ITUD20110101A1 - Dispositivo e procedimento di rimozione della scaglia da un prodotto metallico - Google Patents

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ITUD20110101A1
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Milorad Pavlicevic
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Danieli Off Mecc
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Description

Descrizione
"DISPOSITIVO E PROCEDIMENTO DI RIMOZIONE DELLA SCAGLIA DA UN PRODOTTO METALLICO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo e ad un procedimento per la rimozione della scaglia da un prodotto metallico.
Il presente trovato si applica, in particolare, ma non solo, in una linea di laminazione per prodotti piani, e, ancor più in particolare, in associazione a gabbie di laminazione di tipo reversibile, quali quelle utilizzate nei laminatoi di tipo Steckel.
Va inteso comunque che il presente trovato può anche essere applicato in associazione a linee di laminazione a treno continuo, a gabbie singole di sbozzatura o finitura, e sostanzialmente in ogni tipo di lavorazione di un prodotto metallico che richieda una rimozione efficace della scaglia presente sulla superficie di tale prodotto metallico.
STATO DELLA TECNICA
Nel settore della laminazione a caldo di prodotti metallici, in particolare di prodotti piani quali nastri o lamiere, à ̈ nota la necessità di prevedere, ad esempio all'uscita dei sistemi di riscaldo e/o mantenimento, dispositivi idonei a rimuovere la scaglia superficiale che si genera a causa dell'esposizione all'atmosfera del prodotto metallico ad elevata temperatura.
I sistemi di rimozione della scaglia noti sono sostanzialmente divisi in procedimenti meccanici, chimici o chimico-meccanici a seconda di come vengono realizzati. Tra i procedimenti meccanici, à ̈ noto ad esempio colpire la superficie del materiale da ripulire, in movimento, con particelle solide di durezza e forma voluta, che vengono lanciate ad alta velocità contro la superficie da ripulire. A seconda del risultato desiderato e del tipo di materiale da trattare, dette particelle solide sono costituite da palline di ghisa, palline di acciaio; in alternativa, si possono utilizzare spazzole di acciaio rotanti ad alta velocità.
Nelle linee di laminazione à ̈ noto invece utilizzare generalmente un procedimento di rimozione della scaglia mediante getti d'acqua ad alta pressione che vengono indirizzati, con opportuna inclinazione, sul prodotto in movimento.
Secondo detto procedimento, il prodotto metallico in movimento viene investito, sia inferiormente che superiormente, da getti d'acqua ad una pressione compresa nell'intorno di 10-18 MPa.
I dispositivi noti che eseguono tale procedimento utilizzano normalmente ugelli, fissi, rotanti e/o traslanti, che emettono il getto d'acqua verso la superficie del prodotto metallico, operando sul principio fisico dello shock termico che subisce la scaglia al contatto con l'acqua, ciò determina il suo distacco dalla superficie del prodotto e la sua conseguente asportazione. Si à ̈ però riscontrato che questo procedimento, che utilizza getti d'acqua in pressione emessi da ugelli, non à ̈ adatto alla rimozione della scaglia quando lo spessore del prodotto metallico scende al di sotto di un certo valore (ad esempio < 4/5 mm), in quanto i getti d'acqua emessi dagli ugelli provocano un raffreddamento eccessivo del prodotto, che esce quindi troppo freddo dal dispositivo di rimozione della scaglia facendone aumentare in modo eccessivo le pressioni di laminazione successive.
Per evitare il raffreddamento del prodotto, si dovrebbe ridurre la pressione e quindi la portata dell'acqua di rimozione scaglia, però se rimane della scaglia sulla superficie del prodotto, nella successiva fase di laminazione essa si imprime in profondità nella suddetta superficie, andando a deteriorare la qualità del prodotto finale ottenuto.
Ciò comporta un rilevante danno economico, in quanto il prodotto finale risultante à ̈ di minor qualità e quindi ad esso viene attribuito un prezzo di vendita inferiore.
Se questo problema non à ̈ particolarmente sentito nei laminatoi a treno continuo, in quanto la rimozione della scaglia viene eseguita all'entrata della prima gabbia del treno, quando lo spessore del nastro à ̈ ancora sufficientemente elevato (ad esempio ≥ 10-12 mm), e la scaglia non ha il tempo di riformarsi nei brevi tratti intergabbia, esso assume particolare rilevanza nelle gabbie di laminazione reversibili di tipo Steckel.
In tali tipi di gabbie, un prodotto laminato transita più volte in un senso e nell'altro attraverso una o due gabbie reversibili, riducendosi di spessore ad ogni passaggio, ed avvolgendosi all'interno di un forno avvolgitore/svolgitore dopo ogni passaggio.
Per predisporre il nastro alla laminazione, tra il forno avvolgitore/svolgitore e la gabbia reversibile può essere previsto un dispositivo di rimozione della scaglia.
Come detto prima, però, quando lo spessore del nastro scende al di sotto di un certo valore, ad esempio meno di 8 mm, o maggiormente se meno di 5 mm, il dispositivo di rimozione della scaglia deve essere disattivato, in quanto l'azione dei getti d'acqua emessi dagli ugelli determinerebbe un raffreddamento eccessivo della superficie del nastro tale da rendere eccessiva la pressione di laminazione successiva.
Tale problematica ha fin qui limitato le potenzialità dei laminatoi reversibili, impedendo di fatto l'impiego dei dispositivi di rimozione scaglia per spessori molto sottili, fino a 1,5-3 ram.
Lo scopo del trovato à ̈ pertanto quello di realizzare un dispositivo, ed il relativo procedimento, per la totale rimozione della scaglia, e il contenimento della perdita di temperatura della superficie del nastro in fase di laminazione, anche su prodotti di spessore molto sottile (ad esempio < 5 mm), sì da non creare problemi nelle successive fasi di laminazione.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
Secondo il presente trovato, un dispositivo per la rimozione della scaglia comprende almeno un dispositivo di erogazione di una lama d'acqua ad alta pressione, in cui la fessura di uscita dell'acqua presenta un valore inferiore al millimetro, in particolare à ̈ inferiore ad alcuni decimi di millimetro, ancor più preferibilmente à ̈ compresa fra 1 e 10 centesimi di millimetro.
Qui, e nel seguito della descrizione, quando si parla di acqua si intende un qualsiasi liquido idoneo a svolgere la funzione di rimozione della scaglia, ad esempio acqua addittivata od altro. Va inteso anche che un aspetto caratterizzante della presente invenzione, in relazione alla dimensione estremamente ridotta della luce di uscita, Ã ̈ l'utilizzo di acqua, od altro liquido idoneo, estremamente pulito e/o sottoposto a trattamenti di filtraggio e pulizia, preferibilmente in mandata, allo scopo di evitare anche il minimo parziale intasamento della suddetta luce di uscita.
Il dispositivo di rimozione della scaglia secondo il presente trovato viene posizionato in cooperazione con una superficie del prodotto metallico da trattare, in modo che la distanza fra la fessura di uscita dell'acqua e tale superficie sia vantaggiosamente compresa fra 10 e 20 millimetri.
Secondo un aspetto del presente trovato, sono previsti meccanismi per regolare, anche in automatico, la posizione del dispositivo rispetto al prodotto da trattare, allo scopo di mantenere la distanza di erogazione ad un valore pre-ordinato , o pre-ordinabile, anche al variare dello spessore del prodotto che, ad esempio in una gabbia reversibile di un laminatoio Steckel, si riduce dopo ogni passaggio .
La fessura di uscita dell'acqua presenta un fronte di erogazione, o larghezza, superiore alla larghezza del prodotto da trattare, in modo non solo da coprire l'intera larghezza del prodotto, garantendo quindi un trattamento sostanzialmente uniforme sull'intera superficie, ma per sporgere da entrambi i lati di un certo margine, in modo da garantire il controllo e la correttezza di un valore preordinato della luce di uscita, come spiegato nel seguito. Secondo una forma realizzativa del presente trovato, il dispositivo comprende una struttura scatolare, preferibilmente metallica, che si sviluppa in larghezza con una dimensione, come detto, superiore alla larghezza del prodotto da trattare, su una parte perimetrale della quale à ̈ ricavato l'elemento di erogazione dell'acqua.
In una forma realizzativa, tale elemento di erogazione dell'acqua à ̈ costituito da una coppia di tegoli, vantaggiosamente sostituibili, i quali sono opportunamente sagomati in modo da affacciarsi l'un l'altro a definire terminalmente la fessura di uscita.
Secondo un aspetto del presente trovato, sono previsti mezzi automatizzati, associati alla struttura scatolare del dispositivo, configurati per garantire il mantenimento della luce della fessura di uscita ad un valore prestabilito.
In una formulazione del presente trovato, detti mezzi automatizzati comprendono almeno un dispositivo rilevatore di posizione associato ad un'unità di controllo, ed almeno un attuatore, che à ̈ associato ad un componente strutturale del dispositivo, ed à ̈ configurato per essere selettivamente attivato sulla base dei comandi di detta unità di controllo alla ricezione dei segnali rilevati da detto dispositivo rilevatore .
In una formulazione del presente trovato, detto componente strutturale del dispositivo à ̈ un tirante di collegamento e irrigidimento, che si sviluppa in una direzione sostanzialmente ortogonale allo sviluppo del dispositivo e, quando sollecitato dal relativo attuatore, determina una correzione del valore della luce della fessura di uscita dell'acqua.
Secondo una variante, la struttura scatolare del dispositivo comprende una pluralità di detti tiranti, vantaggiosamente equispaziati, allo scopo di distribuire in modo uniforme la regolazione del valore della luce ed assicurare il suo mantenimento in modo sostanzialmente uguale sulla sua intera larghezza.
In una ulteriore realizzazione del presente trovato, detto/i tirante/i possono essere selettivamente utilizzati per allargare la luce della fessura di uscita dell'acqua del dispositivo per eseguire una procedura di pulizia della fessura di uscita dell'acqua da possibili impurità che potrebbero otturare o deformare lo spessore della lama d'acqua, da eseguirsi, ad esempio, in una fase di inutilizzo del dispositivo.
Secondo una formulazione del presente trovato, l'angolo di inclinazione della lama d'acqua à ̈ regolabile tra un valore pari a zero rispetto alla verticale alla superficie del prodotto, ed un valore di circa 20°, vantaggiosamente compreso tra 5° e 15° in una direzione contraria alla direzione di avanzamento del prodotto da trattare.
L'utilizzo di un dispositivo avente le caratteristiche sopra descritte permette di erogare un getto d'acqua avente uno spessore costante e una conformazione della lama uniforme su tutta la larghezza del prodotto da di scagliare. Detta lama d'acqua impatta ad altissima velocità sulla superficie del nastro che si muove ad alta velocità (ad esempio da 4÷10 ms) ed asporta la scaglia senza determinare la rottura della stessa per shock termico, ma per rimozione meccanica, data l'elevata energia cinetica con cui impatta sulla superficie.
In altre parole, la configurazione ed i parametri di attivazione del dispositivo sopra descritto fanno sì che il getto d'acqua asporti lo strato di scaglia presente superficialmente sul prodotto senza interessare, se non per una frazione di tempo minima (misurata dalla proponente in un tempo di circa 0.00010 secondi), la superficie del prodotto sottostante la scaglia. In questo modo si ottiene che la riduzione di temperatura del prodotto metallico da discagliare risulta estremamente contenuta, permettendo di trattare in questo modo anche prodotti metallici di spessore estremamente sottile, inferiore a 8 millimetri, od anche inferiore a 5 millimetri, fino anche a 2 millimetri, senza determinare eccessive riduzioni di temperatura tali da compromettere la laminazione successiva.
Secondo il presente trovato, i valori di pressione utilizzati sono almeno 75 bar, vantaggiosamente dell'ordine di 100/150 bar, per assicurare una velocità di uscita del getto d'acqua di almeno 100/150 m/s.
In una formulazione del trovato, il valore della portata d'acqua à ̈ correlato alla rampa di accelerazione del prodotto da trattare, crescendo in modo coordinato al crescere della velocità del nastro.
Nel caso in cui siano presenti due di detti dispositivi, uno per ciascuna superficie del prodotto da trattare, detti possono essere allineati tra loro (uno sopra l'altro) o sfalsati longitudinalmente.
Nel caso siano allineati, le rispettive pressioni di erogazione possono essere diverse, ad esempio leggermente maggiore quella del dispositivo posto superiormente, allo scopo di far appoggiare il nastro su rulli posti lateralmente e stabilizzare l'andamento del prodotto per evitare sobbalzi indesiderati.
Nel caso essi siano sfalsati, possono essere previsti sul lato opposto dei rispettivi rulli di stabilizzazione e contrasto.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra una possibile applicazione del presente trovato ad una linea di laminazione con laminatoio reversibile di tipo Steckel;
- la fig. 2 Ã ̈ una variante di fig. 1;
la fig. 3 Ã ̈ una vista frontale del dispositivo di rimozione della scaglia secondo il presente trovato;
- la fig. 4 la sezione secondo A-A di fig. 3;
la fig. 5 Ã ̈ una vista laterale del dispositivo di rimozione della scaglia secondo il presente trovato; - la fig. 6 Ã ̈ la sezione secondo B-B di fig.5 DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, la fig. 1 illustra una forma realizzativa di un laminatoio reversibile di tipo Steckel 50 per prodotti laminati piani 11 in cui si applica preferibilmente il dispositivo di rimozione della scaglia 10 secondo il presente trovato.
Il laminatoio 10 comprende, in modo noto, una gabbia di laminazione reversibile 51, un forno avvolgitore/svolgitore 52a posto a monte ed un forno avvolgitore/svolgitore 52b posto a valle della gabbia reversibile 51.
Tra i forni 52a, 52b e la gabbia 51 sono presenti i dispositivi 10 di rimozione della scaglia secondo il presente trovato, nel caso di specie uno per ciascuna faccia del prodotto 11.
Nella soluzione di fig. 1 i dispositivi 10 sono tra loro affacciati, mentre nella soluzione di fig. 2 essi sono longitudinalmente sfalsati e cooperano sul lato opposto del prodotto laminato 11 con un rispettivo rullo di contrasto 12. Nel caso di fig. 1, lateralmente ai dispositivi 10 sono presenti rulli di appoggio 12 in cui il nastro può stabilizzarsi, in particolare se le pressioni di erogazione dei dispositivi sono fra loro diverse.
Il dispositivo 10 comprende una struttura scatolare di contenimento 20 che, nel caso di specie, ha forma di sezione sostanzialmente cilindrica. Rientra nell'ambito del presente trovato che tale struttura abbia forma poligonale, ad esempio quadrata, rettangolare, esagonale, ecc. , od anche ovale, o qualsiasi altra forma idonea.
Sulle testate della struttura scatolare 20 sono presenti flangie 21 mediante le quali può essere collegato un dispositivo di alimentazione dell'acqua con i voluti parametri di pressione e portata.
L'acqua, alimentata attraverso le testate 25, secondo i versi indicati dalle frecce, passa attraverso il volume interno 22 della struttura scatolare 20 per essere fatta fuoriuscire attraverso una fessura di uscita 23 definita dalle superfici adiacenti di due tegoli 24 opportunamente sagomati .
I tegoli 24 presentano una forma opportunamente raccordata per accompagnare e facilitare la fuoriuscita dell'acqua dalla fessura 23, senza creare rallentamenti od ostacoli nel percorso.
Inoltre, le superfici raccordate dei tegoli 24 sono vantaggiosamente cromati e/o lucidati superficialmente allo scopo di ridurre ad un valore minimo l'attrito di strisciamento rispetto al flusso dell'acqua.
Vantaggiosamente, inoltre, i tegoli 24 sono montati in modo sostituibile sulla struttura scatolare 22, in modo da permetterne un facile controllo, manutenzione e/o sostituzione .
Con il suddetto dispositivo 10 si crea così una lama d'acqua di spessore uniforme, che investe ad alta velocità ed alta pressione la superficie sottostante del prodotto metallico 11, ad esempio un nastro da avviare alla laminazione .
La distanza "h" a cui viene collocata la luce di uscita 23 dalla superficie del nastro 11 viene selezionata in base alle esigenze ma à ̈ assunta essere compresa fra 10 e 20 millimetri circa.
Può essere previsto un meccanismo di regolazione automatico di tale distanza "h" che la mantiene ad un valore pre-impostato come ottimale, adeguando la posizione del dispositivo 10 al variare dello spessore del nastro 11 come derivante dal susseguirsi dei passaggi di laminazione. Tale distanza "h" può essere invece variata secondo una tabella di valori pre-definiti al variare dello spessore del nastro 11, per mantenere elevata l'efficienza dell'azione di asportazione della scaglia esercitata dalla lama d'acqua senza creare difettosità nel nastro 11 quando esso assume uno spessore dell'ordine di 2 o 3 millimetri.
Il valore della luce della fessura di uscita 23, che definisce lo spessore della lama d'acqua fuoriuscente, à ̈, secondo il trovato, inferiore al millimetro, vantaggiosamente dell'ordine di decimi di millimetro, ancor più vantaggiosamente dell'ordine di centesimi di millimetro .
La pressione di uscita dell'acqua à ̈ almeno superiore a 75 bar, vantaggiosamente compresa tra 100 e 150 bar che, combinata alla ridotta larghezza della luce della fessura 23, ed alla velocità di avanzamento del nastro 11, che può essere di valore compreso tra 4 e 10 m/s, determina l'emissione di una lama d'acqua ad altissima energia cinetica che asporta la scaglia dalla superficie del nastro 11 con un minimo tempo di permanenza dell'acqua a contatto con la superficie stessa.
Tale ridotto tempo di permanenza riduce notevolmente l'asportazione di temperatura dal nastro 11, sì che tale trattamento non pregiudica il successivo avviamento del nastro 11 alla laminazione.
La Richiedente ha calcolato che, utilizzando il dispositivo del trovato, con una velocità di avanzamento del nastro dell'ordine di 10 m/s, si ottiene un tempo di permanenza dell'acqua sulla superficie del nastro 11 dell'ordine di circa un decimillesimo di secondo (in base a misure effettuate dalla proponente), sì che la riduzione di temperatura della superficie del nastro risulta limitata a non più di 1.0-1.5°C, il che à ̈ un valore accettabile per le operazioni di laminazione eseguita all'uscita dal trattamento di rimozione della scaglia.
Al fine di garantire il mantenimento del valore di luce definitivo della fessura di uscita 23, la struttura scatolare presenta una pluralità di tiranti 26 di collegamento e irrigidimento, che sono disposti trasversali allo sviluppo longitudinale della struttura scatolare 22. Ognuno dei suddetti tiranti 26, disposti a coprire una parte sostanziale, ma non tutta, la larghezza del dispositivo 10 (cioà ̈ la parte di larghezza che sostanzialmente corrisponde alla larghezza del nastro 11), à ̈ associato ad un relativo trasduttore di posizione 27 collegato ad una centralina di controllo non illustrata.
Nella centralina di controllo può essere impostato, all'avvio del processo, un voluto valore di luce della fessura di uscita 23, ovvero una tabella di valori corrispondenti, ad esempio, ad ogni passaggio del nastro 11 attraverso la gabbia di laminazione 50.
Ad ogni tirante 26 Ã ̈ anche associato un relativo attuatore 28, ad esempio idraulico od oleodinamico.
Nel caso in cui il trasduttore di posizione 27 rilevi, tramite la centralina di controllo, che, ad esempio a causa della pressione esercitata dall'acqua sulle pareti interne affacciate dei tegoli 24, il valore della fessura di uscita 23 si à ̈ modificato rispetto al valore pre-impostato, oppure non corrisponde al valore variabile programmato, viene inviato un comando all'attuatore 28 corrispondente a tale tirante 26 per ripristinare il corretto valore.
Poiché tale controllo à ̈ vantaggiosamente applicato a tutti i tiranti 26 distribuiti sulla larghezza che definisce la lama d'acqua erogata contro la superficie del nastro 11, in questo modo viene assicurato il mantenimento del voluto valore di luce della fessura di uscita 23 anche dopo cicli ripetuti di erogazione ad alta velocità ed alta pressione dell'acqua.
La presenza degli attuatori 28 associati ai suddetti tiranti 26 permette di aumentare la luce della fessura di uscita 23 per eseguire, ad esempio, cicli periodici di erogazione dell'acqua con luce maggiorata senza nastro 11 sottostante, per ripulire da eventuali impurità e residui la fessura 23 stessa.
I tiranti 26 possono essere di sezione circolare, ovale, od altra idonea allo scopo.
Sulle parti laterali della struttura scatolare 20, vi sono due tiranti di collegamento fissi 29 di irrigidimento ed accoppiamento alle flangie 21 di testa.
L'orientamento del dispositivo 10 rispetto al nastro 11 può essere tale da disporre la lama d'acqua sostanzialmente sulla verticale alla superficie del nastro 11 (come si vede in fig. 4), oppure la lama d'acqua può formare un angolo rispetto alla verticale compreso tra 5° e 15°, vantaggiosamente orientato contro-corrente rispetto alla direzione di avanzamento del nastro 11.
Può essere previsto un dispositivo di posizionamento automatizzato (non illustrato) del dispositivo 10 che ne regola la distanza "h" rispetto alla superficie del nastro 23, e/o l'inclinazione allo scopo di variare l'angolo di incidenza della lama d'acqua, in modo automatizzato e/o secondo una tabella pre-definita che segue la variazione di spessore del nastro 11 al procedere dei passaggi di laminazione .
Al presente trovato possono essere apportate modifiche e varianti che rientrano nel campo di protezione come definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la rimozione della scaglia dalla superficie di un prodotto metallico (11) mediante erogazione d'acqua in pressione, caratterizzato dal fatto che comprende una struttura scatolare (20) definente un volume interno (22) di passaggio dell'acqua in pressione collegato ad una fessura di uscita (23) presentante un valore di luce inferiore al millimetro, ed estendentesi in modo continuo per almeno l'intera larghezza di detto prodotto metallico (11).
  2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il valore della luce di detta fessura di uscita (23) à ̈ inferiore ad alcuni decimi di millimetro, ancor più preferibilmente compreso fra 1 e 10 centesimi di millimetro.
  3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detta fessura di uscita (23) Ã ̈ definita dalle superfici affacciate di due tegoli (24) opportunamente sagomati in modo arrotondato o raccordato.
  4. 4. Dispositivo come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta struttura scatolare (20) comprende una pluralità di mezzi di collegamento e/o irrigidimento (26) disposti sostanzialmente trasversali allo sviluppo della struttura scatolare (20) stessa, detti mezzi di collegamento ed irrigidimento (26) essendo associati a mezzi di rilevazione della posizione (27) per la rilevazione del valore della luce di detta fessura di uscita (23).
  5. 5. Dispositivo come nella rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento ed irrigidimento (26) sono anche associati a mezzi di attuazione (28) per modificare un valore di luce della fessura di uscita (23).
  6. 6. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di regolazione della distanza della fessura di uscita (23) dalla superficie del prodotto (11).
  7. 7. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di orientamento per regolare l'angolo della fessura di uscita (23) rispetto alla superficie del prodotto (11).
  8. 8. Procedimento per la rimozione della scaglia dalla superficie di un prodotto metallico (11) mediante erogazione d'acqua in pressione, caratterizzato dal fatto che prevede le seguenti fasi: fornire un dispositivo di erogazione d'acqua in pressione comprendente una struttura scatolare (20) definente un volume interno (22) di passaggio dell'acqua in pressione collegato ad una fessura di uscita (23) presentante un valore di luce inferiore al millimetro, ed estendentesi in modo continuo per almeno l'intera larghezza di detto prodotto metallico (11); - posizionare detta fessura di uscita (23) ad una distanza compresa tra 10 e 20 mm dalla superficie del prodotto (11) - alimentare acqua a detto volume interno (22) della struttura scatolare (20) ad una pressione superiore ad almeno 75 bar, per generare una velocità di uscita dell'acqua dell'ordine di 100-150 bar.
  9. 9. Procedimento come nella rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto che prevede una fase di controllo e regolazione del valore di luce di detta fessura di uscita (23), che prevede almeno una fase di impostazione di un valore prestabilito o programmato di detta luce, una fase di verifica se il valore effettivo corrisponde a detto valore prestabilito tramite almeno un rilevatore di posizione (27), ed una fase di correzione tramite almeno un attuatore (28) nel caso in cui detto valore effettivo non corrisponda a detto valore prestabilito o programmato.
  10. 10. Procedimento come nella rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che prevede almeno una fase di pulizia di detta fessura di uscita (23) eseguita allargando detta fessura di uscita (23) ad un valore di molto superiore a quello utilizzato durante la rimozione della scaglia e poi erogando acqua attraverso detta fessura allargata.
  11. 11. Procedimento come nella rivendicazione 8, in cui due dispositivi come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 1 a 7 vengono ciascuno associato ad una superficie del prodotto metallico (11), ed in cui detti dispositivi vengono disposti allineati o sfalsati longitudinalmente, caratterizzato dal fatto che prevede che la pressione di erogazione dell'acqua del dispositivo (10) associato alla superficie superiore del prodotto (11) sia maggiore della pressione di erogazione dell'acqua del dispositivo (10) associato alla superficie inferiore.
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