IT202000002287A1 - Metodo per l'installazione di un impianto di servizio all'interno delle gallerie stradali e attrezzatura modulare per l'attuazione di detto metodo. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

?METODO PER L?INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO DI SERVIZIO ALL?INTERNO DELLE GALLERIE STRADALI E ATTREZZATURA MODULARE PER

L?ATTUAZIONE DI DETTO METODO?.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un metodo per l?installazione di un impianto di servizio all?interno delle gallerie stradali e l?attrezzatura modulare per l?attuazione di detto metodo.

Come ? noto, per assicurare un utilizzo efficace e sicuro delle gallerie stradali in cemento armato ? necessaria l?adozione di alcuni accorgimenti ineludibili.

In effetti una prima esigenza ? quella di assicurare, in presenza di pioggia o di infiltrazioni d?acqua di diversa natura e provenienza, che non si producano liberamente, soprattutto attraverso i giunti della volta della galleria, rivoli d?acqua che potrebbero precipitare pericolosamente al centro della sede strada.

Una seconda esigenza ? quella di poter ispezionare con cadenza periodica regolare la superficie dell?intradosso, al fine di verificarne tempestivamente le condizioni strutturali e soprattutto l?eventuale insorgenza di fessurazioni, punti di infiltrazione dell?acqua, ecc.

Un?ulteriore esigenza ? quella di fare in modo che le pareti di una galleria, pur in presenza di una precaria o insufficiente illuminazione fissa, siano ben visibili agli automobilisti in transito anche soltanto alla luce dei fari dei rispettivi mezzi.

Si comprende bene come la necessit? di soddisfare simili esigenze imponga di realizzare un rivestimento delle pareti di una galleria o, per meglio dire, sconsigli di lasciare direttamente in vista ed allo stato grezzo la superficie cementizia dell?intradosso.

Attualmente la soluzione adottata pi? frequentemente ? quella di rivestire i due tratti verticali dell?intradosso con una serie di pannelli in lamiera, creando cos? due superfici continue di rivestimento che si estendono da parti opposte fino alla base della volta vera e propria.

Considerando peraltro che tali pannelli sono verniciati con vernici riflettenti la luce, ? facile comprendere come le anzidette superfici continue da essi formate siano capaci di assicurare un?efficiente illuminazione della galleria non appena siano investite dalla luce dei fari delle auto.

Al tempo stesso tali pannelli sono in grado di contenere le eventuali infiltrazioni d?acqua che si verifichino attraverso le retrostanti pareti dell?intradosso e di convogliarle al suolo, in corrispondenza di opportuni canali di drenaggio previsti ai due lati della carreggiata.

? pur vero che simili pannelli verniciati non sono in condizione di soddisfare davvero tutte le anzidette esigenze tipiche di una galleria automobilistica.

In effetti essi sono penalizzati da almeno due importanti limiti di ordine pratico.

Il primo dei quali ? certamente legato al fatto che la presenza delle anzidette superfici continue di rivestimento rende impossibile una verifica tempestiva e frequente delle condizioni strutturali dei fianchi dell?intradosso, proprio perch? tali fianchi restano occultati sul retro di tali superfici di rivestimento.

Il secondo degli anzidetti inconvenienti ? legato alla non omogenea capacit? delle anzidette superfici di rivestimento continue di accogliere e convogliare correttamente, in direzione degli anzidetti canali di drenaggio previsti al suolo, i rivoli d?acqua che si producono attraverso la volta della galleria, soprattutto in corrispondenza dei vari giunti della stessa.

A ci? si aggiunga che talvolta insorgono difficolt? nel momento in cui simili pannelli verniciati debbano essere montati su una superficie non perfettamente regolare dell?intradosso e comunque adattati al raggio di curvatura dello stesso.

Senza contare, infine, che l?utilizzo e pi? ancora la posa in opera degli anzidetti pannelli verniciati comportano comunque costi piuttosto elevati.

Proprio l?osservazione di questa tecnica anteriore deficitaria ha portato a concepire il presente ritrovato, grazie al quale si ritiene finalmente di poter soddisfare ? all?insegna della praticit? e dell?economicit? ? tutte le pi? disparate esigenze di gestione e manutenzione di una galleria stradale.

L?idea alla base della presente invenzione ? quella di creare un metodo particolarmente efficiente ed economico per l?installazione di un impianto di servizio polifunzionale all?interno di gallerie stradali.

Sostanzialmente detto metodo prevede il montaggio di particolari canalette, aperte posteriormente, su ciascuno dei fianchi di una galleria stradale, in cui ciascuna di tali canalette ? montata in corrispondenza di uno dei giunti previsti tra due tratti consecutivi della struttura cementizia dell?intradosso.

Detto metodo prevede altres? che ciascuna di tali canalette sia ottenuta collegando in una successione verticale pi? esemplari di una medesima lastra rettilinea scatolata, dotata cio? di una superficie frontale a sbalzo.

Proprio la presenza di tale superficie a sbalzo di ciascuna lastra fa s? che la canaletta composta da tali lastre possa per l?appunto debordare sensibilmente rispetto al fianco dell?intradosso contro il quale sia fissata.

Ebbene, come sar? meglio chiarito nel prosieguo, la presenza delle anzidette canalette si rivela particolarmente vantaggiosa sia per la raccolta e il convogliamento delle acque che trasudano dall?intradosso della galleria, sia per favorire una sorta di illuminazione autonoma di quest?ultima ottenuta riflettendo la luce generata dai fari dei veicoli in transito.

A tale riguardo occorre anche sottolineare l?importanza del fatto che ciascuna delle anzidette canalette sia montata in corrispondenza di uno dei giunti della galleria, vale a dire in corrispondenza di uno dei punti in cui si manifesta maggiormente lo stillicidio delle acque piovane.

In tale contesto infatti la canaletta si trova ad operare come fosse il discendente di una grondaia, grazie alla sua capacit? di intercettare l?acqua che trafila dalla volta della galleria, in direzione dell?uno o dell?altro fianco della stessa, per poi convogliarla per semplice gravit? verso la propria sezione terminale, opportunamente dislocata ad una quota di poco superiore al canale di drenaggio dell?acqua piovana normalmente presente su ciascun lato della carreggiata.

Per conferire un?efficacia ancora maggiore al presente trovato ? previsto che l?attrezzatura in questione comprenda, in aggiunta all?anzidetta lastra verticale, anche un secondo componente, sostanzialmente consistente in una grondaia orizzontale destinata ad essere frapposta ? preferibilmente in pi? esemplari installati su quote diverse ? tra due canalette consecutive.

La funzione di tali grondaie orizzontali ? quella di intercettare eventuali rivoli d?acqua che sgocciolino dalla volta della galleria nei tratti intermedi tra due giunti consecutivi. L?opportuna pendenza attribuita a tali grondaie fa s? che l?acqua intercettata da esse possa scolare poi in direzione dell?una o dell?altra delle anzidette canalette, sull?esterno di queste ultime, per poi cadere liberamente al suolo verso gli anzidetti canali di drenaggio.

L?ulteriore vantaggio assicurato dalla presente invenzione ? conseguenza del fatto che le anzidette canalette, essendo montate soltanto in corrispondenza dei giunti della galleria, ne lasciano scoperta tutta la restante superficie, consentendo un?agevole ed immediata verifica periodica della stessa.

Ma, come anticipato, la presenza all?interno della galleria delle anzidette canalette si fa apprezzare anche per una seconda ragione.

Si consideri infatti che l?anzidetta lastra scatolata utilizzata per comporre tali canalette pu? essere indifferentemente realizzato in lamiera metallica sagomata o per estrusione di materiali plastici.

Essa dunque si presta, nel primo caso, ad essere verniciata con vernici riflettenti, mentre, nel secondo caso, si presta ad essere ottenuta a partire da materiali plastici intrinsecamente dotati di una simile capacit? riflettente nei confronti della luce prodotta dai fari degli autoveicoli.

In entrambi i casi le canalette che si ottengono combinando pi? esemplari di simili lastre scatolate riflettenti acquistano a loro volta la capacit? di riflettere la luce dei fari dei veicoli in transito, assicurando in tal modo una sorta di illuminazione autonoma in favore delle gallerie che ospitino.

Considerando pure che l?anzidetta lastra scatolata pu? essere realizzata di qualsiasi desiderata lunghezza (oppure tagliata a misura a partire da un esemplare dotato di una lunghezza standard), l?ulteriore pregio che deriva dalla presente innovativa tecnologia ? legato al fatto che il personale chiamato a montare in una galleria le anzidette canalette verticali pu? adeguare in maniera puntuale il profilo di ciascuna di tali canalette al raggio di curvatura dei fianchi del relativo intradosso.

In particolare tale operazione pu? essere eseguita montando in sequenza una serie di lastre scatolate e conferendolo loro qualsiasi desiderata inclinazione reciproca, in maniera tale che la canaletta che esse contribuiscono a formare venga ad assumere una struttura a spezzata che le assicura la capacit? di ?copiare? esattamente il raggio di curvatura del rispettivo fianco dell?intradosso.

In questo senso: maggiore ? il numero gli esemplari della lastra scatolata utilizzati per formare ciascuna delle anzidette canalette, maggiore sar? anche la capacit? di quest?ultima di adeguarsi al profilo curvo del fianco dell?intradosso.

Del resto una simile componibilit? in serie della lastra scatolata concepita per l?attuazione del metodo secondo il trovato si fa apprezzare anche per la possibilit? di rendere variabile a piacimento l?altezza complessiva delle anzidette canalette verticali in funzione delle dimensioni della specifica galleria di installazione.

Un ulteriore pregio della medesima invenzione ? legato al fatto che l?anzidetta lastra scatolata utilizzata per formare le anzidette canalette verticali si presta, grazie a semplici adattamenti, anche ad essere utilizzata per installare nella galleria anche un eventuale impianto di illuminazione alimentato elettricamente, cos? come per l?istallazione di un rispettivo impianto antincendio.

In effetti la superficie frontale di ciascuna canaletta ? proprio grazie al suo assetto sporgente rispetto al fianco dell?intradosso ? si presta ad essere vantaggiosamente sfruttata anche per il montaggio di una o pi? file di luci a led rivolte in direzione delle auto in transito e dunque facilmente rilevabili alla vista dai rispettivi conducenti.

In tale contesto la concavit? posteriore delle varie lastre scatolate che compongono ciascuna canaletta pu? essere sfruttata per alloggiare a scomparsa i cavi elettrici destinati a fornire l?alimentazione elettrica ai led suddetti.

Allo stesso modo ciascuna canaletta pu? essere sfruttata anche come punto di installazione di uno o pi? ugelli erogatori di un impianto antincendio, essendo parimenti previsto che il tubo di alimentazione idraulica di tali ugelli sia alloggiato a scomparsa sul retro della canaletta medesima.

Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi valore illustrativo e non limitativo, in cui:

- la figura 1 mostra con un disegno schematico dall?alto una galleria stradale a doppia corsia attrezzata, in corrispondenza di ciascun fianco, con una pluralit? delle anzidette canalette adottate per l?attuazione del metodo in questione;

- la figura 2 ? la vista frontale del foro d?ingresso dell?anzidetta galleria;

- la figura 3 ? la vista frontale di un tratto dell?intradosso della galleria attrezzata con le anzidette canalette;

- la figura 4 ? un particolare ingrandito della canaletta di sinistra di figura 2;

- la figura 5A ? una rappresentazione assonometrica dall?esterno di un esemplare dell?anzidetta lastra scatolata;

- la figura 5B mostra il profilo in sezione adottato dalla lastra scatolata modulare di figura 5A;

- la figura 5C ? una rappresentazione assonometrica dall?interno della lastra scatolata di figura 5A;

- la figura 6 ? la sezione con il piano VI-VI di figura 2;

- la figura 7 ? la sezione con il piano VII-VII di figura 3.

Con riferimento alle figure allegate, si ribadisce che il metodo secondo il trovato prevede di utilizzare in successione una pluralit? di esemplari di una lastra scatolata rettilinea (1) al fine di realizzare pi? canalette verticali (C) da fissare sui fianchi di una galleria stradale (G), preferibilmente in corrispondenza di uno dei giunti previsti tra i vari tratti consecutivi della struttura cementizia di quest?ultima.

Con specifico riferimento alla figura 5B, l?anzidetta lastra scatolata (1) reca un profilo sostanzialmente a ?V?, in quanto formata da una prima ala (1a) e da una seconda ala (1b) disposte sostanzialmente a 90? e raccordate in corrispondenza di uno spigolo longitudinale (1c); essendo altres? previsto che dette prima e seconda ala (1a, 1b) siano associate verso l?esterno a due rispettivi bordi longitudinali piatti (1a?, 1b?), tra loro complanari.

Ai fini della posa in opera di ciascuna delle anzidette canalette (C) sui fianchi della galleria ? previsto che i due anzidetti bordi longitudinali (1a?, 1b?) della lastra scatolata (1) ? essendo effettivamente destinati a portarsi a battuta contro la superficie dell?intradosso (IN) ? rechino alcuni fori passanti atti ad essere attraversati da viti (V) o altri comuni mezzi di fissaggio, capaci poi di penetrare stabilmente nella superficie dell?intradosso (IN), come debitamente mostrato in figura 6. Sempre con riferimento alle modalit? di posa in opera di tali canalette (C) occorre anche precisare ? con specifico riferimento alle figure 5A e 5C ? che l?anzidetta lastra scatolata (1) reca una prima estremit? (10a) dotata di un profilo rettilineo perpendicolare all?asse longitudinale della lastra medesima (1) ed una seconda estremit? (10b) che reca un profondo intaglio centrale a ?V?, tale da originare la formazione di una sorta di forcella (F) compresa tra i tratti terminali delle anzidette prima ala (1a) e seconda ala (1b), nonch? dotata di un vertice che coincide con l?anzidetto spigolo di raccordo (1c) tra dette ali (1a, 1b).

Con specifico riferimento alla figura 4, allorquando si tratti di impilare verticalmente due esemplari consecutivi dell?anzidetta lastra scatolata (1), ? previsto che la prima estremit? (10a) di un sovrastante esemplare di detta lastra (1) sia calata dall?alto verso il basso entro l?anzidetta forcella (F) in dotazione alla seconda estremit? (10b) di un sottostante identico esemplare.

Prima di fissare stabilmente le due lastre consecutive (1), gli addetti al montaggio possono stabilire a discrezione l?inclinazione reciproca degli stessi ? tramite la possibilit? di rotazione che la prima estremit? (10a) della lastra sovrastante manifesta rispetto alla forcella (F) della lastra sottostante ? proprio al fine di consentire loro di assumere un assetto capace di adeguarsi perfettamente, nella loro specifica sede di installazione, al raggio di curvatura del fianco della galleria.

L?osservazione della figura 2 permette di verificare, in tal senso, come ciascuna delle anzidette canalette (C) venga ad assumere cos? un vero e proprio profilo ?a spezzata? che le consente di adeguarsi perfettamente al profilo del fianco della rispettiva galleria.

Ebbene, una siffatta canaletta (C) riesce effettivamente ad assolvere all?anzidetta funzione di intercettare le acque che trasudano per stillicidio dalla volta della galleria (G) e di convogliarle verso i fianchi della galleria stessa, fino ai canali di drenaggio (CD) normalmente previsti ai lati della carreggiata stradale.

Nella preferita forma di realizzazione ? altres? previsto che l?anzidetta prima ala (1a) della lastra scatolata (1) abbia una maggiore lunghezza di quella della seconda ala (1b).

In occasione della posa in opera delle anzidette canalette (C) ? previsto poi che l?anzidetta prima ala (1a) delle varie lastre (1) destinati a comporre ogni canaletta (C) sia rivolta contro la direzione di marcia dei veicoli in transito, secondo quanto mostrato in figura 1.

Un simile accorgimento di montaggio assicura che la luce dei fari dei veicoli in transito possa riflettersi con maggiore efficacia in questo particolare tratto pi? ampio della lastra scatolata (1), rappresentato per l?appunto dalla sua anzidetta prima ala (1a).

In quest?ultima specifica prospettiva si ribadisce che la lastra scatolata in questione (1) pu? essere altrettanto vantaggiosamente realizzata in lamiera metallica o con materiali termoplastici, ma comunque in maniera tale da presentare preferibilmente spiccate capacit? di riflessione della luce dei fari dei veicoli in transito.

Allo stesso modo si ribadisce che, nell?ambito della presente invenzione, ? anche previsto un accorgimento atto ad assicurare la raccolta dell?acqua che trafila dalla volta della galleria nei tratti intermedi tra due canalette consecutive (C).

Per una maggiore efficacia del metodo secondo il trovato ? infatti previsto l?utilizzo di un?ulteriore componente in seno all?attrezzatura modulare destinata all?attuazione del metodo medesimo.

Detto secondo componente consiste in una grondaia (2) atta ad essere fissata orizzontalmente all?intradosso (IN) ? eventualmente anche in pi? esemplari consecutivi ? nello spazio compreso tra due delle anzidette canalette (C), secondo quanto mostrato nelle figure 3 e 7.

L?osservazione di queste ultime figure consente anche di verificare come dette grondaie (2) siano preferibilmente destinate ad essere montate in assetto parallelo su differenti quote, per avere la certezza di intercettare tutta l?acqua generata dallo stillicidio che si manifesta dalla volta.

Si consideri ancora che ciascuna di tali grondaie (2) deve assumere un assetto leggermente suborizzontale, tale da poter assicurare che l?acqua da essa intercettata possa scolare in direzione del fianco di una delle due canalette (C) alle quali ? frapposta, per poi precipitare al suolo in direzione del rispettivo sottostante canale di drenaggio (CD).

La grande efficacia del metodo secondo il trovato si manifesta anche per il gi? ricordato motivo che la superficie di ciascuna delle anzidette canalette (C) si presta ad essere utilizzata pure per il montaggio di una serie di luci a led e/o di ugelli antincendio, in un contesto in cui il retrostante spazio, compreso tra canaletta (C) e intradosso (IN), pu? essere vantaggiosamente utilizzato per montare a scomparsa i rispettivi impianti di alimentazione elettrica e/o idraulica.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo per l?installazione di un impianto di servizio all?interno delle gallerie stradali, in cui ? prevista l?installazione, lungo entrambi i fianchi di una galleria stradale, di una pluralit? di canalette verticali (C) disposte a sbalzo in corrispondenza dei vari giunti della struttura cementizia di detta galleria; in cui ciascuna di dette canalette (C) risulta formata da una successione verticale di pi? esemplari di una lastra scatolata rettilinea (1).
2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui l?anzidetta lastra scatolata (1) reca un profilo sostanzialmente a ?V?, in quanto formata da una prima ala (1a), di maggiore larghezza, e da una seconda ala (1b), di minore larghezza, raccordate in corrispondenza di uno spigolo intermedio longitudinale (1c); essendo altres? previsto che dette prima e seconda ala (1a, 1b) siano associate verso l?esterno a due rispettivi bordi longitudinali piatti (1a?, 1b?), tra loro complanari.
3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 2, in cui ? previsto che i vari esemplari dell?anzidetta lastra scatolata (1) siano disposti, in seno a ciascuna canaletta (C), in maniera da rivolgere la loro prima ala (1a) contro la direzione di avanzamento dei veicoli all?interno della rispettiva galleria.
4. 4) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i vari esemplari consecutivi dell?anzidetta lastra scatolata (1) sono atti ad essere disposti con un?inclinazione reciproca, s? da conferire una struttura a spezzata alla canaletta (C) da essi formata.
5. 5) Metodo secondo la rivendicazione 4, in cui l?anzidetta lastra scatolata (1) reca una prima estremit? rettilinea (1a) ed una seconda estremit? (1b) dotata di un profondo intaglio centrale a ?V?, che origina una forcella (F) compresa tra i tratti terminali delle anzidette prima ala (1a) e seconda ala (1b), nonch? dotata di un vertice che coincide con l?anzidetto spigolo di raccordo (1c) tra dette ali (1a, 1b); in cui la forcella (F) di un esemplare della lastra scatolata (1) ? atta ad ospitare, lasciandole libert? di rotazione, l?anzidetta prima estremit? (10a) di un sovrastante identico esemplare di detta lastra (1).
6. 6) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna delle anzidette canalette (C) ? atta a sostenere esternamente le lampade di un impianto di illuminazione elettrica e/o gli ugelli di un impianto antincendio, in cui le rispettive reti di alimentazione elettrica e/o idraulica sono atte ad essere insediate a scomparsa nello spazio compreso tra la canaletta (C) e la retrostante superficie dell?anzidetta galleria.
7. 7) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui ? prevista l?installazione lungo i fianchi della galleria, in corrispondenza di ciascuno degli spazi compresi tra due delle anzidette canalette verticali (C), di una o pi? grondaie (2) disposte in assetto suborizzontale, atte a convogliare l?acqua che precipita dalla volta della galleria medesima in direzione dell?una o dell?altra delle due rispettive canalette (C).
8. 8) Attrezzatura componibile per la realizzazione di un impianto di servizio all?interno delle gallerie stradali comprendente un primo componente modulare consistente in una lastra scatolata rettilinea (1) atta ad essere montata in successione verticale con pi? identici esemplari ai fini della realizzazione di una canaletta (C) destinata ad essere installata sui fianchi delle gallerie stradali.
9. 9) Attrezzatura secondo la rivendicazione 1, in cui l?anzidetta lastra scatolata (1) reca: ? un profilo sostanzialmente a ?V?, in quanto formata da una prima ala (1a), di maggiore larghezza, e da una seconda ala (1b), di minore larghezza, disposte sostanzialmente a 90? e raccordate in corrispondenza di uno spigolo longitudinale (1c); essendo altres? previsto che dette prima e seconda ala (1a, 1b) siano associate verso l?esterno a due rispettivi bordi longitudinali piatti (1a?, 1b?), tra loro complanari, dotati di fori per il passaggio di mezzi di fissaggio ? una prima estremit? rettilinea (1a) ed una seconda estremit? (1b) dotata di un profondo intaglio centrale a ?V?, che origina una forcella (F) compresa tra i tratti terminali delle anzidette prima ala (1a) e seconda ala (1b), nonch? dotata di un vertice che coincide con l?anzidetto spigolo di raccordo (1c) tra dette ali (1a, 1b); in cui la forcella (F) di un esemplare della lastra scatolata (1) ? atta ad ospitare, lasciandole libert? di rotazione, l?anzidetta prima estremit? (10a) di un sovrastante identico esemplare di detta lastra (1).
10. 10) Attrezzatura secondo una delle due precedenti rivendicazioni, in cui ? compreso un secondo componente modulare consistente in una grondaia (2) atta ad essere montata, in un solo esemplare o in pi? identici esemplari consecutivi, in assetto suborizzontale sui fianchi di una galleria stradale, negli spazi compresi tra due anzidette canalette verticali (C) consecutive.
11. 11) Attrezzatura secondo la rivendicazione 10, in cui l?anzidetta grondaia (2) pu? essere montata, in seno a ciascuno degli anzidetti spazi, in pi? identici esemplari disposti su quote differenti.