ITVI20080070A1 - Mezzi di articolazione - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale avente titolo “MEZZI DI ARTICOLAZIONE” di

L’invenzione riguarda una cerniera per porte,

Più in particolare l’invenzione è relativa ad una cerniera per porte d’ingresso di camper, roulottes, autocaravan, motorhome, autobus e porte posteriori di furgoni, veicoli da trasporto, veicoli industriali e simili.

Come noto, è importante che la porta d’ingresso dei veicoli ricreazionali, come ad esempio i camper e gli autocaravan, sia collocata a ridosso della parete laterale esterna di tali mezzi quando disposta in posizione completamente aperta. Ciò consente di evitare che essa, in questa posizione, dia luogo ad impedimenti vari parallelamente alla fiancata del veicolo comprendente la porta medesima.

Al fine di soddisfare l’esigenza suddetta, tale porta viene montata su delle cerniere che ne permettono l’apertura completa fino ad un angolo di 180°, per l’appunto da una prima posizione chiusa ad una seconda posizione aperta affiancata alla parete laterale del veicolo.

Un primo inconveniente di queste cerniere di tipo noto è costituito dal fatto che esse devono essere sovradimensionate per poter reggere in modo adeguato il peso considerevole di una porta come quelle normalmente impiegate nel settore dei veicoli ricreazionali.

Un altro inconveniente legato al precedente è costituito dal fatto che tali cerniere presentano un ingombro elevato, sono pesanti e pongono problemi di installazione.

In particolare esse vengono applicate esternamente alle superfici della carrozzeria e della porta e pertanto costituiscono delle sporgenze indesiderate nella struttura del veicolo.

Un ulteriore inconveniente legato al precedente è costituito dal fatto che le parti sporgenti di queste cerniere sono soggette frequentemente a deformazioni e possono causare agganciamenti in caso di incidenti.

Un altro inconveniente è costituito dal fatto che le cerniere suddette sono direttamente esposte all’azione degli agenti atmosferici ed alla manomissione da parte di malintenzionati che trovano minore resistenza, inoltre sono antiestetiche.

Un ulteriore inconveniente è costituito dal fatto che tali cerniere rendono disagevole l’inserimento e/o la sostituzione di una o più guarnizioni di tenuta prive di interruzioni tra la porta e il telaio del veicolo lungo il loro bordo perimetrale. Un altro inconveniente è costituito dal fatto che esse sono di ostacolo all’applicazione di profili atti a coprire interamente senza interruzioni la linea perimetrale di separazione tra la porta e il telaio del veicolo.

Un ulteriore inconveniente delle cerniere sopra menzionate è costituito dal fatto che la loro realizzazione richiede un numero notevole di operazioni quali estrusione, piegatura, sagomatura, saldatura, fresatura, forgiatura e simili.

Altre soluzioni note di cerniere per veicoli ricreazionali sono quelle cosiddette a scomparsa che vengono incassate nella parete del veicolo e nello spessore della porta.

Un inconveniente di queste ultime soluzioni è costituito dal fatto che esse richiedono operazioni complesse e onerose per la predisposizione delle apposite sedi e cave atte ad alloggiare le cerniere medesime.

E’ scopo della presente invenzione superare gli inconvenienti detti

E’ in particolare uno scopo dell’invenzione realizzare dei mezzi di articolazione e più particolare una cerniera per porte particolarmente adatta ad essere installata in camper, roulottes, autocaravan, motorhome, autobus, furgoni, veicoli da trasporto, veicoli industriali e simili.

E’ un altro scopo realizzare una cerniera che consenta di aprire completamente fino a 180° circa la porta montata su una o più cerniere di tale tipo.

E’ un ulteriore scopo realizzare una cerniera che permetta di chiudere la porta d’ingresso di veicoli ricreazionali quali camper, roulottes, autocaravan e simili in modo che all’esterno questa porta si estenda complanarmente alla parete alla quale è accoppiata.

E’ un altro scopo realizzare una cerniera che consenta di aprire completamente fino a 270° circa la porta montata su una o più cerniere di tale tipo, come ad esempio le porte posteriori di un veicolo da trasporto.

E’ un ulteriore scopo realizzare una cerniera compatta, di minimo ingombro e che, a porta chiusa, non offra sporgenze e non sia visibile dall’esterno e dall’interno.

E’ un altro scopo realizzare una cerniera la cui installazione non richieda la realizzazione di cave, sedi o quant’altro nello spessore della parete del veicolo e della porta per l’alloggiamento della cerniera medesima, nonché altre operazioni complesse e onerose.

E’ un ulteriore scopo realizzare una cerniera che garantisca una sicurezza di funzionamento per periodi di tempo particolarmente lunghi.

E’ non ultimo scopo realizzare una cerniera semplice da installare, leggera, solida, economica, di facile costruzione ed assemblaggio, adatta anche alla realizzazione in serie.

Gli scopi detti sono raggiunti dai mezzi di articolazione espressi e caratterizzati nelle rispettive rivendicazioni indipendenti.

Delle forme di realizzazione vantaggiose costituiscono l’oggetto delle rivendicazioni dipendenti.

La soluzione proposta permette vantaggiosamente di realizzare una cerniera che, una volta applicata alle parti da accoppiare, preserva l’aspetto estetico del veicolo e non è causa di eventuali agganciamenti in caso di incidenti..

Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta consente di realizzare una cerniera la cui installazione non causa impedimenti, o al più questi sono ridotti al minimo, all’applicazione e all’eventuale sostituzione di una o più guarnizioni di tenuta prive di interruzioni di sorta tra la porta e il telaio del veicolo lungo il loro bordo perimetrale, atte a garantire una perfetta protezione contro le infiltrazioni d’acqua e l’umidità.

Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta permette di realizzare una cerniera che si presta alla messa in opera di profili di copertura adatti a coprire e chiudere completamente la linea perimetrale di separazione tra la porta e il telaio del veicolo.

Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta consente di realizzare una cerniera che non è esposta all’azione degli agenti atmosferici e che rende meno vulnerabile allo scasso la porta montata sulla cerniera stessa.

Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta permette di realizzare una cerniera comprendente degli elementi ottenuti per estrusione e/o lavorati a stampo e/o sagomati a partire da materiali metallici o plastici e più in generale naturali o sintetici.

Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta consente di realizzare una cerniera eliminando alcune operazioni quali piegatura, saldatura, forgiatura, fresatura e simili propri delle lavorazioni tradizionali, riducendo drasticamente i tempi di produzione della cerniera stessa e limitando al massimo l’intervento di manodopera.

Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta permette di realizzare una cerniera adatta ad essere impiegata anche nel settore navale ed aeronautico ad esempio per il montaggio di porte di imbarcazioni o aerei, nonché nell’ambito dell’arredamento e dei serramenti in genere.

Ancora vantaggiosamente la soluzione proposta consente di realizzare una cerniera che, predisponendo opportunamente il collegamento ad un motore di uno o più elementi precisi della stessa, può aprire e chiudere in modo automatico la porta che la impiega.

Gli scopi ed i vantaggi detti verranno meglio evidenziati durante la descrizione di alcune preferite forme di attuazione dell’invenzione, date a titolo indicativo e non limitativo, facendo riferimento alle allegate tavole di disegno ove:

- la figura 1 rappresenta una vera vista prospettica di un esempio di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- per le figure da 2 a 4 rappresentano ciascuna una vista in pianta dell'elemento di figura 1 in altrettante posizioni da esso assumibili;

- la figura 5 rappresenta una vista schematica in pianta dei mezzi di articolazione di figura 1 ;

- la figura 6 rappresenta una vista schematica ed in pianta dei mezzi di articolazione di figura 1 , nelle varie posizioni da essi assumibili;

- la figura 7 rappresenta una vista in assonometria di un ulteriore esempio di un mezzo di articolazione oggetto dell'invenzione;

- le figure 8 e 9 rappresentano ciascuna una vista in pianta dei mezzi di figura 7, in altrettante posizioni da essi si assumibili;

- la figura 10 rappresenta una vista prospettica di un altro esempio di realizzazione dei mezzi di articolazione oggetto dell'invenzione;

- la figura 1 1 rappresenta una vista prospettica ed in esploso dei mezzi di figura 10;

- le figure da 12 a 14 e da 13a a 14a rappresentano ciascuna una vista in pianta dei mezzi di figura 10 in altrettante posizioni di lavoro assumibili;

- la figura 15 rappresenta una vista prospettica dei mezzi di figura 10 installati per collegare una porta ad una parete; - le figure da 16 a 18 rappresentano ciascuna una sezione trasversale dei mezzi di articolazione, della parete e della porta rappresentati figura 15, in altrettante posizioni da essi assumibili;

- la figura 18a rappresenta una vista prospettica della porta di figura 15 in posizione aperta;

- la figura 19 rappresenta una vista in prospettiva di un altro esempio di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione

- le figure dal 20 al 22 rappresentano ciascuna una vista in pianta dei mezzi di figura 19 in altrettante posizioni di lavoro da essi assumibili;

- la figura 23 rappresenta una vista schematica in pianta dei mezzi di articolazione di figura 19;

- la figura 24 rappresenta una vista schematica dei mezzi di articolazione di figura 19 nelle varie posizioni di lavoro da essi assumibili;

- la figura 25 rappresenta una vista schematica di un’altra variante esecutiva dei mezzi di articolazione oggetto dell'invenzione;

- la figura 26 rappresenta una vista schematica in pianta dei mezzi di articolazione di figura 25 nelle varie posizioni da essi assumibili;

- la figura 27 rappresenta una vista schematica di un’altra variante esecutiva dei mezzi di articolazione oggetto dell'invenzione;

- la figura 28 rappresenta una vista schematica ed in pianta dei mezzi di articolazione di figura 27, nelle varie posizioni essi assumibili;

- la figura 29 rappresenta una vista in prospettiva di un’altra variante esecutiva dei mezzi di articolazione oggetto dell'invenzione;

- le figure 30 e 31 rappresentano ciascuna una vista in prospettiva di altrettante posizioni assumibili dei mezzi di articolazione di figura 29;

- la figura 32 rappresenta una vista prospettica ed in esploso dei mezzi di articolazione di figura 29;

- la figura 33 rappresenta una vista prospettica è schematica dei mezzi di articolazione di figura 29;

- la figura 33a rappresenta una vista schematica ed in pianta dei mezzi di articolazione di figura 29;

- la figura 34 rappresenta una vista schematica ed in pianta delle varie posizioni assumibili dei mezzi di articolazione di figura 29;

- le figure da 35 a 37 rappresentano ciascuna una vista in pianta dei mezzi di articolazione di figura 29, in altrettante posizioni operative assumibili;

- le figure 38 e 39 rappresentano ciascuna una vista in prospettiva dei mezzi di articolazione di figura 29, applicati per collegare una porta ad una parete;

- la figura 40 rappresenta una vista di una sezione trasversale dei mezzi di articolazione, della parete e della porta di figure 38 nella posizione di chiusura;

- la figura 41 rappresenta una vista della sezione trasversale dei mezzi di articolazione, della parete e della porta di figure 38, nella posizione di apertura;

- la figura 41 a rappresenta una vista in pianta dei mezzi di articolazione di figura 29 in una loro posizione assumibile; - la figura 42 rappresenta una vista schematica ed in pianta di un ulteriore variante esecutiva dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- la figura 43 rappresenta una vista schematica ed in pianta dei mezzi di articolazione di figura 42, nelle varie posizioni da essi assumibili;

- la figura 44 rappresenta una vista schematica ed in pianta di una ulteriore variante esecutiva dei mezzi di articolazione oggetto dell'invenzione;

- la figura 45 rappresenta una vista schematica ed in pianta dei mezzi di articolazione di figura 44, nelle varie posizioni da essi assumibili;

- la figura 46 rappresenta una vista schematica ed in pianta di un ulteriore variante dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- la figura 47 rappresenta a una vista schematica ed in pianta dei mezzi di articolazione di figura 46, nelle varie posizioni da essi assumibili;

- la figura 48 rappresenta una vista schematica ed in pianta di un altro esempio di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- la figura 49 rappresenta una vista schematica ed in pianta dei mezzi di articolazione di figura 48, nelle varie posizioni da essi assumibili;

- la figura 50 rappresenta una vista schematica ed in pianta di una ulteriore variante esecutiva dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- la figura 51 rappresenta una vista schematica ed in pianta dei mezzi di articolazione di figura 50, nelle varie posizioni da essi assumibili;

- le figure da 52 a 54 rappresentano ciascuna una vista in pianta di un ulteriore esempio di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione in altrettante posizioni di lavoro;

- la figura 55 rappresenta una vista in prospettiva di ulteriore esempio di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- le figure da 56 a 58 rappresentano ciascuna una vista in pianta di altrettante posizioni assumibili dei mezzi di articolazione di figura 55;

- le figure 59 e 60 rappresentano ciascuna una sezione trasversale di un profilo estruso da cui ottenere alcuni elementi dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- la figura 61 rappresenta una vista prospettica di un ulteriore esempio di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- la figura 62 rappresenta una vista in prospettiva di un altro esempio dei mezzi di articolazione oggetto dell'invenzione applicati ad una porta e ad una parete;

- la figura 63 rappresenta una vista frontale dei mezzi di articolazione della parete e della porta di figura 62;

- la figura 64 rappresenta una vista in pianta della porta, della parete e dei mezzi di articolazione di figura 62, nella posizione di apertura;

- la figura 65 rappresenta una vista in pianta della porta, della parete e dei mezzi di articolazione di figura 62, nella posizione di chiusura;

- le figure 66 e 67 rappresentano ciascuna una vista prospettica di una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione in altrettante posizioni da essi assumibili;

- le figure 68 e 69 rappresentano ciascuna una vista prospettica di un’altra forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione in altrettante posizioni da essi assumibili;

- la figura 69a rappresenta una vista in prospettiva ed in esploso dei mezzi di articolazione di figure 68;

- le figure 70 e 71 rappresentano ciascuna una vista in prospettiva di un ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione, in altrettante posizioni da essi assumibili;

- le figure 72 e 73 rappresentano ciascuna una vista in pianta di un ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione in altrettante posizioni da essi assumibili;

- la figure 74 rappresenta una vista prospettica dei mezzi di articolazione di figura 72;

- la figura 75 rappresenta una vista prospettica di una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- la figura 76 rappresenta una vista laterale dei mezzi di articolazione di figura 75;

- la figura 77 rappresenta un ingrandimento di un dettaglio di alcune parti dei mezzi di articolazione di figura 75;

- la figura 78 rappresenta una vista prospettica di un ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- le figure 79 e 80 rappresentano ciascuna una vista in pianta dei mezzi di articolazione di figura 78 in altrettante posizioni dee si assumibili;

- la figura 81 rappresenta una vista in prospettiva di un altro forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell’invenzione;

- le figure 82, 83 ed 84 rappresentano ciascuna una vista in pianta dei mezzi di articolazione di figura 81 , in altrettante posizioni di lavoro tessile su simili;

- la figura 85 rappresenta una vista prospettica di un altro forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione;

- figura 86 rappresenta una vista in pianta di un’altra forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione applicati ad una porta e ad una parete, nella posizione di apertura;

- la figura 87 rappresenta una vista prospettica dei mezzi di articolazione di figura 86 applicati alla medesima porta ed alla medesima parete nella posizione di apertura;

- la figura 88 rappresenta una vista in pianta dei mezzi di articolazione di figura 86, applicati alla medesima porta ed alla medesima parete nella posizione di chiusura;

- la figura 89 rappresenta una vista prospettica dei mezzi di articolazione di figura 86 applicati alla medesima porta ed alla medesima parete nella posizione di chiusura.

A titolo introduttivo si evidenzia che gli elementi corrispondenti dei singoli esempi esecutivi sono identificati mediante gli stessi riferimenti numerici.

Le indicazioni di posizione menzionate nei singoli esempi esecutivi sono da trasferirsi a senso, nel caso di una variazione della posizione, alla nuova posizione.

Mentre nella descrizione seguente relativa alle figure verranno esposte alcune forme di realizzazione particolari della presente invenzione, è chiaro che la presente invenzione non è limitata a tali forme particolari di realizzazione, ma piuttosto, le forme particolari di realizzazione di seguito descritte chiariscono diversi aspetti della presente invenzione, lo scopo e la portata della quale sono definiti dalle rivendicazioni.

Un esempio di realizzazione non limitativo dei mezzi di articolazione atti a collegare due elementi, che costituiscono oggetto della presente invenzione, sono rappresentati nelle figure da 1 a 4, ove sono stati indicati complessivamente con il numero 1 .

Tali mezzi di articolazione comprendendo una prima parte 2 ed una seconda parte 3, ciascuna atta ad essere fissata ad uno dei suddetti elementi da articolare costituiti ad esempio, come verrà meglio descritto e rappresentato in seguito, da una porta D e da una parete W.

I mezzi di articolazione 1 comprendono inoltre almeno un primo asse di rotazione 4 ed un secondo asse di rotazione 5 preferibilmente tra loro paralleli.

Secondo l’invenzione i mezzi di articolazione 1 comprendono anche mezzi cinematici 6 atti a far si che una rotazione di un primo angolo Al della prima parte 2 rispetto al primo asse 4 determini, come rappresentato in figura 3, un movimento del primo asse 4, rispetto al secondo asse 5.

In particolare il primo asse 4 si muove rispetto al secondo asse 5 su di un piano, preferibilmente ortogonale all’asse 5 stesso, percorrendo una traiettoria sostanzialmente curva. Più precisamente, nell’esempio di realizzazione non limitativo rappresentato, i mezzi cinematici 6 sono atti a mantenere la medesima distanza, indicata con il numero 7 in figura 1, tra il primo asse 4 ed il secondo asse 5.

Più precisamente, mantenendo fissa nella sua posizione la seconda parte 3, si ha che il primo asse 4 si muove rispetto al secondo asse 5 su di un piano percorrendo una traiettoria sostanzialmente pari ad un arco di circonferenza 9, come schematizzato nelle figure 5 e 6, in cui si sono rappresentati con dei segmenti le parti 2, 3 e 6 della cerniera 1.

In particolare il centro di detto arco di circonferenza 9 coincide sostanzialmente con il secondo asse 5. In questo caso quindi il centro della circonferenza, chiamato anche centro di rotazione relativo della cerniera, appartiene alla cerniera stessa.

Va osservato inoltre che l’arco di circonferenza 9, come precedentemente detto, ha raggio sostanzialmente pari alla distanza 7 tra i due assi 4 e 5.

In altre parole il raggio della circonferenza 9 è pari alla lunghezza del segmento congiungente i due assi 4 e 5.

Sempre secondo l’invenzione l’arco di circonferenza 9 percorso dal primo asse 4 si estende per un secondo angolo A2 proporzionale al primo angolo Al, come mostrato nelle figure 3 e 5.

Più in particolare intendendo come primo angolo Al , l’angolo individuato dalla retta 10 congiungente i due assi 4 e 5 ed un asse longitudinale 8 del primo elemento 2 si ha che l’angolo A2, intenso come l’angolo individuato dalla retta 10 congiungente i due assi 4 e 5 e l’asse longitudinale 9 del secondo elemento 3, è pari ad A2= K Al dove K è un coefficiente che esprime il rapporto di trasmissione dei mezzi cinematici 6.

In altre parole l’angolo A2 è pari alla rotazione dell’asse 10 rispetto all’asse 5 a seguito della rotazione del primo elemento 2.

Nella preferita e non limitativa forma di realizzazione rappresentata i mezzi cinematici 6 comprendono:

- un primo supporto 11 che sostiene un primo perno 12, che individua il primo asse 4 ed un secondo perno 13 che individua il secondo asse 5, detti perni essendo rappresentati con linee a tratteggio nelle figure 2, 3 e 4; - un primo organo di trasmissione 14 solidale alla prima parte 2 e rotabilmente accoppiato al primo perno 12;

- un secondo organo di trasmissione 15 solidale alla seconda parte 3 e rotabilmente accoppiato al secondo perno 13.

Il primo organo di trasmissione 14 è collegato cinematicamente con il secondo organo di trasmissione 15 tramite organi di trasmissione ausiliari, indicati complessivamente con il numero 16.

Nella preferita forma di realizzazione non limitativa rappresentata, il primo organo di trasmissione 14 è costituito da un primo ingranaggio 14a ed il secondo organo 15 è costituito da un secondo ingranaggio 15a.

Per quanto concerne gli organi di trasmissione ausiliaria 16, essi sono costituiti, nell’esempio non limitativo rappresentato, da uno o più ingranaggi ausiliari 16a intermedi rotabilmente accoppiati su corrispondenti alberi 16b fissati al supporto 1 1 che ingranano sui suddetti ingranaggi 14a e 15a. Nell’esempio rappresentato quindi, il coefficiente K è pari al rapporto di trasmissione costituito dalla catena cinematica realizzata, dagli ingranaggi 14, 15 e 16.

Più precisamente tale coefficiente K è pari, in valore assoluto, al rapporto fra i diametri delle ruote dentate che costituiscono il primo organo di trasmissione 14 ed il secondo organo di trasmissione 15. In altre parole K= D1/D2 dove DI è il diametro della prima ruota dentata 14 e D2 è il diametro della seconda ruota dentata 15.

Il coefficiente K inoltre potrà essere un numero maggiore o minore di zero. Ciò in funzione delle caratteristiche dei mezzi di trasmissione. Più in particolare K potrà essere un numero positivo o negativo in funzione del numero di ingranaggi intermedi 16.

In particolare va osservato che se il numero complessivo di ruote dentate ausiliarie 16a, è un numero pari, come nell’esempio rappresentato in figura 1, il coefficiente K è un numero positivo. In tal caso una rotazione oraria della prima parte 2 rispetto al primo asse 4 determina un movimento angolare orario del primo asse 4 rispetto al secondo asse 5, come indicato con il numero 18 in figura 3. Viceversa, come si vedrà meglio in seguito, se il numero di ruote dentate ausiliarie 16 è dispari, il coefficiente K risulta essere negativo e quindi una rotazione della prima parte 2 attorno al primo asse 4 determina una rotazione antioraria del primo asse 4 stesso rispetto all’asse 5, ottenendo un movimento che verrà meglio descritto in seguito.

Va osservato in particolare che, nell’esempio non limitativo rappresentato nelle figure da 1 a 4, i diametri Di e D2 delle due ruote dentate 14 e 15 sono uguali ed il numero di ruote dentate ausiliarie è pari a due. In tal caso quindi si ha che K=+l e quindi che A2=+A1.

Un altro esempio di realizzazione non limitativo dei mezzi di articolazione oggetto della presente invenzione sono rappresentati nelle figure da 7 a 9, ove sono stati indicati complessivamente con il numero 100. Essi si differenziano dai precedenti per il fatto che il numero di ruote dentate intermedie è pari a zero. In tal caso quindi le due ruote dentate 14 e 15 ingrano direttamente una sull’altra e K è un numero ancora positivo, e nell’esempio è pari ad 1.

Un altro esempio di realizzazione non limitativo dei mezzi di articolazione oggetto della presente invenzione sono rappresentati nelle figure da 10 a 14, ove sono stati indicati complessivamente con il numero 200. Essi si differenziano dai mezzi di articolazione mostrati in figura 1 per il fatto che il primo supporto 1 1a ha una forma sostanzialmente ad U per sostenere meglio i perni su cui sono rotabilmente accoppiate le varie ruote dentate.

Tali mezzi comprendo inoltre degli elementi di fine corsa 20 e 21 che limitano la rotazione delle parti 2 e 3 attorno ai rispettivi assi 4 e 5. Più in particolare, tali elementi di fine corsa 20 e 21 sono costituiti, nell esempio rappresentato, dalle estremità del supporto 1 1a.

Nelle figure da 12 a 14 sono rappresentati altrettante posizioni, analoghe a quelle mostrate per i mezzi 1, assumibili dei mezzi 200.

Anche per caso il numero di ingranaggi intermedi è pari a due e quindi K è positivo, e nell’esempio K = 1 , e quindi si ha che A2= Al.

Va osservato inoltre che le figure da 13a a 14a rappresentano le posizioni assumibili dai mezzi 200, mostrate mantenendo fisso il supporto I la e facendo ruotare una delle due parti 2 o 3 ed in particolare muovendo la prima parte 2.

Più precisamente va osservato che mantenendo fisso il supporto 1 1a la rotazione di un primo angolo Al del primo elemento 2 rispetto al primo asse 3 fa corrispondere una rotazione di un secondo angolo A2 del secondo elemento rispetto al secondo asse 5. Anche in tale esempio di realizzazione il coefficiente A2= K Al e K è pari a 1.

Nelle figure da 15 a 18a è rappresentata la cerniera di figura 10 installata per collegare due elementi costituiti dell’esempio da una parete W e da una porta D.

Come si può osservare la cerniera permette alla porta D di ruotare di 180° e di essere installata in modo da scomparire all’interno dello spessore S dei due elementi W e D.

Va osservato inoltre che la porte D quando è aperta è distanziata dalla parte W. Tale distanza, indicata con X in figura 18, è ottenuta grazie alla soluzione proposta e può essere decisa progettualmente.

Un altro esempio di realizzazione non limitativo dei mezzi di articolazione oggetto della presente invenzione sono rappresentati nelle figure da 19 a 24, ove sono stati indicati complessivamente con il numero 300. Essi si differenziano dai mezzi di articolazione mostrati in figura 1 per il fatto che tra la prima ruota dentata 14a e la seconda ruota dentata 15a sono interposte un numero dispari di ruote dentate ausiliari.

Ciò fa si che la rotazione dell’angolo avvenga in senso inverso, ovvero che k sia un numero negativo e pari, in valore assoluto, al rapporto D1/D2.

In altre parole, una rotazione oraria della prima parte 2 rispetto al primo asse 4 determina un movimento antiorario del primo asse 4 rispetto al secondo asse 5. Viceversa una rotazione antioraria della prima parte 2 determina una rotazione oraria del primo asse 4 rispetto al secondo asse 5 così come rappresentato schematicamente anche nelle figure 21 , 23 e 24.

Più in particolare nell'esempio rappresentato si ha che il diametro delle ruote rientrate 15 a e 14 a suo uguali e quindi k = - 1 da cui A2= -Al. Nel caso di specie, con i parametri scelti, si ha che i due elementi 2 e 3 rimangono sempre tra loro paralleli, come visibile nelle figure da 21 a 24.

Un altro esempio di realizzazione non limitativo e schematico dei mezzi di articolazione oggetto della presente invenzione sono rappresentati nelle figure 25 e 26, ove sono stati indicati complessivamente con il numero 400. Più in particolare le citate figure rappresentano schematicamente il movimento dei mezzi di articolazione nel caso in cui il coefficiente K sia pari a -0,5.

Un altro esempio di realizzazione non limitativo e schematico dei mezzi di articolazione oggetto della presente invenzione sono rappresentati nelle figure 27 e 28, ove sono stati indicati complessivamente con il numero 500. Più in particolare in le citate figure rappresentano schematicamente il movimento dei mezzi di articolazione nel caso in cui il coefficiente K sia pari a -2.

Un altro esempio di realizzazione non limitativo dei mezzi di articolazione oggetto della presente invenzione sono rappresentati nelle figure da 29 a 32, ove sono stati indicati complessivamente con il numero 600. Essi si differenziano dai mezzi di articolazione mostrati in figura 1 per il fatto che il primo asse 4 si muove rispetto al secondo asse 5 su di un piano percorrendo una traiettoria curva è più in particolare tale curva è un cerchio 9a tangente al secondo asse 5, come evidenziato in particolare nelle rappresentazioni schematiche mostrate nelle figure 33a e 34.

In altre parole, la soluzione proposta fa si che le due parti 2 e 3 si muovano ruotando rispetto ad un centro di rotazione relativo, indicato con il numero 30 nelle figure 33 e 34, disposto su di un asse di rotazione relativo fittizio preferibilmente esterno alle varie parti che costituiscono i mezzi di articolazione 600 e parallelo ai due assi 4 e 5.

Nella realizzazione 600 i mezzi di articolazione 6 comprendono:

- un primo supporto 1 1 b che sostiene un primo perno 12a che individua detto primo asse 4;

- un secondo supporto I le che sostiene un secondo perno 13a che individua detto secondo asse 5;

- mezzi di trasmissione atti a trasmettere ogni rotazione della prima parte 2 sul primo asse 4 al secondo supporto I l e ogni rotazione della seconda parte 3 sul secondo asse 5 al primo supporto 11 b .

Più precisamente i mezzi di trasmissione comprendono:

- un primo organo di trasmissione 14 solidale alla prima parte 2 e rotabilmente accoppiato al primo perno 12 a ;

- un secondo organo di trasmissione 15 solidale alla seconda parte 3 e rotabilmente accoppiato al secondo perno 13a;

- un terzo organo di trasmissione 20 solidale al secondo supporto I le e rotabilmente accoppiato al terzo perno 26, detto terzo organo di trasmissione 20 essendo collegato cinematicamente con il primo organo di trasmissione 14;

- un quarto organo di trasmissione 25 solidale al primo supporto 1 1 b e rotabilmente accoppiato al terzo perno 26, detto quarto organo di trasmissione 25 essendo collegato cinematicamente con il secondo organo di trasmissione 15.

Più precisamente, il terzo organo di trasmissione 20 è collegato cinematicamente con il primo organo di trasmissione 14 tramite un primo organo di trasmissione ausiliario 28, rotabilmente accoppiato su di un perno 29.

Il quarto organo di trasmissione 25 è collegato cinematicamente con il secondo organo di trasmissione 15 tramite l’organo di trasmissione ausiliario 31 rotabilmente accoppiato su di un perno 32.

Va osservato che, nell’esempio non limitativo rappresentato, gli organi di trasmissione 20, 25, 28 e 31 sono costituti da ingranaggi comprendenti ruote dentate.

Va osservato in particolare che, nell’esempio non limitativo rappresentato, il terzo organo di trasmissione 20 è reso solidale al secondo supporto 1 1 c in quanto i suoi ingranaggi si accoppiano in una corrispondente sede 91 realizzata sull’elemento 1 le.

Il quarto organo di trasmissione 25 è reso solidale al primo supporto 1 1 b grazie ad uno spiattelamento - spianamento 92 realizzato sul perno 26, 21 previsto anche nel foro atto ad accoglierlo realizzato nell’organo 25 e nel supporto l lb.

Va osservato inoltre che nell’esempio i mezzi 600 comprendono inoltre un terzo supporto 11 d ed un quarto supporto 1 1e che supportano i vari perni. Per quanto concerne il primo supporto l lb, esso presenta una forma sostanzialmente a V.

Analogamente il secondo supporto 1 1c presenta una forma sostanzialmente a V. Analogamente i supporti 1 1 d ed I le presentano sostanzialmente le medesime forme.

Va osservato che i mezzi di articolazione 600 possono essere considerati come ottenuti, come mostrato schematicamente nelle figure 33, 33a e 34, collegando due elementi la e lb del tipo rappresentato in figura 19, con l’accorgimento di vincolare appositamente le parti 3a e 2b con i rispettivi supporti 1 1b e 1 1a.

Più precisamente i mezzi la ed lb presentano coefficiente ka = - 1 = kb e le distanze 7a e 7b dei rispettivi assi 4-5a e 4b-5 sono tra loro uguali.

In tal caso alla circonferenza ha un diametro pari alla somma delle tue distanze 7a e 7b dei suddetti assi.4-5a e 4b-5.

Più in particolare il cerchio 9a ha diametro pari alla distanza tra detto primo asse 4 e detto secondo asse 5 quando detto primo e detto secondo elemento 2 e 3 sono disposti tra loro affacciati e paralleli.

Le figure da 35 a 37 mostrano i mezzi 600 in altrettante posizioni assumibili ruotando la prima parte 2 attorno al primo asse 4.

Va osservato inoltre che detto primo elemento di supporto I la e detto secondo elemento di supporto 1 1 b sono disposti su piani tra loro paralleli ma distanziati. Ciò permette ai mezzi cinematici 6 di agire in modo che detto primo asse 4 e detto secondo asse 5, in almeno una posizione operativa, siano tra loro coincidenti. Più precisamente quando detti assi 4, 5 sono coincidenti detti elementi sono disposti su piani tra loro paralleli.

In altre parole la prima ruota dentata e la seconda ruota dentata o puleggia giacciono su piani paralleli e sfalsati.

Ciò permette di ridurre ulteriormente l’ingombro dei mezzi di articolazione che possono così essere vantaggiosamente alloggiati, ad esempio, nello spessore di una porta.

Nelle figure da 38 a 41 è rappresentata la cerniera 600 di figura 29 installata per collegare due elementi costituiti dell’esempio da una parete W e da una porta D.

Come si può osservare la cerniera permette alla porta D di ruotare di 180° anche se le parti 2 e 3 compiono un movimento di 270° (vedi in particolare figura 41 a).

Essa permette inoltre di essere installata in modo da scomparire all’interno dello spessore S dei due elementi W e D.

Da quanto detto è chiaro che in altre realizzazioni, i due elementi l a ed lb, collegati per formare i mezzi di articolazione del tipo indicato con 600 in figura 29, potranno avere caratteristiche geometriche differenti.

Più in particolare, come rappresentato in figura 42 le distanze 7a e 7b dei due assi primario e secondario di ciascun elemento l a ed lb di potranno essere tra loro differenti.

Più precisamente, secondo una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell’invenzione indicati complessivamente con il numero 700 nella rappresentazione schematica di figura 42, si differenzia dalla precedente per il fatto che la distanza 7a dei due assi del primo elemento è minore rispetto alla distanza 7b del secondo elemento lb.

In tal caso, una rotazione del primo elemento 2 rispetto al proprio asse 4 determina un movimento del tipo rappresentato schematicamente in figura 43. Più in particolare la traiettoria percorsa dall'asse 4a attorno al quale il primo elemento 2 è posto in rotazione riproduce sostanzialmente una curva riconducibile ad un tratto di spirale. Va osservato inoltre che in tale realizzazione la traiettoria a spirale e più in particolare il primo asse 4 si muove superando il secondo asse 5. In altre parole il secondo asse 5 è disposto all'interno dell'area A delimitata del suddetto tratto di spirale.

In altre parole detti mezzi cinematici sono inoltre atti a mantenere detto primo asse e detto secondo asse ad una medesima distanza rispetto ad almeno un terzo asse.

In tal caso inoltre Ka=d A2/dAl<-l e K2= dA3/dA2<-l Va osservato che in tale realizzazione anche il centro di rotazione fittizio 30 si muove, come mostrato in figura 43, con una traiettoria curva.

Una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell’ invenzione indicati complessivamente con il numero 800 nella rappresentazione schematica di figura 44, si differenziano dai precedenti per il fatto che la distanza 7a e maggiore rispetto alla distanza 7b.

In tale caso la traiettoria percorsa del primo asse 4 a quando l'elemento 800 posti rotazione attorno al medesimo asse è quella rappresentata schematicamente in figura 45.

In tal caso inoltre -l<Ka=d A2/dAl<0 e -1<K2= dA3/dA2<-l Anche in tal caso la traiettoria 9c è sostanzialmente quella di un tratto di spirale.

Va osservato inoltre che in tale realizzazione dell'asse 4 ed in particolare la traiettoria 9c della spirale suddetta, non interseca e non supera il secondo asse 5.

Più in particolare il secondo asse 5 non interseca mai l’area A circoscritta della traiettoria a spirale 9c. Anche in tal caso il centro di rotazione fittizio si muove con una traiettoria a curva, come mostrato in figura 45.

Una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione deH’invenzione indicati complessivamente con il numero 900 nella rappresentazione schematica di figura 46, si differenziano dai precedenti per il fatto che la distanza 7a è maggiore della distanza 7b.

In tale caso la traiettoria percorsa del primo asse 4 a quando l'elemento 2 è posto in rotazione attorno al medesimo asse 4 è quella rappresentata schematicamente in figura 45.

Più in particolare, nell’esempio rappresentato, Ka = Kb= - l e la traiettoria 9d percorsa dal primo asse 4 è una circonferenza, come mostrato in figura 47.

Va osservato inoltre che in tale realizzazione dell'asse 4 ed in particolare la traiettoria 9d della circonferenza non interseca e non supera il secondo asse 5.

Va osservato inoltre che il secondo asse 5 è disposto all’esterno dell’area A individuata dalla traiettoria circolare 9d percorsa dal primo asse 4 mentre il centro di rotazione relativo 30 è disposto all’interno dell’area A circoscritta dal cerchio 9d.

Una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell’invenzione indicati complessivamente con il numero 901 nella rappresentazione schematica di figura 48, si differenziano dai precedenti per il fatto che la distanza 7a è minore della distanza 7b.

In tale caso la traiettoria 9e percorsa del primo asse 4 a quando l'elemento 2 è posto in rotazione attorno al medesimo asse 4 è quella rappresentata schematicamente in figura 49. Più in particolare, neH’esempio rappresentato, Ka = Kb= - l e la traiettoria 9e percorsa dal primo asse 4 è una circonferenza, come mostrato in figura 49.

Va osservato inoltre che in tale realizzazione dell'asse 4 ed in particolare la traiettoria 9e della circonferenza supera il secondo asse 5.

Va osservato inoltre che il secondo asse 5 è disposto all’interno dell’area A individuata dalla traiettoria circolare 9e percorsa dal primo asse 4, così come il centro di rotazione relativo 30 è disposto all’interno dell’area A circoscritta dal cerchio 9 d.

Una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell’invenzione indicati complessivamente con il numero 902 nella rappresentazione schematica di figura 50, si differenziano dai precedenti per il fatto che la distanza 7a è uguale alla distanza 7b.

In tale caso la traiettoria 9f percorsa del primo asse 4 quando l'elemento 2 è posto in rotazione attorno al medesimo asse 4 è quella rappresentata schematicamente in figura 51.

Più in particolare, nell’esempio rappresentato, Ka è minore di 4/3 e Kb minore di 3/4 e la traiettoria 9f percorsa dal primo asse 4 è assimilabile ad un tratto di spirale.

Essi si differenziano dai precedenti anche per il fatto che detto primo asse si muove rispetto a detto secondo asse su di un piano con un moto sostanzialmente roto-traslatorio.

Va osservato inoltre che in tale realizzazione dell'asse 4 ed in particolare la traiettoria 9f della circonferenza interseca e ed eventualmente supera il secondo asse 5.

Va osservato inoltre che il secondo asse 5 è disposto lungo la traiettoria 9f percorsa dal primo asse 4 ed il centro di rotazione relativo 30 è disposto all’interno dell’area A circoscritta dal cerchio 9f.

Va osservato inoltre che, in tale realizzazione, anche il centro di rotazione relativo 30 è mobile e percorre una traiettoria visibile in figura 51.

Nelle figure da 52 a 54 è rappresentato un altro esempio di realizzazione dei mezzi di articolazione del tipo di figura 29, in altrettante posizioni da essi assumibili. Più in particolare, in tale realizzazione, i mezzi di articolazione, indicati complessivamente con il numero 903, presentano eie seguenti caratteristiche: Ka=-4/3, Kb= -3/4 e la distanze 7a e 7b tra loro uguali.

Nelle figure da 55 a 58 è rappresentato un altro esempio di realizzazione dei mezzi di articolazione. Tali mezzi, indicati complessivamente con il numero 904, si differenziano dai precedenti per il fatto che essi sono costituiti dalla concatenazione di tre elementi la, lb ed l e del tipo mostrato in figura 20, collegando tra loro i supporti, le parti 3 e gli ingranaggi in modo analogo a quello dell’esempio mostrato in figura 29.

Più in generale altre realizzazioni dell’invenzione potranno prevedere un numero qualsivoglia di elementi del tipo di figura 20 tra loro collegati come precedentemente descritto con parametri relativi alle distanze dei corrispondenti assi 4 e 5 e delle loro distanze variabili a seconda delle necessità. Ciò permette di ottenere traiettorie curve di varia forma che gli esempi non esaustivi sopra descritti hanno potuto esemplificare in alcune particolari forme di realizzazione. In figura 59 e rappresentata una sezione trasversale di un profilo estruso nel quale è possibile ricavare le parti 2, 3, 25 dei mezzi di articolazione rappresentati in figura 32.

La figura 60 rappresenta un ulteriore esempio di un profilo estruso da cui possono essere ricavati gli elementi l lb, I le, 1 1 d ed I le dei mezzi di articolazione rappresentati in figura 32

Una ulteriore esempio dei mezzi di articolazione dell'invenzione rappresentato in figura 61 ove è stato indicato complessivamente con il numero 905.

Esso si differenzia dalla realizzazione di figura 32 per il fatto che gli ingranaggi 20, 25, 28 e 31 sono coperti da pareti 50 che ne impediscono l'accesso evitando eventuali rischi per gli utilizzatori.

Nelle figure da 62 a 65 è rappresentata una ulteriore variante esecutiva dei mezzi di articolazione oggetto dell'invenzione applicati ad una parete W e ad una porta D. Più in particolare per i mezzi di articolazione, indicati complessivamente con il numero 906 si differenziano dai mezzi di articolazione di figura 32 per il fatto che i perni 21 , 26 presentano un foro passante atto a consentire il passaggio di un cavo C ad esempio di tipo elettrico.

Ciò permette vantaggiosamente di realizzare il collegamento elettrico di apparati disposti ad esempio sulla porta W.

Una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione, indicati complessivamente con il numero 907 nelle figure 66 e 67, si differenzia dei mezzi di articolazione di figura 32 per il fatto che i mezzi cinematici 6 e più precisamente i mezzi di trasmissione sono costituiti da bielle 40, anziché da ruote dentate.

Una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione, indicati complessivamente con il numero 908 nelle figure 68, 69 e 69a, si differenzia dei mezzi di articolazione di figura 32 per il fatto che i mezzi cinematici 6 e più precisamente i mezzi di trasmissione sono costituiti da cinghie 41 anziché da ruote dentate,

Più precisamente essi si differenziano dai precedenti per il fatto che detti mezzi di trasmissione comprendo una almeno una prima puleggia di diametro D I solidale a detto primo asse ed almeno una seconda puleggia di diametro D2 solidale a detto secondo asse, dette pulegge essendo collegate tramite un elemento flessibile.

Per quanto concerne l’elemento flessibile esso comprende una catena e/o una cinghia.

Anche in tal caso K= D 1/D2 dove DI e D2 sono rispettivamente il diametro della prima e della seconda puleggia.

Anche in tale realizzazione potranno essere previste un numero di pulegge ausiliari pari o dispari.

Una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione, indicati complessivamente con il numero 900 le nove nelle figure 70 e 71 , si differenzia dei mezzi di articolazione di figura 32 per il fatto che i mezzi cinematici 6 e più precisamente i mezzi di trasmissione, sono costituiti da alberini di trasmissione 42 che cooperano con rispettive copie coniche 43.

E’ chiaro altresì che tutti i mezzi di articolazione sopra descritti potranno comprendere degli organi di fine corsa meccanici.

In particolare nelle figure 72 e 74, è rappresentata una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione delTinvenzione, indicati complessivamente con il numero 910, che si differenziano dai mezzi di articolazione rappresentati in figura 29 per il fatto che essi comprendano inoltre un fine corsa meccanico indicato con il numero 44. Tale fine corso è costituito sostanzialmente da un primo elemento 45 atto a contrastare con un secondo elemento 46 per limitare l'angolo di apertura dei mezzi di articolazione 910.

Una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione, indicati complessivamente con il numero 91 1 nelle figure 75 e 76 si differenziano dai mezzi di articolazione di figura 29 per il fatto di comprendere un organo atto a consentire una apertura cosiddetta a scatti.

Più particolare in tale realizzazione i mezzi di articolazione 91 1 comprendano una ghiera 46 mostrato in dettaglio in figura 77, provvista di una pluralità di fori 47 tra loro equi distanziati atti a ricevere un elemento 48 spinto da una molla 49 visibile in figura 76. Le ghiera 46 e solidale l'ingranaggio 25 mentre elemento 48 e solidale al supporto I l e.

Operativamente la rotazione del primo elemento 2 determina una rotazione che l'ingranaggio 25 e quindi obbliga l'elemento 48 a sollevarsi elasticamente fino a portarsi nella successiva apertura 47, ottenendo così una apertura a scatti. È chiaro che in altre realizzazioni elemento elastico potrà agire sulle ghiera 46 e l’elemento 48 potrà essere fisso, E’ chiaro altresì che in altre realizzazioni l’elemento 48 potrà essere solidale all’ingranaggio 25 e la ghiera 46 essere solidale al supporto I le.

Un ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione, indicati complessivamente con il numero 913 nelle figure da 78 a 80, si differenzia dei mezzi di articolazione di figura 29 per il fatto di comprendere inoltre dei mezzi elastici di richiamo indicati complessivamente con il numero 50.

Più particolare per i mezzi di richiamo 50 sono costituiti, nell'esempio rappresentato, da una molla 51 torsione, avente un estremista fissata al elemento di supporto 1 1 è che l'altra estremità solidale al perno 21 , 26.

Nell'esempio rappresentato da molla di torsione 51 e collocata in modo da caricarsi quando il mezzi di articolazione 913 vengono portati della posizione di apertura rappresentato in figura 80.

Ciò fa sì che la molla 50 in tale posizione eserciti 1 1 una forza sul perno 21, 26 tale da porre la rotazione tendendo così a riportare i mezzi 913 della posizione di riposo mostrata in figura 79.

È chiaro altresì che la molla 50 potrà essere predisposta in modo da caricarsi elasticamente quando i mezzi 913 sono della posizione di chiusura rappresentata in figura 79.

In tal caso la molla 50 che della naturalmente a portare i mezzi di articolazione 913 della posizione di apertura mostrata in figura 80.

Nelle figure da 81 a 84 è rappresentata una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione indicati complessivamente con il numero 914.

Essi si differenziano dai precedenti per il fatto che essi comprendano un elemento elastico 52 che permette di portare naturalmente la cerniera 914 sia nella posizione di chiusura rappresentata nelle figure 81 ed è 82 che della posizione di apertura rappresentato in figura 84.

Più particolare l'elemento elastico 52 è costituito da una molla elicoidale 53 avente una prima estremità solidale ad un primo elemento di ancoraggio 54 fissato supporto I le e la seconda estremità solidale ad secondo elemento di ancoraggio 55 fulcrato sul perno 21, 26.

In particolare va osservato come gli elementi di ancoraggio 54 e 55 siano collocati in modo che la molla 53 sia caricata quando i mezzi di articolazione 914 sono della posizione intermedia rappresentata in figura 83. In tale posizione quindi la molla elicoidale 53 esercita una forza di richiamo che porta i rotazione il perno 21, 26 e quindi muove i mezzi di articolazione 914 verso la posizione di chiusura mostrata in figura 82 oppure verso la posizione di apertura a rappresentata in figura 84.

Va osservato in particolare che tale richiamo elastico verso la posizione di chiusura si realizza appena un movimento delle elemento 2 determinato dall'utilizzatore fa sì che la cerniera superi la posizione intermedia rappresentata in figura 83 muovendosi verso la posizione di chiusura mostrata in figura 82

Viceversa, tale richiamo elastico verso la posizione di apertura si realizza appena un movimento delle elemento 2 determinato dall'utilizzatore fa sì che la cerniera superi la posizione intermedia rappresentata in figura 83 muovendosi verso la posizione di apertura mostrata in figura 84.

Una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione, indicati complessivamente con il numero 915 in figura 85 si differenziano dai precedenti per il fatto di essere motorizzati.

Più in particolare i mezzi di articolazione comprendere dei mezzi di motorizzazione indicati con il numero 56 ed atti a porre i rotazione i mezzi cinematici 6.

Più in particolare i metri di articolazione 915 si differenziano dai mezzi di articolazione rappresentati in figura 29 per il fatto di comprendere i suddetti mezzi di motorizzazione 56 costituiti nell'esempio da un motore elettrico 57 avente l'albero calettato sul perno 21 , 26.

In tal caso l'attivazione del motore elettrico 57 determina una rotazione del perno 21 , 26 che attraverso i mezzi cinematici determinano l'apertura o la chiusura dei mezzi di articolazione 915.

Nelle figure da 86 a 89 sono rappresentati una ulteriore forma di realizzazione dei mezzi di articolazione dell'invenzione, indicati complessivamente con il numero 916 che si differenziano dai precedenti per il fatto che i mezzi di motorizzazione 56 sono costituiti da motore lineare 58 che muove una cremagliera 59 la quale ingrana su una delle ruote dentate 15 b dei mezzi 916 stessi.

E’ chiaro che in altre realizzazioni i mezzi di articolazione sopra descritti potranno comprendere più mezzi di articolazione di base del tipo descritto tra loro concatenati per formare un differente mezzo di articolazione.

E’ chiaro inoltre che, in altre realizzazioni rappresentate i mezzi potranno prevedere l’impiego di sistemi misti con pulegge, ruote dentate, ingranaggi, catene, cinghie o coppie coniche, tra loro concatenate per realizzare la catena cinematica descritta.

E’ chiaro inoltre che, tutte le realizzazioni sopra descritte potranno essere motorizzate.

Va osservato inoltre che in base alla lunghezza dei perni e/o degli ingranaggi dei mezzi di articolazione descritti, è possibile variare la portata dei mezzi stessi.

Va osservato inoltre che i mezzi di articolazione descritti possono essere vantaggiosamente impiegati nella realizzazione di casseforti. Infatti i mezzi di articolazione descritti potendo essere alloggiati completamente all’interno dello spessore della porta e della parete a cui sono applicati, non sono raggiungibili dell’esterno quando la porta è chiusa (si vedano ad esempio le figure 40, 65, 68). Ciò impedisce ogni loro manomissione.

Va osservato inoltre che i mezzi proposti permettono l’apertura, ad esempio di una porta, allontanandola vantaggiosamente dalla parete a cui è applicata. Tale distanza —porta/parete- può inoltre essere decisa progettualmente variando le caratteristiche dimensionali della cerniera stessa (ad esempio le distanze 7a e 7b).

Va osservato inoltre come i mezzi cinematici 6 riducono il grado di libertà dei mezzi di articolazione proposti (aventi almeno due assi 4 e 5) ad uno.

Ciò permette, ancora vantaggiosamente, di poter essere impiegati per realizzare porte in pareti concave o convesse che si hanno spesso, ad esempio, nei mezzi di trasporto quali ad esempio auto o camper.

Quantunque l’invenzione sia stata descritta facendo riferimento alle allegate tavole da disegno, essa potrà subire modifiche in fase di realizzazione, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo espresso dalle rivendicazioni di seguito riportate e pertanto protette dal presente brevetto. Si evidenzia inoltre che ove le caratteristiche menzionate nelle rivendicazioni di seguito riportate siano seguite da segni di riferimento, essi sono da intendersi come utili a migliorare l’ineleggibilità della rivendicazione stessa e non quali limitazioni nell'interpretazione della stessa.

Va sottolineato inoltre che tutti i particolari sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti e che i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso contingente, nonché le dimensioni dei vari elementi, potranno essere qualsiasi, in funzione delle esigenze.

RIVENDICAZIONI

1) Mezzi di articolazione (1 , 100, 200, 300, 400, 500, 600,

700, 800, 900, 901, 902, 903, 904, 905, 906, 907, 908,

909, 910, 91 1, 912, 913) atti a collegare due elementi (W, D) detti mezzi comprendendo una prima parte (2) ed una seconda parte (3), ciascuna atta ad essere fissata ad uno dei suddetti elementi (W, D) ed almeno un primo asse di rotazione (4) ed un secondo asse di rotazione (5) caratterizzati dal fatto che di comprendere inoltre mezzi cinematici (6) atti a far si che una rotazione di un primo angolo (A l) di detta prima parte (2) rispetto a detto primo asse (4) determini un movimento di detto primo asse (4), rispetto a detto secondo asse (5).

2) Mezzi secondo la rivendicazione 1 , caratterizzati dal fatto che detto primo asse (4) si muove rispetto a detto secondo asse (5) percorrendo una traiettoria sostanzialmente curva.

3) Mezzi secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzati dal fatto che detto primo angolo (A l) è pari all’angolo individuato dalla retta (10a) congiungente detti almeno due assi (4, 5) ed un asse longitudinale (8) di detto primo elemento (2).

4) Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che la retta ( 10) congiungente detti almeno due assi (4, 5) si muove,

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1) Mezzi di articolazione (1 , 100, 200, 300, 400, 500, 600, 700, 800, 900, 901, 902, 903, 904, 905, 906, 907, 908, 909, 910, 91 1, 912, 913) atti a collegare due elementi (W, D) detti mezzi comprendendo una prima parte (2) ed una seconda parte (3), ciascuna atta ad essere fissata ad uno dei suddetti elementi (W, D) ed almeno un primo asse di rotazione (4) ed un secondo asse di rotazione (5) caratterizzati dal fatto che di comprendere inoltre mezzi cinematici (6) atti a far si che una rotazione di un primo angolo (A l) di detta prima parte (2) rispetto a detto primo asse (4) determini un movimento di detto primo asse (4), rispetto a detto secondo asse (5).
2. 2) Mezzi secondo la rivendicazione 1 , caratterizzati dal fatto che detto primo asse (4) si muove rispetto a detto secondo asse (5) percorrendo una traiettoria sostanzialmente curva.
3. 3) Mezzi secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzati dal fatto che detto primo angolo (A l) è pari all’angolo individuato dalla retta (10a) congiungente detti almeno due assi (4, 5) ed un asse longitudinale (8) di detto primo elemento (2).
4. 4) Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che la retta ( 10) congiungente detti almeno due assi (4, 5) si muove, rispetto a detto secondo asse (5) di un angolo A2 sostanzialmente pari ad A2= K Al dove K è un coefficiente che esprime il rapporto di trasmissione di detti mezzi cinematici (6).
5. 5) Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che detti mezzi cinematici (6) sono atti a mantenere la medesima distanza (7) tra detto primo asse (4) e detto secondo asse (5).
6. 6) Mezzi una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che detto primo asse (4) si muove rispetto a detto secondo asse (5) percorrendo una traiettoria sostanzialmente appartenente ad un arco di circonferenza (9).
7. 7) Mezzi secondo la rivendicazione 6, caratterizzati dal fatto che il centro di detto arco di circonferenza (9) coincide sostanzialmente con detto secondo asse (5).
8. 8) Mezzi secondo le rivendicazioni 6 o 7, caratterizzati dal fatto che detto arco di circonferenza (9) ha raggio sostanzialmente pari alla distanza (7) tra detti almeno due assi (4, 5).
9. 9) Mezzi (1, 100, 200, 300, 400, 550) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che detto detti mezzi cinematici (6) comprendono: — un primo supporto (11) che sostiene un primo perno (12), che individua detto primo asse (4) ed un secondo perno (13) che individua detto secondo asse (5); — un primo organo di trasmissione (14) solidale a detta prima parte (2) e rotabilmente accoppiato a detto primo perno (12); — un secondo organo di trasmissione (15) solidale a detta seconda parte (3) e rotabilmente accoppiato a detto secondo perno (13); — detto primo organo di trasmissione (14) essendo collegato cinematicamente con detto secondo organo di trasmissione (15) tramite organi di trasmissione ausiliari (16). 10)Mezzi secondo la rivendicazione 9, caratterizzati dal fatto che detto primo organo di trasmissione (14) comprende un primo ingranaggio (14a) e detto secondo organo (15) comprende un secondo ingranaggio ( 15a). 11)Mezzi secondo le rivendicazioni 9 o 10, caratterizzati dal fatto che detti organi di trasmissione ausiliaria (16) comprendono uno o più ingranaggi ausiliari (16a) intermedi rotabilmente accoppiati su corrispondenti alberi (16b) fissati a detto supporto (1 1) che ingranano sui suddetti ingranaggi (14a, 15a). 12)Mezzi secondo le rivendicazioni 4 e 9 o 4 e 10 o 4 e 1 lcaratterizzati dal fatto che detto coefficiente K è sostanzialmente pari in valore assoluto al rapporto fra i diametri di detto primo organo di trasmissione (14) e di detto secondo organo di trasmissione (15) D 1/D2. 13)Mezzi secondo la rivendicazione 12, caratterizzati dal fatto che detto coefficiente K è un numero positivo se il numero di organi di trasmissione ausiliari (16a), è pari ed è un numero negativo se il numero di organi di trasmissione ausiliari è dispari. 14)Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 13, caratterizzati dal fatto che una rotazione oraria di detta prima parte (2) rispetto a detto primo asse (4) determina un una rotazione oraria di detto primo asse (4) rispetto a detto secondo asse (5). 15)Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 13, caratterizzati dal fatto che una rotazione oraria di detta prima parte (2) rispetto a detto primo asse (4) determina una rotazione antioraria di detto primo asse (4) rispetto a detto secondo asse (5). 16)Mezzi (600) secondo le rivendicazioni 1 o 2 o 3 o 4, caratterizzati dal fatto che detto primo asse (4) si muove rispetto a detto secondo asse (5) percorrendo una traiettoria curva appartenente ad un cerchio (9a) tangente a detto secondo asse (5). 17)Mezzi (600, 700, 800, 900, 901, 902, 903, 904, 905, 906, 907, 908, 909, 910, 911, 912, 913) secondo le rivendicazioni 1 o 2 o 3 o 4 o 16, caratterizzati dal fatto che dette due parti (2, 3) si muovano ruotando rispetto ad un centro di rotazione relativo (30) disposto su di un asse di rotazione relativo fittizio, preferibilmente esterno alle varie parti che costituiscono detti mezzi di articolazione. 18)Mezzi (600, 700, 800, 900, 901 , 902, 903, 904, 905, 906, 907, 908, 909, 910, 91 1, 912, 913) secondo le rivendicazioni 1 ο 2 ο 3 ο 4 ο 16 ο 17, caratterizzati dal fatto di comprendere: — un primo supporto ( 1 1 b) che sostiene un primo perno (12a) che individua detto primo asse (4); — un secondo supporto (I le) che sostiene un secondo perno ( 13 a) che individua detto secondo asse (5); — mezzi di trasmissione atti a trasmettere ogni rotazione della prima parte (2) sul primo asse (4) al secondo supporto (I le) ed ogni rotazione della seconda parte (3) sul secondo asse (5) al primo supporto (1 1 b) . 19)Mezzi (600) secondo la rivendicazione 18, caratterizzati dal fatto che detti mezzi di trasmissione comprendono: — un primo organo di trasmissione (14) solidale alla prima parte (2) e rotabilmente accoppiato a detto primo perno (12a); — un secondo organo di trasmissione (15) solidale alla seconda parte (3) e rotabilmente accoppiato a detto secondo perno (9); — un terzo organo di trasmissione (20) solidale a detto secondo supporto (1 1 c) e rotabilmente accoppiato ad un terzo perno (21 , 26), detto terzo organo di trasmissione (20) essendo collegato cinematicamente con detto primo organo di trasmissione (14); — un quarto organo di trasmissione (25) solidale a detto primo supporto ( 11 b) e rotabilmente accoppiato a detto terzo perno (26), detto quarto organo di trasmissione (25) essendo collegato cinematicamente con detto secondo organo di trasmissione (15). 20)Mezzi secondo la rivendicazione 19, caratterizzati dal fatto che detto terzo organo di trasmissione (20) è collegato cinematicamente con detto primo organo di trasmissione (14) tramite un primo organo di trasmissione ausiliario (28), rotabilmente accoppiato su di un perno (29). 21)Mezzi secondo le rivendicazioni 19 o 20, caratterizzati dal fatto che detto quarto organo di trasmissione (25) è collegato cinematicamente con detto secondo organo di trasmissione (15) tramite un organo di trasmissione ausiliario (31) rotabilmente accoppiato su di un perno (32). 22)Mezzi secondo le rivendicazioni 19 o 20 o 21 caratterizzati dal fatto che almeno uno di detti supporti (1 1b, 1 1 c, 1 1d, 1 1 e) presentano una forma sostanzialmente a (V). 2 3) Mezzi di articolazione (600, 700, 800, 900, 901, 902, 903, 904, 905, 906, 907, 908, 909, 910, 91 1, 912, 913) comprendenti almeno primi mezzi di articolazione (la) ed almeno secondi mezzi di articolazione (lb) detti primi mezzi di articolazione (la) e detti secondi mezzi di articolazione (lb) essendo realizzati secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 15, ed essendo tra loro collegati in modo che la seconda parte (3a) di detti primi mezzi di articolazione ( la) e la prima parte (2b) di detti secondi mezzi di articolazione (lb) siano solidali rispettivamente al supporto (1 lb) di detti secondi mezzi di articolazione (lb) ed al supporto (I la) di detti primi mezzi di articolazione (l a). 24)Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 16 a 23 caratterizzati dal fatto che una rotazione del primo elemento (2) di detti primi mezzi di articolazione (l a) rispetto al proprio primo asse (4) determina un movimento di detto primo asse (4) rispetto al secondo asse (5) di detti secondi mezzi di articolazione (lb), detto primo asse muovendosi secondo una traiettoria riconducibile sostanzialmente ad un tratto di spirale o ad un arco di circonferenza o ad un tratto di ellisse. 25)Mezzi (700) secondo le rivendicazioni 23 o 24, caratterizzati dal fatto che la distanza (7a) dei due assi di detti primi mezzi di articolazione (la) è maggiore rispetto alla distanza (7b) degli assi (4, 5) di detti secondo mezzi di articolazione (lb). 26)Mezzi (700) secondo le rivendicazioni 23 o 24, caratterizzati dal fatto che la distanza (7a) dei due assi di detti primi mezzi di articolazione (la) è minore rispetto alla distanza (7b) degli assi (4, 5) di detti secondo mezzi di articolazione (lb). 27)Mezzi (800) secondo le rivendicazioni 23 o 24, caratterizzati dal fatto che la distanza (7a) dei due assi di detti primi mezzi di articolazione (l a) è uguale alla distanza (7b) degli assi (4, 5) di detti secondo mezzi di articolazione (lb). 28)Mezzi (600) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 16 a 27, caratterizzati dal fatto che detto primo asse (4) e detto secondo asse (5), in almeno una posizione operativa, sono tra loro coincidenti. 29)Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 16 a 28, caratterizzati dal fatto che detto primo elemento di supporto ( 1 1 b) e detto secondo elemento di supporto (I le) sono disposti su piani tra loro paralleli ma distanziati. 3 0)Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che di comprendere fori passanti atti a consentire il passaggio di un elemento (C) comprendente preferibilmente un cavo elettrico. 31)Mezzi (907, 908, 909) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che i mezzi cinematici e/o di trasmissione (6) comprendono bielle (40) o cinghie (41) o pulegge o un elemento flessibile o da alberini di trasmissione (42) che cooperano con rispettive copie coniche (43) o loro combinazioni. 32)Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto di comprendere inoltre almeno un elemento di fine corsa (20, 2144) atto a limitare la rotazione di dette parti (2, 3). 33)Mezzi (91 1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto comprendere inoltre un organo atto a consentire un movimento a scatti. 34)Mezzi (913, 914) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto di comprendere inoltre dei mezzi elastici di richiamo (50, 52) atti a riportare detti mezzi di articolazione in una loro posizione di riposo. 35)Mezzi (915, 916) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto di comprendere inoltre mezzi di motorizzazione atti a porre in rotazione detti mezzi cinematici (6) per muovere detti mezzi di articolazione. 36)Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4 caratterizzati dal fatto che detti mezzi di trasmissione comprendono: - un primo ingranaggio solidale a detto primo asse (4) ed un secondo ingranaggio solidale a detto secondo asse (5); - uno o più ingranaggi intermedi cooperanti con detto primo ingranaggio e detto secondo ingranaggio. 37)Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che detti mezzi cinematici (6) riducono il grado di libertà di detti mezzi di articolazione ad uno. 38)Mezzi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 16 a 37, caratterizzati dal fatto che detto coefficiente K è sostanzialmente pari in valore assoluto al rapporto fra i diametri di detto primo organo di trasmissione (14) e di detto secondo organo di trasmissione (15) D 1/D2. 39)Gruppo di articolazione caratterizzato dal fatto di comprendente almeno due dei mezzi di articolazione realizzati in accordo con il contenuto delle rivendicazioni precedenti, detti mezzi di articolazione essendo tra loro meccanicamente connessi tramite le corrispondenti parti. 40)Gruppo di articolazione caratterizzato dal fatto che detti ingranaggi realizzano una catena cinematica con un rapporto di trasmissione positivo o negativo.