ITPD20110156A1 - Dispositivo di giunzione tra componenti di un mobile - Google Patents

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ITPD20110156A1
ITPD20110156A1 IT000156A ITPD20110156A ITPD20110156A1 IT PD20110156 A1 ITPD20110156 A1 IT PD20110156A1 IT 000156 A IT000156 A IT 000156A IT PD20110156 A ITPD20110156 A IT PD20110156A IT PD20110156 A1 ITPD20110156 A1 IT PD20110156A1
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IT000156A
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Stefano Rovoletto
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Car S R L
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B12/00Jointing of furniture or the like, e.g. hidden from exterior
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Description

Dispositivo di giunzione tra componenti di un mobile
Descrizione
Ambito tecnico
La presente invenzione riguarda un dispositivo di giunzione tra componenti di un mobile, avente le caratteristiche enunciate nel preambolo della rivendicazione principale.
Sfondo tecnologico
Nel settore della produzione di mobili, e più in generale di elementi di arredo, à ̈ noto l’impiego di dispositivi di giunzione per unire e serrare tra loro componenti diversi di mobili, in particolare in forma di pannelli utilizzati in qualità di ripiani o pareti, al fine di assemblare il mobile e/o di sistemarlo in un locale nella posizione desiderata.
In particolare, sono noti dispositivi a tirante comprendenti un primo elemento di giunzione, di forma complessivamente cilindrica, il quale viene inserito in una sede ricavata in un primo componente del mobile e un secondo elemento di giunzione, conformato a perno, una cui prima estremità viene fissata in un secondo componente del mobile e la cui estremità contrapposta presenta una testa sporgente suscettibile di essere accolta e impegnata dal primo elemento di giunzione. Quest’ultimo à ̈ dotato di mezzi di aggancio della testa del secondo elemento di giunzione, così che agendo sul primo elemento di giunzione, il secondo elemento di giunzione sia tirato all’interno del primo elemento di giunzione, ottenendo in questo modo l’avvicinamento e il serraggio dei due componenti di mobile.
Un primo esempio di dispositivo del tipo sopra indicato à ̈ descritto in DE 2711280 a nome Umberto Confalonieri & C., dove il primo elemento di giunzione comprende un cilindro fisso dotato di un foro laterale di ingresso del secondo elemento di giunzione e i mezzi di aggancio comprendono un disco coassiale con il cilindro, accoppiato con facoltà di rotazione rispetto al cilindro e dotato su una sua faccia interna di un risalto a sviluppo spiraliforme in grado di agganciare una testa del secondo elemento di giunzione e di trascinarlo all’interno del cilindro lungo il risalto spiraliforme, a seguito della rotazione del disco.
Tale dispositivo prevede, tuttavia, l’impiego necessario di numerosi parti diverse che ne complicano la produzione e l’assemblaggio e ne aumentano i costi complessivi.
Un secondo esempio di dispositivo del tipo sopra indicato à ̈ descritto in EP 1455096 a nome Indaux.
Tale dispositivo comprende un primo elemento di giunzione formato da una coppia di dischi coassiali ed affacciati tra loro, sulle cui rispettive superfici interne sono ricavati rispettivi risalti spiraliformi, così da essere in grado di agganciare una testa radialmente sporgente di un perno costituente il secondo elemento di giunzione.
I dispositivi sopra citati presentano tuttavia alcuni inconvenienti, tra cui il fatto che un risalto ad andamento spiraliforme implica necessariamente che il secondo elemento di giunzione sia impegnato dal primo elemento di giunzione a partire dalla sua periferia per poi essere spostato lentamente verso il centro mediante rotazione del primo elemento di giunzione. Ciò implica tipicamente che i due componenti di mobile non possano essere a reciproco contatto all’inizio dell’operazione di avvicinamento e serraggio, ma si trovino distanziati almeno di qualche millimetro. Questa condizione, in talune situazioni, può rivelarsi svantaggiosa, in particolare quando non sia possibile o sia complicato spostare i due componenti lungo una direzione longitudinale definita dal perno formante il secondo elemento di giunzione, si pensi ad esempio al caso in cui un ripiano debba essere fissato tra due pareti contrapposte di un mobile, oppure quando uno dei due componenti sia particolarmente pesante, per cui diventi disagevole mantenere in posizione corretta di allineamento tale componente mentre viene accostato e serrato con l’altro componente agendo sul dispositivo di giunzione, si pensi ad esempio al caso in cui un piano di lavoro di una cucina debba essa essere fissato ad una parete. Anche in questo caso, sarebbe senz’altro preferibile agire sul dispositivo di giunzione quando il componente pesante à ̈ già attestato contro l’altro componente.
Descrizione dell’invenzione
Il problema alla base della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo di giunzione strutturalmente e funzionalmente concepito per superare i limiti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota citata.
Nell’ambito di tale problema à ̈ uno scopo del trovato fornire un dispositivo di giunzione che sia di semplice impiego, che presenti buone caratteristiche di resistenza a trazione e che sia realizzabile con un costo contenuto.
Questo problema à ̈ risolto e questi scopi sono conseguiti dal presente trovato mediante un dispositivo di giunzione realizzato in accordo con le rivendicazioni che seguono.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche e i vantaggi dell’invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di alcuni suoi preferiti esempi di realizzazione, illustrati a titolo indicativo e non limitativo con riferimento agli uniti disegni in cui:
− la figura 1 à ̈ una vista schematica d’assieme di un primo esempio di realizzazione di un dispositivo di giunzione realizzato secondo la presente invenzione,
− la figura 2 à ̈ una vista in scala ingrandita e in diversa prospettiva di un primo elemento del dispositivo di figura 1,
− le figure 3a e 3b sono viste in prospettiva di componenti disassemblati dell’elemento di figura 2,
− le figure 4a e 4b sono viste in pianta dei componenti disassemblati delle figure 3a e 3b,
− la figure da 5a a 5d sono viste schematiche illustranti fasi successive di assemblaggio di due componenti di un mobile in cui à ̈ impiegato il dispositivo di figura 1,
− la figura 6 à ̈ una vista schematica d’assieme di un secondo esempio di realizzazione di un dispositivo di giunzione realizzato secondo la presente invenzione,
− la figura 7 à ̈ una vista in scala ingrandita e in diversa prospettiva di un primo elemento del dispositivo di figura 6,
− le figure 8a e 8b sono viste in prospettiva di componenti disassemblati dell’elemento di figura 7,
− le figure 9a e 9b sono viste in pianta dei componenti disassemblati delle figure 8a e 8b,
− la figure da 10a a 10d sono viste schematiche illustranti fasi successive di assemblaggio di due componenti di un mobile in cui à ̈ impiegato il dispositivo di giunzione di figura 6.
Modo preferito di realizzazione dell’invenzione
Con iniziale riferimento alla figure da 1 a 5d, con 1 Ã ̈ complessivamente indicato un primo esempio di realizzazione di un dispositivo di giunzione realizzato in accordo con la presente invenzione.
Il dispositivo di giunzione 1 Ã ̈ predisposto per unire e serrare tra loro un primo e un secondo componente di un mobile, qui rispettivamente rappresentati in modo generico da un primo pannello 2 e da un secondo pannello 3, orientati in modo perpendicolare tra loro.
Resta inteso che il primo e secondo componente del mobile possono essere conformati in modo diverso e possono essere posizionati per l’accoppiamento secondo una qualsiasi altra disposizione.
Il dispositivo di giunzione 1 comprende un primo elemento di giunzione 10, a forma complessivamente cilindrica, di diametro compreso tra 20 e 35 mm, preferibilmente di 35 mm, il quale à ̈ dotato di un asse principale X, ed à ̈ suscettibile di essere accolto in una sede 4 ricavata nel primo pannello 2 con facoltà di rotazione attorno all’asse principale X. La sede 4 à ̈ aperta in corrispondenza di una superficie 2a del primo pannello 2, mentre à ̈ chiusa in corrispondenza della superficie opposta 2b, in modo tale da consentire l’inserimento del primo elemento di giunzione 10 con l’asse principale X orientato in modo sostanzialmente perpendicolare alla superficie 2a.
La sede 4 à ̈ inoltre ricavata in prossimità di un bordo 5 del primo pannello 2, ove à ̈ previsto un foro 6 comunicante con la sede 4.
Il dispositivo di giunzione 1 comprende inoltre un secondo elemento di giunzione 11, complessivamente conformato a perno ed esteso lungo un asse longitudinale Y, una cui prima estremità 12 à ̈ suscettibile di essere impegnata nel secondo pannello 3, per esempio mediante avvitamento della prima estremità 12, opportunamente filettata, in modo da sporgere da una superficie 3a del secondo pannello 3 lungo la direzione longitudinale Y con una sua seconda estremità contrapposta 13, la quale à ̈ suscettibile di impegno con il primo elemento di giunzione 10.
Il primo elemento di giunzione 10 comprende un disco interno 20, destinato ad essere appoggiato alla parete di fondo della sede 4 e un disco esterno 21, destinato ad essere rivolto verso l’esterno della superficie 2a del primo pannello 2. I dischi interno ed esterno 20, 21 sono tra loro paralleli, coassiali rispetto all’asse principale X, e su ciascuno di essi sono definite una prima superficie (indicata sui due dischi rispettivamente con 20a e 21a) rivolta rispettivamente verso l’altro disco e una seconda superficie (indicata sui due dischi rispettivamente con 20b e 21b) rivolta da parte opposta rispetto all’altro disco.
I dischi interno e esterno 20, 21 sono inoltre uniti tra loro da un perno centrale 22 esteso lungo l’asse principale X.
Il secondo elemento di giunzione 11 comprende uno stelo 14 e, in corrispondenza della seconda estremità 13, una testa 15 radialmente sporgente dallo stelo 14, sulla quale à ̈ ricavata una sede 16 suscettibile di impegno con uno strumento di avvitamento, come ad esempio un cacciavite. Inoltre, sempre in corrispondenza della seconda estremità 13 sono preferibilmente previste due alette anulari 17 e 18, radialmente sporgenti dallo stelo 14 in modo analogo alla testa 15, le quali sono distanziate a passo dalla testa 15.
Su almeno uno dei dischi interno e esterno 20, 21, sono previsti mezzi di aggancio 30 della seconda estremità 13 del secondo elemento di giunzione 11, predisposti, nel modo precisato di seguito, per agganciare il secondo elemento di giunzione 11 e trascinarlo, tra i dischi interno ed esterno 20, 21, lungo una direzione parallela all’asse longitudinale Y verso il perno centrale 22, a seguito di una rotazione del primo elemento di giunzione 10 attorno all’asse principale X, ottenendo in questo modo il serraggio del primo pannello 2 contro il secondo pannello 3.
I mezzi di aggancio 30 comprendono un primo e un secondo risalto 31 e 32, eretti dalla prima superficie 20a del disco interno 20 verso il disco 21, sviluppati secondo rispettivi archi di circonferenza aventi un medesimo centro A, spostato rispetto all’asse principale X, e diametro diverso. In particolare, il secondo risalto 32 ha un diametro minore rispetto al primo risalto 31.
Ciascun risalto 31 e 32 à ̈ eretto dalla prima superficie 20a per un’altezza compresa tra 1 e 3 mm.
Su ciascun risalto 31, 32 à ̈ definita un’estremità iniziale, dotata di una sezione trasversale rastremata e rispettivamente indicata con 31a e 32a, nonché un’estremità finale indicata rispettivamente con 31b e 32b.
Nell’esempio preferito qui descritto, sulla prima superficie 21a del disco esterno 21 sono ricavati ulteriori risalti 33 e 34, i quali risultano del tutto speculari al primo e secondo risalto 31, 32 e per la cui descrizione si può fare riferimento a quanto riportato per i risalti 31 e 32.
In una versione alternativa, non rappresentata, Ã ̈ tuttavia previsto che i risalti siano predisposti solo su uno dei due dischi 20 e 21.
La distanza tra le prime superfici 20a, 21a à ̈ convenientemente maggiore della dimensione radiale della testa 15 e delle alette anulari 17 e 18, mentre la distanza tra i risalti 31 e 33, ovvero tra 32 e 34, à ̈ inferiore alla summenzionata dimensione radiale.
Inoltre, la distanza tra il primo e il secondo risalto 31, 32 Ã ̈ maggiore dello spessore della testa 15 e delle alette anulari 17, 18.
Le estremità iniziali 31a, 32a e finali 31b, 32b dei risalti 31 e 32 sono tra loro distanziate, così che tra di esse rimangano definite sulle prime superfici 20a e 21a rispettive porzioni libere 23, 24 in corrispondenza delle quali à ̈ consentito il passaggio della seconda estremità 13 del secondo elemento di giunzione 11, in particolare della testa 15 e delle alette 17 e 18, da e verso il perno centrale 22, tra i dischi 20, 21, lungo una direzione perpendicolare all’asse principale X. Secondo un primo aspetto della presente invenzione, il centro A degli archi di circonferenza definiti dai risalti 31 e 32 à ̈ spostato rispetto all’asse principale X di una misura compresa tra 0.5 e 2 mm, lungo una direzione di sostanziale allineamento con l’estremità iniziale 31a, definendo così da parte diametralmente contrapposta la posizione angolare di massima trazione B, come meglio chiarito più avanti.
Per bloccare in una posizione di arresto predefinita lo scorrimento della testa 15 o delle alette anulari 17, 18 lungo i risalti 31, 32, Ã ̈ inoltre previsto un elemento di arresto 35, esteso in direzione sostanzialmente radiale tra i risalti 31 e 32.
Preferibilmente, l’elemento di arresto 35 à ̈ predisposto ad una distanza angolare dall’estremità iniziale 31a o 32a maggiore di 180°, così che la testa 15 o le alette anulari 17, 18 possano essere trascinate in scorrimento lungo i risalti 31 e 32 oltre la posizione di massima trazione B.
Secondo un’ulteriore caratteristica del trovato, nel disco interno 20 à ̈ ricavata, in corrispondenza della porzione libera 23, un’apertura 25 a perimetro aperto, estesa tra le estremità iniziali 31a, 32a e finali 31b e 32b dei risalti 31, 32, fino in prossimità del perno centrale 22, così da consentire l’introduzione della seconda estremità 13 del secondo elemento di giunzione 11 tra i dischi 20, 21, lungo una direzione parallela all’asse principale X.
Preferibilmente, sulla seconda superficie 21b del disco esterno 21 à ̈ previsto un indicatore 26, ad esempio conformato a freccia, il quale risulta allineato, parallelamente all’asse principale X, all’apertura 25, così da poter identificare univocamente il posizionamento dell’apertura 25 anche quando il primo elemento di giunzione à ̈ accolto nella sede 4.
Sempre sulla seconda superficie 21b del disco esterno 21 à ̈ inoltre ricavata in allineamento con l’asse principale X, una sede 27 suscettibile di essere impegnata da un utensile manovrabile da un operatore, ad esempio una chiave del tipo a brugola 28, per comandare la rotazione del primo elemento di giunzione 10.
Il perno centrale 22 à ̈ formato dall’accoppiamento di un primo manicotto 40 esteso dalla prima superficie 20a del disco interno 20 con un secondo manicotto 41 esteso dalla prima superficie 21a del disco esterno 21.
Il primo manicotto 40 comprende una porzione esterna 42, a sezione e altezza maggiore, e una porzione interna 43, a sezione ed altezza minore, mentre il secondo manicotto 41 comprende una porzione esterna 44 a sezione e altezza minore e una porzione interna 45 a sezione ed altezza maggiore.
In particolare, il primo e il secondo manicotto 40, 41 sono dimensionati in modo tale che la porzione esterna 42 del primo manicotto 40 sia calzata sulla porzione esterna 44 del secondo manicotto 41 attestandosi contro la prima superficie 21a del secondo disco 21, che la porzione esterna 44 del secondo manicotto 41 sia attestata contro la porzione interna di detto primo manicotto, e che la porzione interna 45 del secondo manicotto 41 sia inserita nella porzione interna 43 del primo manicotto 40.
Inoltre, per assemblare i due dischi 20 e 21 secondo l’orientamento angolare desiderato, vale a dire con le coppie di risalti 31, 32 e 33, 34 in allineamento rispetto all’asse principale X, e per impedire la loro rotazione relativa attorno all’asse principale X, sulle rispettive porzioni interne 43 e 45 dei manicotti 40, 41 sono previsti mezzi e contromezzi di accoppiamento a chiavetta 46, 47.
Il primo elemento di giunzione 10 Ã ̈ ottenuto per assemblaggio dei due dischi interno ed esterno 20, 21, ottenuti separatamente per stampaggio di materiale metallico, ad esempio in lega di zinco tipo zama (altrimenti nota come zamak), in corrispondenza del primo e del secondo manicotto 40, 41 in modo da formare il perno centrale 22.
Si apprezzerà che la particolare struttura del perno centrale 22, consente di ottenere eccellenti valori di resistenza a trazione del dispositivo di giunzione 1, migliorando sensibilmente le prestazioni dei dispositivi di giunzione tradizionali in cui, a parità di altre condizioni, il perno centrale era formato dall’accoppiamento di due manicotti senza la previsione della porzione esterna 42 del primo manicotto 40. Sorprendentemente, infatti, tale accorgimento consente di ottenere valori massimi di resistenza a trazione anche superiori al doppio rispetto ad un dispositivo analogo con perno centrale formato in modo tradizionale.
L’assemblaggio del primo pannello 2 con il secondo pannello 3 mediante il dispositivo di giunzione 1 avviene nei termini seguenti.
In primo luogo, il secondo elemento di giunzione 11 viene fissato al secondo pannello 3 mediante la sua prima estremità 12, filettata, con l’eventuale ausilio di un cacciavite impegnabile nella sede 16 ricavata sulla testa 15.
Al termine di questa fase, il secondo elemento di giunzione 11 sporge longitudinalmente dalla superficie 3a del secondo pannello 3 con la prima estremità 12 e buona parte dello stelo 14.
Il primo pannello 2 viene quindi accostato al secondo pannello 3 avendo cura di inserire la parte sporgente del secondo elemento di giunzione 11 nel foro 6 ricavato sul bordo 5 del primo pannello 2, in modo tale che la seconda estremità 13 del secondo elemento di giunzione 11 penetri nella sede 4.
A questo punto il primo elemento di giunzione 10 viene inserito nella sede 4 con il disco interno 20 rivolto verso il fondo della sede stessa e con l’apertura 25 allineata in corrispondenza con la seconda estremità 13 del secondo elemento di giunzione 11, avvalendosi dell’ausilio dell’indicatore 26 (vedi fig.
5c).
In questo modo, la seconda estremità 13 viene accolta tra i due dischi 20 e 21. Naturalmente, la sede 4 deve essere ricavata ad una distanza tale dal bordo 5 che il secondo elemento di giunzione 11 penetri nella sede 4 di una misura tale che la testa 15, e preferibilmente anche un’aletta anulare 17, si trovino in corrispondenza dei risalti 31, 32.
Il serraggio del dispositivo di giunzione 1 prevede quindi la rotazione del primo elemento di giunzione 10 attorno all’asse principale X, ottenuto ad esempio tramite la chiave a brugola 28. A seguito del movimento di rotazione, la testa 15 e l’aletta anulare 17 sono impegnate rispettivamente dal secondo risalto 32 e dal primo risalto 31 e, grazie all’eccentricità dei risalti 31, 32 rispetto all’asse principale X, la seconda estremità 13 viene spostata radialmente verso il perno centrale 22 fino alla posizione di massima trazione B.
Nel caso preferito qui descritto, in cui la posizione di massima trazione B à ̈ sostanzialmente in opposizione diametrale rispetto all’estremità iniziale 31a del primo risalto 31a, si ottiene che la seconda estremità 13 viene spostata radialmente verso il perno centrale 22 di una misura pari al doppio della distanza del centro A dall’asse X.
Il primo elemento di giunzione 10 à ̈ condotto in rotazione fino a quando la testa 15 e/o l’aletta anulare 17 sono riscontrati dall’elemento di arresto 35 il quale, opportunamente, à ̈ posizionato poco oltre la posizione di massima trazione B.
Si noti che la previsione di una coppia di risalti sia sul disco interno 20 che sul disco esterno 21 consente di migliorare la resistenza a trazione complessiva del dispositivo di giunzione 1, oltre a consentire di assorbire eventuali errori di posizionamento della sede 4 sul primo pannello 2.
Si noti inoltre che la previsione dell’apertura 25 consente vantaggiosamente di inserire il primo elemento di giunzione 10 nella sede 4 anche dopo che i pannelli 2 e 3 sono stati accostati.
Per disassemblare i pannelli 2 e 3 sarà sufficiente ruotare il primo elemento di giunzione 10 in senso inverso, fino a quando l’indicatore 26 risulta allineato all’asse longitudinale Y, e poi i pannelli 2 e 3 possono essere allontanati uno dall’altro, così che il secondo elemento di giunzione 11 si sfili dal primo elemento di giunzione 10 attraverso la porzione libera 23, 24.
Nelle figure da 6 a 10d à ̈ rappresentato un secondo esempio di realizzazione del trovato, complessivamente indicato con 100, in cui elementi analoghi sono identificati con gli stessi riferimenti numerici utilizzati nell’esempio precedente. Il dispositivo 100 differisce dal dispositivo 1 per il fatto che il disco interno 20 del primo elemento di giunzione 10 non prevede alcuna apertura in corrispondenza della porzione libera 23.
In questo caso, la porzione libera 23 del disco interno 20 risulta del tutto analoga alla porzione libera 24 definita sul disco esterno 21 e l’inserimento della seconda estremità 13 del secondo elemento giunzione 11 può avvenire solo quando il primo elemento di giunzione 10 à ̈ già inserito nella sede 4.
Il secondo elemento di giunzione 11 rimane invece invariato.
La presente invenzione risolve quindi il problema sopra lamentato con riferimento alla tecnica nota citata, offrendo nel contempo numerosi altri vantaggi, tra cui il fatto di consentire un utilizzo più versatile e di offrire caratteristiche superiori di resistenza a trazione.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di giunzione tra componenti di un mobile, comprendente: - un primo elemento di giunzione (10), a forma complessivamente cilindrica e dotato di un asse principale (X), il quale à ̈ suscettibile di essere accolto in una sede (4) ricavata in un primo componente (2) di detto mobile con facoltà di rotazione attorno a detto asse principale, - un secondo elemento di giunzione (11), complessivamente conformato a perno ed esteso lungo un asse longitudinale (Y), una cui prima estremità (12) à ̈ suscettibile di essere impegnata in un secondo componente (3) di detto mobile e una cui seconda estremità (13) contrapposta à ̈ suscettibile di impegno con detto primo elemento di giunzione, in cui detto primo elemento di giunzione (10) comprende un disco interno (20) e un disco esterno (21), tra loro paralleli, coassiali, su ciascuno dei quali essendo definite una prima (20a, 21a) e una seconda superficie (2ob, 21b) rivolte rispettivamente verso e da parte opposta a l’altro di detti dischi, detti dischi interno e esterno essendo uniti tra loro da un perno centrale (22) esteso lungo detto asse principale (X), su almeno uno di detti dischi interno e esterno essendo previsti mezzi di aggancio (30) di detta seconda estremità di detto secondo elemento di giunzione, così da agganciare detto secondo elemento di giunzione e trascinarlo lungo una direzione parallela a detto asse longitudinale verso detto perno centrale tra detti dischi interno ed esterno, a seguito di una rotazione di detto primo elemento di giunzione attorno a detto asse di rotazione principale, così da serrare detto primo componente di mobile contro detto secondo componente di mobile, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio (30) comprendono un primo risalto (31) eretto da detta prima superficie (20a, 21a) di almeno uno di detti dischi interno (20) ed esterno (21), detto primo risalto essendo sviluppato secondo un arco di circonferenza avente un centro (A) spostato rispetto a detto asse principale (X) di detto primo elemento di giunzione.
  2. 2. Dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 1, in cui detto primo risalto (31) à ̈ sviluppato lungo detto arco di circonferenza tra un’estremità iniziale (31a) e un’estremità finale (31b), distanziate tra loro, così da definire tra di esse una porzione libera (23) di detto almeno uno tra detti dischi interno e esterno, in corrispondenza della quale à ̈ consentito il passaggio di detta seconda estremità (13) di detto secondo elemento di giunzione (11) da e verso detto perno centrale (22) lungo una direzione perpendicolare a detto asse principale.
  3. 3. Dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 2, in cui detta estremità iniziale (31a) presenta una sezione trasversale rastremata, per favorire il riscontro di detta seconda estremità di detto secondo elemento di giunzione con detto primo risalto.
  4. 4. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, in una posizione predefinita di detti dischi interno o esterno, à ̈ previsto un elemento di arresto (35), trasversale rispetto a detto primo risalto, così da bloccare, in corrispondenza di detta posizione predefinita, lo scorrimento di detta seconda estremità di detto secondo elemento di giunzione lungo detto primo risalto.
  5. 5. Dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 4, in cui detto elemento di arresto (35) à ̈ predisposto ad una distanza angolare da detta estremità iniziale (31a) di detto primo risalto (31) maggiore di 180°.
  6. 6. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto centro (A) di detto arco di circonferenza à ̈ spostato da detto asse principale (X) in modo da risultare in sostanziale allineamento radiale con detta estremità iniziale (31a).
  7. 7. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto centro (A) di detto arco di circonferenza à ̈ spostato da detto asse principale (X) di detto primo elemento di giunzione di una misura compresa tra 0.5 e 2 mm.
  8. 8. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui su detto almeno un disco interno od esterno à ̈ ricavato un secondo risalto (32) sviluppato in modo analogo a detto primo risalto, lungo un arco di circonferenza avente stesso centro di detto primo risalto e diametro inferiore.
  9. 9. Dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 8, in cui detto secondo risalto (32) Ã ̈ interrotto in corrispondenza di detta porzione libera (23).
  10. 10. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 9, in cui detto secondo elemento di giunzione (11) comprende uno stelo (14) e, in corrispondenza di detta seconda estremità (13), almeno una testa (15) radialmente sporgente da detto stelo, detti primo e secondo risalto (31, 32) distando tra loro di una misura maggiore dello spessore di detta testa.
  11. 11. Dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 10, in cui, in corrispondenza di detta testa (15), detto secondo elemento di giunzione (11) presenta una misura trasversale, perpendicolare a detto asse longitudinale (Y), minore della distanza tra dette prime superfici (20a, 21a) di detti dischi interno ed esterno (20, 21) e maggiore della distanza tra detto primo risalto (31) e detta prima superficie dell’altro di detti dischi interno ed esterno.
  12. 12. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo risalto (31) à ̈ eretto da detta prima superficie per un’altezza compresa tra 1 e 3 mm.
  13. 13. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 12, in cui in detto disco interno (20) à ̈ ricavata un’apertura (25) in corrispondenza di detta porzione libera (23), così da consentire l’introduzione di detta seconda estremità (13) di detto secondo elemento di giunzione (11) tra detti dischi interno e esterno (20, 21), lungo una direzione parallela a detto asse principale (X).
  14. 14. Dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 13, in cui su detta seconda superficie (21b) di detto disco esterno (21) Ã ̈ previsto un indicatore (26) rivolto da parte opposta a detto disco interno (20), il quale risulta allineato, parallelamente a detto asse principale, a detta apertura (25).
  15. 15. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 14, in cui detto primo risalto (31) e/o detto secondo risalto (32) sono ricavati in modo speculare sia su detto disco interno (20) che su detto disco esterno (21).
  16. 16. Dispositivo di giunzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto perno centrale (22) à ̈ formato dall’accoppiamento di un primo manicotto (40) esteso da uno di detti dischi interno ed esterno e di un secondo manicotto (41) esteso dall’altro di detti dischi interno ed esterno, in cui in detto primo manicotto à ̈ identificata una porzione esterna (42) a sezione e altezza maggiore e una porzione interna (43) a sezione ed altezza minore e in detto secondo manicotto à ̈ identificata una porzione esterna (44) a sezione e altezza minore e una porzione interna (45) a sezione ed altezza maggiore, detti primo e secondo manicotto essendo dimensionati in modo tale che: - la porzione esterna (42) di detto primo manicotto (40) sia calzato sulla porzione esterna (44) di detto secondo manicotto (41) in modo da riscontrare detta prima superficie (20a, 21a) dell’altro di detti dischi interno ed esterno, - la porzione esterna (44) di detto secondo manicotto (41) sia attestata contro la porzione interna (43) di detto primo manicotto (40), e - la porzione interna (45) di detto secondo manicotto (41) sia inserita nella porzione interna (43) di detto primo manicotto (40).
  17. 17. Dispositivo di giunzione secondo la rivendicazione 16, in cui sulle rispettive porzioni interne (43, 45) di detti primo e secondo manicotto (40, 41) sono previsti mezzi di accoppiamento a chiavetta (46, 47) per impedire la rotazione relativa di detti dischi interno ed esterno (20, 21) attorno a detto asse principale (X).
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