ITMI20131087A1 - Materiale auto-adesivo linerless - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“MATERIALE AUTO-ADESIVO LINERLESSâ€

CAMPO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione ha per oggetto un processo per ottenere un materiale auto-adesivo linerless a partire da un materiale auto-adesivo avente uno strato di supporto (liner). L’invenzione riguarda anche un macchinario per realizzare tale processo.

STATO DELL’ARTE

Nel settore delle etichette auto-adesive sono note etichette cosiddette senza strato di supporto (“linerless†). Tipicamente, tali etichette presentano una costruzione multi-strato comprendente un substrato in materiale polimerico (ad esempio in polipropilene) rivestito su un lato con un materiale anti-aderente (“release coating†), normalmente silicone, e sul lato opposto con un adesivo sensibile alla pressione (“pressure sensitive adhesive, PSA†). Tra il substrato ed il PSA à ̈ normalmente applicato uno strato di stampa recante l’informazione che si desidera comunicare all’utilizzatore finale, ad esempio un logo, un disegno, un marchio e/o una scritta.

Questa particolare costruzione dell’etichetta non richiede la presenza di un uno strato di supporto (“liner†o “backing substrate†) con l’indubbio vantaggio di diminuire i materiali di scarto collegati al processo di etichettatura di un articolo, rispetto all’utilizzo di etichette “convenzionali†che, invece, includono la presenza di uno strato di supporto dal quale l’etichetta auto-adesiva deve essere separata prima di poterla applicare ad una superficie.

Le etichette auto-adesive “linerless†, oltre ad avere il vantaggio sopra esposto di ridurre sensibilmente la quantità di materiale di scarto da smaltire, presentano al contempo alcuni svantaggi legati principalmente al fatto di richiedere l’impiego, da parte dello stampatore, di una macchina di stampa molto costosa ed il cui funzionamento à ̈ complesso.

Al contrario, le etichette auto-adesive “convenzionali†, che cioà ̈ includono uno strato di supporto (“liner†o “backing substrate†), tipicamente presentano una costruzione multi-strato in cui il substrato in materiale plastico, sul quale viene effettuata la stampa, à ̈ rivestito, sulla superficie opposta a quella di stampa, con un adesivo PSA. Lo strato adesivo à ̈ protetto nella fase di non utilizzo dell’etichetta da un liner normalmente costituito da uno strato di plastica, carta, tessuto o altro materiale, rivestito con un materiale antiaderente (ad esempio silicone), il quale à ̈ a contatto con l’adesivo PSA dell’etichetta. Quando l’etichetta viene applicata ad una superficie l’etichetta viene rimossa da liner, lasciando libero lo strato di adesivo che aderirà alla superficie di applicazione mediante pressione dell’etichetta sulla superficie stessa. Una volta rimossa l’etichetta, il liner deve essere smaltito oppure, se possibile, riciclato per altri usi. In entrambi i casi sono evidenti i costi collegati ad un eventuale smaltimento o recupero del liner.

Nell’ambito delle etichette auto-adesive comprendenti uno strato di supporto, à ̈ noto un tentativo di risolvere il problema dello smaltimento del liner dalla domanda di brevetto brasiliano PI0902205-8.

In questa domanda di brevetto viene descritto un processo per ottenere nastri di etichette autoadesive o simili senza nastro di supporto o protezione (linerless), in cui un nastro di materiale auto-adesivo costituito da uno strato frontale di plastica (ad esempio, BOPP, PVC, polietilene, poliestere) o carta, uno strato di PSA (ad esempio, adesivo “hot melt†o acrilico) ed un liner in plastica trasparente, siliconato sul lato a contatto con l’adesivo PSA, viene prima svolto da una bobina e poi stampato sul lato frontale di plastica o carta. Sulla superficie stampata viene quindi applicato un adesivo in modo da formare un nastro di etichette adesivizzate in superficie. La natura dell’adesivo utilizzato per tale operazione non à ̈ specificata nella descrizione, dove si parla genericamente di adesivo comunemente utilizzato nel settore per ottenere un’adesione permanente.

Il liner à ̈ quindi separato dal nastro di etichette adesivizzate, formando 2 nastri, uno di carta o plastica stampato e adesivizzato, l’altro costituito dal liner. Il liner viene spostato lateralmente e riposizionato sopra il nastro di etichette adesivizzate, con lo strato antiaderente di silicone rivolto verso l’alto e lo strato di plastica trasparente a contatto con il nastro di etichette adesivizzate. Si procede quindi alla ri-laminazione del liner, posizionato come descritto, con il nastro di etichette stampate ed adesivizzate, ottenendo un nastro di etichette di fatto senza strato di supporto o protezione, quindi senza liner (linerless). Il processo prevede anche una fase finale di riavvolgimento del nastro di etichette linerless ottenuto.

Questo tipo di processo sebbene consenta di affrontare il problema del recupero e del riutilizzo del liner, non sembrerebbe agevolmente praticabile dagli stampatori, cioà ̈ dai soggetti che dovrebbero attuare il processo stesso. Infatti, secondo gli insegnamenti di PI0902205-8, gli stampatori si troverebbero a dover gestire un processo in cui à ̈ prevista una fase di applicazione di un adesivo (quindi di un composto chimico normalmente di natura polimerica) sulla superficie stampata del nastro di etichette. Questo comporterebbe per lo stampatore la necessità di implementare una serie di procedure di sicurezza relative alla manipolazione di sostanze chimiche libere potenzialmente dannose per la salute degli operatori che ne vengono a contatto, per le quali lo stampatore non à ̈ normalmente attrezzato e che, comunque, comporterebbero degli investimenti ai quali non tutti gli stampatori potrebbero essere interessati.

Inoltre, la necessità, prevista dal processo di PI0902205-8, di dover applicare l’adesivo direttamente sul frontale del nastro di etichette, non consente di poter operare alle velocità di produzione alle quali normalmente si lavora nel settore della produzione e stampa delle etichette. Il procedimento dell’arte nota potrebbe, quindi, rappresentare il “collo di bottiglia†dell’intero sistema di etichettatura dei prodotti, comportando un rallentamento globale della produzione di etichette stampate.

Un altro svantaggio del processo dell’arte nota à ̈ rappresentato dal fatto che la stampa dell’etichetta à ̈ effettuata in linea con il sistema di disaccoppiamento-riaccoppiamento del liner. E’ infatti prevedibile che possano insorgere problemi nel caso in cui la stampa effettuata sulla superficie dell’etichetta non giunga al successivo step di applicazione diretta dell’adesivo (applicazione che avviene proprio sulla superficie stampata) in condizioni ottimali di asciugatura. In questa situazione si potrebbero, quindi, verificare alterazioni della stampa eseguita (ad esempio sbavature, cambio di colore ecc.) che comprometterebbero l’estetica finale dell’etichetta.

In alternativa, se dovesse insorgere la necessità di dover rallentare il processo per ottenere una completa asciugatura della stampa, ciò comporterebbe un ulteriore rallentamento dell’intero processo di produzione dell’etichetta linerless e quindi dell’intera filiera di produzione di di etichette stampate.

A corollario dei suddetti svantaggi, occorre aggiungere che il processo dell’arte nota non fornisce un chiaro e preciso insegnamento in relazione al tipo di adesivo che può essere applicato alla superficie stampata del nastro di etichette e neanche delle condizioni necessarie ad ottenere la laminazione permanente del liner e del nastro di etichette adesivizzato.

Alla luce di quanto sopra discusso à ̈ evidente come permanga ancora nel settore delle etichette auto-adesive “convenzionali†, cioà ̈ quelle che presentano uno strato di supporto antiaderente applicato all’adesivo PSA, di affrontare e risolvere, in maniera industrialmente applicabile, il problema di ridurre la quantità di materiale di scarto da dover smaltire (o eventualmente riciclare) e quindi dei costi totali relativi al processo di etichettatura.

E’ quindi uno scopo della presente invenzione quello di mettere a disposizione un processo industrialmente applicabile per la produzione di un materiale auto-adesivo linerless a partire da un materiale auto-adesivo con liner, che consente di risolvere il problema di abbattere i costi di smaltimento dei liner, e di superare gli inconvenienti dell’arte nota sopra esposti.

Data la praticità di applicazione del processo dell’invenzione, esso diventa attrattivo ed implementabile in maniera semplice ed a costi contenuti, dagli stampatori, cioà ̈ da quei soggetti che, all’interno della filiera dell’etichettatura degli oggetti, si pongono come intermedi tra i produttori delle etichette auto-adesive (con o senza liner) e l’utilizzatore finale delle etichette, cioà ̈ l’industria produttrice di prodotti confezionati (ad esempio, in flaconi, bottiglie o altro imballo) che necessitano di un’etichettatura.

Inoltre, il processo dell’invenzione consente di preparare un materiale auto-adesivo linerless impiegando una quantità totale di materiale inferiore rispetto al normale. Infatti, i vari strati che compongono il materiale autoadesivo ottenuto con il processo dell’invenzione sono di spessore ridotto rispetto ai normali spessori che si utilizzano nel settore. Questo risparmio di materiale consente una riduzione sensibile dei costi di etichettatura.

Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una macchina per l’esecuzione del processo dell’invenzione che permette di produrre un materiale autoadesivo linerless, a partire da un materiale autoadesivo con liner, in continuo ed alle velocità normalmente utilizzate nel settore della stampa delle etichette auto-adesive.

Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un materiale auto-adesivo con liner da utilizzarsi come materiale di partenza per la produzione di un materiale auto-adesivo linerless mediante il processo dell’invenzione. Il materiale auto-adesivo linerless ottenuto/ottenibile con il processo dell’invenzione forma anch’esso oggetto dell’invenzione. Sia il materiale auto-adesivo con liner di partenza, sia quello senza liner ottenuto con il processo dell’invenzione presentano uno spessore complessivo (e dei singoli strati) inferiore rispetto agli spessori dei materiali auto-adesivi noti. Infatti, i materiali auto-adesivi con liner noti presentano uno strato frontale da 50 µm a 100 µm, uno strato adesivo di circa 20 µm ed un liner da 23 a 70 µm. I materiale auto-adesivi linerless, invece, sia quelli conosciuti nel settore sia lo specifico linerless oggetto del brevetto PI0902205-8, comprendono uno strato frontale di 30-50 µm e un adesivo da 20 µm. Il materiale auto-adesivo dell’invenzione (sia quello di partenza che il linerless ottenuto al termine del processo) comprende, invece, spessori dei vari materiali decisamente inferiori rispetto a quelli noti. Ad esempio, entrambi i materiali auto-adesivi possono comprendere uno strato frontale di 25µm, un adesivo di 18µm e un liner di 12 µm.

La possibilità di raggiungere spessori così bassi consente un forte risparmio in termini di costi globali del processo, ad esempio perché à ̈ possibile poter caricare più materiale per unità di caricamento sulla macchina applicatrice di etichette.

SOMMARIO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione riguarda un processo per produrre un materiale auto-adesivo senza strato di supporto (linerless) a partire da un materiale auto-adesivo avente uno strato auto-adesivo ed uno strato di supporto (liner o backing substrate), comprendente uno step di disaccoppiamento (o delaminazione) del liner dal materiale auto-adesivo di partenza, uno step di attivazione del liner o in alternativa dello strato auto-adesivo (preferibilmente della superficie frontale dello strato auto-adesivo) per promuoverne l’adesione, uno step di trasferimento del liner sopra lo strato auto-adesivo, eseguito prima o dopo l’attivazione del liner o dello strato auto-adesivo, ed uno step di ri-accoppiamento del liner con lo strato autoadesivo. L’attivazione del liner o dello strato auto-adesivo può essere fatta prima, dopo o durante lo step di ri-accoppiamento del liner con lo strato auto-adesivo. Preferibilmente, il processo comprende anche uno step iniziale di svolgimento del materiale auto-adesivo da disaccoppiare e uno step finale di riavvolgimento del materiale ri-accoppiato in bobina.

L’invenzione riguarda anche una macchina per produrre un materiale auto-adesivo linerless secondo il processo sopra descritto, comprendente mezzi per effettuare la delaminazione del liner dallo strato auto-adesivo, mezzi per effettuare l’attivazione del liner o dello strato auto-adesivo, mezzi per trasferire il liner sopra lo strato auto-adesivo (collocati prima o dopo detti mezzi di attivazione del liner o dello strato auto-adesivo) e mezzi per ri-laminare il liner e lo strato auto-adesivo. I mezzi per effettuare l’attivazione del termoadesivo sono posti prima, dopo o in corrispondenza di detti mezzi per ri-laminare il liner e lo strato auto-adesivo. La macchina comprende preferibilmente anche mezzi per svolgere la bobina di materiale auto-adesivo con liner iniziale e mezzi per riavvolgere il materiale auto-adesivo linerless finale, ottenuto al termine del processo.

In una forma preferita di realizzazione del processo dell’invenzione, prima del riavvolgimento in bobina, il materiale auto-adesivo linerless viene sottoposto a fustellatura e/o microperforazione utilizzando, preferibilmente ma non esclusivamente, il sistema descritto nella domanda di brevetto EP2185426 a nome CatchPoint Limited.

Il materiale auto-adesivo linerless ottenuto con il processo dell’invenzione à ̈ destinato ad essere applicato sugli oggetti da etichettare (ad esempio contenitori di vario genere, quali flaconi, bottiglie, tubetti ecc.), mediante una qualsiasi macchina etichettatrice (specifica per l’applicazione di materiali autoadesivi linerless) nota nel settore. Un esempio preferito, ma non esclusivo, di macchina etichettatrice utilizzabile per applicare il materiale auto-adesivo linerless dell’invenzione à ̈ descritto nella domanda di brevetto EP2407390 a nome Ilti S.r.l..

In una forma particolarmente preferita dell’invenzione, il materiale autoadesivo linerless dell’invenzione à ̈ fustellato e/o microperforato con il sistema descritto in EP2185426a nome CatchPoint Limited, prima del riavvolgimento in bobina, e poi, in una fase successiva, applicato dal consumatore finale (cioà ̈ l’industria che deve etichettare i propri prodotti) agli oggetti da etichettare mediante la macchina etichettatrice di EP2407390 a nome Ilti S.r.l..

L’invenzione riguarda anche un materiale auto-adesivo, utilizzato come materiale di partenza per il processo dell’invenzione, comprendente uno strato auto-adesivo in materiale plastico o cartaceo rivestito su una superficie con un adesivo a pressione (pressure sensitive adhesive, PSA) e, sulla superficie opposta, con uno o più strati di colore oppure con un termoadesivo, ed un liner in materiale plastico (preferibilmente trasparente) rivestito su una superficie con un materiale anti-aderente e, sulla superficie opposta, con un termo-adesivo oppure con uno o più strati di colore. La superficie del liner rivestita con il materiale anti-aderente à ̈ a contatto con l’adesivo PSA dello strato auto-adesivo, allo scopo di proteggere tale adesivo da un possibile contatto esterno. Almeno uno tra lo strato auto-adesivo e il liner sono rivestiti su almeno una delle superfici con un termoadesivo.

L’invenzione riguarda anche un materiale auto-adesivo linerless ottenibile con il processo dell’invenzione in cui il liner, originalmente utilizzato per proteggere l’adesivo PSA da un possibile contatto, à ̈ applicato sullo strato auto-adesivo in modo tale che il termo-adesivo sia posto tra la superficie dello strato auto-adesivo, eventualmente stampata (opposta a quella rivestita con il PSA), e la superficie del liner opposta a quella rivestita con l’agente antiaderente, eventualmente stampa, in modo da realizzare una laminazione permanente e quindi anche una protezione della superficie eventualmente stampata dello strato auto-adesivo o del liner.

Questa particolare costruzione del materiale auto-adesivo linerless oltre ad essere utile per abbattere i costi di smaltimento del liner, consente di ottenere un effetto estetico sorprendente, caratterizzato da un’ottima definizione della stampa, se presente, e da un effetto “lucido†molto attrattivo per il consumatore finale dell’oggetto etichettato.

Inoltre, à ̈ stato sorprendentemente verificato che dopo la ri-laminazione del liner e dello strato auto-adesivo, il termoadesivo rimane stabile a temperature fino a 100°C. Questo à ̈ un indubbio vantaggio che permette di poter trasportare e conservare il materiale auto-adesivo linerless anche a temperature elevate senza che vi sia alterazione del materiale.

Sia il materiale auto-adesivo con liner di partenza sia il materiale autoadesivo linerless ottenuto con il processo dell’invenzione sono preferibilmente a forma di nastro, preferibilmente avvolto in bobina.

Ilmateriale auto-adesivo linerless ottenuto con il processo dell’invenzione comprende una pluralità di strisce, ciascuna comprendente una pluralità di etichette auto-adesive. Ciascuna etichetta auto-adesiva presenta due lati opposti microperforati e due lati opposti continui. Lungo i lati continui, la pluralità di etichette viene suddivisa in una pluralità di strisce mediante la tecnica di fustellatura oppure mediante un taglio tangenziale. Quindi, ciascuna striscia comprende una pluralità di etichette unite insieme mediante lati opposti microperforati. La microperforazione dei lati opposti della pluralità di etichette consente un facile distacco di un’etichetta dall’altra, distacco operato dalla macchina etichettatrice, durante l’applicazione delle etichette agli oggetti da etichettare.

Forma quindi oggetto dell’invenzione anche un’etichetta auto-adesiva ottenibile a partire dal materiale auto-adesivo linerless dell’invenzione secondo quanto sopra descritto.

Il processo dell’invenzione presenta il vantaggio di superare il problema dei costi legati allo smaltimento del liner, mettendo a disposizione un processo che, al contempo, non presenta gli inconvenienti dell’arte nota. Infatti, il processo dell’invenzione non richiede l’utilizzo di prodotto chimici “liberi†, come l’adesivo di PI0902205-8, che devono essere applicati dallo stampatore, al quale invece viene fornito un processo (ed anche un macchinario), facilmente eseguibile senza richiedere l’implementazione di particolari misure di sicurezza per la manipolazione di composti chimici “liberi†.

Lo stampatore, infatti, riceve un rotolo di materiale auto-adesivo che include un liner avente la particolare costruzione dell’invenzione, in cui uno strato di termo-adesivo à ̈ direttamente applicato sulla superficie del liner opposta rispetto a quella rivestita con il polimero siliconico. Oppure, in una forma di realizzazione alternativa, lo stampatore riceve un rotolo di materiale auto-adesivo in cui uno strato di termoadesivo à ̈ direttamente applicato sulla superficie dello strato auto-adesivo opposta rispetto alla superficie rivestita con PSA. In entrambi i casi, se l’utilizzatore finale del materiale auto-adesivo (cioà ̈ l’industria che deve etichettare i propri prodotti), necessita di avere impresso sul materiale auto-adesivo un disegno, logo, marchio e/o scritta, lo stampatore procederà ad effettuare la stampa con una macchina stampatrice convenzionale o digitale. A seconda della forma di realizzazione, lo stampatore effettuerà la stampa sullo strato auto-adesivo, nel caso in cui il termoadesivo à ̈ applicato sul liner, oppure la stampa verrà effettuata sulla superficie del liner opposta a quella rivestita con l’agente anti-aderente, eventualmente trattata con trattamento fisico e/o chimico per predisporla alla stampa.

Terminata la stampa, il materiale auto-adesivo stampato, potrà essere caricato sulla macchina dell’invenzione e sottoposto al processo di delaminazione e ri-laminazione del liner come sopra descritto, senza la necessità di dover applicare prodotti chimici adesivi, in quanto il termoadesivo à ̈ direttamente applicato su una delle due superfici del liner oppure sulla superficie frontale dello strato auto-adesivo.

Pertanto, lo stampatore può effettuare il processo dell’invenzione alle velocità di produzione normalmente impiegate nel settore dell’etichettatura degli oggetti, senza dover rallentare il processo a causa della necessità di applicare un adesivo e di attendere che avvenga una ri-laminazione definitiva tra il liner e lo strato auto-adesivo, come invece succede nel processo di PI0902205-8. Inoltre, nel caso in cui la stampa del materiale auto-adesivo o del liner non avviene in linea (come invece accade nella prior art), ma, se effettuata, viene condotta con una macchina stampatrice convenzionale prima dell’inizio del processo dell’invenzione, non si determinano gli inconvenienti dell’arte nota legati, ad esempio, alla necessità di rallentare il processo di de-laminazione/ri-laminazione al fine di attendere la corretta asciugatura della stampa o, comunque, non si determinano “sbavature†o cambiamenti dei colori della stampa dovuti all’applicazione di un adesivo direttamente su una superficie stampata non completamente asciutta.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

L’invenzione à ̈ qui di seguito descritta in maniera dettagliata anche con riferimento alle annesse figure, in cui:

- la Figura 1 mostra una vista in sezione di una forma di realizzazione del materiale auto-adesivo con strato di supporto (liner) utilizzato come materiale di partenza per il processo dell’invenzione;

- la Figura 2 mostra una vista in sezione del materiale auto-adesivo linerless ottenuto al termine del processo dell’invenzione utilizzando il materiale auto-adesivo di partenza di Fig.1;

- la Figura 3 mostra una vista in sezione di una forma di realizzazione del materiale auto-adesivo con strato di supporto (liner) utilizzato come materiale di partenza per il processo dell’invenzione;

- la Figura 4 mostra una vista in sezione del materiale auto-adesivo linerless ottenuto al termine del processo dell’invenzione utilizzando il materiale auto-adesivo di partenza di Fig.3;

- la Figura 5 mostra una schema della macchina per l’esecuzione del processo dell’invenzione;

- la Figura 6 mostra una vista dall’alto di un materiale auto-adesivo linerless comprendente una pluralità di strisce, ciascuna comprendente una pluralità di etichette auto-adesive, ottenuto dal processo dell’invenzione dopo microperforazione;

- la Figura 7 mostra una striscia di materiale autoadesivo linerless ottenuto con il processo dell’invenzione dopo microperforazione e fustellatura o taglio tangenziale.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE

Il materiale auto-adesivo utilizzato come materiale di partenza per il processo dell’invenzione, comprende:

- uno strato auto-adesivo comprendente un film in materiale plastico o cartaceo avente una superficie frontale, eventualmente rivestita (o laminata) con un termoadesivo, e una superficie, opposta rispetto a quella frontale, rivestita (o laminata) con un adesivo sensibile alla pressione (pressure sensitive adhesive, PSA);

ed, a contatto con il PSA,

- uno strato di supporto (o strato protettivo o liner o backing substrate) comprendente un film di materiale plastico (preferibilmente trasparente) rivestito (o laminato), sulla superficie a contatto con il PSA, con un materiale anti-aderente e sull’altra superficie (cioà ̈ sulla superficie opposta rispetto a quella rivestita con il materiale anti-aderente) eventualmente con un termoadesivo.

Nel materiale auto-adesivo sopra descritto almeno una tra la superficie frontale dello strato auto-adesivo e la superificie dello strato di supporto opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente, Ã ̈ rivestita con un termoadesivo.

Preferibilmente, il materiale plastico dello strato auto-adesivo à ̈ scelto tra poliolefine, ad esempio polietilene (PE) o polipropilene (PP), ad esempio bi-orientato (BOPP), poliesteri, ad esempio, polietilenetereftalato (PET), polivinilcloruro (PVC) e loro miscele. Ad esempio il materiale plastico dello strato auto-adesivo può essere un film co-estruso di due o più dei polimeri elencati. Lo spessore del materiale plastico dello strato auto-adesivo à ̈ compreso tra 10 e 100 µm, preferibilmente tra 12 e 50 µm, variabile a seconda del tipo di materiale plastico impiegato.

Nel caso si utilizzi un materiale cartaceo per lo strato auto-adesivo, esso à ̈ preferibilmente scelto tra carte naturali, carte patinate e carte vergate. Il peso del materiale cartaceo à ̈ compreso tra 50 e 100 g.

Sia il materiale plastico che il materiale cartaceo possono essere trasparenti, colorati e/o metallizzati.

Preferibilmente l’adesivo sensibile alla pressione (PSA) à ̈ un adesivo acrilico (a base solvente, a base acqua oppure UV) o un adesivo in gomma naturale e/o sintetica in solvente o hot melt.Si tratta di adesivi normalmente utilizzati nel settore delle etichette auto-adesive.

Sulla superficie frontale, opposta a quella rivestita con il PSA, può essere applicato un termoadesivo.

Il liner del materiale auto-adesivo comprende un film di materiale plastico preferibilmente scelto tra: PET e PP. Lo spessore del film à ̈ compreso tra 9 e 60 µm, preferibilmente tra 12 e 50 µm.

Il materiale anti-aderente utilizzato per rivestire una delle due superfici del liner à ̈ preferibilmente una resina siliconica (a base acqua, a base solvente, o “solventless†, reticolato con calore o mediante UV).

Sulla superficie opposta del liner (rispetto a quella rivestita con il materiale anti-aderente) può essere applicato un termo-adesivo.

Il termoadesivo applicato sullo strato auto-adesivo oppure al liner à ̈ preferibilmente scelto tra una lacca poliammidica, una lacca poliuretanica e una lacca acrilica.

Il termoadesivo ha la particolarità di non avere proprietà adesive a temperatura ambiente ma di diventare adesivo solo dopo attivazione mediante riscaldamento. Questa caratteristica rappresenta un vantaggio in quanto non si verificano problemi di esposizione verso l’esterno di sostanze adesive durante le fasi di manipolazione del materiale autoadesivo di partenza. Inoltre, durante lo svolgimento del processo dell’invenzione, il termoadesivo viene attivato prima, dopo o durante la rilaminazione dello strato auto-adesivo e del liner, quindi non si registrano problemi relativi alla possibile aderenza di tale adesivo ai componenti della macchina.

Inoltre, l’indubbio vantaggio di questa particolare configurazione del liner o dello strato auto-adesivo (che recano un termo-adesivo già applicato ad una delle sue due superfici) à ̈ quello di rendere l’intero processo di produzione semplice e veloce da applicare per lo stampatore, che non si vede costretto a dover “maneggiare†sostanze chimiche libere (come nel caso del processo dell’arte nota).

Forma quindi oggetto dell’invenzione un liner per materiali auto-adesivi avente la particolare costruzione sopra descritta, cioà ̈ comprendente un termoadesivo direttamente applicato alla superficie opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente..

Forma oggetto dell’invenzione anche uno strato auto-adesivo avente la particolare costruzione sopra descritta, cioà ̈ comprendente un termoadesivo direttamente applicato alla superficie frontale dello strato auto-adesivo.

In una forma preferita di realizzazione, il materiale auto-adesivo utilizzato come partenza per il processo dell’invenzione comprende un ulteriore strato, applicato sopra la superficie frontale dello strato auto-adesivo, oppure sopra la superficie del liner opposta a quella rivestita con il materile anti-aderente, comprendente un promotore dell’adesione della stampa, ad esempio un’emulsione acrilica o poliuretanica.

Preferibilmente, la superficie frontale dello strato auto-adesivo, oppure la superficie del liner opposta a quella rivestita con l’agente anti-aderente, oltre ad essere trattata chimicamente con l’emulsione appena descritta, può anche essere trattata fisicamente mediante un trattamento corona o fiamma (noti nel settore) effettuato, preferibilmente, prima del trattamento chimico, oppure può essere trattata con solo trattamento chimico o solo trattamento fisico. Il trattamento fisico ha lo scopo di aumentare la tensione superficiale della superficie frontale nell’intento di promuovere la successiva adesione degli inchiostri di stampa.

Almeno una tra la superficie frontale dello strato auto-adesivo e la superficie del liner opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente à ̈ trattata fisicamente e/o chimicamente, mentre all’altra superficie à ̈ applicato il termoadesivo.

In una forma preferita di realizzazione, il materiale auto-adesivo utilizzato come materiale di partenza per il processo dell’invenzione comprendente anche uno strato di stampa, a sua volta comprendente uno o più strati di colore/inchiostro a seconda della scritta, logo, disegno o marchio che si vuole apporre. Lo strato di stampa può essere totale o parziale.

In una forma di realizzazione, tale strato di stampa à ̈ applicato sulla superficie frontale (trattata chimicamente e/o fisicamente, come sopra descritto, oppure non trattata), dallo stampatore, utilizzando un’apposita macchina di stampa, tradizionale o digitale. In questo caso, il termoadesivo à ̈ applicato sulla superficie del liner opposta a quella rivestita con l’agente anti-aderente.

In una forma di realizzazione alternativa, tale strato di stampa à ̈ applicato sul liner, in particolare sulla superficie del liner opposta a quella rivestita con l’agente anti-aderente (trattata chimicamente e/o fisicamente, come sopra descritto, oppure non trattata), dallo stampatore mediante una macchina di stampa tradizionale o digitale. In questo caso, il termoadesivo à ̈ applicato sulla superficie frontale dello strato auto-adesivo.

Quest’ultima particolare configurazione, in cui la stampa à ̈ applicata al liner (invece che allo strato auto-adesivo) à ̈ particolarmente utile nel caso lo stampatore voglia massimizzare la brillantezza degli inchiostri metallici (ad esempio il colore argento), che per loro natura devono essere depositati direttamente sul film plastico con una stampa in negativo.Gli eventuali altri strati di colore verranno apposti sopra l’inchiostro metallico.

La stampa del materiale auto-adesivo può non avvenire in linea con il processo dell’invenzione ma essere effettuata con una macchina di stampa convenzionale o digitale, diversa rispetto alla macchina per attuare il processo dell’invenzione. I vantaggi di questa configurazione del processo sono stati descritti sopra.

In alternativa, la stampa, nei due modi sopra descritti, può invece essere effettuata in linea con il processo dell’invenzione, cioà ̈ in una fase precedente la de-laminazione dello strato auto-adesivo dal liner.

Il materiale auto-adesivo utilizzato come materiale di partenza per il processo dell’invenzione à ̈ preferibilmente in forma di nastro continuo, preferibilmente avvolto in bobina.

La figura 1 qui annessa descrive una forma particolarmente preferita del materiale auto-adesivo utilizzato come materiale di partenza per il processo dell’invenzione. La figura 1 mostra una vista in sezione del materiale che à ̈ preferibilmente a forma di nastro continuo avvolto in bobina.

Nella figura 1, con il numero 1 viene indicato, nel suo complesso, il materiale auto-adesivo di partenza da caricarsi sulla macchina dell’invenzione per effettuare il processo dell’invenzione. Il numero 2 indica lo strato auto-adesivo nel suo complesso, mentre il numero 3 indica il liner nel suo complesso.

Lo strato auto-adesivo comprende un film in materiale plastico o cartaceo (PE, PET; PP; PVC, carte patinate, carte naturali o carte vergate) 2a avente una superficie frontale trattata con un trattamento chimico e/o fisico 2c (cioà ̈ con l’applicazione di un’emulsione acrilica e/o poliuteranica e/o con un trattamento corona o fiamma), in grado di favorire l’adesione della stampa; uno strato di stampa 2d applicato sulla superficie frontale trattata; e un adesivo sensibile alla pressione (PSA), ad esempio a base acrilica, 2b applicato sulla superficie opposta a quella frontale.

Come detto sopra, la stampa e il trattamento superficiale chimico e/o fisico possono anche non essere presenti. In ogni caso, lo strato di stampa, se presente, à ̈ applicato dalla stampatore (e non dal produttore del materiale auto-adesivo), preferibilmente fuori linea rispetto al processo dell’invenzione; à ̈ possibile anche effettuare una stampa in linea con il processo.

Il liner 3 comprende un film in PET o PP trasparente 3a, rivestito su una superficie con uno strato di silicone 3b e sulla superficie opposta con un termoadesivo 3c, scelto tra lacca poliammidica, poliuretanica o acrilica.

La Figura 3 mostra una forma di realizzazione alternativa del materiale auto-adesivo di partenza dell’invenzione. La figura 3 mostra una vista in sezione del materiale che à ̈ preferibilmente a forma di nastro continuo avvolto in bobina.

Nella figura 3, con il numero 5 viene indicato, nel suo complesso, il materiale auto-adesivo di partenza da caricarsi sulla macchina dell’invenzione per effettuare il processo dell’invenzione. Il numero 6 indica lo strato auto-adesivo nel suo complesso, mentre il numero 7 indica il liner nel suo complesso.

Lo strato auto-adesivo comprende un film in materiale plastico o cartaceo (PE, PET; PP; PVC, carte patinate, carte naturali o carte vergate) 6a avente una superficie frontale rivestita con un termoadesivo 6b, scelto tra lacca poliammidica, lacca poliuretanica o lacca acrilica; e un adesivo sensibile alla pressione (PSA), ad esempio a base acrilica, 6c applicato sulla superficie opposta a quella frontale.

Il liner 7 comprende un film in PET o PP trasparente 7a, rivestito su una superficie con uno strato di silicone 7b; la superficie opposta à ̈ trattata con un trattamento chimico e/o fisico 7c (cioà ̈ con l’applicazione di un’emulsione acrilica e/o poliuteranica e/o con un trattamento corona o fiamma), in grado di favorire l’adesione della stampa; uno strato di stampa 7d à ̈ applicato sulla superficie trattata del liner.

Come detto sopra, la stampa e il trattamento superficiale chimico e/o fisico possono anche non essere presenti. In ogni caso, lo strato di stampa, se presente, à ̈ applicato dalla stampatore (e non dal produttore del materiale auto-adesivo), preferibilmente fuori linea rispetto al processo dell’invenzione; à ̈ possibile anche effettuare una stampa in linea con il processo.

Per la produzione del materiale auto-adesivo da caricare sulla macchina dell’invenzione, si utilizzano le convenzionali tecniche, ad esempio, di spalmatura e laminazione o altre tecniche normalmente applicate nel settore della produzione di materiali auto-adesivi.

In particolare, sulla superficie frontale del film plastico o cartaceo dello strato auto-adesivo può essere applicato un promotore di adesione dell’inchiostro di stampa (trattamento chimico), previo trattamento superficiale fisico (trattamento corona o fiamma) per aumentare la tensione superficiale della plastica o della carta. In alternativa, sulla superficie frontale può essere applicato un termoadesivo, mediante ad esempio spalmatura o laminazione.Si applica quindi l’adesivo (PSA) sulla superficie opposta, mediante ad esempio spalmatura.

Il liner à ̈ prodotto applicando, sul film plastico del liner: su un lato un materiale anti-aderente (ad esempio, silicone) e sull’altro il termoadesivo, mediante ad esempio spalmatura. Il materiale anti-aderente e il termoadesivo possono essere a base solvente o a base acquosa e, come tali, sono applicati, ad esempio mediante spalmatura sulle superfici opposte del film plastico.

In alternativa, invece dell’applicazione del termoadesivo, sulla superficie del liner opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente, può essere effettuato un trattamento fisico e/o chimico, cioà ̈ può essere applicata un’emulsione acrilica e/o poliuteranica, mediante laminazione o spalmatura, e/o può essere effettuato un trattamento corona o fiamma.

Il liner può essere acquistato già fatto, oppure prodotto in linea, cioà ̈ sulla stessa macchina utilizzata per la produzione dello strato auto-adesivo oppure fuori linea (cioà ̈ su macchine diverse).

Infine, si procede alla laminazione del liner, trattato su entrambe le superfici, e dello strato auto-adesivo, con l’adesivo nel mezzo, ottenendo quindi un prodotto unico che viene riavvolto in bobina (semilavorato).

Preferibilmente, la bobina così ottenuta può essere successivamente tagliata su altre macchine per trasformarla in rotoli più stretti e corti, a seconda delle richieste del cliente.

Come sopra accennato, nel caso in cui la superficie frontale dello strato auto-adesivo, oppure la superficie del liner opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente, à ̈ stampata (totalmente o parzialmente), tale stampa à ̈ effettuata mediante una convenzionale macchina di stampa, dallo stampatore che acquista le bobine di materiale auto-adesivo con il liner, ottenuto come sopra descritto.

In particolare, lo stampatore carica sulla macchina di stampa una bobina di materiale auto-adesivo con il liner, lo svolge e applica sulla superficie frontale o in alternativa sulla superficie del liner opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente (trattate o non trattate fisicamente e/o chimicamente) uno o più strati di inchiostro necessari per ottenere il disegno, il logo o la scritta richiesti. Infine, il materiale stampato viene riavvolto in bobina.

Il materiale auto-adesivo con il liner, stampato o non stampato (a seconda delle esigenze del consumatore finale), preferibilmente avvolto in bobina, viene utilizzato come materiale auto-adesivo di partenza per produrre il materiale auto-adesivo linerless mediante il processo dell’invenzione.

Secondo il processo dell’invenzione, il liner, che ha la costruzione sopra descritta, viene facilmente separato (disaccoppiato o delaminato) dal PSA, con il quale à ̈ in contatto, grazie alle proprietà antiaderenti e distaccanti del materiale anti-aderente (ad esempio silicone). Dopo disaccoppiamento, il liner oppure lo strato auto-adesivo vengono sottoposti ad uno step di attivazione del termoadesivo e, quindi, il liner viene trasferito sopra lo strato auto-adesivo in modo che la superficie del liner, eventualmente rivestita con il termo-adesivo attivato vada a contatto con la superficie frontale dello strato auto-adesivo, eventualmente rivestita con il termoadesivo. Il trasferimento del liner sopra lo strato auto-adesivo può anche essere effettuato prima dell’attivazione del liner. Lo step di attivazione del termoadesivo può essere effettuato prima, dopo o durante la ri-laminazione del liner con lo strato auto-adesivo.

L’attivazione del termo-adesivo viene effettuata mediante riscaldamento a temperatura compresa tra 70 e 120°C, preferibilmente tra 80 e 100°C. Preferibilmente il riscaldamento viene effettuato con un dispositivo di riscaldamento, ad esempio un forno o lampada o lampada IR, un rullo caldo, lampade UV.

Sulla superficie frontale dello strato auto-adesivo, oppure sulla superficie del liner opposta a quella rivestita con l’agente anti-aderente, può essere eventualmente presente almeno uno strato di stampa (totale o parziale), cioà ̈ uno o più strati di colore che formano il disegno, logo, marchio e/o scritta desiderati. La superficie frontale oppure la superficie del liner opposta a quella rivestita con l’agente anti-aderente, può anche essere preferibilmente trattata con un trattamento fisico e/o chimico prima della stampa, come sopra descritto.

Il liner e lo strato auto-adesivo sono quindi ri-laminati, in maniera permanente, in una costruzione sostanzialmente invertita rispetto a quella iniziale, formando così un materiale auto-adesivo definibile come linerless. Infatti, la costruzione finale del materiale auto-adesivo, ottenibile con il processo dell’invenzione, à ̈ tale che la superficie rivestita con adesivo PSA dello strato auto-adesivo e la superficie rivestita con materiale antiaderente, del liner di partenza, sono entrambe rivolte verso l’esterno in direzione opposta.

In questa configurazione, lo strato di termoadesivo à ̈ in contatto permanente con la superficie frontale dello strato auto-adesivo e con la superficie del liner opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente.

La figura 2 mostra una forma di realizzazione della costruzione finale del materiale auto-adesivo linerless prodotto con il processo dell’invenzione a partire dal materiale auto-adesivo iniziale di Fig.1.

Con il numero 4 à ̈ indicato nel suo complesso il materiale auto-adesivo linerless dell’invenzione, mentre con il numero 3 à ̈ indicato il liner nel suo complesso e con 2 à ̈ indicato lo strato auto-adesivo nel suo complesso. Si può notare dalla figura 2 come sia la peculiare costruzione “invertita†del materiale finale. Lo strato di materiale anti-aderente 3b, dall’originale posizione a contatto con l’adesivo PSA 2b, si trova, nella costruzione finale, ad essere rivolto verso l’esterno. La stessa cosa si nota anche per lo strato di adesivo PSA 2b che, invece di essere a contatto con il materiale anti-aderente 3b, come nella costruzione finale, à ̈ invece rivolto verso l’eterno in direzione opposta rispetto al materiale anti-aderente 3b. Il film plastico o cartaceo 2a dello strato auto-adesivo, trattato con trattamento fisico e/o chimico 2c, e stampato 2d, à ̈ a contatto diretto e permanente con il termoadesivo 3c del film plastico 3a del liner.

Lo strato in materiale anti-aderente 3b e lo strato di adesivo PSA 2b sono poi messi a contatto nell’ultima fase del processo in cui si effettua, preferibilmente, un riavvolgimento in bobina di tale materiale auto-adesivo linerless.

In questo modo, il contatto tra l’adesivo PSA e il materiale anti-aderente consente un facile svolgimento della bobina di materiale auto-adesivo nella successiva fase di etichettatura degli oggetti da etichettare (ad esempio flaconi, bottiglie, tubetti ecc.), proprio grazie alle caratteristiche di anti-aderenza e rilascio proprie del materiale anti-aderente che, preferibilmente, à ̈ un polimero siliconico.

Inoltre, questa configurazione permette un distacco controllato del PSA dalla superficie anti-aderente consentendo l’impiego di alta velocità nella successiva fase di etichettatura degli articoli.

Inoltre, lo spostamento del liner sulla superficie frontale dello strato autoadesivo stampato permette di ottenere una protezione della stampa ed un particolare effetto di lucentezza e definizione della stampa molto apprezzato dal consumatore.

La figura 4 mostra un’altra forma di realizzazione della costruzione finale del materiale auto-adesivo linerless prodotto con il processo dell’invenzione a partire dal materiale auto-adesivo iniziale di Fig.3.

Con il numero 8 à ̈ indicato nel suo complesso il materiale auto-adesivo linerless dell’invenzione, mentre con il numero 7 à ̈ indicato il liner nel suo complesso e con 6 à ̈ indicato lo strato auto-adesivo nel suo complesso. Si può notare dalla figura 4 come sia peculiare la costruzione “invertita†del materiale finale. Lo strato di materiale anti-aderente 7b, dall’originale posizione a contatto con l’adesivo PSA 6c, si trova, nella costruzione finale, ad essere rivolto verso l’esterno. La stessa cosa si nota anche per lo strato di adesivo PSA 6c che, invece di essere a contatto con il materiale anti-aderente 7b, come nella costruzione iniziale, à ̈ invece rivolto verso l’eterno in direzione opposta rispetto al materiale anti-aderente 7b. Il film plastico o cartaceo 6a dello strato auto-adesivo, rivestito con il termoadesivo 6b, à ̈ a contatto diretto e permanente con il film plastico 7a del liner, trattato con un trattamento fisico e/o chimico 7c e stampato 7d.

Lo strato in materiale anti-aderente 7b e lo strato di adesivo PSA 6c sono poi messi a contatto nell’ultima fase del processo in cui si effettua, preferibilmente, un riavvolgimento in bobina di tale materiale auto-adesivo linerless.

In questo modo, il contatto tra l’adesivo PSA e il materiale anti-aderente consente un facile svolgimento della bobina di materiale auto-adesivo nella successiva fase di etichettatura degli oggetti da etichettare (ad esempio flaconi, bottiglie, tubetti ecc.), proprio grazie alle caratteristiche di anti-aderenza e rilascio proprie del materiale anti-aderente che, preferibilmente, à ̈ un polimero siliconico.

Inoltre, questa configurazione permette un distacco controllato del PSA dalla superficie anti-aderente consentendo l’impiego di alta velocità nella successiva fase di etichettatura degli articoli.

Inoltre, lo spostamento del liner sulla superficie frontale dello strato autoadesivo stampato permette di ottenere una protezione della stampa ed un particolare effetto di lucentezza e definizione della stampa molto apprezzato dal consumatore.

In una forma preferita di realizzazione dell’invenzione, prima del riavvolgimento in bobina e dopo lo step di ri-laminazione, il materiale autoadesivo linerless viene sottoposto a raffreddamento.

Il materiale auto-adesivo linerless prodotto al termine del processo à ̈ preferibilmente in forma di nastro auto-adesivo linerless comprendente una pluralità di strisce autoadesive comprendenti ciascuna una pluralità di etichette auto-adesive.

In una forma preferita di realizzazione, il materiale auto-adesivo linerless, prima del riavvolgimento in bobina, e dopo l’eventuale raffreddamento, viene sottoposto ad uno step di microperforazione e/o fustellatura, preferibilmente eseguiti con il sistema descritto nella domanda di brevetto EP2185426a nome CatchPoint Limited.

Il materiale autoadesivo microperforato si presenta ad esempio come in Figura 6.

Con il numero 4 viene indicato il materiale auto-adesivo linerless ottenuto al termine del processo (ad esempio quello rappresentato in sezione nella Figura 2, ma potrebbe anche essere il materiale autoadesivo linerless 8 di Figura 4). La vista à ̈ frontale.

Il materiale autoadesivo linerless 4 comprende una pluralità di strisce, ciascuna indicata nel complesso con il numero 9. Ciascuna striscia comprende una pluralità di etichette autoadesive linerless 10.

Ciascuna etichetta presenta due lati opposti microperforati 10a, ad esempio mediante la tecnica di microperforazione descritta nella domanda di brevetto CatchPoint, e due lati opposti continui 10b che rappresentano la linea di demarcazione tra una striscia e l’altra.

Con il numero 11 à ̈ invece indicato lo scheletro delle etichette (il quale potrebbe anche essere presente tra le strisce). Lo scheletro viene eliminato prima del riavvolgimento in bobina e dopo separazione in più strisce, eventualmente recuperandolo su un apposito avvolgitore. Questo à ̈ l’unico scarto eventualmente presente nel processo dell’invenzione.

Contemporaneamente alla microperforazione (oppure in una fase precedente o successiva), il materiale auto-adesivo linerless viene sottoposto a suddivisione in strisce preferibilmente mediante fustellatura oppure mediante taglio tangenziale lungo i lati opposti continui 10b delle etichette auto-adesive.

Un esempio di striscia auto-adesiva linerless microperforata e fustellata à ̈ indicata in Figura 7, con il numero 9. La striscia 9 à ̈ ad esempio ottenuta mediante fustellatura della pluralità di strisce auto-adesive rappresentate in Figura 6. La striscia di Figura 7 comprende una pluralità di etichette 10 comprendenti due lati opposti microperforati 10a e due lati opposti continui 10b.

La presenza delle microperforazioni lungo due lati opposti dell’etichetta aumenta considerevolmente la facilità di applicazione delle singole etichette agli oggetti da etichettare in quanto l’operazione di separazione delle singole etichette dal nastro di materiale auto-adesivo à ̈ enormemente facilitata.

Infine, si procede all’avvolgimento in bobina delle singole strisce di materiale auto-adesivo, avvolgendole separatamente su anime di plastica o cartone, con tensione controllata.

Il materiale auto-adesivo linerless, in forma di strisce, à ̈ applicato sugli oggetti da etichettare con apposite macchine etichettatrici in grado di staccare le singole etichette che compongono il materiale. Un esempio di tali macchine etichettatrici à ̈ descritto nella domanda di brevetto EP2407390 a nome Ilti S.r.l.. L’etichettatura à ̈ particolarmente efficace quando, oltre alla macchina Ilti, il materiale auto-adesivo linerless à ̈ sottoposto a microperforazione con il sistema CatchPoint.

Forma oggetto dell’invenzione anche un materiale auto-adesivo linerless ottenuto con il procedimento dell’invenzione in forma di nastro comprendente una pluralità di strisce auto-adesive, ciascuna comprendente una pluralità di etichette auto-adesive, come ad esempio rappresentato in Figura 6.

Forma oggetto dell’invenzione anche una striscia di materiale autoadesivo linerless ottenuta dopo microperforazione e fustellatura o taglio tangenziale di un nastro di materiale auto-adesivo linerless, come ad esempio mostrata in Figura 7.

Forma oggetto dell’invenzione anche un’etichetta auto-adesiva linerless ottenibile da una striscia auto-adesiva mediante separazione lungo i lati microperforati, normalmente effettuata da una macchina etichettatrice.

Forma oggetto dell’invenzione anche un oggetto etichettato con l’etichetta auto-adesiva linerless dell’invenzione.

Il processo dell’invenzione viene effettuato con una macchina appositamente messa a punto che comprende, come sopra già riportato, mezzi per effettuare la delaminazione del liner dallo strato auto-adesivo, mezzi per effettuare l’attivazione del termo-adesivo, mezzi per trasferire il liner sopra lo strato auto-adesivo, collocati prima o dopo detti mezzi di attivazione del termoadesivo, e mezzi per ri-laminare il liner e lo strato auto-adesivo.

I mezzi per effettuare l’attivazione del termoadesivo sono posti prima, dopo o in corrispondenza di detti mezzi per ri-laminare il liner e lo strato auto-adesivo.

La macchina comprende preferibilmente anche mezzi per svolgere la bobina di materiale auto-adesivo con liner iniziale e mezzi per riavvolgere il materiale auto-adesivo linerless finale, ottenuto al termine del processo, in cui detti mezzi per effettuare l’attivazione del termoadesivo sono posti prima, dopo o in corrispondenza di detti mezzi per ri-laminare il liner e lo strato auto-adesivo

I mezzi per attivare il termoadesivo sono preferibilmente mezzi di riscaldamento, ad esempio un forno o lampada ad IR o UV oppure un rullo riscaldato. I mezzi per effettuare la delaminazione del liner dallo strato auto-adesivo comprendono preferibilmente dei rulli in grado di svolgere il materiale auto-adesivo e di separare il liner dallo strato auto-adesivo.

I mezzi per ri-laminare lo strato auto-adesivo con il liner posto sopra comprendono dei rulli di laminazione.

La macchina dell’invenzione può preferibilmente comprendere anche mezzi per raffreddare il materiale ri-laminato che sono, preferibilmente, dei rulli di raffreddamento.

In una forma particolarmente preferita dell’invenzione la macchina dell’invenzione comprende anche, in linea, mezzi per effettuare la microperforazione e la suddivisione in strisce del materiale auto-adesivo linerless.

L’etichettatura degli articoli, così come anche la stampa iniziale, viene invece effettuata fuori linea rispetto al processo dell’invenzione (cioà ̈ su macchine sparate).

La figura 5 mostra un esempio di una macchina per eseguire il processo dell’invenzione. Con il numero 5 à ̈ indicata la macchina nel suo complesso.

La macchina comprende uno svolgitore 12 sul cui albero viene caricato il rotolo di materiale auto-adesivo con liner di partenza, eventualmente precedentemente stampato, in linea o fuori linea.

Il materiale auto-adesivo, a tensione controllata, viene svolto e contemporaneamente il liner 3;7 e lo strato auto-adesivo 2;8 vengono separati (delaminazione) dai rulli di delaminazione 13. I due strati quindi proseguono separatamente, ciascuno con il proprio controllo di tensione. Tramite un sistema di riscaldamento 14 si riscalda il termoadesivo fino a raggiungere la sua temperatura di attivazione.

I due strati sono laminati, con la configurazione precedentemente descritta, dal gruppo di laminazione 15, comprendente 2 o più rulli, di cui alcuni eventualmente termostatati, per mantenere il termoadesivo in temperatura. La pressione di laminazione à ̈ controllata.

Il laminato viene immediatamente raffreddato dal gruppo di raffreddamento 16, comprendente 2 o più rulli.

Una volta raffreddato il prodotto viene fatto passare nel gruppo di fustellatura e microperforazione 17 dove viene fustellato e microperforato. In questa fase si ottiene la sua divisione in più strisce, secondo il formato dell' etichetta.

A questo punto, se necessario, si può eliminare lo scheletro recuperandolo su un apposito avvolgitore.

Le varie strisce di materiale auto-adesivo così ottenute vengono quindi avvolte, separatamente le une dalle altre, su anime di plastica e cartone, con tensione controllata e senza l'inglobamento di aria tra le varie spire, su un apposito avvolgitore 18.

Infine il materiale auto-adesivo ottenuto, preferibilmente in forma di striscia, comprendente una pluralità di etichette auto-adesive linerless, viene applicato sul prodotto da etichettare, fuori linea, mediante una macchina etichettatrice, ad esempio quella della ditta Ilti (step non mostrato in figura).

Claims (25)

1. RIVENDICAZIONI 1. Processo per produrre un materiale auto-adesivo linerless comprendente i passaggi di: a) mettere a disposizione un materiale auto-adesivo avente uno strato auto-adesivo ed un liner, detto liner comprendente un film in materiale plastico e detto strato auto-adesivo comprendente un film in materiale plastico o cartaceo avente una superficie frontale, in cui almeno uno tra il film di materiale plastico del liner e la superficie frontale dello strato auto-adesivo à ̈ rivestito con un termoadesivo; b) de-laminare il liner dallo strato auto-adesivo; c) attivare il termoadesivo mediante riscaldamento; d) trasferire il liner sopra lo strato auto-adesivo in modo che il termoadesivo si trovi tra lo strato auto-adesivo ed il liner; e) ri-laminare il liner con lo strato auto-adesivo; in cui detto trasferimento del liner sopra lo strato auto-adesivo à ̈ effettuato prima o dopo detta attivazione dello strato auto-adesivo e/o detta attivazione à ̈ effettuata prima, dopo o durante la rilaminazione del liner con lo strato auto-adesivo.
2. 2. Processo secondo la rivendicazione 1, comprendente ulteriormente uno step iniziale di svolgimento del materiale avente uno strato auto-adesivo ed un liner ed uno step finale di riavvolgimento in bobina del materiale auto-adesivo linerless.
3. 3. Processo secondo la rivendicazione 2 o 3, comprendente ulteriormente uno step di raffreddamento del materiale ri-laminato dello step e).
4. 4. Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 3, comprendente ulteriormente uno step di microperforazione e/o fustellatura del materiale ri-laminato dello step e).
5. 5. Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 4, in cui detta attivazione del termoadesivo à ̈ effettuata mediante riscaldamento ad una temperatura compresa tra 70 e 120°C, preferibilmente tra 80 e 100°C.
6. 6. Processo secondo la rivendicazione 5, in cui detto riscaldamento à ̈ effettuato con un forno o lampada a IR o UV oppure con un rullo riscaldato.
7. 7. Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 6, in cui detto processo à ̈ preceduto da un fase di stampa, totale o parziale, dello strato auto-adesivo con uno o più strati di colore, detta fase di stampa essendo effettuata fuori linea o in linea rispetto a detto processo.
8. 8. Macchina per produrre un materiale auto-adesivo linerless in accordo con il processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 7, comprendente mezzi per effettuare la delaminazione del liner dallo strato auto-adesivo, mezzi per effettuare l’attivazione del termoadesivo mediante riscaldamento, mezzi per trasferire il liner sopra lo strato auto-adesivo, posti prima o dopo i mezzi di attivazione del liner, e mezzi per ri-laminare il liner e lo strato autoadesivo, in cui detti mezzi per effettuare l’attivazione del termoadesivo sono posti prima, dopo o in corrispondenza di detti mezzi per ri-laminare il liner e lo strato auto-adesivo.
9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, comprendente ulteriormente mezzi per svolgere una bobina di materiale auto-adesivo avente uno strato auto-adesivo ed un liner, e mezzi per riavvolgere il materiale auto-adesivo linerless finale, ottenuto al termine del processo.
10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detti mezzi per effettuare l’attivazione del termoadesivo sono un forno o una lampada ad IR o UV oppure con un rullo riscaldato. .
11. 11. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 8 alla 10, comprendete mezzi per fustellare e/o microperforare il liner e lo strato auto-adesivi ri-laminati.
12. 12. Materiale auto-adesivo comprendente: a) uno strato auto-adesivo comprendente un film in materiale plastico o cartaceo avente una superficie frontale e una superficie, opposta rispetto a quella frontale, rivestita con un adesivo sensibile alla pressione, PSA, detta superficie frontale essendo eventualmente rivestita con un termoadesivo; ed, a contatto con il PSA, b) uno strato di supporto (liner) comprendente un film di materiale plastico, preferibilmente trasparente, rivestito sulla superficie a contatto con il PSA, con un materiale anti-aderente e sull’altra superficie, cioà ̈ sulla superficie opposta rispetto a quella rivestita con il materiale anti-aderente, essendo eventualmente rivestito con un termo-adesivo; in cui almeno una tra detta superficie frontale del film di materiale plastico o cartaceo dello strato auto-adesivo e detta superficie opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente del film di materiale plastico del liner, à ̈ rivestita con un termoadesivo.
13. 13. Materiale auto-adesivo secondo la rivendicazione 12, in cui detto termoadesivo à ̈ scelto tra: una lacca poliammidica, una lacca poliuretanica e una lacca acrilica.
14. 14. Materiale auto-adesivo secondo la rivendicazione 12 o 13, comprendente ulteriormente uno strato di stampa, totale o parziale, comprendente uno o più strati di colore, detto strato di stampa essedo applicato sulla superficie frontale dello strato auto-adesivo oppure sulla superficie del liner opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente, eventualmente previo trattamento fisico e/o chimico della superficie stessa.
15. 15. Materiale auto-adesivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 12 alla 14, a forma di nastro auto-adesivo continuo.
16. 16. Uso del materiale auto-adesivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 12 alla 15 come materiale di partenza per il processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 11.
17. 17. Liner per materiale auto-adesivo comprendente un film di materiale plastico, preferibilmente trasparente, rivestito sulla superficie a contatto con il PSA, con un materiale anti-aderente e sull’altra superficie, cioà ̈ sulla superficie opposta rispetto a quella rivestita con il materiale anti-aderente, con un termo-adesivo, preferibilmente scelto tra una lacca poliammidica, una lacca poliuretanica e una lacca acrilica.
18. 18. Strato auto-adesivo comprendente un film in materiale plastico o cartaceo avente una superficie frontale e una superficie, opposta rispetto a quella frontale, rivestita con un adesivo sensibile alla pressione, PSA, in cui detta superficie frontale à ̈ rivestita con un termoadesivo.
19. 19. Materiale auto-adesivo linerless ottenibile con il processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 11.
20. 20. Materiale auto-adesivo linerless secondo la rivendicazione 19, comprendente: a) un film di materiale plastico, preferibilmente trasparente, comprendente una superficie rivolta verso l’esterno rivestita con un materiale anti-aderente e una superficie opposta rispetto a quella rivolta verso l’esterno ; b) uno strato auto-adesivo comprendente un film di materiale plastico o cartaceo avente una superficie frontale e una superficie, opposta rispetto a quella frontale e rivolta verso l’esterno, rivestita con un adesivo sensibile alla pressione, PSA; in cui detta superficie frontale del film di materiale plastico o cartaceo dello strato auto-adesivo e detta superficie opposta a quella rivestita con il materiale anti-aderente del film di materiale plastico del liner, sono in contatto permanente mediante un termoadesivo.
21. 21. Materiale autoadesivo linerless secondo la rivendicazione 20 avente la forma di nastro auto-adesivo comprendente una pluralità di strisce, ciascuna comprendenti una pluralità di etichette..
22. 22. Materiale auto-adesivo linerless secondo la rivendicazione 21, in cui ciascuna etichetta comprende due lati opposti microperforati e due lati opposti continui.
23. 23. Materiale auto-adesivo linerless secondo la rivendicazione 22, in forma di striscia comprendente una pluralità di etichette, ottenibile mediante fustellatura o taglio tangenziale lungo i lati continui delle etichette dal materiale auto-adesivo linerless in forma di nastro.
24. 24. Etichetta auto-adesiva linerless ottenibile dal materiale autoadesivo secondo la rivendicazione 23 mediante separazione dalla striscia di materiale auto-adesivo lungo i lati microperforati.
25. 25. Articolo etichettato con l’etichetta secondo la rivendicazione 24.