ITBS20010109A1 - Catetere per l'ablazione del dotto biliare - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del BREVETTO per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:

“CATETERE PER L’ABLAZIONE DEL DOTTO BILIARE”

La presente invenzione riguarda in generale il campo dei cateteri per l’impegno nella chirurgia e si riferisce in particolare un catetere per l’ablazione del dotto biliare.

Già si conoscono numerosi tipi di cateteri utilizzabili per effettuare trattamenti vari su parti o organi alTintemo di un corpo passando per condotti o lumi naturali. Tali cateteri hanno in genere una parte distale sostanzialmente non flessibile, per cui la loro introduzione nei condotti o lumi che abbiano curve o deviazioni da seguire non risulta propriamente agevole, anzi diventa rischioso per le pareti dei condotti stessi.

I cateteri per trattamenti mediante radiofrequenza, poi, si presentano con un elettrodo terminale nel quale passano vari elementi funzionali, da un lato del quale emerge usualmente un filo di termocoppia retrattile, ma che comunque è rigido, cosa che ancor meno favorisce P introduzione del catetere in un condotto o lume attraverso il quale raggiungere la zona da trattare.

E’ pertanto uno scopo del presente trovato di fornire un catetere con una parte distale strutturata per favorirne l’introduzione nei condotti o lumi di un corpo, fino a raggiungere le parti da trattare, pure in presenza di curve o deviazioni da percorrere, introduzione che può anche essere ostacolato dalla durezza delle pareti dei condotti stessi.

Un altro scopo del trovato è di fornire un catetere a radiofrequenza con una parte flessibile, anche raffreddata secondo necessità e che può anche ricevere un mandrino, un filo giuda e/o un filo di termocoppia per la misurazione della temperatura nella zona trattata.

Un ulteriore scopo del trovato è di proporre e realizzare un catetere a radiofrequenza adatto in particolare per il trattamento di ablazione del dotto biliare.

Detti scopi sono raggiunti, secondo l’invenzione, con un catetere con più tubi o lumi longitudinali, avente una parte prossimale che si collega, attraverso bussole e connettori specifici, a varie apparecchiature di alimentazione e controllo di diverse funzioni, ed una parte distale portante degli elementi funzionali per il trattamento da effettuare, e dove detta parte distale comprende una porzione che è flessibile e che presenta una molla di elasticizzazione, un elettrodo pure flessibile collegabile ad un generatore di radiofrequenza e un filo guida o mandrino.

La porzione flessibile distale si estende al di là di un elemento tubolare rigido da un lato del quale esce, in forma retrattile, almeno un ago di termocoppia per la rilevazione della temperatura nella zona attorno a quella parte del catetere.

Maggiori particolari del catetere qui proposto risulteranno dal seguito di questa descrizione fatta con riferimento agli allegati disegni, indicativi e non limitativi, nei quali:

la Fig. 1 mostra, in parziale sezione, un esempio di catetere secondo l’invenzione;

la Fig. 2 mostra una sezione trasversale ingrandita fatta secondo le frecce A - A sulla Fig. 1 ;

la Fig. 3 mostra una sezione longitudinale ingrandita della porzione flessibile distale del catetere; e

la Fig. 4 mostra, in sezione, un dettaglio ulteriormente ingrandito della parte del catetere cerchiata sulla Fig. 3.

Nell’esempio illustrato, il catetere ha un corpo 10 composto da più tubi 11, 12, 13, 14 accostati longitudinalmente e racchiusi in una guaina elastica 15.

In una sua parte distale, il corpo del catetere presenta un elemento tubolare 16 a partire dal quale si estende una porzione di catetere flessibile 17 realizzata con un materiale appropriato ed avente un foro longitudinale 18. Alla sua estremità libera, la porzione flessibile è munita di un puntale conico 19, per esempio in teflon, al quale può essere associato un cosiddetto mandrino o un filo giuda 20. In una sua zona prossima al puntale, la porzione flessibile 17 incorpora preferibilmente una molla elicoidale 21 atta e destinata a coadiuvare il ritorno in posizione rettilinea della stessa porzione flessibile dopo ogni suo piegamento.

In un’altra parte tra la molla di elasticizzazione 21 e l’elemento tubolare 16, la porzione di catetere flessibile porta un elettrodo costituito da un filo a nastro 22 conduttore della radiofrequenza utilizzata per il trattamento previsto. Il filo o nastro 22 è avvolto in forma elicoidale attorno alla porzione flessibile per risultare in grado di seguire i piegamenti di questa senza rischi di rottura.

Dei tubi concorrenti a formare il corpo di catetere, un tubo 11 è destinato al passaggio di un cosiddetto ago 23 che si estende fino ad uscire, in forma retrattile, da un lato dell’elemento tubolare 16 dal quale si protende la porzione flessibile distale 17. L’ago 23 è tubolare, è munito di un rivestimento esterno 24 e in esso passano i fili di una termocoppia 25 di misurazione della temperatura.

Un altro tubo 12 è destinato al passaggio di un cavo di radiofrequenza 26 che giunge fino all’elettrodo 22 per la sua alimentazione, secondo necessità.

Gli altri tubi 13, 14 sono previsti, per esempio, per la circolazione di un fluido di raffreddamento dell’elettrodo; essi si estendono fino ad un vano 27 di raffreddamento prossimo all’elettrodo.

Nello spazio tra i tubi accostati e racchiusi nella guaina possono altresì essere alloggiati altri fili di termocoppia 28 per la rilevazione della temperatura anche a livello dell’ elettrodo di trattamento 22.

Dalla sua parte prossimale, il corpo di catetere è vincolato, attraverso una bussola 29, ad un corpo di supporto 30, ed i vari tubi sono uniti da un grumo di resina 31, per impedirne indebiti scorrimenti, racchiuso in detto corpo di supporto.

A questo corpo è attaccata, a mezzo di un connettore 32, una impugnatura 33 posta e trattenuta tra due flange e due anelli 34, 35, rispettivamente.

Detta impugnatura porta, nella sua parte intermedia tra i due anelli 35, un cursore 36 di comando degli spostamenti longitudinali dell’ago 23 nel relativo tubo 11.

Posteriormente, Γ impugnatura porta un connettore 37 collegabile ad un generatore di radiofrequenza e rispettivi strumenti di controllo. Al connettore 37 fanno capo i fili della termocoppia 25 dell’ago 23, il cavo di radiofrequenza 26 alimentante l’elettrodo e i fili della termocoppia 28 associata all’elettrodo 22.

Ad altre parti del corpo di supporto sono vincolati, attraverso una prima bussola 38, i tubi 13, 14 del circuito di raffreddamento terminanti ognuno con un attacco 39 ed un apparato per la circolazione del fluido di raffreddamento, e, attraverso una seconda bussola 40, il tubo nel quale passa il filo guida che arriva fino al puntale o mandrino all’ estremità libera della porzione flessibile distale del catetere.

Anche se molti aspetti costitutivi del catetere descritto sono certamente conosciuti, la porzione flessibile distale 17 del catetere nonché la configurazione e la struttura di questa rappresentano un’innovazione sicuramente originale e vantaggiosa. Essa permette infatti, come peraltro detto più sopra, di introdurre facilmente il catetere fino a delle parti da trattare, come il dotto biliare, altrimenti non raggiungibili con i cateteri noti.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Catetere particolarmente per l’ablazione del dotto biliare, che comprende un corpo con più tubi o lumi longitudinali e avente una parte prossimale che si collega, attraverso bussole e connettori specifici, a varie apparecchiature previste per l alimentazione e il controllo delle diverse finizioni del catetere, ed una parte distale portante degli elementi funzionali per l’intervento da effettuare, caratterizzato dal fatto che detta parte distale del catetere comprende una porzione flessibile (17), ovvero pieghevole, portante almeno un elettrodo (22) pure flessibile, collegabile ad un generatore di radiofrequenza a mezzo di un cavo alloggiato in un tubo o lume del corpo di catetere.
2. 2. Catetere particolarmente per l’ablazione del dotto biliare secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione flessibile distale (17) è in un materiale pieghevole e incorpora una molla elicoidale (21) per elasticizzare la porzione stessa.
3. 3. Catetere particolarmente per l’ablazione del dotto biliare secondo le rivendicazioni 1 e 2, in cui l’elettrodo sulla porzione flessibile distale comprende un filo o nastro (22) avvolto elicoidalmente attorno a detta porzione flessibile (17).
4. 4. Catetere particolarmente per l’ablazione del dotto biliare, secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione flessibile distale (17) si estende da un elemento tubolare, da un lato del quale emerge un ago retrattile (23) includente dei fili di una termocoppia, e termina con un puntale conico, ed in cui la molla di elasticizzazione (21) è in una parte della porzione flessibile prossima al puntale e l’elettrodo formato dal filo o nastro (29) avvolto attorno a detta porzione flessibile è in una parte contigua al detto elemento tubolare.
5. 5. Catetere particolarmente per l’ablazione del dotto biliare secondo la rivendicazione 4, in cui alla porzione flessibile distale è associato un mandrino o filo guida estendentesi in un tubo o lume del corpo di catetere e accessibile dalla parte prossimale del catetere.
6. 6. Catetere particolarmente per l’ablazione del dotto biliare secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui alla porzione flessibile distale è associato un sistema di raffreddamento alimentato con un fluido raffreddante passante in tubi o lumi del corpo di catetere.
7. 7. Catetere particolarmente per l’ablazione del dotto biliare secondo la rivendicazione 4, 5 o 6, in cui all’elettrodo portato dalla porzione flessibile distale è associata una termocoppia per la misurazione della temperatura.
8. 8. L’uso di un catetere secondo le rivendicazioni precedenti per l’ablazione del dotto biliare.
9. 9. Catetere come sostanzialmente sopra descritto, illustrato e rivendicato per gli scopi e l’impiego