ITBO950259A1 - Antifurto per motoveicoli - Google Patents
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Abstract
Un antifurto per motoveicoli (2) si compone essenzialmente di mezzi (5) a pinza in grado di impegnarsi su una ruota (1) del motoveicolo (2) ammorsandola radialmente, di una barra (6) di supporto dei mezzi (5) a pinza e di un'asta (7) di azionamento operativamente connessa ai mezzi (5) a pinza, la quale è scorrevolmente alloggiata nella barra (6) ed in grado di essere spostata tra una posizione di sbloccaggio, in cui comanda l'apertura dei mezzi (5) a pinza, ed una posizione di bloccaggio, in cui comanda la chiusura dei mezzi (5) a pinza attorno alla ruota (1); vi sono inoltre dei mezzi (8) elastici di richiamo in grado di trattenere l'asta (7) nella posizione di sbloccaggio e dei mezzi (9) atti a bloccare l'asta (7) rispetto alla barra (6) nella posizione di bloccaggio.(FIG. 3).
Description
DESCRIZIONE
ANTIFURTO PER MOTOVEICOLI.
II presente trovato concerne un'antifurto per motoveicoli, in particolare del tipo ad interferenza, cioè capace di bloccare una ruota, ovvero una porzione di pneumatico e relativo cerchione in modo da evitare la rotazione della stessa ruota.
Nel ramo inerente agli antifurti prettamente meccanici per motoveicoli, operanti per bloccaggio di una delle due ruote, esistono attualmente dispositivi manuali composti da una vera e propria catena, ad esempio àd anelli, inseribile all'intemo del cerchione del motoveicolo e chiudibile dal lato del pneumatico sugli anelli di estremità tramite un noto lucchetto.
Un altro dispositivo di tipo noto comprende un'asta sagomata ad "U" che viene impegnata, tramite innesto dal suo lato aperto, da una porzione della ruota del motoveicolo, o da una o più raggi o razze della stessa, ed ivi bloccata tramite un cilindro dotato di una coppia di sedi entro cui vengono alloggiate le estremità libere della "U". Questo cilindro è dotato di sistema di chiusura a chiave per il bloccaggio dell'asta in posizione di interferenza sulla ruota.
L'uso di questi antifurti risulta piuttosto difficoltoso,· in quanto si richiedono operazioni manuali laboriose e scomode sia per effettuare il posizionamento e la chiusura della catena o dell'asta sulla ruota (solitamente nella zona inferiore della ruota), sia per procedere alla loro apertura ed alla rimozione dell'antifurto.
Altro problema di tali antifurti è il loro eccessivo ingombro quando non utilizzati: su un motoveicolo infatti non sempre sono presenti accessori di contenimento presentanti capienze tali da permettere l'alloggiamento di tali antifurti.
Lo scopo del presente trovato è quindi quello di realizzare un antifurto per motoveicoli facilmente manovrabile, che possa essere posizionato e rimosso da una delle due ruote del motoveicolo in modo semplice e con un numero limitato di operazioni manuali, il tutto tramite un complesso di piccolo ingombro.
Raggiunge il suddetto scopo un antifurto per motoveicoli che si ~ compone di due branche a "C" contrapposte supportate da una barra entro cui è alloggiata scorrevolmente un'asta di manovra delle branche; quest'asta è operativamente incernierata alle stesse branche e può essere spostata, grazie all'accoppiamento telescopico con la barra, da una posizione di sbloccaggio in cui mantiene le branche aperte, ad una posizione di bloccaggio, in cui porta le branche in una configurazione di chiusura mantenuta tramite dei mezzi di bloccaggio.
Uno dei vantaggi di tale antifurto risiede nella estrema esiguità e facilità di manovra nella chiusura della ruota e che consiste nel l'appoggiare l'estremità della barra di supporto alla parte esterna del pneumatico del motoveicolo, nello spostare l'asse di azionamento nella posizione di bloccaggio, in modo da chiudere le branche attorno alla ruota ed infine nell'azionare i mezzi di bloccaggio per fissare l'asta rispetto alla barra.
Un ulteriore vantaggio presentato da tale antifurto è il suo ingombro estremamente ridotto e perciò può essere alloggiato con facilità all'interno di qualsiasi accessorio di cui può essere dotato il motoveicolo.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 illustra l'antifurto oggetto del presente trovato applicato ad una ruota posteriore di un motoveicolo, in una vista prospettica;
la figura 2 illustra l'antifurto di cui a figura 1 in una configurazione operativa di chiusura, in una vista in pianta dall'alto; .
la figura 3 illustra una sezione III - III di cui a figura 2;
la figura 4 illustra l'antifurto di cui alle figure precedenti in una configurazione non operativa, in unna vista in pianta dall'alto con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
la figura 5 illustra un particolare ingrandito di una estremità di una branca di cui è dotato l'antifurto oggetto del presente trovato, in una vista laterale in scala ingrandita;
la figura 6 illustra una variante realizzativa dell'antifurto in oggetto in una vista in pianta dall'alto schematica.
Conformemente alle figure dei disegni allegati, e con-particolare riferimento alle figure 1, 2 e 3, è indicato complessivamente con 21 un antifurto oggetto del trovato, usato per bloccare ruote 1 di un motoveicolo 2 composte da un pneumatico 3 ed un cerchione 4 dotato di raggi o razze 4r.
L'antifurto 21 comprende essenzialmente dei mezzi a pinza, indicati complessivamente con 5, una barra 6 di supporto, a conformazione cilindrica e presentante una cavità 19, delle aperture 22, visibili nelle figure 3 e 4, ed una testa 23 di appoggio al pneumatico 3.
I suddetti mezzi 5 a pinza sono formati da una coppia di branche 10 a "C", tra loro contrapposte, ed incernierate reciprocamente ad una rispettiva estremità ed alla suddetta barra 6, in 11, per il tramite di un perno 24: la conformazione delle branche 10 permette alle stesse di ammorsare radialmente la ruota, ovvero una porzione del pneumatico 3 e' relativa porzione di cerchione 4 (come ben visibile in figura 1).
Nelle unite figure è indicato con 20 un cannotto montato scorrevole sulla barra 6, il quale cannotto è solidale ad un'asta 7 a sua volta alloggiata scorrevolmente entro la cavità 19 presentata dalla stessa barra 6. Tra cannotto 20 e barra 6 risulta interposta una molla di richiamo 25 definente dei mezzi 8 elastici.
Come ben visibile nelle figure 2, 3 e 4, all'asta 7 risultano incernierate due leve 16, in 14, mediante un primo perno 15. Le due leve 16 sono a loro volta incernierate alla rispettiva detta branca 10, in 17, e grazie a rispettivi secondi perni 18. Per ottenere la complanarità delle due branche 10, le due leve 16 risultano disposte su piani sfalsati per compensare la sovrapposizione delle stesse branche, necessaria alla loro incemieratura in comune.
L'asta 7 è munita di una serratura a chiave 26 (vedi figura 3), definente dei mezzi 9 di bloccaggio, comprendente una astina 27 e un chiavistello 23 adatto ad impegnarsi con una delle suddette aperture 22 della barra 6, sotto l'azione di una relativa molla 29; la serratura 26 è azionabile dall'esterno mediante una chiave 30.
L'asta 7 è manovrabile in scorrimento manualmente, tramite il suddetto cannotto 20, entro la cavità 19 fra una posizione di sbloccaggio, in cui è trattenuta dall'azione della molla 25 di richiamo, ed una posizione di bloccaggio, in cui è trattenuta dall'impegno del suddetto chiavistello 28 con una delle suddette aperture 22, come mostrato nella figura 3.
Quando l anti furto è in una configurazione operativa le due branche 10, complanari, si trovano a contatto, ovvero sovrapposte, con la propria estremità libera 10a (vedi figura 2). Per dare maggiore consistenza alla chiusura delle branche 10 su questa estremità 10a, può essere previsto (vedi figura 4 e 5) che ognuna delle estremità 10a sia dotata di una asola aperta 12 definente una sagomatura della stessa estremità a forcella. Uno dei due rebbi 13 formati da ciascuna asola 12 risulta sagomato in modo da svilupparsi su un diverso piano rispetto all'altro, così da permettere l'accoppiamento reciproco delle due estremità 10a delle branche 10, tramite sovrapposizione dei rispettivi rebbi 13, in corrispondenza della suddetta posizione di bloccaggio delle stesse branche. E' ovvio che il rebbio 13 sagomato di una estremità 10a risulta sovrapposto al rebbio 13 non sagomato dell'estremità opposta.
Un ulteriore elemento aggiuntivo dell'antifurto in oggetto è illustrato nelle figure 2 e 3, la barra 6 è infatti prevista, in corrispondenza della propria testa 23 di contatto, di una seconda asta 31 passante diametralmente la stessa barra. Questa seconda asta 31 si sviluppa su un piano perpendicolare al piano di sviluppo delle branche 10 ed è dotata di una coppia di sfere 32 alle proprie rispettive estremità.
Le sfere 32 definiscono in pratica ulteriori due punti di contatto sul pneumatico 3 (vedi figura 3) per un più facile posizionamento dell'antifurto sullo stesso pneumatico. Oltre a ciò queste sfere 32, quando l'antifurto si trova nella configurazione di bloccaggio, fungono da elementi di supporto per lo stesso antifurto grazie al loro appoggio stabile sul pneumatico 3.
Da quanto descritto finora l'antifurto per motoveicoli in oggetto funziona nel seguente modo, e partendo da una situazione in cui l'antifurto 21 è in condizione non operativa, come mostrato nella figura 4, la serratura 26 è aperta, il canotto 20 è arretrato e la molla 25 spinge l'asta 7 in posizione di sbloccaggio. A sua volta l'asta 7, attraverso le leve 16, mantiene le branche 10 della pinza aperte.
Per disporre quindi l’antifurto 21 in condizione operativa, si procede posizionando la barra 6 con la propria testa 23 contro il battistrada del pneumatico 3. Tenendo con una sola mano l'antifurto 21 tramite il cannotto 20, e spingendo lo stesso cannotto verso la barra 6, l'asta 7 scorre nella cavità 19 (vedi freccia F di figura 3) e si porta in posizione di bloccaggio: in tal modo le branche 10 vengono comandate, sulle leve 16, a ruotare attorno al perno 24 e a chiudersi attorno alla porzione di pneumatico 3 e relativo cerchione 4 fino alla completa chiusura delle branche 10 definita dall'accoppiamento delle due estremità 10a.
Tramite questa manovra il chiavistello 28 può impegnarsi in una delle aperture 22 della barra 6, come risulta dalla fig. 3, per effetto di una rotazione della chiave 30, andando così a bloccare l'asta 7 e le branche 10 nella suddetta posizione di chiusura (vedi figura 2).
In tale condizione l'antifurto 21 impedisce la rotazione della ruota (nel caso illustrato quella posteriore), rendendo impossibile l'azionamento del motoveicolo 2.
Per effettuare lo sblocco della ruota 1 è necessario riaprire la serratura 26 tramite la chiave 30, in modo che il chiavistello 28 si disimpegni dall'apertura 22: l'asta 7, sotto l'azione della molla 25, e scorrendo in senso inverso alla direzione precedente nella cavità 19, riporta le branche 10 in posizione di sbloccaggio così da poter rimuovere l’antifurto 21 dalla ruota 1.
La figura 6 illustra una variante realizzati va dell'antifurto finora descritto, variante che prevede le due branche, qui indicate con 10a e 10b, a configurazione arcuata e disposte contraffacciate tra loro.
La branca indicata con 10a è rigidamente fissata all'estremità libera della barra 6 e si sviluppa lateralmente alla stessa barra così da definire con quest'ultima una configurazione ad uncino. La seconda branca 10b è invece incernierata alla barra 6, nella zona più vicina al cannotto 20, ed all'asta 7 di azionamento tramite una corrispondente leva 35: in tal modo la seconda branca 10b viene comandata nelle suddette posizioni di bloccaggio e rispettivamente sbloccaggio della ruota 1 attraverso un avvicinamento e rispettivamente un allontanamento della stessa seconda branca 10b rispetto alla prima 10a.
In questo specifico caso l'ammorsamento della ruota 1 avviene attraverso l'inserimento laterale della prima branca 10a all'interno della ruota 1 dal lato del cerchione 4, posizionando così la barra 6 a contatto con la parte laterale della stessa ruota. Successivamente vi è l'azionamento della seconda branca 10b tramite lo scorrimento del cannotto 20 verso la ruota 1, mentre l'utente esegue un contrasto a questo movimento mantenendo ferma la branca IOa. La procedura di sbloccaggio risulta analoga a quella precedentemente descritta.
Grazie alla sua struttura estremamente compatta, l'antifurto 21 presenta un ingombro ridotto e può essere riposto in un qualsiasi ripostiglio previsto sul motoveicolo (ad esempio in un vano sotto sella), oppure all'interno di un vano portaoggetti previsto da accessori montati sul motoveicolo (baule posteriore, borsone applicabile sul serbatoio, ecc.).
Come già deducibile dalla descrizione precedentemente effettuata, risulta chiaro che con poche e semplici operazioni manuali l'antifurto può essere posizionato e bloccato radialmente attorno ad una porzione di ruota di un motoveicolo e disimpegnato da quest'ultima, grazie anche all'automatismo del chiavistello in chiusura.
La sicurezza in chiusura è ancora maggiore grazie all'accoppiamento delle estremità delle branche che evitano l'eventuale forzatura delle stesse attraverso una spinta - trazione sulle branche secondo una direttrice perpendicolare alle stesse.
Ulteriore elemento che permette una più facile e comoda applicazione dell'antifurto è l'asta con sfere, la quale aumenta la superficie di appoggio dello stesso antifurto sul pneumatico, aggiuntivo alla testa della barra, durante l'operazione di montaggio, e contemporaneamente realizza un supporto per lo stesso antifurto quando questo è applicato al pneumatico.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Claims (8)
- RIVENDICAZIONI 1. Antifurto per motoveicoli in grado, in particolare, di bloccare una ruota (1) di detto motoveicolo (2) composta da un pneumatico (3) ed un cerchione (4) dotato di raggi o razze (4r), caratterizzato dal fatto di comprendere: - mezzi (5) a pinza in grado di impegnarsi attorno a detta ruota (1) ammorsando una porzione di detto pneumatico (3) e rispettivo detto cerchione (4); una barra (6) di supporto portante detti mezzi (5) a pinza; almeno un'asta (7) di azionamento operativamente connessa a detti mezzi (5) a pinza, montata scorrevolmente in detta barra (6) ed in grado di essere spostata fra una posizione di sbloccaggio, in cui comanda l'apertura di detti mezzi (S) a pinza, e una posizione di bloccaggio, in cui comanda la chiusura di detti mezzi (5) a pinza attorno a detta ruota (1); mezzi (8) elastici di richiamo in grado di trattenere detta asta (7) in detta posizione di sbloccaggio e mezzi (9) atti a bloccare detta asta (7) rispetto a detta barra (6) in detta posizione di bloccaggio.
- 2. Antifurto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (5) a pinza sono formati da due branche (10) sostanzialmente a "C", disposte tra loro contrapposte, ed incernierate fra loro sostanzialmente ad una relativa estremità, in (11), e in detta barra di supporto (6); in detta barra (6) di supporto essendo alloggiata scorrevolmente detta asta (7) di azionamento atta a comandare l'apertura e la chiusura di dette branche (10).
- 3. Antifurto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ognuna di dette branche (10) presenta la rispettiva estremità libera (10a) dotata di una asola aperta (12) atta a definire una sagomatura della stessa estremità a forcella, dove uno dei due rebbi (13) di ogni detta forcella risulta sagomata in modo da svilupparsi su un diverso piano rispetto all'altra e così da permettere l'accoppiamento reciproco delle due estremità (10a) delle dette branche (10), tramite sovrapposizione dei rispettivi detti rebbi (13), in corrispondenza della detta posizione di chiusura delle stesse branche.
- 4. Antifurto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che a detta asta (7) sono incernierate, in (14) e mediante un relativo primo perno (15), due leve (16) a loro volta incernierate a dette branche (10), in (17), mediante rispettivi secondi perni (18).
- 5. Antifurto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta asta (7) è alloggiata scorrevolmente entro una cavità (19) di detta barra (6) ed a cui è solidalmente montato un cannotto (20); tra detta asta (7) e detto cannotto (20) essendo interposti i detti mezzi (8) elastici.
- 6. Antifurto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta barra (6) è prevista, in corrispondenza di una propria estremità libera, eli una seconda asta (31) passante diametralmente la stessa barra; detta seconda asta (31) essendo disposta su un piano perpendicolare al piano di sviluppo (li detti mezzi (5) a pinza, e dotata di una coppia di sfere (32), alle proprie rispettive estremità, atte a definire punti di appoggio e supporto su detto pneumatico (3).
- 7. Antifurto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (5) a pinza sono costituiti da due branche (10a, 10b) a configurazione arcuata e disposte contraffacciate tra loro; una prima di dette branche (10a) essendo rigidamente fissata all'estremità libera di detta barra (6) e sviluppandosi lateralmente alla stessa barra così da definire con quest'ultima una configurazione ad uncino, la seconda di dette branche (10b) risultando incernierata a detta barra (6) e a detta asta (7) di azionamento tramite una corrispondente leva (35), in modo da permettere le dette posizioni di bloccaggio e rispettivamente sbloccaggio di detta ruota (1) attraverso un avvicinamento e rispettivamente un allontanamento della detta seconda branca (10b) rispetto alla prima (10a).
- 8. Antifurto secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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Legal Events
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0001 | Granted |