ITPD20090149A1 - Dispositivo di bloccaggio in assetto di chiusura per seconde ante - Google Patents

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ITPD20090149A1
ITPD20090149A1 IT000149A ITPD20090149A ITPD20090149A1 IT PD20090149 A1 ITPD20090149 A1 IT PD20090149A1 IT 000149 A IT000149 A IT 000149A IT PD20090149 A ITPD20090149 A IT PD20090149A IT PD20090149 A1 ITPD20090149 A1 IT PD20090149A1
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Description

DISPOSITIVO DI BLOCCAGGIO IN ASSETTO DI CHIUSURA PER SECONDE ANTE
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo di bloccaggio in assetto di chiusura per seconde ante.
Sono oggi noti e ampiamente diffusi, per il bloccaggio in assetto di chiusura di una seconda anta, ad esempio di una porta a due ante, catenacci del tipo noto come 'a leva'.
Un catenaccio a leva à ̈ disposto ad incasso in corrispondenza del lato di una seconda anta a cui à ̈ associato che si affaccia, in assetto di chiusura alla corrispondente prima anta.
Tale catenaccio comprende un corpo metallico contenente una levetta di manovra cinematicamente collegata ad una barretta preposta ad essere estratta per l'impegno ad un corrispondente foro nell'assetto di chiusura della seconda anta, e ritraibile all'interno della stessa anta per l'apertura di tale seconda anta.
La levetta va generalmente ruotata di 180° per il passaggio da un assetto di estrazione ad un assetto di ritrazione per la barretta.
Tale levetta si dispone, nei due opposti assetti di fine corsa, in uno di due opposti vani sagomati per contenerla interamente in modo che essa non sporga dal corpo metallico, ma stia sotto la superficie del bordo dell'anta.
I vani presentano delle nicchie di presa dell'estremità della levetta.
Tali vani sono generalmente ampi e profondi al punto da consentire la presa solo con l'ultima falange di un dito.
Tali catenacci a leva presentano alcuni inconvenienti, il primo dei quali à ̈ relativo proprio alla generica difficoltà di presa e la scarsa maneggevolezza dell'estremità libera della levetta.
La maneggevolezza di tale levetta peggiora con il tempo in quanto la movimentazione del catenaccio diviene più difficoltosa e richiede una maggiore forza applicata dall'utilizzatore sulla levetta per determinare il movimento ad entrare o ad uscire dall'anta della barretta di bloccaggio.
Inoltre tali catenacci a leva di tipo noto, richiedono una prima azione di apertura, ed una seconda di chiusura, con l'azione di chiusura che sovente dev'essere accompagnata dalla mano libera che coopera al corretto posizionamento della seconda anta rispetto al foro sull'architrave, o sul traverso superiore, e/o sul pavimento per l'operazione di movimentazione ad uscire della barretta del catenaccio per il bloccaggio della seconda anta stessa,
Inoltre tali catenacci presentano in genere vani di presa dell'estremità della levetta che non ne consentono una presa agevole, con rischio di rottura dell'unghia della falange impegnata o di ferimento.
Infine, generalmente, ciascuna seconda anta presenta due di tali catenacci a leva, uno superiore per il bloccaggio dell'anta all'architrave, o traverso superiore, del serramento, e uno inferiore per il bloccaggio a pavimento.
L'impiego di due catenacci implica due operazioni per aprire la seconda anta e due operazioni per richiuderla, da parte di un utilizzatore, due delle quali, scomodamente piegato verso terra.
Il compito del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di bloccaggio in assetto di chiusura per seconde ante, capace di ovviare ai citati inconvenienti dei catenacci a leva di tipo noto.
Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di più semplice azionamento rispetto ai catenacci noti. Un altro scopo del trovato à ̈ quello di mettere a punto un dispositivo meno pericoloso per un utilizzatore e di efficacia non inferiore.
Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di mettere a punto un dispositivo semplice da installare nelle ante di porte, finestre, mobili, armadi e simili, alla stregua dei catenacci di tipo noto. Ancora uno scopo del trovato à ̈ quello di mettere a punto un dispositivo che con una unica operazione che consenta lo sgancio d'apertura dell'anta a cui à ̈ associato sia dal pavimento che dall'architrave del serramento, il quale dispositivo per la chiusura preveda la sola spinta dell'anta verso la posizione di bloccaggio.
Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di proporre un dispositivo di bloccaggio in assetto di chiusura per seconde ante strutturalmente semplice e di facile impiego, che possa essere prodotto con costi contenuti.
Questo compito, nonchà ̈ questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo di bloccaggio in assetto di chiusura per seconde ante, che si caratterizza per il fatto di comprendere un pulsante ad incasso, fulcrato in un corrispondente corpo di alloggiamento, e preposto ad essere premuto e ruotato determinando, tramite un elemento di rinvio, il rientro di uno scrocco normalmente spinto verticalmente verso l'architrave, o traverso superiore, o verso il pavimento, in impegno in una corrispondente sede per il bloccaggio della seconda anta a cui il dispositivo à ̈ associato.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di sei forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del dispositivo di bloccaggio secondo il trovato, illustrate, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra una vista prospettica di un dispositivo secondo il trovato in una sua prima forma realizzativa;
- la figura 2 Ã ̈ una vista laterale in sezione del dispositivo di figura 1, in un primo assetto operativo;
- la figura 3 Ã ̈ la medesima vista laterale in sezione di figura 2, in un secondo assetto operativo del dispositivo secondo il trovato;
- la figura 4 Ã ̈ una vista laterale di un dispositivo secondo il trovato in una sua seconda forma realizzativa, in un primo assetto;
- la figura 5 Ã ̈ una vista prospettica di un dispositivo secondo il trovato nella sua seconda forma realizzativa di figura 4, in un secondo assetto;
- la figura 6 Ã ̈ una vista laterale di un particolare del dispositivo secondo il trovato nella sua seconda forma realizzativa di figura 5; - la figura 7 Ã ̈ una prima vista prospettica di un dispositivo secondo il trovato in una sua quarta forma realizzativa;
- la figura 8 Ã ̈ una seconda vista prospettica del dispositivo secondo il trovato di figura 7;
- la figura 9 Ã ̈ una vista prospettica di un dispositivo secondo il trovato in una sua quarta forma realizzativa, in un primo assetto operativo; - la figura 10 Ã ̈ una ulteriore vista prospettica del dispositivo secondo il trovato come da figura 9, in un secondo assetto operativo;
- la figura 11 Ã ̈ una vista prospettica di un dispositivo secondo il trovato in una sua quinta forma realizzativa;
- la figura 12 Ã ̈ una vista prospettica di un dispositivo secondo il trovato in una sua sesta forma prospettica.
Con riferimento alle figure citate, un dispositivo di bloccaggio in assetto di chiusura per seconde ante, secondo il trovato, Ã ̈ indicato complessivamente, nella sua prima forma realizzativa rappresentata nelle figure da 1 a 3, con il numero 10.
Il dispositivo 10 comprende, un pulsante ad incasso 11, fulcrato in un corrispondente corpo 12 di alloggiamento.
Tale corpo di alloggiamento 12 Ã ̈ incassato in una seconda anta 13, in una corrispondente sede 14 ricavata in tale seconda anta 13.
Il pulsante 11, fulcrato mediante il perno 18 al corpo di alloggiamento 12, Ã ̈ preposto ad essere spinto, dall'azione manuale di un utilizzatore, verso l'interno del corpo 12 e quindi dell'anta 13 stessa.
La rotazione del pulsante 11 determina, tramite un elemento di rinvio 15, il ritiro verso l'interno dell'anta 13 di uno scrocco 16, normalmente spinto verticalmente verso l'architrave in impegno in una corrispondente sede 17 per il bloccaggio dell'anta 13.
La sede 17 definita su una placca 19 infissa nell'architrave 20, o traverso superiore.
Lo scrocco 16 Ã ̈ sospinto da una molla elicoidale 21 a sua volta compressa tra una cava assiale 22 definita internamente al corpo dello scrocco 16 ed una spina 23 fissata trasversalmente ad un manicotto 24.
Tale manicotto 24 contiene lo scrocco 16, il quale scrocco à ̈ libero di traslare in tale manicotto 24, tra un assetto di completa estrazione, schematizzato nelle figure 1 e 2, ed un assetto di completa ritrazione, completamente all'interno dell'anta 13, schematizzato in figura 3.
La corsa dello scrocco à ̈ delimitata dalla altezza di una asola passante diametrale 25, definita sul corpo dello scrocco 16 e preposta ad essere attraversata dalla spina 23, la quale spina definisce il finecorsa per lo scrocco 16, sia in un senso che nel senso opposto.
Il manicotto 24 Ã ̈ bloccato nell'anta 13 da una piastra 26, avvitata all'anta e sagomata per circondare il foro di uscita dello scrocco 16.
L'elemento di rinvio 15 à ̈ dato da un tirante, ad esempio in filo metallico, od un cavetto metallico, ma può essere dato anche da un'asta rigida, fulcrata sul pulsante 11 e fissata all'estremità opposta allo scrocco 16.
Le estremità dell'elemento di rinvio sono girevolmente vincolate, una prima estremità 28 alla parte interna del corpo dello scrocco 16, la seconda opposta estremità 29 ad una corrispondente sede definita sul pulsante 11 dalla parte rivolta verso l'interno dell'anta 13.
Tra il corpo di alloggiamento 12 ed il pulsante 11 Ã ̈ interposto un elemento elastico 30, di ritorno del pulsante 11 dalla posizione che determina l'assetto rientrato dello scrocco 16, alla posizione iniziale i cui l'assetto dello scrocco 16 Ã ̈ di estrazione.
In particolare, nell'esempio realizzativo descritto e illustrato, a titolo non limitativo del trovato, l'elemento elastico 30 Ã ̈ una molla elicoidale disposta tra un sottosquadro 32 definito sulla parte interna del pulsante 11, ed il corpo di alloggiamento 12.
Il pulsante 11 presenta un foro centrale 33 per il passaggio, e avvitamento, di un grano 34 di bloccaggio dell'estremità 29 dell'elemento di rinvio 15 in un corrispondente foro 35, aperto sul foro 33, filettato, in cui si avvita il grano 34. Nella prima forma realizzativa, esemplificativa, del trovato qui descritta, l'elemento di rinvio 15 à ̈ un filo metallico, e il pulsante 11 presenta la sua parte interna 37 sagomata ad arco, per consentire al filo di distendersi su di essa senza ledersi, quando lo stesso pulsante 11 viene spinto a ruotare verso l'interno del corpo di alloggiamento.
Il dispositivo 10 secondo il trovato funziona come segue.
Quando la seconda anta 13 Ã ̈ chiusa, ovvero disposta al di sotto dell'architrave 20, o traverso superiore, lo scrocco 16 Ã ̈ inserito nella sede 17.
Per eseguire l'apertura della seconda anta 13 Ã ̈ necessario e sufficiente premere i pulsante 11; tale pulsante 11 ruota attorno al perno 18, e pone in trazione l'elemento di rinvio 15, come da figura 3.
L'elemento di rinvio 15 tira verso l'interno dell'anta 13 lo scrocco 16, il quale fuoriesce dalla sede 17 liberando la seconda anta 13, che a questo punto può essere ruotata nel verso di apertura.
Al rilascio del pulsante 11, l'elemento elastico 30 riporta il pulsante 11 nell'assetto di riposo, e la molla elicoidale 21 spinge nuovamente verso l'esterno dell'anta 13 lo scrocco 16.
Lo scrocco 16 Ã ̈ sagomato in modo tale da presentare una parete inclinata 39 preposta ad incontrare, durante il movimento di chiusura, lo spigolo dell'architrave 20, o traverso superiore, e determinare sullo scrocco 16 stesso una spinta verso l'interno dell'anta 13 da parte dell'architrave 20 stesso, realizzando il rientro dello scrocco 16 nel proseguio della rotazione in chiusura dell'anta 13.
Quando lo scrocco 16, nel movimento di chiusura dell'anta 13, incontra la sede 17, la molla elicoidale 21 determina l'uscita sostanzialmente a scatto dello scrocco 16 e l'impegno dello scrocco 16 con la sede 17, a definire la chiusura stabile della seconda anta 13.
Il dispositivo 10, così come descritto nella sua prima forma realizzativa del trovato, esemplificativa e non limitativa, à ̈ preposto ad essere applicato alla parte alta 13a della seconda anta 13, ad operare dal basso verso l'alto.
In figura 4 Ã ̈ rappresentata una seconda forma realizzativa del dispositivo secondo il trovato, ivi indicata con il numero 110.
Tale seconda forma realizzativa del dispositivo 110 secondo il trovato, Ã ̈ preposta ad essere applicata alla parte inferiore 113b di una seconda anta 113.
Tale dispositivo 110 presenta, analogamente alla prima forma realizzativa, uno scrocco 116, un manicotto 124 che lo contiene, un pozzetto 119 da incassare a pavimento 120 definente una sede 117 per lo scrocco 116, un pulsante 111, un corpo di alloggiamento 112, ed un perno 118 per il pulsante 111, nonchà ̈ un elemento di rinvio 115.
Le figure 5 e 6 mostrano bene come lo scrocco 116 porti in estremità un rullino 140, preposto ad appoggiare al pavimento 120, consentendo lo scorrimento dello scrocco 116 su di esso senza strisciamento, salvaguardando così l'integrità del pavimento stesso.
Il funzionamento di tale dispositivo 110 à ̈ il medesimo del dispositivo 10 nella sua prima forma realizzativa, con la differenza che il pulsante 111, una volta premuto, determina il sollevamento dello scrocco 116, mentre la molla elicoidale all'interno del manicotto 124, non illustrata per semplicità, spinge lo scrocco stesso 116 verso il basso anziché verso l'alto come nella sopra descritta prima forma realizzativa.
Nelle figure 7 e 8 à ̈ rappresentato un dispositivo secondo il trovato in una sua terza forma realizzativa, di cui si evidenzia la peculiarità del pulsante, indicato con il numero 211.
Tale pulsante 211 Ã ̈ preposto a governare contemporaneamente sia uno scrocco superiore, come lo scrocco 16 descritto per la prima forma realizzativa, sia uno scrocco inferiore, come lo scrocco 116 descritto per la seconda forma realizzativa del dispositivo secondo il trovato. Il pulsante 211 Ã ̈ quindi articolato in due parti 211a e 211b, incernierate tra loro mediante un primo perno 218a, e ciascuna incernierata al corpo di alloggiamento 212 mediante un rispettivo secondo perno 218b e 218c rispettivamente.
Uno dei due secondi perni, ad esempio il secondo perno inferiore 218c, Ã ̈ anche libero di traslare in corrispondenti asole 245 definite sullo stesso corpo di alloggiamento 212.
Vi sono due elementi elastici, 230a e 230b rispettivamente, di ritorno del pulsante 211, uno per ciascuna delle due parti 211a e 211b del pulsante 211.
A ciascuna parte del pulsante 211 Ã ̈ associato un elemento di rinvio, un primo elemento di rinvio 215a per la prima parte 211a del pulsante 211, ed un secondo elemento di rinvio 215b per la seconda parte 211b del pulsante 211.
Il primo elemento di rinvio 215a governa uno scrocco inferiore, il secondo elemento di rinvio 215b governa uno scrocco superiore, come descritti nelle due precedenti forme realizzative del trovato.
Quando un utilizzatore preme centralmente il pulsante 211 si ottiene la rotazione verso l'interno delle due parti 211a e 211b del pulsante 211 stesso, con la seconda parte 211b che. oltre a ruotare, risale con il suo perno 218c rispetto al corpo di alloggiamento 212.
L'unica azione sull'unico pulsante 211 determina lo sblocco di entrambi gli associati scrocchi.
Nelle figure 9 e 10 Ã ̈ esemplificato il dispositivo secondo il trovato in una sua quarta forma realizzativa, indicata con il numero 310.
La peculiarità di tale forma realizzativa del trovato à ̈ data dal fatto che lo scrocco 316 à ̈ di tipo magnetico.
Tale scrocco 316 può presentare la sua estremità 316a in materiale ferromagnetico, preposta ad essere attratta e ad attaccarsi in chiusura contro un apposito elemento magnetico 351 posto nella sede 317 per lo scrocco 316.
In figura 10 Ã ̈ rappresentato il dispositivo 310 con pulsante 311 premuto e scrocco magnetico 316 rientrato nel manicotto 324 e anta libera.
Analogamente à ̈ realizzabile uno dispositivo a scrocco magnetico per bloccare l'anta a pavimento.
In figura 11 Ã ̈ illustrata una quinta forma realizzativa del dispositivo secondo il trovato, ivi indicata con il numero 410.
La peculiarità di tale dispositivo 410 à ̈ data dal fatto che il corpo di alloggiamento 412 per il pulsante 411 e la piastra 426, sagomata per circondare il foro di uscita dello scrocco 16 e per bloccare nell'anta il manicotto 424, sono parte di un corpo unico di supporto 460, nell'esempio descritto di profilo a L.
A tale corpo
anta.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti.
In particolare con il trovato si à ̈ messo a punto un dispositivo di più semplice azionamento rispetto ai catenacci noti, ed utilizzabile facilmente anche da soggetti con ridotte capacità fisiche, grazie al pulsante 11, il quale richiede solo di essere premuto per determinare il rientro dello scrocco 16 e l'apertura della seconda anta a cui il dispositivo 10 à ̈ associato, mentre per la chiusura della stessa à ̈ sufficiente spingere tale seconda anta fino alla posizione di innesto a scatto dello scrocco 16 nella corrispondente sede 17 o nel pozzetto 117.
Inoltre, con il trovato si à ̈ messo a punto un dispositivo meno pericoloso per un utilizzatore e di efficacia non inferiore, non essendovi nessun rischio per le dita di un utilizzatore nel premere il pulsante 11, che all'atto del rilascio viene spinto nella posizione normale di riposo dall'elemento di ritorno elastico 30, ed in tal modo si evita che vi siano vani dove un dito di un utilizzatore possa rimanere incastrato, o dove possa ferirsi.
Ulteriormente, con il trovato si à ̈ messo a punto un dispositivo semplice da installare nelle ante di porte, finestre, mobili, armadi e simili, alla stregua dei catenacci di tipo noto, soprattutto nella forma realizzativa con corpo unico di supporto 460 e 560.
In più, con il trovato si à ̈ messo a punto un dispositivo che con uno stesso unico pulsante 211 à ̈ in grado di comandare sia uno scrocco superiore che uno scrocco inferiore, semplificando di molto le operazioni di apertura di una seconda anta dotata di due catenacci a leva di tipo noto.
Non ultimo, con il trovato si à ̈ realizzato un dispositivo di bloccaggio in assetto di chiusura per seconde ante strutturalmente semplice e di facile impiego, producibile con impianti e tecnologie note, nonchà ̈ con costi contenuti.
Il trovato, così concepito, à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (10) di bloccaggio in assetto di chiusura per seconde ante, che si caratterizza per il fatto di comprendere un pulsante ad incasso (11), fulcrato in un corrispondente corpo di alloggiamento (12), e preposto ad essere premuto e ruotato determinando, tramite un elemento di rinvio (15), il rientro di uno scrocco (16) normalmente spinto verticalmente verso l'architrave (20), o traverso superiore, o verso il pavimento, in impegno in una corrispondente sede (17) per il bloccaggio della seconda anta (13) a cui il dispositivo (10) Ã ̈ associato.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che detto scrocco (16) Ã ̈ sospinto da una molla elicoidale (21), a sua volta compressa tra una cava assiale (22) definita internamente al corpo dello scrocco (16) ed una spina (23) fissata trasversalmente ad un manicotto (24), detto manicotto (24) contenendo lo scrocco (16) libero di traslare in tale manicotto (24) tra un assetto di completa estrazione, ed un assetto di completa ritrazione, la corsa dello scrocco essendo delimitata dalla altezza di una asola (25), diametralmente passante, definita sul corpo dello scrocco (16) e preposta ad essere attraversata dalla spina (23), la quale spina definisce il finecorsa per lo scrocco (16), sia in un senso che nel senso opposto.
  3. 3) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto elemento di rinvio (15) Ã ̈ dato da un tirante, ad esempio un filo od un cavo metallico, un'asta o altro elemento simile.
  4. 4) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che tra il corpo di alloggiamento (12) ed il pulsante (11) Ã ̈ interposto un elemento elastico (30) di ritorno del pulsante (11) dalla posizione che determina l'assetto rientrato dello scrocco (16), alla posizione iniziale in cui l'assetto dello scrocco (16) Ã ̈ di estrazione.
  5. 5) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di essere predisposto per l'applicazione alla parte inferiore (113b) di una seconda anta (113), detto scrocco (116) portando in estremità un rullino (140), preposta ad appoggiare al pavimento (120), consentendo lo scorrimento dello scrocco (116) su di esso senza strisciamento.
  6. 6) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto pulsante (211) Ã ̈ preposto a governare contemporaneamente sia uno scrocco superiore (16) che un scrocco inferiore (116).
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, che si caratterizza per il fatto che detto pulsante (211) Ã ̈ articolato in due parti (211a, 211b), incernierate tra loro mediante un primo perno (218a), e ciascuna incernierata al corpo di alloggiamento (212) mediante un rispettivo secondo perno (218b, 218c), uno dei due secondi perni essendo libero di traslare in corrispondenti asole (245) definite sullo stesso corpo di alloggiamento (212), detto pulsante (211) presentando due elementi elastici (230a, 230b) di ritorno del pulsante (211), uno per ciascuna delle due parti (211a, 211b) del pulsante (211), a ciascuna parte del pulsante (211) essendo associato un elemento di rinvio (215a, 215b), il primo elemento di rinvio (215a) governando uno scrocco inferiore, il secondo elemento di rinvio (215b) governando uno scrocco superiore.
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che lo scrocco (316) à ̈ di tipo magnetico,e presenta la sua estremità (316a) in materiale ferromagnetico, preposta ad attaccarsi in chiusura contro un apposito elemento magnetico (351) posto nella sede (317).
  9. 9) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che il corpo di alloggiamento (412) per il pulsante (411) e la piastra (426), sagomata per circondare il foro di uscita dello scrocco e per bloccare nell'anta il manicotto (424), sono parte di un corpo unico di supporto (460).
  10. 10) Dispositivo (10) di bloccaggio in assetto di chiusura per seconde ante, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.
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