ITTV20120116A1 - Apparato per la movimentazione di lastre e magazzino con tale apparato - Google Patents

Description

“Apparato per la movimentazione di lastre e magazzino con tale apparato".

DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto un apparato per la movimentazione di lastre.

In particolare la presente invenzione ha per oggetto un apparato per la movimentazione di lastre rigide ad esempio di materiale lapideo, litoide, vetro, ecc.

Nel settore della produzione di lastre di materiale lapideo à ̈ noto prevedere un magazzino posto al termine delle linee di produzione e destinato ad immagazzinare le lastre.

Una particolare tipologia di tali magazzini comprende a terra un’area di magazzino formata da una o più file di postazioni di deposito di lastre (ad esempio da 5 a 10 file) ciascuna comprendente una molteplicità di postazioni di deposito (ad esempio 20, 30 o anche più); in ogni postazione vengono impilate più lastre a formare un pacco. Sull’area destinata a magazzino viene così formata una serie di file di pile di lastre affiancate. Al di sopra delle postazioni di deposito vi à ̈ una struttura o trave che si estende trasversalmente rispetto alla direzione longitudinale delle file di postazioni di deposito e che à ̈ mobile nella direzione longitudinale.

La trave scorre lungo delle guide o rotaie che possono essere disposte in quota a formare così una struttura analoga ad un carroponte, oppure a terra nel qual caso la struttura assume una configurazione a portale.

Lungo la trave della struttura scorre un carrello sul quale à ̈ montato un piano aspirante o un piano portaventose mobile in direzione verticale tra una posizione completamente sollevata, in cui il piano aspirante o portaventose si trova alla massima altezza da terra, ed una posizione abbassata in cui il piano si trova alla minima altezza da terra.

Ad un’estremità del magazzino vi sono le stazioni di carico poste ciascuna all’estremità delle linee di lavorazione o di produzione e le stazioni di scarico lastre.

Nella fase di carico, la struttura si sposta longitudinalmente e il carrello si sposta invece lungo la trave della struttura in modo che il piano aspirante o portaventose si posizioni esattamente sopra la stazione di carico dove à ̈ posto un pacco di lastre. Il piano viene abbassato fino ad appoggiarsi sulla prima lastra del pacco lastre, viene attivato il vuoto e la lastra superiore del pacco di lastre viene così agganciata. Il piano viene sollevato e portato in corrispondenza di una postazione di deposito del magazzino movimentando sia la struttura che il carrello lungo la trave. Dopo di che il piano aspirante o portaventose viene abbassato fino a quando la lastra viene appoggiata sulla prima lastra della pila, il vuoto viene disattivato e la lastra viene così deposta.

L’operazione viene ripetuta più volte fino a quando tutte le lastre del pacco di lastre sono state immagazzinate.

La fase di scarico si svolge in modo inverso. Si movimenta la struttura ed il carrello lungo la trave in modo che il piano aspirante o portaventose si posizioni esattamente sopra la pila di lastre da cui prelevare una lastra, il piano aspirante o portaventose viene abbassato fino ad appoggiarsi sulla prima lastra della pila e viene attivato l’impianto del vuoto in modo da agganciare la lastra. La struttura ed il carrello si spostano in modo da movimentare il piano aspirante o portaventose sopra la stazione di scarico, il piano viene abbassato fino a quanto la lastra viene adagiata sulla stazione di scarico ed infine il vuoto viene disattivato rilasciando così la lastra.

L’operazione viene ripetuta più volte fino a quando nella stazione di scarico à ̈ stato formato il pacco di lastre desiderato.

Nel magazzino vengono formate pile di lastre normalmente aventi le medesime od analoghe caratteristiche:

- dimensionali, quali lunghezza, larghezza e spessore;

- estetiche, quali ad esempio colore, tonalità, lavorazione superficiale;

- qualitative, quali ad esempio venature ed assenza di difetti.

A livello qualitativo le lastre possono essere suddivise in prima, seconda, terza scelta, ecc., fino a circa dieci livelli a partire dal livello qualitativo più elevato fino ad arrivare al livello meno elevato.

Al termine di ciascuna linea di produzione vengono stabilite le caratteristiche di ciascuna lastra in arrivo ed in base ad esse viene stabilito in quale pila in magazzino deve essere deposta la lastra. In tale modo le lastre vengono raggruppate nel magazzino in pile che contengono ciascuna lastre aventi medesime od analoghe caratteristiche dimensionali, estetiche e qualitative.

All’arrivo di una richiesta di scarico dal magazzino, il sistema viene movimentato per prelevare dalle varie pile le lastre richieste e formare una pila di lastre nella zona di scarico.

Tuttavia, durante la fase di scarico la richiesta da evadere può essere quella di formare un pacco di un certo numero di lastre aventi medesime od analoghe caratteristiche, oppure lastre aventi caratteristiche tra loro differenti.

Quindi, a seconda della richiesta, ossia del numero di lastre da prelevare e delle caratteristiche richieste (dimensionali, estetiche e qualitative), à ̈ necessario movimentare di volta in volta il piano aspirante o portaventose in corrispondenza delle varie pile contenenti il tipo di lastra da prelevare, prelevare una lastra e movimentarla fino alla stazione di scarico formando così via via una pila contenente tutte le lastre richieste.

Poiché un magazzino di questo tipo consente di caricare e scaricare una lastra alla volta, movimentando ogni volta la struttura, il carrello portante il piano aspirante o portaventose ed il piano stesso fra una pila di prelievo e la pila di scarico, i tempi di scarico di un pacco lastre in magazzino e la formazione di un pacco lastre in uscita dal magazzino sono molto lunghi.

Sono noti allo stato dell’arte, alcuni apparati che tentano di risolvere un problema tecnico simile. Questi apparati prevedono ad esempio una stazione intermedia, ad esempio dotata di forche estraibili, sulla quale può essere formato un pacco di lastre. Questa soluzione à ̈ solitamente accoppiata con un magazzino comprendente delle scaffalature, disposte anche su più file, sulle quali possono essere posizionate le lastre o i pacchi di lastre.

Questi tipi di magazzino sono però molto costosi, perché prevedono una zona dedicata, predisposta con una scaffalatura di tipo adatto e un complesso sistema di traslazione per il carico e lo scarico. Inoltre, l’impiego di scaffalature consente di ottenere pacchi formati da un numero limitato di lastre.

Scopo dell’invenzione à ̈ quindi quello di realizzare un apparato per la movimentazione di lastre e un magazzino per lastre che non siano affetti dagli inconvenienti della tecnica nota sopra accennati.

In vista di tale scopo, secondo i principi della presente invenzione si à ̈ pensato di realizzare un apparato per la movimentazione di lastre secondo la rivendicazione 1. Inoltre, si à ̈ pensato di realizzare un magazzino secondo la rivendicazione 12.

Le caratteristiche e i vantaggi di un apparato per la movimentazione di lastre e di un magazzino realizzati applicando i principi della presente invenzione, risulteranno più chiari dalla descrizione, fatta di seguito, di alcuni esempi di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

Fig. 1 mostra schematicamente una vista frontale dell’apparato secondo la presente invenzione;

Fig. 2 mostra una vista frontale di una particolare dell’apparato di figura 1;

Fig. 3 mostra una vista laterale di una possibile forma di realizzazione di un magazzino con un apparato secondo la presente invenzione;

Fig. 4a – 4b mostrano schematicamente rispettivamente una vista laterale e una vista in pianta dall’alto di un magazzino secondo una altra possibile forma di realizzazione della presente invenzione con l’apparato di figura 1;

Fig. 5a – 5f mostrano una sequenza di fasi di carico di una lastra nel magazzino di figura 4 secondo la presente invenzione;

Fig. 6a – 6f mostrano una sequenza di fasi di scarico di una lastra nel magazzino di figura 4 secondo la presente invenzione;

Fig. 7a – 7b mostrano rispettivamente una vista laterale e una vista in pianta dall’alto di un magazzino con l’apparato secondo una possibile forma di realizzazione della presente invenzione;

Fig. 8a – 8c mostrano una sequenza di fasi di funzionamento di un apparato secondo la presente invenzione durante lo scarico di una lastra; e Fig. 9a – 9c mostrano una sequenza di fasi di funzionamento di un apparato secondo la presente invenzione durante il carico di una lastra.

In figura 1 à ̈ mostrato un apparato 12 per la movimentazione di lastre. In particolare, l’apparato può essere vantaggiosamente impiegato per lastre rigide in materiale lapideo, litoide, vetro, ecc. Come sarà chiaro nel seguito, tale apparato à ̈ destinato ad essere impiegato in particolare in un magazzino di lastre nel quale le lastre sono disposte a terra in un pluralità di pile in un’area di lavoro 20 e l’apparato 12 à ̈ mobile, sopra l’area di lavoro con opportuni mezzi o sistema di traslazione orizzontale per spostarsi fra le pile di lastre. Il magazzino può inoltre prevedere aree di arrivo e aree di partenza per le lastre da caricare e scaricare dal magazzino. Come sarà descritto nel seguito, i mezzi di traslazione possono vantaggiosamente essere realizzati con una struttura a portale (figure 5 e 6) o a carroponte (figura 3).

Come visibile sempre in figura 1, l’apparato 12 comprende un primo carrello 14, o carrello di sollevamento, che à ̈ dotato di mezzi di presa 16 adatti a prelevare una lastra mediante afferramento superiore della lastra.

Il primo carrello 14 à ̈ predisposto su un gruppo di sostegno 18 in modo da essere mobile in una direzione trasversale al di sopra di un’area di lavoro 20 per mezzo di primi mezzi motori 22 (mostrati schematicamente in figura 3). I mezzi di presa 16 sono adatti a muoversi in direzione verticale in avvicinamento o allontanamento dall’area di lavoro 20. L’apparato 12 comprende inoltre un secondo carrello 24, o carrello di appoggio, predisposto sul gruppo di sostegno 18 in modo da essere mobile in direzione trasversale al di sopra dell’area di lavoro 20 per mezzo di secondi mezzi motori 28 (mostrati schematicamente in figura 3). Tale secondo carrello 24 comprende a sua volta una superficie d’appoggio 26 per le lastre.

Il primo carrello 14 Ã ̈ adatto a muoversi in direzione trasversale indipendentemente da detto secondo carrello 24, e il primo carrello 14 Ã ̈ adatto a posizionare lastre sul secondo carrello 24, e a prelevare lastre dal secondo carrello 24.

Vantaggiosamente, i mezzi di presa 16 possono essere un piano aspirante o un piano dotato di ventose, entrambi in sé noti.

In accordo ad una possibile forma di realizzazione della presente invenzione detti mezzi di presa sono movimentabili verticalmente grazie ad un argano elettrico (indicato genericamente con il riferimento 19) e a una struttura a pantografo 21 che funge da guida.

In accordo ad una prima forma di realizzazione della presente invenzione, il gruppo di sostegno 18 comprende una prima trave 30 e una seconda trave 32 a doppio T. Le travi 30, 32 sono parallele tra loro e disposte in direzione trasversale. Vantaggiosamente esse comprendono ali interne 34, 36 affacciate tra loro, e ali esterne 38, 40. Sulle ali interne 34, 36 sono predisposti primi mezzi di scorrimento 42 per lo scorrimento del primo carrello 14. Sulle ali esterne 38, 40 sono predisposti secondi mezzi di scorrimento 44 per il secondo carrello 24.

I primi mezzi di scorrimento 42 possono comprendere rotaie interne 46, 48 disposte rispettivamente sull’ala interna 34 della prima trave 30 e sull’ala interna 36 della seconda trave 32.

I secondi mezzi di scorrimento 44 possono comprendere rotaie esterne 50, 52 disposte rispettivamente sull’ala esterna 38 della prima trave 30 e sull’ala esterna 40 della seconda trave 32.

Vantaggiosamente il primo carrello 14 può essere predisposto con ruote 54, 56 adatte a scorrere sulle rotaie interne 46, 48. Inoltre, il secondo carrello 24 può essere predisposto con ruote 58, 60 adatte a scorrere sulle rotaie esterne 50, 52.

Il secondo carrello 24 viene utilizzato per il deposito temporaneo delle lastre da caricare a magazzino e/o delle lastre da scaricare da magazzino.

Il piano di appoggio 26 del secondo carrello 24, che può comprendere una rulliera motorizzata 35 (che si vede bene in figura 1), à ̈ vantaggiosamente posizionato ad un altezza fissa superiore alla massima altezza che possono raggiungere le pile di lastre nella sottostante area di magazzino, in modo da poter passare al di sopra di esse quanto il viene movimentato.

Vantaggiosamente il primo carrello 14 dotato di piano di sollevamento à ̈ strutturato in modo tale da poter incrociare il secondo carrello 24, così per poter passare da un lato all’altro del secondo carrello 24 lungo le travi 30, 32.

In accordo ad una possibile forma di realizzazione della presente invenzione, il gruppo di sostegno 18 à ̈ adatto a muoversi in direzione longitudinale, grazie a mezzi motori (non mostrati) in sé noti.

In accordo ad una prima forma di realizzazione della presente invenzione, il gruppo di sostegno 18 può comprendere una struttura a portale (mostrata ad esempio nelle figure 5a-5f). In questo caso le travi 30, 32 sono collegate a supporti laterali 62, 64, che scorrono longitudinalmente su rispettive guide o rotaie 80, 81.

In accordo ad una forma di realizzazione alternativa il gruppo di sostegno 18 può comprendere una struttura a carro ponte (mostrata ad esempio in figura 3) nella quale le travi 30, 32 terminano con carri motorizzati 82, 83 per traslare lungo binari sospesi 84, 85.

Nella forma di realizzazione della presente invenzione mostrata in figura 3, l’apparato secondo la presente invenzione à ̈ costituito da file di postazioni (ad esempio otto file, indicate con il riferimento 23) di deposito affiancate in direzione trasversale parallelamente alle travi 30, 32, ciascuna delle file essendo costituita da una pluralità di postazioni, ad esempio 15 o 20, così da ottenere una disposizione a matrice delle postazioni (e perciò delle pile di lastre) nell’area di magazzino. Naturalmente, il numero di file e il numero di postazioni nella fila potrà essere differente a seconda delle specifiche esigenze pratiche, come facilmente immaginabile dal tecnico.

In accordo alla forma di realizzazione mostrata nelle figure 4a-4b, ad una estremità di dette file di postazioni 23 sono posizionate le estremità terminali di linee di produzione (ad esempio due linee, indicate con i riferimento 25, 27) dalle quali arrivano le lastre da immagazzinare. Ciascun linea comprende vantaggiosamente una rulliera 29 su cui scorrono le lastre per terminare con una area di arrivo o stazione di carico 31. Le aree di arrivo 31 sono vantaggiosamente posizionate adiacenti ad una fila di postazione 23 di deposito entro l’area di magazzino.

Analogamente à ̈ presente anche una area di partenza o stazione di scarico 33 dove le lastre prelevate dal magazzino vengono deposte e che à ̈ vantaggiosamente posta anch’essa adiacente ad una fila delle postazioni di deposito 23.

Nella realizzazione mostrata, le aree o stazioni di arrivo e partenza sono mostrate sullo stesso lato dell’area di magazzino, ma esse possono anche essere disposte su lati opposti. Inoltre, il loro numero potrà variare secondo le esigenze dell’impianto.

Vantaggiosamente, le stazioni di carico e/o scarico possono essere provviste ciascuna di una piattaforma di sollevamento, ad esempio una rulliera motorizzata sollevabile 70 (come si vede bene nelle figure 8a-8c e nelle figure 9a-9c), montata su piattaforma idraulica, così da poter essere sollevata e raggiungere la medesima altezza del piano di appoggio delle lastre sul secondo carrello motorizzato 24.

Grazie alla piattaforma sollevabile, pacchi di lastre possono essere spostati fra il piano di appoggio sul secondo carrello e la stazione di ingresso o uscita.

Con riferimento alle figure 5a-5b e 9a-9c, si descriverà ora una possibile sequenza di fasi per il posizionamento di una lastra nel magazzino.

Quando un pacco di lastre arriva lungo una delle linee fino ad essere presente in una delle due stazioni di carico, esso viene sollevato mediante il rispettivo sollevatore 70 e, allo stesso tempo, il gruppo di sostegno 18 viene movimentato in modo da posizionarsi in corrispondenza della linea di arrivo (in genere al di sopra della prima fila trasversale di postazioni di deposito 23) ed il secondo carrello 24 viene movimentato in modo tale che il suo piano di appoggio 26 si trovi allineato con il sollevatore 70 della stazione di carico.

Una volta che il sollevatore e il piano del carrello si trovano allineati, il pacco di lastre o la lastra transita dalla rulliera 70 al piano di appoggio 26, eventualmente transitando attraverso una rulliera di accoppiamento (non mostrata).

Nel caso di arrivo di una sola lastra alla volta o nel caso non si siano previsti i sollevatori 70, si può anche impiegare il primo carrello per sollevare la lastra dalla stazione di arrivo e posizionarla sul secondo carrello, creando una pila di lastre direttamente su quest’ultimo. In ogni caso, le operazioni di carico sono veloci, i carrelli non dovendo scorrere per lungi tratti per ogni lastra, come invece accade con la tecnica nota.

In un caso o nell’altro, il gruppo di supporto 18 viene poi movimentato in modo da posizionarsi sopra la postazione di deposito 23 in cui scaricare la prima lastra del pacco lastre caricato sul piano del secondo carrello 24.

Il piano di sollevamento 16 del primo carrello viene posizionato sopra al pacco di lastre sul secondo carrello (fig. 5b) e poi abbassato fino ad entrare in contatto con la prima lastra del pacco lastre, viene attivato il vuoto e la lastra superiore viene agganciata.

Il piano di sollevamento 16 viene sollevato assieme alla lastra agganciata e poi il primo carrello 14 si sposta fino a posizionarsi al di sopra della postazione di deposito (fig.5e).

Il piano di sollevamento 16 può così abbassarsi fino a che la lastra si appoggia sulla lastra superiore della pila di lastre nella postazione di deposito; viene rimosso il vuoto e la lastra viene rilasciata sulla pila (figura 5f).

Le operazioni precedenti vengono ripetute per ciascuna lastra del pacco di lastre che à ̈ presente sul piano di appoggio 26, ossia il piano di sollevamento 16 viene sollevato ed il primo carrello 14 viene movimentato per prelevare una nuova lastra dal pacco e poi nuovamente movimentato (eventualmente assieme al gruppo di sostegno 18) per depositare la lastra nella postazione di deposito precedente oppure in un un’altra postazione. Poiché il secondo carrello di supporto con il pacco di lastre da immagazzinare può seguire il primo carrello di sollevamento, l’operazione di scarico dell’intero pacco à ̈ rapida.

Con riferimento alle figure 6a-6b e 8a-8c, si descriverà ora una possibile sequenza di fasi per lo scaricamento di una lastra nel magazzino:

Il gruppo di sostegno 18 ed il primo carrello 14 portante il piano di sollevamento (ad esempio aspirante o portaventose) 16 vengono movimentati in modo che il piano si posizioni al di sopra della postazione di deposito nel magazzino da cui prelevare la lastra (figura 6a);

Il piano di sollevamento 16 si abbassa, fino ad adagiarsi sulla prima lastra della pila, viene attivato il vuoto e la lastra viene agganciata (figura 6b);

Il piano di sollevamento 16 si solleva, e si sposta fino a posizionarsi sopra il piano di appoggio 26 del secondo carrello per poi abbassarsi fino a che la lastra si appoggia sul piano o sulle lastre eventualmente già presenti su di esso (figura 6c-6e). Infine, viene disattivato l’impianto del vuoto e quindi la lastra viene rilasciata.

Le operazioni precedenti vengono ripetute, ossia il piano (aspirante o portaventose) 16 viene sollevato e posizionato al di sopra della stessa pila (se deve prelevare una lastra simile) oppure posizionato al di sopra di una nuova pila (eventualmente movimentando il gruppo di sostegno 18) in modo da prelevare una nuova lastra per depositarla poi sul piano di appoggio 26.

Quando il pacco à ̈ stato completato, o il piano di appoggio 26 ha raggiunto la sua massima capacità in termine di portata (ad esempio 3.000 Kg) oppure la sua massima capacità in termine di altezza del pacco lastre, il gruppo di sostegno 18 viene movimentato in modo da portarsi in corrispondenza della posizione di scarico (ad esempio al di sopra della prima fila trasversale di postazioni di deposito 23), il secondo carrello viene movimentato in modo che il piano di appoggio risulti adiacente alla postazione di scarico e, allo stesso tempo, il sollevatore 70 della postazione di scarico 33 viene sollevato così da allinearsi col piano di appoggio 26. Il pacco di lastre transita dal piano di appoggio 26 alla rulliera del sollevatore 70 della postazione di scarico 33 e il sollevatore viene abbassato ed il pacco di lastre può scorrere lungo la linea di scarico lastre e uscire dal magazzino.

Come già riferito sopra il piano di appoggio 26 del pacco lastre del secondo carrello 24 può essere vantaggiosamente costituito da una rulliera motorizzata.

Le postazioni di deposito adiacenti alle due stazioni di carico 31 ed alla stazione di scarico 33 sono delle postazioni di deposito a tutti gli effetti in quanto anch’esse possono contenere una pila di lastre.

Sebbene l’uso di sollevatori minimizzi il tempo di scarico di un pacco, se si desidera può anche essere pensato di scaricare le singole lastre mediante il piano di sollevamento del primo carrello, come ora ovvio al tecnico. Il percorso di movimentazione à ̈ comunque minimizzato rispetto ai sistemi di tecnica nota, il pacco da scaricare essendo portato prossimo alla postazione di scarico.

Nelle figure 7a-7b à ̈ rappresentata una ulteriore forma di realizzazione alternativa della presente invenzione in cui:

- il piano d’appoggio 26 delle lastre à ̈ costituito da un telaio provvisto di traversine 261;

- al di sotto del piano di appoggio 26 vi à ̈ una rulliera sollevabile 262 motorizzata e tale che i suoi rulli possano infilarsi attraverso le traversine 261 del piano di appoggio 26 così che i rulli raggiungano una posizione leggermente sollevata rispetto alle traversine 261.

Nelle figure 9a-9c sono rappresentate le varie fasi di carico di un pacco lastre a magazzino secondo la realizzazione di figura 7a-7b.

Tale fase avviene in modo simile alla fase di carico descritta precedentemente con la differenza che prima di far transitare il pacco lastre dalla rulliera motorizzata 70 della stazione di carico 31 al piano di appoggio 26:

- la rulliera sollevabile 262 posta sotto il piano di appoggio 26 viene sollevata, così che i suoi rulli transitano attraverso le traversine 261 del piano di appoggio 26 allineandosi in questo modo con la rulliera motorizzata 70 della stazione di carico 31;

- il pacco di lastre passa dalla rulliera motorizzata 70 alla rulliera sollevabile 262;

- la rulliera sollevabile 262 viene abbassata ed il pacco lastre viene adagiato sul piano di appoggio 26.

Nelle figure 8a-8c sono rappresentate le varie fasi di scarico di un pacco lastre dal magazzino.

Tale fase avviene in modo simile alla fase di scarico descritta precedentemente con la differenza che prima di far transitare il pacco lastre dal piano di appoggio 26 alla rulliera motorizzata 70 della stazione di scarico 33:

- la rulliera sollevabile 262 viene sollevata ed il pacco di lastre viene sollevato dal piano di appoggio 26 e la rulliera sollevabile 262 viene così allineata con la rulliera motorizzata 70 della stazione di scarico 33;

- il pacco di lastre passa dalla rulliera sollevabile 262 alla rulliera motorizzata 70;

- infine la rulliera sollevabile 262 viene abbassata.

A questo punto, sono evidenti i vantaggi rispetto agli apparati per la movimentazione delle lastre secondo la tecnica nota.

Un primo vantaggio consiste nella riduzione notevole sia dei tempi di carico lastre a magazzino che dei tempi di scarico lastre da magazzino con conseguenti benefici in termini economici.

Un secondo vantaggio della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un apparato per la movimentazione di lastre all’interno di un magazzino che consenta di comporre per lo scarico un pacco di lastre in tempi brevi.

Un ulteriore vantaggio della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un apparato per la movimentazione di lastre all’interno di un magazzino che non abbia bisogno di una struttura di supporto per le lastre, cioà ̈ di una scaffalatura, in modo da aumentare la capacità del magazzino, e la sua capacità di ospitare lastre di dimensioni diverse.

Alle forme di realizzazione descritte sopra, la persona esperta potrà, al fine di soddisfare specifiche esigenze, apportare modifiche e/o sostituzioni di elementi descritti con elementi equivalenti, senza per questo uscire dall’ambito delle rivendicazioni allegate.

Ad esempio à ̈ possibile prevedere un numero differente di stazioni di carico e di stazioni di scarico.

In sostituzione delle rulliere sollevabili 70 delle stazioni di scarico, à ̈ possibile prevedere una rulliera motorizzata movimentabile verticalmente da una posizione a terra (allineata con le rulliere delle linee di carico e scarico) fino ad altezza da terra superiore all’altezza massima che può raggiungere una pila di lastre. Altri sistemi noti possono anche essere impiegati, come ora facilmente immaginabile dal tecnico

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (12) per la movimentazione di lastre rigide comprendente un primo carrello (14) dotato di mezzi di presa (16) adatti a movimentare una lastra, detto primo carrello (14) essendo predisposto su un gruppo di sostegno (18) in modo da essere mobile in una direzione trasversale al di sopra di un’area di lavoro (20) per mezzo di primi mezzi motori (22), detti mezzi di presa (16) essendo adatti a muoversi in direzione verticale in avvicinamento o allontanamento dall’area di lavoro (20); detto apparato (12) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un secondo carrello (24) comprendente una superficie d’appoggio (26) per lastre, predisposto sul gruppo di sostegno (18) in modo da essere mobile in direzione trasversale al di sopra dell’area di lavoro (20); detto primo carrello (14) essendo adatto a posizionare lastre su detto secondo carrello (24); e a prelevare lastre da detto secondo carrello (24).
2. 2. Apparato (12) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo carrello (14) essendo adatto a muoversi in direzione trasversale indipendentemente da detto secondo carrello (24) per mezzo di secondi mezzi motori (28).
3. 3. Apparato (12) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di sostegno comprende una prima trave (30) e una seconda trave (32) a doppio T, dette travi (30, 32) essendo parallele tra loro e disposte in direzione trasversale e comprendendo ali interne (34, 36) affacciate tra loro, e ali esterne (38, 40), su dette ali interne (34, 36) essendo predisposti primi mezzi di scorrimento (42) per lo scorrimento di detto primo carrello (14), su dette ali esterne (38, 40) essendo predisposti secondi mezzi di scorrimento (44) di detto secondo carrello (24).
4. 4. Apparato (12) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di scorrimento (42) comprendono rotaie interne (46, 48) disposte rispettivamente su detta ala interna (34) di detta prima trave (30) e su detta ala interna (36) di detta seconda trave (32).
5. 5. Apparato (12) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di scorrimento (44) comprendono rotaie esterne (50, 52) disposte rispettivamente su detta ala esterna (38) di detta prima trave (30) e su detta ala esterna (40) di detta seconda trave (32).
6. 6. Apparato (12) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto primo carrello (14) Ã ̈ predisposto con ruote (54, 56) adatte a scorrere su dette rotaie interne (46, 48).
7. 7. Apparato (12) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto secondo carrello (24) Ã ̈ predisposto con ruote (58, 60) adatte a scorrere su dette rotaie esterne (50, 52).
8. 8. Apparato (12) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di sostegno (18) Ã ̈ adatta a muoversi in direzione longitudinale.
9. 9. Apparato (12) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di sostegno (18) comprende una struttura a portale.
10. 10. Apparato (12) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di sostegno comprende una struttura a carro ponte.
11. 11. Apparato (12) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto detto piano di appoggio (26) di detto secondo carrello (24) comprende una rulliera motorizzata 35.
12. 12. Magazzino per lastre, comprendente un’area di accoglimento di una pluralità di pile di lastre e un sistema di movimentazione comprendente un apparato mobile sopra la pluralità di pile per il deposito e il prelievo di lastre dalle pile, caratterizzato dal fatto che l’apparato à ̈ realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11.
13. 13. Magazzino per lastre secondo rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il sistema di movimentazione comprende una sistema di traslazione orizzontale del gruppo di sostegno (18).
14. 14. Magazzino per lastre secondo rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che comprende stazioni di arrivo o partenza di lastre o pile di lastre.
15. 15. Magazzino per lastre secondo rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che nelle stazioni di arrivo o partenza di lastre o pile di lastre sono presenti sollevatori mobili per allinearsi con un piano di carico del secondo carrello e spostare lastre o pile di lastre fra le stazioni di arrivo o partenza e il detto piano di carico.