ITFI20120111A1 - Banco cassa per supermercati, ipermercati e simili attività commerciali - Google Patents

Banco cassa per supermercati, ipermercati e simili attività commerciali Download PDF

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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47FSPECIAL FURNITURE, FITTINGS, OR ACCESSORIES FOR SHOPS, STOREHOUSES, BARS, RESTAURANTS OR THE LIKE; PAYING COUNTERS
    • A47F9/00Shop, bar, bank or like counters
    • A47F9/02Paying counters
    • A47F9/04Check-out counters, e.g. for self-service stores

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  • Cash Registers Or Receiving Machines (AREA)

Description

BANCO CASSA PER SUPERMERCATI, IPERMERCATI E SIMILI ATTIVITÀ
COMMERCIALI
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce al settore degli arredi per negozi, supermercati, ipermercati ed altre attività commerciali in genere, ed in particolare riguarda un banco cassa.
Quest’ultimo si compone principalmente di un pianale superiore sorretto da una struttura portante. Sul pianale superiore sono individuabili tre zone principali, disposte in successione secondo una direzione di uscita dei prodotti acquistati dall’attività commerciale. In particolare le tre zone comprendono una prima zona di deposito della merce da parte del cliente, una seconda zona di registrazione della merce ed una terza zona di insacchettamento.
La prima zona à ̈ comunemente materializzata da un nastro trasportatore sul quale il cliente appoggia la merce che viene fatta avanzare dal nastro stesso verso la seconda zona in corrispondenza della quale à ̈ posizionato l’operatore e dove sono collocati mezzi di lettura del prezzo del prodotto, quali un lettore ottico di codice a barre. A valle della seconda zona à ̈ posta la zona di raccolta ed insacchettamento dei prodotti che può eventualmente essere definita da una porzione del pianale maggiormente estesa in larghezza per consentire il comodo accoglimento dei prodotti anche di due clienti contemporaneamente.
Il pianale à ̈ poi supportato da colonne o altri elementi di sostegno atti a contenere l’elettronica di comando del registratore di cassa e cassettiere a disposizione dell’operatore. Il pianale può essere perimetralmente delimitato da un telaio chiuso e portante realizzato con profilati in alluminio o plastica dura. Un banco cassa di questo tipo à ̈ descritto ad esempio nella pubblicazione brevettuale EP2194820.
I banchi cassa sopra descritti presentano tuttavia numerose problematiche dal punto di vista della loro costruzione e/o assemblaggio.
In particolare accade frequentemente che il cliente richieda una specifica personalizzazione del banco cassa, ovvero ognuna delle summenzionate zone viene adattata, in forma, colore, dimensione, alle specifiche esigenze commerciali dell’utilizzatore finale.
Proprio a causa di questa forte esigenza di personalizzazione attualmente il banco cassa à ̈ realizzato su specifica del cliente con una linea di produzione dedicata; questo comporta, come facilmente deducibile, costi e tempi di realizzazione elevati.
Più in generale, le attuali modalità costruttive prevedono un assemblaggio che richiede l’intervento di personale tecnico specializzato dotato di utensileria e competenze specialistiche. Tale situazione contrasta con l’esigenza, sempre più frequente, di allestire o riconvertire la configurazione del punto vendita economicamente ed in tempi molto brevi.
È estremamente sentito quindi il bisogno di soluzioni costruttive diverse che permettano la veloce e economica realizzazione del banco cassa, ad esempio tramite l’utilizzo di componenti standard.
Al contempo à ̈ scopo della presente invenzione fornire un banco cassa che sia versatile e facilmente personalizzazione.
Ulteriore scopo particolare della presente invenzione à ̈ quello di fornire un banco cassa del tipo summenzionato il quale sia realizzabile da manodopera dotata di competenze e utensileria più semplice rispetto a quanto attualmente previsto dalle soluzioni note.
Questi ed altri scopi vengono raggiunti dal banco cassa secondo l’invenzione, le cui caratteristiche essenziali sono definite dalla prima delle rivendicazioni annesse. Ulteriori importanti caratteristiche sono definite dalle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche e i vantaggi del banco cassa secondo la presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una sua forma realizzativa fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi in cui:
- la figura 1 mostra in prospettiva un banco cassa secondo l’invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una vista laterale del banco cassa di figura 1;
- la figura 3 mostra una vista in sezione trasversale del banco cassa secondo il piano III-III di figura 2, mentre la figura 3a à ̈ un ingrandimento di una porzione di figura 3 di attacco tra un telaio per un nastro trasportatore e un profilo di un pianale del banco cassa;
- la figura 4 à ̈ una vista in sezione trasversale del banco cassa secondo il piano IV-IV di figura 2 e la figura 4a à ̈ un ingrandimento di una porzione di figura 4 di attacco tra una vasca di insacchettamento della merce e il profilo;
- la figura 5a mostra isolatamente un pianale del banco con parti omesse in modo da evidenziare la zona centrale del banco stesso, destinata ad accogliere mezzi di lettura ottica del prezzo, mentre la figura 5a à ̈ una sezione trasversale del pianale in figura 5 condotta in corrispondenza di tale zona centrale;
- la figura 6 mostra isolatamente ed in sezione trasversale un profilato per la realizzazione del banco cassa delle figure precedenti.
Con riferimento a dette figure, à ̈ mostrato un banco cassa secondo l’invenzione il quale ha uno sviluppo principale secondo una direzione o asse longitudinale X e presenta una testa ed una coda, individuati dalla direzione di scorrimento dei prodotti dall’interno verso l’esterno del punto vendita, tipicamente un supermercato o ipermercato.
Il banco cassa comprende un pianale superiore 1 sul quale sono identificabili in successione lungo l’asse X una prima zona di appoggio della merce 1a, che si sviluppa a partire dalla suddetta testa, una seconda zona di lettura del prodotto 1b ed infine una terza zona di insacchettamento 1c che termina con la summenzionata coda del banco. Il pianale superiore 1 à ̈ supportato da un telaio portante 2 presentante due colonne 20, 21 di appoggio al suolo disposte in prossimità della testa e della coda del banco. Queste sono di struttura scatolare aperta, con cavità reciprocamente affacciate che vantaggiosamente possono essere adattate con scaffalature o cassettiere ad uso dell’operatore. Quest’ultimo troverà posto nello spazio definito tra le colonne (direttamente in corrispondenza della seconda zona 1b di lettura della merce) che sarà sufficientemente ampio da ospitare una sedia o poltroncina ad uso dell’operatore.
La colonna di testa 20 à ̈ occupata solo parzialmente dal pianale 1, che nella zona di appoggio della merce presenta una larghezza ridotta, per cui la colonna stessa definisce superiormente un ripiano libero 20a per l’appoggio di un registratore di cassa, non mostrato, e delle altre tipiche apparecchiature elettroniche di pagamento (terminali per transazioni con carte magnetiche o a microchip).
Il pianale superiore 1 secondo l’invenzione à ̈ delimitato sui lati longitudinali, quelli cioà ̈ paralleli all’asse X, da profili 3 la cui sezione trasversale (ovvero rispetto ad un piano perpendicolare all’asse X) ha una forma sostanzialmente a C. In maggior dettaglio, i profili 3, fissati alle colonne 20, 21, costituiscono la struttura portante del pianale superiore 1.
Più precisamente, sul lato dell’operatore sono utilizzati due spezzoni 3’ e 3’’ rispettivamente lungo la zona di appoggio della merce 1a e lungo la zona allargata di insacchettamento 1c, mentre sul lato opposto, cioà ̈ quello di transito del cliente, à ̈ previsto un profilo 3†̃’’ unitario lungo l’intero sviluppo longitudinale del pianale 1.
Tornando alla sezione trasversale del profilo, mostrata in dettaglio nelle figure 3, 4 e 6, essa può essere definita sostanzialmente a C con apertura affacciata verso l’interno del pianale superiore 1. I profili sui due lati hanno quindi un posizionamento tra loro speculare e, secondo un aspetto fondamentale dell’invenzione lo stesso tipo di profilo à ̈ utilizzato sui due lati, fornendo di volta in volta adeguati mezzi di impegno per le varie esigenze di montaggio (che a seconda delle zone potranno essere o meno utilizzati).
Il profilo presenta una base inferiore 30 sostanzialmente piana per consentire il fissaggio sulle summenzionate colonne. Sulla base inferiore 30 si apre una sede 30a per l’alloggiamento di collegamenti filettati 30b mostrati schematicamente in figura 3. Questi ultimi, oltre che per la stabile connessione tra profilo e colonne, possono essere utilizzati, nelle zone non intercettate dalle colonne stesse, per l’attacco di determinati accessori eventualmente richiesti dal cliente in funzione delle sue specifiche necessità quali cesti porta-buste (non mostrati).
La superficie esterna 31 del profilo, ovvero la superficie destinata ad essere affacciata verso il cliente o l’operatore alla cassa, à ̈ leggermente convessa e presenta in posizione centrale una guida 31a, nell’esempio illustrato di forma sostanzialmente rettangolare che permette l’inserimento ad incastro di paracolpi 31b, solitamente in materiale plastico e personalizzabili in varie tonalità di colore per adattarsi alle esigenze dello specifico cliente.
In posizione opposta alla base inferiore 30, il profilo presenta una cresta sostanzialmente trapezoidale 32 sui lati inclinati della quale sono realizzati agganci 32a che consentono il fissaggio per aggrappaggio sulla cresta 32 stessa di accessori 32b quali ad esempio supporti per tastierino di inserimento di codici PIN o, come mostrato in figura 1, supporti per barriere in materiale plastico trasparente per separare il cliente dall’operatore alla cassa, ecc, principalmente sul profilo 3’’’ lato cliente nella zona centrale 1b. Gli agganci sono materializzati da due scanalature opposte formate sui lati inclinati della base; entro le scanalature si inseriscono a forzamento opportune appendici dell’accessorio che si dispone pertanto a cavallo della base trapezoidale.
Ancora, al di sotto della cresta trapezoidale il profilo prosegue con un fianco interno 34 che definisce una faccia di riscontro per altre parti interne del pianale di cui si dirà tra breve. L’estensione in altezza (ovvero secondo una direzione perpendicolare al piano di supporto 22) del fianco interno 34 à ̈ definita tra la cresta 32 e una rientranza a scalino 33 formata tra la base trapezoidale e il fianco stesso. L’estensione in altezza di tale fianco definisce in pratica il volume disponibile per l’alloggiamento della sopra menzionata componentistica interna, ed in particolare: un nastro trasportatore 10 nella zona di appoggio 1a; un lettore di codice a barre 11 nella seconda zona di registrazione della merce 1b; ed una vasca di raccolta della merce 12 nella terza zona di insacchettamento 1c.
Per connettere tale componentistica, sul fianco interno 34 si aprono in successione (dall’alto verso il basso) quattro sedi indicate rispettivamente con 35 (prima sede), 36 (seconda sede), 37 (terza sede), 38 (quarta sede), ciascuna a sezione trasversale sostanzialmente quadrangolare.
Si consideri adesso in particolare alle figure 3 e 3a, dove à ̈ mostrata in sezione la prima zona di appoggio 1a. In questa zona l’appoggio della merce à ̈ fornito dal nastro trasportatore 10 teso ad anello continuo tra rulli 10c ad asse di rotazione orizzontale. Per mantenere in tensione il nastro trasportatore sono utilizzati sistemi di tensionamento di tipo noto (non rappresentati in dettaglio), contenuti internamente al nastro e supportati dalla seconda sede 36, che ha dimensioni maggiori rispetto alle altre tre. Una ulteriore intelaiatura 10a di supporto del nastro, di forma in sé e per sé nota, posta a battuta sul fianco interno 34 e superiormente sulla rientranza 33, sfrutta la terza sede 37 per un impegno a incastro da parte di un’appendice 10a’. A tale scopo la terza sede 37 presenta un’aletta di fermo 37a che si estende parallelamente al fianco interno 34 a chiudere parzialmente l’ingresso della sede per contrastare quindi l’uscita accidentale dell’appendice 10a’ dell’intelaiatura.
La quarta sede 38 à ̈ utilizzata per l’accoglimento di un bordo 10b’ opportunamente sagomato di un pannello di chiusura inferiore 10b del nastro trasportatore e, al contempo, per l’accoglimento di mezzi filettati per il fissaggio di un modulo centrale dello scanner di lettura ottica dei prodotti.
Con particolare riferimento alle figure 5a e 5b, à ̈ visibile un telaio di supporto 13 dello scanner che definisce la zona centrale del pianale superiore e prevede un alloggiamento 13a per la componentistica elettrica e circuitale costituente lo scanner. Tale alloggiamento à ̈ definito da uno scatolato di profilati metallici solidale a due traverse 13b che si estendono perpendicolarmente alla direzione X a collegare rispettivamente gli spezzoni 3’ e 3’’ con il profilo unitario 3†̃’’, delimitando così la zona centrale rispettivamente dalla zona di appoggio della merce e dalla zona di imbustamento. Le traverse 13b presentano ali di collegamento 13c con sedi filettate per il collegamento ai profili 3 tramite bulloni che si impegnano con la prima sede 35 e la quarta sede 38 dei profili.
Si consideri adesso in particolare le figure 4 e 4a, nelle quali à ̈ mostrata in sezione la terza zona 1c del pianale, ovvero la zona di insacchettamento della merce. Tale zona à ̈ definita dalla vasca 12 di raccolta dei prodotti registrati per il pagamento e successivamente fatti scorrere (manualmente dall’operatore, o tramite l’ausilio di un secondo nastro trasportatore verso la coda del banco cassa). La vasca di raccolta dei prodotti trova un appiglio di montaggio entro la prima sede 35 in cui viene inserita a forzamento una sua bordatura superiore 12a opportunamente sagomata per garantire un incastro ottimale. La vasca à ̈ pertanto realizzata della forma e dimensioni volute per piegatura a partire da un foglio in materiale metallico.
Il profilo presenta inoltre canali di alleggerimento che corrono lungo l’intera lunghezza del profilo. In particolare un canale di alleggerimento 39 à ̈ posto nella parte inferiore del profilo tra la sede 30a della base 30 e la quarta sede 38 del fianco 34. Su un setto che separa la quarta sede dal canale di alleggerimento 39 à ̈ realizzata una cava 39a per l’inserimento delle viti di collegamento autofilettanti del profilo con traverse di estremità 4, che materializzano in pratica la testa e la coda del banco. Un analogo foro 39b à ̈ realizzato entro la seconda sede 36 del fianco 34 in posizione d’angolo ed adiacentemente alla prima sede 35. Tali testate sono realizzate preferibilmente in materiale plastico.
Il banco cassa secondo l’invenzione presenta numerosi vantaggi.
In particolare, la particolare forma del profilo 3 con la presenza di un significativo numero di mezzi di attacco opportunamente studiati e predisposti per le varie esigenze di montaggio nelle diverse zone consente di disporre di un unico componente di montaggio standard che, tagliato nelle misure richieste, fornisce un fondamentale modulo per la costruzione del banco stesso.
Sempre grazie a tale forma, il banco cassa può essere facilmente adattato alle esigenze di personalizzazione del cliente, consentendo al contempo un montaggio rapido e agevole perché le varie sedi/attacchi rendono possibile di evitare gran parte lavorazioni specialistiche di foratura o saldatura attualmente previste dai sistemi noti.
Si ottiene pertanto un risultato sorprendente in termini di personalizzazione (dimensioni, colori, accessoristica) con componenti standard che consentono quindi una netta riduzione dei costi di montaggio e personalizzazione. Non sarà più infatti necessario improntare apposite linee di produzione per diversi clienti.
Tra gli altri, gli agganci superiori 32a permettono un fissaggio rapido e facile, senza elementi di attacco e fissaggio filettati di accessori quali barriere divisorie o supporti per tastierino alfanumerico di inserimento PIN. Anche l’intelaiatura di supporto del nastro trasportatore può essere installata senza utilizzo di collegamenti filettati, ma per semplice incastro.
Tale soluzione consente quindi una significativa riduzione dei tempi di montaggio. A quest’ultimo proposito il banco cassa secondo l’invenzione à ̈ facilmente assemblabile in loco, in quanto le parti sono per lo più tra loro assemblabili per semplice incastro. Le testate 4 sono inoltre stabilmente connesse per mezzo di viti che si filettano entro il profilo, con fori già predisposti, pertanto possono essere montate con minimo sforzo.
I paracolpi sono inoltre inseriti ad incastro entro le guide 31a, pertanto possono essere all’occorrenza rapidamente rimossi per venire sostituiti in caso di danneggiamento o semplicemente per necessità di personalizzazione.
I profili saranno realizzati in materiale metallico quale preferibilmente alluminio, mentre le colonne in lamiera piegata.
I termini orizzontale, verticale, alto e basso usati nella presente descrizione sono riferiti ovviamente alla configurazione montata e in uso del banco cassa supportato da un piano di calpestio del punto vendita.
La presente invenzione à ̈ stata fin qui descritta con riferimento a sue forme di realizzazione preferite. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un banco cassa per esercizi commerciali in genere ed in particolare supermercati, ipermercati, ecc. comprendente un pianale superiore (1) che si sviluppa secondo un asse principale longitudinale (X) ed un telaio di supporto (2) per il sostegno di detto pianale in elevazione rispetto ad un piano del suolo, su detto pianale essendo individuabili almeno tre zone consecutivamente disposte lungo detto asse (X) di cui una prima zona (1a) di ingresso della merce definita da un nastro trasportatore (10) con un’intelaiatura di supporto (10a), una seconda zona (1b) di registrazione di detta merce con un dispositivo di lettura ottica (11) del prezzo della merce, ed una terza zona (1c) per l’insacchettamento di detta merce definita da una vasca di insacchettamento (12), detto pianale essendo delimitato almeno sui lati longitudinali da profili (3) disposti parallelamente a detto asse (X) e atti a essere connessi a detto telaio di supporto (2), ciascuno di detti profili (3) avendo una sezione trasversale sostanzialmente a C che prevede una base piatta (30) per il collegamento a detto telaio (2), una cresta superiore (32), un fianco interno (34) ed una superficie esterna (31) opposta a detto fianco interno (34); detto banco essendo caratterizzato dal fatto che tutti detti profili presentano la medesima sezione trasversale comprendente inoltre almeno una prima, una seconda, una terza e una quarta sede (35, 36, 37, 38) che si aprono su detto fianco interno (34) in successione a partire da detta cresta (32) verso detta base (30), dette sedi essendo selezionate a seconda delle zone del pianale, per la connessione reversibile ad incastro o attraverso elementi filettati, almeno di detta intelaiatura di supporto (10a) del nastro trasportatore (10), di detto dispositivo di lettura ottica (11) e di detta vasca di insacchettamento (12) della merce.
  2. 2. Il banco cassa secondo la rivendicazione 1, in cui in detta seconda sede (36) si impegnano mezzi di tensionamento di detto nastro trasportatore (10).
  3. 3. Il banco cassa secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui un’estensione in altezza di detto fianco interno (34) à ̈ definita tra detta cresta (32) e una rientranza a scalino (33), detta intelaiatura di supporto (10a) di detto nastro trasportatore essendo posta a battuta su detto fianco interno (34) e superiormente su detta rientranza (33), detta intelaiatura presentando un’appendice (10a’) atta ad inserirsi ad incastro in detta terza sede (37).
  4. 4. Il banco cassa secondo la rivendicazione 3, in cui detta terza sede (37) presenta un’aletta di fermo (37a) che si estende parallelamente a detto fianco interno (34) a chiudere parzialmente l’ingresso di detta sede stessa per contrastare l’uscita accidentale di detta appendice (10a’).
  5. 5. Il banco cassa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta quarta sede (38) accoglie ad incastro un bordo (10b’) sagomato di un pannello di chiusura inferiore (10b) di detto nastro trasportatore.
  6. 6. Il banco cassa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta quarta sede (38) accoglie mezzi filettati per il fissaggio di un modulo centrale di detto dispositivo di lettura ottica.
  7. 7. Il banco cassa secondo la rivendicazione 6, in cui detto modulo centrale à ̈ fissato a detto profilo (3) tramite mezzi filettati alloggiati in detta prima sede (35).
  8. 8. Il banco cassa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in detta prima sede (35) Ã ̈ inserita a forzamento una bordatura superiore (12a) di detta vasca di insacchettamento (12).
  9. 9. Il banco cassa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta cresta (32) ha forma sostanzialmente trapezoidale (32) sui lati inclinati della quale sono previsti agganci (32a) atti a consentire la disposizione stabile di dispositivi accessori (32b) su detto pianale.
  10. 10. Il banco cassa secondo la rivendicazione 9, in cui detti agganci (32a) sono scanalature opposte e disposte secondo detto asse (X), per l’impegno a forzamento con rispettive appendici di detti dispositivi accessori disposti a cavallo di detta testa trapezoidale.
  11. 11. Il banco cassa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie esterna comprende una guida centrale (31a) per l’inserimento ad incastro di mezzi paracolpi (31b)
  12. 12. Il banco cassa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sezione di detti profili (3) comprende inoltre cave filettate (39a, 39b) disposte secondo detto asse (X) per l’inserimento di mezzi di connessione di detti profili (3) con testate di banco (4) che delimitano sul lato trasversale di entrata dei prodotti e su quello di uscita detto pianale superiore.
  13. 13. Il banco cassa secondo la rivendicazione 12 in cui, sono previsti canali di alleggerimento che corrono lungo l’intera lunghezza del profilo secondo detto asse (X), almeno un canale di alleggerimento (39) essendo posto tra detta base (30) e detta quarta sede (38), una di dette cave filettate (39a) essendo realizzata su un setto che separa detta quarta sede da detto canale di alleggerimento (39), una seconda di dette cave filettate (39b) essendo realizzata entro detta seconda sede (36) in posizione d’angolo ed adiacentemente a detta prima sede (35).
  14. 14. Il banco cassa secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto telaio di supporto (2) comprende colonne (20, 21) per l’appoggio a detto piano del suolo disposte in prossimità della zona di entrata e di quella di uscita delle merci su detto pianale superiore, dette colonne (20, 21) presentando una struttura scatolare aperta, con cavità reciprocamente affacciate entro le quali sono predisposte scaffalature o cassettiere ad uso di un operatore addetto al banco cassa.
  15. 15. Il banco cassa secondo la rivendicazione 14, in cui detti profili (3) delimitanti detto pianale superiore sono fissati a dette colonne (20, 21), detti profili (3) comprendendo due spezzoni (3’, 3’’) disposti su detto pianale rispettivamente lungo detta zona di appoggio della merce (1a) e lungo detta zona di insacchettamento (1c) ed un profilo (3†̃’’) unitario posto lungo l’intero sviluppo longitudinale del pianale 1 dal lato di transito del cliente.
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