ITMI990709U1 - Dispositivo di bloccaggio delle porte di ascensori - Google Patents

Description

Descrizione della domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo: “Dispositivo di bloccaggio delle porte di ascensori”.

DESCRIZIONE

Il presente trovato riguarda un dispositivo di bloccaggio delle porte di ascensori.

Più in particolare, il presente trovato riguarda un dispositivo di bloccaggio, e sbloccaggio in condizioni di emergenza, delle porte di cabina degli ascensori.

E’ noto che gli ascensori con porte automatiche, sia ad apertura centrale che laterale e telescopica, devono essere provvisti di dispositivi di sicurezza atti a consentire l’apertura delle porte di cabina in condizioni di emergenza; tale apertura deve essere resa possibile solo nel momento in cui la cabina dell’ascensore si trova nella zona di sbloccaggio, che sostanzialmente coincide con l allineamento della sua base al livello del piano. Detti dispositivi, la cui adozione è imposta da specifiche norme di sicurezza, sono attualmente realizzati secondo svariate tipologie le quali, pur garantendo un funzionamento adeguato, presentano alcuni inconvenienti di rilievo.

I noti dispositivi di sicurezza di cui si tratta, infatti, sono in genere costituiti da apparecchiature complesse e ingombranti, la cui installazione risulta conseguentemente laboriosa. Anche la manutenzione periodica di tali dispositivi può richiedere interventi complicati, allungando i tempi di sosta forzata dell’ impianto.

Sia i costi di installazione che quelli di manutenzione risultano quindi apprezzabilmente elevati.

Ulteriori inconvenienti si manifestano in modo ancor più palese nel momento in cui detti dispositivi devono essere sostituiti, ciò che comporta interventi radicali sull’intera apparecchiatura di movimentazione delle porte dell’ascensore.

Scopo del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti lamentati in precedenza.

Più in particolare, Io scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio in emergenza delle porte di cabina degli ascensori che risulti estremamente compatto e agevolmente installabile.

Ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di agevole accesso in fase di manutenzione periodica e, all’occorrenza, sostituibile in tempi rapidi, senza necessità di interventi lunghi e laboriosi.

Ulteriore scopo del trovato è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un dispositivo come sopra definito atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.

Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio in emergenza delle porte di cabina di ascensori che, associato al carrello dell’operatore portante due lame reciprocamente movimentabili attraverso un motore e tensionate elasticamente da una molla interposta tra le lame stesse, si caratterizza fondamentalmente per il fatto di comprendere una leva piastriforme disposta in prossimità di dette lame rispetto alle quali presenta un bordo sviluppato ortogonalmente, detta leva essendo provvista di una finestratura dalla quale sporge almeno un risalto solidale a un chiavistello basculante movimentato attraverso mezzi disposti nella serratura della porta di piano.

Le caratteristiche costruttive e funzionali del dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio in emergenza delle porte di cabina degli ascensori oggetto del trovato potranno essere meglio comprese dalla descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle allegate tavole di disegni che ne rappresentano una forma di esecuzione preferita e non limitativa e in cui:

la figura 1 rappresenta schematicamente il dispositivo del presente trovato in condizione di normale funzionamento dell’ascensore, durante la movimentazione della cabina;

la figura 2 rappresenta schematicamente lo stesso dispositivo in condizione di emergenza, con cabina posta al di fuori della zona di sbloccaggio;

la figura 3 rappresenta schematicamente lo stesso dispositivo in condizione di emergenza con cabina posta nella zona di sbloccaggio.

Con riferimento alle citate figure, il dispositivo del presente trovato, indicato nel complesso con 10, è vantaggiosamente accoppiato al carrello facente parte dell’operatore (non rappresentato) e interagisce con le convenzionali lame 12, 14 che alternativamente impediscono o permettono lapertura delle porte dell’ascensore; l’apertura, come sopra precisato, deve essere impedita allorché si verifichino situazioni di emergenza con cabina posta al di fuori della zona di bloccaggio, cioè non al piano. La tipica situazione di emergenza è quella che si verifica in caso di interruzione dell’alimentazione della corrente elettrica oppure, più raramente, in caso di rottura del motore o di una cinghia che impedisce il corretto movimento delle porte. Le lame 12, 14 sono vincolate a un convenzionale supporto 16 e, in caso di emergenza, vengono automaticamente portate a scostarsi tra loro in quanto cessa la spinta che detto motore, in sé noto, esercita per mantenerle accostate; tale scostamento delle lame 12, 14 è realizzato attraverso una molla 18 o equivalenti, schematizzata alle figure 2 e 3 e interposta fra le lame stesse. Dette ultime sono rappresentate in accostamento totale a figura 1 , cioè in condizione di normale funzionamento dell’ascensore la cui cabina risulta libera di scorrere lungo la linea o asse, indicato con 20, del relativo vano. Il dispositivo del trovato comprende una leva 22, collegata a un supporto 24, formata da un corpo piastriforme sagomato disposto in prossimità di dette lame 12, 14, in allineamento con le medesime. La leva 22 presenta, sul lato rivolto alle lame 12, 14, un bordo 22’ sviluppato ortogonalmente e prolungato, sia nella parte superiore che in quella inferiore, in un’appendice o labbro 26 orientato angolarmente; detto ultimo costituisce una imboccatura a invito per mezzi 28 atti a interagire con la stessa leva 22, come più avanti specificato in dettaglio. Il dispositivo 10 oggetto del trovato comprende, inoltre, un chiavistello basculante 30, recante a una estremità un organo o ponticello 32 di controllo della chiusura di una serratura formata dal ponticello stesso e da una complementare sede di impegno o contatto 34. Dal chiavistello basculante 30, che è fulcrato con mezzi in sé noti sul citato carrello facente parte dell’operatore, sporge un risalto 36, il quale si sviluppa ortogonalmente rispetto al chiavistello medesimo e si affaccia a una finestratura 38 formata sulla leva 22; il risalto 36 è di preferenza costituito da un perno eccentrico, fissato al chiavistello 30 in posizione tale da riscontrare il bordo 22’ della leva 22 sul fronte rivolto alla finestratura 38. Detta ultima si sviluppa lungo la leva 22 a partire da detto bordo 22’.

I citati mezzi 28 destinati a interagire con la leva 22 sono attestati in ciascuna delle serrature delle porte di piano, in sé note, una delle quali indicata complessivamente con 40 nelle allegate figure.

La serratura 40 è provvista di un braccio mobile 42 portante a una estremità un innesto 44 atto a impegnarsi in una corrispondente sede di bloccaggio 46; l’innesto 44 è disimpegnato dalla sede 46 solo nel momento in cui la cabina è in zona di sbloccaggio, cioè al piano, e consente in tal modo l apertura delle porte. Detti mezzi 28 sono vantaggiosamente costituiti da una rotella, rullino, pattino o simili, opportunamente dimensionato, fissato con un perno 28’ o equivalenti a detto braccio 42 di ciascuna delle serrature 40 delle porte di piano. Il diametro o l’estensione in larghezza dei mezzi 28 è tale per cui, in situazioni di emergenza, la leva 22 viene scostata lateralmente e movimenta il chiavistello basculante 30 attraverso gli stessi mezzi 28. In particolare, il diametro della rotella o rullino 28 è leggermente inferiore rispetto alla distanza o luce che esiste tra il bordo 22’ della leva 22 e la lama 12 in condizione di normale funzionamento, cioè quando detta lama è precisamente accostata all’altra lama 14, come da figura 1.

Allorché si verifica un’emergenza, che tradizionalmente è costituita dallinterruzione della corrente elettrica, la cabina dell’ascensore interrompe ovviamente la propria corsa nel punto in cui si trova, il più delle volte al di fuori della zona di sbloccaggio, cioè non al piano; il dispositivo del presente trovato interviene quindi per impedire l’apertura manuale delle porte sintanto che la cabina non raggiunge, tramite specifici interventi esterni, il livello coincidente con detta zona di sbloccaggio. In dettaglio, al verificarsi di tale emergenza le lame 12, 14 si scostano automaticamente tra loro, sotto l’effetto della molla 18, venendo a mancare l’azione di spinta del motore che le mantiene accostate; il chiavistello basculante resta invece fisso, con il ponticello di controllo 32 accoppiato al contatto 34. Questa condizione è schematizzata alla figura 2. Quando la cabina raggiunge, a seguito di intervento esterno, la zona di sbloccaggio, il dispositivo 10 incontra la serratura della porta di piano 40, portandosi a interagire con la rotella o rullino 28.

Quest’ultimo riscontra inizialmente il labbro inferiore o superiore 26, a seconda che la cabina sia stata condotta a scendere o a salire, del bordo 22’ della leva 22; detto labbro forma un invito di centratura per la rotella o rullino 28 che progressivamente si dispone tra lo stesso bordo 22’ e la lama 12. II diametro della rotella o rullino 28 è superiore alla luce esistente nella condizione di emergenza tra leva 22 e lama 12; tale diametro, come sopra precisato, è minore della distanza o luce esistente in condizione di normale funzionamento tra dette leva 22 e lama 12. Il rullino o rotella 28 determina quindi lo scostamento su un piano orizzontale della leva 22 rispetto alla lama 12. Essendo il risalto o perno eccentrico 36 a contatto del bordo 22’ della leva 22, in quanto sporge della finestratura 38 della leva stessa, anche il chiavistello basculante 30 viene movimentato; detto perno 36, infatti, è solidale al chiavistello medesimo. Ne consegue che quest’ultimo è condotto a basculare, determinando il disimpegno del ponticello 32 dalla complementare sede di impegno 34.

Il disimpegno del ponticello 32 rispetto alla sede 34 e lo scostamento dell’ innesto 44 rispetto alla sede 46 sono ovviamente simultanei.

Solo in queste condizioni le porte di cabina dell’ascensore possono essere aperte manualmente.

Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che il trovato consegue.

Il dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio in emergenza del presente trovato, che permette l apertura manuale delle porte di cabina solo in condizioni di sicurezza, nel rispetto delle norme vigenti, risulta estremamente compatto, presentando in pari tempo caratteristiche strutturali atte a consentirne l’agevole installazione e il facile accesso per gli interventi periodici di manutenzione. Stante la sua struttura, il dispositivo del trovato è altresì sostituibile all’ occorrenza in modo integrale, per rimpiazzare un dispositivo identico o equivalente senza comportare operazioni lunghe e laboriose.

Il trovato, così come sopra descritto e più avanti rivendicato, è stato tuttavia proposto a puro titolo esemplificativo e non critico, intendendosi che lo stesso potrà essere suscettibile di modifiche e varianti, tutte peraltro rientranti nell’ambito del concetto innovativo.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (10) di bloccaggio e sbloccaggio in condizioni di emergenza delle porte di cabina di ascensori, associato al carrello dell’operatore portante due lame (12), (14) reciprocamente movimentabili attraverso un motore e tensionate elasticamente da una molla (18) interposta tra le lame stesse, caratterizzato dal fatto di comprendere una leva piastriforme (22) disposta in prossimità di dette lame rispetto alle quali presenta un bordo (22’) sviluppato ortogonalmente, detta leva essendo provvista di una finestratura (38) dalla quale sporge almeno un risalto (36) solidale a un chiavistello basculante (30) movimentato attraverso mezzi (28) della serratura della porta di piano (40).
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (28) sono costituiti da una rotella, rullino o pattino attestato in ciascuna dell e serrature di piano (40),le contrapposte estremità del bordo (22’) della leva (22) essendo prolungate in un’appendice o labbr o (26) orientato angolarmente formante un’imboccatura a invito per gli stessi mezzi (28).
3. 3) Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il chiavistello basculante (30) è fulcrato su detto carrello dell’operatore e presenta a una estremità un ponticello (32) atto a riscontrare e a impegnarsi in una sede o contatto (34).
4. 4) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un risalto (36) è costituito da un perno eccentrico che riscontra il bordo (22’) della leva (22) allintero della finestratura (38).
5. 5) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta finestratura (38) si sviluppa lungo la leva (22) a partire dal bordo (22’) della medesima.
6. 6) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna delle serrature di piano (40) è provvista di un braccio mobile (42) recante a una estremità un innesto (44) atto a impegnarsi in una sede di bloccaggio (46).