ITTO20001128A1 - Induttore planare con nucleo ferromagnetico e relativo metodo di fabbricazione. - Google Patents

Induttore planare con nucleo ferromagnetico e relativo metodo di fabbricazione. Download PDF

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ITTO20001128A1
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Giuseppe Catona
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Fiat Ricerche
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Description

DE SCR IZION E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad un induttore planare con nucleo ferromagnetico ed al relativo metodo di fabbricazione.
La tecnica di fabbricazione di induttori planari con nucleo ferromagnetico su schede di circuiti stampati è una tecnica nota e largamente utilizzata, ed è illustrata schematicamente nella figura 1.
In particolare, nella figura 1 è illustrata la fabbricazione di un induttore planare 1 su di una scheda di circuito stampato 2 del tipo a singolo strato (detta anche a -doppia faccia), ossia del tipo comprendente un unico substrato 4 di materiale elettricamente isolante, tipicamente un materiale organico noto con la sigla FR4.
Secondo quanto illustrato nella figura 1, la fabbricazione dell'induttore planare 1 prevede che su di una faccia 6 del substrato 4 venga realizzato un avvolgimento planare 10 spiraliforme continuo, le cui estremità esterna ed interna 12, 14 definiscono i due terminali dell'induttore planare 1.
Successivamente, sul substrato 4 viene montato un nucleo planare 16 realizzato di materiale ferromagnetico, tipicamente ferrite, il quale è formato da un primo elemento 18 avente forma di E, ed un secondo elemento 20 avente forma di piastra, i quali vengono montati a sandwich sul substrato 4 in corrispondenza dell'avvolgimento planare 10.
In particolare, il primo elemento 18 del nucleo planare 16 viene montato su di una faccia del substrato 8, nell'esempio illustrato la faccia 7 opposta a quella sulla quale è realizzato l'avvolgimento planare 10, e comprende una porzione di base 22 a forma di piastra rettangolare, e tre porzioni sporgenti 24, una centrale e due laterali, estendentisi a sbalzo dalla porzione di base 22, aventi forma parallelepipeda e disposte attraverso rispettive aperture passanti 26 ricavate nel substrato 4 stesso, di cui una centrale disposta all'interno dell'avvolgimento planare 10 e due laterali disposte da parti diametralmente opposte dell'avvolgimento planare 10 stesso; il secondo elemento 20 del nucleo planare 16 viene invece montato sulla faccia opposta del substrato 4 a contatto con le porzioni sporgenti 24 del primo elemento 18.
L'avvolgimento planare 10 può essere realizzato, mediante tecniche note non descritte in dettaglio, o mediante l'asportazione di materiale, mediante un attacco chimico con acidi, da uno strato di materiale elettricamente conduttivo, tipicamente rame, precedentemente depositato sulla faccia del substrato 4, oppure mediante la deposizione di materiale elettricamente conduttivo, tipicamente inchiostro, sulla faccia del substrato 4 stesso.
Terminato il montaggio del nucleo planare 16, l'estremità esterna 12 dell'avvolgimento planare 10 viene quindi collegata, attraverso una pista (non mostrata), ad un circuito elettrico in cui l'induttore planare 1 è utilizzato, mentre l'estremità interna 14 dell'avvolgimento planare 10 viene elettricamente collegata a tale circuito elettrico utilizzando una pista (mostrata in figura 1 con linea tratteggiata) realizzata sulla faccia 7 del substrato 4 opposta a quella sulla quale è realizzato l'avvolgimento planare 10, e collegata all'estremità interna 14 dell'avvolgimento planare 10 attraverso un foro passante metallizzato .
Sebbene largamente utilizzati, gli induttori planari con nucleo ferromagnetico del tipo sopra descritto presentano però un inconveniente che non ne consente un adeguato sfruttamento di tutti i pregi.
In particolare, la principale limitazione insita in tale tipologia di induttori planari risiede nel non ottimale sfruttamento dello spazio disponibile sulla scheda del circuito stampato per la realizzazione dell'avvolgimento. Infatti, l'occupazione di spazio dell'avvolgimento è dovuta non solo all'area effettiva occupata dalle spire avvolte ma anche all'area occupata dall'isolamento che occorre necessariamente prevedere fra spire adiacenti.
Pertanto, la necessità di avere valori elevati di potenza gestibile dall'induttore planare contrasta spesso con le esigenze di riduzione delle dimensioni dei circuiti stampati o con lo spazio generalmente ridotto a disposizione sulla scheda del circuito stampato per la realizzazione di tali componenti.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un induttore planare con nucleo ferromagnetico e di fornire un relativo metodo di fabbricazione che consentano di superare gli inconvenienti sopra descritti.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un induttore planare, come definito nella rivendicazione 1.
Secondo la presente invenzione viene inoltre fornito un metodo di fabbricazione di un induttore planare, come definito nella rivendicazione 13.
Per una migliore comprensione della presente invenzione vengono ora descritte alcune forme di realizzazione preferite, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 mostra, in vista prospettica esplosa, un circuito stampato comprendente un induttore planare con nucleo ferromagnetico realizzato secondo la tecnica nota;
- la figura 2 mostra, in vista prospettica esplosa, un circuito stampato comprendente un induttore planare con nucleo ferromagnetico secondo una prima forma realizzativa della la presente invenzione;
- la figura 3 mostra, in vista prospettica esplosa, un circuito stampato comprendente un induttore planare con nucleo ferromagnetico secondo una seconda forma realizzativa della la presente invenzione; e
- la figura 4 mostra, in vista prospettica esplosa, un circuito stampato comprendente un induttore planare con nucleo ferromagnetico secondo una terza forma realizzativa della la presente invenzione.
Nella figura 2 è indicato con 30, nel suo insieme, un induttore planare realizzato secondo la presente invenzione, in cui parti simili a quelle di figura verranno indicate con gli stessi numeri di riferimento.
In particolare, l'induttore planare 30 differisce dell'induttore planare 1 per il fatto di comprendere inoltre un secondo avvolgimento planare 32 spiraliforme continuo realizzato sulla faccia del substrato 4 opposta a quella sulla quale è realizzato il primo avvolgimento planare 10, e presentante una estremità esterna 34 ed una estremità interna 36.
In particolare, il primo ed il secondo avvolgimento planare 10, 32 sono coassiali ad un asse A ortogonale alla scheda del circuito stampato 2 e sono realizzati in modo tale che le loro estremità interne 14, 36 risultino allineate lungo un asse B parallelo all'asse A.
Un foro passante metallizzato 38 coassiale al secondo asse e ricavato nel substrato 4 collega elettricamente fra loro le estremità interne 14, 36 del primo e del secondo avvolgimento planare 10, 32, determinando così il collegamento in serie di tali avvolgimenti e la conseguente formazione di un unico avvolgimento continuo, le cui estremità esterne 12, 34 definiscono i due terminali dell'induttore planare 30.
Inoltre, il primo ed il secondo avvolgimento 10, 32 sono spiralati nella stessa direzione quando visti da uno stesso lato del substrato 8, nella figura 2 una direzione oraria, in modo tale che la corrente fluisca in entrambi gli avvolgimenti 10, 32 nella medesima direzione, indicata in figura 2 con una freccia.
Più in dettaglio, il primo avvolgimento 10 viene spiralato in senso orario dall'esterno verso l'interno, mentre il secondo avvolgimento 32, visto sempre dallo stesso lato del substrato 4, viene spiralato anch'esso in senso orario ma dall'interno verso l'esterno.
Un induttore planare realizzato secondo la presente invenzione presenta numerosi vantaggi rispetto agli induttori planari realizzati secondo la tecnica nota.
In particolare, realizzando un induttore planare collegando fra loro in serie due distinti avvolgimenti realizzati su facce opposte del substrato 4 della scheda del circuito stampato 2, l'occupazione di area dell'induttore planare risulta distribuita in parte su una faccia ed in parte sull'altra faccia, per cui, a parità di occupazione di area complessiva su una faccia, con la presente invenzione è possibile ottenere valori di potenza gestibile dall'induttore planare decisamente maggiori rispetto a quelli gestibili dagli induttori planari secondo l'arte nota.
Da un differente punto di vista, a parità invece di caratteristiche magnetiche ed elettriche dell'induttore planare, con la presente invenzione l'occupazione di area dell'induttore planare stesso sulla scheda del circuito stampato risulta molto minore di quella degli induttori planari realizzati secondo l'arte nota, non solo grazie alla riduzione dello spazio occupato dalle spire dell'avvolgimento ma grazie anche alla conseguente riduzione dello spazio richiesto per l'isolamento delle spire stesse.
Quanto precedentemente descritto a riguardo di un induttore planare realizzato su una scheda di circuito stampato 2 di tipo a strato singolo, può essere vantaggiosamente applicato in maniera modulare, nel modo qui di seguito descritto, anche su schede di circuito stampato del tipo multistrato, ossia schede di circuito stampato comprendenti più substrati di materiale elettricamente isolante, per realizzare induttori planari aventi particolari caratteristiche.
Ad esempio, dato che la massima corrente che può fluire in un induttore planare è proporzionale all'area di ciascuna spira dell'induttore planare stesso, il principio inventivo alla base della presente invenzione permette di realizzare, su una scheda di circuito stampato multistrato, un induttore planare formato da più di due avvolgimenti, la cui area complessiva delle spire consente di poter far fluire nell'induttore planare, a parità di quantità di calore prodotto per dissipazione di potenza, una corrente molto maggiore rispetto a quella fluente in un induttore planare secondo l'arte nota, oppure, da un altro punto di vista, consente di ridurre sensibilmente, a parità di corrente fluente nell'induttore planare, la quantità di calore prodotto per dissipazione di potenza rispetto a quello prodotto negli induttori planari secondo l'arte nota.
In particolare, un siffatto induttore planare può essere realizzato utilizzando due o più coppie di primi e secondi avvolgimenti planari del tipo sopra descritto, in cui il primo ed il secondo avvolgimento planare di ciascuna coppia sono collegati in serie fra loro nel modo sotto descritto, mentre le varie coppie di avvolgimenti planari sono collegate fra loro in parallelo .
Per realizzare tale collegamento, gli avvolgimenti planari devono essere realizzati in modo tale che tutte le loro estremità interne risultino fra loro coassiali così da poter essere tutte elettricamente collegate fra loro tramite un primo foro passante metallizzato; inoltre, i primi avvolgimenti planari devono essere realizzati in modo tale che tutte le loro estremità esterne risultino coassiali fra loro così da poter essere elettricamente collegate fra loro tramite un secondo foro passante metallizzato, così come i secondi avvolgimenti planari devono essere realizzati in modo tale che tutte le loro estremità esterne risultino coassiali fra loro cosi da poter essere elettricamente collegate tramite un terzo foro passante metallizzato.
In questo modo, i primi avvolgimenti planari risultano collegati fra loro in parallelo, ed i secondi avvolgimenti planari risultano collegati fra loro in parallelo, ed i due gruppi di avvolgimenti planari risultano poi collegati in serie fra loro.
Pertanto, l'induttore planare equivalente presenterà un valore di induttanza calcolabile utilizzando le note relazioni ed avrà un'area complessiva pari alla somma delle aree dei singoli avvolgimenti planari.
Dati quindi il valore di induttanza equivalente dell'induttore planare che si desidera ottenere e la massima corrente che si desidera far fluire nell'induttore planare stesso, è sufficiente dimensionare il valore di induttanza e l'area di ogni singolo avvolgimento planare che permettono di ottenere tali valori desiderati.
Nella figura 3 è mostrato un induttore planare del tipo sopra descritto realizzato su di una scheda di circuito stampato comprendente tre substrati di materiale elettricamente isolante e formato utilizzando due primi avvolgimenti e due secondi avvolgimenti del tipo sopra descritti.
In particolare, nella figura 3 l’induttore planare è indicato con 40, la scheda del circuito stampato è indicata con 42, i substrati sono indicati con 44.1, 44.2, 44.3, i primi avvolgimenti sono indicati con 46.1, 46.2, i secondi avvolgimenti sono indicati con 48.1, 48.2, le estremità esterne ed interne dei primi avvolgimenti 46.1, 46.2 sono indicate rispettivamente con 50.1, 50.2 e 52.1, 52.2, le estremità esterne ed interne dei secondi avvolgimenti 48.1, 48.2 sono rispettivamente indicate con 54.1, 54.2 e 56.1, 56.2, il primo, il secondo ed il terzo foro passante metallizzato sono rispettivamente indicati con 58.1, 58.2 e 58.3, l'asse degli avvolgimenti 46.1, 46.2, 48.1, 48.2 è indicato con A, l'asse lungo cui sono allineate le estremità interne degli avvolgimenti 46.1, 46.2, 48.1, 48.2 è indicato con B, l'asse lungo cui sono allineate le estremità esterne dei primi avvolgimenti planari 46.1, 46.2 è indicato con C, e l'asse lungo cui sono allineate le estremità esterne dei secondi avvolgimenti planari 48.1, 48.2 è indicato con D.
Inoltre, a differenza di quanto mostrato nella figura 2, nell'induttore planare 40 mostrato nella figura 3, ciascuno dei due secondi avvolgimenti planari 48.1 e 48.2 non è disposto sulla faccia del relativo substrato 44.1, 44.2, 44.3 opposta a quella su cui è disposto il rispettivo primo avvolgimento planare 46.1, 46.2, bensì i primi avvolgimenti planari 46.1, 46.2 sono disposti sulle facce opposte del substrato 44.1, mentre i secondi avvolgimenti planari 48.1, 48.2 sono disposti sulle facce opposte del substrato 44.3. Il substrato 44.2 separa invece fra loro il primo avvolgimento planare 46.2 ed il secondo avvolgimento planare 48.1.
È stato infatti sperimentalmente verificato dalla richiedente che questo tipo di configurazione in cui i primi avvolgimenti planari 46.1, 46.2 sono disposti sulle facce opposte di uno stesso substrato ed i secondi avvolgimenti planari 48.1. 48.2 sono disposti sulle facce opposte di un altro substrato presenta alcuni vantaggi, in termini di flusso concatenato, rispetto alla configurazione in cui i secondi avvolgimenti 48.1, 48.2 sono disposti sulle facce dei substrati opposte a quelle sulle quali sono disposti i rispettivi primi avvolgimenti planari 46.1, 46.2. Quest'ultima configurazione, comunque, può senz'altro essere sempre utilizzata al posto di quella mostrata nella figura 3.
Quanto mostrato nella figura 3 può poi essere esteso a schede di circuito stampato multistrato comprendenti un numero di substrati di materiale elettricamente isolante qualsiasi ed un numero di primi e secondi avvolgimenti qualsiasi.
In questo caso, i primi avvolgimenti saranno disposti, a due a due in successione, su facce opposte di rispettivi substrati, mentre i secondi avvolgimenti saranno disposti, a due a due in successione, su facce opposte di rispettivi substrati; le estremità interne degli avvolgimenti saranno poi tutte collegate elettricamente fra loro tramite un foro passante metallizzato, così come lo saranno le estremità esterne dei primi avvolgimenti e le estremità esterne dei secondi avvolgimenti.
Sulla base di quanto precedentemente descritto a riguardo di un induttore planare realizzato su una scheda di circuito stampato a strato singolo e a riguardo di un induttore planare realizzato su una scheda di circuito stampato multistrato, risulta evidente che numerosi altri sono gli induttori planari che possono essere pensati e realizzati variando semplicemente il numero di coppie di primi e secondi avvolgimenti ed il loro collegamento.
Nella figura 4 è ad esempio mostrata una variante dell'induttore planare di figura 3, in cui i due primi avvolgimenti planari 46.1, 46.2 ed i due secondi avvolgimenti planari 48.1, 48.2 realizzano un trasformatore planare, indicato con 60. Nella figura 4, pertanto, parti identiche a quelle di figura 3 sono indicate con gli stessi numeri di riferimento.
Per realizzare ciò, come mostrato nella figura 4, gli avvolgimenti devono essere realizzati in modo tale che le estremità interne 50.2, 54.2 del primo e del secondo avvolgimento planare 46.1, 48.1 della prima coppia risultino coassiali fra loro (asse E), e le estremità interne 52.2, 56.2 del primo e del secondo avvolgimento planare 46.2, 48.2 della seconda coppia risultino coassiali fra loro (asse F) ma disassate rispetto a quelle della prima coppia, in modo tale che le due coppie di estremità interne 50.2, 54.2 e 52.2, 56.2 possano essere elettricamente collegate separatamente le une dalle altre mediante rispettivi fori passanti metallizzati 62.1, 62.2.
In questo modo, il primo ed il secondo avvolgimento planare 46.1, 48.1 della prima coppia definiscono un primo avvolgimento planare continuo i cui terminali sono le estremità esterne 50.1 e 54.1, mentre il primo ed il secondo avvolgimento planare 46.1, 48.1 della seconda coppia definiscono un secondo avvolgimento planare continuo i cui terminali sono le estremità esterne 52.1 e 56.1.
I suddetti avvolgimenti planari continui risultano distinti fra loro ma mutuamente accoppiati attraverso il nucleo planare 16, per cui definiscono di fatto gli avvolgimenti primario e secondario di un trasformatore planare.
Un'altra possibile variante a quanto mostrato nella figura 4 potrebbe essere quella di collegare in serie i suddetti due avvolgimenti planari continui, realizzando così dì fatto un unico avvolgimento planare continuo.
Per realizzare ciò, gli avvolgimenti dovrebbero essere realizzati in modo tale che l'estremità esterna 52.1 del primo avvolgimento 46.2 della seconda coppia risulti coassiale all'estremità esterna 54.1 del secondo avvolgimento 48.1 della prima coppia in modo tale che tali estremità esterne possano essere elettricamente collegate fra loro tramite un foro passante metallizzato. Ciò può essere realizzato semplicemente prolungando opportunamente una o entrambe le estremità esterne dei due avvolgimenti.
Risulta infine chiaro che a quanto descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione definito dalle rivendicazioni allegate .
Ad esempio, il nucleo planare 16 potrebbe essere differente da quello descritto, in particolare potrebbe essere del tipo formato da due elementi a forma di E simili al primo elemento 18 descritto.
Inoltre, fra i due elementi formati il nucleo planare 16 potrebbe essere presente un traferro realizzato su una o più delle porzioni sporgenti 24 del primo elemento 18.
Inoltre, il collegamento elettrico fra due o più estremità degli avvolgimenti potrebbero essere effettuate, anziché utilizzando un unico foro passante metallizzato, utilizzando due o più fori passanti metallizzati collegati in parallelo attraverso delle piste al fine di aumentare la corrente che può essere fatta fluire attraverso tali fori passanti metallizzati.

Claims (24)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.- Induttore planare (30; 40; 60) caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3) di materiale elettricamente isolante; almeno un primo ed un secondo avvolgimento planare (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) disposti su facce opposte di detto substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3), e presentanti, ciascuno, una estremità esterna (12, 34; 50.1, 52.1, 54.1, 56.1) ed una estremità interna (14, 36; 50.2, 52.2, 54.2, 56.2); un nucleo planare (16) per detti primo e secondo avvolgimento planare (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) portato da detto substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3); e primi mezzi di collegamento (38; 58.1; 60.1, 60.2) per collegare elettricamente le estremità interne (14; 50.2, 52.2, 54.2, 56.2) di detti primo e secondo avvolgimento planare (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) attraverso detto substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3) per formare un avvolgimento planare continuo, le cui estremità esterne (12, 34; 50.1, 52.1, 54.1, 56.1) definiscono terminali di detto induttore planare.
  2. 2. Induttore planare secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo avvolgimento planare (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) sono spiralati secondo uno stesso senso di avvolgimento, quando visti da uno stesso lato di detto substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3).
  3. 3. Induttore planare secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto primo avvolgimento planare (10; 46.1, 46.2) è spiralato dall'esterno verso l'interno e che detto secondo avvolgimento planare (32; 48.1, 48.2) è spiralato dall'interno verso l'esterno.
  4. 4.- Induttore planare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo avvolgimento (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) sono coassiali fra loro.
  5. 5. Induttore planare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di collegamento comprendono almeno un foro passante metallizzato (38; 58.1; 60.1, 60.2).
  6. 6.- Induttore planare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3) presenta tre aperture passanti (26), una centrale disposta al centro di detti primo e secondo avvolgimento (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) e due laterali disposte da parti diametralmente opposte del primo e del secondo avvolgimento (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) stessi; e dal fatto che detto nucleo planare (16) comprende un primo ed un secondo elemento (18, 20) montati a sandwich da parti opposte di detto substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3), detto primo elemento (18) avente forma ad E e comprendendo un porzione di base (22) avente forma a piastra, e tre porzioni sporgenti (24) estendentisi a sbalzo dalla detta porzione di base (22) e disposte attraverso dette aperture passanti (26), e detto secondo elemento (20) essendo disposto affacciato a dette porzioni sporgenti (24) di detto primo elemento (18).
  7. 7.- Induttore planare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere due detti primi avvolgimenti planari (46.1, 46.2), due detti secondi avvolgimenti planari (48.1, 48.2), e tre detti substrati (44.1, 44.2, 44.3) di separanti, ciascuno, due detti avvolgimenti planari (46.1, 46.2, 48.1, 48.2).
  8. 8. Induttore planare secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti primi avvolgimenti planari (46.1, 46.2) sono disposti su facce opposte di uno di detti substrati (44.1), e che detti secondi avvolgimenti planari (48.1, 48.2) sono disposti su facce opposte di un altro di detti substrati (44.3).
  9. 9. Induttore planare secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che uno di detti primi avvolgimenti planari (46.1, 46.2) ed uno di detti secondi avvolgimenti planari (48.1, 48.2) sono disposti su facce opposte di uno di detti substrati (44.1, 44.3), e che un altro di detti primi avvolgimenti planari {46.1, 46.2) ed un altro di detti secondi avvolgimenti planari (48.1, 48.2) sono disposti su facce opposte di un altro di detti substrati (44.1, 44.3).
  10. 10. Induttore planare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto di comprendere secondi mezzi di collegamento (58.1) per collegare elettricamente le estremità interne (50.2, 52.2, 54.2, 56.2) di detti primi e secondi avvolgimenti planari (46.1, 46.2, 48.1, 48.2) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3), terzi mezzi di collegamento (58.2) per collegare elettricamente le estremità esterne (50.1, 52.1) di detti primi avvolgimenti (46.1, 46.2) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3), e quarti mezzi di collegamento (58.3) per collegare elettricamente le estremità esterne (54.1, 56.1) di detti secondi avvolgimenti (48.1, 48.2) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3).
  11. 11. Induttore planare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto di comprendere quinti mezzi di collegamento (60.1) per collegare elettricamente le estremità interne (50.2, 54.2) di un detto primo avvolgimento planare (46.1) e di un relativo detto secondo avvolgimento planare (48.1) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3) per formare un avvolgimento planare continuo, e sesti mezzi di collegamento (60.2) per collegare elettricamente le estremità interne (52.2, 56.2) di un altro detto primo avvolgimento planare (46.2) e di un relativo detto secondo avvolgimento planare (48.2) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3) per formare un altro avvolgimento planare continuo, detti avvolgimenti planari continui essendo mutuamente accoppiati fra loro attraverso detto nucleo planare (16) e definendo un avvolgimento primario e, rispettivamente, un avvolgimento secondario di un trasformatore planare (60).
  12. 12. Induttore planare secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti mezzi collegamento comprende almeno un rispettivo foro passante metallizzato (58.1, 58.1, 58.3; 60.1, 60.2).
  13. 13. Metodo di fabbricazione di un induttore planare (30; 40; 60), caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: - realizzare, su facce opposte di un substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3), un primo ed un secondo avvolgimento planare (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) aventi, ciascuno, una estremità esterna (12, 34; 50.1, 52.1, 54.1, 56.1) ed una estremità interna (14, 36; 50.2, 52.2, 54.2, 56.2); collegare elettricamente, attraverso detto substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3), le estremità interne (14; 50.2, 52.2, 54.2, 56.2) di detti primo e secondo avvolgimento planare (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) per formare un avvolgimento continuo, le estremità esterne (12, 34; 50.1, 52.1, 54.1, 56.1) di detto avvolgimento planare continuo definendo terminali di detto induttore planare; e - accoppiare un nucleo planare (18) a detti primo e secondo avvolgimento planare (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2).
  14. 14. Metodo di fabbricazione secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo avvolgimento (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) sono spiralati nella stessa direzione, quando visti da uno stesso lato di detto substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3).
  15. 15. Metodo di fabbricazione secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detto primo avvolgimento planare (10; 46.1, 46.2) è spiralato dall'esterno verso l'interno e che detto secondo avvolgimento planare (32; 48.1, 48.2) è spiralato dall'interno verso l'esterno.
  16. 16.- Metodo di fabbricazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 15, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo avvolgimento (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) sono coassiali fra loro.
  17. 17. Metodo di fabbricazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 16, caratterizzato dal fatto che detta fase di collegare elettricamente comprende la fase di realizzare almeno un foro passante metallizzato (38; 58.1; 60.1, 60.2).
  18. 18.- Metodo di fabbricazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 17, per un nucleo planare (16) comprendente un primo ed un secondo elemento (18, 20), il detto primo elemento (18) avente forma ad E e comprendendo una porzione di base (22) avente forma a piastra, e tre porzioni sporgenti (24) estendentisi a sbalzo dalla detta porzione di base (22); caratterizzato dal fatto che detta fase di accoppiare detto nucleo planare (16) a detti primo e secondo avvolgimento (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) comprende le fasi di: - realizzare su detto substrato (8; 44,1, 44.2, 44.3), tre aperture passanti (26), una centrale disposta al centro di detti primo e secondo avvolgimento (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) e due laterali disposte da parti diametralmente opposte del primo e del secondo avvolgimento (10, 32; 46.1, 46.2, 48.1, 48.2) stessi; - montare detti primo e secondo elemento (18, 20) di detto nucleo planare (16) a sandwich su facce opposte di detto substrato (8; 44.1, 44.2, 44.3) con le porzioni sporgenti (24) del primo elemento (18) disposte attraverso dette aperture passanti (26) e con detto secondo elemento (20) affacciato con le dette porzioni sporgenti (24) del detto primo elemento (18).
  19. 19.- Metodo di fabbricazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 18, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre la fase di realizzare due detti primi avvolgimenti planari (46.1, 46.2), due detti secondi avvolgimenti planari (48.1, 48.2), e tre detti substrati (44.1, 44.2, 44.3) separanti, ciascuno, due detti avvolgimenti planari (46.1, 46.2, 48.1, 48.2).
  20. 20. Metodo di fabbricazione secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che detti primi avvolgimenti planari (46.1, 46.2) sono disposti da parti opposte di uno di detti substrati (44.1), e che detti secondi avvolgimenti planari (48.1, 48.2) sono disposti da parti opposte di un altro di detti substrati (44.3).
  21. 21. Metodo di fabbricazione secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che uno di detti primi avvolgimenti planari (46.1, 46.2) ed uno di detti secondi avvolgimenti planari (48.1, 48.2) sono disposti su facce opposte di uno di detti substrati (44.1, 44.3), e che un altro di detti primi avvolgimenti planari (46.1, 46.2) ed un altro di detti secondi avvolgimenti planari (48.1, 48.2) sono disposti su facce opposte di un altro di detti substrati (44.1, 44.3).
  22. 22. Metodo di fabbricazione secondo la rivendicazione 19 o 20, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre le fasi di: - collegare le estremità interne (50.2, 52.2, 54.2, 56.2) di detti primi e secondi avvolgimenti planari (46.1, 46.2, 48.1, 48.2) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3); - collegare le estremità esterne (50.1, 52.1) di detti primi avvolgimenti (46.1, 46.2) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3); e - collegare le estremità esterne (54.1, 56.1) di detti secondi avvolgimenti (48.1, 48.2) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3).
  23. 23. Metodo di fabbricazione secondo la rivendicazione 19 o 20, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre le fasi di: - collegare elettricamente le estremità interne (50.2, 54.2) di un detto primo avvolgimento planare (46.1) e di un relativo detto secondo avvolgimento planare (48.1) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3) per formare un avvolgimento continuo; - collegare elettricamente le estremità interne (52.2, 56.2) di un altro detto primo avvolgimento planare (46.2) e di un relativo detto secondo avvolgimento planare (48.2) attraverso detti substrati (44.1, 44.2, 44.3) per formare un altro avvolgimento planare continuo; detti avvolgimenti planari continui essendo mutuamente accoppiati fra loro attraverso detto nucleo planare (16) e definendo un avvolgimento primario e, rispettivamente, un avvolgimento secondario di un trasformatore planare (60).
  24. 24. Metodo di fabbricazione secondo la rivendicazione 22 o 23, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette fasi di collegare elettricamente comprende la fase di realizzare almeno un foro passante metallizzato (58.1, 58.1, 58.3; 60.1, 60.2). 25.- Induttore planare, sostanzialmente come descritto con riferimento ai disegni allegati. 26.- Metodo di fabbricazione di un induttore planare, sostanzialmente come descritto con riferimento ai disegni allegati.
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