ITBO980614A1 - Gruppo di lavorazione di bordi di pannelli. - Google Patents

Gruppo di lavorazione di bordi di pannelli. Download PDF

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ITBO980614A1 IT1998BO000614A ITBO980614A ITBO980614A1 IT BO980614 A1 ITBO980614 A1 IT BO980614A1 IT 1998BO000614 A IT1998BO000614 A IT 1998BO000614A IT BO980614 A ITBO980614 A IT BO980614A IT BO980614 A1 ITBO980614 A1 IT BO980614A1
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Description

GRUPPO DI LAVORAZIONE DI BORDI DI PANNELLI.
II presente trovato concerne un gruppo di lavorazione di bordi di pannelli per macchine bordatrici, in particolare utilizzabile per la lavorazione dei bordi di pannelli in legno od assimilabili e sui quali è applicata «
una striscia di copertura in materiale, di preferenza ma non limitatamente, sintetico.
I suddetti pannelli in legno, massello o suoi derivati, ad esempio in truciolare od anche materiale plastico, sono ampiamente utilizzati per la realizzazione di pannelli per mobili, scansie, ripiani e possono presentare diversi dimensionamenti e diversi profili in sezione in funzione delle richieste di mercato o dello specifico utilizzo che ii pannello andrà a soddisfare.
La linea di lavorazione di questi pannelli è realizzata tramite macchine denominate "trasferì", dove il pannello viene fatto avanzare lungo più unità o, come citeremo d'ora in avanti nella trattazione, stazioni di lavorazione successive l'una all'altra. Queste macchine vengono solitamente utilizzate per realizzare un certo numero di lavorazioni, sempre uguali all'interno di uno stesso lotto, su grandi quantità di pezzi, destinati all'industria od all'arredamento.
Nell’ambito di questa metodologia, il pannello "grezzo" viene ricoperto (in particolare se questo pannello è in truciolare), sulle superfici esterne di maggior sviluppo, da una lamina di materiale “nobilitato" al fine di realizzare una rifinitura superficiale di pregevole aspetto estetico, essendo tali lamine, di volta in volta, di colore e materiale diverso in funzione del'utilizzo finale.
Effettuata questa ricopertura, i pannelli, sezionati nelle dimensioni volute, passano in una successiva stazione di bordatura nella quale viene applicata, mediante incollaggio e su ogni singolo pannello, una striscia di copertura del bordo del pannello stesso rimasto grezzo. La striscia viene applicata debordante, e la stessa presenta una dimensione superiore all’area del bordo da ricoprire per ottenere, in questa fase, la sicurezza di una copertura totale del bordo.
Per ottenere quindi il pannello finito anche sul bordo è necessario effettuare una lavorazione di finitura sui tratti debordanti della striscia grazie alla quale si riconduce la striscia medesima alle dimensioni del bordo del pannello; ciò per il tramite di una stazione successiva a quella di incollaggio della striscia.
Questa stazione di finitura si compone di più sottostazioni adibite, ognuna, ad una specifica lavorazione; il pannello quindi, avanzando lungo una linea di alimentazione orizzontale, incontra un primo gruppo di lavoro composto da almeno un utensile che effettua una operazione denominata di intestatura e con la quale si finisce, anteriormente e posteriormente, il bordo del pannello a spigolo vivo, portando a misura la striscia rispetto alla dimensione del medesimo pannello.
Successivamente, il pannello incontra un secondo gruppo di lavoro composto da un ulteriore utensile atto a realizzare una operazione denominata di refilatura, nella quale si asporta la parte superiore ed inferiore del bordo della striscia in eccesso; nel caso in cui il pannello presenti un profilo del bordo con estremità a spigolo vivo, dopo queste lavorazioni il pannello può avanzare verso una ulteriore stazione dove sono previsti dei gruppi finitori del pannello che permettono l'eventuale eliminazione di piccoli sfridi generati dalle precedenti lavorazioni.
Nel caso in cui il pannello presenti un profilo delle estremità dei bordi raggiato su una semiparte dello stesso o ad angolo piatto, il medesimo pannello verrà adeguatamente lavorato nella stazione dfbordatura mediante utensili a profilo sagomato destinati a copiare, anteriormente e posteriormente, il profilo finale raggiato delle estremità del bordo del pannello.
Ora, visto che queste macchine risultano ingombranti e costose nella loro configurazione di linea di assemblaggio finale, la tendenza maggiormente seguita dai costruttori è quella di ridurre, ove possibile, l'ingombro delle singole stazioni con conseguente eliminazione di eiementi operativi ed accessori in grado così di rendere la macchina più economica, anche in funzione del tipo di prodotto finale realizzato.
Questa riduzione, ad esempio, può essere ottenuta componendo gruppi di lavoro multi funzionali, soprattutto per quanto riguarda le sopra descritte operazioni di intestatura - refilatura - profilatura.
Ad esempio, è nota da tempo una configurazione che prevede quattro gruppi motorizzati, cioè quattro elettromandrini con relativo utensile e copiatore del profilo del bordo, con i quali sia possibile, attraverso una movimentazione guidata in prossimità della linea di avanzamento del pannello, operare le suddette operazioni, anche se con sostituzione di elementi operativi tra una operazione ed un'altra. Questa sostituzione deve, ad esempio,· essere adottata (almeno per quanto riguarda l’utensile) quando si passa da pannelli con lamina di copertura di un certo spessore a pannelli con lamina sottile o senza lamina, od ancora se la lavorazione è rivolta a pannelli con bordo diritto o rastremato.
In una seconda soluzione, realizzata dalla stessa Richiedente (vedi domanda di brevetto IT - B097A000188), si è riusciti a ridurre l'ingombro della stazione grazie all'utilizzo di due soli gruppi di lavoro fra loro indipendenti e composti, ognuno, da un singolo utensile motorizzato, dotato di un corrispondente copiatore del bordo del pannello. Ogni gruppo è associato a mezzi di movimentazione dell’utensile secondo direzioni poste su di un piano verticale così da permettere una movimentazione di ogni gruppo secondo due assi controllati (che definiscono asse X e asse Z sulla macchina) secondo traiettorie prestabilite e tali da definire, rispetto al pannello, più posizioni operative, sempre a contatto con il medesimo pannello, in modo da ottenere una configurazione della strìscia di copertura a copiare il bordo.
Tale soluzione se da un lato riduce il numero di gruppi di lavoro utilizzati, dall'altro lato non presenta una elevata riduzione degli ingombri operativi dei gruppi operativi (uno inferiore ed uno superiore), in quanto ogni gruppo deve scorrere su una corrispondente guida lineare (lungo l'asse X longitudinale) della stazione di bordatura, relativamente lunghe e non sovrapponibili, in ingombro, tra loro.
La stessa Richiedente, quindi, dopo innumerevoli studi, è riuscita a realizzare un gruppo di lavorazione dei bordi di pannelli con ingombro ancora più ridotto rispetto alla soluzione sopra citata grazie ali'utilizzo di gruppi di lavoro operanti e strutturati in modo da permettere tutte le suddette operazioni di intestatura, refilatura e profilatura sui pannelli senza dover sostituire nessun elemento operativo e con movimenti estremamente ridotti per ogni gruppo, mantenendo, però, alti gli standard di velocità di produzione nell'unità di tempo e di qualità del prodotto finale.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazióni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
le figure 1, 2 e 3 illustrano rispettive estremità di pannelli, a profilo diversificato, a cui è applicata una striscia di bordo lavorata con il gruppo di lavorazione dei bordi, conformemente al presente trovato, e tutte in viste prospettiche parziali;
- la figura 4 illustra il gruppo di lavorazione dei bordi dei pannelli, conformemente al presente trovato, in una vista frontale schematica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
la figura 5 illustra il gruppo di lavorazione dei bordi dei pannelli di cui alla figura precedente in una vista prospettica in esploso con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
le figure 6a, 6b, 6c e 7a, 7b e 7c illustrano alcune fasi operative di una delle unità del gruppo di lavorazione in oggetto in viste laterali schematiche con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre.
Conformemente alle figure dei disegni allegati, e con particolare riferimento alle figure 1, 2 e 3, il gruppo di lavorazione dei bordi in oggetto viene utilizzato, in particolare, per la lavorazione di pannelli 1 in legno o materiale plastico a conformazione prismatica e con bordi 1b di spessore S limitato. Questi pannelli presentano, in sezione, le proprie estremità 1a sagomate in diverse configurazioni tra cui una a spigolo vivo (vedi figura 1), od altre raggiate secondo più angolazioni fino a raggiungere un angolo piatto (due esempi di tali profili raggiati sono illustrati nelle figure 2 e 3).
Il gruppo 2 di bordatura in oggetto è compreso all'interno di macchine che presentano un piano 3 di movimentazione orizzontale del pannello 1 secondo una linea di avanzamento, indicato con la freccia L in modo da portare lo, stesso pannello in corrispondenza di più stazioni successive.
In queste stazioni, qui non illustrate in quanto di tipo noto, è prevista l'applicazione, mediante incollaggio, di una striscia 4 di materiale, di preferenza, sintetico al bordo 1b del pannello 1, disposta su di un piano verticale V (vedi figura 3) perpendicolare al piano 3 di movimentazione, e debordante dal medesimo bordo 1b (la striscia 4 "grezza" è illustrata in linea discontinua nelle figure da 1 a 3).
Il gruppo 2 in oggetto prevede, essenzialmente, dei mezzi 5 di lavorazione della striscia 4 con i quali è possibile ridurre le dimensioni della stessa striscia in modo da ricondurli alle dimensioni ed ai profili del bordo 1b del pannello 1.
Tali mezzi 5 di lavorazione della striscia 4 comprendono due unità 6 e 7 di lavoro, fra loro indipendenti, e composte, ognuna, da un singolo utensile motorizzato, dotato di un corrispondente mezzo copiatore del bordo 1b del pannello 1. Tali unità 6 e 7 non sono descritte ed illustrate in dettaglio, in quanto facenti parte di una domanda di brevetto N. B09-7A000188 della stessa Richiedente.
Come ben visibile nelle figure 4 e 5, ognuna delle suddette unità 6 e 7 di lavoro è asservita a mezzi 8 di regolazione e movimentazione delle stesse unità comprendenti una relativa struttura 9 e 10 mobile, nei due sensi (vedi frecce F), lungo un asse Z, inclinato rispetto alla suddetta linea L di avanzamento dei pannelli 1 e lungo un piano parallelo al piano verticale V. Ognuna di queste strutture 9 e 10 è fulcrata, rispettivamente in U1 e U2, in modo da permettere un pendolamento, nei due sensi (vedi frecce F1), della stessa struttura 9 e 10 così da ottenere una movimentazione di ogni unità 6 e 7 secondo traiettorie rettilineo - arcuate prestabilite e tali da definire, rispetto al pannello 1, più posizioni operative, sempre a contatto con il medesimo pannello, atte a definire, con entrambe le Unità 6 le 7, una configurazione della striscia 4 a copiare il bordo 1b del pannello 1.
In altre parole, ogni unità 6 e 7, grazie alle rispettive strutture 9 e 10, possono lavorare il pannello 1 in modo da ottenere una intestatura, una refilatura ed una profilatura della striscia 4; in particolare, come verrà descritto meglio nel seguito della trattazione, ogni unità 6 e 7 copre una metà del profilo del bordo 1b del pannello 1, grazie al tipo di movimentazione rettilineo - arcuata eseguibile dalla struttura.
Tornando ai dettagli costruttivi, una delle strutture, quella indicata con 9, è fulcrata, in U1, inferiormente al piano 3 di lavoro ed è associata ad un basamento 11 fìsso della macchina a cui è applicato il gruppo 2 in modo da definire l'unità 6 di lavoro inferiore rispetto al medesimo piano e anteriore rispetto alla direzione di avanzamento dei pannelli 1 lungo la linea L di avanzaménto.
L'altra struttura, quella indicata con 10, è fulcrata, in U2, ad una colonna 12 verticale associata al basamento 11, ed in un punto superiore al piano 3 di lavoro in modo da definire l'unità 7 di lavorò superiore rispetto al piano 3 e posteriore rispetto alla direzione di avanzamento del pannello 1 lungo la linea L di avanzamento. Questa struttura 10, essendo superiore rispetto al piano 3, è provvista di mezzi 13 di regolazione della medesima seconda struttura in modo da variare l’altezza della relativa unità 7, in avvicinamento od allontanamento rispetto al piano 3 (vedi frecce F2) in funzione dello spessore S del pannello 1 da lavorare.
Più precisamente, ognuna delle strutture 9 e 10, è composta da un bancale 14, 15 di supporto della relativa unità 6 e 7 di lavoro a cui è collegato un primo pistone 16, 17 vincolato, con il proprio stelo 16', 17', ad una parete fissa 18, 19 di una trave 20, 21 sviluppantesi inclinata rispetto al piano 3 di lavoro.
Ognuna delle travi fisse 20, 21 è provvista di una guida 22, 23 di scorrimento per il bancale 14, 15 in modo da permettere, su azione del suddetto primo pistone 16, 17, un sollevamento od abbassamento rettilineo della relativa unità 6, 7 rispetto al piano 3 di lavoro.
Ognuna delle travi 20, 21 è provvista, in un suo punto intermedio, di un relativo perno 24, 25, definente il suddetto punto di fulcro U1, U2,: il primo perno 24 è vincolato al basamento 11 per il tramite di una piastra 30 di supporto, mentre il secondo perno 25 è vincolato alla suddetta colonna 12 verticale grazie ad una mensola 31 sagomata.
Grazie a questo punto di fulcro, le due unità 6, 7 possono pendolare, nei due sensi, per poter seguire il profilo del bordo 1b del pannello 1; tale movimento arcuato è ottenuto grazie ad un rispettivo secondo pistone 26, 27 vincolato,: con il relativo stelo 26', 27', ad una estremità libera di ogni trave 20, 21, provvista di una corrispondente forcella 32, 33 di vincolo degli stessi steli. Il cilindro di ogni secondo pistone 26, 27 è vincolato rispettivamente al basamento 11 ed alla colonna 12. In particolare, il secondo pistone 27 agente sulla seconda struttura 10 è vincolato con il proprio cilindro ad un prolungamento 34 della suddetta mensola 31.
I sopra citati mezzi 13 di regolazione in altezza della seconda unità 7 sono costituiti (vedi figura 5) da un carrello 28, associato alla colonna 12 verticale, supportante tutta la struttura 10 e scorrevole su una relativa guida 35 realizzata sulla colonna verticale 12.
Sul carrello 28 agisce un gruppo 29 di movimentazione composto da un'accoppiamento vite - madrevite 36 e 37 coliegata ad una coppia di ruote coniche 38 atte a permettere il passaggio del moto da mezzi di regolazione (non illustrati) allo stesso gruppo 29 di movimentazione; le ruote coniche 38 ed i mezzi di regolazione sono alloggiati in prossimità del basamento 11: in tal modo è possibile regolare l'altezza di partenza della seconda unità 7 in funzione dello spessore S del pannello 1 da lavorare.
Ovviamente, le unità 6 e 7, i pistoni 16, 17, 26, 27 ed i mezzi 13 di regolazione in altezza della seconda unità 7 sono controllati nei loro movimenti da una unità di comando 39 della macchina profilatrice (illustrata con un blocco schematico in quanto di tipo noto).
Un gruppo di bordatura così strutturato può operare tutte le operazioni di bordatura in modo estremamente rapido e preciso, ad esempio, nelle figure 6 e 7 con relative lettere, è illustrato il movimento operativo della prima unità 6 anteriore-inferiore dove la striscia 4 grezza è illustrata in linea discontinua. Nelle figure da 6a a 6c viene mostrato come l'unità 6 sia posta inizialmente in corrispondenza della mezzeria del pannello 1 in avanzamento fino al momento in cui avviene il contatto tra unità 6 e pannello 1 (vedi figura 6a), ovvero tra copiatore - utensile e pannello 1; a questo punto il primo pistone 16 controlla la discesa dell'unità 6 (freccia F3 di figura 6b) per permettere la profilatura progressiva del bordo del pannello 1, in questo caso raggiato ad angolo piatto (vedi figura 6b). Questa profilatura avviene così a seguito dell’automatico posizionamento dell’utensile che viene spinto alla discesa lungo F3 dal progressivo avanzamento del pannello, fino al raggiungimento del raccordo tra testa e corpo pannello, dove l'unità 6 viene mantenuta in una posizione stabile di refiliatura della parte inferiore del bordo del pannello 1 in avanzamento (vedi figura 6c). Preferenzialmente, tale posizione stabile è facilitata anche dall’intervento del secondo pistone 26.
Continuando nel suo avanzamento, il pannello 1 permette all’unità 6 di incontrare l'estremità posteriore del medesimo pannello (vedi figura 7a). In questo punto interviene il secondo pistone 26 che determina la rotazione dell'unità 6 attorno al relativo punto di fulcro U1 (vedi freccia F5 di figura 7b) per poter così seguire il bordo 1b posteriore, in modo da eseguire la traiettoria arcuata a copiare la conformazione del bordo 1b del pannello 1 fino al raggiungimento della mezzeria (vedi figure 7b e 7c freccia F5).
La seconda unità 7 esegue la profilatura anteriore e posteriore della parte superiore del bordo 1b del pannello 1 con direzioni di movimentazione dell'unità 7 sostanzialmente opposte e speculari a quelle descritte per l'unità 6.
Un gruppo così strutturato permette, quindi, di raggiungere gli scopi prefissati con una struttura, nel suo complesso, semplificata e di ingombri ridotti grazie all'inclinazione dei due gruppi utilizzati che si sovrappongono, in termini di ingombro, in modo da ottenere un gruppo compatto. Tutto ciò senza alterare le qualità del lavoro finito e le velocità operative richieste in questo tipo di macchine.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZION 1. Gruppo di lavorazione dei bordi di pannelli, in particolare per la lavorazione di pannelli (1) in legno o materiale plastico a conformazione prismatica con bordi (1b) di spessore (S) limitato presentanti, in sezione, le proprie estremità (1 a) sagomate in diverse configurazioni tra cui una a spigolo vivo od altre raggiate secondo più angolazioni fino a raggiungere un angolo piatto; detto gruppo (2) essendo compreso all’interno di macchine presentanti un piano (3) di movimentazione orizzontale di detto pannello (1) secondo una linea di avanzamento (L) in modo da portare lo stesso pannello in corrispondenza di più stazioni successive atte a permettere, tra l'altro, l'applicazione, mediante incollaggio, di una striscia (4) di materiale sintetico a detto bordo (1b) di detto pannello (1), disposta su di un piano verticale (V) perpendicolare al detto piano (3) di movimentazione, e debordante dal medesimo detto bordo (1b); detto gruppo (2) prevedendo mezzi (5) di lavorazione di detta striscia (4) atti a ridurre le dimensioni della stessa striscia ed a ricondurli alle dimensioni ed ai profili del detto bordò (1 b) di detto pannello (1); detti mezzi (5) di lavorazione di detta striscia (4) comprendendo due unità (6, 7) di lavóro, fra loro indipendenti, e composti, ognuno, da un singolo utensile motorizzato, dotato di un corrispondente mezzo copiatore di detto bordo (1b) di detto pannello (1), caratterizzato dal fatto che ogni detta unità (6, 7) di lavoro è asservita à mezzi (8) di regolazione e movimentazione delle stesse unità comprendenti una relativa struttura (9, 10) mobile, nei due sensi, lungo un asse (Z) inclinato rispetto alla detta linea (L) di avanzamento di detti pannelli (1) e lungo un piano parallelo a detto piano verticale (V); ogni detta struttura (9, 10) essendo fulcrata, in (U1; U2), in modo da permettere un pendolamento, nei due sensi, di detta struttura (9, 10) così da ottenere una movimentazione di ogni detta unità (6, 7) secondo traiettorie rettilineo - arcuate prestabilite e tali da definire, rispetto al detto pannello (1), più posizioni operative, sempre a contatto con il medesimo pannello, atte a definire, con entrambe le dette unità (6, 7), una configurazione di detta striscia (4) a copiare detto bordo (1b).
  2. 2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che una prima detta struttura (9) è fulcrata, in (U1), inferiormente a detto piano (3) di lavoro e ad un basamento (11) di detto gruppo, così da definire una unità (6) di lavoro inferiore rispetto al medesimo piano e anteriore rispetto a detta linea (L) di avanzamento; l'altra detta seconda struttura (10) essendo fulcrata, in (U2), ad una colonna (12) verticale associata a detto basamento (11), ed in un punto superiore al detto piano (3) di lavoro; detta seconda struttura (10) essendo e provvista di mezzi (13) di regolazione della medesima seconda struttura in modo da variare l’altezza della relativa detta unità (7), in avvicinamento od allontanamento rispetto à detto piano (3) in funzione dello spessore (S) di detto pannello (1) da lavorare e così da definire una unità (7) di lavoro superiore rispetto a detto piano (3) e posteriore rispetto a detta linea (L) di avanzamento.
  3. 3. Gruppo secondo le rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ogni detta struttura (9, 10) è composta da un bancale (14, 15) di supporto di detta unità (6, 7) di lavoro a cui è collegato un primo pistone (16, 17) vincolato, con il proprio stelo (16’, 17’), ad una parete (18, 19) fissa di una trave (20, 21) sviluppantesi inclinata rispetto a detto piano (3) di lavoro; ogni detta trave (20, 21) fissa essendo provvista di una guida (22, 23) di scorrimento per detto bancale (14, 15) in modo da permettere, su azione di detto primo pistone (16, 17), un sollevamento od abbassamento rettilineo di dette unità (6, 7) rispetto a detto piano (3) di lavoro.
  4. 4. Gruppo secondo le rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che dette travi (20, 21) di dette strutture (9, 10) sono provviste, in un loro punto intermedio, di un relativo perno (24, 25) di fulcro vincolato, rispettivamente, a detto basamento (11) ed a detta colonna (12) vellicale ed atti a permette un pendolamento, nei due sensi, di ogni detta unità (6, 7) per il tramite di un rispettivo secondo pistone (26, 27) vincolato, con il relativo stelo (26 , 27'), ad una estremità libera di detta trave (20, 21) e con il proprio cilindro a detto basamento (11) e rispettivamente a detta colonna (12).
  5. 5. Gruppo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (13) di regolazione in altezza di detta seconda unità (7) sono costituiti da un carrello (28) scorrevolmente associato a detta colonna (12) verticale e supportante detta seconda unità (7); su detto carrello (28) agendo un gruppo (29) di movimentazione composto da un'accoppiamento vite - madrevite (36, 37) collegato ad una coppia di ruote coniche (38), di cui una motorizzata in modo da permettere un abbassamento o un sollevamento di detta unità (7), rispetto a detto piano (3) di lavoro, in funzione dello spessore (S) di detto pannello (1).
  6. 6. Gruppo secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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