ITTO20070077A1 - Metodo e gruppo per la produzione di una bevanda - Google Patents

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ITTO20070077A1
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Virginio Cortese
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Sgl Italia Srl
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/24Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure
    • A47J31/34Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure
    • A47J31/36Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure with mechanical pressure-producing means
    • A47J31/3604Coffee-making apparatus in which hot water is passed through the filter under pressure, i.e. in which the coffee grounds are extracted under pressure with hot water under liquid pressure with mechanical pressure-producing means with a mechanism arranged to move the brewing chamber between loading, infusing and ejecting stations
    • A47J31/3623Cartridges being employed
    • A47J31/3638Means to eject the cartridge after brewing

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Description

D E SC R IZION E
Del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad un metodo e ad un gruppo per la produzione di una bevanda tramite percolazione di una dose di materiale anidro disposta in un contenitore.
In particolare, la presente invenzione è relativa ad un metodo e ad un gruppo per la produzione di una bevanda tramite percolazione di una dose di materiale anidro disposta in un contenitore, atti a permettere lo scarico automatico del contenitore a percolazione avvenuta .
Scopo della presente invenzione è di fornire un metodo ed un gruppo del tipo sopra descritto, secondo i quali lo scarico di un contenitore esausto possa venire effettuato automaticamente in modo semplice ed economico .
Secondo la presente invenzione viene fornito un gruppo per la produzione di una bevanda tramite percolazione di una dose di materiale anidro disposta in un contenitore, secondo quanto licitato nella rivendicazione 1 e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni successive dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1. Secondo la presente invenzione viene inoltre fornito un metodo per la produzione di una bevanda tramite percolazione di una dose di materiale anidro disposta in un contenitore, secondo quanto licitato nella rivendicazione 28 e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni successive dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 28. L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano degli esempi di attuazione non limitativi, in cui:
la figura 1 è una vista laterale, con parti asportate per chiarezza, di una prima preferita forma di attuazione del gruppo della presente invenzione; le figure 2 e 3 sono analoghe alla figura 1 ed illustrano il gruppo della figura 1 in rispettive, differenti configurazioni operative;
la figura 4 è una ulteriore vista laterale del gruppo della figura 1 disposto nella configurazione operativa della figura 2;
le figure 5-7 illustrano, in scala ingrandita, un particolare della figura 1 in rispettive, differenti configurazioni operative;
le figure 8-10 illustrano, in scala ingrandita e parzialmente in sezione, un particolare della figura 4 in rispettive, differenti configurazioni operative; e le figure 11 e 12 illustrano, in elevazione laterale parziale e parzialmente in sezione, una seconda preferita forma di attuazione del gruppo della presente invenzione in rispettive, differenti configurazioni operative.
Nelle figure da 1 a 3, con 1 è indicato nel suo complesso un gruppo per la produzione di una bevanda a partire da una dose di materiale anidro contenuta in un contenitore 2.
Nell'esempio illustrato il contenitore 2 è un contenitore sigillato presentante una parete laterale tronco-conica, una cui base minore è chiusa da una parete 3 di fondo perforabile, ed una cui base maggiore presenta una flangia 4, alla quale è collegata a tenuta una parete 5 anteriore costituita da una pellicola perforabile.
Il gruppo 1 comprende un telaio 6 scatolare a forma di parallelepipedo rettangolo, il quale presenta un asse longitudinale 7 sostanzialmente verticale ed è definito da due piastre laterali 8, che giacciono in rispettivi piani verticali paralleli fra loro ed all'asse longitudinale 7 e sono fra loro collegate da due traverse 9 e 10 di estremità perpendicolari all'asse longitudinale 7 ed alle piastre laterali 8. All'interno del telaio 6, il gruppo 1 comprende un dispositivo di spinta 11, nell'esempio un cilindro idraulico, a sua volta comprendente un corpo fisso 12 disposto fra le piastre laterali 8 e solidalmente collegato alla traversa 9 ed alle piastre laterali 8, ed un corpo di spinta 13 mobile, lungo l'asse longitudinale 7 e verso la traversa 10, in una direzione 14 da una posizione arretrata di riposo ad una posizione avanzata operativa contro la spinta di molle 15, la cui funzione verrà meglio descritta nel seguito.
All'interno del telaio 6, il gruppo 1 comprende, inoltre, una doccia 16, la quale costituisce un corpo di supporto per un contenitore 2 disposto in una posizione di infusione, in cui il contenitore 2 è disposto coassiale all'asse longitudinale 7 e con la propria parete 5 anteriore rivolta verso il basso ed a contatto della doccia 16. La doccia 16 è solidalmente collegata alla traversa 10 in posizione affacciata al corpo di spinta 13 ed è atta ad essere alimentata con acqua calda in pressione tramite un circuito idraulico (non illustrato) attraverso un raccordo 17 di ingresso montato attraverso la traversa 10. La doccia 16 comprende un dispositivo di foratura 18 di tipo noto, il quale comprende delle punte di perforazione, è disposto coassiale all'asse longitudinale 7 ed è protetto da un piattello 19 forato, che è mobile nella direzione 14 contro la spinta di molle di supporto per scoprire le citate punte di perforazione.
Fra il corpo di spinta 13 e la doccia 16 è interposta una slitta 20, la quale è definita da una piastra di forma sostanzialmente rettangolare perpendicolare all'asse longitudinale 7 ed accoppiata in modo scorrevole alle piastre laterali 8. A questo scopo, sui bordi laterali opposti della slitta 20 sono ricavate rispettive scanalature 21, le quali sono parallele all'asse longitudinale 7 e sono impegnate, ciascuna, in modo scorrevole dalla rispettiva piastra laterale 8.
La slitta 20 è mantenuta a contatto della estremità del corpo di spinta 13 dalle molle 15, le quali sono tese fra la slitta 20 e la traversa 9. La slitta 20 presenta, dalla parte rivolta verso la doccia 16, una cavità 22, che è coassiale all'asse longitudinale 7 ed alloggia un dispositivo di foratura 23, il quale è simile al dispositivo di foratura 18 e comunica con un condotto 24 di scarico estendentesi attraverso una superficie laterale della slitta 20.
Un bordo di ingresso della cavità 22 è internamente smussato in modo da definire una superficie troncoconica 25, svasata verso la doccia 16, la cui funzione verrà chiarita nel seguito.
Il gruppo 1 comprende, infine, un dispositivo di scarico 26, il quale è atto ad impegnare un contenitore 2 disposto sulla doccia 16 nella posizione di infusione, a trattenere il contenitore 2 nella posizione di infusione ed a spostare, quindi, trasversalmente il contenitore 2, a percolazione avvenuta, dalla posizione di infusione ad una posizione di scarico in risposta ad uno spostamento del corpo di spinta 13 lungo l'asse longitudinale 7 verso una posizione sollevata di riposo a partire da una posizione abbassata operativa, nella quale il dispositivo di foratura 23 impegna, in uso, perforandola, la parete 3 di fondo del contenitore 2.
Il dispositivo di scarico 26 comprende un corpo anulare 27 presentante un asse 28, un blocco 29 di supporto montato in posizione fissa fra le piastre laterali 8 e solidalmente collegato sia alla traversa 9, sia ad una delle piastre laterali 8, ed una trasmissione 30 articolata interposta fra il corpo anulare 27 ed il blocco 29 di supporto e comprendente una leva 31, che è disposta all'esterno del telaio 6 ed una cui estremità superiore è infulcrata sul blocco 29 di supporto per oscillare attorno ad un asse 32 trasversale all'asse longitudinale 7 e perpendicolare ai piani di giacitura delle piastre laterali 8.
La trasmissione 30 articolata comprende, inoltre, un'appendice 33, la quale si estende radialmente verso l'esterno dal corpo anulare 27 ed è incernierata, alla propria estremità libera, ad una estremità inferiore della leva 31 per oscillare, assieme al corpo anulare 27 e rispetto alla leva 31, attorno ad un perno 34 di fulcro, un cui asse 35 è parallelo all'asse 32, fra una normale posizione sollevata ed una posizione abbassata operativa. Il corpo anulare 27 viene normalmente mantenuto nella sua normale posizione sollevata da una molla 36 interposta fra l'appendice 33 e la leva 31, ed il suo asse 28 forma, in questa posizione sollevata, un angolo di ampiezza prossima a 45° con la leva 31. Al contrario, l'asse 28 si dispone, quando il corpo anulare 27 è nella sua posizione abbassata operativa, sostanzialmente parallelo alla leva 31.
Il perno 34 di fulcro impegna in modo trasversalmente scorrevole una feritoia 37, la quale è ricavata longitudinalmente lungo la leva 31 per permettere al perno 34 di fulcro di compiere, lungo la leva 31 e contro la spinta della molla 36, una corsa di traslazione, di lunghezza sostanzialmente pari a quella eseguita dal piattello 19, fra una posizione sollevata di riposo ad una posizione abbassata operativa .
Il dispositivo di scarico 25 comprende, infine, un gruppo attuatore 38 atto a cooperare con la leva 31 per fare oscillare la leva 31 stessa attorno all'asse 32 fra una normale posizione abbassata ed una posizione sollevata. La leva 31 viene normalmente mantenuta nella sua posizione abbassata da una molla 39 a balestra interposta fra il blocco 29 di supporto e la leva 31, e si estende, quando nella posizione abbassata, parallelamente all'asse longitudinale 7 in modo da mantenere il corpo anulare 27 completamente all'interno del telaio 6 ed in uno spazio compreso, quando il corpo di spinta 13 è disposto nella sua posizione arretrata di riposo, fra la slitta 20 e la parete 3 di fondo di un contenitore 2 disposto, in uso, sulla doccia 16 nella posizione di infusione. Quando disposta nella sua posizione sollevata, la leva 31 è inclinata verso l'esterno in modo da disporre il corpo anulare 27 completamente all'esterno del telaio 6 e dello spazio compreso fra la doccia 16 e la slitta 20.
Il gruppo attuatore 38 comprende un blocco 40 solidalmente collegato ad una superficie laterale della leva 31 in prossimità dell'asse 32 e presentante due costole 41 e 42, le quali definiscono fra loro una pista 43 estendentesi longitudinalmente lungo una porzione della leva 31 stessa.
Una superficie di fondo della pista 43 è definita da una lamina 44 elastica presentante un bordo 45 di estremità ricurvo e normalmente ripiegata verso l'esterno della pista 43 in modo tale da chiudere normalmente una estremità inferiore della pista 43 stessa.
La costola 42, disposta fra la costola 41 e l'asse longitudinale 7, presenta, dalla parte rivolta verso il telaio 6, un profilo ricurvo, il quale si raccorda con il bordo 45 di estremità della lamina 44 per definire, con il bordo 45 di estremità stesso, rispettive porzioni di un profilo 46 a camma generalmente inclinato verso il telaio 6 e verso l'asse longitudinale 7.
La pista 43 ed il profilo 46 a camma definiscono rispettivi percorsi Pi e P2 alternativi per un cursore 47, il quale costituisce parte del gruppo attuatore 38 ed è portato da un'asta 48 parallela all'asse longitudinale 7 e solidalmente collegata alla slitta 20. Il percorso Pi è un percorso rettilineo estendentesi longitudinalmente lungo la pista 43 e la leva 31, mentre il percorso P2 è un percorso curvilineo estendentesi sia al disopra di una estremità superiore della costola 42 per raccordare fra loro un punto inferiore ed un punto superiore del percorso Pi.
Il funzionamento del gruppo 1 verrà nel seguito descritto a partire dalla configurazione illustrata nella figura 1. In questa configurazione, che è una configurazione di carico del contenitore 2, il gruppo 1 è disattivato, la leva 31 è disposta, sotto la spinta della molla 39 a balestra, nella sua posizione abbassata, l'appendice 33 è disposta, sotto la spinta della molla 36, nella sua normale posizione sollevata ed il corpo anulare 27 è disposto internamente al telaio 6 tra la slitta 20 e la doccia 16 per formare, con la doccia 16 stessa, un passaggio sufficientemente ampio da consentire al contenitore 2 di essere inserito a spinta, con la parete 5 anteriore in appoggio sul piattello 19, verso la posizione di infusione, in cui il contenitore 2 è disposto in posizione coassiale all'asse longitudinale 7, è completamente al di sotto del corpo anulare 27 ed è parzialmente inserito nel corpo anulare 27 stesso (figura 1).
A seguito dell'attivazione del gruppo 1 tramite un comando esterno, un fluido in pressione viene alimentato, in modo noto, al dispositivo di spinta 11 con conseguente spostamento verso il basso del corpo di spinta 13 e della slitta 20, che, abbassandosi, intercetta il corpo anulare 27 facendolo ruotare, contro la spinta della molla 36, attorno all'asse 35 fino a portare il corpo anulare 27 in una posizione coassiale all'asse longitudinale 7 e completamente calzata attorno al contenitore 2.
Da questo punto in poi, la spinta della slitta 20 determina, in virtù dello scorrimento del perno 34 lungo la feritoia 37, la traslazione assiale del corpo anulare 27, il quale avanza fino al completo arretramento del piattello 19, determinando la penetrazione delle punte del dispositivo di foratura 18 all'interno del contenitore 2 attraverso la parete 5 anteriore e, allo stesso tempo, la penetrazione delle punte del dispositivo di foratura 23 all'interno del contenitore 2 attraverso la parete 3 di fondo (figura 2).
Nella configurazione operativa illustrata nella figura 2, il bordo libero del corpo anulare 27 schiaccia a tenuta di fluido la flangia 4 contro il piattello 19 in modo tale da definire, attorno al contenitore 2, una camera di infusione 49, una cui prima porzione di estremità è definita dal piattello 19; una cui seconda porzione di estremità è definita dalla cavità 22, la cui superficie tronco-conica 25 è calzata su una corrispondente porzione tronco-conica 50 del corpo anulare 27 in modo tale da bloccare in posizione il corpo anulare 27 stesso rispetto alla slitta 20; ed una cui porzione intermedia è definita dal corpo anulare 27, una cui superficie tronco-conica 51 interna si accoppia alla superficie laterale esterna tronco-conica del contenitore 2. La successiva alimentazione dell'acqua calda in pressione attraverso la doccia 16 determina la percolazione del materiale anidro contenuto nel contenitore 2 e la conseguente fuoriuscita, in modo noto, della bevanda ottenuta attraverso le punte del dispositivo di foratura 23 ed il condotto 24 di scarico.
Secondo quanto illustrato nelle figure 5 e 8-10, durante la corsa del corpo di spinta 13 verso la posizione abbassata operativa, il cursore 47 viene trascinato dall'asta 48 lungo il percorso Pi (figure 5 e 8). La lamina 44, essendo ripiegata, quando nella sua normale posizione di riposo, verso l'esterno della pista 43, viene inflessa elasticamente, durante lo spostamento del cursore 47 verso il basso lungo il percorso Pi, contro il blocco 40 ed il fondo della pista 43 (figura 9). Quando il cursore 47 si è spostato al di sotto della pista 43, la lamina 44 si riporta nella sua normale posizione ripiegata con il proprio bordo 45 di estremità disposto trasversalmente all'estremità inferiore della pista 43 (figura 10). Una volta ottenuta la bevanda, l'alimentazione dell'acqua calda in pressione al dispositivo di spinta 11 viene arrestata ed il corpo di spinta 13 incomincia ad arretrare, sotto la spinta delle molle 15, verso la posizione sollevata di riposo determinando, di conseguenza, il sollevamento verticale del cursore 47. Durante questo spostamento verticale, il cursore 47 perviene a contatto del bordo 45 di estremità sollevato della lamina 44 e viene deviato, a partire da un punto inferiore determinato del percorso Pi, sul percorso P2 determinando la progressiva rotazione della leva 31 attorno all'asse 32 contro la spinta della molla 39 a balestra con progressivi spostamento della leva 31 stessa verso la sua posizione sollevata ed estrazione del corpo anulare 27 e del contenitore 2 esausto dallo spazio compreso fra la slitta 20 e la doccia 16. Il contenitore 2 esausto, una volta fuoriuscito completamente dal telaio 6, si sfila per gravità dal corpo anulare 27 cascando verso il basso normalmente all'interno di un contenitore (non illustrato) disposto posteriormente ed inferiormente al gruppo 1.
Una volta percorso tutto il profilo 46 a camma, il cursore 47 si sposta (figura 5) al disopra della costola 42 ritornando sul percorso Pi in corrispondenza di un punto superiore determinato del percorso Pi stesso.
Secondo la variante illustrata nelle figure 11 e 12, il corpo anulare delle figure da 1 a 3 viene sostituito da un differente corpo cavo costituito da un corpo a tazza 52 disposto con la propria concavità rivolta verso il basso e comprendente una parete laterale 53 solidalmente collegata all'appendice 33, superiormente chiusa da una parete 54 di fondo esternamente bombata, internamente limitata da una superficie tronco-conica 55 e presentante inferiormente una forma identica a quella del corpo anulare 27.
Nella variante delle figure 11 e 12, il dispositivo di foratura 23 è disposto all'interno del corpo a tazza 52 contro la superficie interna della parete 54 di fondo, comunica con un condotto 24 di scarico portato dal corpo a tazza 52 ed è provvisto di un dispositivo estrattore definito da una molla 56, la quale è disposta centralmente sul dispositivo di foratura 23 ed è compressa, in uso, a contatto della parete 3 di fondo del contenitore 2 per favorire l'espulsione del contenitore 2 stesso dal corpo a tazza 52 quando la leva 31 si sposta verso la sua posizione sollevata.
La slitta 20 è provvista, per poter interagire correttamente con il corpo a tazza 52 durante lo spostamento del corpo di spinta 13 verso la sua posizione abbassata operativa, di una cavità 57 centrale atta a cooperare con la superficie superiore bombata della parete 54 di fondo del corpo a tazza 52.

Claims (1)

  1. R IV EN D ICA ZION I 1.- Gruppo per la produzione di una bevanda tramite percolazione di una dose di materiale anidro disposta in un contenitore (2), il gruppo (1) comprendendo un corpo di supporto (16) per il contenitore (2), il corpo di supporto (16) essendo perpendicolare ad un primo asse (7) disposto verticalmente ed essendo atto a supportare il contenitore (2) in una posizione di infusione, in cui il contenitore (2) è coassiale al primo asse (7); un corpo cavo (27; 52) disposto superiormente al corpo di supporto (16) ed atto ad essere calzato sul contenitore (2) nella posizione di infusione, il corpo cavo (27; 52) essendo montato per oscillare attorno ad un secondo asse (32), trasversale al primo asse (7), fra una prima posizione, in cui il corpo cavo (27; 52) è affacciato al corpo di supporto (16) ed una seconda posizione, che è una posizione lateralmente esterna al corpo di supporto (16) e di scarico per gravità del contenitore (2) a infusione avvenuta . 2.- Gruppo secondo la rivendicazione 1, in cui il primo ed il secondo asse (7, 32) sono assi fissi. 3.- Gruppo secondo la rivendicazione 1 o 2, e comprendente un primo ed un secondo corpo fisso (9, 10) trasversali al primo asse (7), il secondo corpo fisso (10) essendo disposto inferiormente al primo corpo fisso (9) e portando collegato il corpo di supporto (16); e mezzi di spinta (13) mobili lungo il primo asse (7) e verso il corpo di supporto (16) per spostare il corpo cavo (27; 52) verso una posizione operativa, in cui il corpo di supporto (16) ed il corpo cavo (27; 52) definiscono rispettive porzioni di una camera di infusione (49) atta ad alloggiare il contenitore (2). 4.- Gruppo secondo la rivendicazione 3, in cui il corpo cavo (27; 52) è montato per compiere un movimento di oscillazione attorno ad un terzo asse (35) parallelo al secondo asse (32). 5.- Gruppo secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui il corpo cavo (27; 52) è montato per compiere un movimento di oscillazione attorno ad un terzo asse (35) in risposta ad uno spostamento dei mezzi di spinta (13) lungo il primo asse (7) verso il corpo di supporto (16). 6.- Gruppo secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il terzo asse (35) è un asse mobile attorno al secondo asse (32). 7.- Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui il terzo asse (35) è un asse montato per compiere un movimento di traslazione rispetto al secondo asse (32). 8.- Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 4 a 7, in cui il terzo asse (35) è un asse montato per compiere un movimento di traslazione rispetto al secondo asse (32) in risposta ad uno spostamento dei mezzi di spinta (13) lungo il primo asse (7) verso il corpo di supporto (16). 9.- Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 8, in cui il corpo cavo (27; 52) è montato per oscillare attorno al secondo asse (32) in risposta ad uno spostamento di allontanamento dei mezzi di spinta (13) dal corpo di supporto (16) lungo il primo asse (7). 10.- Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 9, e comprendente una trasmissione (30) articolata di collegamento del corpo cavo (27; 52) ai corpi fissi (9, 10). 11.- Gruppo secondo la rivendicazione 10, e comprendente un gruppo attuatore (38) interposto fra la trasmissione (30) articolata ed i mezzi di spinta (13) per spostare il corpo cavo (27; 52) fra la prima e la seconda posizione. 12.- Gruppo secondo la rivendicazione 4 e la rivendicazione 10 o 11, in cui la trasmissione (30) articolata comprende una leva (31), che è incernierata, ad una sua estremità superiore, al primo corpo fisso (9) per oscillare attorno al secondo asse (32); ed un'appendice (33), la quale si estende radialmente verso l'esterno dal corpo cavo (27; 52) ed è incernierata, alla propria estremità libera, ad una estremità inferiore della leva (31) per oscillare, assieme al corpo cavo (27; 52) e rispetto alla leva (31), attorno al terzo asse (35); primi mezzi elastici (39) interposti fra la leva (31) ed il primo corpo fisso (9) per mantenere normalmente il corpo cavo (27; 52) nella prima posizione; e secondi mezzi elastici (36) interposti fra la leva (31) e l'appendice (33) per mantenere il corpo cavo (27; 52) in una posizione inclinata verso l'alto rispetto alla leva (31). 13.- Gruppo secondo la rivendicazione 12, in cui la leva (31) presenta una feritoia (37) estendentesi lungo la leva (31) stessa; la trasmissione (30) articolata comprendendo un perno (34) coassiale al terzo asse (35) e montato trasversalmente scorrevole attraverso la feritoia (37) per spostarsi verso l'estremità inferiore della leva (31) contro la spinta dei secondi mezzi elastici (36). 14.- Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 13, in cui il gruppo attuatore (38) comprende una prima ed una seconda costola (41, 42), le quali sono solidali alla leva (31) e definiscono fra loro una pista (43) a sua volta definente un primo percorso (Pi) estendentesi longitudinalmente lungo una porzione della leva (31) stessa; la seconda costola (42) essendo interposta fra la prima costola (41) ed il primo asse (7) e definendo, con un proprio bordo rivolto verso il primo asse (7), una prima porzione di un secondo percorso (P2) presentante due estremità opposte raccordate ad un punto inferiore e, rispettivamente, un punto superiore del primo percorso (Pi); ed un cursore (47) solidale ai mezzi di spinta (13) e mobile lungo il primo ed il secondo percorso (Pi, P2); mezzi mobili di arresto (44) essendo disposti fra la prima e la seconda costola (41, 42) per definire una seconda porzione del secondo percorso (P2) e per impedire al cursore (47) di percorrere il primo percorso (Pi) dal punto inferiore al punto superiore . 15.- Gruppo secondo la rivendicazione 14, in cui i mezzi mobili di arresto (44) comprendono una lamina (44) elastica ricurva estendentesi lungo la pista (43) e presentante un bordo (45) di estremità inferiore ricurvo definente la detta seconda porzione del secondo percorso (P2); la lamina (44) elastica definendo una superficie di fondo della pista (43) ed essendo normalmente ripiegata verso l'esterno della pista (43) in modo tale da chiudere normalmente, con il proprio bordo (45) di estremità, una estremità inferiore della pista (43) stessa. 16.- Gruppo secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo cavo (27) è un corpo anulare (27) definente, quando disposto in una posizione operativa in appoggio sul corpo di supporto (16), una porzione anulare intermedia di una camera di infusione (49) atta ad alloggiare il contenitore (2) nella posizione di infusione. 17.- Gruppo secondo la rivendicazione 16, e comprendente mezzi di spinta (13) mobili lungo il primo asse (7) e verso il corpo di supporto (16) per spostare il corpo anulare (27) verso la posizione operativa, una slitta (20) interposta fra i mezzi di spinta (13) ed il corpo anulare (27), e mezzi elastici (15) per mantenere la slitta (20) a contatto dei mezzi di spinta (13); la slitta (20) presentando, dalla parte rivolta verso il corpo anulare (27), una cavità (22) atta a definire una porzione di estremità superiore della camera di infusione (49). 18.- Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 15, in cui il corpo cavo (52) è un corpo a tazza (52) con concavità rivolta verso il corpo di supporto (16) e definente, quando disposto in una posizione operativa in appoggio sul corpo di supporto (16), una porzione di estremità di una camera di infusione (49) atta ad alloggiare il contenitore (2) nella posizione di infusione. 19.- Gruppo secondo la rivendicazione 18, e comprendente mezzi di spinta (13) mobili lungo il primo asse (7) e verso il corpo di supporto (16) per spostare il corpo a tazza (52) verso la posizione operativa; una slitta (20) interposta fra i mezzi di spinta (13) ed il corpo a tazza (52); e mezzi elastici (15) per mantenere la slitta (20) a contatto dei mezzi di spinta (13). 20.- Gruppo secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo cavo (27; 52) è internamente limitato, almeno in parte, da una superficie troncoconica (51; 55) svasata verso il corpo di supporto (16). 21.- Gruppo secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo cavo (27; 52) presenta una estremità inferiore atta a cooperare a tenuta con il corpo di supporto (16) con l'interposizione, in uso, di una flangia (4) di estremità del contenitore (2). 22 . - Gruppo secondo una delle precedenti rivendicazioni, e comprendente un primo dispositivo di foratura (18) portato dal corpo di supporto (16) per forare, in uso, una parete anteriore di sigillo del contenitore (2); ed un secondo dispositivo di foratura (23) per forare, in uso, una parete (3) di fondo del contenitore (2). 23.- Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 22, in cui il secondo dispositivo di foratura (23) è mobile con i mezzi di spinta (13). 24.- Gruppo secondo la rivendicazione 17 e la rivendicazione 22 o 23, in cui il secondo dispositivo di foratura (23) è portato dalla slitta (20). 25.- Gruppo secondo le rivendicazioni 18 e 22, in cui il secondo dispositivo di foratura (23) è portato dal corpo a tazza (52). 26.- Gruppo secondo la rivendicazione 25, in cui il secondo dispositivo di foratura (23) comprende mezzi estrattori (56) per espellere assialmente il contenitore (2) dal corpo a tazza (52). 27.- Gruppo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo di supporto (16) è una doccia (16) di alimentazione di acqua calda in pressione . 28.- Metodo per la produzione di una bevanda tramite percolazione di una dose di materiale anidro disposta in un contenitore (2), il metodo comprendendo le fasi di: - appoggiare il contenitore (2) in una posizione di infusione al disopra di un corpo di supporto (16) perpendicolare ad un primo asse (7); calzare dall'alto un corpo cavo (27; 52) sul contenitore (2) per definire, almeno in parte, una camera di infusione (49) attorno al contenitore (2); alimentare attraverso il contenitore (2) dell'acqua calda in pressione per ottenere la bevanda; e - spostare il corpo cavo (27; 52) trasversalmente al primo asse (7) da una prima posizione, in cui il corpo cavo (27; 52) è affacciato al corpo di supporto (16), ad una seconda posizione, in cui il corpo cavo (27; 52) è disposto lateralmente all'esterno del corpo di supporto (16), per scaricare per gravità il contenitore (2) ad infusione avvenuta. 29.- Metodo secondo la rivendicazione 28, in cui il corpo cavo (27; 52) viene calzato sul contenitore (2) da mezzi di spinta (13) mobili lungo il primo asse (7). 30.- Metodo secondo la rivendicazione 28 o 29, in cui il corpo cavo (27; 52) viene spostato dalla prima alla seconda posizione facendo oscillare il corpo cavo (27; 52) stesso attorno ad un secondo asse (32) trasversale al primo asse (7) in risposta ad un movimento di allontanamento dei mezzi di spinta (13) dal corpo di supporto (16). 31.- Metodo secondo una delle rivendicazioni da 28 a 30, in cui il contenitore (2) viene appoggiato sul corpo di supporto (16) con una propria parete (5) anteriore, provvista di una flangia (4), rivolta verso il basso ed a contatto del corpo di supporto (16) stesso . 32.- Metodo secondo la rivendicazione 31, in cui il corpo cavo (27; 52) viene calzato sul contenitore (2) fino a schiacciare a tenuta di fluido la flangia (4) a contatto del corpo di supporto (16). 33.- Gruppo per la produzione di una bevanda tramite percolazione di una dose di materiale anidro disposta in un contenitore (2), il gruppo (1) comprendendo un corpo cavo (27; 52) atto ad impegnare assialmente un contenitore (2) disposto in una posizione di infusione coassiale ad un primo asse (7) fisso disposto verticalmente, il corpo cavo (27; 52) essendo montato per oscillare attorno ad un secondo asse (32) fisso trasversale al primo asse (7) fisso fra una prima posizione, che è una posizione di infusione, in cui il corpo cavo (27; 52) è disposto coassiale al primo asse (7) fisso, ed una seconda posizione, che è una posizione di scarico del contenitore (2) a infusione avvenuta. 34.- Gruppo secondo la rivendicazione 33, e comprendente un primo ed un secondo corpo fisso (9, 10) trasversali al primo asse (7) fisso e mezzi di spinta (13) agenti sul corpo cavo (27; 52) e mobili lungo il primo asse (7) fisso da e verso una posizione operativa, in cui il corpo cavo (27; 52) coopera con il corpo di supporto (16) per definire, almeno in parte, una camera di infusione (49) atta ad alloggiare il contenitore (2). 35.- Gruppo secondo la rivendicazione 34, e comprendente una trasmissione (30) articolata di collegamento del corpo cavo (27; 52) ai corpi fissi. 36.- Gruppo secondo la rivendicazione 35, e comprendente un gruppo attuatore (38) interposto fra la trasmissione (30) articolata ed i mezzi di spinta (13) per spostare il corpo cavo (27; 52) fra la prima e la seconda posizione in risposta a spostamenti dei mezzi di spinta (13) lungo il primo asse (7) fisso.
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