ITMI20110349A1 - Calcestruzzo cellulare a indurimento rapido e relativi manufatti edilizi che lo comprendono - Google Patents

Calcestruzzo cellulare a indurimento rapido e relativi manufatti edilizi che lo comprendono Download PDF

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Description

Calcestruzzo cellulare a indurimento rapido e relativi manufatti edilizi che lo comprendono.
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La presente invenzione si riferisce a un calcestruzzo cellulare a indurimento rapido e ai relativi manufatti edilizi che lo comprendono
In particolare, la presente invenzione si riferisce a un calcestruzzo cellulare a indurimento rapido avente una migliorata resistenza meccanica a breve e a lungo termine.
Il calcestruzzo cellulare à ̈ un materiale per edilizia appartenente alla categoria dei calcestruzzi leggeri, ossia dei conglomerati cementizi la cui densità, variabile tra 300 e 1800 kg/m<3>, à ̈ sensibilmente inferiore a quella dei calcestruzzi ordinari, solitamente compresa tra 2000 e 2600 kg/m<3>.
La ridotta densità del calcestruzzo cellulare à ̈ dovuta alla presenza al suo interno di un sistema di pori che, oltre a rendere leggero il materiale, conferisce eccellenti proprietà di isolamento termico ed assorbimento acustico. Grazie a tali caratteristiche, nonché ad altre proprietà quali la resistenza al gelo e al fuoco, il calcestruzzo cellulare à ̈ un materiale largamente impiegato nel settore delle costruzioni per numerose applicazioni. Principalmente, il calcestruzzo cellulare à ̈ impiegato per la costruzione di barriere isolanti termiche e acustiche, sottofondi isolanti stradali e civili (ad esempio, massetti), come riempitivo di cavità o intercapedini (ad esempio, volte di soffitti, gallerie dismesse, scavi per la posa di tubazioni). In tali applicazioni, il calcestruzzo cellulare à ̈ usato in forma di elementi prefabbricati (blocchi o pannelli) oppure à ̈ applicato in forma liquida.
La preparazione del calcestruzzo cellulare da impiegare in forma liquida oppure per la preparazione di elementi prefabbricati prevede la miscelazione di acqua, sabbia silicea, calce e/o cemento sino ad ottenere una miscela omogenea (cosiddetta “pasta†). Il caratteristico sistema poroso del calcestruzzo cellulare à ̈ ottenuto inglobando aria nella pasta quando questa à ̈ ancora allo stato liquido o plastico. L’aria può essere introdotta per aggiunta di additivi (ad esempio, polvere di alluminio) che reagiscono con gli altri componenti del calcestruzzo sviluppando idrogeno gassoso, che viene rilasciato nell'atmosfera e sostituito da aria. L’aria rimane quindi intrappolata nel calcestruzzo in forma di micro-bolle.
In alternativa, il sistema poroso à ̈ ottenibile aggiungendo alla pasta schiume preformate contenenti micro-bolle d’aria.
Per la preparazione di elementi prefabbricati la miscela finale di calcestruzzo allo stato liquido à ̈ colata in forme (casseri) dove à ̈ lasciata indurire sino a ottenere blocchi solidi (calcestruzzo crudo) aventi un grado di rigidità sufficiente da consentirne la rimozione dalle forme. I blocchi sono quindi sottoposti a taglio e trattati con vapore in autoclave (calcestruzzo autoclavato), o in camere isolate termicamente, ma senza apporto di calore supplementare.
I vantaggi offerti dall’impiego del calcestruzzo cellulare sono molteplici. È di facile preparazione, economico e richiede un basso consumo dì energia e di risorse naturali.
Il calcestruzzo cellulare noto nello stato della tecnica, tuttavia, presenta alcuni problemi che ne limitano significativamente le potenzialità di impiego.
In primo luogo, la resistenza meccanica del calcestruzzo cellulare à ̈ in generale abbastanza limitata. Particolarmente problematica à ̈ la resistenza meccanica “iniziale†, ossia la resistenza raggiunta dal calcestruzzo cellulare nelle ore successive alla colata nei casseri. Gli attuali calcestruzzi cellulari impiegano tipicamente da 10 a 36 ore per raggiungere un grado di indurimento tale da consentire la rimozione dei blocchi dai casseri. Dal tempo necessario a raggiungere un’adeguata resistenza meccanica iniziale dipende la possibilità di proseguire la lavorazione dei blocchi di calcestruzzo cellulare (taglio e maturazione) e, conseguentemente, la velocità dell’intero processo di produzione.
Anche la resistenza meccanica finale (che nel caso del calcestruzzo standard à ̈ misurata convenzionalmente a 28 giorni) à ̈ piuttosto bassa. La resistenza meccanica, definita resistenza “legale†, a 28 giorni del calcestruzzo cellulare, infatti, raggiunge solo il 55-60% di quella finale, che si raggiunge solitamente dopo periodi molto più lunghi (180-360 giorni).
Una conseguenza di tale lentezza nel raggiungimento della resistenza meccanica finale à ̈ quello di rendere necessario l’impiego di calcestruzzi cellulari aventi densità superiore rispetto a quelli che si potrebbero più vantaggiosamente utilizzare a parità di condizioni climatiche di applicazione. L’impiego di calcestruzzi a minore densità per ottenere manufatti edilizi più leggeri, di fatto, à ̈ oggi possibile soltanto in luoghi caratterizzati da condizioni climatiche di alta temperatura.
Un ulteriore svantaggio del calcestruzzo cellulare noto nello stato della tecnica à ̈ rappresentato dall’elevato ritiro idraulico a cui à ̈ soggetto il calcestruzzo crudo, ossia non sottoposto a maturazione e stabilizzazione in autoclave, che causa la comparsa di fessurazioni.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti dello stato della tecnica.
In particolare, à ̈ uno scopo della presente invenzione individuare un calcestruzzo cellulare avente una maggiore velocità di indurimento rispetto ai calcestruzzi noti nello stato dell’arte sia nel breve periodo (ossia sino al raggiungimento della resistenza meccanica iniziale), sia nel lungo periodo, ossia sino al raggiungimento della resistenza meccanica finale.
Alla luce di questi scopi e di altri ancora che appariranno più evidenti in seguito, à ̈ un primo oggetto della presente invenzione un calcestruzzo cellulare a indurimento rapido comprendente cemento Portland, acqua e una schiuma ad alta stabilità, caratterizzato dal fatto di comprendere cemento alluminoso e/o alluminato di calcio.
È un secondo oggetto della presente invenzione un elemento prefabbricato comprendente il suddetto calcestruzzo cellulare.
È un ulteriore oggetto della presente invenzione un manufatto edilizio comprendente il suddetto calcestruzzo cellulare a indurimento rapido.
È un ulteriore oggetto della presente invenzione l’uso del suddetto calcestruzzo cellulare a indurimento rapido per la preparazione di un elemento edilizio prefabbricato o di un manufatto edilizio.
La Richiedente ha sorprendentemente trovato che à ̈ possibile risolvere o almeno superare parzialmente gli svantaggi dei calcestruzzi cellulari noti nell’arte, aggiungendo alla composizione del calcestruzzo cellulare cemento alluminoso e/o alluminato di calcio (di seguito indicati anche “alluminati†).
Il calcestruzzo cellulare oggetto della presente invenzione ha una rapidità di indurimento decisamente superiore a quella dei calcestruzzi cellulari noti nell’arte, sia a breve sia a lungo termine. Ad esempio, il calcestruzzo cellulare oggetto della presente invenzione può raggiungere valori di resistenza a 5-6 ore, paragonabili a quelli ottenibili a 20-22 ore con i calcestruzzi cellulari dello stato dell’arte di eguale impasto per densità e composizione, ma senza alluminati. Inoltre, le sue resistenze a 1 giorno sono paragonabile a quella che si avrebbero a 3 giorni con i calcestruzzi tradizionali. Infine, le sue resistenze a 28 giorni si avvicinano alle resistenze a 56 giorni dei calcestruzzi tradizionali.
Ai fini della presente invenzione l’espressione “resistenza iniziale†indica il valore di resistenza minima che deve essere raggiunto da un manufatto in calcestruzzo cellulare per potere essere sottoposto a ulteriori fasi di lavorazione (ad esempio, nel caso di elementi prefabbricati, la resistenza iniziale à ̈ il grado di indurimento minimo che consente lo scassero del manufatto).
Ai fini della presente invenzione l’espressione “resistenza legale†indica il valore di resistenza del manufatto raggiunto dopo 28 giorni.
L’espressione “resistenza finale†indica invece la resistenza a 90-120 giorni, effettivamente corrispondente al 90% del valore di quella raggiunte dopo 1 anno, ormai definitiva.
La maggiore rapidità di indurimento del calcestruzzo cellulare secondo la presente invenzione, in particolare nel raggiungimento di adeguati livelli di resistenza iniziale, permette di ridurre significativamente la durata complessiva dei cicli produttivi, specialmente i cicli produttivi di elementi edilizi prefabbricati. Nella produzione di questi elementi risulta infatti possibile procedere in tempi più rapidi al sollevamento e alla disarmatura dei blocchi solidi dai casseri, che possono quindi passare altrettanto rapidamente all’eventuale successiva fase di taglio in caso di impianti automatici.
La presente invenzione permette quindi di aumentare la produttività di un impianto di produzione di elementi edilizi prefabbricati in calcestruzzo, diminuendo al tempo stesso i costi di investimento legati al numero di casseri che à ̈ necessario predisporre.
La maggiore rapidità di indurimento del calcestruzzo cellulare della presente invenzione rende anche possibile l’impiego di calcestruzzi a minore densità in condizioni climatiche di bassa temperatura, laddove – sino a oggi - i calcestruzzi possono essere impiegati solo a densità elevate. Ciò amplia notevolmente le potenzialità applicative del calcestruzzo cellulare.
La possibilità di ridurre la densità dei calcestruzzi cellulari utilizzabili nelle varie applicazioni rappresenta un notevole progresso rispetto a migliori calcestruzzi commercialmente disponibili.
Un ulteriore vantaggio del calcestruzzo cellulare secondo la presente invenzione à ̈ costituito dalla notevole riduzione del ritiro idraulico che questo presenta quando non à ̈ sottoposto a processi di maturazione in autoclave.
Il calcestruzzo cellulare oggetto della presente invenzione comprende cemento Portland. Nella preparazione del calcestruzzo cellulare à ̈ possibile utilizzare diversi tipi di cemento Portland, quali ad esempio i cementi denominati Portland 325, Portland 425 e Portland 525. Preferibilmente, il cemento Portland impiegato à ̈ il 425 che ha un contenuto di carbonati, particolarmente adatto per l’unione sinergica con gli alluminati.
Nella preparazione del calcestruzzo cellulare il cemento Portland à ̈ presente in quantità variabile da 25% a 75% in peso rispetto al peso totale della composizione.
Per ottenere il sistema poroso, nella composizione del calcestruzzo cellulare secondo la presente invenzione si incorpora una schiuma preformata ad alta stabilità.
La schiuma preformata à ̈ ottenuta diluendo un qualunque agente schiumogeno (del tipo noto nello stato della tecnica) con acqua e insufflando aria nella soluzione. Preferibilmente, l’acqua utilizzata per la preparazione della schiuma ha una temperatura variabile tra 5°C e 30°C.
Preferibilmente, l’agente schiumogeno utilizzato à ̈ scelto fra:
- una miscela di alcoli grassi etossilati,
- laurilsolfato, lauriletere solfato e/o loro miscele,
- proteine idrolizzate.
Per garantire un’adeguata lavorabilità della schiuma nella preparazione del calcestruzzo cellulare, la schiuma può contenere anche degli stabilizzatori di schiuma. Stabilizzatori di schiuma preferiti sono: soluzioni acquose di alginato, di tylose e di cmc (carbossi-metil-cellulosa).
Nella preparazione del calcestruzzo cellulare la schiuma à ̈ presente in quantità variabile da 250 a 950 lt/m<3>rispetto a un volume totale della composizione di 1000 lt). La schiuma à ̈ comunque aggiunta in proporzione alla densità del calcestruzzo cellulare che si desidera ottenere.
La preparazione della schiuma prevede la dissoluzione dell’agente schiumogeno in acqua e la successiva introduzione della miscela così ottenuta in un generatore di schiuma; all’interno della miscela à ̈ quindi introdotta aria compressa sino a ottenere la schiuma desiderata.
Per accelerare il processo di idratazione e, quindi, il rapido raggiungimento della resistenza meccanica, in accordo alla presente invenzione il calcestruzzo cellulare contiene cemento alluminoso dal 5% al 75% in peso rispetto al peso del cemento, preferibilmente da 20% a 40% in peso.
In alternativa al cemento alluminoso à ̈ possibile impiegare anche alluminato di calcio in quantità variabile da 1% al 10% in peso rispetto al peso del cemento, preferibilmente da 2% a 7% in peso. Preferibilmente, l’alluminato di calcio à ̈ solfoalluminato di calcio.
Oltre ai suddetti componenti, il calcestruzzo cellulare della presente invenzione può comprendere anche diversi componenti opzionali.
Al fine di migliorare le prestazioni di resistenza meccanica, Ã ̈ per esempio possibile aggiungere anche gesso, anidrite o loro miscele in ragione di 1% - 5% in peso rispetto al peso del cemento.
Il gesso e l’anidrite esaltano l’attività indurente del solfo-alluminato.
In una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, l’idratazione del cemento può essere ulteriormente accelerata aggiungendo alla composizione del calcestruzzo cellulare acceleranti, quali carbonato di sodio, cloruro di calcio, formiato di calcio, nitrato di sodio. L’accelerante à ̈ aggiunto in quantità variabile dallo 0,5 al 5% in peso rispetto al peso del cemento.
Lo zolfo à ̈ un ulteriore componente opzionale che à ̈ possibile aggiungere al calcestruzzo cellulare al fine di conferire un colore caldo e particolare a tutta la miscela. Quando presente, la sua quantità nella composizione varia da 0,1% a 3% in peso rispetto al peso del cemento.
Preferibilmente, la composizione del calcestruzzo della presente invenzione contiene anche cariche reattive aventi caratteristiche idrauliche. Questo tipo di cariche, ad esempio silica fume, loppa basica e pozzolana, consentono di migliorare la resistenza meccanica, entrando in reazione con l’acqua, insieme al cemento. Sono da usarsi pure o con aggiunta di ossido o idrossido di calcio.
Per migliorare le proprietà di manipolazione, e la resistenza all’urto ed al taglio, il calcestruzzo cellulare oggetto della presente invenzione comprende preferibilmente fibre di polietilene di lunghezza variabile da 3 mm a 20 mm, fibre di poliacrionitrile, fibre di vetro alcalo-resistente oppure fibre di carbonio.
Tipicamente, le suddette fibre sono presenti in quantità variabile da 300 a 3000 g/m<3>.
Nella composizione del calcestruzzo à ̈ inoltre possibile aggiungere additivi fluidificanti per aumentare la lavorabilità del calcestruzzo in fase di preparazione e di applicazione. Fluidificanti preferiti sono composti quali ligninsulfonato di calcio, acidi idrossi-carbossilici, polimeri idrossilati e composti a base naftalenica.
Ulteriori componenti aggiuntivi che à ̈ possibile introdurre nella composizione del calcestruzzo cellulare secondo la presente invenzione, in qualità di cariche inerti, oltre alla sabbia silicea, di carbonati o di altra natura purché pulita e priva di sostanze organiche, sono: ceneri volanti (fly ash), carbonato di calcio, bentoniti e altre cariche inerti finissime, provenienti da scarti di processi industriali, in quantità convenienti rispetto alla densità che si vuole raggiungere.
Il calcestruzzo cellulare secondo la presente invenzione à ̈ inoltre compatibile con l’uso di componenti inerti, quali scarti macinati di plastica (ad esempio, poliesteri e polietilene), scarti di imballaggi, plastica di ricicio macinata, polistirolo, fibre industriali vegetali (ad esempio, fibre di canna da zucchero de-zuccherata, canapa, legno e cocco).
Il calcestruzzo secondo la presente invenzione à ̈ preparato in accordo ai procedimenti e con le apparecchiature noti all’esperto del ramo.
Tipicamente, il calcestruzzo cellulare à ̈ preparato miscelando acqua, cemento, cemento alluminoso e/o alluminato di calcio e gli altri componenti opzionali nelle quantità desiderate. L’impasto cosi ottenuto à ̈ ulteriormente miscelato con la schiuma ad alta stabilità preformata. Preferibilmente, l’acqua di impasto utilizzata nella preparazione del calcestruzzo cellulare ha una temperatura variabile tra 5°C e 30°C.
La densità di un manufatto realizzato con il calcestruzzo cellulare secondo la presente invenzione varia tipicamente tra 200 e 1600 kg/m<3>in funzione delle applicazioni cui à ̈ destinato.
Il calcestruzzo cellulare oggetto della presente invenzione può essere impiegato con i vantaggi descritti precedentemente in tutte le convenzionali applicazioni note del calcestruzzo cellulare.
In particolare, il calcestruzzo cellulare della presente invenzione può essere impiegato per la preparazione di elementi prefabbricati, per la costruzione di barriere isolanti termiche e acustiche, per la predisposizione di sottofondi isolanti industriali e civili (ad esempio, massetti), oppure come riempitivo di cavità o intercapedini (ad esempio, volte di soffitti, gallerie dismesse, scavi per la posa di tubazioni).
Il seguente esempio di realizzazione à ̈ fornito a mero scopo illustrativo della presente invenzione e non deve essere inteso in senso limitativo dell’ambito di protezione definito dalle accluse rivendicazioni.
ESEMPIO
È stato preparato un elemento edilizio in calcestruzzo cellulare del tipo noto nell’arte avente densità 800 kg/m<3>e la seguente composizione:
350 kg di cemento Portland;
370 kg di una miscela di sabbia, cariche inerti e cariche reattive;
180 lt di acqua di impasto;
666 lt di schiuma;
1 kg di fibre.
Il suddetto calcestruzzo cellulare ha raggiunto un grado di indurimento sufficiente da consentirne lo scassero dopo circa 20 ore.
La misura delle altre proprietà di resistenza ha fornito i seguenti risultati:
- resistenza a 3 giorni pari a 0,3 Mpa,
- resistenza a 28 giorni pari a 2,0 Mpa,
- ritiro idraulico pari a 1500 µm/m.
Un analogo elemento edilizio in calcestruzzo cellulare à ̈ stato preparato utilizzando la miscela sopra descritta, addizionandola però di cemento solfoalluminoso in dosi opportune, in cui comunque il totale del cemento sia ancora di 350 Kg/mc e in accordo agli altri accorgimenti della presente invenzione.
A parità di ogni altra caratteristica, l’elemento edilizio realizzato con il calcestruzzo secondo la presente invenzione ha mostrato le seguenti proprietà di resistenza:
- l’indurimento iniziale che consente lo scassero à ̈ stato raggiunto dopo solo 6 ore;
- resistenza a 3 giorni pari a 0,5 Mpa;
- resistenza a 28 giorni pari a 2,7 – 3,4 Mpa; - ritiro idraulico pari a 500 µm/m
RIVENDICAZIONI
1) Calcestruzzo cellulare a indurimento rapido comprendente cemento Portland, acqua e una schiuma ad alta stabilità, caratterizzato dal fatto di comprendere cemento alluminoso e/o alluminato di calcio.
2) Calcestruzzo cellulare secondo la rivendicazione precedente, in cui detto alluminato di calcio à ̈ solfoalluminato di calcio.
3) Calcestruzzo cellulare secondo la rivendicazione 1 o 2 comprendente
(i) cemento Portland in quantità variabile da 25 a 75% in peso rispetto al peso totale della composizione e/o
(ii) cemento alluminoso in quantità variabile da 5 a 75% in peso rispetto al peso del cemento, preferibilmente da 20 a 40% in peso e/o
(iii) alluminato di calcio in quantità variabile da 1 a 10% in peso rispetto al peso del cemento, preferibilmente da 2 a 7% in peso.
4) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente gesso e/o anidrite in quantità variabile da 1 a 5% in peso rispetto al peso del cemento.
5) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente un composto accelerante di indurimento in quantità variabile da 0,5 a 5% in peso rispetto al peso del cemento, detto accelerante essendo preferibilmente scelto nel gruppo costituito da carbonato di sodio, cloruro di calcio, formiato di calcio, nitrato di sodio e loro miscele.
6) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente:
- cariche reattive aventi caratteristiche idrauliche, quali silica fume, loppa basica e pozzolana, pure o con l’aggiunta di ossido o idrossido di calcio;
- cariche inerti, quali sabbia silicea, carbonati o di altra natura, purché prive di sostanze organiche, ceneri volanti, carbonato di calcio, bentoniti e cariche inerti finissime provenienti da scarti di processi industriali.
7) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente:
- un additivo fluidificante preferibilmente scelto nel gruppo costituito da ligninsulfonato di calcio, acidi idrossi-carbossilici, polimeri idrossilati e composti a base naftalenica e loro miscele, e/o
- fibre di polietilene di lunghezza variabile da 3 mm a 20 mm, fibre di poliacrionitrile, fibre di vetro alcalo-resistenti oppure fibre di carbonio.
8) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente componenti inerti, quali scarti macinati di plastica, scarti di imballaggi, plastica di riciclo macinata, polistirolo, fibre industriali vegetali.
9) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, cui l’acqua di impasto e l’acqua della schiuma hanno una temperatura compresa tre 5 e 30 °C.
10) Manufatto edilizio, eventualmente prefabbricato (elemento edilizio), comprendente il calcestruzzo cellulare a indurimento rapido secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.
11) Manufatto edilizio secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di avere una densità variabile da 200 a 1600 kg/m<3>.
12) Uso del calcestruzzo cellulare a indurimento rapido secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8 per la preparazione di un elemento edilizio prefabbricato o di un manufatto edilizio.
RIASSUNTO
Calcestruzzo cellulare a indurimento rapido e relativi manufatti edilizi che lo comprendono.
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La presente invenzione concerne un a calcestruzzo a indurimento rapido comprendente cemento Portland, acqua e una schiuma ad alta stabilità, caratterizzato dal fatto di comprendere cemento alluminoso e/o alluminato di calcio. La presente invenzione concerne inoltre i manufatti edilizi che comprendono il suddetto calcestruzzo cellulare.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Calcestruzzo cellulare a indurimento rapido comprendente cemento Portland, acqua e una schiuma ad alta stabilità, caratterizzato dal fatto di comprendere cemento alluminoso e/o alluminato di calcio.
  2. 2) Calcestruzzo cellulare secondo la rivendicazione precedente, in cui detto alluminato di calcio à ̈ solfoalluminato di calcio.
  3. 3) Calcestruzzo cellulare secondo la rivendicazione 1 o 2 comprendente (i) cemento Portland in quantità variabile da 25 a 75% in peso rispetto al peso totale della composizione e/o (ii) cemento alluminoso in quantità variabile da 5 a 75% in peso rispetto al peso del cemento, preferibilmente da 20 a 40% in peso e/o (iii) alluminato di calcio in quantità variabile da 1 a 10% in peso rispetto al peso del cemento, preferibilmente da 2 a 7% in peso.
  4. 4) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente gesso e/o anidrite in quantità variabile da 1 a 5% in peso rispetto al peso del cemento.
  5. 5) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente un composto accelerante di indurimento in quantità variabile da 0,5 a 5% in peso rispetto al peso del cemento, detto accelerante essendo preferibilmente scelto nel gruppo costituito da carbonato di sodio, cloruro di calcio, formiato di calcio, nitrato di sodio e loro miscele.
  6. 6) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente: - cariche reattive aventi caratteristiche idrauliche, quali silica fume, loppa basica e pozzolana, pure o con l’aggiunta di ossido o idrossido di calcio; - cariche inerti, quali sabbia silicea, carbonati o di altra natura, purché prive di sostanze organiche, ceneri volanti, carbonato di calcio, bentoniti e cariche inerti finissime provenienti da scarti di processi industriali.
  7. 7) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente: - un additivo fluidificante preferibilmente scelto nel gruppo costituito da ligninsulfonato di calcio, acidi idrossi-carbossilici, polimeri idrossilati e composti a base naftalenica e loro miscele, e/o - fibre di polietilene di lunghezza variabile da 3 mm a 20 mm, fibre di poliacrionitrile, fibre di vetro alcalo-resistenti oppure fibre di carbonio.
  8. 8) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni comprendente componenti inerti, quali scarti macinati di plastica, scarti di imballaggi, plastica di riciclo macinata, polistirolo, fibre industriali vegetali.
  9. 9) Calcestruzzo cellulare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, cui l’acqua di impasto e l’acqua della schiuma hanno una temperatura compresa tre 5 e 30 °C.
  10. 10) Manufatto edilizio, eventualmente prefabbricato (elemento edilizio), comprendente il calcestruzzo cellulare a indurimento rapido secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.
  11. 11) Manufatto edilizio secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di avere una densità variabile da 200 a 1600 kg/m<3>.
  12. 12) Uso del calcestruzzo cellulare a indurimento rapido secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8 per la preparazione di un elemento edilizio prefabbricato o di un manufatto edilizio.
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