IT9022137A1 - Erogatore-spruzzatore monodose per la somministrazione endonasale di medicamenti liquidi. - Google Patents

Description

Descrizione di un'invenzione

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda gli erogatori -spruzzatori per la somministrazione endonasale di medicamenti in forma liquida.

Erogatori -spruzzatori di tale tipo vengono usati per somministrare vari composti farmacologici, fra i quali la calcitonina.

Esiste un tipo di erogatore-spruzzatore comprendente un flaconcino di vetro contenente un medicamento liquido.

L'erogatore vero e proprio è applicato all'imboccatura del recipiente mediante una ghiera internamente filettata avvitabile sul collo filettato del flaconcino.

L'erogatore comprende una pompetta nel complesso cilindrica, disposta verticale coassialmente alla suddetta ghiera e fissata a quest' ultima. La pompetta è del noto tipo che aspira dal recipiente ed accumula in una apposita camera una dose di farmaco quando uno stelo verticale, sporgente verso l'alto, di cui è dotata la pompetta, viene premuto verso il basso. L'aspirazione del medicamento dal flaconcino avviene attraverso un tubicino coassiale, inferiore, di cui è dotata la pompetta, il quale pesca nel medicamento liquido.

Lo stelo d'azionamento della pompetta è cavo e la relativa caviti mette in comunicazione la già citata camera di accumulo con un ugello spruzzatore.Quando lo stelo viene di nuovo premuto, la dose di medicamento contenuta nella camera di accumulo viene espulsa all'esterno attraverso il suddetto ugello spruzzatore. Quest'ultimo fa parte di un adattatore di forma nel complesso conica, fissato allo stelo, e che il paziente può inserire in una narice.

All'adattatore sono pure fissate due alette orizzontali contrapposte che permettono di premere verso il basso lo stelo e quindi di azionare la pompetta, lo stelo venendo mantenuto nella sua posizione più sporgente verso l'alto da una molla di richiamo contenuta nella pompetta.

Il noto erogatore-spruzzatore multidose sopra descritto per sommi capi ha un costo piuttosto elevato in quanto utilizza una pompetta di erogazione avente caratteristiche tecnologiche di alto livello. Inoltre, tale erogatore-spruzzatore, per il fatto stesso di essere del tipo che consente la somministrazione plurima di dosi, presenta un ingombro ed una pesantezza non trascurabili.

Un altro inconveniente è costituito dal fatto che, dopo la prima erogazione, il farmaco, in particolare la calcitonina, deve essere utilizzato entro un certo lasso di tempo piuttosto breve, oltre il quale il farmaco scade.

Un ulteriore inconveniente consiste nel fatto che,dopo il primo azionamento, che è completamente a vuoto, alcuni successivi azionamenti della pompetta provocano una fuoriuscita solo parziale di medicamento. Pertanto, se il paziente utilizza il dispositivo in questa fase, ne consegue che egli non inalerà una dose completa. Se invece il paziente evita di inalare durante i primi azionamenti, perchè preavvertito dell'inconveniente, ne consegue comunque uno spreco di medicamento, di cui va tenuto conto nel dosaggio da immettere nel fìaconclno.

E' pure noto un erogatore-spruzzatore di tipo monodose non ri-utilizzabile. Esso è descritto in EP-A-0311863 ed è costituito da un corpo nel quale è già inserita una fiala cilindrica di vetro contenente una sola dose di medicamento. Tale fiala viene disposta nell'erogatore-spruzzatore all'atto dell'assemblaggio in fabbrica delle varie parti che lo compongono,e non è sostituibile. Una volta erogata la dose contenuta nella fiala tutto, compresa la fiala vuota, il dispositivo viene gettato.

Il corpo di tale erogatore-spruzzatore racchiude una pompa a stantuffo, il cui stantuffo è inserito nella fiala e può essere spinto fin sul fondo di quest'ultima, a partire da una posizione iniziale. In una variante del dispositivo lo spostamento dello stantuffo può avvenire in due tempi, per permettere di erogare metà dose alla volta. Si potrà cosi erogare metà dose in una narice e l'altra metà nell'altra narice. La fiala e il relativo stantuffo delimitano una camera di pompaggio che comunica con un'ugello spruzzatore.

Lo stantuffo è in un sol pezzo con uno stelo cilindrico inseribile in una cavità coniugata del suddetto corpo dell'erogatore-spruzzatore. Il collegamento tra camera di pompaggio e ugello spruzzatore viene realizzato mediante un canale di emissione ricavato, per un primo tratto, coassialmente allo stantuffo. Tale primo tratto è in comunicazione con un secondo tratto di canale delimitato da una scanalatura ricavata sulla superficie esterna del suddetto stelo cilindrico e parallela all'asse di tale stelo, e dalla relativa parte di superficie della cavità che accoglie lo stelo.

La fiala cilindrica utilizzata in un tale dispositivo è dei tipo noto già prima del deposito di EP-A-0311863. Lo stesso può dirsi del tasto erogatore, del tipo utilizzato da lungo tempo per l'azionamento di valvole che permettono di erogare sostanze sotto pressione contenute in bombolette, oppure per l'azionamento di pompette del tipo sopra descritto.

Il canale di emissione sopra descritto è pure già noto da lungo tempo. Un simile canale è ad esempio utilizzato da lungo tempo in un dispositivo di erogazione del TANTUM VERDE .

In ogni caso 1'erogatore-spruzzatore descritto in EP-A-0 311 863 presenta pur esso alcuni inconvenienti. Attualmente le ditte farmaceutiche richiedono che una fiala del tipo di quella usata in EP-A-0311863 non possa essere riutilizzata. Ciò non avviene nel caso sopracitato, in cui lo stantuffo può essere facilmente estratto dalla fiala stessa, facendo presa sullo stelo sporgente dalla fiala, stelo che, come già detto è in un sol pezzo con lo stantuffo.

Inoltre, come già accennato, l erogatore-spruzzatore monodose suddetto, una volta erogata la dose contenuta nella fiala, deve essere gettato via assieme alla fiala vuota, il che costituisce un notevole spreco.

La presente invenzione si propone di realizzare un dispositivo erogatore-spruzzatore per erogare una dose di medicamento liquido contenuto in una fiala cilindrica a perdere da inserire in un'apposita sede, tale fiala non potendo essere riutilizzata, anche per altri usi; il dispositivo stesso, a parte la fiala, essendo invece riutilizzabile un indefinito numero di volte.

Gli scopi suddetti vengono raggiunti grazie al dispositivo erogatore-spruzzatore secondo la presente invenzione, comprendente un corpo atto ad accogliere una fiala cilindrica contenente la dose di medicamento liquido, uno stelo azionabile dall'esterno per spingere in fondo alla fiala lo stantuffo per erogare attraverso un ugello spruzzatore la dose di medicamento contenuta nella fiala, l'ugello spruzzatore comunicando con l'interno della fiala attraverso un canale d'emissione interrotto da una valvola, caratterizzato dal fatto che lo stantuffo, come pezzo a sè stante, è già contenuto nella fiala, che è sostituibile, una volta vuota, con altra fiala piena;che il collegamento tra stelo e stantuffo si realizza automaticamente a seguito dell'inserimento della fiala nel corpo suddetto; e che la valvola suddetta è realizzata nello stantuffo ed è apribile a seguito dell'azionamento dello stelo.

Secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, lo stantuffo è formato da una parte anulare esterna che accoglie a tenuta una parte cilindrica interna, le due parti essendo relativamente spostabili tra una posizione di chiusura della valvola ed una posizione di apertura della stessa a seguito dell'azionamento dello stelo.

Secondoun'altraformadireaiizzazione della presente invenzione, per aumentare il grado di sicurezza contro il riutilizzo della fiala, anche per altri usi, la stessa potrà essere pure dotata di una ghiera d1 chiusura, in tale ghiera essendo previsto un foro circolare coassiale, di diametro sostanzialmente minore di quello interno della fiala,ma che permette il passaggio attraverso di esso dello stelo suddetto.

Tale ghiera costituisce un'ulteriore impedimento all'estrazione dello stantuffo, rendendone del tutto impraticabile il riutilizzo.

Preferibilmente il dispositivo erogatore secondo la presente invenzione sarà dotato di un canale di emissione che attraversa coassialmente lo stantuffo, proseguendo per un breve tratto nella parte inferiore dello stelo fino a sfociare in una scanalatura praticata sulla superficie laterale di quest'ultimo, tale scanalatura assieme alla corrispóndente parte di superficie della cavità coniugata in cui è inserito 10 stelo, definendo il restante tratto di canale che comunica con l'ugello spruzzatore.

Il dispositivo è dotato di apposite alette d'azionamento per spingere lo stelo verso l'interno, per azionare lo stantuffo contenuto nella fiala, tale stantuffo venendo così spinto verso il fondo della stessa. La conseguente apertura della valvola prevista nello stantuffo,mette in comunicazione l'interno della fiala con l'ugello spruzzatore, dal quale fuoriesce la dose di medicamento sotto forma di spruzzo.

Come è facile immaginare, una volta che lo stantuffo è giunto in fondo alla capsula, è in pratica impossibile estrarlo, specie se è stata inoltre prevista la suddetta ghiera. Per l'estrazione dello stantuffo si dovrebbe infatti riuscire a togliere prima la ghiera, cosa in pratica difficile, anche disponendo di appositi attrezzi. Fatto ciò si dovrebbe riuscire ad estrarre lo stantuffo dal fondo della fiala, operazione pure non realizzabile senza disporre di appositi attrezzi.

Tuttavia, anche in assenza di ghiera, la sicurezza contro il riutilizzo della fiala è notevole, specie se i labbri di tenuta tra fiala e stantuffo hanno una conformazione a dente di sega a lati disuguali, che impedisce in pratica 1’estrazione dello stantuffo stesso mentre consente d1 spingere lo stantuffo fino in fondo alla fiala. Va inoltre detto che, pur disponendo degli attrezzi adatti, la presa esercitata con i suddetti attrezzi sulla parte superiore dello stantuffo rovinerebbe in ogni caso il canale che lo attraversa e la relativa valvola, rendendone praticamente impossibile il riutilizzo in un’altra fiala di tipo convenzionale, cioè senza stantuffo già inserito.

A parte la fiala ed il relativo stantuffo contenuto in essa, il dispositivo secondo la presente Invenzione è riutilizzabile per un numero imprecisato di volte. Per erogare una nuova dose basterà infatti asportare la fiala vuota ed inserirne una nuova.

Secondo una ulteriore variante dell'invenzione il dispositivo erogatore-spruzzatore potrà essere dotato di mezzi per erogare la dose di medicamento contenuta nella fiala in due dosi parziali.

Tali mezzi potranno essere costituiti da riscontri inseriti nella corsa d'azionamento del dispositivo, per cui è possibile proseguire nella corsa d'azionamento solo ruotando una parte del corpo del dispositivo rispetto all'altra.

L'invenzione risulterà più facilmente comprensibile dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione, data puramente a titolo d'esempio. In tale descrizione si farà riferimento ai disegni allegati, nella cui unica figura è rappresentata una sezione longitudinale verticale del dispositivo erogatore spruzzatore secondo l 'invenzione stessa.

Dall 'esame delle figure si vede che 1 'erogatore-spruzzatore 10 comprende un involucro costituito da un corpo superiore 12 e da un corpo inferiore 14 inseribile nell 'apertura inferiore del corpo superiore. La parte inferiore 13 del corpo superiore 12 ha sezione trasversale di forma circolare. Anche la sezione trasversale del corpo inferiore è circolare ed ha dimensioni tali da poter essere inserito dal basso entro la parte inferiore 13 del corpo superiore 12.

Il corpo inferiore 14 presenta al suo interno una sede cilindrica coassiale 16 nella quale è inseribile la fiala 18. Quest'ultima è chiusa superiormente da una ghiera 20 che abbraccia il labbro 22 dell 'imboccatura della fiala 18. Tale ghiera 20 presenta un foro circolare 24 di diametro sostanzialmente inferiore a quello interno della fiala 18.

All 'interno della fiala 18, nella sua parte superiore, è presente uno stantuffo a tenuta 26 di adatta materia plastica. Lo stantuffo 26 è costituito da una parte anulare esterna 28 dotata di labbri di tenuta con sezione trasversale a dente di sega, che fanno tenuta contro la parete interna della fiala 18, e da una parte cilindrica interna 30 scorrevole assialmente a tenuta nella cavità cilindrica interna 32 della parte anulare esterna 28 dello stantuffo 26. La porzione inferiore 34 della cavità cilindrica 32 ha un diametro maggiore in modo da creare un'intercapedine anulare 36. Nella parte cilindrica interna 30 dello stantuffo 26 è previsto un canale 37 con andamento ad L, il lato verticale della L essendo coassiale allo stantuffo 26, mentre il lato orizzontale di tale canale 37 è disposto radialmente e sbocca in corrispondenza della superficie d'interfaccia tra la parte anulare esterna 28 e la parte cilindrica interna 30 dello stantuffo 26. La parte cilindrica interna 30 presenta una porzione inferiore 38 di diametro maggiore che forma un gradino e che, a stantuffo 26 nel 1 a posizione in cui si trova quando la fiala 18 viene venduta (che è ancora la stessa rappresentata nella figura), funge da tenuta contro il bordo inferiore della parte anulare esterna 28 dello stantuffo 26.

Nella fiala 18 come viene venduta, la base superiore della parte cilindrica interna 30 dello stantuffo 26 si trova allo stesso livello della superficie superiore della ghiera 20 e pertanto non sporge da quest 'ultima.

Tra superficie libera (non mostrata in figura) del medicamento liquido contenuto nella fiala 18 e stantuffo 26 esiste un certo spazio che permette alla parte cilindrica interna 30 dello stantuffo di scendere di un certo tratto rispetto alla parte anulare esterna 28.

Nella base superiore della parte cilindrica interna 30 dello stantuffo 26 è presente un foro cieco o cavità cilindrica coassiale 40.

Quando la fiala 18 viene inserita nella sua sede 16, entro il corpo inferiore 14 dell 'erogatore-spruzzatore 10 - ciò che si ottiene sfilando il corpo inferiore 14 dal corpo superiore 12 - e il corpo inferiore 14 viene poi di nuovo infilato entro il corpo superiore 12, nella cavità 40 dello stantuffo 26 viene automaticamente ad inserirsi, leggermente forzata, l 'estremità cilindrica inferiore 42 di uno stelo 44, realizzandosi così un accoppiamento a maschio e femmina tra stantuffo 26 e stelo 44. Tale stelo ha nel complesso forma cilindrica allungata ed è inserito per la maggior parte della sua estensione in una cavità coniugata 46 che fa parte del corpo superiore 12 dell 'erogatore-spruzzatore 10. Oltre all '-estremità inferiore 42 dello stelo 44, da tale cavità 46 esce solo una adiacente porzione 48 a forma di colletto, che fa da tenuta contro la base superiore della parte cilindrica interna 30 dello stantuffo 26. Per un tratto piuttosto breve della sua parte inferiore, lo stelo 44 presenta un tratto di canale 50 con andamento ad L capovolta, il cui ramo verticale costituisce la prosecuzione del corrispondente tratto verticale del canale 37 dello stantuffo 26. Il tratto orizzontale di tale canale 50 sbocca in una scanalatura verticale 52 ricavata nella superficie cilindrica esterna dello stelo 44 che, assieme alla relativa parte di superficie della cavità 46, in cui è inserito lo stelo 44, forma un ulteriore tratto di canale 52 che termina superiormente nell ’ugello spruzzatore 54.

Il corpo superiore 12 dell ' erogatore-spruzzatore 10 comprende un adattatore nasale 56, inseribile in una narice, che si estende verso l 'alto da un ripiano orizzontale 58 di cui fanno pure parte due alette contrapposte 60, sporgenti verso l 'esterno, che servono da presa per l 'azionamento del dispositivo 10.

L'uso dell 'erogatore-spruzzatore 10 è molto semplice e verrà ora brevemente descritto.

Una volta separati i due corpi 12 e 14, che formano il dispositivo 10 e inserita nell ’apposita sede 16 del corpo inferiore 14 la relativa fiala 18 contentente una dose di medicamento , si inserisce il corpo inferiore 14 entro il corpo superiore 12, per cui il dispositivo 10 si trova nella condizione illustrata nella figura, e cioè con l ’estremità inferiore 42 dello stelo 44 automaticamente inserita nella relativa cavità 40 dello stantuffo 26. Il dispositivo 10 è così pronto per essere azionato. Ovviamente l 'utilizzatore dovrà preventivamente inserire l 'adattatore 56 in una narice. Basterà poi premere contemporaneamente con le dita, a fondo, verso il basso, le alette 60 del corpo superiore 12 e verso l 'alto il fondo 62 del corpo inferiore 14 per provocare il relativo avvicinamento di tali due corpi 12 e 14. Come conseguenza lo stelo 44 spinge verso il basso la parte cilindrica interna 30 dello stantuffo 26 rispetto alla sua parte anulare esterna 28, finché il bordo inferiore del colletto 48, che entra nella fiala 18 attraverso l 'apertura 24 della ghiera 20, appoggia contro il bordo superiore della parte anulare esterna 28 dello stantuffo 26. Come conseguenza si apre la valvola dello stantuffo,mettendo in comunicazione l'interno della fiala 18 con l'ugello spruzzatore 54. Infatti il canale ad L 37 è ora in comunicazione con la camera anulare 36 la quale, a sua volta, comunica inferiormente con l'interno della fiala 18 grazie al fatto che la porzione inferiore, sporgente, 38 della parte cilindrica interna dello stantuffo 26, essendosi abbassata, non realizza più la tenuta contro il bordo inferiore della parte anulare esterna 28 dello stesso.

Proseguente nell'azione premente sulle alette 60 e sul fondo 62, lo stelo 44 spingerà lo stantuffo 26 fino sul fondo della fiala 18 , il che provocherà la completa fuoriuscita della dose di medicamento liquito contenuta nella fiala 18 attraverso l'ugello spruzzatore 54.

In particolare 1'erogatore-spruzzatore rappresentato in figura è dotato di mezzi per permettere di erogare metà dose d1 medicamento per volta. Ciò consente al paziente di inalare metà dose attraverso una narice e l'altra metà attraverso l'altra narice.

Per ottenere questo risultato il corpo superiore 12 del dispositivo 10 presenta due spellature 64 di larghezza limitata in direzione perpendicolare al piano della figura, contro le quali va a battere il bordo superiore 66 del corpo inferiore 14 quando lo stantuffo 26, nella sua corsa verso il basso, ha già spinto fuori dalla fiala 18, e quindi dall'ugello erogatore 54, metà della dose di medicamento contenuto nella fiala.

La parte cilindrica del corpo inferiore 14 presenta due intagli 68 (di cui 1n figura ne è visibile uno solo) disposti a 90 gradi rispetto alle spellature 64. Ruotando di 90 gradi il corpo inferiore 14 rispetto al corpo superiore 12 del dispositivo 10, 1n modo che gli intagli 68 vengano a coincidere con le spellature 64, è possibile proseguire nell'azione premente per portare lo stantuffo 26 fino sul fondo della fiala 18, erogando così l'altra metà dose di medicamento contenuto nella fiala.

Come si è potuto vedere, l'inalatore descritto è di un’estrema semplicità e quindi di basso costo. Inoltre, a parte la fiala con il relativo stantuffo, che è da gettare dopo l'uso, il dispositivo è riutilizzabile un numero indefinito di volte. Esso è particolarmente indicato per somministrare la calcitonia e similari medicamenti.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo erogatore- spruzzatore (10) per erogare una dose di medicamento liquido contenuto in una fiala cilindrica mediante l'azionamento di uno stantuffo da spingere fino contro il fondo di tale fiala, e comprendente un corpo (11) atto ad accogliere una fiala cilindrica (18) contenente la dose di medicamento liquido, uno stelo (44) azionabile dall'esterno per spingere in fondo alla fiala (18) lo stantuffo (26) per erogare, attraverso un ugello spruzzatore (54) la dose di medicamento contenuta nella fiala, l'ugello spruzzatore (54) comunicando con l'interno della fiala (18) attraverso un canale d'emissione (37,50,52) interrotto da una valvola, caratterizzato dal fatto che lo stantuffo (26), come pezzo a se stante, è già contenuto nella fiala (18) che è sostituibile, una volta vuota, con altra fiala piena; che il collegamento tra stelo (44) e stantuffo (26) si realizza automaticamente a seguito dell'inserimento della fiala (18) nel corpo (11) suddetto; e che la valvola suddetta è realizzata nello stantuffo (26) ed è apribile a seguito dell'azionamento dello stelo (44).
2. 2. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui lo stantuffo (26) è formato da una parte anulare esterna (28) che accoglie a tenuta una parte cilindrica intema (30) le due parti (28,30) essendo relativamente spostabili tra una posizione di chiusura della valvola ed una posizione di apertura della stessa a seguito dell ' azionamento dello stelo (44).
3. 3. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la fiala (18) è inoltre dotata di una ghiera di chiusura (20) in cui è previsto un foro circolare, coassiale, (24) di diametro sostanzialmente minore del diametro interno della fiala, ma che permette il passaggio attraverso di esso dello stelo (44).
4. 4. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti , in cui il canale d'emissione (37,50,52) che collega l 'interno della fiala (18) con ugello spruzzatore (54) comprende un breve tratto coassiale al lo stelo (44) in corrispondenza dell 'estremità dello stelo adiacente alla fiala, tale tratto essendo in comunicazione con la valvola dello stantuffo (26) e con una scanalatura, parallela all 'asse dello stelo (44) , praticata sulla sua superficie laterale, la quale scanalatura, assieme alla relativa parte di superficie della cavità (46) in cui è inserito lo stelo (44), definendo la parte del detto canale che sfocia nell 'ugello spruzzatore (54) .
5. 5. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti , dotato di mezzi (64,68) per erogare la dose di medicamento contenuta nella fiala (18) in due tempi , metà dose per volta.