ITVI20070307A1

ITVI20070307A1 - Elettromandrino servoventilato per la lavorazione di marmo, granito ed altri materiali lapidei

Info

Publication number: ITVI20070307A1
Application number: IT000307A
Authority: IT
Inventors: Paolo Tonello
Original assignee: Veneta Elettromeccanica S R L
Priority date: 2007-11-27
Filing date: 2007-11-27
Publication date: 2009-05-28
Also published as: EP2065126B1; DE602008003390D1; EP2065126A1; ATE487559T1

Description

Descrizione

Il presente trovato riguarda elettromandrino servo venti lato impiegato per la lavorazione dei materiali lapidei quali marmo, granito e simili.

I materiali di cui sopra, sotto forma di blocchi o di lastre, vengono sottoposti ad operazioni di taglio, lucidatura, bisellatura, fresatura ed altre ancora, eseguite mediante utensili abrasivi di forma circolare, montati su un albero, detto mandrino, posto direttamente in rotazione dal rotore di un motore elettrico

Quando è necessaria la ventilazione del motore, all’intemo della sua carcassa viene inserita, nella parte posteriore, una ventola che, allo stato attuale della tecnica, viene direttamente calettata sull’albero motore del mandrino.

Con tale forma costruttiva la ventola ruota sempre con la stessa velocità dell’albero motore, essendo trascinata direttamente dal suddetto, ma tale velocità varia notevolmente in funzione del tipo di lavoro che l’utensile deve svolgere mentre, di contro, una corretta ed efficace ventilazione del motore è ottenibile solamente con una velocità di rotazione della ventola che si deve mantenere abbastanza costante attorno ad un valore predefìnito.

A titolo di esempio, in un elettromandrino servoventilato impiegato per il taglio dei materiali lapidei, la velocità di rotazione dell’albero motore, comandata tramite un inverter, può variare, indicativamente, da un valore minimo di 900 g/min fino ad un valore massimo di 6000 g/min, in relazione alle condizioni di lavoro dell’utensile.

Ciò comporta che la ventola, che per funzionare in modo ottimale in questo tipo di lavorazione dovrebbe ruotare fra i 1400 ed i 3000 g/min, è invece obbligata a ruotare fra una velocità notevolmente bassa (900 g/min), in corrispondenza della quale la portata d’aria che essa muove risulta nettamente insufficiente per ottenere una giusta ventilazione del motore ed una velocità notevolmente elevata (6000g/min), che provoca, oltre ad un notevole rumorosità, delle vibrazioni che compromettono la resistenza meccanica della ventola stessa.

Scopo del presente trovato è la realizzazione di un elettromandrino servo venti lato privo degli inconvenienti manifestati dai prodotti consimili di tipo noto.

Specificatamente, scopo del presente trovato è la realizzazione di un elettromandrino servoventilato nel quale la ventola di raffreddamento del motore ruoti sempre ad una velocità costante, predefinita ed ottimale, per una corretta ventilazione del motore, indipendentemente dalla velocità di rotazione dell’albero motore del mandrino.

Tale scopo è raggiunto con la realizzazione di un elettromandrino servoventilato nel quale la ventola è azionata da un motore ausiliario o servomotore applicato sulla parte posteriore della carcassa del motore principale e che funziona in modo totalmente indipendente rispetto al funzionamento del motore stesso.

Specificatamente, per ridurre al minimo l’ingombro dell’apparecchio, il servomotore è integrato, cioè risulta contenuto, assieme alla ventola, all’ interno della calotta posteriore che chiude la carcassa del motore .

Infine, per ridurre ulteriormente l’ingombro, il rotore del servomotore, sul quale è applicata la ventola, è infilato in modo coassiale sulla parte terminale dell’albero motore.

Il trovato verrà meglio compreso mediante la descrizione di una sua possibile forma di realizzazione, resa solo titolo di esempio non limitativo, con l’aiuto delle tavole di disegno allegate, dove:

- la fig.l(tav. I) rappresenta una vista in elevazione e sezionata dell’ elettromandrino di cui al trovato;

- la fig.2 (tav. II) rappresenta una vista in esploso e sezionata del servomotore della ventola.

Come visibile in fig.l, l elettromandrino, indicato complessivamente con il riferimento 1 , del tipo che comprende un mandrino 2, sul quale è montato il portautensile 3, è posto in rotazione, tramite il suo albero motore 4, dal motore elettrico 5, racchiuso nella carcassa 6 ed è munito di una ventola 7, posta all’interno della calotta posteriore 8 della suddetta carcassa, il tutto essendo in sé noto.

Come visibile nella fig, 1, la ventola 7 è posta in rotazione tramite un motore elettrico o servomotore indicato complessivamente con il riferimento 10, il cui funzionamento è indipendente dal funzionamento del motore elettrico 5 che movimenta l’utensile; detta ventola ruota con una velocità di rotazione anche notevolmente diversa rispetto alla velocità di rotazione dell’albero motore 4.

Il servomotore 10 è posizionato in corrispondenza della parte terminale dell’albero motore 4 e la sua carcassa 11 è trattenuta, mediante la flangia 12, sulla parete anteriore 8.1 della calotta 8, preferibilmente in modo coassiale con detto albero motore.

In particolare, dotando il servomotore 10 di un rotore 13, che presenta un foro interno di diametro elevato, è possibile infilare detto rotore sulla parte terminale 4.1 dell’albero motore, in modo tale da ridurre notevolmente l’ingombro del servomotore montato coassiale sull’albero motore.

La ventola 7 è applicata sul rotore 13 del servomotore 10 tramite l’anello 7.1, munito delle alette 7.2, nonché trattenuto tramite le viti 14.

Con la soluzione costruttiva di cui al trovato l’intero gruppo di ventilazione, indicato complessivamente con il riferimento 20, risulta, oltre che totalmente indipendente dall’ elettromandrino 1, anche amovibile, ciò che ne permette, vantaggiosamente, l’applicazione su elettromandrini di tipo diverso e ne facilita le operazioni di manutenzione e di eventuale sostituzione del servomotore o della ventola.

Sono ovviamente possibili forme di realizzazione diverse da quella descritta, in funzione del tipo di ventola e del gruppo motore, senza, per questo, uscire dall’ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. ELETTROMANDRIN O SERVO VENTILATO PER LA LAVORAZIONE DI MARMO, GRANITO ED ALTRI MATERIALI LAPIDEI, del tipo che comprende un mandrino (2), sul quale è montato il portautensile (3), posto in rotazione tramite l’albero motore (4) del motore elettrico (5), racchiuso nella carcassa (6) e munito di una ventola (7), posta all’interno della calotta posteriore (8) della suddetta carcassa, detto elettromandrino (1) caratterizzandosi per il fatto che la ventola (7) è posta in rotazione tramite un motore elettrico o servomotore (10), il cui funzionamento è indipendente dal funzionamento del motore elettrico (5).
2. ELETTROM ANDRINO, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il servomotore (10) risulta indipendente dall’altro motore (4) ed è suscettibile di ruotare con una velocità di rotazione anche diversa rispetto alla velocità di rotazione del suddetto.
3. ELETTROM ANDRINO, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il servomotore (10) è montato sulla parte terminale dell’albero motore (4).
4. ELETTROM ANDRINO, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il servomotore (10) è montato in modo coassiale rispetto all’albero motore (4).
5. ELETTROM ANDRINO, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il rotore (13) dell’ elettromandrino (10) presenta un foro interno di notevole diametro, tale da permetterne Tinfilalamento coassiale sulla parte terminale (4.1) dell’albero motore (4).
6. ELETTROMANDRINO, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la carcassa (11) del servomotore (10) è trattenuta, mediante una flangia (12), sulla parete anteriore (8.1) della calotta posteriore (8).
7. ELETTROMANDRINO, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la ventola (7) è applicata sul rotore (13) del servomotore (10).
8. ELETTROMANDRINO, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la ventola (7) è applicata sul rotore (13) tramite un anello (7.1), munito di alette (72), nonché trattenuto tramite delle viti (14).
9. ELETTROMANDRINO, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’intero gruppo di ventilazione (20) è totalmente contenuto all’ interno della calotta posteriore (8).
10. ELETTROMANDRINO, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’intero gruppo di ventilazione (20) risulta indipendente ed amovibile rispetto all’intero elettromandrino (1).