ITVR20130136A1 - Dispositivo di protezione personale. - Google Patents

Dispositivo di protezione personale.

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ITVR20130136A1
ITVR20130136A1 IT000136A ITVR20130136A ITVR20130136A1 IT VR20130136 A1 ITVR20130136 A1 IT VR20130136A1 IT 000136 A IT000136 A IT 000136A IT VR20130136 A ITVR20130136 A IT VR20130136A IT VR20130136 A1 ITVR20130136 A1 IT VR20130136A1
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IT
Italy
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inflatable element
protective device
personal protective
area
inflatable
Prior art date
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IT000136A
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Luigi Ronco
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Dainese Spa
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    • A41D13/015—Professional, industrial or sporting protective garments, e.g. surgeons' gowns or garments protecting against blows or punches with shock-absorbing means
    • A41D13/018—Professional, industrial or sporting protective garments, e.g. surgeons' gowns or garments protecting against blows or punches with shock-absorbing means inflatable automatically
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    • A62—LIFE-SAVING; FIRE-FIGHTING
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Description

DISPOSITIVO DI PROTEZIONE PERSONALE
DESCRIZIONE
La presente divulgazione si riferisce ad un dispositivo di protezione per una protezione personale includente un elemento gonfiabile atto a proteggere da impatti e/o da cadute un passeggero, un pilota di motoveicolo o un cavaliere durante una corsa a cavallo o un simile utilizzatore, durante un'attività sportiva e/o lavorativa.
Negli ultimi anni a seguito di una costante ricerca nella sicurezza durante tutte le attività sportive, ma più in generale di tutte quelle attività pericolose praticate in condizioni estreme o a velocità elevate, soprattutto nel settore motociclistico, si à ̈ intensificata la proposta di dispositivi di protezione che consentono di realizzare una protezione efficace e, allo stesso tempo, pratica di una porzione superiore del corpo di un utilizzatore, mediante l'impiego di un elemento gonfiabile. Al momento di un impatto, di una scivolata o in generale di una caduta, il sacco gonfiabile à ̈ posto in comunicazione di fluido con una sorgente di fluido, come una bomboletta di gas compresso o un generatore di fluido.
Al momento di un impatto, l'elemento gonfiabile crea un cuscino d'aria intorno alla porzione del corpo dell'utilizzatore, che consente di proteggere il corpo dell'utilizzatore da impatti.
Alla base della presente divulgazione, vi à ̈ un riconoscimento da parte dell’inventore della presente domanda di brevetto che il sacco gonfiabile ha normalmente una sagoma o forma simile a quella di un giacchino o gilet per essere facilmente indossato da un utilizzatore, oppure per poter essere associato ad un indumento. Ne consegue che il sacco presenta, come una normale giacca, discontinuità o interruzioni superficiali, per esempio in corrispondenza di una zona centrale in corrispondenza del petto. In tali zone, il sacco può essere chiuso mediante una zip associata direttamente al sacco, oppure può essere tenuto chiuso dalla zip, o altro dispositivo di chiusura, della giacca.
Altre zone di discontinuità o interruzioni superficiali sono per esempio sotto le ascelle in corrispondenza dei fianchi.
Tali discontinuità o interruzioni superficiali rappresentano però zone vulnerabili per la protezione di un utilizzatore, proprio per il fatto che la protezione non à ̈ continua. Inoltre, soprattutto le zone del petto e dei fianchi sono zone “vitali†per un utilizzatore, in quanto sono zone dalle quali, se non si provvede ad adeguata protezione, si possono raggiungere gli organi vitali.
Ne consegue che la somiglianza di forma e sagoma del sacco gonfiabile con un giacchino o gilet, se da un lato favorisce una praticità nella vestizione del sacco gonfiabile, dall’altro può incidere negativamente sulla capacità di protezione del sacco gonfiabile, a causa di interruzioni o discontinuità superficiali.
Inoltre, l'inventore della presente divulgazione ha riconosciuto, che in alcuni sacchi, al fine di evitare interruzioni superficiali sul petto e consentire un posizionamento di un sacco completamente davanti al petto, à ̈ necessario spostare la zona di discontinuità o di interruzione superficiale su un lato del petto, verso la spalla.
In pratica, il sacco à ̈ continuo sul petto e presenta una interruzione su un lato, vale a dire non più al centro del petto, che consente di aprire il sacco e indossarlo. Nella zona di interruzione à ̈ prevista anche una zip.
Il posizionamento della zip in una zona laterale impone però ad un utente di azionare la zip in tale zona laterale che à ̈ una zona decentrata, e meno accessibile. Questo spostamento su un lato può avere anche un impatto o risvolto, non sempre soddisfacente, sulla vestibilità di indumenti associati a tali sacchi, in quanto sono previste zip per l’apertura dell’indumento nella zona della spalla, e anche sull’estetica generale dell’indumento che può non essere apprezzato da un’utenza di massa.
Partendo da detti riconoscimenti, un problema tecnico alla base della presente divulgazione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo di protezione che possa garantire una continuità superficiale di protezione, salvaguardando al tempo stesso una soddisfacente vestibilità da parte dell’utente.
Per risolvere detto problema tecnico, viene messo a disposizione un dispositivo di protezione personale le cui caratteristiche principali sono rispettivamente specificate nella prima rivendicazione, da un indumento secondo la rivendicazione 12, ed un metodo per proteggere un utilizzatore secondo la rivendicazione 13. Caratteristiche secondarie dell’oggetto della presente divulgazione sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
In particolare, in accordo alla presente divulgazione, al fine di evitare interruzioni superficiali, viene messo a disposizione un dispositivo di protezione personale in cui l’elemento gonfiabile include almeno due porzioni di elemento gonfiabile che sono sovrapposte in una corrispondente zona di sormonto o di sovrapposizione. Al fine di contenere l’ingombro complessivo e salvaguardare la vestibilità dell’elemento gonfiabile, almeno una o ciascuna delle due porzioni sovrapposte di elemento gonfiabile ha, nella zona di sovrapposizione, un’altezza minore rispetto alla rimanente parte del dispositivo di protezione personale per garantire una sostanziale omogeneità di altezza dell’intero dispositivo di protezione personale, indipendentemente dalla sovrapposizione, e contenere pertanto l’ingombro complessivo.
Ne consegue che secondo la presente divulgazione, al fine di evitare discontinuità superficiali, due porzioni di un medesimo elemento gonfiabile o di due elementi gonfiabili di ridotta altezza o spessore rispetto ad una rimanente parte del dispositivo di protezione personale, vengono sovrapposte. Tali porzioni di elemento gonfiabile possono essere porzioni terminali o di estremità affacciate l’una verso l’altra quando l’elemento gonfiabile viene indossato.
Il sormonto può essere previsto in qualsiasi zona di protezione dell’utente dove vi sono discontinuità dell’elemento gonfiabile, o sono previste discontinuità, così da ottenere una protezione più possibile continua e completa dell’utilizzatore.
Le due porzioni di elemento gonfiabile possono essere sovrapposte, per esempio, sul petto di un utilizzatore per consentire una comoda apertura/chiusura centrale del dispositivo di protezione. Le due porzioni di elemento gonfiabile possono anche essere sovrapposte, per esempio, sui fianchi di un utilizzatore, o in un’ altra parte del corpo.
In una forma di realizzazione, per mantenere ferme in posizione sovrapposta le due porzioni di elemento gonfiabile, il dispositivo di protezione personale include un dispositivo o struttura di collegamento associato alle due porzioni di elemento gonfiabile in corrispondenza della zona di sovrapposizione. Il dispositivo o struttura di collegamento può essere una struttura di collegamento reversibile, vale a dire una struttura che si può aprire e chiudere a piacere, e può anche essere una struttura di collegamento regolabile, vale a dire che una struttura che può consentire di regolare la sovrapposizione o sormonto tra le due porzioni.
Per esempio, in alcune forme di realizzazione, la struttura di collegamento include una struttura a zip, una struttura a stringhe o lacci, eventualmente con Velcro, una struttura con fibbie e nastri o simili strutture.
Ne consegue che, in accordo ad alcune forme di realizzazione della presente divulgazione, ciascuna porzione di elemento gonfiabile di ridotta altezza viene associata alla struttura di collegamento e chiusura, in modo da garantire una chiusura ferma delle due porzioni dell’elemento gonfiabile, per esempio delle due porzioni terminali o di estremità.
In una forma di realizzazione della presente divulgazione, la struttura di collegamento e chiusura comprende due lembi, o pannelli, in materiale morbido, quale per esempio tessuto. Ciascuno dei due lembi à ̈ fissato, per esempio cucito o incollato ad una delle due porzioni di elemento gonfiabile in una zona adiacente alla zona di sovrapposizione o sormonto. In questo modo, quando le due porzioni di elemento gonfiabile sono sovrapposte, i due lembi si trovano vicini e possono essere collegati. I due lembi possono essere fissati all’elemento gonfiabile in una zona intermedia tra la zona di sormonto ed una zona di non-sormonto dell’elemento gonfiabile.
I due lembi possono essere pezze o pannelli di stoffa o tessuto che si estendono lungo le porzioni di elemento gonfiabile. Tali lembi possono essere provvisti di una porzione di zip o altro dispositivo di collegamento di tipo apribile o reversibile, come per esempio Velcro. In particolare, una porzione di zip associata ad un lembo viene collegata in modo reversibile o temporaneo ad una complementare porzione di zip associata all’altro lembo. Similmente possono essere collegate una porzione di Velcro associata ad un lembo con una complementare porzione di Velcro associata all’altro lembo.
In una forma di realizzazione della presente divulgazione, i lembi possono anche essere provvisti di inserti elastici, o essere realizzati in materiale elastico, per consentire di adattare le dimensioni del dispositivo di protezione personale al corpo dell’utente al momento del gonfiaggio. In particolare, al momento di un gonfiaggio, le due porzioni sovrapposte di elemento gonfiabile si allontanano momentaneamente l’una dall’altra con diminuzione di un reciproco sormonto. Al termine di una condizione di gonfiaggio, i mezzi elastici tornano in una condizione originale tale che le due porzioni di elemento gonfiabile si riavvicinano nuovamente.
In una forma di realizzazione, come sopra menzionato, la struttura di collegamento include una o più striscia di stoffa o tessuto, una stringa o simile elemento, associata ad una delle porzioni di elemento gonfiabile ed un anello, una fibbia o simile elemento di aggancio associata all’altra delle porzioni di elemento gonfiabile. La striscia o stringa viene collegata alla fibbia o simile elemento di aggancio in modo reversibile, in modo da collegare le due porzioni di elemento gonfiabile.
L’elemento gonfiabile sopra descritto può essere facilmente integrato all’interno di un indumento, per esempio all’interno di rispettive tasche di un indumento. L’indumento può essere strutturato per presentare tasche che si sovrappongono come l’elemento gonfiabile, e lembi di tessuto che vengono uniti. Alternativamente, le porzioni di elemento gonfiabile che si sovrappongono possono fuoriuscire dalle tasche dell’indumento.
In una forma di realizzazione, l’elemento gonfiabile può essere foderato esternamente, o rivestito, con un tessuto adatto per abbigliamento, ed assumere le sembianze di un indumento che può essere indossato da solo.
Altri vantaggi, caratteristiche e modalità di impiego dell'oggetto della presente divulgazione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione preferite, date a scopo esemplificativo e non limitativo. È comunque evidente come ciascuna forma di realizzazione possa presentare uno o più dei vantaggi sopra elencati; in ogni caso non à ̈ comunque richiesto che ciascuna forma di realizzazione presenti simultaneamente tutti i vantaggi elencati. Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
ï€ La figura 1 mostra una vista frontale di un dispositivo di protezione secondo una forma di realizzazione della presente divulgazione in una condizione indossata;
ï€ La figura 2 mostra una vista da dietro di un dispositivo di protezione secondo una forma di realizzazione della presente divulgazione in una condizione indossata;
ï€ La figura 3 mostra una vista in sezione lungo la linea III-III del dispositivo di protezione di figura 1;
ï€ La figura 4 mostra una vista dall’alto di un dispositivo di protezione secondo una forma di realizzazione della presente divulgazione in una condizione distesa su un piano;
ï€ La figura 5 mostra una vista in sezione lungo la linea V-V del dispositivo di protezione di figura 4;
ï€ La figura 6 mostra una vista laterale di un dispositivo di protezione secondo una forma di realizzazione della presente divulgazione in una condizione indossata;
ï€ La figura 7 mostra una vista in sezione lungo la linea VII-VII del dispositivo di protezione di figura 6;
ï€ La figura 8 mostra una vista frontale di un indumento includente un dispositivo di protezione secondo una forma di realizzazione della presente divulgazione;
ï€ La figura 9 mostra una vista in sezione lungo la linea IX-IX del dispositivo di protezione di figura 8.
Con riferimento alle figure allegate, con il numero di riferimento 10 viene indicato un dispositivo di protezione personale secondo la presente divulgazione in accordo ad una forma di realizzazione della presente divulgazione.
Il dispositivo di protezione personale 10 comprende un elemento gonfiabile 12 il quale à ̈ atto ad assumere sostanzialmente una prima condizione di riposo o condizione sgonfiata, ed una seconda condizione attiva o condizione gonfiata. Le modalità di gonfiaggio dell’elemento gonfiabile 12 saranno descritte nel seguito della descrizione.
In una forma di realizzazione della presente divulgazione l’elemento gonfiabile 12 à ̈ conformato a giacchino ed à ̈ atto a cingere una zona superiore o busto del corpo di un utilizzatore. In particolare, l’elemento gonfiabile 12 include una zona del petto 12a, una zona della schiena 12b, e zone dei fianchi 12c, 12d. Le zone 12a, 12b, 12c, 12d sono collegate reciprocamente in comunicazione di fluido attraverso le spalle.
L'elemento gonfiabile 12 può essere realizzato secondo la tecnologia descritta nella domanda di brevetto PCT/IB2009/055512 e nella domanda di brevetto PCT/IT2009/000547, qui incorporate per riferimento nella loro interezza nella presente divulgazione.
L’elemento gonfiabile 12 include una prima porzione 20, 30, 40 di elemento gonfiabile ed una seconda porzione 21, 31, 41 di elemento gonfiabile. Tali prima porzione 20, 30, 40 di elemento gonfiabile e seconda porzione 21, 31, 41 di elemento gonfiabile sono porzioni terminali o di estremità dell’elemento gonfiabile 12, e sono parzialmente sovrapposte. In altre parole, la prima porzione 20, 30, 40 di elemento gonfiabile e seconda porzione 21, 31, 41 di elemento gonfiabile 12 sono porzioni disposte all’estremità libere dell’elemento gonfiabile 12.
Ancora più in particolare, in una forma di realizzazione della presente divulgazione come quella illustrata nelle figure, sono previste tre zone di sovrapposizione, indicate nelle figure con le lettere di riferimento A, B, C. Una prima zona di sovrapposizione A corrisponde ad una zona centrale del petto. Una seconda zona di sovrapposizione B corrisponde ad una zona di un primo fianco dell’utilizzatore. Una terza zona di sovrapposizione C corrisponde ad una zona di un secondo fianco dell’utilizzatore. E’ da intendersi che può essere prevista una sola zona di sovrapposizione nella zona del petto o dei fianchi o in un’altra zona del corpo di un utilizzatore.
Ne consegue che, in una forma di realizzazione della presente divulgazione come quella illustrata nelle figure, la prima porzione 20 e la seconda porzione 21 di elemento gonfiabile 12 sono porzioni di estremità poste in corrispondenza del petto di un utilizzatore. La prima porzione 30 e la seconda porzione 31 di elemento gonfiabile sono porzioni di estremità poste in corrispondenza di un primo fianco di un utilizzatore. La prima porzione 40 e la seconda porzione 41 di elemento gonfiabile sono porzioni di estremità poste in corrispondenza di un secondo fianco di un utilizzatore.
Una rimanente parte dell’elemento gonfiabile 12 che non presenta sovrapposizione o sormonto, à ̈ adiacente alle zone di sormonto A, B, C, à ̈ indicata generalmente con il numero di riferimento 18. Ne consegue anche che l’elemento gonfiabile 12 copre sostanzialmente l’intero busto senza discontinuità superficiali.
Secondo un aspetto della presente divulgazione, almeno una o ciascuna tra la prima porzione 20, 30, 40 di elemento gonfiabile e la seconda porzione 21, 31, 41 di elemento gonfiabile hanno, nella zona di sovrapposizione, un’altezza o spessore inferiore rispetto alla rimanente parte del dispositivo di protezione personale per garantire una sostanziale omogeneità di altezza dell’intero dispositivo di protezione personale (come visibile in figura 3, figura 7 e figura 9), indipendentemente dalla sovrapposizione, e contenere pertanto l’ingombro complessivo. La differente altezza à ̈ ottenuta mediante l’impiego di strutture tessili con fili di differente altezza come descritto nella domanda di brevetto PCT/IB2009/055512 e nella domanda di brevetto PCT/IT2009/000547 sopra menzionate.
Più in particolare, in accordo a detta tecnologia, l’elemento gonfiabile ha una altezza/spessore determinabile a priori. Infatti, l’elemento gonfiabile 12 comprende una pluralità di elementi tiranti 13, nell’esempio fili, indicati in modo schematico in figura 3 e figura 5 e distribuiti nell’elemento gonfiabile 12, detti elementi tiranti 13 essendo stabilmente collegati a porzioni superficiali opposte dell’elemento gonfiabile 12.
Detti elementi tiranti 13 hanno in particolare una lunghezza tale che, quando l'elemento gonfiabile 12 à ̈ nella condizione sgonfiata di riposo, gli elementi tiranti 13 sono in una condizione non tensionata e sono collassati nell’elemento gonfiabile 12, mentre, quando l'elemento gonfiabile 12 à ̈ nella condizione gonfiata, gli elementi tiranti 13 sono sottoposti a trazione. Più in particolare, gli elementi tiranti 13 sono collegati a rispettive maglie 14, le quali sono foderate o coperte esternamente da fogli o pareti 15. In pratica, l’elemento gonfiabile 12 include un primo foglio 15 o prima parete, alla quale à ̈ fissata aderente una prima maglia 14, ed un secondo foglio 15, o seconda parete, alla quale à ̈ fissata aderente una seconda maglia, in cui tali maglie 14 sono tra loro collegate mediante la pluralità di elementi tiranti 13. I due fogli 15 sono tra loro contrapposti e perimetralmente collegati a tenuta lungo rispettivi bordi perimetrali.
L’altezza dell’elemento gonfiabile 12 à ̈ regolabile calibrando la distanza massima ottenibile tra le maglie 14 con una massima estensione longitudinale dei tiranti. In sostanza, l’elemento gonfiabile 12 ha una altezza determinabile a priori, poiché l’espansione massima dell’elemento gonfiabile à ̈ controllabile mediante controllo della lunghezza e della tensione massima degli elementi tiranti.
Ne consegue che per ottenere un elemento gonfiabile presentante porzioni di altezza differente si possono utilizzare due strutture 114a, 114b (formate da maglie 14 e elementi tiranti 13 di opportuna lunghezza) in cui la lunghezza à ̈ scelta in modo tale da determinare una distanza massima reciproca tra le maglie 14 corrispondente ad una massima espansione locale del rispettivo elemento gonfiabile in condizione gonfiata. Si prendono in pratica due strutture tessili 114a, 114b con elementi tiranti 13 di lunghezza diversa.
Un bordo di una prima maglia 14 di una struttura tessile 114a avente una altezza ridotta può essere unito o cucito ad un rispettivo bordo di una maglia di un’altra struttura tessile 114b avente una altezza maggiore, ed analogamente vengono cuciti o uniti i bordi delle rispettive maglie opposte 14 come visualizzato in figura 3 e 5. In questo modo si uniscono tra loro le porzioni in cui i tiranti 13 hanno lunghezze diverse.
Le maglie 14 ed i tiranti di lunghezze diverse sono racchiuse tra i fogli 15 di materiale morbido e a tenuta di gas, ad esempio di poliuretano o poliammide, aventi un'estensione superficiale maggiore delle maglie 14.
In alcune forme di realizzazione, la lunghezza minore dei tiranti à ̈ scelta in modo da ottenere una porzione 20, 21; 30, 31, 40, 41 di elemento gonfiabile 12 di circa 37 mm.
La rimanente parte di elemento gonfiabile 12 ha invece altezza 50 mm.
In questo modo in corrispondenza delle zone di sovrapposizione A, B, C, si può controllare e contenere l’ingombro complessivo.
In una forma di realizzazione, come quella illustrata nelle figure, il dispositivo di protezione personale 10 include uno o più dispositivo, o struttura, di collegamento e chiusura 50, la quale à ̈ associata alla prima porzione 20, 30, 40 di elemento gonfiabile e seconda porzione 21, 31, 41 di elemento gonfiabile in corrispondenza della zona A, B, C di sovrapposizione. Il dispositivo o struttura di collegamento 50 à ̈ una struttura a zip, per esempio nella zona A di sovrapposizione ed una struttura a stringhe, fasce, o lacci con Velcro nella zona B e nella zona C di sovrapposizione. E’ da intendersi che le strutture di collegamento 50 delle tre zone di sovrapposizione possono essere tutte uguali o variamente invertite rispetto alla forma di realizzazione mostrata nelle figure.
Si osserva che una tra la prima porzione 20, 30, 40 di elemento gonfiabile e seconda porzione 21, 31, 41 di elemento gonfiabile viene associata ad una parte della struttura di collegamento 50 che viene collegata alla parte complementare della struttura di collegamento 50 associata all’altra tra la prima porzione 20, 30, 40 e la seconda porzione 21, 31, 41, in modo da garantire una chiusura ferma della prima porzione 20, 30, 40 di elemento gonfiabile e della seconda porzione 21, 31, 41 di elemento gonfiabile.
In una forma di realizzazione come quella illustrata nelle figure, la struttura di collegamento 50, come quella che si trova in corrispondenza del petto dell’utilizzatore, comprende due lembi, o pannelli, in materiale morbido, 51, 52 quale per esempio tessuto. Ciascuno dei due lembi 51, 52 à ̈ fissato, per esempio cucito o incollato ad una delle due porzioni 20, 21, di elemento gonfiabile 12 in una zona adiacente alla zona A di sovrapposizione o sormonto. Tali lembi possono estendersi su tutto l’elemento gonfiabile 12 foderandolo sul lato esterno.
Nella zona di sormonto A i due lembi 51 e 52 sono liberi e mobili rispetto all’elemento gonfiabile 12.
In questo modo, quando le due porzioni 20, 21 di elemento gonfiabile 12 sono sovrapposte, i due lembi 51, 52 si trovano vicini e possono essere collegati. I due lembi 51, 52 possono essere pezze o pannelli di stoffa o tessuto che si estendono per una intera lunghezza delle porzioni 20, 21 di elemento gonfiabile 12, così da consentire una continuità di collegamento tra le due porzioni 20, 21. Tali lembi 51, 52 possono essere provvisti a rispettive estremità di una porzione di zip 53, 54 o altro dispositivo di collegamento di tipo apribile o reversibile. Una porzione di zip 53 associata ad un lembo 51 viene collegata in modo reversibile o temporaneo ad una complementare porzione di zip 54 associata all’altro lembo 52.
Ne consegue che le due porzioni 20, 21 di elemento gonfiabile possono essere sovrapposte per esempio sul petto di un utilizzatore e la struttura di collegamento 50 può essere disposta al centro del petto per consentire una comoda apertura/chiusura centrale del dispositivo di protezione 10.
Ancora più in particolare, i lembi 51, 52 sono provvisti di inserti elastici 55, per esempio nella zona di sovrapposizione A, vale a dire dove i lembi 51, 52 sono liberamente mobili. In una forma di realizzazione alternativa, i lembi 51, 52 sono realizzati in un tessuto totalmente elastico. La presenza dei lembi con inserti elastici 55 o in tessuto elastico consente un allargamento dell’elemento gonfiabile 12 al momento del gonfiaggio, evitando che l’aumento di volume dell’elemento gonfiabile possa in qualche modo stringere il corpo dell’utilizzatore. In altre parole, il materiale elastico consente un adattamento dell’intero dispositivo al gonfiaggio dell’elemento gonfiabile 12, nonché à ̈ in grado di favorire il ritorno in condizione sgonfiata dell’elemento gonfiabile; ciò à ̈ possibile grazie alle proprietà tipiche del materiale elastico il quale, una volta deformato sotto un’azione deformatrice (nel presente caso determinata dal gonfiaggio dell’elemento gonfiabile), riprende la configurazione normale o iniziale al cessare dell’azione deformatrice.
Infatti, quando l’elemento gonfiabile 12 à ̈ gonfiato, l’inserto à ̈ in una condizione completamente deformata e aumenta di fatto l'estensione complessiva del dispositivo di protezione, mentre quando l’elemento gonfiabile à ̈ in condizione sgonfiata, l’inserto elastico torna in una condizione indeformata o solo parzialmente deformata e riporta l’intero elemento gonfiabile 12 in condizione iniziale.
E’ da notare che le porzioni 20, 21, 30, 31, 40, 41 di elemento gonfiabile si allontano reciprocamente al momento del gonfiaggio e, grazie al materiale elastico, ritornano in posizione iniziale.
In una forma di realizzazione, come quella illustrata nelle figure e come sopra già menzionato, la struttura di collegamento 50, come quella associata alla zona B e alla zona C di sovrapposizione include una striscia o fascia, e più in particolare nell’esempio due coppie di strisce o fasce 60 di tessuto di adeguata resistenza a trazione. Le strisce 60 sono provviste di tratti in velcro 61 per un reciproco fissaggio.
Ciascuna striscia 60 à ̈ associata ad una delle porzioni di elemento gonfiabile 12 (prima porzione 30, 40 e seconda porzione 31, 41). La striscia o stringa 60 viene collegata mediante velcro all’altra striscia mediante reciproco fissaggio del velcro, in modo da collegare la prima porzione 30, 40 di elemento gonfiabile e la seconda porzione 31, 41 di elemento gonfiabile in modo reversibile (figura 7). L’estensione del Velcro à ̈ tale da consentire di regolare l’entità del sormonto ed adattare la taglia del dispositivo di protezione al busto di un utilizzatore.
Anche la striscia 60 può essere provvista di un inserto elastico 55, come visibile in figura 7.
Ne consegue che le due porzioni 30, 31; 40, 41 di elemento gonfiabile possono essere sovrapposte per esempio sui fianchi di un utilizzatore, o sul petto, per consentire una comoda apertura/chiusura centrale del dispositivo di protezione 10, ed anche una regolazione della sovrapposizione reciproca, con adeguamento della taglia.
Si osserva inoltre che l’elemento gonfiabile 12 sopra descritto può essere facilmente integrato all’interno di un indumento, come una giacca 100 (figura 8), per esempio all’interno di rispettive tasche 80 di un indumento.
L’indumento 100 può essere strutturato per presentare tasche 80 contenenti l’elemento gonfiabile 12 e che si sovrappongono come l’elemento gonfiabile. Più in particolare, ciascuna tasca 80 presenta una parete interna 80a che coincide con una fodera interna e una parete esterna che coincide con una superficie a vista dell’indumento.
L’indumento include lembi 81, 82, del tutto paragonabili per struttura e funzione ai lembi 51, 52 sopra descritti ed eventualmente provvisti di un inserto elastico 83. I lembi 81, 82 sono fissati alla parete esterna 80b della tasca e sono liberi e mobili in corrispondenza di una zona di sovrapposizione, per consentire la chiusura dell’indumento, ed un mantenimento in condizione chiusa dell’elemento gonfiabile nella zona di sovrapposizione.
Alternativamente, come sopra accennato, in una forma di realizzazione, l’elemento gonfiabile 12 può essere foderato esternamente, o rivestito, con un tessuto adatto per abbigliamento, ed assumere le sembianze di un indumento che può essere indossato da solo.
In relazione al gonfiaggio, per realizzare il gonfiaggio dell’elemento gonfiabile 12, in caso di caduta e/o scivolata e/o impatto imprevisto da parte di un utilizzatore o di un veicolo su cui esso procede, il dispositivo di protezione 10 à ̈ atto a cooperare con appositi mezzi di attivazione (non illustrati) collegati operativamente alla bomboletta di gas freddo compresso (non illustrato), quale per esempio elio. La bomboletta può essere provvista di una rispettiva valvola di intercettazione (non mostrata).
Alternativamente, la sorgente di fluido di gonfiaggio può comprendere generatori di gas di tipo pirotecnico o di tipo ibrido o di altre tipologie note allo stato della tecnica.
L'apertura della valvola di intercettazione di ciascuna bomboletta di gonfiaggio à ̈ preferibilmente comandata da una centralina di controllo sulla base della rilevazione dello stato del sistema veicolo/pilota; ad esempio detta centralina di controllo può implementare un sistema di predizione della caduta che consenta un'identificazione tempestiva dell'evento caduta ed un'affidabile predizione di questa per mezzo di sensori accelerometrici solidali al veicolo (o al pilota) ed un'unità di elaborazione dei segnali prodotti dai sensori stessi.
In alternativa, il dispositivo secondo la presente divulgazione può trovare anche applicazione utilizzando un cavo di attivazione connesso ad un veicolo guidato da un utilizzatore, il quale cavo comanda il gonfiaggio dell’elemento gonfiabile a seguito dell’allontanamento dell’utilizzatore dal veicolo, ad esempio, a seguito di una caduta o di un impatto imprevisto. L’impiego del cavo à ̈ particolarmente impiegato nel settore dell’equitazione.
In ogni caso i suddetti mezzi di attivazione e gonfiaggio possono essere integrati nel dispositivo di protezione secondo la presente invenzione oppure collocati esternamente allo stesso.
Si noti anche che le modalità di attivazione, pur essendo un aspetto di particolare rilevanza per un efficace funzionamento del dispositivo, non saranno ulteriormente descritte con maggiore dettaglio essendo metodi essenzialmente già noti ad un tecnico del settore della protezione di un individuo da impatti imprevisti.
L'oggetto della presente divulgazione à ̈ stato fin qui descritto con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito annesse.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di protezione personale (10) per la protezione di una porzione del corpo di un utilizzatore, detto dispositivo comprendendo un elemento gonfiabile (12) destinato a proteggere almeno parzialmente una zona del corpo di un utilizzatore, in cui il dispositivo di protezione personale (10) include almeno una prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) ed una seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12), in cui la prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e la seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) sono sovrapposte in una corrispondente zona di sormonto o di sovrapposizione (A, B, C), ed in cui almeno una, o ciascuna, tra la prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e la seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) presentano, nella zona di sormonto o di sovrapposizione (A, B, C), una altezza o spessore minore rispetto ad una rimanente parte (18) dell’elemento gonfiabile (12).
  2. 2. Dispositivo di protezione personale (10) secondo la rivendicazione 1, in cui almeno una, o ciascuna, tra la prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e la seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) presentano, solo nella zona di sormonto o di sovrapposizione (A, B, C), detta altezza minore rispetto ad una rimanente parte (18) dell’elemento gonfiabile (12).
  3. 3. Dispositivo di protezione personale (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l’elemento gonfiabile (12) include due strutture tessili (114a, 114b) adiacenti e tra loro collegate, in cui una prima struttura tessile (114a) à ̈ inclusa in una, o ciascuna, tra la prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e la seconda porzione (21, 31, 41) ed una seconda struttura tessile (114b) à ̈ inclusa nella rimanente parte (18) dell’elemento gonfiabile (12) ed in cui la prima struttura tessile (114a) ha un’altezza minore della seconda struttura tessile (114b).
  4. 4. Dispositivo di protezione personale (10) secondo la rivendicazione 3, in cui ciascuna struttura tessile (114a, 114b) include coppie di maglie (14) contrapposte ed una pluralità di elementi tiranti (13) interposte tra le maglie (14) aventi estremità stabilmente associate a porzioni superficiali di dette maglie (14), in cui detti elementi tiranti (13) sono dimensionati in modo che, quando detto elemento gonfiabile (12) à ̈ in una condizione sgonfiata di riposo, detti elementi tiranti (13) sono in una condizione non tensionata e collassati nell’elemento gonfiabile (12), mentre quando detto elemento gonfiabile (12) à ̈ in una condizione gonfiata, detti elementi tiranti (13) sono sottoposti a trazione, ed in cui una altezza della rispettiva struttura tessile (114a, 114b) dipende dalla lunghezza di detti elementi tiranti (13).
  5. 5. Dispositivo di protezione personale (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la rimanente parte (18) dell’elemento gonfiabile (12) à ̈ una parte adiacente rispettivamente alla prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e alla seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12).
  6. 6. Dispositivo di protezione personale (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e la seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) sono porzioni terminali o di estremità dell’elemento gonfiabile (12).
  7. 7. Dispositivo di protezione personale (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, includente almeno un dispositivo o struttura di collegamento (50) associato alla prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e alla seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) disposto centrato in corrispondenza della zona di sovrapposizione (A, B, C), in cui il dispositivo o struttura di collegamento (50) Ã ̈ una struttura che consente un collegamento reversibile della prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e della seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12).
  8. 8. Dispositivo di protezione personale (10) secondo la rivendicazione 5, in cui il dispositivo o struttura di collegamento (50) Ã ̈ una struttura a zip o una struttura a stringhe, fasce o lacci.
  9. 9. Dispositivo di protezione personale (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 7 a 8, in cui la struttura di collegamento (50) comprende due lembi (51, 52), o pannelli, in materiale morbido, in cui ciascuno dei due lembi (51, 52) Ã ̈ fissato da un lato ad una (20, 30, 40; 21, 31, 41) delle due porzioni di elemento gonfiabile (12) e, da un lato opposto, Ã ̈ libero o mobile.
  10. 10. Dispositivo di protezione personale (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la zona di sormonto à ̈ una zona anteriore del busto di un utilizzatore.
  11. 11. Dispositivo di protezione personale (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la zona di sormonto à ̈ una zona di fianco del busto di un utilizzatore.
  12. 12. Indumento (100) includente, o in combinazione con, un dispositivo di protezione personale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  13. 13. Metodo per proteggere un utilizzatore comprendente le fasi di - disporre un elemento gonfiabile (12) almeno parzialmente in corrispondenza di una zona del corpo dell'utilizzatore, in cui una prima porzione (20, 30, 40) di detto elemento gonfiabile (12) viene sovrapposta ad una seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) in una corrispondente zona di sormonto o di sovrapposizione (A, B, C), ed in cui almeno una, o ciascuna, tra la prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e la seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) presentano, nella zona di sormonto o di sovrapposizione (A, B, C), una altezza o spessore minore rispetto ad una rimanente parte (18) dell’elemento gonfiabile (12).
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui la prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e la seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) sono collegate mediante mezzi elastici tali che al momento di un gonfiaggio della prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e della seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12), la prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e la seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) vengono sottoposte ad un reciproco momentaneo allontanamento con diminuzione di un reciproco sormonto, e al termine di una condizione di gonfiaggio, i mezzi elastici tornano in una condizione originale tale che la prima porzione (20, 30, 40) di elemento gonfiabile (12) e la seconda porzione (21, 31, 41) di elemento gonfiabile (12) vengono sottoposte ad un reciproco riavvicinamento.
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