ITPD20010196A1 - Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni. - Google Patents

Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni. Download PDF

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ITPD20010196A1
ITPD20010196A1 ITPD20010196A ITPD20010196A1 IT PD20010196 A1 ITPD20010196 A1 IT PD20010196A1 IT PD20010196 A ITPD20010196 A IT PD20010196A IT PD20010196 A1 ITPD20010196 A1 IT PD20010196A1
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IT
Italy
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chain
fact
actuation device
movement
doors
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Application number
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English (en)
Inventor
Giuseppe Ballan
Genesio Ballan
Original Assignee
Ballan Spa
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Si tratta di un dispositivo per la movimentazione in genere, ed in particolare per la movimentazione di portoni, come ad esempio di portoni basculanti e di portoni sezionali.
I portoni sono dotati di dispositivi di bilanciamento e di dispositivi di sicurezza contro la caduta libera per rottura della fune (o mezzi) di bilanciamento.
Quanto la movimentazione dei portoni viene motorizzata i portoni basculanti vengono provvisti di motori posizionati sulle specchiature interne del portone e collegati con una asta in aggiunta a quella funzionale presente per imporre il cambio della giacitura del portone dalla verticalità (o chiusura del foro) alla orizzontalità (apertura completa del foro) con la disposizione del portone alla sommità del foro.
Detta seconda asta aggiunta, che è del tipo telescopato od articolato, portata in rotazione dal motore impegnandosi sulla struttura della intelaiatura determina la movimentazione del portone.
Detta asta che si muove in prossimità dell’asta di funzionamento, od altre parti, riducendo la distanza minima imposta dalle recenti norme di sicurezza non può essere applicata.
Scopo del presente brevetto è quello di risolvere detto problema. Altro scopo del presente brevetto è quello di liberare la specchiatura interna del manto dei portoni dai motori per la loro movimentazione e di superare la conseguente difficoltà di far arrivare in maniera mascherata i cavi di alimentazione ed i cavi ausiliari.
Con la realizzazione del presente brevetto viene sostituito l’attuale mezzo di collegamento che aggancia il portone da una parte e sostiene il contrappeso dalla parte opposta collocato a cavaliere di una puleggia folle posta alla sommità dei montanti del telaio.
Se il mezzo di collegamento è una fune, essa viene sostituita da una catena a rulli, e l’apparato rotante di sospensione (in genere una puleggia) viene sostituita da una ruota dentata.
La motorizzazione viene applicata all’asse calettato della ruota dentata ed il relativo motore viene applicato non più sulla specchiatura del portone ma lateralmente sulla sommità della intelaiatura del portone fissata alla muratura.
Caratteristica essenziale dell’invenzione del presente brevetto è che la catena viene fatta operare a compressione avendo adottato l’accorgimento di farla movimentare in sedi che a guisa di guaina impediscono alla catena di realizzare accumuli, sbandamenti laterali, o fuoriuscite.
La catena in detto caso, come sopra detto, viene fatta funzionare non già a trazione, come sarebbe la sua destinazione quando risulta ad anello, ma bensì in compressione nei tratti in cui necessita effettuare una spinta.
Anche in corrispondenza del tratto della ruota dentata in cui trova accoppiamento con la catena, si provvede al contenimento della catena con una porzione di carter contro lo scarrucolamento.
Per avere maggiore solidità della catena sottoposta a compressione e per ridurre gli attriti dovuti allo strisciamento, si realizza una catena del tipo a rulli provvista, sul prolungamento degli alberini dei rulli, di rotelline che ruotano sulle superfici del profilato che ne costituisce la sede di contenimento (eventualmente possono essere posizionate in maniera alternata su detti alberini, se gli sforzi sono abbastanza contenuti).
Prolungando l’asse calettato della ruota dentata e collegandolo con un apposito motore si riesce a motorizzare la movimentazione del portone.
Il motore viene sistemato in questo caso sulla struttura fissa del telaio per cui oltre a tenere libera la specchiatura del manto del portone risulta facile collegare il motore con i cavi di alimentazione e con i cavi ausiliari.
L’apparato motore in genere è costituito da un motore elettrico, da una ruota a denti elicoidale e da una vite senza fine, per cui in assenza di alimentazione si ha il bloccaggio del portone sulla posizione in cui viene a trovarsi.
Si provvede ad inserire nell’apparato di trasmissione del moto un elemento di disimpegno od una frizione opportunamente tarata che consenta la movimentazione manuale, anche se pur con fatica, del portone nei casi di emergenza in mancanza dell’energia elettrica che alimenta il motore.
Per i portoni sezionali motorizzati, se non provvisti di motori applicati sull’ultimo elemento a pavimento, attualmente, il collegamento tra motore ed elemento sezionale superiore avviene a mezzo di una catena ad anello che si muove all’interno di una canalina posizionata a soffitto.
La catena che si muove avendo un punto in collegamento ad una asta articolata applicata allo elemento sezionale di sommità esplica la sua attività solo in trazione.
Adottando il principio del presente brevetto con una catena non ad anello tenuta alloggiata in una sede a guisa di guaina, la catena può lavorare, quando necessita, a compressione esercitando la richiesta spinta.
La lunghezza della catena nel caso sopra considerato per i portoni sezionali, venendo realizzato secondo il brevetto, risulta dimezzata, ed il tratto di catena compresa tra lo aggancio allo elemento sezionale di sommità e la ruota dentata lavora all’occorrenza o a trazione o per spinta.
Quanto in precedenza esposto risulta chiarito dallo esame delle allegate Tavole dei disegni.
La fig. 1 mostra un portone basculante non motorizzato semiaperto visto dall’esterno completo di manto e del telaio fisso portante. Si notano le aste che in collaborazione con i perni (non visibili nella figura) applicati sui lati del telaio del manto concorrono alla movimentazione del manto variandone con continuità la giacitura.
La fig. 2 mostra un portone basculante non motorizzato chiuso visto dall’interno.
La fig. 3 mostra, fuori opera, una catena a rulli sostenuta da una ruota dentata il cui asse è collegato ad un motoriduttore elettrico. Si notano ad un capo della catena, il perno da applicarsi su un lato del telaio del manto ed all’altro capo il peso che serve per il bilanciamento del manto.
La fig. 4 che è la rappresentazione corrispondente alla fig. 3 ruotata di 90 gradi, mostra fuori opera la stessa catena a rulli con perno da applicarsi al telaio del manto ed il peso per il bilanciamento.
La fig. 5 mostra fuori opera il motoriduttore elettrico accoppiato all’asse calettato della ruota dentata la quale montata sulla sommità del telaio fisso dei portoni sostiene la catena a rulli collegati ad un capo al peso di bilanciamento ed all’altro capo al perno da applicare al telaio del manto.
La fig. 6 mostra una porzione della catena a rulli realizzata secondo le esigenze di funzionalità del presente brevetto. Si notano le rotelle montate sui prolungamenti degli alberini dei rulli.
La fig. 7 mostra un montate laterale del telaio di un portone con la parte prospiciente verso il manto profilata a C uncinato nella cui cavità può scorrere vincolata la catena e lungo la feritoia frontale può muoversi il perno da applicare su un lato del telaio del manto. Si nota il posizionamento del motoriduttore elettrico e la ruota dentata il cui asse calettato risulta accoppiato al motoriduttore. Si nota ancora il perno da applicare ad un lato del telaio del manto solidale al pattino alloggiato aH’interno del profilato a C uncinato. Non è stata rappresentata la catena di collegamento.
La fig. 8 è la rappresentazione corrispondente alla fig. 7 con la catena di collegamento montata sulla ruota dentata e collegata al pattino solidale al perno da applicare ad un lato del telaio del manto.
La fig. 9 mostra un montante del telaio fisso che prospetta verso l’interno del foro da occupare del manto completo della incarteratura di protezione entro cui viene movimentato il peso di bilanciamento (non visibile).
La fig. 10 è la rappresentazione corrispondente alla fig. 9 dove risulta applicato il nastro di protezione sulla catena per impedire l’inserimento di elementi estranei ed in particolare delle dita delle mani delle persone sulla catena in movimento.
La fig. 11 è la rappresentazione corrispondente alla fig. 10 dove risulta applicato sulla parte superiore del montante in corrispondenza della ruota dentata un carter contro il possibile scarrucolamento della catena rispetto alla ruota dentata.
La fig. 12 mostra schematicamente dall’alto un montante evidenziando la configurazione a C uncinato della sede entro cui scorre, quasi inguainato, il ramo di catena che va collegato al pattino solidale al perno che va applicato ad un lato del telaio del manto del portone ed evidenziando pure lo spazio in cui si muove salendo o scendendo il ramo contrapposto della catena che va applicato al peso di bilanciamento. Si osserva che il profilato configurato a C entro cui scorre la catena fa parte unitamente agli altri elementi di profilatura ottenuti tutti da un unico nastro di lamiera che costituiscono nell’assieme il montante laterale del portone.
La fig. 13 è la rappresentazione assonometrica corrispondente alla fig. 12. Non risulta disegnata la parte superiore inerente alla ruota dentata allo scopo di evidenziare il particolare impegno della catena sottoposta a spinta nella relativa sede configurata a C uncinato.
Si è contraddistinto con 1 il manto di un portone basculante; con 2 i montanti laterali; con 3 la traversa inferiore; con 4 la secondo una soluzione preferenziale.
Non si esce pertanto dal presente brevetto per ogni altra soluzione anche migliorativa che persona esperta del ramo possa realizzare qualora utilizzi gli insegnamenti dell’invenzione stessa.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni, costituito da una catena (8) che meccanicamente unisce un organo di trasmissione del moto (7) ad un elemento di presa del moto (9) caratterizzato dal fatto che detta catena (8) viene fatta lavorare a compressione, essendo impedita a sbandierare.
  2. 2) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto impedimento a sbandierare della detta catena (8), quando viene fatta lavorare a compressione, si ottiene facendo lavorare detta catena (8) entro una guida (18, 19), che si comporta agli effetti della catena (8) come una guaina.
  3. 3) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta guida (18, 19), è costituita da un profilato a C uncinato.
  4. 4) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione - io precedente caratterizzato dal fatto che detto profilato configurato a C entro cui scorre la catena (8), fa parte, unitamente agli altri elementi di profilatura (ottenuti tutti da un unico nastro di lamiera) che costituiscono nell’assieme il montante (2) laterale sagomato del portone.
  5. 5) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta catena (8) è provvista, sui prolungamenti esterni (15) dei suoi perni di rotelline (16) che ruotando sulle superfici evitano i grandi attriti dovuti allo strisciamento della catena (8) sulle superfici (18, 19) che le impediscono di sbandierare.
  6. 6) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che dette rotelline (16) sono montate in posizione alternata sui perni (15) della catena (8).
  7. 7) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che l’utilizzo della catena (8) rende superfluo l’utilizzo di una fune di guardia (essendo le rotture della catena altamente improbabili).
  8. 8) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta catena (8) è ricoperta da una fascia (21) di protezione (o nastro) che impedisce l’introduzione di elementi estranei ed in particolare delle dita delle mani delle persone.
  9. 9) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che se viene realizzata l’impostazione del tipo di catena (8) con la relativa sede a C uncinata (18, 19) che la tiene inguainata secondo il brevetto basta predisporre l’accesso all’asse (12) della ruota dentata (7) e gli attacchi (17) per il motoriduttore (11), l’installazione del motoriduttore (11) può avvenire in qualsiasi momento anche dopo parecchio tempo dalla installazione del portone (1) e quindi senza limite di tempo.
  10. 10) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che può essere indifferentemente applicato ai vari tipi di portone, variando solo il punto di applicazione del detto punto di presa del moto (9) sul relativo portone.
  11. 11) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che fra la ruota dentata (7) ed il motoriduttore (11) viene inserito un dispositivo di frizione che consente, se pur a fatica, di movimentare il portone (1) anche in assenza di energia elettrica di alimentazione o di guasto del motore (11).
  12. 12) Dispositivo di azionamento, in particolare per la movimentazione dei portoni secondo le rivendicazioni precedenti tutte e secondo quanto raffigurato e descritto a titolo di esempio per una soluzione preferenziale.
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