ITVI20010209A1 - Banco da lavoro per odontotecnici - Google Patents

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente titolo:”BANCO DA LAVORO PER ODONTOTECNICI”.

DESCRIZIONE

L'invenzione concerne un banco da lavoro per odontotecnici, particolarmente adatto per la lavorazione di protesi dentali. E’ noto che gli odontotecnici, per la lavorazione di protesi dentali, utilizzano appositi utilizzati banchi di lavoro provvisti di gruppi di aspirazione atti a raccogliere i residui che si producono durante la lavorazione delle protesi.

Una forma realizzativa appartenente all'arte nota e rappresentata in fig. 1 , prevede che il banco sia composto da un piano di lavoro A appoggiato ad un telaio di supporto insistente a terra, nel quale si individuano almeno un cassetto scorrevole C inserito nel telaio ed una coppia di appendici appoggiabraccia D collegate al piano di lavoro e rivolte verso l’operatore che siede davanti al banco.

Tra le appendici appoggiabraccia è presente un gruppo aspiratore E che comprende una staffa sagomata F nella quale si individua un’apertura G di comunicazione con una tubazione di aspirazione M.

I banchi sopra descritti permettono all’operatore due differenti posizioni di lavoro che si riferiscono uno alla scuola americana e nord-europea ed uno alla scuola italiana.

Operando secondo gli insegnamenti della scuola americana e nord-europea l’operatore, come si osserva nelle figg. 2 e 3, utilizza il banco appoggiando le braccia alle appendici appoggiabraccia D mentre le mani, che impugnano la protesi da lavorare, vengono appoggiate al piano di lavoro A, in posizione avanzata rispetto alla staffa sagomata F del gruppo aspirante E.

La staffa sagomata F presenta la faccia in cui è praticata l’apertura di aspirazione G inclinata dell’angolo a verso il piano di lavoro, in modo da facilitare la raccolta della polvere che si produce durante la lavorazione della protesi. Quando invece l'operatore lavora nel modo che fa riferimento alla scuola italiana, egli utilizza il banco nel modo indicato nelle figg. 4 e 5 in cui si osserva che egli appoggia le braccia su apposite sagomature appoggiabraccia I presenti nel cassetto C mentre le mani, che impugnano la protesi da lavorare, vengono appoggiate sulla staffa sagomata F.

In questo caso la protesi viene disposta al di sopra del foro di aspirazione G praticato nella staffa sagomata F, la quale presenta la superficie superiore inclinata dell’angolo a verso l'operatore.

I due differenti modi di operare descritti comportano, come si è visto, l’utilizzo di staffe sagomate tra loro differenti con inclinazioni rivolte in direzioni tra loro opposte.

Ogni banco deve quindi essere provvisto di due differenti staffe sagomate, ognuna delle quali deve essere fissata amovibilmente al piano di lavoro e/o alla tubazione di aspirazione, in modo da poter essere facilmente smontata e sostituita, a seconda che l’operatore decida di lavorare nell'uno o nell’altro dei due modi precedentemente descritti. Si comprende che questo comporta un primo inconveniente costituito dalla necessità per il fornitore di dover costruire, per ciascun banco, almeno una coppia di staffe sagomate tra loro differenti e di mezzi di aggancio che consentono, a seconda dei casi, di applicarle amovibilmente a piano di lavoro e/o alla tubazione di aspirazione.

Un altro inconveniente è anche costituito dal fatto che per passare da un modo di operare all'altro è necessario sostituire la staffa sagomata e di rimuovere oppure riapplicare le appendici appoggiabraccia, a seconda che si passi dall’uno all’altro dei modi di lavorare.

Un ulteriore inconveniente è anche costituito dal fatto che passando da un modo di operare all’altro, in taluni casi è anche necessario modificare l’altezza della staffa sagomata per adattarne la posizione alle caratteristiche fisiche dell'operatore, in particolare alla lunghezza delle sue braccia.

La presente invenzione intende superare gli inconvenienti detti.

Più precisamente è un primo scopo dell'invenzione realizzare un banco per la lavorazione di protesi dentali provvisto di un’unica staffa sagomata adatta ad essere utilizzata per ambedue i modi di lavorare che fanno riferimento alla scuola americana e nord-europea oppure alla scuola italiana.

E' un altro scopo che il banco dell’invenzione sia provvisto di mezzi di spostamento che consentano di regolare la posizione in altezza della staffa sagomata,

Gli scopi detti sono raggiunti con la realizzazione di un banco per la lavorazione di protesi dentali, che in accordo con la rivendicazione principale comprende:

- un piano di lavoro appoggiato ad un telaio di supporto insistente a terra;

- una coppia di appendici appoggiabraccia sporgenti verso un operatore disposto seduto davanti a detto banco;

- almeno un cassetto scorrevole inserito in detto telaio e provvisto di sagomature appoggiabraccia;

- un gruppo aspirante atto a raccogliere i residui di lavorazione di dette protesi, disposto tra dette appendici appoggiabraccia e composto da una staffa sagomata, sporgente verso detto operatore, provvista di un’apertura passante che comunica con una tubazione di aspirazione ed è caratterizzato dal fatto che detta staffa sagomata è accoppiata a detta tubazione di aspirazione tramite mezzi di collegamento che permettono di ruotare detta staffa sagomata secondo un asse sostanzialmente verticale.

Preferibilmente, secondo l'invenzione, la tubazione di aspirazione è applicata a mezzi di regolazione solidali al telaio del banco che consentono di spostare verticalmente la tubazione di aspirazione e la staffa sagomata ad essa associata, in modo che ciascun operatore possa definire la posizione ottimale della staffa, in funzione delle proprie esigenze.

Secondo l’invenzione la rotazione della staffa sagomata è consentita da una flangia anulare associata alla staffa sagomata e da una controstaffa anulare associata alla tubazione di aspirazione che vengono accoppiate girevolmente tra loro, l’una dentro l’altra, con un accoppiamento sostanzialmente del tipo a baionetta.

Vantaggiosamente, secondo l’invenzione, vengono rese più rapide le manovre che consentono all'operatore di passare da un modo di lavorare all’altro.

Ancora vantaggiosamente viene ridotto il numero di particolari smontabili che equipaggiano il banco.

Gli scopi ed i vantaggi detti verranno meglio evidenziati durante la descrizione di una preferita forma di esecuzione dell’invenzione che viene data al seguito a titolo indicativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegno ove:

- le figure da 1 a 5 rappresentano un banco per la lavorazione di protesi dentali appartenente all’arte nota e relative posizioni di lavorazione;

- la fig. 6 rappresenta il banco dell’invenzione in vista assonometrica;

- la fig. 7 rappresenta in vista assonometrica una parte del banco dell’invenzione con particolare riferimento al gruppo di aspirazione;

- la fig. 8 rappresenta in vista assonometrica i mezzi di collegamento della staffa sagomata alla tubazione di aspirazione;

- le figure da 9 a 12 rappresentano differenti viste dei mezzi di collegamento della staffa sagomata alla tubazione di aspirazione;

la fig. 13 rappresenta un particolare di fig. 7;

- le figure da 14 a 16 rappresentano differenti modi di utilizzo del banco dell’invenzione.

Il banco per la lavorazione di protesi dentali oggetto dell'invenzione è rappresentato in fig. 6 ove è complessivamente indicato con 1 .

Si osserva che esso comprende un piano di lavoro 2 appoggiato alla parte superiore di un telaio di supporto 3 insistente a terra ed una coppia di appendici appoggiabraccia 2a, 2b applicate preferibilmente ma non necessariamente amovibili al piano di lavoro 2.

Nel telaio 3 sono presenti uno o più cassetti in cui il primo dei suddetti cassetti, indicato con 5, è disposto immediatamente al di sotto delle appendici appoggiabraccia 2a, 2b ed è provvisto di sagomature appoggiabraccia 5a, 5b. Un gruppo aspirante complessivamente indicato con 6 ed atto a raccogliere i residui di lavorazione delle protesi è disposto tra le appendici appoggiabraccia 2a, 2b e comprende una staffa sagomata 7 accoppiata ad una tubazione di aspirazione 8 che comunica con l’esterno tramite un’apertura passante 9 praticata nella staffa 7.

Secondo l’invenzione la staffa sagomata 7 è accoppiata alla tubazione di aspirazione 8 tramite mezzi di collegamento 10 che permettono la rotazione della staffa sagomata 7 secondo un asse sostanzialmente verticale Y.

I mezzi di collegamento 10, come si osserva nelle figure da 8 a 12, comprendono una flangia anulare 11 associata alla staffa sagomata 7 tramite viti 11 a ed una controflangia anulare 12 associata alla tubazione di aspirazione 8, le quali sono accoppiabili girevolmente tra loro, l’una dentro l’altra, tramite mezzi di innesto complessivamente indicati con 13 del tipo a baionetta.

Particolarmente nelle fìgg. da 9 a 12 si osserva che i mezzi di innesto a baionetta 13 comprendono:

- una gola circonferenziale 12a realizzata internamente alla controflangia anulare 12;

- una coppia di canali trasversali 12b, 12c contrapposti anch’essi realizzati nella controflangia anulare 12 secondo una sua generatrice che intersecano la gola circonferenziale 12a;

- un perno 11 a che sporge radialmente dalla flangia anulare 11 , di larghezza 11 b inferiore alla larghezza 12d e 12e rispettivamente della gola circonferenziale 12a e dei canali trasversali 12b, 12c della controflangia anulare 12. Inoltre il diametro esterno 11 c nella flangia anulare 1 1 è leggermente inferiore al diametro 12f della controflangia anulare 12, in modo che flangia anulare 11 e controflangia anulare 12 possano accoppiarsi reciprocamente di scorrimento.

In tal modo quando la flangia anulare 11 viene accoppiata coassiale all'interno della controflangia anulare 12 secondo il verso indicato dalla freccia 14, il perno 1 1 a si inserisce in uno dei canali trasversali 12b, 12c fino ad incontrare il canale trasversale 12a in cui può essere accolto se la flangia anulare 11 viene ruotata in verso orario oppure antiorario.

Ad accoppiamento avvenuto, la flangia anulare 11 può ruotare liberamente all'interno della rispettiva controflangia anulare 12 e può essere bloccata in due posizioni diametralmente opposte quando il piolo 11 a viene inserito con movimento assiale nella zona di fondo 12g, 12h di ciascun canale trasversale 12b, 12c.

In tal modo, come si osserva in fi g . 7, la staffa sagomata che presenta la faccia superiore 7a inclinata dell’angolo γ rispetto al piano di lavoro 2, potrà essere disposta inclinata verso l'operatore come si osserva in fig.

14 oppure verso il piano di lavoro come si osserva in fig.

15.

Quindi, usando la stessa staffa 7, l’operatore può lavorare secondo il metodo della scuola italiana rappresentato in fig.

14 con le braccia appoggiate al cassetto 5 oppure secondo il metodo della scuola americana e nord-europea con le braccia appoggiate alle appendici sporgenti 2a, 2b del piano 2 come si osserva in fig. 15.

Si osserva in particolare nelle figg. 7 e 13 che la flangia sagomata 7 è anche provvista di mezzi di movimentazione complessamente indicati con 20 che sono atti a spostarla verticalmente secondo il già citato asse Y.

Tali mezzi di movimentazione 20 comprendono una guida lineare 21 fissata la telaio 3 e disposta con l’asse longitudinale 21 a sostanzialmente verticale e parallelo all’asse Y, lungo la quale scorre almeno un pattino 22 del tipo a ricircolazione di sfere.

Al pattino 22 è anche fissato un motore 23 provvisto di un pignone dentato 24 che ingrana con una cremagliera 25 fissata alla guida lineare 21.

Al pattino 22 è collegata una staffa 26 che supporta il tubo di aspirazione 8 che a sua volta sostiene la flangia sagomata 7 e i relativi mezzi di collegamento 10 già descritti.

Alimentando il motore 23 è possibile spostare il tubo di aspirazione 8 e quindi la staffa sagomata 7 che esso supporta secondo la direzione Y in entrambi i versi dal basso verso l’alto o dall’alto verso il basso.

In tal modo, come si osserva a titolo di esempio in fig. 16, l’operatore può utilizzare il banco lavorando con una qualsiasi delle tecniche illustrate nelle figg. 14 e 15, adattando l’altezza della staffa 7 alle proprie esigenze.

Si comprende per quanto detto che il banco 1 dell’invenzione e particolarmente la forma realizzativa del gruppo di aspirazione comprensivo di staffa sagomata 7 e dei mezzi di collegamento 10 alla tubazione di aspirazione 8 che lo equipaggiano, raggiungono gli scopi prefissati.

E’ evidente che la staffa sagomata 7 potrà essere realizzata con profili del tipo qualsivoglia e ad essa potranno essere anche applicati dispositivi di protezione atti ad evitare la proiezione di frammenti nell’ambiente circostante e quindi a proteggere l’operatore.

In fase esecutiva all'invenzione potranno essere apportate modifiche e varianti esecutive che qualora dovessero rientrare nell ’ambito delle rivendicazioni che seguono devono ritenersi tutte protette dal presente brevetto.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1 ) Banco (1 ) per la lavorazione di protesi dentali comprendente: - un piano di lavoro (2) appoggiato ad un telaio di supporto (3) insistente a terra; - una coppia di appendici appoggiabraccia (2a, 2b) sporgenti verso un operatore disposto seduto davanti a detto banco (1 ); - almeno un cassetto (5) scorrevolmente inserito in detto telaio (3) e provvisto di sagomature appoggiabraccia (5a, 5b); - un gruppo aspirante (6) atto a raccogliere i residui di lavorazione di dette protesi, disposto tra dette appendici appoggiabraccia (2a, 2b) e composto da una staffa sagomata (7) sporgente verso detto operatore, provvista di un’apertura passante (9) che comunica con una tubazione di aspirazione (8), caratterizzato dal fatto che detta staffa sagomata (7) è accoppiata a detta tubazione di aspirazione (8) tramite mezzi di collegamento (10) che permettono di ruotare detta staffa sagomata (7) secondo un asse sostanzialmente verticale (Y).
2. 2) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento (10) comprendono una flangia anulare (11 ) associata a detta staffa sagomata (7) ed una controflangia anulare (12) associata a detta tubazione di aspirazione (8), detta flangia anulare (1 1 ) e detta controflangia anulare (12) essendo accoppiate girevolmente tra loro l’una dentro l’altra.
3. 3) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 2) caratterizzato dal fatto che detta flangia anulare (1 1 ) e detta controflangia anulare (12) sono accoppiabili l’una dentro l’altra per spostamento assiale reciproco tramite mezzi di innesto a baionetta (13).
4. 4) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 3) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di innesto a baionetta (13) comprendono: - una gola circonferenziale (12a) realizzata internamente a detta controflangia anulare (12); - almeno un canale trasversale ( 12 b , 12c) realizzato secondo una generatrice in detta controflangia anulare (12) per intersecare detta gola circonferenziale (12a); - almeno un perno ( 1 1 a ) sporgente radialmente da detta flangia anulare (11 ) atto ad essere accolto girevolmente in detta gola circonferenziale (12a) dopo essere stato inserito assialmente in uno di detti almeno un canale trasversale ( 12 b , 12c) quando detta flangia (1 1 ) si accoppia in detta controflangia (12).
5. 5) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detta tubazione di aspirazione (8) è associata a mezzi di movimentazione (20) atti a spostarla secondo detto asse sostanzialmente verticale (Y).
6. 6) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 5) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (20) comprendono: - una guida lineare (21 ) fissata a detto telaio (3) e disposta con l’asse longitudinale (21 a) sostanzialmente verticale; - almeno un pattino (22) che supporta detta tubazione di aspirazione (8), scorrevolmente accoppiato a detta guida lineare (21 ).
7. 7) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 6) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (20) comprendono un motore (23) associato a detto almeno un pattino (22) e provvisto di un pignone (24) che ingrana con una cremagliera (25) fissata a detta guida lineare (21 ).
8. 8) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 6) oppure 7) caratterizzato dal fatto che detto pattino (22) è un pattino a ricircolazione di sfere.
9. 9) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detta staffa sagomata (7) presenta la faccia superiore (7a) inclinata di un angolo (γ) rispetto a detto piano di lavoro (2).
10. 10) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che dette appendici appoggiabraccia (2a, 2b) appartengono a detto piano di lavoro (2).
11. 11 ) Banco (1 ) secondo la rivendicazione 10) caratterizzato dal fatto che delle appendici appoggiabraccia (2a, 2b) sono collegate amovibilmente a detto piano di lavoro (2).