disposte simmetricamente da parti opposte del tappo.
  3. 3. Tappo asettico secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che da una parete superiore (30) della parte superiore (14) del cappuccio (12) si estendono internamente ad esso verso detto versatore (13) una prima estensione tubolare (29) ed una seconda estensione tubolare (31) coassiali che si collocano entro e a cavallo di un passaggio (32) del versatore (13), e chiudono a perfetta tenuta detto passaggio (32).
  4. 4. Tappo asettico secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto passaggio (32) di detto versatore (13) prevede un risvolto anulare (28) rivolto verso l’interno contro ed entro il quale si colloca detta prima estensione tubolare (29).
  5. 5. Tappo asettico secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che da detto uno (21) di detti tratti (21, 22) dell’elemento cilindrico del versatore a diametro maggiore si estende radialmente sporgente e verso l’esterno una flangia anulare (24) che si attesta all’interno della parte inferiore (15) del cappuccio 12 al disotto di un sottosquadro anulare (241) ivi ricavato.
  6. 6. Tappo asettico secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta parte inferiore (16) del cappuccio (12) prevede una filettatura (37) interna atta a ricevere una imboccatura di recipiente esternamente filettato.
  7. 7. Tappo asettico secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta parte superiore (14) di detto cappuccio di protezione (12) realizzato in un sol pezzo prevede un pulsante (33) che è schiacciabile verso l’interno del tappo.
  8. 8. Tappo asettico secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto pulsante (33) determina la deformazione o rottura di una pellicola (34) del cappuccio al disopra di detto pulsante (33) che realizza un isolamento del versatore (13) rispetto all’esterno.
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