ITBO20130195A1 - Motore a combustione interna provvisto di una pompa di raffreddamento scollegabile meccanicamente - Google Patents

Motore a combustione interna provvisto di una pompa di raffreddamento scollegabile meccanicamente

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ITBO20130195A1
ITBO20130195A1 IT000195A ITBO20130195A ITBO20130195A1 IT BO20130195 A1 ITBO20130195 A1 IT BO20130195A1 IT 000195 A IT000195 A IT 000195A IT BO20130195 A ITBO20130195 A IT BO20130195A IT BO20130195 A1 ITBO20130195 A1 IT BO20130195A1
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IT
Italy
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shaft
internal combustion
combustion engine
circulation pump
wheel
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IT000195A
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Franco Cimatti
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Ferrari Spa
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Description

D E S C R I Z I O N E
“MOTORE A COMBUSTIONE INTERNA PROVVISTO DI UNA POMPA DI RAFFREDDAMENTO SCOLLEGABILE MECCANICAMENTEâ€
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione à ̈ relativa ad un motore a combustione interna provvisto di una pompa di raffreddamento scollegabile meccanicamente.
ARTE ANTERIORE
Un moderno motore a combustione interna comprende quasi sempre un impianto di raffreddamento a liquido in cui una pompa di circolazione fa circolare del liquido di raffreddamento (tipicamente acqua miscelata ad una sostanza anticongelante) lungo un percorso di raffreddamento che si estende in parte all’interno del motore a combustione interna per asportare il calore in eccesso, ed in parte in un radiatore per cedere all’ambiente esterno il calore in eccesso proveniente dal motore a combustione interna.
Nella maggior parte dei veicoli, la pompa di circolazione à ̈ trascinata in rotazione direttamente dall’albero motore mediante l’interposizione di una trasmissione meccanica a cinghia oppure a catena (più raramente ad ingranaggi).
Quando il motore a combustione interna viene avviato dopo un sosta lunga (ovvero sufficientemente lunga da portare la temperatura del motore a combustione interna ai livelli della temperatura ambiente), sarebbe opportuno non raffreddare il motore a combustione interna per favorire un rapido raggiungimento della temperatura ottimale di esercizio; infatti, solo quando il motore a combustione interna si trova alla temperatura ottimale di esercizio si riescono ad ottenere la massima efficienza energetica e la minima generazione di sostanza inquinanti (ovvero la massima efficienza ecologica). A tale scopo, in un moderno motore a combustione interna à ̈ normalmente prevista una valvola termostatica che bypassa la parte dell’impianto di raffreddamento dedicata alla dispersione del calore nell’ambiente (ovvero il radiatore), in modo tale che il liquido di raffreddamento non ceda calore all’ambiente esterno fino a quando il liquido di raffreddamento stesso non abbia raggiunto una temperatura sufficientemente elevata (ovvero non abbia raggiunto la temperatura ottimale di esercizio).
Tuttavia, quando il motore a combustione interna à ̈ freddo (ovvero à ̈ più freddo della temperatura ottimale di esercizio), la pompa di circolazione dell’impianto di raffreddamento continua a funzionare assorbendo potenza meccanica dall’albero motore (e quindi dissipando energia meccanica) senza alcuna utilità. Inoltre, la circolazione del liquido di raffreddamento, pur bypassando il radiatore, comporta comunque un raffreddamento (minimo, ma non nullo) del motore a combustione interna che quindi si riscalda un po’ più lentamente di quanto potenzialmente possibile.
Per risolvere tale inconveniente, à ̈ stato proposto l’utilizzo di una pompa di circolazione dell’impianto di raffreddamento comandata da un motore elettrico dedicato e quindi meccanicamente completamente indipendente dall’albero motore; in questo modo, pompa di circolazione a comando elettrico può venire fatta funzionare solo quando necessario. Tuttavia, particolarmente nei motori a combustione interna ad elevate prestazioni, la pompa di circolazione può richiedere una potenza rilevante (specialmente quando la temperatura esterna à ̈ elevata e viene richiesta l’erogazione di tanta potenza come capita nella guida estiva in pista) che richiederebbe l’installazione di un motore elettrico molto performante (e quindi pesante ed ingombrante) per azionare la pompa di circolazione e di un generatore elettrico molto performante (e quindi pesante ed ingombrante) per generare la potenza elettrica richiesta dall’azionamento della pompa di circolazione.
DESCRIZIONE DELLA INVENZIONE
Scopo della presente invenzione à ̈ fornire un motore a combustione interna provvisto di una pompa di raffreddamento che sia privo degli inconvenienti sopra descritti e sia nel contempo di facile ed economica realizzazione.
Secondo la presente invenzione viene fornito un motore a combustione interna provvisto di una pompa di raffreddamento, secondo quanto rivendicato dalle rivendicazioni allegate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, in cui:
• la figura 1 à ̈ una vista schematica e prospettica di un motore a combustione interna realizzato in accordo con la presente invenzione;
• la figura 2 à ̈ una vista schematica, parziale ed in sezione assiale di un albero ausiliario del motore a combustione interna della figura 1 accoppiato ad una pompa di circolazione di un sistema di raffreddamento mediante l’interposizione di un dispositivo di innesto;
• la figura 3 à ̈ una vista schematica, parziale ed in sezione assiale dell’albero ausiliario della figura 2 in cui il dispositivo di innesto à ̈ disposto in una posizione di disinnesto diversa dalla posizione di innesto illustrata nella figura 2;
• la figura 4 à ̈ una vista schematica e prospettica di una variante del motore a combustione interna della figura 1;
• la figura 5 à ̈ una vista schematica, parziale ed in sezione assiale di un albero ausiliario del motore a combustione interna della figura 4 accoppiato ad una pompa di circolazione di un sistema di raffreddamento mediante l’interposizione di un dispositivo di innesto;
• la figura 6 à ̈ una vista schematica e frontale di una trasmissione meccanica del motore a combustione interna della figura 1 che aziona l’albero ausiliario della figura 2; e
• la figura 7 à ̈ una variante della trasmissione meccanica della figura 6.
FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL’INVENZIONE
Nella figura 1, con il numero 1 Ã ̈ indicato nel suo complesso un motore a combustione interna.
Il motore 1 a combustione interna comprende un basamento 2 che alloggia un albero 3 motore (schematicamente illustrato nelle figure 6 e 7) e due testate 4, le quali alloggiano i cilindri e sono disposte a “V†con un angolo tra le testate di 90°.
Il motore 1 a combustione interna comprende un sistema 5 di raffreddamento (schematicamente illustrato), il quale ha il compito di raffreddare il motore 1 a combustione interna e comprende un circuito idraulico all’interno del quale scorre un liquido di raffreddamento (tipicamente costituito da acqua miscelata ad un additivo anticongelante). Il sistema 5 di raffreddamento comprende una pompa 6 di circolazione di tipo centrifugo che ha la funzione di fare circolare il liquido di raffreddamento lungo il circuito idraulico.
Il motore 1 a combustione interna comprende un albero 7 ausiliario, il quale à ̈ montato girevole per ruotare attorno ad un asse 8 di rotazione e trasmette il movimento di rotazione alla pompa 6 di circolazione. Secondo una preferita forma di attuazione, l’albero 7 ausiliario à ̈ parallelo all’albero 3 motore e riceve il movimento direttamente dall’albero 3 motore mediante una trasmissione 9 meccanica a cinghia (o, secondo un equivalente tecnico, a catena); ovvero la trasmissione 9 meccanica a cinghia trasmette il movimento rotativo dall’albero 3 motore all’albero 7 ausiliario. Il motore 1 a combustione interna comprende anche un dispositivo 10 di innesto, il quale à ̈ interposto tra la pompa 6 di circolazione e l’albero 7 ausiliario ed à ̈ atto a collegare/scollegare meccanicamente la pompa 6 di circolazione all’/dall’albero 7 ausiliario. Secondo una preferita forma di attuazione illustrata nella figura 1, l’albero 7 ausiliario (assieme alla pompa 6 di circolazione ed al dispositivo 10 di innesto) à ̈ collocato sopra al basamento 2 del motore 1 termico e tra le due testate 4, cioà ̈ tra lo spazio delimitato lateralmente dalle due testate 4 disposte a “V†.
Secondo quanto illustrato nella figura 2, la pompa 6 di circolazione comprende un albero 11 pompa che à ̈ montato girevole coassialmente all’albero 7 ausiliario (e quindi à ̈ montato girevole attorno all’asse 9 di rotazione); l’albero 11 pompa supporta una girante 12 che ruota all’interno di una camera 13 di pompaggio.
Il dispositivo 10 di innesto comprende una molla 14 che tende a spingere il dispositivo 10 di innesto verso una posizione di innesto (illustrata nella figura 2) in cui l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ solidale all’albero 7 ausiliario. Inoltre il dispositivo 10 di innesto comprende un attuatore 15 che à ̈ atto a venire azionato per spostare, contro l’azione della molla 14, il dispositivo 10 di innesto dalla posizione di innesto (illustrata nella figura 2) ad una posizione di disinnesto (illustrata nella figura 3) in cui l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ scollegato dall’albero 7 ausiliario. Grazie alla presenza della molla 14, il dispositivo 10 di innesto à ̈ normalmente innestato, ovvero in assenza di comando il dispositivo 10 di innesto à ̈ nella posizione di innesto (illustrata nella figura 2); tale caratteristica privilegia l’integrità del motore 1 a combustione interna, in quanto in caso di problemi all’attuatore 15 viene comunque garantito il funzionamento della pompa 6 di circolazione e quindi viene garantito il raffreddamento del motore 1 a combustione interna.
L’attuatore 15 può essere di tipo attivo, cioà ̈ può comprendere un azionatore comandato elettricamente che può venire pilotato a distanza da una unità elettronica di controllo, oppure può essere di tipo passivo, cioà ̈ può comprendere un elemento sensibile alla temperatura del liquido di raffreddamento (ad esempio un elemento termostatico di tipo bimetallico).
Il dispositivo 10 di innesto comprende un manicotto 16 che à ̈ provvisto di una dentatura 17 frontale, à ̈ montato assialmente scorrevole attorno all’albero 7 ausiliario, ed à ̈ provvisto di denti 18 assiali che impegnano corrispondenti denti 19 assiali dell’albero 7 ausiliario per essere angolarmente solidale all’albero 7 ausiliario e nello stesso tempo per potere scorrere assialmente rispetto all’albero 7 ausiliario stesso. Inoltre, il dispositivo 10 di innesto comprende un manicotto 20 che à ̈ provvisto di una dentatura 21 frontale, à ̈ solidale all’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione, ed à ̈ disposto di fronte al manicotto 16 in modo tale che lo scorrimento del manicotto 16 porti la dentatura 17 frontale del manicotto 16 ad impegnare/disimpegnare la dentatura 21 frontale del manicotto 20.
Secondo una preferita forma di attuazione, la molla 14 à ̈ compressa tra il manicotto 16 ed uno spallamento 22 anulare solidale all’albero 7 ausiliario. Inoltre, il manicotto 16 presenta una scanalatura 23 anulare orientata assialmente al cui interno à ̈ inserita una estremità della molla 14. Il manicotto 16 presenta una scanalatura 24 anulare orientata circonferenzialmente, che viene impegnata da un dito 25 dell’attuatore 15 che trasmette al manicotto 16 il movimento generato dall’attuatore 15 stesso.
Secondo una preferita forma di attuazione, à ̈ previsto un unico involucro (scatola) 26 di contenimento comune al cui interno sono alloggiati la pompa 6 di circolazione ed il dispositivo 10 di innesto. Tra l’involucro 26 di contenimento e l’albero 7 ausiliario à ̈ interposto (almeno) un cuscinetto 27, mentre tra l’involucro 26 di contenimento e l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ interposto (almeno) un cuscinetto 28. Secondo una preferita forma di attuazione, il dispositivo 10 di innesto à ̈ in bagno d’olio (ovvero à ̈ immerso in olio) per permettere la lubrificazione continua sia dei manicotti 16 e 20, sia del cuscinetti 27 e 28. Tra il dispositivo 10 di innesto e la pompa 6 di circolazione à ̈ interposto un premistoppa 29 che à ̈ disposto in prossimità della pompa 6 di circolazione ed ha la funzione di contenere l’acqua all’interno della camera 13 di pompaggio, ovvero di impedire il trafilamento di acqua all’esterno della pompa 6 di circolazione; inoltre, tra il dispositivo 10 di innesto e la pompa 6 di circolazione à ̈ interposto un anello 30 di tenuta che à ̈ disposto in prossimità del dispositivo 10 di innesto ed ha la funzione di contenere l’olio all’interno del dispositivo 10 di innesto, ovvero di impedire il trafilamento di olio all’esterno del dispositivo 10 di innesto. Secondo una preferita forma di attuazione, l’involucro 26 di contenimento comprende un canale di scarico di perdite (non illustrato) che si origina in una zona anulare “asciutta†compresa tra il premistoppa 29 da un lato e l’anello 30 di tenuta dall’altro lato.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure 1, 2 e 3, l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ disposto di fianco all’albero 7 ausiliario; in altre parole, l’albero 7 ausiliario termina in corrispondenza dell’assieme costituito dalla pompa 6 di circolazione e dal dispositivo 10 di innesto.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure 4 e 5, l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione à ̈ internamente cavo ed à ̈ disposto attorno all’albero 7 ausiliario che à ̈ passante rispetto all’albero 11 pompa stesso; in altre parole, l’albero 7 ausiliario passa attraverso l’assieme costituito dalla pompa 6 di circolazione e dal dispositivo 10 di innesto all’interno dell’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione. Secondo quanto illustrato nella figura 5, in questa forma di attuazione tra l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione e l’albero 7 ausiliario sono interposti una coppia di cuscinetti 31 per permettere una rotazione relativa tra l’albero 11 pompa della pompa 6 di circolazione e l’albero 7 ausiliario.
Secondo quanto illustrato nella figura 4, dal lato opposto rispetto alla trasmissione 9 meccanica, l’albero 7 ausiliario à ̈ meccanicamente collegato ad una ulteriore trasmissione 32 meccanica a cinghia (o, secondo un equivalente tecnico, a catena) destinata all’azionamento di almeno un dispositivo ausiliario (ad esempio una pompa di un dispositivo di servosterzo oppure un compressore di un impianto di climatizzazione). In altre parole, l’albero 7 ausiliario fuoriesce da un lato del motore 1 a combustione interna per collegarsi alla trasmissione 9 meccanica e l’albero 7 ausiliario fuoriesce dal lato opposto del motore 1 a combustione interna per collegarsi alla trasmissione 32 meccanica. In questo modo, le due trasmissioni 9 e 32 meccaniche sono disposte in corrispondenza di lati opposti del motore 1 a combustione interna e sono meccanicamente collegate ad estremità opposte dell’albero 7 ausiliario.
Secondo quanto illustrato nella figura 4, la trasmissione 32 meccanica comprende una ruota 33 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ rigidamente fissata ad una estremità dell’albero 7 ausiliario ed à ̈ impegnata da una cinghia o da una catena (non illustrata) che aziona il dispositivo ausiliario (non illustrato).
Secondo quanto illustrato nella figura 6, la trasmissione 9 meccanica comprende una ruota 34 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ rigidamente fissata all’albero 3 motore, una ruota 35 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ rigidamente fissata ad una estremità dell’albero 7 ausiliario, e due ulteriori ruote 36 (pulegge nel caso di trasmissione a cinghia oppure ruote dentate nel caso di trasmissione a catena) per il comando della distribuzione del motore 1 a combustione interna, ovvero per ruotare gli alberi 37 a camme che azionano le valvole di aspirazione e di scarico del motore 1 a combustione interna. In altre parole, la trasmissione 9 meccanica costituisce la prima demoltiplica della rotazione dell’albero 3 motore verso gli alberi 37 a camme. Inoltre, la trasmissione 9 meccanica comprende un elemento 38 di trasmissione flessibile (una cinghia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una catena nel caso di trasmissione a catena) chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alle ruote 34, 35 e 36 e rende le ruote 34, 35 e 36 tra loro angolarmente solidali.
Ciascuna testata 4 del motore 1 a combustione interna comprende una corrispondente trasmissione 39 meccanica, la quale riceve il moto dall’albero 3 motore attraverso la trasmissione 9 meccanica ed aziona i due alberi 37 a camme. Ciascuna trasmissione 39 meccanica comprende una ruota 40 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ solidale ad una corrispondente ruota 36 e due ruote 41 (pulegge nel caso di trasmissione a cinghia oppure ruote dentate nel caso di trasmissione a catena), ciascuna delle quali à ̈ solidale ad un corrispondente albero 37 a camme. Inoltre, ciascuna trasmissione 39 meccanica comprende un elemento 42 di trasmissione flessibile (una cinghia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una catena nel caso di trasmissione a catena) chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alle ruote 40 e 41 e rende le ruote 40 e 41 tra loro angolarmente solidali.
Nella forma di attuazione illustrata nella figura 6, la trasmissione 9 meccanica aziona direttamente entrambe le trasmissioni 39 meccaniche delle due testate 4 e di conseguenza, tutti gli alberi 37 a camme ruotano nello stesso verso; tale soluzione comporta alcuni inconvenienti, in quanto inevitabilmente le punterie di una testata 4 vengono maggiormente sollecitate e quindi sono sottoposte ad una maggiore usura meccanica rispetto alle punterie dell’altra testata 4. Per evitare di sollecitare maggiormente le punterie di una testata 4 à ̈ possibile ricorrere alla forma di attuazione illustrata nella figura 7, in cui la trasmissione 9 meccanica aziona direttamente una sola trasmissione 39 meccanica, mentre aziona indirettamente (ovvero attraverso l’interposizione di una ulteriore trasmissione 43 meccanica) l’altra trasmissione 39 meccanica; grazie alla presenza dell’ulteriore trasmissione 43 meccanica, il senso di rotazione della trasmissione 39 meccanica che à ̈ accoppiata alla ulteriore trasmissione 43 meccanica risulta invertito e quindi gli alberi 37 a camme di una testata 4 ruotano in senso inverso rispetto agli alberi 37 a camme dell’altra testata 4. In questo modo, le due testate 4 sono perfettamente speculari e quindi le punterie delle due testate 4 vengono meccanicamente sollecitate esattamente nello stesso modo.
L’ulteriore trasmissione 43 meccanica comprende una ruota 44 (una puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ solidale alla ruota 35 della trasmissione 9 meccanica ed una ruota 45 (puleggia nel caso di trasmissione a cinghia oppure ruota dentata nel caso di trasmissione a catena) che à ̈ solidale alla ruota 40 della corrispondente trasmissione 39 meccanica. Inoltre, l’ulteriore trasmissione 43 meccanica comprende un elemento 46 di trasmissione flessibile (una cinghia nel caso di trasmissione a cinghia oppure una catena nel caso di trasmissione a catena) chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alle ruote 44 e 45 e rende le ruote 44 e 45 tra loro angolarmente solidali. In questa forma di attuazione, la ruota 36 della trasmissione 9 meccanica disposta in prossimità della ulteriore trasmissione 43 meccanica à ̈ meccanicamente scollegata da altri elementi (ovviamente al di fuori dell’elemento 38 di trasmissione flessibile della trasmissione 9 meccanica) e svolge unicamente la funzione di rinvio meccanico dell’elemento 38 di trasmissione flessibile della trasmissione 9 meccanica.
E’ importante sottolineare che l’albero 7 ausiliario à ̈ disposto in posizione centrale e ruota in verso opposto rispetto all’albero 3 motore (ovvero à ̈ controrotante) e quindi l’albero 7 ausiliario può venire sbilanciato (ovvero dotato di masse eccentriche) per equilibrare il motore 1 a combustione interna (ovvero per compensare almeno in parte le vibrazioni generate dal funzionamento del motore 1 a combustione interna). Ovviamente, dimensionando opportunamente le ruote 34 e 35 della trasmissione 9 meccanica à ̈ possibile ottenere il rapporto desiderato tra la velocità angolare dell’albero 3 motore e la velocità angolare dell’albero 7 ausiliario al fine di ottimizzare l’equilibratura operata dall’albero 7 ausiliario; in particolare, le due ruote 34 e 35 possono avere lo stesso diametro per imprimere all’albero 7 ausiliario la stessa velocità angolare dell’albero 3 motore e quindi equilibrare i momenti del primo ordine, oppure la ruota 35 può avere un diametro pari alla metà del diametro della ruota 34 per imprimere all’albero 7 ausiliario una velocità angolare doppia rispetto alla velocità angolare dell’albero 3 motore e quindi equilibrare i momenti del secondo ordine. E’ importante sottolineare che utilizzare l’albero 7 ausiliario della trasmissione 9 meccanica come “contralbero di equilibratura†presenta il vantaggio di utilizzare uno stesso componente (l’albero 7 ausiliario) per due diverse funzioni con una evidente ottimizzazione che permette di ridurre pesi ed ingombri.
Secondo una diversa forma di attuazione, l’albero 7 ausiliario potrebbe non venire utilizzato come “contralbero di equilibratura†; in questo caso, l’albero 7 ausiliario potrebbe anche venire fatto ruotare con lo stesso verso dell’albero 3 motore.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure 4 e 5, lo sbilanciamento dell’albero 7 ausiliario à ̈ particolarmente favorevole, in quanto può essere ottenuto inserendo masse eccentriche non direttamente nell’albero 7 ausiliario, ma nelle due ruote 32 e 35 disposte agli estremi opposti dell’albero 7 ausiliario: infatti le due ruote 32 e 35 presenta un diametro maggiore rispetto all’albero 7 ausiliario e quindi disponendo una massa eccentrica sulla periferia di una ruota 32 o 35 si conferisce alla massa eccentrica un braccio molto lungo rispetto all’asse 8 di rotazione; in questo modo, a parità di momento di inerzia à ̈ sufficiente una massa eccentrica molto più piccola.
Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata, l’albero 7 ausiliario svolge unicamente la funzione di contralbero di equilibratura e quindi non viene utilizzato né per azionare la pompa 6 di circolazione, né altri dispositivi ausiliari; in alternativa, l’albero 7 ausiliario aziona altri dispositivi ausiliari mediante la trasmissione 32 meccanica, ma non aziona la pompa 6 di circolazione.
Il motore 1 a combustione interna sopra descritto presenta diversi vantaggi.
In primo luogo, il motore 1 a combustione interna sopra descritto permette di attivare la pompa 6 di circolazione dell’impianto 5 di raffreddamento solo quando à ̈ effettivamente utile/necessario (ovvero solo quando il motore 1 a combustione interna ha raggiunto la temperatura ottimale di lavoro).
Inoltre, nel motore 1 a combustione interna sopra descritto l’attuazione della pompa 6 di circolazione dell’impianto 5 di raffreddamento à ̈ sempre di tipo meccanico derivando la coppia motrice direttamente dall’albero 3 motore; in questo modo, l’attuazione della pompa 6 di circolazione à ̈ energicamente molto efficiente e non richiede alcun sovradimensionamento dell’impianto elettrico.
Nel motore 1 a combustione interna sopra descritto l’attuazione della pompa 6 di circolazione dell’impianto 5 di raffreddamento à ̈ sempre garantito, in quanto il dispositivo 10 di innesto à ̈ normalmente innestato; ovvero in caso di malfunzionamento dell’attuatore 15 del dispositivo 10 di innesto, il dispositivo 10 di innesto, grazie all’azione della molla 14, mantiene sempre il dispositivo 10 di innesto nella configurazione di innesto.
Nel motore 1 a combustione interna sopra descritto, l’albero 7 ausiliario può venire utilizzato anche come contralbero di equilibratura con una evidente ottimizzazione di masse ed ingombri.
Nel motore 1 a combustione interna sopra descritto, in particolare nella forma di attuazione illustrata nelle figure 4 e 5, i dispositivi ausiliari possono venire spostati sull’altro lato del motore 1 a combustione interna rispetto al lato da cui fuoriesce l’albero 3 motore liberando spazio che può venire sfruttato, ad esempio, per alloggiare i componenti meccanici necessari a realizzare una trasmissione integrale inseribile.
Infine, nel motore 1 a combustione interna sopra descritto, la trasmissione 9 meccanica viene utilizzata non solo per azionare l’albero 7 ausiliario, ma anche per azionare la distribuzione (ovvero per portare in rotazione gli alberi 37 a camme) con una evidente ottimizzazione di masse ed ingombri.

Claims (18)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Motore (1) a combustione interna comprendente: un albero (3) motore; un sistema (5) di raffreddamento provvisto di una pompa (6) di circolazione che comprende una girante (12) portata da un albero (11) pompa montato girevole attorno ad un asse (8) di rotazione; un albero (7) ausiliario che trasmette il movimento di rotazione all’albero (11) pompa della pompa (6) di circolazione; ed una prima trasmissione (9) meccanica che trasmette il movimento rotativo dall’albero (3) motore all’albero (7) ausiliario; il motore (1) a combustione interna à ̈ caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (10) di innesto, il quale à ̈ interposto tra l’albero (11) pompa della pompa (6) di circolazione e l’albero (7) ausiliario ed à ̈ atto a collegare/scollegare meccanicamente l’albero (11) pompa all’/dall’albero (7) ausiliario.
  2. 2) Motore (1) a combustione interna secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo (10) di innesto comprende: una molla (14) che tende a spingere il dispositivo (10) di innesto verso una posizione di innesto in cui l’albero (11) pompa della pompa (6) di circolazione à ̈ solidale all’albero (7) ausiliario; ed un attuatore (15) che à ̈ atto a venire azionato per spostare, contro l’azione della molla (14), il dispositivo (10) di innesto dalla posizione di innesto ad una posizione di disinnesto in cui l’albero (11) pompa della pompa (6) di circolazione à ̈ scollegato dall’albero (7) ausiliario.
  3. 3) Motore (1) a combustione interna secondo la rivendicazione 2, in cui il dispositivo (10) di innesto comprende: un primo manicotto (16) che à ̈ provvisto di una prima dentatura (17) frontale, à ̈ montato assialmente scorrevole attorno all’albero (7) ausiliario, ed à ̈ provvisto di denti (18) assiali che impegnano corrispondenti denti (19) assiali dell’albero (7) ausiliario per essere angolarmente solidale al’’albero (7) ausiliario stesso; ed un secondo manicotto (20) che à ̈ provvisto di una seconda dentatura (21) frontale, à ̈ solidale all’albero (11) pompa della pompa (6) di circolazione, ed à ̈ disposto di fronte al primo manicotto (16) in modo tale che lo scorrimento del primo manicotto (16) porti dal prima dentatura (17) frontale del primo manicotto (16) ad impegnare/disimpegnare la seconda dentatura (21) frontale del secondo manicotto (20).
  4. 4) Motore (1) a combustione interna secondo la rivendicazione 3, in cui la molla (14) à ̈ compressa tra il primo manicotto (16) ed uno spallamento (22) anulare solidale all’albero (7) ausiliario.
  5. 5) Motore (1) a combustione interna secondo la rivendicazione 4, in cui il primo manicotto (16) presenta una scanalatura (23) anulare al cui interno à ̈ inserita una estremità della molla (14).
  6. 6) Motore (1) a combustione interna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui l’albero (11) pompa della pompa (6) di circolazione à ̈ disposto di fianco all’albero (7) ausiliario.
  7. 7) Motore (1) a combustione interna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui l’albero (11) pompa della pompa (6) di circolazione à ̈ internamente cavo ed à ̈ disposto attorno all’albero (7) ausiliario che à ̈ passante rispetto all’albero (11) pompa stesso.
  8. 8) Motore (1) a combustione interna secondo la rivendicazione 7, in cui tra l’albero (11) pompa della pompa (6) di circolazione e l’albero (7) ausiliario sono interposti una coppia di cuscinetti.
  9. 9) Motore (1) a combustione interna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7 e comprendente un unico involucro (26) di contenimento comune al cui interno sono alloggiati la pompa (6) di circolazione ed il dispositivo (10) di innesto; il dispositivo (10) di innesto à ̈ in bagno d’olio e tra il dispositivo (10) di innesto e la pompa (6) di circolazione sono interposti un premistoppa (29) disposto in prossimità della pompa (6) di circolazione ed un anello (30) di tenuta disposto in prossimità del dispositivo (10) di innesto.
  10. 10) Motore (1) a combustione interna secondo la rivendicazione 9, in cui l’involucro (26) di contenimento comprende un canale di scarico di perdite che si origina in una zona anulare compresa tra il premistoppa (29) da un lato e l’anello (30) di tenuta dall’altro lato.
  11. 11) Motore (1) a combustione interna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui l’albero (7) ausiliario ruota in verso opposto rispetto all’albero (3) motore ed à ̈ sbilanciato per funzionare come contralbero di equilibratura.
  12. 12) Motore (1) a combustione interna secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11 e comprendente un basamento (2) che alloggia l’albero (3) motore e due testate (4), le quali alloggiano i cilindri e sono disposte a “V†; l’albero (7) ausiliario e la pompa (6) di circolazione sono disposti sopra al basamento (2) tra due le testate (4).
  13. 13) Motore (1) a combustione interna secondo la rivendicazione 12 e comprendente una seconda trasmissione (32) meccanica che à ̈ disposta dal lato opposto del motore (1) a combustione interna rispetto alla prima trasmissione (9) meccanica, riceve il movimento di rotazione dall’albero (7) ausiliario, ed aziona almeno un dispositivo ausiliario.
  14. 14) Motore (1) a combustione interna secondo le rivendicazioni 12 e 13, in cui la prima trasmissione (9) meccanica comanda la distribuzione portando in rotazione alberi (37) a camme che azionano valvole di aspirazione e di scarico.
  15. 15) Motore (1) a combustione interna secondo le rivendicazioni 14, in cui la prima trasmissione (9) meccanica comprende: una prima ruota (34) che à ̈ rigidamente fissata all’albero (3) motore; una seconda ruota (35) che à ̈ rigidamente fissata all’albero (7) ausiliario; due terze ruote (36), ciascuna delle quali à ̈ accoppiata ad una corrispondente testata (4) e trasmette il movimento a corrispondenti alberi (37) a camme; ed un primo elemento (38) di trasmissione flessibile chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alla prima ruota (34), seconda ruota (35) e terze ruote (36).
  16. 16) Motore (1) a combustione interna secondo le rivendicazioni 15, in cui ciascuna testata (4) comprende una corrispondente terza trasmissione (39) meccanica, la quale riceve il movimento di rotazione da una terza ruota (36) della prima trasmissione (9) meccanica e porta in rotazione almeno un rispettivo albero (37) a camme.
  17. 17) Motore (1) a combustione interna secondo le rivendicazioni 16, in cui la prima trasmissione (9) meccanica comprende: una prima ruota (34) che à ̈ rigidamente fissata all’albero (3) motore; una seconda ruota (35) che à ̈ rigidamente fissata all’albero (7) ausiliario; una terza ruota (36) che à ̈ accoppiata ad una prima testata (4) e trasmette il movimento a corrispondenti alberi (37) a camme della prima testata (4); un primo elemento (38) di trasmissione flessibile chiuso ad anello che à ̈ avvolto attorno alla prima ruota (34), seconda ruota (35) e terze ruote (36); ed una quarta trasmissione (43) meccanica che riceve il moto dalla seconda ruota (35) e trasmette il movimento a corrispondenti alberi (37) a camme di una seconda testata (4) opposta alla prima testata (4).
  18. 18) Motore (1) a combustione interna secondo le rivendicazioni 17, in cui ciascuna testata (4) comprende una corrispondente terza trasmissione (39) meccanica, la quale riceve il movimento di rotazione dalla terza ruota (36) della prima trasmissione (9) meccanica o dalla quarta trasmissione (43) meccanica e porta in rotazione corrispondenti alberi (37) a camme.
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