ITMI951085A1

ITMI951085A1 - Dispositivo per collegare un albero tubolare con uno spinotto

Info

Publication number: ITMI951085A1
Application number: IT95MI001085A
Authority: IT
Inventors: Jacob Werner; Manfred Niederhufner
Original assignee: Loehr & Bromkamp Gmbh
Priority date: 1994-06-03
Filing date: 1995-05-26
Publication date: 1996-11-26
Also published as: IT1275736B1; DE4419372A1; FR2720802B1; US5651738A; DE4419372C2; KR960001529A; JPH0882392A; ITMI951085A0; KR0173512B1; FR2720802A1; JP2655320B2

Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo: "Dispositivo per collegare un albero tubolare con uno spinotto"

Riassunto del trovato

L'invenzione riguarda un dispositivo per collegare un albero tubolare (4) con uno spinotto (11). L'albero tubolare (4) nel proprio foro presenta un profilo, in cui lo spinotto (11) è inserito con un corrispondente controprofilo della sua superficie esterna con una lunghezza di copertura. Il profilo ed il controprofilo sono serrati l'uno contro l'altro mediante mezzi di serraggio (12). In tal caso viene sfruttata la possibilità di deformazione della sezione trasversale tubolare per produrre l'effetto di serraggio. (Figura 4)

Descrizione del trovato

L'invenzione riguarda un dispositivo per collegare un albero tubolare con uno spinotto, laddove l'albero tubolare nel proprio foro presenta un profilo, in cui lo spinotto si impegna con un corrispondente controprofilo della sua superficie esterna con una lunghezza di copertura di entrambi i profili, laddove inoltre il profilo ed il controprofilo sono serrati luno contro l'altro e presentano con distribuzione sul contorno risalti ed incavi, che si estendono parallelamente rispettivamente rispetto all'asse longitudinale e si impegnano reciprocamente .

Tali collegamenti vengono impiegati ad esempio per alberi snodati serventi all'azionamento delle ruote anteriori o posteriori di un autoveicolo, laddove l'albero di collegamento eseguito come albero tubolare è dotato di una dentatura a V, nella quale è introdotto a pressione uno spinotto con una corrispondente dentatura a V. L'introduzione a pressione avviene con pressione di combaciamento, laddove sono necessarie elevate forze di introduzione a pressione per l'ottenimento di una assenza di giuoco fra albero e spinotto. Le dentature a V impiegate in tal caso corrispondono a dentature a V normalizzate. Tuttavia le forze di introduzione a pressione differiscono considerevolmente in dipendenza delle tolleranze di fabbricazione.

In una tale esecuzione è svantaggioso che è necessaria un'alta forza di introduzione a pressione, che rende difficile specialmente lo smontaggio di un tale albero snodato per la riparazione. Un tale collegamento pertanto ad esempio per il montaggio di un nuovo soffietto nello stato montato nel veicolo non può essere rimosso e reintrodotto a pressione dopo il montaggio del soffietto. È inoltre svantaggioso che può verificarsi la formazione di ossido di ferro da ossidazione per attrito, che rende fortemente difficile la rimozione del collegamento.

L'invenzione si pone il compito di realizzare un dispositivo per collegare un albero tubolare con uno spinotto, che è montabile in maniera semplice e porta ad un fissaggio delle due parti reciprocamente ed inoltre è amovibile semplicemente anche per una ripetizione di un montaggio .

Questo problema viene risolto secondo l'invenzione per il fatto che il profilo dell'albero tubolare è rappresentato da una parete tubolare dell'albero tubolare, che si estende almeno sulla lunghezza di copertura ed è di sezione trasversale ondulata, e che l'albero tubolare è serrato rispetto allo spinotto mediante mezzi di serraggio agenti sulla superficie esterna dell'albero tubolare nell'ambito della lunghezza di copertura del loro profilo rispetto al controprofilo.

In una tale esecuzione è vantaggioso il fatto che è possibile un montaggio senza forze e che è possibile in maniera semplice il serraggio successivo mediante i mezzi di fissaggio. Al riguardo sono necessarie soltanto modeste forze. Con il serraggio oltre alla protezione assiale si ottiene contemporaneamente anche un'assenza di giuoco. Inoltre sussiste una semplice possibilità di rimozione, cosicché successivamente con modesto dispendio è possibile ottenere uno smontaggio, ad esempio per sostituire uno snodo oppure soltanto un soffietto.

Nell'esecuzione dell'invenzione è previsto che gli incavi del profilo dell'albero tubolare ed i risalti del controprofilo dello spinotto nello stato non serrato si toccano linearmente sui loro fianchi.

Per una tale conformazione è vantaggioso che sono possibili modeste forze di montaggio in seguito al contatto lineare. Con i mezzi di serraggio ha luogo un serraggio tale che il contatto lineare si trasforma in un contatto superficiale. Al riguardo per una prima forma di conformazione è previsto che fra i risalti del profilo, formati dalla forma ondulata dell'albero tubolare e orientati verso l'interno, e gli incavi del controprofilo dello spinotto è presente un'intercapedine, e che i mezzi di serraggio esercitano una forza sulla superficie di base degli avvallamenti esterni dell'ondulazione, che sono formati sulla superficie esterna dell'albero tubolare e si trovano fra due incavi del profilo.

Con l'azione delle forze di fissaggio sulla superficie di base degli avvallamenti dell'ondulazione ha luogo una deformazione tale che la parete dell'albero tubolare poggia strettamente con il proprio profilo sul controprofilo dello spinotto. Pertanto si ottiene un contatto a prevalente estensione superficiale.

Conformemente ad una prima forma di conformazione è previsto che i mezzi di serraggio sono rappresentati da ima flangia divisa in due metà a flangia, laddove il piano di divisione contiene l'asse longitudinale e le metà della flangia sono serrate l'una contro l'altra, e che la flangia racchiude l'albero tubolare e sul proprio contorno interno racchiudente l'albero tubolare possiede sporgenze con superfici di sostegno accostabili a pressione contro le superfici di base degli avvallamenti dell'ondulazione.

Preferibilmente per produrre le forze di serraggio sono previsti mezzi di serraggio comprendenti uno oppure più elementi di serraggio con superfici di sostegno, poggianti contro le superfici di base degli avvallamenti esterni dell'ondulazione dell'albero tubolare, ed elementi di fissaggio, laddove gli elementi di fissaggio agiscono radialmente verso l'interno sull'asse longitudinale sugli elementi di serraggio.

Conformemente ad una prima forma di realizzazione è previsto un elemento di serraggio eseguito come manicotto fessura avente sporgenze, che sono rivolte verso l'interno, presentano le superfici di sostegno e il manicotto poggia sull'albero tubolare. In tal caso l'elemento di serraggio sulla propria superficie esterna è dotato di due superfici coniche di sensi contrari fungenti da superfici di fissaggio. Sulle superfici di fissaggio è calzato rispettivamente un anello di fissaggio con un corrispondente foro conico. Gli anelli di fissaggio sono serrabili l'uno contro l'altro e pertanto producono una forza di fissaggio radiale.

Alternativamente possono essere previsti più elementi di serraggio, che presentano rispettivamente una superficie di sostegno e sono disposti in rispettivamente un avvallamento dell'ondulazione. Tutti gli elementi di serraggio rispettivamente sulla loro superficie esterna sono dotati di superfici coniche parziali fungenti da superfici di fissaggio. Queste si integrano complessivamente a formare superfici coniche. Due anelli di fissaggio sono dotati rispettivamente di fori conici e calzati sulle superfici di fissaggio e serrabili l'uno contro l'altro per l'ottenimento della forza di fissaggio.

Gli anelli di fissaggio o possono essere serrati l'uno contro l'altro medianti viti oppure vengono serrati reciprocamente mediante tiranti. Come tirante si prende in considerazione ad esempio un filo o materiale a sezione tonda, che assialmente è fatto passare attraverso fori degli anelli di fissaggio ed è angolato alle estremità, cosicché le estremità angolate poggiano contro le superfici dei due anelli di fissaggio opposte l'una all'altra. Alternativamente è possibile utilizzare per il serraggio rivetti cavi, cosicché la pinza di fissaggio necessaria per il loro montaggio è utilizzabile contemporaneamente per serrare l'uno contro l'altro gli anelli di fissaggio.

È inoltre proposto l'impiego di mezzi di serraggio comprendenti uno o più elementi di serraggio sostenuti contro i fianchi di due vicine prominenze esterne dell'ondulazione dell'albero tubolare.

Si ottiene un impiego particolarmente vantaggioso per il dispositivo secondo l'invenzione in un albero snodato formato da due snodi omocinetici con rispettivamente una parte esterna e una parte interna e con un albero di collegamento collegante le relative parti interne. In tal caso il dispositivo serve per collegare almeno una delle parti interne avente uno spinotto, con l'albero di collegamento eseguito come albero tubolare. La conformazione dell'albero tubolare e il collegamento ondulato tengono conto anche del fatto che si dovranno produrre masse da accelerare il più possibile modeste. Con la conformazione dell'albero tubolare in forma ondulata si ottiene la possibilità di aumentare la resistenza e contemporaneamente anche un miglioramento del comportamento vibratorio.

Esempi di realizzazione preferiti dell'invenzione e relativo impiego per un albero snodato omocinetico da impiegare in un dispositivo di azionamento per autoveicoli sono rappresentati schematicamente nel disegno ed illustrati dettagliatamente da questo.

In particolare:

la figura 1 mostra una vista laterale sezionata di un albero snodato omocinetico, in cui è impiegato il dispositivo di collegamento secondo l'invenzione,

la figura 2 mostra una sezione trasversale conforme alla linea di sezionamento II-II della figura 1,

la figura 3 mostra una sezione longitudinale parziale attraverso una prima forma di realizzazione del dispositivo di collegamento con due metà a flangia,

la figura 4 mostra una sezione IV-IV relativa alla figura 3/

la figura 5 mostra una sezione longitudinale parziale secondo la linea di sezionamento V-V della figura 6 attraverso una forma di realizzazione con un manicotto fessurato, che è calzato sull'albero tubolare e provoca una forza di serraggio tramite anelli di fissaggio, laddove gli anelli di fissaggio sono serrati l'uno contro l'altro tramite viti,

la figura 6 mostra una sezione trasversale relativa alla figura 5, laddove tuttavia sono omessi gli anelli di fissaggio,

la figura 7 mostra una conformazione alternativa con più elementi di serraggio in una rappresentazione corrispondentemente alla figura 6,

la figura 8 mostra una sezione longitudinale conforme alla linea di sezionamento VIII-VIII della figura 9 attraverso un dispositivo di collegamento con un manicotto corrispondentemente alla figura 5, laddove tuttavia per il serraggio assiale degli anelli di fissaggio sono stati scelti tiranti, e

la figura 9 mostra una sezione trasversale relativa alla figura 8 conformemente alla linea di sezionamento IX-IX. La figura 1 mostra un albero snodato omocinetico 1, come quello servente ad esempio a trasmettere coppie fra il differenziale dell'asse anteriore o il differenziale dell'assale posteriore di un autoveicolo e la relativa ruota anteriore, rispettivamente posteriore. Un tale albero snodato 1 è formato dai due snodi omocinetici 2, 3 collegati fra di loro per mezzo di un albero di collegamento 4. In tal caso l'albero di collegamento 4 è eseguito come albero tubolare. L'albero snodato 1 è rappresentato nella sua posizione distesa, cosicché tutti gli elementi costruttivi possiedono l'asse longitudinale 5 comune . Al raccordo dei due snodi omocinetici 2, 3 servono mezzi di raccordo 6, che per lo snodo omocinetico 2 sono eseguiti come spinotti a innesto con una dentatura mentre per lo snodo omocinetico 3 sono eseguiti come flangia. Ad esempio lo spinotto 6 serve al collegamento con il mozzo di una ruota anteriore o posteriore e la flangia 6 dello snodo omocinetico 3 serve al collegamento con una uscita di trasmissione del differenziale dell'assale anteriore, rispettivamente posteriore. Lo snodo omocinetico 2 comprende la parte esterna 7 e la parte interna 8 disposta nella cavità della parte esterna 7 dello snodo. Parte esterna 7 e parte interna 8 dello snodo presentano coppie di piste contrapposte, nelle quali sono disposte sfere 9 per trasmettere coppie. Sono disposte distribuite sul contorno più di tali coppie di piste per sfere. Le sfere 9 di tutte le coppie di piste sono guidate in una gabbia 10. La parte interna 8 dello snodo è dotata di uno spinotto 11 servente al collegamento con l'albero di collegamento nella forma dell'albero tubolare 4. L'albero di collegamento eseguito come albero tubolare 4 in sezione trasversale è eseguito come tubo ondulato. In relazione al secondo snodo omocinetico 3 è prevista una disposizione di spostamento consentente una variazione della distanza fra i due snodi omocinetici 2, 3.

Per collegare l'albero tubolare 4 e lo spinotto 11 servono mezzi di serraggio 12 collocati sulla superficie esterna dell'albero tubolare 4. Per l'accoppiamento solidale alla rotazione fra albero tubolare 4 e spinotto 11 si utilizza la forma ondulata dell'albero tubolare 4. Lo spinotto 11 è dotato di un profilo 14, adattato al profilo 13 dell'albero tubolare, sulla sua superficie esterna, cosicché si ottiene un collegamento a innesto consentente la trasmissione di coppie fra entrambi, e precisamente spinotto 11 ed albero tubolare 4. Il fissaggio dell'albero tubolare 4 rispetto allo spinotto 11 avviene tramite i mezzi di serraggio 12. Dalla figura 2 è rilevabile una sezione trasversale nell'ambito dello spostamento. Da ciò è riconoscibile la forma ondulata della parete 22 dell'albero tubolare 4. Si ottengono rispettivamente alternativamente sul contorno una prominenza esterna 17 ed un avvallamento esterno 18 dell'ondulazione. Questa conformazione prosegue fino nell'ambito dell'albero tubolare 4, collocato sullo spinotto 11.

Dalle figure 3 e 4 è riconoscibile una prima forma di realizzazione di un collegamento fra albero tubolare 4 e spinotto 11 con il mezzo di serraggio 12. L'albero tubolare 4 è eseguito come tubo ondulato, ossia la sua parete 22 presenta una forma ondulata, riconoscibile dalla figura 4 con risalti ed incavi distribuentisi sul contorno. In tal modo nel foro dell'albero tubolare 4 è formato un profilo presentante risalti 15 degli incavi 16 rivolti verso l'interno. Da ciò esternamente si ottiene parimenti una forma ondulata con una prominenza esterna 17 dell'ondulazione, che viene staccata da un avvallamento esterno 18 dell'ondulazione eccetera. Un ·incavo 16 del profilo pertanto è situato nella prominenza esterna 17 dell'ondulazione. I risalti 15 ed incavi 16 e corrispondentemente le prominenze esterne 17 dell'ondulazione e gli avvallamenti esterni 18 dell'ondulazione si estendono parallelamente all'asse longitudinale 5 dell'albero tubolare 4. Lo spinotto 11 sulla propria superficie esterna è dotato di un corrispondente controprofilo abbracciante risalti 19 ed incavi 20. Il profilo 13 e il controprofilo 14 si coprono con la lunghezza di copertura 21. Il profilo e il controprofilo sono eseguiti in modo che si ottiene un contatto in forma lineare in corrispondenza dei fianchi 23 e 24.

Fra il risalto 15 del profilo, orientato verso l'interno, e l'incavo 20 del controprofilo è prevista un'intercapedine 25.

Come mezzo di serraggio 12 serve una flangia 27 formata da due metà 28, 29 divise in un piano 30 contenente l'asse longitudinale 5. Le due metà 28, 29 della flangia racchiudono insieme l'albero tubolare 4 e presentano un contorno interno sostanzialmente adattato alla superficie esterna dell'albero tubolare, laddove tuttavia sulle due metà 28, 29 della flangia sono previste sporgenze 31 orientate verso l'interno e le cui superiici radialmente interne sono eseguite come superfici di sostegno 32 a contatto con le superfici di base 26 degli avvallamenti 18 dell'ondulazione. Le due metà 28, 29 della flangia sono serrate l'una contro l'altra mediante viti 40, cosicché radialmente in direzione dell'asse longitudinale 5 forze di fissaggio, rispettivamente tramite le superfici di sostegno 32 vengono esercitati sulle superfici di base 26. Da ciò ha luogo un serraggio delle prominenze 17 dell'ondulazione, previste fra due avvallamenti 18 dell'ondulazione, in modo tale che i loro fianchi si deformano e si ottiene un appoggio superficiale rispetto ai fianchi 24 del controprofilo. Con il serraggio si eliminano eventuali giuochi necessari per assemblare facilmente spinotto 11 ed albero tubolare 4. Per sostituire ad esempio i soffietti necessari per la chiusura a tenuta degli snodi è possibile rimuovere il collegamento. Pertanto si ottiene una vantaggiosa possibilità di manutenzione senza che si debba smontare l'albero snodato dal veicolo.

Nelle figure 5 e 6 è mostrata una conformazione alternativa dei mezzi di serraggio. È disegnato parimenti di nuovo lo spinotto 11 innestato nell'albero tubolare 4. Sulla superficie esterna dell'albero tubolare 4 è innestato un manicotto come elemento di serraggio 33. L'elemento di serraggio 33 a forma di manicotto è fessurato, cosicché con l'azione di forze di fissaggio radiali si imposta una riduzione diametrale. L'elemento di serraggio 33 sulla propria superficie interna è dotato di sporgenze 31, che sono distribuite sul contorno e si corrispondono con gli avvallamenti esterni dell'ondulazione dell'albero tubolare 4. Essi presentano superfici di sostegno poggianti contro le superfici di base nell'ambito degli avvallamenti esterni dell'ondulazione. Partendo dall'estremità l'elemento di serraggio 33 a forma di manicotto presenta superfici di fissaggio coniche 36, 37, il cui diametro partendo dalle superfici frontali aumenta verso il centro del manicotto. Sulle due superfici di fissaggio coniche 36, 37 è montato rispettivamente un anello di fissaggio 34, 35. I due anelli di fissaggio 34, 35 a tale scopo presentano fori 38, 39 corrispondenti alle superfici di fissaggio 36, 37. 1 due anelli di fissaggio 34, 35 possiedono fori per viti 40, che si corrispondono reciprocamente e sono distribuiti sul loro contorno e tramite le viti gli anelli di fissaggio 34, 35 possono essere serrati l'uno sull'altro, cosicché tramite le superfici di fissaggio coniche 36, 37 si ottiene una contrazione dell'elemento di serraggio 33. In tal modo le superfici di sostegno 32 esercitano pressione sulle superfici di base 26 degli aw allamenti esterni 18 , dell'ondulazione e deformano la parete 22 dell'albero tubolare 4 nell'ambito delle provenienze dell'ondulazione, in modo tale che i fianchi del profilo poggiano sui fianchi del controprofilo e vengono fissati reciprocamente albero tubolare 4 e spinotto 11 dell'albero.

La figura 7 mostra una forma di realizzazione modificata, laddove sono previsti singoli elementi di fissaggio 33a, ossia reciprocamente separati, che sono sostenuti eventualmente in una gabbia, che può essere fatta ad esempio di un materiale sintetico. Gli elementi di fissaggio 33a possiedono superfici di fissaggio di cui è visibile soltanto una superficie 36. Le superfici di fissaggio 36, 37 corrispondono nell'andamento a quelle dell'elemento di serraggio 33 eseguito come manicotto. Sulle superfici di fissaggio degli elementi di serraggio 33a sono collocati parimenti anelli di fissaggio con fori. I fori sono di conformazione conica, ossia la conformazione degli anelli di fissaggio corrisponde a quelle secondo la figura 5. I singoli elementi di serraggio 33a possiedono superfici di sostegno 32 poggianti contro le superfici di base 26 degli avvallamenti esterni 18 dell'ondulazione.

Nelle figure 8 e 9 è rappresentata un'esecuzione alternativa per il serraggio degli anelli di fissaggio secondo la figura 5. Mentre nella forma di realizzazione secondo la figura 5 per il serraggio reciproco servono viti 40, nella forma di realizzazione secondo le figure 8 e 9 per il serraggio assiale degli anelli di fissaggio 34a, 34b sono stati scelti tiranti 41. I tiranti 41 sono fatti di un elemento in acciaio a sezione tonda. 1 tiranti 41 sono associati con distribuzione sul contorno agli anelli di fissaggio 34a, 35a ed attraversano fori 44, 45 dei due anelli di fissaggio 34a, 35a. I fori 44, 45 si estendono parallelamente all'asse longitudinale 5. Le estremità dei tiranti 41 sporgono assialmente oltre alle superfici terminali delle superfici frontali degli anelli di fissaggio 34a, 35a fra di loro non affacciate. Le estremità 42 e 43 dopo il serraggio degli anelli di fissaggio 34a, 35a vengono angolate e si dispongono contro le superfici frontali, fra di loro non affacciate, degli anelli di fissaggio 34a, 35a e li mantengono nello stato serrato. Al serraggio serve parimenti un manicotto come elemento di serraggio 33, come esso è stato illustrato in relazione alla figura 5.

Legenda

Claims

Rivendicazioni 1. Dispositivo per collegare un albero tubolare (4) con uno spinotto (11), laddove l'albero tubolare (4) nel proprio foro presenta un profilo (13), in cui si impegna lo spinotto (11) con un corrispondente controprofilo (14) della sua superficie esterna con una lunghezza di copertura (21) di entrambi i profili (13, 14), laddove inoltre il profilo (13) e il controprofilo (14) sono serrati l'uno contro l'altro e presentano, con distribuzione sul contorno, risalti (15, 19) ed incavi (20, 16) che si estendono parallelamente rispettivamente nei confronti dell'asse longitudinale (5) e si impegnano reciprocamente, caratterizzato dal fatto che il profilo (13) dell'albero tubolare (4) è rappresentato da una parete tubolare (27) dell'albero tubolare, che si estende almeno sulla lunghezza di copertura (21) ed è sagomata di sezione trasversale a forma di ondulazione, e dal fatto che l'albero tubolare (4) è serrato rispetto allo spinotto (11) mediante mezzi di serraggio (12) che agiscono sulla superficie esterna dell'albero tubolare (4) nell'ambito della lunghezza di copertura (21) del suo profilo (13) rispetto al controprofilo (14).
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli incavi (16) del profilo (13) dell'albero tubolare (4) e i risalti (19) del controprofilo (14) dello spinotto (11) nello stato non serrato si toccano linearmente in corrispondenza dei loro fianchi (23, 24).
3. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che fra i risalti (15) del profilo (13), formati dalla forma ondulata dell'albero tubolare 4 e orientati verso l'interno, e gli incavi (20) del controprofilo (14) dello spinotto (11) è prevista un'intercapedine (25), e che i mezzi di serraggio (12) esercitano una forza sulla superficie di base (26) degli avvallamenti esterni (18) dell'ondulazione, che sono formati sulla superficie esterna dell'albero tubolare (4) e si trovano fra due incavi (16) del profilo (13).
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la forza che esercitano i mezzi di serraggio (12) è orientata radialmente sull'asse longitudinale (5).
5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 3 oppure 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di serraggio (12) sono rappresentati da una flangia (27) divisa in due metà (28, 29), laddove il piano di divisone (30) contiene l'asse longitudinale (5) e le metà (28, 29) della flangia sono serrate l'una contro l'altra, e che la flangia (27) racchiude l'albero tubolare (4) e sul proprio contorno interno racchiudente l'albero tubolare (4) possiede sporgenze (31) con superiici di sostegno (32), che sono accostabili a pressione contro le superfici di base (26) degli avvallamenti (18) dell'ondulazione (figure 3 e 4).
6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 3 oppure 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di serraggio (12) comprendono uno o più elementi di serraggio (33) con superfici di sostegno (32) poggianti contro le superfici di base (26) degli avvallamenti esterni (18) dell'ondulazione dell'albero tubolare (4), e inoltre elementi di fissaggio (34, 35), e che gli elementi di fissaggio (34, 35) agiscono radialmente verso l'interno sull'asse longitudinale (5) sugli elementi di serraggio (33) (Figure 5 fino a 9).
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che è previsto un elemento di serraggio (33) eseguito come manicotto fessurato avente sporgenze (31), che sono orientate verso l'interno e presentano le superfici di sostegno (32), il quale manicotto poggia sull'albero tubolare (4), e che l'elemento di serraggio (33) sulla propria superficie esterna presenta due superfici coniche di senso contrario come superfici di fissaggio (36, 37), e che sulle superfici di fissaggio (36, 37) è collocato rispettivamente un anello di fissaggio (34, 35) con un corrispondente foro conico (38, 39) e infine che gli anelli di fissaggio (34, 35) sono serrabili l'uno contro l'altro (Figura 5, 6, 8, 9).
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che sono previsti più elementi di serraggio (33a) che presentano la superficie di sostegno (32) e sono disposti rispettivamente in un avvallamento (18) dell'ondulazione, e che tutti gli elementi di serraggio (33a) sulla loro superficie esterna sono dotati di due superfici coniche di sensi contrari, integrantesi a formare superfici dì fissaggio (36, 37), e infine che due anelli di fissaggio (34, 35) con fori conici (38, 39) sono collocati sulle superfici di fissaggio (36, 37) e sono serrabili reciprocamente (figura 7).
9. Dispositivo secondo le rivendicazioni 7 oppure 8, caratterlegato dal fatto che gli anelli di fissaggio (34, 35) sono serrabili l'uno contro l'altro mediante viti (40) (Figura 5).
10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 7 oppure 8, caratterizzato dal fatto che gli anelli di fissaggio (34, 35} sono serrabili l'uno contro l'altro mediante tiranti (41) (figura 8).
11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che i tiranti (41) sono fatti passare assialmente attraverso fori (44, 45) degli anelli di fissaggio (34a, 35a), sono angolati alle estremità e poggiano contro le superfici degli anelli di fissaggio (34a, 35a) fra di loro non affacciate.
12. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi di serraggio (12) agiscono rispettivamente sui fianchi (46, 47) di due vicine prominenze esterne (17) dell'avvallamento sulla superficie esterna dell'albero tubolare (4) presentante la forma ondulata ed esercitano una forza di serraggio orientata sui risalti (19) del controprofilo (14) dello spinotto (11).
13. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 12, caratterizzato dall'impiego in un albero snodato (1), che comprende due snodi omocinetici (2, 3) con rispettivamente una parte esterna (7) e una parte interna (8) ed un albero di collegamento (4) collegante le parti interne (7), e per il collegamento di almeno una delle parti interne (7) possiede uno spinotto (11) collegato con l'albero di collegamento eseguito come albero tubolare (4).