ITPI20130078A1 - Processo conciario di gommatura per l'ottenimento di pelli ad elevata pienezza ed elasticità e prodotti ottenuti - Google Patents

Processo conciario di gommatura per l'ottenimento di pelli ad elevata pienezza ed elasticità e prodotti ottenuti

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ITPI20130078A1
ITPI20130078A1 IT000078A ITPI20130078A ITPI20130078A1 IT PI20130078 A1 ITPI20130078 A1 IT PI20130078A1 IT 000078 A IT000078 A IT 000078A IT PI20130078 A ITPI20130078 A IT PI20130078A IT PI20130078 A1 ITPI20130078 A1 IT PI20130078A1
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tanning
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    • CCHEMISTRY; METALLURGY
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    • C14CCHEMICAL TREATMENT OF HIDES, SKINS OR LEATHER, e.g. TANNING, IMPREGNATING, FINISHING; APPARATUS THEREFOR; COMPOSITIONS FOR TANNING
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Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
TITOLO
PROCESSO CONCIARIO DI GOMMATURA PER L’OTTENIMENTO DI PELLI AD
ELEVATA PIENEZZA ED ELASTICITA’ E PRODOTTI OTTENUTI
SETTORE TECNICO
La presente invenzione concerne un procedimento chimico compreso nel processo conciario ed idoneo ad ottenere pellami aventi peculiari caratteristiche estetiche e funzionali.
L’invenzione concerne anche pellami aventi peculiari caratteristiche estetiche e funzionali ottenuti mediante determinati processi conciari.
STATO DELL’ARTE
Il processo conciario è lungo e complesso ed è sostanzialmente un processo chimico costituito da più fasi successive intervallate da operazioni meccaniche, nel quale pelli di animale vengono rese non solo non putrescibili ma anche commercialmente appetibili con il conferimento di determinate caratteristiche di colore, morbidezza, consistenza, odore, tenacia, resistenza ed altre caratteristiche ancora.
Le pelli utilizzate nel processo conciario possono derivare da qualsiasi specie di animale terrestre, marina, anfibia o volatile, il cui utilizzo sia ovviamente consentito o regolamentato dalle normative vigenti.
L’intero processo può essere suddiviso in tre macrofasi: concia, trattamenti postconcia e rifinizione. A ciascuna di tali macrofasi appartiene una pluralità di singole fasi con scopi specifici.
La concia comprende tutte le operazioni di preparazione alla concia, dette anche di riviera, e la concia vera e propria. Le operazioni di riviera comprendono: rinverdimento, scarnatura, depilazione, calcinazione, spaccatura, decalcinazione, macerazione, sgrassaggio.
ll rinverdimento ha lo scopo di ridare alla pelle l'acqua che aveva perduto nel processo di conservazione, eliminare lo sporco, il sangue, lo sterco e il sale nel caso di pelli conservate per salatura. Viene effettuato in bottale con l'impiego di acqua, ausiliari e tensioattivi.
La depilazione serve a eliminare pelo ed epidermide, e viene quindi effettuata sempre a meno che non si debba produrre una pelle con pelo o una pelliccia. La calcinazione serve ad allentare l'intreccio fibroso della pelle. Poiché depilazione e calcinazione vengono effettuate con gli stessi prodotti chimici, in realtà le due fasi vengono condotte contemporaneamente e pertanto si parla correntemente di una fase depilazione-calcinazione o, più semplicemente, di calcinaio. La depilazione viene effettuata nel caso più frequente con agenti riducenti, in particolare solfuro di sodio (Na2S), solfidrato di sodio (NaHS) e calce (Ca(OH)2, idrossido di calcio).
La decalcinazione, la macerazione e lo sgrassaggio sono altre importanti operazioni chimiche. Con la decalcinazione viene rimossa dalla pelle gran parte della calce usata nel processo di depilazione. Come agenti decalcinanti possono essere usati acidi forti (solforico, cloridrico), acidi deboli (formico, acetico, borico etc.), oppure dei sali a dissociazione acida, come il solfato o il cloruro di ammonio. La macerazione completa l'azione della calcinazione causando un ulteriore rilassamento della struttura collagenica. A questo scopo vengono utilizzati enzimi proteolitici. Lo sgrassaggio serve a eliminare o almeno a ridurre il grasso naturale della pelle che potrebbe determinare difficoltà nell'assorbimento e fissazione dei prodotti chimici e difetti di vario tipo sul cuoio finito. Viene effettuato con l'impiego di tensioattivi ionici o non ionici.
La scarnatura è un’operazione meccanica mediante la quale vengono eliminati i residui di carne ed il tessuto adiposo dello strato sottocutaneo.
Dopo le operazioni di riviera la pelle è tuttavia ancora putrescibile e deve essere sottoposta alla concia, solitamente dopo piclaggio. Le tipologie più comuni e diffuse di concia sono la concia al cromo e la concia al vegetale mentre altri tipi di concia possono vedere impiegati reagenti come tannini sintetici, sali di fosfonio, alluminio, zirconio, aldeidi, olii o miscele di essi.
La pelle conciata è ancora soltanto un prodotto semilavorato rigido, cartonoso e dal colore caratteristico del tipo di concia con cui è stata ottenuta. Per trasformarsi in prodotto finito commerciabile deve essere sottoposta ai trattamenti post concia e di rifinizione.
I trattamenti post concia comprendono: messa a vento, pressatura, rasatura, spaccatura, riconcia, tintura, ingrasso, asciugatura, ed altri.
Messa a vento, pressatura, rasatura, spaccatura e asciugatura sono operazioni meccaniche.
Riconcia, tintura ed ingrasso sono processi chimici cardine per la determinazione delle caratteristiche merceologiche desiderate del pellame in produzione. In particolare, quello di riconcia è un trattamento opzionale con agenti ausiliari e concianti, spesso diversi da quelli utilizzati per la concia principale, che serve a modificare le caratteristiche impartite dalla concia principale. Per esempio, se si desidera produrre un cuoio meno flessibile di un cuoio al puro cromo, si effettua una riconcia con tannini vegetali. Viceversa, se si desidera produrre un cuoio più flessibile e morbido da un cuoio al puro vegetale, si effettua una riconcia al cromo. Inoltre, spesso i concianti all’alluminio, zirconio o titanio vengono utilizzati come riconcianti per ottenere un cuoio più reattivo nei confronti dei coloranti e quindi colori più intensi e brillanti.
La tintura è una operazione con cui si conferisce al cuoio il colore voluto. Viene effettuata di solito in bottale, a temperatura predefinita, con coloranti, solitamente coloranti acidi, ma anche metallorganici, cationici, reattivi, allo zolfo, ecc.
L’ingrasso è un’operazione chimica che serve ad introdurre tra le fibre della pelle un lubrificante che tenga separate le fibre stesse e consenta ad esse di scorrere le une sulle altre. In tal modo il cuoio può assumere flessibilità, morbidezza ed altre caratteristiche commercialmente apprezzate. Per l’ingrasso si usano oli o grassi di origine animale, vegetale, sintetica o minerale. Naturalmente gli oli o grassi tal quali, per poter essere utilizzabili come ingrassanti per cuoio, vengono modificati chimicamente o addizionati con emulsionanti per renderli idrosolubili e soprattutto per conferire loro una parziale capacità di legame con il cuoio. Solitamente, per rendere gli ingrassanti solubili vengono introdotti gruppi idrofili anionici (solfonati, solfatati, fosfatati, fosfonati, ecc) cationici (ammonio quaternario, ecc) o non ionici. Nel caso frequente di ingrasso con prodotti anionici, il chimismo dell’ingrasso è del tutto simile a quello della tintura per cui, a volte, tintura e ingrasso vengono effettuati contemporaneamente.
Terminate le operazioni di trattamento post-concia, ed in particolare l’asciugatura, la pelle è pronta per essere sottoposta alle delicate e complesse operazioni, sia meccaniche che chimiche, di rifinizione, utili a conferirle le caratteristiche estetiche e funzionali desiderate.
La rifinizione chimica consiste nel ricoprire la superficie della pelle con un film più o meno spesso di materiale sintetico (resine acriliche, butadieniche, poliuretaniche) o naturale (caseine, albumine, filmogeni proteici, a base di cellulosa modificata) all'interno del quale possono essere contenuti pigmenti, coloranti, opacizzanti, lucidanti, ausiliari vari. Il film può essere fatto formare sulla superficie della pelle a partire da monomeri o polimeri di diversa natura oppure può essere preformato e fatto aderire alla superficie della pelle con l'ausilio di adesivi. Nel primo caso la miscela di legante filmogeno e ausiliari viene depositata sulla superficie della pelle a spruzzo, con rulli (roll-coater), con la velatrice (produzione di "verniciato"). Nel secondo caso, il film è più frequentemente di natura poliuretanica, con disegni di fantasia, con spessori diversi, su supporti diversi dal quale viene trasferito sulla pelle. Per tale motivo questo tipo di rifinizione viene spesso indicato genericamente come "rifinizione transfer".
Nella pratica attuale, la ricerca di prodotti innovativi o altre esigenze produttive portano spesso a invertire o modificare la successione delle operazioni, arrivando prima ad eseguire la rifinizione per poi ribagnare le pelli, riconciare, tingere ed ingrassare, combinando e scambiando tutte le normali fasi del processo conciario.
Tuttavia, una differenza fondamentale tra le operazioni chimiche di rifinizione e le operazioni chimiche della fasi di concia e post-concia consiste nel fatto che mentre queste ultime sono svolte con umidità assoluta delle pelli elevata, le prime sono svolte sostanzialmente a secco, vale a dire con umidità assoluta delle pelli, sul loro peso secco, inferiore al 25% (mediamente le operazioni di rifinizione sono eseguite con umidità assoluta delle pelli inferiore al 15%, mentre le operazioni delle fasi concia e trattamenti post concia sono eseguite con umidità assoluta delle pelli solitamente superiore al 50% ed anche fino al 2000% ed oltre).
E’ noto da tempo l’utilizzo di elastomeri nelle operazioni di rifinizione. Ad esempio nel brevetto statunitense US 4,581,034 è descritto un processo di rifinizione secondo il quale alla superficie della pelle viene applicato un elastomero sintetico carbossilato ottenuto per emulsione polimerizzando acidi carbossilici insaturi, butadiene o isoprene, stirene e acrilonitrile. Il rivestimento con sostanze a base di elastomeri conferisce alla pelle caratteristiche di impermeabilità, elasticità, resistenza meccanica, tuttavia tali caratteristiche sono legate all’integrità ed all’uniformità dello strato di rivestimento superficiale.
SINTESI DELL’INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è quello di proporre un processo conciario che permetta di produrre pelli con peculiari caratteristiche estetiche e funzionali.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di proporre un processo conciario che permetta di produrre pelli che abbiano peculiari caratteristiche di aspetto gommoso, e/o di consistenza al tatto, e/o di stampabilità con i vari sistemi di stampa utilizzati nel settore, e/o di resistenza allo strappo, e/o di resistenza alla rottura del fiore, e/o di resistenza meccanica in generale, e/o di resistenza alle alte temperature e pressioni, e/o di fissaggio del colore e/o di diminuzione dell'assorbimento di acqua.
Un altro scopo è quello di proporre un processo conciario che permetta di produrre pelli che abbiano una elevata stabilità nel tempo delle relative caratteristiche estetiche e funzionali, tra cui quelle sopra elencate.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre pelli conciate ad elevata elasticità o comunque aventi peculiari caratteristiche di gommosità al tatto, e/o di consistenza al tatto, e/o di stampabilità con i vari sistemi di stampa utilizzati nel settore, e/o di resistenza allo strappo, e/o di resistenza alla rottura del fiore, e/o di resistenza meccanica in generale, e/o di resistenza alle alte temperature e pressioni, e/o di fissaggio del colore e/o di diminuzione dell'assorbimento di acqua.
Secondo un aspetto della presente invenzione gli scopi suddetti ed altri ancora sono raggiunti per mezzo di un procedimento secondo quanto espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente 1.
Le rivendicazioni dipendenti dalla rivendicazione 1 espongono altre caratteristiche della presente invenzione o varianti dell’idea di soluzione principale.
Tipicamente, il processo conciario comprende una pluralità di operazioni di trattamento chimico in fase umida, con umidità assoluta delle pelli, sul loro peso secco, superiore al 25%.
Secondo la presente invenzione, durante almeno una fase umida di detto processo conciario, viene eseguita almeno un’operazione di gommatura costituita dall’immissione nell’ambiente di trattamento di una quantità (riferita al peso secco) di elastomeri pari almeno allo 0,1% rispetto al peso salato fresco di dette pelli, oppure allo 0,5% rispetto al peso rasato umido di dette pelli, oppure all’1% rispetto al peso secco di dette pelli.
L’operazione di gommatura sopra delineata determina nelle pelli caratteristiche particolari di resistenza, consistenza e gommosità al tatto.
Vantaggiosamente, al momento dell’aggiunta dell’elastomero, l’ambiente di trattamento è anionico o cationico a pH iniziale alcalino rispetto al punto isoelettrico della pelle, condizioni nelle quali è favorita la penetrazione dell’elastomero nel derma delle pelli.
Ancora vantaggiosamente, l’operazione di gommatura è seguita da almeno una fase di trattamento di dette pelli a temperatura e/o pressione superiori ai valori ambiente.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione gli scopi precedentemente esposti ed altri ancora sono raggiunti per mezzo di un cuoio (pelle conciata) secondo quanto espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente 9.
DESCRIZIONE DELLE FORME REALIZZATIVE PREFERITE
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi del procedimento dell’invenzione risulteranno più facilmente comprensibili dalla seguente descrizione di specifici esempi di attuazione, non limitativi.
Esempio 1
Un carico di pelli destinato alla produzione di pelli idonee ad essere rifinite mediante processi di verniciatura, costituite da 100 kg di peso rasato di 1⁄2 vitelli pieno fiore, di spessore di circa 1 mm, le quali sono state conciate con concia al cromo e riconciate con tannini sintetici, resine acriliche e ingrassi sintetici, vengono sottoposte in bottale agli ulteriori trattamenti post-concia di seguito specificati.
Viene eseguita una prima operazione di lavatura immettendo nel bottale un bagno chimico costituito da una miscela di 600 kg di acqua a 30°C e 0,5 kg di ammoniaca in soluzione acquosa al 30%, e mantenendo le pelli in tale ambiente per circa 30 minuti, dopodiché le pelli vengono scolate, si esegue un ciclo di lavaggio con 200 kg di acqua e si scolano nuovamente le pelli per circa 5 minuti.
Viene quindi eseguita un’operazione di ingrasso immettendo 100 kg di acqua a 30°C e 4 kg di un prodotto chimico per ingrasso polimerico sintetico. Dopo 30 minuti di trattamento vengono aggiunti ulteriori 12 kg di prodotti chimici per ingrasso, sia sintetici che naturali, comprendenti tra l’altro solfitati naturali, per un periodo di trattamento di ulteriori 90 minuti. Infine viene aggiunto 1 kg di acido acetico con il quale il trattamento prosegue per ulteriori 30 minuti, dopodiché le pelli vengono scolate e lavate con 300 kg di acqua.
Successivamente viene eseguita una operazione di tintura aggiungendo al bagno chimico coloranti acidi e mantenendo per circa 30 minuti.
Vengono poi eseguiti più cicli di lavaggio della durata di 5 minuti ciascuno con 300 kg di acqua a 30°C fino a riportare le pelli ad un pH superiore a 4.5.
Viene poi eseguita un’operazione di riconcia della durata di 10 minuti con un bagno chimico costituito da 50 kg di acqua a 30°C e 4 kg di un riconciante aldeidico.
Successivamente, nello stesso ambiente di trattamento, viene eseguita l’operazione di gommatura aggiungendo 24 kg di un copolimero elastomerico e mantenendo l’ambiente di trattamento per 20 minuti, dopodiché vengono aggiunti 100 kg di acqua a 50°C e 3 kg di acido formico per un ulteriore durata dell’operazione di 5 minuti, al termine dei quali le pelli vengono scolate.
Viene poi eseguita un’ulteriore operazione di tintura immettendo 2 kg di un colorante acido e mantenendo per 10 minuti e quindi immettendo 2 kg di acido formico e mantenendo per ulteriori 30 minuti, dopodiché le pelli vengono scolate e lavate.
Infine, viene eseguita un’ulteriore operazione di ingrasso immettendo 200 kg di acqua a 50°C e 4 kg di un prodotto naturale solfitato per ingrasso, e mantenendo le pelli in tale ambiente di trattamento per circa 60 minuti, dopodiché vengono scolate. Vengono poi di nuovo immessi 100 kg di acqua a 50°C e 1 kg di acido formico, per una durata di 60 minuti.
Al termine le pelli vengono scolate e lavate con 300 kg di acqua e viene poi eseguita l’operazione di asciugatura la quale ha luogo in ambiente a pressione inferiore alla pressione atmosferica mantenendo le pelli a temperatura compresa tra 40°C e 45°C fino ad ottenere pelli con umidità assoluta rispetto al loro peso secco non superiore al 30%. Successivamente l’asciugatura viene completata a temperatura ambiente fino ad un valore di umidità assoluta pari al 12% (misurata con igrometro).
Le pelli ottenute possono successivamente essere sottoposte alle desiderate operazioni di rifinizione, con verniciatura finale.
I vantaggi derivanti dall’inserimento del procedimento di gommatura dell’invenzione nel processo conciario come sopra descritto, sono immediatamente evidenti nelle seguenti tabelle 1.1 e 1.2 nelle quali è eseguito un confronto tra i valori di determinate caratteristiche tecniche di una pelle conciata pronta per la successiva fase di rifinizione (preferibilmente mediante verniciatura) prodotta secondo un processo conciario convenzionale e una pelle prodotta allo stesso scopo ma che ha subito il processo di gommatura dell’invenzione secondo l’esempio sopra riportato.
Tabella 1.1
Provino Pelle non gommata Pelle gommata
N° Allungamento alla screpolatura Allungamento alla screpolatura mm mm
1 6,32 9,93
2 8,25 10,11
3 7,25 10,08
Media 7,27 10,04
Tabella 1.2
Provino Pelle non gommata Pelle gommata Provino Pelle non gommata Pelle gommata N° Carico Medio Carico Medio N° Carico Massimo Carico Massimo Strappo singolo (N) Strappo singolo (N) Strappo su due bordi (N) Strappo su due bordi (N) Longitudinale 29,8 36,7 Orizzontale 68,3 116,2 Longitudinale 36,4 55,3 Orizzontale 60,2 104,0 Trasversale 31,2 37,2 Verticale 62,2 112,3 Trasversale 34,3 43,5 Verticale 61,8 110,8 Media 32,9 43,2 Media 63,1 110,8
In particolare la Tabella 1.1 si riferisce a valori sperimentali di “Distensione e Resistenza a trazione del fiore – Metodo della biglia (UNI 11308)”, mentre la Tabella 1.2 si riferisce a valori sperimentali di “Determinazione del carico di strappo- strappo singolo (UNI EN ISO 3377-1) e strappo su due bordi (UNI EN ISO 3377-2)”.
Dalle tabelle si evince immediatamente un incremento medio di circa il 30% dei suddetti valori.
Esempio 2
Un carico di pelli in crust ex wet-blue costituite da 100 kg di peso secco di 1⁄2 vitelli francia nubuk, le quali sono state conciate con concia al cromo e riconciate con tannini sintetici e vegetali ed ingrassate con ingrassi naturali, vengono sottoposte in bottale agli ulteriori trattamenti post-concia di seguito specificati.
Viene eseguita una prima operazione di sbagnatura immettendo nel bottale un bagno chimico costituito da una miscela di 600 kg di acqua a 30°C e 0,5 kg di ammoniaca in soluzione acquosa al 30%, e mantenendo le pelli in tale ambiente per circa 30 minuti, dopodiché le pelli vengono scolate, si esegue un ciclo di lavaggio con 200 kg di acqua e si scolano nuovamente le pelli per circa 5 minuti.
Viene quindi eseguita un’operazione di ingrasso immettendo 100 kg di acqua a 30°C e 6 kg di una miscela di ingrassi polimerici sintetici. Dopo 30 minuti di trattamento vengono aggiunti ulteriori 25 kg di prodotti chimici per ingrasso, sia sintetici che naturali, comprendenti tra l’altro ingrassi anfoteri naturali ed ingrassi solfatati naturali, per un periodo di trattamento di ulteriori 90 minuti. Infine viene aggiunto 1 kg di acido acetico con il quale il trattamento prosegue per ulteriori 30 minuti, dopodiché le pelli vengono scolate e lavate con 300 kg di acqua a 30°C.
Successivamente viene eseguita una convenzionale operazione di tintura.
Vengono poi eseguiti più cicli di lavaggio della durata di 5 minuti ciascuno con 300 kg di acqua a 30°C fino a riportare le pelli ad un PH superiore a 4.5.
Viene quindi eseguita un’operazione di riconcia della durata di 10 minuti con un bagno chimico costituito da 50 kg di acqua a 30°C e 4 kg di un riconciante aldeidico.
Successivamente, nello stesso ambiente di trattamento, viene eseguita l’operazione di gommatura aggiungendo 20 kg di un copolimero elastomerico e mantenendo l’ambiente di trattamento per 30 minuti, dopodiché vengono aggiunti 100 kg di acqua a 50°C e 3 kg di acido formico per un ulteriore durata dell’operazione di 10 minuti, al termine dei quali le pelli vengono scolate.
Infine, viene eseguita un’ultima operazione chimica immettendo 100 kg di acqua a 50°C e 1 kg di acido formico, per una durata di 60 minuti.
Al termine le pelli vengono scolate e lavate con 300 kg di acqua e viene poi eseguita l’operazione di asciugatura la quale ha luogo in ambiente a pressione inferiore alla pressione atmosferica mantenendo le pelli a temperatura compresa tra 40°C e 45°C fino ad ottenere pelli con umidità assoluta rispetto al loro peso secco non superiore al 30%. Successivamente l’asciugatura viene completata a temperatura ambiente fino ad un valore di umidità assoluta pari al 12% (misurata con igrometro).
A questo punto, le pelli ottenute possono eventualmente essere sottoposte alle desiderate operazioni di rifinizione.
I vantaggi derivanti dall’inserimento del procedimento di gommatura dell’invenzione nel processo conciario come sopra descritto, sono immediatamente evidenti nelle seguenti tabelle 2.1 e 2.2 nelle quali è eseguito un confronto tra i valori di determinate caratteristiche tecniche di una pelle conciata a partire da semi terminato wet-blue prodotta secondo un processo conciario convenzionale e una pelle prodotta allo stesso scopo ma che ha subito il processo di gommatura dell’invenzione secondo l’esempio sopra riportato.
Tabella 2.1
Provino Pelle non gommata Pelle gommata
N° Allungamento alla screpolatura Allungamento alla screpolatura mm mm
1 6,89 9,89
2 7,25 10,01
3 7,89 10,18
Media 7,34 10,02
Tabella 2.2
Provino Pelle non gommata Pelle gommata Provino Pelle non gommata Pelle gommata N° Carico Medio Carico Medio N° Carico Massimo Carico Massimo Strappo singolo Strappo singolo Strappo su due bordi Strappo su due bordi N N N (N) Longitudinale 30,8 35,7 Orizzontale 67,9 115,2 Longitudinale 41,2 55,8 Orizzontale 62,3 104,8 Trasversale 31,3 37,5 Verticale 65,5 113,3 Trasversale 35,2 44,5 Verticale 64,8 110,2 Media 34,6 43,3 Media 65,1 110,9 In particolare la tabella 2.1 si riferisce a valori sperimentali di “Distensione e Resistenza a trazione del fiore – Metodo della biglia (UNI 11308)”, mentre la tabella 2.2 si riferisce a valori sperimentali di “Determinazione del carico di strappo- strappo singolo (UNI EN ISO 3377-1) e strappo su due bordi (UNI EN ISO 3377-2)”.
Dalle tabelle si evince immediatamente un incremento medio di circa il 30% dei suddetti valori.
Ovviamente, i processi sopra descritti sono soltanto esemplificativi e non limitativi ed un procedimento di gommatura secondo la presente invenzione, nonché il processo conciario del quale esso fa parte, possono essere anche notevolmente diversi.
Infatti, le pelli che, durante il processo conciario, possono essere sottoposte al procedimento di gommatura sopra descritto possono derivare da qualunque specie di animale terrestre, marina, anfibia o volatile ed il processo conciario è ottimizzato in funzione del tipo di pelle da trattare e delle caratteristiche estetiche e funzionali del cuoio da ottenere il quale, di volta in volta, può essere idoneo a realizzare piccole e grandi pelletterie, calzature, tomaie e suole da calzature, abbigliamento, arredamento, pellicceria, legatoria, articoli tecnici, sellerie, rivestimenti ed altro ancora.
Il procedimento di gommatura viene vantaggiosamente attuato per mezzo di bottali da conceria all’interno dei quali può essere creato il corretto ambiente chimico di trattamento e che contestualmente sono in grado di esercitare sulle pelli un’azione meccanica. Tuttavia, il procedimento di gommatura potrebbe anche alternativamente essere attuato in altre macchine per fase umida quali vasche a fermo, aspi, lavatrici, mescolatori o altri contenitori idonei.
Gli elastomeri utilizzati possono essere naturali o sintetici. Tra quelli naturali possono essere utilizzati ad esempio la gomma adragante, la gomma arabica ed il lattice naturale. Tra quelli sintetici possono essere utilizzati, ad esempio, polimeri e copolimeri dienici, polimeri dell’isoprene, polibutadiene, stirene, gomma nitrile, copolimeri butadienevinilpiridina, polimeri del cloro-butadiene (neoprene), polimeri e copolimeri di monoolefine, polimeri dell’isobutilene, elastomeri da polietilene, elastomeri da fluoroolefine, elastomeri acrilici, polimeri e copolimeri dell’acrilato di etile e dell’acrilato di butile, polimeri dei fluoro acrilati, gomme al polisolfuro, gomme poliestere, gomme siliconiche, lattici sintetici, gomme a base di polimeri stirene butadiene carbossilati, lattici carbossilasi metacrilato butadiene, lattici carbossilasi acrilato butadiene.
I sopra elencati elastomeri, solubili o solubilizzati in acqua, sono utilizzati singolarmente o in miscela, fra loro o con altri tipi di prodotti.
Facendo riferimento alla classificazione degli elastomeri secondo la norma DIN/ISO 1629 vengono utilizzati vantaggiosamente elastomeri o miscele di elastomeri del gruppo M in quanto conferiscono alle pelli particolari doti di resistenza.
Alternativamente, vengono utilizzati elastomeri o miscele di elastomeri sintetici del gruppo R. In generale gli elastomeri sintetici di questo gruppo donano alle pelli caratteristiche di compattezza.
Ancora alternativamente, vengono utilizzati elastomeri naturali del gruppo R. In generale gli elastomeri naturali di questo gruppo rendono le pelli più vellutate e naturali al tatto.
Ancora alternativamente, vengono utilizzati elastomeri o miscele di elastomeri del gruppo Q in quanto conferiscono particolari effetti di sofficità.
Tra i suddetti, nel procedimento di gommatura dell’invenzione non sono utilizzati elastomeri neoprenici e acrilo-nitrilici in quanto hanno una bassa resa elastica.
Preferibilmente il procedimento di gommatura avviene contestualmente o in successione a procedimenti di riconcia, tintura o ingrasso. Tuttavia, il procedimento dell’invenzione potrebbe anche essere eseguito contestualmente o in successione ad una o più delle operazioni di riviera, o anche contestualmente o in successione all’operazione di concia, disacida o fissazione. In ogni caso, è vantaggioso che, al momento dell’aggiunta dell’elastomero, l’ambiente di trattamento sia anionico a pH iniziale alcalino rispetto al punto isoelettrico della pelle e che, successivamente ad un determinato periodo di trattamento, preferibilmente della durata minima di 15 minuti, il pH venga reso acido (ancora in riferimento al punto isoelettrico della pelle), ad esempio mediante l’aggiunta di acidi quali l’acido formico, acetico, o altri acidi organici preferibilmente a catena corta. In tali condizioni è favorita inizialmente la penetrazione dell’elastomero nel derma delle pelli e successivamente la sua fissazione ed esaurimento.
Le quantità minime di elastomeri (riferite al loro peso secco) impiegati nel procedimento di gommatura dell’invenzione, riferite al peso delle pelli sono pari allo 0,1% rispetto al peso salato fresco, oppure allo 0,5% rispetto al peso rasato umido, oppure all’1% rispetto al peso secco. Ovviamente possono essere utilizzate quantità di elastomeri anche molto maggiori rispetto a quelle indicate in funzione delle caratteristiche che si desidera conferire al cuoio. Ad esempio caratteristiche delle pelli particolarmente apprezzabili si ottengono con quantità di elastomeri pari all’1% rispetto al peso salato fresco, oppure al 5% rispetto al peso rasato umido, oppure al 10% rispetto al peso secco.
Le pelli vengono mantenute in un bagno chimico contenente elastomeri per un periodo di tempo che è funzione dell'articolo desiderato e preferibilmente di almeno 5 minuti. Ciò permette una sufficiente penetrazione degli elastomeri negli strati interni più interni della pelle. Tuttavia, la concentrazione di elastomeri nel bagno chimico e la durata del trattamento sono variabili in funzione del tipo di articolo merceologicamente richiesto e/o voluto.
Il procedimento di gommatura può essere eseguito, sempre in fase umida, anche successivamente alle operazioni di rifinizione. Soprattutto in questo caso risulta particolarmente vantaggioso far seguire al procedimento di gommatura operazioni di asciugatura che avvengano in ambiente condizionato a temperatura e/o pressione maggiori rispetto a quelle ambientali. In particolare, l’asciugatura può vantaggiosamente avvenire utilizzando macchine asciugatrici sottovuoto o forni.
Le pelli che sono state sottoposte al procedimento di gommatura risultano consistenti, elastiche, gommose, hanno un’ottima stampabilità ad alta definizione, hanno ottime caratteristiche di resistenza allo strappo, ed alla rottura del fiore e migliore resistenza meccanica in generale, migliore resistenza alle alte temperature e pressioni, migliore resistenza all'assorbimento dell'acqua e allo stingimento del colore. Le pelli per articoli lisci, appaiono con fiore aderente e non soffiato; le pelli con grana bottalata sono caratterizzate dall’acquisire un aspetto molto pieno e naturale. Altresì, pelli lavorate lato carne (o spaccature) si presentano con una particolare serratura di fibra e compattezza.
I vantaggi di un procedimento secondo l’invenzione rimangono inalterati anche in presenza di ulteriori varianti o modifiche, apportate pur sempre rimanendo all’interno dell’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni seguenti.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per il trattamento di pelli compreso in una delle operazioni del processo conciario caratterizzato dal fatto che, durante almeno una fase umida di detto processo conciario viene eseguita almeno un’operazione di gommatura costituita dall’immissione nell’ambiente di trattamento di una quantità di elastomeri (riferita al peso secco del prodotto) pari almeno allo 0,1% rispetto al peso salato fresco di dette pelli, oppure allo 0,5% rispetto al peso rasato umido di dette pelli, oppure all’1% rispetto al peso secco di dette pelli.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto ambiente di trattamento è anionico o cationico a pH iniziale alcalino rispetto al punto isoelettrico della pelle.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto ambiente di trattamento è inizialmente anionico a pH alcalino rispetto al punto isoelettrico della pelle e successivamente detto ambiente di trattamento viene reso acido.
  4. 4. Procedimento secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta operazione di gommatura è seguita da almeno una fase di trattamento di dette pelli a temperatura e/o pressione superiori a quelle ambientali.
  5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta operazione di gommatura è seguita da asciugatura di dette pelli in macchine asciugatrici sottovuoto o forni fino ad un umidità assoluta di dette pelli rispetto al loro peso secco non superiore a 60%.
  6. 6. Procedimento secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto procedimento di gommatura avviene in un bottale da conceria o lavatrice, o simili macchine per fase umida, detti elastomeri essendo aggiunti ad un bagno chimico di trattamento contenuto in detto bottale o lavatrice o simili.
  7. 7. Procedimento secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti elastomeri sono solubili o solubilizzati in acqua.
  8. 8. Procedimento secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti elastomeri comprendono almeno un elastomero naturale scelto tra: gomma adragante, gomma arabica e lattice naturale; e/o almeno un elastomero sintetico scelto tra: polimeri e copolimeri dienici, polimeri dell’isoprene, polibutadiene, stirene, gomma nitrile, copolimeri butadiene-vinilpiridina, polimeri e copolimeri di monoolefine, polimeri dell’isobutilene, elastomeri da polietilene, elastomeri da fluoro-olefine, elastomeri acrilici, polimeri e copolimeri dell’acrilato di etile e dell’acrilato di butile, polimeri dei fluoro acrilati, gomme al polisolfuro, gomme poliestere, gomme siliconiche, lattici sintetici, gomme a base di polimeri stirene butadiene carbossilati, lattici carbossilasi metacrilato butadiene, lattici carbossilasi acrilato butadiene.
  9. 9. Procedimento secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detti elastomeri comprendono almeno un elastomero sintetico compreso tra lattici sintetici, gomme a base di lattici sintetici, gomme a base di polimeri stirene butadiene carbossilati, lattici carbossilasi metacrilato butadiene, lattici carbossilasi acrilato butadiene.
  10. 10. Cuoio caratterizzato dal fatto di essere ottenuto per mezzo di un processo conciario comprendente un procedimento di gommatura secondo una delle rivendicazioni precedenti.
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