ITPN20100016A1 - Dispositivo di regolazione in altezza applicabile principalmente a mensole ed affini - Google Patents

Description

Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE IN ALTEZZA APPLICABILE PRINCIPALMENTE A MENSOLE ED AFFINI."

Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo per la regolazione in altezza applicabile principalmente a mensole ed affini. Detto dispositivo essendo applicabile in qualsivoglia tipo di installazione che può andare dai frigoriferi alle scaffalature di espositori ed altro ancora. Il dispositivo suesposto essendo di tipo effettivamente molto semplice e robusto, non di meno risultando consentire una notevole sicurezza e stabilità per gli oggetti su esso disposti e per l'operatore sia quando in movimento che quando posto in posizione di stazionamento. Tale dispositivo essendo realizzato semplicemente da una coppia di elementi verticali di guida posti lateralmente agli elementi piani, che sono provvisti, ai loro lati esterni prossimali ai detti elementi verticali, di due semplici nottolini di guida e blocco.

Sono comunemente noti i dispositivi di regolazione in altezza dei ripiani di mensole in genere e di ripiani di qualsivoglia genere, essi sono costituiti ad esempio da montanti verticali che sono provvisti di feritoie entro cui si impegnano le estremità di aggancio di staffe opportunamente sagomate e su cui in seguito vengono posti dei ripiani, oppure sono realizzati, nel caso dei frigoriferi, cui specialmente si fa riferimento in questo trovato, da nervature che possono essere realizzate sulle pareti interne dei frigoriferi su cui vengono poggiati i ripiani, inoltre l'autore della presente invenzione ha altresì realizzato un dispositivo applicabile anch’esso in modo semplice e rapido per gli stessi utilizzi, ma con una conformazione differente, sia pur essa risultando sempre semplice.

Non ci si dilunga ulteriormente nella descrizione di tutti i dispositivi per la regolazione in altezza di mensole ed affini e della loro conformazione e realizzazione in quanto noti al tecnico medio del settore e perciò inutili da descrivere si dirà solo che il loro posizionamento in altezza e la loro realizzazione risultano assai laboriosi e spesso non sono affidabili e sicuri come dovrebbero essere.

Scopo del presente trovato è quello di ovviare a tutti gli inconvenienti suesposti e ciò è ottenuto con il dispositivo di regolazione in altezza formante oggetto del presente trovato.

Per meglio comprendere le caratteristiche peculiari intrinseche nel dispositivo di regolazione in altezza applicabile a mensole di tipo perfezionato ed illustrare anche i vantaggi ottenibili con esso, il tutto in una preferita forma realizzativa ed a solo titolo esemplificativo e non limitativo viene qui di seguito descritto con riferimento ai disegni allegati in cui:

- la figura 1 è una vista in pianta dei montanti verticali del dispositivo di regolazione in altezza;

- la, figura 2 una vista laterale dei montanti di figura 1 ;

- la figura 3 una vista laterale sezionata secondo la linea l-l dei montanti di figura 2;

- la figura 4 è una vista in pianta del ripiano comprensivo degli elementi di blocco e regolazione in altezza sui montanti di figura 1, 2 e 3;

- la figura 5 è una vista frontale del ripiano di figura 4;

- la figura 6 è una vista laterale del ripiano di figura 4 e 5;

- la figura 7 è una vista frontale parziale dell'insieme del dispositivo costituito dal montante di figura 1 e dal ripiano di figura 4 in posizione di “fermo";

- la figura 8 è una vista laterale dell’insieme del dispositivo di figura 7 sezionata secondo la linea ll-ll della medesima figura 7 ed evidenziante il posizionamento in posizione di “blocco” del detto dispositivo;

- la figura 9 è, come la figura 7, una vista frontale del dispositivo, ma un istante dopo che la mensola viene sganciata dal montante;

- la figura 10 evidenzia, con una sezione secondo la linea lll-lll di figura 9, il dispositivo con i suoi elementi appena posti in movimento;

- la figura 11 è la vista frontale parziale di figura 7 ma con la mensola sollevata coni suoi elementi laterali che scorrono all'interno dei montanti;

- la figura 12 è una vista laterale sezionata secondo la linea IV-IV di figura 11.

Ben si comprende che i particolari comuni verranno indicati con gli stessi riferimenti numerici.

Si passerà a descrivere primariamente e sommariamente, data la chiarezza dei disegni, la conformazione, e conseguentemente la movimentazione verticale dei ripiani rispetto alle guide definite all’interno dei montanti.

Con riferimento alle figure da 1 a 6 si noterà che i montanti verticali 1 di figura 1, 2 e 3 saranno realizzati prendendo spezzoni di profilato con sezione pressoché a “C”, le cui estremità saranno chiuse verso l’interno generando una fessura verticale 11 , come evidenziato in figura 1 e 3. Esternamente i detti montanti saranno da un lato senza soluzione di continuità, mentre dal lato opposto, provvisto di fessura verticale 11 , recheranno su di essi delle fresature opportunamente sagomate a formare delle “gole” aperte 12. Dette “gole" 12 avranno un breve tratto terminale ad andamento verticale 121 che si unirà poi, mediante un breve tratto obliquo 122 alla parte aperta della “C” dello spezzone di profilato definente il montante verticale 1 .

Con riferimento alle figure 4, 5 e 6 si noterà una preferita mensola 2 avente un piano 21 che si unisce lateralmente a due staffe 22 che saranno provviste sui loro lati esterni di due piccoli perni 23 e 24.

Detti piccoli perni precisamente saranno, rispetto il piano della mensola 2, il perno superiore 23 ed il perno inferiore 24.

Essi avranno funzioni differenti come di seguito esposto, ovvero avranno:

il perno 23 funzione di elemento scorrevole e di appoggio e sostegno della mensola entro la fessura 11 dello spezzone di profilato detto montante verticale 1 ;

il perno 24 funzione di elemento di aggancio e scorrimento nella gola 12 e di scorrimento nella fessura verticale 11 dello spezzone 1.

Terminata la breve descrizione degli elementi che costituiscono il dispositivo si passerà a descriverne il loro montaggio e la loro funzionalità. Con riferimento alle figure da 7 a 12 si noterà primariamente che il dispositivo D è costituito da due spezzoni generanti gli elementi definiti montanti verticali 1 e dalle mensole 2 (per semplicità è stato indicato un solo montante verticale 1).

Tali montanti verticali 1 saranno posizionati opportunamente distanziati fra loro, in modo che possano accogliere fra loro i ripiani mensola 2, con le loro (1) parti aperte della “C" disposte opposte fra loro, ovvero una contro l’altra in modo da far si che le fessure 11 di uno spezzone o montante verticale 1 siano rivolte Cuna verso l’altra rispetto a quelle (11) dell'altro spezzone o montante verticale 1 corrispondente.

Definito il posizionamento dei montanti verticali 1 si introdurranno nelle loro fessure verticali 11 i perni superiore 23 ed inferiore 24 della mensola 2 che saranno posizionati e movimentati come di seguito esposto sempre con riferimento alle figure da 7 a 12.

Con riferimento alle figure 7 e 8 si noterà primariamente la mensola 2 con il suo ripiano 21 in posizione orizzontale. E In figura 8 in particolare si noterà la disposizione dei perni 23 e 24 entro il montante verticale 1. Precisamente il perno superiore 23 andrà in appoggio internamente alla fessura 11, mentre il perno inferiore 24 sarà posto in fondo alla “gola" 12 e precisamente nel suo (12) tratto verticale 121. Come evidenziato sempre nelle figure 7 e 8 la forza peso P della mensola 2, e di quanto in caso su essa appoggiato, andrà a scomporsi in due forze resistenti P/2 generanti una coppia di forze di equilibrio alla forza peso P applicate sui perni 23 e 24.

Passando dalla posizione orizzontale precedente (figura 7 e 8), definibile come fissa ovvero di stazionamento o “riposo" per il posizionamento di oggetti sulla mensola, alla prima posizione di movimentazione verticale evidenziata in figura 9, ma soprattutto in figura 10, si vedrà che il primo movimento di sblocco sarà un leggero spostamento in rotazione della mensola 2, attorno al perno inferiore 24, al fine di togliere il perno 23 dalla posizione di appoggio ad una parete interna della fessura verticale 11. Conseguentemente vi sarà una prima movimentazione verticale ed un secondo spostamento obliquo di tutto l'insieme mensola 2 entro la gola 12 (tratti 121 e 122), tutto questo sarà evidenziato dalla freccia F di figura 10 che riproduce l'andamento dei tratti 121 e 122.

Terminata la fase di sgancio di figura 9 e 10, come evidenziato in figura 11 e soprattutto 12 si azionerà verticalmente la mensola 2 che si muoverà verticalmente con i suoi perni 23 e 24 entro la fessura verticale 11 sino a trovare l'altezza desiderata e quindi si opererà in modo inverso a quanto descritto nelle figure 9 e 10 per poi riportare il tutto come in posizione evidenziata nelle figure 7 e 8.

Risulta chiara la semplicità esecutiva e realizzativa, non di meno operativa del dispositivo di regolazione in altezza precedentemente descritto, ovvero con pochi e semplici elementi, i.e. due semplici spezzoni di profilato, definiti montanti verticali 1, su sui sono effettuate semplici lavorazioni meccaniche di asolatura, i.e. “gole" 12, e due staffe 22, che uniscono il ripiano 21 della mensola 2, su cui (22) sono applicati due perni, uno superiore 23 ed uno inferiore 24 viene ottenuto il dispositivo e grazie alla sua conformazione semplice ed essenziale viene utilizzato con altrettanta semplicità.

Ben si comprende quindi che la forma realizzativa sin qui descritta risulta di tipo preferito e varianti diverse potranno venire apportate al dispositivo oggetto del trovato, ed ai suoi particolari costruttivi, non elencati per brevità, senza peraltro uscire dall'ambito di quanto descritto, e di seguito rivendicato con riferimento ai disegni allegati e dal dominio della presente privativa industriale.

Claims (1)

1. Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: “DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE IN ALTEZZA APPLICABILE PRINCIPALMENTE A MENSOLE ED AFFINI.” RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di regolazione in altezza applicabile principalmente a mensole ed affini costituito da una coppia di spezzoni di profilato costituenti i montanti (1) all’interno dei quali viene disposta una mensola (2) caratterizzato dal fatto che entro le fessure verticali (11) dei montanti verticali (1) sono previste “gole" (12) opportunamente sagomate con un breve tratto discendente obliquo (122) che si connetterà ad un secondo breve tratto discendente verticale (121) ed in essi (121-122), dopo aver corso entro la fessura (11) sì impegnerà conseguentemente il perno (24) della mensola (2) che si alloggerà amovibilmente in dette gole (12), mentre il perno (24) sarà libero di scorrere verticalmente ed appoggiarsi internamente alla fessura (11), detti perni risultando applicati a due staffe (22) prossimali ai montanti (1) in base alla larghezza del ripiano (21) della mensola (2).