ITPN980041A1 - Dispositivo distributore di detersivi di diverso genere a lunga autonomia funzionale per macchine lavatrici, in particolare - Google Patents

Dispositivo distributore di detersivi di diverso genere a lunga autonomia funzionale per macchine lavatrici, in particolare Download PDF

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Descrizione dell’invenzione industriale intitolata :
“DISPOSITIVO DISTRIBUTORE DI DETERSIVI DI DIVERSO GENERE A LUNGA AU-' TONOMIA FUNZIONALE PER MACCHINE LAVATRICI, IN PARTICOLARE MACCHI-NE LAVASTOVIGLIE DOMESTICHE”
L’invenzione riguarda un dispositivo distributore di detersivi di diverso genere a lunga autonomia funzionale per macchine lavatrici, in particolare macchine lavastoviglie domestiche, il dispositivo essendo atto a contenere ed erogare detersivi in forme diverse, particolarmente in tavolette o pastiglie oppure in polvere o liquidi.
Sono noti dispositivi distributori di detersivo di vario genere, per macchine lavatrici, atti a contenere ed erogare detersivi di diverso genere, in polvere e liquidi, ed associati con il programmatore-temporizzatore della relativa macchina per l’erogazione dei detersivi stessi in periodi prestabiliti di ogni ciclo di lavaggio. Questi dispositivi distributori sono predisposti per il caricamento di detersivi in dosi tali da permettere lo svolgimento di un solo ciclo di lavaggio, nella condizione in cui i detersivi in polvere devono essere conservati preliminarmente in ambiente asciutto entro contenitori ermetici, impedendo cosi il loro contatto con l’aria e quindi l’assorbimento dell’umidità presente nell’aria stessa, ed i detersivi liquidi devono sottostare a norme particolari che evitino il rischio della loro ingestione accidentale, sopratutto da parte dei bambini.
Oltre ai suddetti tipi di detersivi, si sta attualmente diffondendo sempre più sopratutto per macchine lavastoviglie l’impiego di detersivi compressi in forma di tavolette o pastiglie, costituiti da detersivi ad elevata concentrazione che, pur occupando poco spazio, sono in grado di determinare efficaci cicli di lavaggio delle stoviglie, ed inoltre sono facilmente maneggevoli.
Queste tavolette o pastiglie vengono normalmente fornite dal fabbricante in confezioni ermetiche, per evitare il loro contatto con l’aria e quindi l’assorbimento dell’umidità presente nella stessa, e durante il loro impiego richiedono l’asportazione della confezione di custodia e la loro introduzione nello specifico contenitore di distribuzione della relativa macchina.
La presente invenzione si propone lo scopo di realizzare un dispositivo distributore di detersivi per macchine lavatrici, predisposto per permettere l'impiego e l’erogazione selettiva ed automatica non soltanto dei detersivi in polvere e liquidi, ma anche di quelli in tavolette o pastiglie.
A questo fine, il presente dispositivo distributore è realizzato con caratteristiche tali da conservare una pluralità di detersivi in tavolette o pastiglie, oppure in polvere o liquidi sufficienti allo svolgimento di svariati cicli di lavaggio, e da permetterne l’erogazione selettiva nei momenti desiderati.
Questo dispositivo distributore è eseguito con le caratteristiche costruttive sostanzialmente descritte, con particolare riferimento alle allegate rivendicazioni del brevetto.
L’invenzione verrà meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo titolo esemplificativo e non limitativo e con riferimento agli uniti disegni, in cui :
- la fig. 1 mostra una vista prospettica di una macchina lavastoviglie con porta aperta, in cui risulta montato un dispositivo distributore conforme all’invenzione, in una versione costruttiva ;
- la fig. 2 mostra, con la stessa vista della fig. 1 , una macchina lavastoviglie con porta aperta incorporante un dispositivo distributore in una diversa versione costruttiva ;
- la fig. 3 mostra una vista frontale di una parte del presente dispositivo distributore, separata dalla macchina ed in una prima forma di realizzazione ;
- la fig. 4 mostra una vista posteriore della parte di distributore della fig. 3 ;
- la fig. 5 mostra una vista laterale della pane di distributore delle fig. 3 e 4, sezionata lungo la linea A-A della fig. 3, ed in una prima versione costruttiva ;
la fig. 6 mostra una vista laterale della parte di distributore delle fig. 3 e 4, sezionata lungo la linea A-A della fig. 3, in una seconda versione costruttiva e spostato in una prima posizione operativa ; - la fig. 7 mostra, con la stessa vista della fig. 6, la parte di distributore spostata in una seconda posizione operativa ;
- la fig. 8 mostra una vista frontale di una parte del presente dispositivo distributore, separata dalla macchina ed in una seconda forma di realizzazione ;
- la fig. 9 mostra una vista laterale della parte di distributore della fig. 8, sezionata lungo la linea B-B ; - la fig. 10 mostra una vista schematica della parte di distributore delle fig. 8 e 9 montata nella macchina ;
- la fig. 11 mostra una vista prospettica di un dispositivo distributore conforme all’invenzione, separato dalla macchina ed in una terza forma di realizzazione ;.
- la fig. 12 mostra il dispositivo distributore della fig. 11, sezionato lungo la linea C-C.
Nelle fig. 1 e 2 viene mostrata schematicamente una macchina lavastoviglie domestica incorporante un dispositivo distributore conforme all’invenzione, predisposto per potere contenere detersivi in tavolette o pastiglie nonché detersivi in polvere e liquidi di tipo tradizionale, e per erogare tali detersivi selettivamente durante lo svolgimento di ogni ciclo di lavaggio selezionato, con comando tramite il programmatore-temporizzatore (non indicato) incorporato nella macchina stessa.
Questa macchina lavastoviglie è costituita, come di consueto, da un mobile scatolare metallico 15 delimitante una camera di lavaggio interna 16 in cui vengono introdotte le stoviglie da lavare ed in cui sono alloggiati i tradizionali bracci di spruzzo rotanti (non mostrati), e da almeno una porta di chiusura 17 articolata frontalmente nel mobile 15 e spostabile da una posizione d’apertura, visibile nelle suddette figure, in cui tale camera interna risulta accessibile per l'introduzione delle stoviglie da lavare e per l’estrazione di quelle lavate, ad una'posizione di chiusura (non visibile) in cui essa chiude la camera interna durante lo svolgimento dei cicli di lavaggio della macchina.
Questa porta 17, in particolare, è provvista del dispositivo distributore di detersivi 18 conforme all'’invsnzione, che risulta applicato come di consueto contro la superficie interna della stessa ed è rivolto verso la camera di lavaggio 16, e che viene opportunamente comandato dal programmatore-temporizzatore della macchina per determinare erogazione dei detersivi ivi contenuti.
Nella fig. I , in cui viene mostrato tale dispositivo distributore in una versione costruttiva, si nota che esso è sostanzialmente costituito da una piastra scatolare allungata 19 applicata alla porta in posizione orizzontale, in modo che i suoi lati maggiori e minori si estendano rispettivamente nel senso della larghezza e della lunghezza di detta porta, tale piastra essendo composta da una parte di piastra fissa 20 in cui sono ricavati uno o più contenitori di brillantante 21, e da almeno una parte di piastra mobile 22, separata rispetto alla parte di piastra precedente ed applicabile amovibilmente in una corrispondente sede 23 della stessa tramite opportuni elementi d’innesto o mezzi simili, previsti in entrambe le piastre in modo da potersi accoppiare reciprocamente.
Nella fig. 2, in cui viene mostrato il presente dispositivo distributore in una diversa versione costruttiva, si nota che esso è ancora formato dalle stesse piastre fissa 20 e mobile 22 della fig. 1, di cui tale prima piastra è applicata contro la porta in senso verticale, in modo che i suoi lati maggiore e minore si estendano rispettivamente nel senso della lunghezza e della larghezza della porta stessa e la seconda piastra è inserita nella piastra precedente.
Esaminando ora le fig. 3 e 4, in cui viene mostrato il presente dispositivo distributore in una prima forma di realizzazione, si nota che la piastra fissa 20 è provvista come di consueto di un tappo di chiusura inferiore 25 per il caricamento del brillantante nel contenitore 21, di uno scarico superiore 26 per l’erogazione del brillantante nei momenti stabiliti di ogni ciclo di lavaggio, e di un indicatore trasparente superiore 27 del livello del brillantante entro tale contenitore, questa piastra fissa essendo inoltre provvista dei tradizionali meccanismi di comando inseriti nel circuito elettrico della macchina ed azionati dal programmatore-temporizzatore durante ogni ciclo di lavaggio.
Questa piastra fissa è inoltre provvista di un ulteriore indicatore trasparente 28 per la funzione che verrà di seguito descritta.
Α sua volta, la piastra mobile 22 è integrale alla piastra fissa 20 ed è provvista di una pluralità di scompartì separati 29 per l’introduzione delle tavolette o pastiglie di detersivo da utilizzare nella macchina, oppure anche di tradizionali detersivi in polvere o liquidi, atti a permettere lo svolgimento di svariati cicli di lavaggio, scomparti che sono ricavati in posizioni adiacenti ed allineate fra loro nel senso della lunghezza e della larghezza della piastra stessa e sono dotati di corrispondenti sportelli di chiusura 30 articolati frontalmente ad essi e spostabili da una posizione d’apertura, in cui i rispettivi scompartì sono accessibili per l’introduzione delle corrispondenti tavolette o pastiglie di detersivo, previa asportazione delle loro confezioni di custodia, (oppure dei detersivi in polvere o liquidi), ad una posizione di chiusura in cui tali scomparti sono ermeticamente chiusi, impedendo così il contatto dei detersivi con l’aria e quindi l’assorbimento da parte di essi dell’umidità dell’aria, e sopratutto il contatto con l’acqua del lavaggio.
Questi sportelli, inoltre, sono numerati esternamente e durante i cicli di lavaggio vengono comandati selettivamente da associati meccanismi di comando che verranno descritti, dalla loro posizione di chiùsura alla loro posizione d’apertura, permettendo con ciò l’erogazione del detersivo nella camera di lavaggio della macchina, con una successione tale da erogare progressivamente ed in momenti diversi del ciclo di lavaggio una o più tavolette o pastiglie di detersivo (oppure i detersivi in polvere o liquidi) ivi contenuti nella camera di lavaggio della macchina, evidenziando inoltre nel suddetto ulteriore indicatore trasparente 28 il numero di ogni sportello rispettivamente comandato in apertura.
Facendo inoltre riferimento anche alla fig. 5, in cui viene mostrata una prima versione costruttiva della suddetta piastra mobile 22, con due scompartì 29 in posizione sovrapposta fra loro, contenenti una rispettiva tavoletta o pastiglia di detersivo 31 , si nota che tali scompartì sono realizzati di pezzo con la piastra mobile e sono formati da corrispondenti incavi rientranti nella piastra stessa, aperti frontalmente e delimitati da una parete di fondo 32 e da pareti laterali 33, e che questa piastra è inoltre provvistas di una guarnizione perimetrale posteriore 34 nella sua zona d’applicazione contro la controporta 24 della macchina, ed i rispettivi sportelli di chiusura 30 sono sagomati con una porzione piana 35 che siadatta frontalmente contro il corrispondente scomparto 29 e con una porzione sagomata 36 raccordata con tale porzione piana e leggermente rientrante nel corrispondente incavo della piastra, in cui è ricavata una sede rientrante 37 per alloggiamento di una guarnizione di tenuta perimetrale 38, facente battuta contro le pareti laterali 33 di ogni incavo mantenendo così lo sportello nella posizione di chisura, per effetto dell’attrito della guarnizione stessa contro tali pareti laterali.
Tali sportelli di chiusura, inoltre, sono associati con almeno una corrispondente molla 39 avvolta attorno ad un corrispondente perno 40 sostenuto nella piastra mobile 22 e le cui estremità 41 e 42 si appoggiano rispettivamente contro quest’ ultima e contro l’associato sportello, sollecitandolo a spostarsi nella sua posizione d’apertura.
Infine, ciascuno sportello è provvisto di almeno una membrana elastica 43 in materiale elastomerico, sagomata con una porzione piana 44 che si adatta alla porzione sagomata rientrante 36 dello sportello stesso e viene applicata lungo tutto il perimetro di tale porzione sagomata, nonché con una porzione curva 45 rientrante nel corrispondente scomparto, racchiudente ermeticamente tale scomparto assieme alla guarnizione perimetrale 38 nella posizione di chiusura delio sportello, delimitando cosi tra tale membrana e la contrapposta porzione piana di sportello una camera 46 comunicante con l’esterno attraverso fori passanti 47 praticati attraverso questa porzione piana di sportello.
Lo scopo della membrana elastica 43 è di compensare le variazioni di volume dell’aria intrappolata in ogni scomparto che, a causa dell’aumento della temperatura che si produce durante il ciclo di lavaggio, aumenta di volume comprimendo perciò tale membrana e facendola espandere verso l’esterno, con conseguente espulsione verso l’esterno di una corrispondente quantità d’aria contenuta nella camera 46, attraverso i fori passanti 47. Questa compensazione evita così qualsiasi indesiderata apertura dello sportello, che si produrrebbe per l’azione di compressione esercitata dalla dilatazione dell’aria contro lo stesso nel caso di assenza di tale membrana elastica 43.
Nella posizione intermedia tra due scomparti contigui sovrapposti è inoltre praticato un foro passante 48, in cui è alloggiata scorrevolmente una corta asta rettilinea scorrevole 49 una cui estremità 50 fà battuta contro il contrapposto sportello e l’altra cui estremità 51 è rastremata per impegnarsi sul profilo esterno di una corrispondente camma rotante 52 sostenuta da un perno allungato 53, a sua volta sostenuto posteriormente alla piastra mobile (vedi fig. 4) ed estendentesi pressoché per tutta la lunghezza di quest’ultìma, perno in cui sono montate ulteriori camme rotanti 52 associate con corrispondenti aste scorrevoli 49 interagenti con i rispettivi sportelli e che viene azionato in rotazione per passi da un meccanismo di comando come ad esempio un elettromagnete 55 o simile, di tipo basculante, incernierato nella piastra mobile con l’ausilio di una molla 56, il cui nucleo mobile 57 è sollecitato da una molla 58, agente contro la sua estremità interna, a rimanere in posizione estratta rispetto a tale elettromagnete, nella condizione diseccitata dello stesso, detto nucleo mobile essendo sagomato con la sua estremità esterna a forma di gancio 59 che s’impegna in corrispondenti denti 60 conformati come denti di sega di una ruota dentata 61 a rotazione uniderezionale, calettata coassialmente sul perno stesso.
In questo modo, quando l’elettromagnete 55 è diseccitato, il nucleo mobile 57 viene spinto dalla molla 58 nella sua posizione estratta, in cui il gancio 59 rimane impegnato contro un corrispondente dente 60 della ruota unidirezionale 61, senza determinare la rotazione di quest’ultima e quindi del perno 53 e delle diverse camme rotanti 52.
Quando invece tale elettromagnete 55 è eccitato, il nucleo mobile 57 viene attratto in posizione retratta, contro l’azione della molla 58, ed il conseguente spostamento verso il basso del gancio 59 determina, grazie al suo impegno contro il dente 60, una limitata rotazione della ruota 61 nel suo unico senso di rotazione, e quindi anche del perno 53 e delle camme rotanti 52. La rotazione in senso inverso della ruota dentata 61 viene impedita da un dentino 62, imperniato posteriormente alla piastra mobile 22 ed impegnato con i denti 60 di detta ruota dentata, in modo da scivolare sui suoi denti nell’unico suo senso di rotazione e da fare battuta- contro il loro fianco 63, impedendo la rotazione della ruota, nel senso di rotazione inverso della ruota stessa,
Tutte le camme sono sagomate con un profilo esterno circolare con intagli, nel presente esempio con due intagli 64 e 65 praticati in posizioni diametralmente opposte fra loro, in modo che le aste 49 vengano spinte in posizione d’impegno contro tale profilo esterno e fatte scorrere longitudinalmente nell’uno o nell’altro loro senso di scorrimento B, C in posizioni diverse, dipendentemente dalla forma di tale profilo esterno.
In questo modo, quando tali aste si trovano in corrispondenza dell’uno o dell’altro intaglio 64 o 65, esse risultano spinte nel senso C in cui la loro estremità 50 non agisce contro l’associato sportello 30, che pertanto rimane chiuso sul relativo scomparto, mantenendo così il detersivo nell’interno di quest’ultimo, mentre quando tali aste si trovano in corrispondenza del restante profilo circolare della rispettiva camma si determina il loro spostamento nel senso B, in cui la loro estremità 50 agisce contro l’associato sportello determinando un leggero sollevamento dello stesso, e quindi spostando la relativa guarnizione di tenuta perimetrale 38 rispetto alle pareti laterali 33, condizione in cui l’attrito fra queste parti viene a mancare e tale sportello viene spostato dalla propria molla in apertura, con conseguente erogazione del detersivo contenuto nel relativo scomparto.
Queste camme sono montate sul perno allungato 53 in modo che i loro profili esterni risultino sfalsati e non coincidenti fra loro, nella condizione in cui la rotazione del perno determina una successione di aperture degli sportelli, e quindi d’erogazione delle varie tavolette o pastiglie di detersivi, in tempi diversi di ogni ciclo di tavaggio, e tali da determinare l’erogazione di tutte le dosi di detersivi entro tempi prestabiliti e sufficienti ad assicurare efficaci lavaggi delle stoviglie, ed in cui il numero di ogni sportello aperto viene evidenziato, come già specificato, dall’indicatore trasparente 28, ed in cui soltanto quando tutti gli sportelli sono aperti possono venire nuovamente richiusi per il caricamento di ulteriori dosi di detersivi per lo svolgimento di cicli di lavaggio successivi. Tale chiusura viene consentita riportando tutte le aste 49 nella loro posizione primitiva, mediante chiusura manuale del corrispondente sportello.
Esaminando ora le fig. 6 e 7, in cui viene mostrata una seconda versione costruttiva della piastra mobile 22, si nota che essa è separata rispetto alla piastra fissa 20 e che in questo caso l’assieme composto dalla guarnizione perimetrale 34, dalle aste 49 con associate camme 52 e dall’ elettromagnete 55 è ricavato di pezzo nella piastra fissa 20, e che quest’ultima è inoltre sagomata con una serie di cavità 67 in cui risultano adattabili i corrispondenti scomparti della piastra mobile 22, accoppiando entrambe le piastre fra loro.
Nella fig. 6, in particolare, si notano le due piastre fissa e mobile reciprocamente accoppiate, mentre nella fig. 7 esse sono separate fra loro.
Esaminando le fig. 8, 9 e 10, viene ora mostrato il presente dispositivo distributore in una seconda forma di realizzazione, in cui esso è ancora costituito, come in precedenza, da una prima ed una seconda piastra 20, 22 applicate contro la superficie interna della porta 17 oppure anche del fianco della macchina e reciprocamente accoppiabili, in cui la prima piastra fissa 20 è realizzata con gli stessi criteri di quella delle fig. 6 e 7 e la seconda piastra mobile 22 è provvista di scompartì 29 disposti allineati nella parte superiore della piastra stessa ed aperti verso il basso, mentre gli sportelli 30 sono incernierati in posizione sottostante ai rispettivi scomparti, spostandosi da una posizione di chiusura in cui sono disposti orizzontali sotto all’apertura inferiore di detti scomparti, ad una posizione d’apertura in cui essi si spostano verso il basso, assumendo la posizione a tratto pieno della fig. 8 e tratteggiata della fig. 9, in cui essi non sporgono più sul davanti del dispositivo distributore, come in precedenza, condizione in cui essi liberano l’apertura degli scompartì, facilitando cosi la caduta dei detersivi nella camera di lavaggio della macchina.
In questo caso, allora, il caricamento dei detersivi previsti nella piastra mobile 22 viene effettuato asportando preventivamente tale piastra mobile dalla piastra fissa e poi, a caricamento avvenuto, riaccoppiando entrambe le piastre. Nella fig. 10 viene mostrato schematicamente l’assieme di queste piastre montato sulla porta di una macchina lavastoviglie.
Nelle fig. 11 e 12, infine, viene mostrato il presente dispositivo distributore in una terza forma di realizzazione, in cui esso è costituito come un unico contenitore separato 68, realizzato con le stesse caratteristiche e gli stessi componenti del dispositivo illustrato nella fig. 8, 9 e 10, ed è inoltre sagomato con ganci superiori 69 che permettono di appenderlo oppure agganciarlo al cesto di lavaggio (non mostrato) della macchina, in cui sono contenute le stoviglie da lavare.
Questo contenitore è provvisto di almeno un’asta d’armamento 70 a scorrimento verticale, sostenuta in esso, in cui è imperniato un nottolino dentato 71 che s’impegna con i denti 60 della ruota dentata 61 d’azionamento del gruppo di camme rotanti 52, asta la cui estremità superiore sporge leggermente dal contenitore ed è dotata di pulsante di manovra 72 e la cui estremità inferiore si appoggia contro una molla di compressione 73 facente battuta contro la corrispondente parete interna del contenitore stesso e sollecitante detta asta a spostarsi nel senso d’estrazione D. Tale asta è inoltre provvista di un intaglio intermedio 74 in cui s’impegna un elemento bimetallico 75 sensibile alla temperatura interna della camera di lavaggio della macchina, elemento che impedisce lo scorrimento verso l’alto dell’ asta 70 fintanto che rimane in posizione d’impegno con tale intaglio e che non viene superato un livello di temperatura prestabilito.
Appena questo livello di temperatura viene superato, alle condizioni di lavaggio delle stoviglie, l’elemento bimetallico 75 si deforma disimpegnandosi dall’intaglio 74, per cui l’asta 70 viene spinta dalla molla 73 nel senso D determinando, grazie all’impegno del nottolino dentato 71 con la ruota dentata 61, l’avanzamento per passi di quest’ultima e delle associate camme 52, con conseguente apertura successiva dei diversi sportelli 30 ed erogazione delle varie dosi di detersivi nella camera di lavaggio della macchina.
Al termine di una serie di cicli di lavaggio, in cui tutti i detersivi sono stati erogati, il contenitore viene nuovamente riempito con i diversi detersivi, ed all’inizio di ogni ciclo l’asta 70 viene armata premendo il pulsante 72, finché l’elemento bimetallico 75 s’impegna nuovamente nell’intaglio 74, impedendo la risalita dell’asta stessa e predisponendo così il contenitore per lo svolgimento di successivi cicli di lavaggio con le stesse modalità operative.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo distributore di detersivi di diverso genere per macchine lavatrici, in particolare macchine lavastoviglie domestiche, in cui tali detersivi possono essere in tavolette o pastiglie oppure anche in polvere o liquidi, ed in cui ogni macchina lavatrice comprende un mobile scatolare delimitante almeno una camera di lavaggio provvista di bracci di spruzzo rotanti e chiudibile da una porta incernierata in detto mobile, ed un programmatore-temporizzatore di comando dei cicli di lavaggio, caratterizzato da una pluralità di scompartì separati (29) atti a contenere detersivi per lo svolgimento di svariati cicli di lavaggio ed associati con rispettivi sportelli di chiusura (30) nonché incorporati in almeno una piastra o contenitore (20, 22; 68), e da mezzi di comando (55 ; 75) atti a determinare l’erogazione successiva dei diversi detersivi entro detta camera di lavaggio (16).
  2. 2. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta piastra è costituita da una prima piastra fissa (20 ; 68) applicata inamovibilmente a detta porta (17) e provvista di almeno un contenitore di brillantante separato (21) e di detti mezzi di comando (55 ; 75), e da una seconda piastra mobile (22) integrale con detta prima piastra (20) oppure separata ed accoppiata amovibilmente con essa tramite elementi dì innesto o simili e provvista di detti scomparti (29).
  3. 3. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti scomparti sono costituiti da incavi rientranti nella relativa piastra, disposti allineati e sovrapposti fra loro e aperti frontalmente nonché definenti rispettivamente un fondo (32) e pareti laterali (33).
  4. 4. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascuno sportello (30) è sagomato con una porzione piana (35) che si adatta frontalmente contro il rispettivo scomparto incavato (29), nella sua posizione di chiusura, e con una porzione sagomata (36) raccordata con detta porzione piana (35) e leggermente rientrante nel corrispondente scomparto incavato (29), nonché provvista di mezzi di tenuta ermetica (38) cooperanti per attrito con dette pareti laterali (33) per racchiudere ermeticamente i detersivi contenuti entro i rispettivi scomparii (29), detto sportello (30) essendo inoltre sollecitato da mezzi elastici (39) fissati alla relativa piastra a spostarsi in posizione di apertura, ed essendo provvisto di mezzi di compensazione (43), atti a compensare le variazioni di volume dell’aria dovute all’aumento della temperatura durante il lavaggio, e ad evitare la conseguente apertura del corrispondente sportello (30) prodotta da tale variazione di volume.
  5. 5. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di compensazione comprendono almeno una membrana elastica (43) fissata a detta porzione sagomata di sportello (36) e racchiudente ermeticamente il corrispondente scomparto (29), nonché atta a venire deformata temporaneamente dalla variazione di volume dell’aria intrappolata entro lo scomparto stesso.
  6. 6. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti scompartì (29) sono aperti verso il basso.
  7. 7. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando comprendono almeno un elettromagnete (55) o simile, comandato da detto programmatore-temporizzatore ed azionante in rotazione attraverso organi di trasmissione (59, 61) almeno un perno allungato (53), provvisto di camme rotanti (52) cooperanti con i rispettivi sportelli (30) tramite corrispondenti aste scorrevoli (49) e sagomate in modo da determinare attraverso dette aste (49) l’apertura successiva di detti sportelli (30) e l’erogazione dei detersivi contenuti nei relativi scomparti, 8. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto elettromagnete (55) è incernierato basculante nella relativa piastra attraverso mezzi elastici (56) ed è provvisto di un nucleo mobile (57) sollecitato da mezzi elastici (58) per mantenere detti organi di trasmissione (59, 61) reciprocamente impegnati, e per determinare l’avanzamento passo-passo di dette camme rotanti (52) nella condizione eccitata di detto elettromagnete (55). 9. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti organi di trasmissione comprendono almeno un gancio (59) sagomato all’estremità libera di detto nucleo mobile (57) ed una ruota dentata (61) a rotazione unidirezionale, calettata coassialmente a detto perno (53), nei cui denti (60) s’impegna detto gancio (59). 10. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando comprendono almeno un elemento bimetallico (75) sensibile alla temperatura entro detta camera di lavaggio (16), cooperante con un’asta d’armamento (70) scorrevole entro detto contenitore separato (68) e sollecitata da mezzi elastici (73) nonché provvista di un nottolino dentato (71) o simile impegnato con detta ruota dentata (61), detto elemento bimetallico (75) essendo azionabile da una prima ad una seconda posizione operativa, e viceversa, in cui esso impedisce o permette lo scorrimento di detta asta (70), sotto l’azione di detti mezzi elastici (73), quando un livello di temperatura prestabilito durante ogni ciclo di lavaggio non viene o viene rispettivamente superato, in quest’ultimo caso producendo azionamento in rotazione di detta ruota dentata (61) e dette camme (52), ed essendo riportabile nella sua prima posizione operativa tramite scorrimento inverso di detta asta (70). 1 1. Dispositivo distributore secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto contenitore separato (68) è sagomato con ganci (69) che permettono di appenderlo oppure agganciarlo al cesto di lavaggio della macchina, in cui sono contenute le stoviglie da lavare.
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