ITTO20130576A1 - Supporto per il deposito e/o la movimentazione di un rotolo in materiale metallico, in particolare di un nastro - Google Patents

Supporto per il deposito e/o la movimentazione di un rotolo in materiale metallico, in particolare di un nastro

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ITTO20130576A1
ITTO20130576A1 IT000576A ITTO20130576A ITTO20130576A1 IT TO20130576 A1 ITTO20130576 A1 IT TO20130576A1 IT 000576 A IT000576 A IT 000576A IT TO20130576 A ITTO20130576 A IT TO20130576A IT TO20130576 A1 ITTO20130576 A1 IT TO20130576A1
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IT
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roll
chamber
support element
cylinder
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IT000576A
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Daniele Rossi
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Mino S P A
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    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21CMANUFACTURE OF METAL SHEETS, WIRE, RODS, TUBES OR PROFILES, OTHERWISE THAN BY ROLLING; AUXILIARY OPERATIONS USED IN CONNECTION WITH METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL
    • B21C47/00Winding-up, coiling or winding-off metal wire, metal band or other flexible metal material characterised by features relevant to metal processing only
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    • B21C47/326Devices for pressing the end of the material being wound against the cylindrical wall of the reel or bobbin

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Description

“SUPPORTO PER IL DEPOSITO E/O LA MOVIMENTAZIONE DI UN ROTOLO IN MATERIALE METALLICO, IN PARTICOLARE DI UN NASTRO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un supporto secondo il preambolo della rivendicazione 1.
L’invenzione trova particolare applicazione nel settore della laminazione ed, in particolare, nella laminazione a freddo, in cui lo scopo tipico è quello di ridurre lo spessore di un prodotto da laminare, solitamente un nastro in materiale metallico (come ad esempio di acciaio, di rame o di una sua lega, di alluminio o di una sua lega).
Allo stato dell’arte è noto che un laminatoio comprende, in modo generale, una gabbia di laminazione comprendente almeno due cilindri di lavoro sovrapposti ed aventi gli assi sostanzialmente paralleli; tra detti almeno due cilindri sovrapposti passa il nastro o prodotto da lavorare nel laminatoio, in modo tale da ottenerne una riduzione di spessore.
Allo stato dell’arte è altresì noto che il laminatoio è solitamente dotato di almeno un aspo comprendente un mandrino per l’avvolgimento e/o lo svolgimento del nastro o del prodotto durante le operazioni di laminazione. In particolare, durante la lavorazione un rotolo di nastro in materiale metallico è montato su un aspo svolgitore e, dopo il passaggio nella gabbia di laminazione, il nastro viene riavvolto in un rotolo montato su un aspo avvolgitore. Da notare che, solitamente, detti aspi servono anche a tendere il nastro durante la lavorazione, fornendo al nastro stesso una determinata forza di tiro; inoltre, nei laminatoi di tipo reversibile, ogni aspo può anche avere indifferentemente funzione di avvolgimento e di svolgimento del nastro stesso e, di conseguenza, essere considerato come un aspo svolgitore o avvolgitore.
Allo stato dell’arte è altresì noto che, precedentemente al suo montaggio su un aspo svolgitore e successivamente al suo smontaggio da un aspo avvolgitore (vale a dire precedentemente e successivamente alla sua lavorazione), un rotolo di nastro deve essere trattenuto in modo tale da evitare il suo srotolamento, in particolare nel caso di un rotolo in materiale metallico.
Infatti, nel caso in cui il rotolo non venisse trattenuto, esso potrebbe srotolarsi almeno parzialmente, soprattutto a causa delle forti tensioni interne del nastro in materiale metallico. È chiaro che tale srotolamento potrebbe causare dei danneggiamenti del nastro, con un conseguente inevitabile peggioramento della condizione del nastro stesso; inoltre, lo srotolamento del nastro potrebbe causare dei danni sia all’impianto di laminazione, sia al personale ed agli operatori presenti nell’area in cui è posizionato il rotolo.
Di conseguenza, secondo una prima soluzione nota allo stato dell’arte, il rotolo in materiale metallico può essere legato mediante almeno una reggetta, solitamente in materiale plastico, che permette di evitarne lo srotolamento. In aggiunta o in alternativa a detta prima soluzione, allo stato dell’arte è nota una ulteriore soluzione secondo cui un ultimo avvolgimento del rotolo viene saldato ad un precedente avvolgimento, sempre al fine di evitare lo srotolamento del rotolo stesso.
Tuttavia tali soluzioni risultano essere svantaggiose, in quanto comportano inevitabilmente la necessità di effettuare delle operazioni supplementari sia per il bloccaggio del rotolo, vale a dire legandolo con la reggetta o bloccandolo mediante saldatura dell’ultimo avvolgimento, sia per liberarlo dalla reggetta e/o dalla saldatura; tali operazioni supplementari comportano necessariamente un aumento dei costi e dei tempi di produzione del rotolo in materiale metallico.
Inoltre, è chiaro che la saldatura dell’ultimo avvolgimento del rotolo ad un precedente avvolgimento può causare un danneggiamento di tali porzioni del rotolo, con l’inevitabile spreco di materiale conseguente all’eventuale rimozione e scarto delle porzioni di rotolo che sono state saldate.
Il brevetto Europeo No. EP2516081B1 mostra una ulteriore soluzione nota allo stato dell’arte, in quanto si riferisce ad un supporto o pallet per il deposito e/o la movimentazione di un rotolo in materiale metallico, in particolare di un nastro.
Detto supporto comprende una base ed almeno un elemento di supporto contrapposto ad almeno un ulteriore punto di supporto, detto elemento di supporto essendo associato ad un sostegno di detta base mediante un perno che permette la rotazione di detto elemento di supporto in modo tale da poter passare:
- da una prima condizione di apertura, in cui detto elemento di supporto è posizionato in modo tale da accogliere il rotolo,
- ad una seconda condizione di chiusura, in cui almeno due porzioni di detto elemento di supporto sono a contatto con la superficie esterna del rotolo quando esso è posizionato su detto elemento di supporto, e viceversa.
Il supporto comprende poi mezzi di aggiustamento atti a modificare la distanza tra detto elemento di supporto e detto almeno un ulteriore punto di supporto.
Il supporto o pallet precedentemente descritto è realizzato in modo tale per cui il peso di un rotolo che viene appoggiato sull’elemento di supporto esercita una forza su una porzione inferiore dell’elemento di supporto; come risultato, essendo l’elemento di supporto imperniato al sostegno associato alla base del pallet, una porzione superiore dell’elemento di supporto eserciterà una pressione sulla superficie esterna del rotolo atta a contrapporsi ad un indesiderato srotolamento del rotolo di nastro in materiale metallico.
Tuttavia, anche il supporto o pallet noto allo stato dell’arte e precedentemente descritto presenta alcuni inconvenienti.
Infatti, quando il rotolo di nastro in materiale metallico giace in appoggio sull’elemento di supporto, è il solo peso di detto rotolo a mantenere l’elemento di supporto in posizione di chiusura.
Di conseguenza, per avere un corretto funzionamento del supporto o pallet precedentemente descritto è svantaggiosamente necessario che il rotolo di nastro in materiale metallico presenti un determinato peso minimo necessario sia a controbilanciare le tensioni interne del rotolo al fine di evitarne uno srotolamento indesiderato, sia ad impedire una apertura indesiderata dell’elemento di supporto; infatti, tale apertura indesiderata potrebbe ad esempio avvenire a seguito di un urto involontario del rotolo o ad un errato sollevamento di detto rotolo rispetto al pallet, e così via.
È dunque chiaro che il supporto o pallet precedentemente descritto presenta un funzionamento che risulta essere negativamente influenzato e condizionato dal peso del rotolo posizionato sull’elemento di supporto e, di conseguenza, non permette di realizzare un deposito e/o una movimentazione sicuri e stabili del rotolo indipendentemente dal peso del rotolo stesso.
In tale ambito, scopo principale della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti dei supporti noti allo stato dell’arte.
In particolare, uno scopo della presente invenzione è quello di indicare un supporto o pallet realizzato in modo tale da permettere di realizzare un adeguato e sicuro deposito e/o movimentazione di un rotolo indipendentemente dal peso del rotolo stesso, vale a dire realizzato in modo tale da garantire un funzionamento ottimale a prescindere dal peso di detto rotolo.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di indicare un supporto realizzato in modo tale da controbilanciare in modo adeguato le tensioni interne del rotolo al fine di evitarne uno srotolamento indesiderato, che potrebbe causare dei danneggiamenti del rotolo stesso e/o all’impianto di laminazione e/o al personale ed agli operatori presenti nell’area in cui è posizionato il rotolo.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare un supporto realizzato in modo tale da impedire una apertura indesiderata dell’elemento di supporto ed in modo tale da assicurare un adeguato e sicuro alloggiamento del rotolo, in particolare anche a seguito di urti involontari del rotolo o a seguito di un errato sollevamento di detto rotolo rispetto al supporto. Un altro scopo della presente invenzione è quello di indicare un supporto realizzato in modo tale da evitare la necessità di effettuare delle operazioni supplementari per ottenere un bloccaggio ottimale del rotolo tale da evitarne uno srotolamento indesiderato e, di conseguenza, tale da contenere i costi ed i tempi di realizzazione, deposito, movimentazione e lavorazione del rotolo stesso.
Per raggiungere tali scopi, forma oggetto della presente invenzione un supporto incorporante le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, che formano parte integrante della presente descrizione.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue e dai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, in cui:
- la Fig.1 rappresenta una vista prospettica di un supporto per il deposito e/o la movimentazione di un rotolo in materiale metallico, in particolare per un laminatoio, secondo la presente invenzione;
- la Fig. 2 rappresenta una vista laterale e schematica del supporto di Fig. 1 in una prima condizione operativa;
- la Fig. 3 rappresenta una vista laterale e schematica del supporto di Fig. 1 in una seconda condizione operativa.
Passando alla descrizione delle figure allegate, con il numero di riferimento 1 è rappresentato nel suo complesso un supporto per il deposito e/o la movimentazione di un rotolo (indicato con il numero di riferimento 2 nelle figure 2 e 3) in materiale metallico secondo la presente invenzione.
Il supporto 1 è particolarmente adatto ad essere utilizzato nel settore della laminazione ed, in particolare, nella laminazione a freddo, in cui lo scopo tipico di un laminatoio è quello di ridurre lo spessore di un nastro da laminare, solitamente un nastro in materiale metallico (come ad esempio di acciaio, di rame o di una sua lega, di alluminio o di una sua lega).
Il supporto 1 comprende una base 10, la quale può essere dotata di mezzi di movimentazione (non mostrati nelle figure) per permettere lo spostamento del supporto 1; ad esempio, detti mezzi di movimentazione possono essere costituiti da ruote preferibilmente atte a scorrere su apposite rotaie per determinare uno spostamento di detto supporto 1, in particolare secondo traiettorie prestabilite per il caricamento del rotolo su un aspo svolgitore e/o lo scarico del rotolo da un aspo avvolgitore.
Il supporto 1 secondo la presente comprende almeno un elemento di supporto 20 associato ad un sostegno 11 di detta base 10 mediante un perno 12 che ne permette la rotazione in modo tale da poter passare:
- da una prima condizione di apertura (mostrata nelle figure 1 e 2), in cui l’elemento di supporto 20 è posizionato in modo tale da accogliere il rotolo 2, - ad una seconda condizione di chiusura (mostrata in Fig.3), in cui almeno due porzioni 20A, 20B dell’elemento di supporto 20 sono a contatto con la superficie esterna del rotolo 2 quando esso è posizionato su detto elemento di supporto 20, e viceversa (vale a dire, il perno 12 permette il passaggio dell’elemento di supporto 20 da detta seconda condizione di chiusura a detta prima condizione di apertura).
In particolare, detto almeno un elemento di supporto 20 può essere contrapposto ad almeno un ulteriore punto di supporto (non mostrato nelle figure) associato in modo fisso alla base 10 ed adatto a rimanere a contatto con la superficie esterna del rotolo 2 quando esso è posizionato su detto elemento di supporto 20; in alternativa, detto almeno un elemento di supporto 20 può essere contrapposto ad un ulteriore elemento di supporto 20, eventualmente associato in modo fisso alla base 10.
In una realizzazione preferita (vale a dire, in accordo con la realizzazione mostrata nelle figure allegate) il supporto 1 comprende almeno una prima coppia di elementi di supporto 20 contrapposti tra di loro (come mostrato nelle figure allegate), ogni elemento di supporto 20 essendo associato ad un sostegno 11 di detta base 10 mediante un perno 12 che ne permette la rotazione in modo tale da poter passare da detta prima condizione di apertura a detta seconda condizione di chiusura, e viceversa.
Dalla Fig. 1 si può notare che il supporto 1 secondo la presente invenzione può poi comprendere almeno una seconda coppia di elementi di supporto 20 contrapposti tra di loro, detta seconda coppia di elementi di supporto 20 permettendo di realizzare una maggiore superficie di appoggio per il rotolo 2; tale previsione si rivela essere particolarmente utile ed efficace nei casi in cui il rotolo 2 presenti delle dimensioni rilevanti e, di conseguenza, sia necessaria una notevole superficie d’appoggio per detto rotolo 2.
Dalle figure 2 e 3 si può poi notare che il rotolo 2 viene posizionato sul supporto 1 secondo il presente trovato in modo tale da presentare (quando visto secondo una sezione trasversale, vale a dire secondo un piano che si estende perpendicolarmente rispetto ad un asse A di rotazione del rotolo 2) una superficie esterna sostanzialmente a forma di circonferenza; di conseguenza, in detta seconda condizione di chiusura (mostrata in Fig. 3) le due porzioni 20A, 20B dell’elemento di supporto 20 sono a contatto con la circonferenza esterna del rotolo 2.
Preferibilmente, dette porzioni 20A, 20B dell’elemento di supporto 20 che realizzano il contatto con la circonferenza o superficie esterna del rotolo 2 sono realizzate ognuna in modo tale da comprendere un rullo, in particolare rotante e/o comandabile in modo tale da essere messo in rotazione da un apposito organo (non mostrato nelle figure); detti rulli sono particolarmente visibili in Fig. 1. Ciò permette di realizzare il passaggio da detta prima condizione di apertura a detta seconda condizione di chiusura, e viceversa, senza causare dei danneggiamenti alla porzione esterna del rotolo 2, in quanto la rotazione del rullo permette di evitare uno sfregamento con la superficie esterna del rotolo 2 quando esso viene appoggiato sull’elemento di supporto 20.
Dalla vista laterale delle Figure 2 e 3 si può notare che detto elemento di supporto 20 presenta una forma sostanzialmente a “C”, in particolare dette porzioni 20A, 20B dell’elemento di supporto 20 che realizzano il contatto con la circonferenza esterna del rotolo 2 (e realizzate in modo tale da comprendere un rullo) essendo posizionate alle estremità opposte di detta forma sostanzialmente a “C”. Tale previsione permette alle porzioni 20A, 20B di essere posizionate a contatto con un ampio tratto della circonferenza esterna del rotolo 2, detto ampio tratto potendo addirittura superare 180° della circonferenza esterna del rotolo 2 nel caso in cui il supporto 1 sia realizzato in modo tale da comprendere una coppia di elementi di supporto 20 contrapposti tra di loro (come mostrato nelle figure 2 e 3).
Di conseguenza, è chiaro che il supporto 1 secondo la presente invenzione permette di effettuare il deposito e/o la movimentazione di rotoli 2 aventi differenti dimensioni pur non presentando mezzi di aggiustamento atti a modificare la distanza tra detto elemento di supporto 20 ed almeno un ulteriore punto di supporto, come invece avviene in accordo agli insegnamenti del documento EP2516081B1.
In accordo con la presente invenzione, il supporto 1 comprende un sistema di bloccaggio (indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 30 nelle figure allegate) per mantenere detto almeno un elemento di supporto 20 in detta seconda posizione di chiusura.
In una realizzazione preferita, detto sistema di bloccaggio 30 comprende un circuito idraulico, in particolare del tipo ad anello chiuso.
In particolare, detto sistema di bloccaggio 30 comprende:
un cilindro 31 associato alla base 10 e a detto almeno un elemento di supporto 20;
- un condotto 32 atto a mettere in comunicazione una prima camera 31A ed una seconda camera 31B del cilindro 31;
- una valvola di non ritorno 33 associata a detto condotto 32 in modo tale da permettere il passaggio di un fluido all’interno del condotto 32 esclusivamente dalla prima camera 31A verso detta seconda camera 31B, in modo tale da mantenere l’elemento di supporto 20 in detta seconda condizione di chiusura.
Di conseguenza la valvola di non ritorno 33 impedisce il passaggio di detto fluido in senso inverso, vale a dire impedisce il passaggio del fluido all’interno del condotto 32 dalla seconda camera 31B verso la seconda camera 31A.
Preferibilmente, detta prima camera 31A corrisponde ad un lato pistone del cilindro 31 e detta seconda camera 31B corrisponde ad un lato stelo di detto cilindro 31.
Nelle figure 2 e 3 il cilindro 31 è rappresentato in modo tale da rimanere in posizione sostanzialmente verticale quando associato alla base 10 e a detto almeno un elemento di supporto 20; inoltre, in dette figure il cilindro 31 è rappresentato ed in modo tale da presentare la prima camera 31A (lato pistone) posizionata superiormente rispetto alla seconda camera 31B (lato stelo); tuttavia, è chiaro che il cilindro 31 secondo la presente invenzione può anche essere posizionato in modo differente e, di conseguenza, presentare la prima camera 31A (lato pistone) e la seconda camera 31B (lato stelo) posizionati in modo differente rispetto a quanto rappresentato nelle figure allegate.
Osservando la Fig. 2, si può notare il funzionamento del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione durante il caricamento del rotolo 2 sul supporto 1.
Quando detto almeno un elemento di supporto 20 si trova in detta prima condizione di apertura, il rotolo 2 viene caricato su detto almeno un elemento di supporto 20, in particolare appoggiando il rotolo 2 su una porzione inferiore 20A di detto elemento di supporto 20.
Con il suo peso, il rotolo 2 genera una prima forza F1 (indicata con frecce tratto-punto in Fig. 2) su detta porzione inferiore 20A dell’elemento di supporto 20; a seguito della rotazione dell’elemento di supporto 20 attorno al perno 12, una porzione superiore 20B di detto elemento di supporto 20 genera a sua volta una corrispondente seconda forza F2 (indicata con frecce tratteggiate in Fig. 2) sulla superficie esterna del rotolo 2 tale da bloccarlo sul supporto 1 e da controbilanciare in modo adeguato le tensioni interne del rotolo 2 al fine di evitarne uno srotolamento indesiderato.
Inoltre, il peso del rotolo 2 e la rotazione dell’elemento di supporto 20 causano il passaggio del fluido dalla prima camera 31A alla seconda camera 31B del cilindro 31, mentre la valvola di non ritorno 33 non permette al fluido di compiere un percorso inverso rispetto a quello descritto in modo tale da mantenere detto almeno un elemento di supporto 20 nella seconda condizione di chiusura; da notare che le frecce di Fig. 2 mostrano l’andamento del fluido nel circuito idraulico precedentemente descritto, tale andamento essendo causato dal caricamento del rotolo 2 sul supporto 1.
Di conseguenza, la particolare previsione del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione permette di indicare un supporto 1 realizzato in modo tale da permettere di realizzare un adeguato e sicuro deposito e/o movimentazione di un rotolo 2 indipendentemente dal peso di detto rotolo 2, detto supporto 1 essendo realizzato in modo tale da funzionare in modo ottimale a prescindere dal peso di detto rotolo 2.
Infatti, il sistema di bloccaggio 30 permette di mantenere l’elemento di supporto 20 in posizione di chiusura contro la superficie esterna del rotolo 2 anche nel caso in cui detto rotolo 2 venisse involontariamente urtato o erroneamente sollevato rispetto al supporto 1.
Dal momento che l’elemento di supporto 20 non viene mantenuto in posizione di chiusura dal solo peso del rotolo 2 ma bensì dall’azione esercitata su detto elemento di supporto 20 dal sistema di bloccaggio 30, il supporto 1 secondo la presente invenzione è realizzato in modo tale da funzionare in modo ottimale a prescindere dal peso di detto rotolo 2.
Inoltre, le previsioni dell’elemento di supporto 20 e del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione permettono di realizzare il supporto 1 in modo tale da controbilanciare in modo adeguato le tensioni interne del rotolo 2 al fine di evitarne uno srotolamento indesiderato, che potrebbe causare dei danneggiamenti di detto rotolo 2 e/o ad un impianto di laminazione e/o al personale ed agli operatori presenti nell’area in cui è posizionato il rotolo 2. In particolare, la previsione del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione permette di indicare un supporto 1 realizzato in modo tale da evitare uno srotolamento indesiderato del rotolo 2 anche senza dover effettuare delle operazioni supplementari, come ad esempio utilizzare delle reggette per legare il rotolo 2 oppure ricorrere alla saldatura di un ultimo avvolgimento del rotolo 2. Di conseguenza, le previsioni della presente invenzione permettono di contenere i costi ed i tempi di realizzazione, deposito, movimentazione e lavorazione del rotolo 2 stesso.
Inoltre, le previsioni del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione permettono anche di ottenere un bloccaggio di detto almeno un elemento di supporto 20 nella seconda condizione di chiusura (mostrata in Fig. 3) senza la necessità di dover utilizzare appositi ulteriori strumenti o componenti (ad esempio delle pompe di alimentazione).
Osservando la Fig. 3, si può notare che il sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione comprende almeno una valvola di sblocco 34 associata a detto condotto 32 ed atta a permettere il passaggio del fluido all’interno del condotto 32 dalla seconda camera 31B verso detta prima camera 31A del cilindro 31; preferibilmente, detta valvola di sblocco 34 è associata ad un primo ramo 32A del condotto 32, in particolare detto primo ramo 32A essendo sostanzialmente realizzato in modo tale da congiungere tratti del condotto 32 a monte e a valle della valvola di non ritorno 33.
Di conseguenza, la valvola di sblocco 34 può essere azionata per ottenere il passaggio di detto almeno un elemento di supporto 20 dalla seconda condizione di chiusura (mostrata in Fig. 3) alla prima condizione di apertura (mostrata nelle figure 1 e 2); è dunque chiaro che detta valvola di sblocco 34 permette di effettuare il caricamento del rotolo 2 sul supporto 1 anche in una situazione in cui detto almeno un elemento di supporto 20 si trova in detta seconda condizione di chiusura, in quanto l’azionamento della valvola di sblocco 34 permette di ottenere l’apertura di detto almeno un elemento di supporto 20 in modo da poter caricare il rotolo 2 su di esso.
In una realizzazione preferita, la prima camera 31A del cilindro 31 presenta una area idraulica maggiore rispetto alla seconda camera 31B di detto cilindro 31, tale area idraulica maggiore causando il passaggio del fluido dalla seconda camera 31B alla prima camera 31A del cilindro 31 attraverso il condotto 32; preferibilmente la maggiore area idraulica della prima camera 31A rispetto alla seconda camera 31B è dovuto al fatto che detta seconda camera 31B corrisponde ad un lato stelo del cilindro 31 e, di conseguenza, parte dell’area idraulica di detta seconda camera 31B è occupata dallo stelo del cilindro 31.
Osservando la Fig. 3, si può notare il funzionamento del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione per liberare il rotolo 2 da detto almeno un elemento di supporto 20 ed effettuare le operazioni di scaricamento del rotolo 2 dal supporto 1.
Quando detto almeno un elemento di supporto 20 si trova in detta seconda condizione di chiusura ed il rotolo 2 è in appoggio su una porzione inferiore 20A ed una porzione superiore 20B di detto elemento di supporto 20, l’azionamento della valvola di sblocco 34 (eventualmente sommato alla maggiore area idraulica della prima camera 31A rispetto alla seconda camera 31B) permette il passaggio del fluido dalla seconda camera 31B alla prima camera 31A del cilindro 31. Di conseguenza, la pressione del fluido nella prima camera 31A eserciterà una forza sul pistone (non mostrato) del cilindro 31 adatta a determinare l’apertura (mediante un movimento in una prima direzione D1 mostrata con delle frecce tratteggiate in Fig. 3) degli elementi di supporto 20, liberando così il rotolo 2 dalla morsa esercitata dal supporto 1. Il rotolo 2 può quindi essere estratto dal supporto 1 mediante un movimento in una seconda direzione D2, mostrata con alcune frecce tratto-punto in Fig. 3. Da notare che le frecce di Fig. 3 mostrano l’andamento precedentemente descritto del fluido nel circuito idraulico, tale andamento essendo causato dall’azionamento della valvola di sblocco 34.
Di conseguenza, le previsioni della presente invenzione permettono di determinare automaticamente il passaggio di detto almeno un elemento di supporto 20 dalla seconda condizione di chiusura alla prima condizione di apertura mediante il solo azionamento della valvola di sblocco 34, vale a dire senza la necessità di dover utilizzare dei sistemi (ad esempio delle pompe di alimentazione) per il passaggio del fluido presente nel condotto 32 dalla seconda camera 31B alla prima camera 31A.
Il sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione può poi comprendere una valvola di sicurezza 35, in particolare del tipo a comando manuale, associata a detto condotto 32 ed atta a permettere il passaggio del fluido all’interno del condotto 32 dalla seconda camera 31B verso detta prima camera 31A del cilindro 31 anche in caso di malfunzionamento della valvola di sblocco 34; preferibilmente, detta valvola di sicurezza 35 è associata ad un secondo ramo 32B del condotto 32, in particolare detto secondo ramo 32B essendo sostanzialmente realizzato in modo tale da congiungere tratti del condotto 32 a monte e a valle della valvola di non ritorno 33.
Inoltre, il sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione preferibilmente comprende un accumulatore 36 associato al condotto 32, in particolare detto accumulatore 36 essendo a sua volta associato ad un serbatoio La previsione di detto accumulatore 36 permette il passaggio dell’elemento di supporto 20 dalla prima condizione di apertura alla seconda condizione di chiusura; infatti dalla Fig. 2 si può notare che, quando il rotolo 2 preme con il suo peso sull’elemento di appoggio 20, il fluido esce dalla prima camera 31A del cilindro 31 per entrare in parte nella seconda camera 31B ed in parte nell’accumulatore 36 (si vedano le frecce tratteggiate in Fig. 2).
Inoltre, l’accumulatore 36 permette anche il passaggio dell’elemento di supporto 20 dalla seconda condizione di chiusura alla prima condizione di apertura; infatti, dalla Fig. 3 si può notare che, quando viene azionata detta almeno una valvola di sblocco 34, il fluido esce dalla seconda camera 31B e dall’accumulatore 36 (si vedano le frecce tratteggiate in Fig. 2) per entrare nella prima camera 31A del cilindro 31.
Il sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione comprende altresì almeno un dispositivo di scarico 38 per l’eliminazione del fluido esausto dal circuito idraulico del sistema di bloccaggio 30.
Preferibilmente, il supporto 1 secondo la presente invenzione comprende un sistema di alimentazione 40 per il caricamento di un fluido nel sistema di bloccaggio 30, in particolare detto sistema di alimentazione 40 comprendendo: - un elemento di connessione 41, in particolare del tipo ad attacco rapido, associato (direttamente o indirettamente) al condotto 31;
- un elemento filtrante 42,
- una valvola 43, in particolare del tipo a comando manuale.
Dalla descrizione effettuata risultano chiari i vantaggi di un supporto 1 secondo la presente invenzione.
Tali vantaggi consistono nel fatto che la vantaggiosa previsione del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione permette di indicare un supporto 1 realizzato in modo tale da permettere di ottenere un adeguato e sicuro deposito e/o movimentazione di un rotolo 2 indipendentemente dal peso di detto rotolo 2, detto supporto 1 essendo realizzato in modo tale da funzionare in modo ottimale a prescindere dal peso di detto rotolo 2.
Infatti, il sistema di bloccaggio 30 permette di mantenere l’elemento di supporto 20 in posizione di chiusura contro la superficie esterna del rotolo 2 anche nel caso in cui detto rotolo 2 venisse involontariamente urtato o erroneamente sollevato rispetto al supporto 1.
Dal momento che l’elemento di supporto 20 non viene mantenuto in posizione di chiusura dal solo peso del rotolo 2, ma bensì dall’azione esercitata su detto elemento di supporto 20 dal sistema di bloccaggio 30, il supporto 1 secondo la presente invenzione è realizzato in modo tale da funzionare in modo ottimale a prescindere dal peso di detto rotolo 2.
Un ulteriore vantaggio della presente invenzione consiste nel fatto che le previsioni dell’elemento di supporto 20 e del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione permettono di realizzare il supporto 1 in modo tale da controbilanciare in modo adeguato le tensioni interne del rotolo 2 al fine di evitarne uno srotolamento indesiderato, che potrebbe causare dei danneggiamenti di detto rotolo 2 e/o ad un impianto di laminazione e/o al personale ed agli operatori presenti nell’area in cui è posizionato il rotolo 2. In particolare, la previsione del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione permette di indicare un supporto 1 realizzato in modo tale da evitare uno srotolamento indesiderato del rotolo 2 anche senza dover effettuare delle operazioni supplementari, come ad esempio utilizzare delle reggette per legare il rotolo 2 oppure ricorrere alla saldatura di un ultimo avvolgimento del rotolo 2. Di conseguenza, le previsioni della presente invenzione permettono di contenere i costi ed i tempi di realizzazione, deposito, movimentazione e lavorazione del rotolo 2 stesso.
Un ulteriore vantaggio della presente invenzione consiste nel fatto che le previsioni del sistema di bloccaggio 30 (ed, in particolare, della valvola di sblocco 34 e dei dimensionamenti delle camere 31A, 31B del cilindro 31) permettono di determinare automaticamente il passaggio di detto almeno un elemento di supporto 20 dalla seconda condizione di chiusura alla prima condizione di apertura mediante il solo azionamento della valvola di sblocco 34, vale a dire senza la necessità di dover utilizzare appositi ulteriori strumenti o componenti (ad esempio delle pompe di alimentazione) per ottenere il passaggio del fluido presente nel condotto 32 dalla seconda camera 31B alla prima camera 31A.
Inoltre, le previsioni del sistema di bloccaggio 30 secondo la presente invenzione permettono anche di ottenere un bloccaggio di detto almeno un elemento di supporto 20 nella seconda condizione di chiusura (mostrata in Fig. 3) senza la necessità di dover utilizzare appositi ulteriori strumenti o componenti (ad esempio delle pompe di alimentazione).
La previsioni della presente invenzione e la forma sostanzialmente a “C” di ogni elemento di supporto 20 permettono poi di utilizzare il supporto 1 per effettuare il deposito e/o lo spostamento di rotoli 2 aventi differenti dimensioni, pur non presentando il supporto 1 mezzi di aggiustamento atti a modificare la distanza tra detto elemento di supporto 20 ed almeno un ulteriore punto di supporto (come invece avviene nel dispositivo mostrato dal documento EP2516081B1).
Numerose sono le varianti possibili al supporto descritto come esempio, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che nella sua attuazione pratica le forme dei dettagli illustrati potranno essere diverse, e gli stessi potranno essere sostituiti con degli elementi tecnicamente equivalenti.
Dunque è facilmente comprensibile che la presente invenzione non è limitata al supporto precedentemente descritto, ma è passibile di varie modificazioni, perfezionamenti, sostituzioni di parti ed elementi equivalenti senza però allontanarsi dall’idea dell’invenzione, così come è precisato nelle seguenti rivendicazioni.
* * * * * * *

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Supporto (1) per il deposito e/o la movimentazione di un rotolo in materiale metallico, in particolare di un nastro, detto supporto (1) comprendendo una base (10) ed almeno un elemento di supporto (20) associato ad un sostegno (11) di detta base (10) mediante un perno (12) che ne permette la rotazione in modo tale da poter passare: - da una prima condizione di apertura, in cui l’elemento di supporto (20) è posizionato in modo tale da accogliere il rotolo (2), - ad una seconda condizione di chiusura, in cui almeno due porzioni (20A, 20B) dell’elemento di supporto (20) sono a contatto con la superficie esterna del rotolo (2) quando esso è posizionato su detto elemento di supporto (20), e viceversa, caratterizzato dal fatto che detto supporto (1) comprende un sistema di bloccaggio (30) per mantenere detto almeno un elemento di supporto (20) in detta seconda posizione di chiusura.
  2. 2. Supporto (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto sistema di bloccaggio (30) comprende un circuito idraulico, in particolare del tipo ad anello chiuso.
  3. 3. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di bloccaggio (30) comprende: un cilindro (31) associato alla base (10) e a detto almeno un elemento di supporto (20); - un condotto (32) atto a mettere in comunicazione una prima camera (31A) ed una seconda camera (31B) del cilindro (31); - una valvola di non ritorno (33) associata a detto condotto (32) in modo tale da permettere il passaggio di un fluido all’interno del condotto (32) esclusivamente dalla prima camera (31A) verso detta seconda camera (31B), in modo tale da mantenere detto elemento di supporto (20) in detta seconda condizione di chiusura.
  4. 4. Supporto (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta prima camera (31A) corrisponde ad un lato pistone del cilindro (31) e detta seconda camera (31B) corrisponde ad un lato stelo di detto cilindro (31).
  5. 5. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di bloccaggio (30) comprende almeno una valvola di sblocco (34) associata a detto condotto (32) ed atta a permettere il passaggio del fluido all’interno del condotto (32) dalla seconda camera (31B) verso detta prima camera (31A) del cilindro (31).
  6. 6. Supporto (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta valvola di sblocco (34) è associata ad un primo ramo (32A) del condotto (32), in particolare detto primo ramo (32A) essendo sostanzialmente realizzato in modo tale da congiungere tratti del condotto (32) a monte e a valle della valvola di non ritorno (33).
  7. 7. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni 5 e 6, caratterizzato dal fatto che la prima camera (31A) del cilindro (31) presenta una area idraulica maggiore rispetto alla seconda camera (31B) di detto cilindro (31), tale area idraulica maggiore causando il passaggio del fluido dalla seconda camera (31B) alla prima camera (31A) del cilindro (31) attraverso il condotto (32).
  8. 8. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di bloccaggio (30) comprende una valvola di sicurezza (35), in particolare del tipo a comando manuale, associata a detto condotto (32) ed atta a permettere il passaggio del fluido all’interno del condotto (32) dalla seconda camera (31B) verso detta prima camera (31A) del cilindro (31) anche in caso di malfunzionamento della valvola di sblocco (34).
  9. 9. Supporto (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta valvola di sicurezza (35) è associata ad un secondo ramo (32B) del condotto (32), in particolare detto secondo ramo (32B) essendo sostanzialmente realizzato in modo tale da congiungere tratti del condotto (32) a monte e a valle della valvola di non ritorno (33).
  10. 10. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di bloccaggio (30) comprende un accumulatore (36) associato al condotto (32), in particolare detto accumulatore (36) essendo associato ad un serbatoio (37).
  11. 11. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema di bloccaggio (30) comprende almeno un dispositivo di scarico (38) per l’eliminazione del fluido esausto dal circuito idraulico.
  12. 12. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto supporto (1) comprende un sistema di alimentazione (40) per il caricamento di un fluido nel sistema di bloccaggio (30), in particolare detto sistema di alimentazione (40) comprendendo: - un elemento di connessione (41), in particolare del tipo ad attacco rapido, associato al condotto 31, - un elemento filtrante (42), - una valvola (43), in particolare del tipo a comando manuale.
  13. 13. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto supporto (1) comprende almeno una prima coppia di elementi di supporto (20) contrapposti tra di loro, ogni elemento di supporto (20) essendo associato ad un sostegno (11) di detta base (10) mediante un perno (12) che ne permette la rotazione in modo tale da poter passare da detta prima condizione di apertura a detta seconda condizione di chiusura, e viceversa.
  14. 14. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette porzioni (20A, 20B) dell’elemento di supporto (20) che realizzano il contatto con la circonferenza esterna del rotolo (2) sono realizzate ognuna in modo tale da comprendere un rullo.
  15. 15. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (20) presenta una forma sostanzialmente a “C”, in particolare dette porzioni (20A, 20B) dell’elemento di supporto (20) che realizzano il contatto con la circonferenza esterna del rotolo (2) essendo posizionate alle estremità opposte di detta forma sostanzialmente a “C”. * * * * * * *
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