ITMI981338A1 - Procedimento per comandare o regolare un dispositivo per applicare un fluido liquido o pastoso su una controsuperficie - Google Patents

Procedimento per comandare o regolare un dispositivo per applicare un fluido liquido o pastoso su una controsuperficie Download PDF

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ITMI981338A1
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IT
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doctor blade
pressure
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fluid
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IT98MI001338A
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Manfred Ueberschar
Thomas Klein
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Voith Sulzer Papiermasch Gmbh
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo: "Procedimento per comandare o regolare un dispositivo per applicare un fluido liquido o pastoso su una controsuperficie"
Riassunto del trovato
Un dispositivo (10) per applicare un fluido liquido o pastoso (20) su una controsuperficie mobile (20a) comprende una lama (24) a racla fissata a una traversa portante (14), laddove la posizione relativa di traversa portante e controsuperficie (20a) è variabile mediante un dispositivo di regolazione (18). Inoltre, in corrispondenza della traversa portante (14), è previsto un tubolare di pressione (28) accostabile contro la lama (24) della racla. In un procedimento per comandare/regolare questo dispositivo viene rilevato lo stato di esercizio del dispositivo di applicazione (10), vengono determinate grandezze di comando in base al risultato del rilevamento e il dispositivo di impostazione (18) e/oppure la pressione del fluido nel tubolare di pressione (28) vengono influenzati sulla base di determinate grandezze di comando. Il comando/regolazione avviene in particolare in modo tale che l'angolo di accostamento (a) della lama (24) della racla contro la controsuperficie (20a) viene mantenuto ad un valore prestabilito, in quanto viene rilevato come grandezza di stato di esercizio lo stato di tensione del tubolare di pressione (28) e per la determinazione delle grandezze di comando si tiene conto di informazioni in merito al comportamento deformatorio del tubolare di pressione (28) nonché al comportamento di flessione della lama (24) della racla.
(Figura 1)
Descrizione del trovato
L'invenzione riguarda un procedimento per comandare o regolare un dispositivo per applicare un fluido liquido o pastoso su una controsuperficie, laddove questa controsuperficie ad esempio è la superficie di un nastro di materiale mobile, specialmente di carta o cartoncino, oppure la superficie di applicazione di una unità di applicazione mobile, specialmente cilindro di applicazione, dal quale il fluido liquido o pastoso viene trasferito su un nastro di materiale di tale tipo, laddove una lama di racla per ugualizzare il fluido liquido o pastoso applicato è fissata ad una traversa portante, la cui posizione è variabile rispetto alla controsuperficie mediante un dispositivo di impostazione, laddove in corrispondenza della traversa portante è previsto un tubolare di pressione, sollecitabile con pressione di fluido ed accostabile contro la lama della racla, e inoltre nel procedimento viene rilevato il valore di almeno un parametro rappresentante lo stato di esercizio del dispositivo di applicazione, vengono determinate grandezze di comando per il dispositivo di impostazione e/oppure per la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione, sulla base del valore rilevato di almeno un parametro dello stato di esercizio e il dispositivo di impostazione oppure/e la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione vengono influenzati sulla base di determinate grandezze di comando.
Un procedimento del genere in questione è noto ad esempio dal DE 3036 274 C2. Questo procedimento viene impiegato in un dispositivo di applicazione, in cui la lama della racla mediante un tubolare di pressione viene spinta contro la controsuperficie mobile, laddove questa lama della racla da parte sua è fissata ad una traversa portante, di cui è possibile regolare la posizione relativa rispetto alla controsuperficie. All'inizio di un ciclo di funzionamento del dispositivo di applicazione la lama della racla da un operatore viene accostata contro la controsuperficie con una prestabilita forza di accostamento a pressione, laddove l'angolo di accostamento della lama della racla viene scelta preferibilmente in modo che una superficie affilata all'estremità libera della lama della racla si estende in sostanza parallelamente alla controsuperficie. Se il risultato di applicazione ottenuto con questa disposizione richiede una correzione della forza di accostamento a pressione della lama della racla contro la controsuperficie, allora la "nuova" forza di accostamento a pressione della lama sulla base di un rilevamento del risultato dell'applicazione viene impostata variando l'accostamento della traversa portante contro la controsuperficie oppure/e la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione. Tuttavia il risultato dell'applicazione ottenuto con il procedimento noto precedentemente illustrato non è completamente soddisfacente, specialmente in caso di alte velocità di movimento della controsuperficie.
L'invenzione si pone pertanto il compito di sviluppare ulteriormente un procedimento del genere menzionato all'inizio, in modo tale che sia possibile ottenere un migliore risultato di applicazione, specialmente anche per alte velocità di movimento della controsuperficie.
Per il procedimento del genere in questione questo problema viene risolto in quanto l'angolo di accostamento della lama della racla contro la controsuperficie viene mantenuto ad un valore prestabilito, in quanto viene rilevato lo stato di tensione del tubolare di pressione come un parametro di funzionamento da utilizzare per la determinazione delle grandezze di comando, e per la determinazione delle grandezze di comando si tiene conto di informazioni in merito al comportamento deformatorio del tubolare di pressione nonché informazioni in merito al comportamento flessionale della lama della racla.
Negli esami effettuati relativi alla causa delle disuniformità del risultato di applicazione, verificantesi specialmente ad alte velocità di movimento della controsuperficie, la richiedente ha rilevato che queste disuniformità derivano da modesti scostamenti della lama della racla da un andamento della sua superficie affilata, strettamente parallelo rispetto alla controsuperficie e che finora erano stati considerati come tollerabili. Tuttavia è risultato che le pressioni di afflusso dinamiche, elevate, collegate con le alte velocità di funzionamento di moderne macchine per produrre carta o cartoncino, del fluido liquido o pastoso contro la lama della racla portano alle rilevate disuniformità dell'applicazione lineare. In particolare in caso di accostamento troppo ripido della lama della racla contro la controsuperficie, come indicato in figura 3b, si hanno cosiddette "striature della racla", mentre in caso di accostamento troppo piatto della lama della racla conformemente alla figura 3c può verificarsi un eccessivo passaggio del fluido di applicazione attraverso l'intercapedine di applicazione fra lama della racla e controsuperficie.
Tuttavia il fatto di evitare i problemi precedentemente illustrati conservando l'andamento parallelo della superficie affilata della lama della racla e della controsuperficie ha comportato ulteriori problemi, poiché finora nell'attuale stato della tecnica non esiste procedimento con cui è possibile rilevare la posizione della superficie affilata rispetto alla controsuperficie durante il funzioamento in corso del dispositivo di applicazione. Tuttavia secondo l'invenzione questo problema viene evitato in quanto per il rilevamento dell'angolo di accostamento della lama della racla contro la controsuperficie e quindi nella posizione relativa di superficie affilata e controsuperficie, si ricorre ad un metodo di rilevamento indiretto, conformemente al quale si rileva lo stato di tensione del tubolare di pressione come grandezza di misurazione e si determina la linea di flessione della lama della racla sulla base di informazioni in merito al comportamento deformatorio del tubolare di pressione nonché in merito al comportamento flessionale della lama della racla. In base a questa conoscenza è possibile determinare l'angolo di accostamento della lama della racla contro la controsuperficie. Pertanto con il procedimento secondo l'invenzione è possibile conservare il parallelismo di superfici affilate e controsuperfici anche durante l'applicazione in corso e garantire quindi un soddisfacente risultato di applicazione anche ad alte velocità di movimento.
Le informazioni relative al comportamento deformatorio del tubolare di pressione e al comportamento flessionale della lama della racla possono entrare in vario modo nel procedimento secondo l'invenzione. Ad esempio queste informazioni possono essere prese in considerazione nella forma di modelli analitici, sulla base dei quali dallo stato di tensione rilevato del tubolare di pressione si calcola l'angolo di accostamento della lama della racla. Nel modello descrivente il comportamento flessionale della lama della racla possono entrare ad esempio indicazioni in merito ad altezza e spessore della lama, tipo e dimensioni del suo fissaggio sulla traversa portante e similari informazioni. D'altro canto è anche possibile tener conto di queste informazioni in merito al comportamento deformatorio del tubolare di pressione e al comportamento flessionale della lama della racla nella forma di tabelle, rispettivamente campi, di dati memorizzati in una memoria dei dati, in cui per ogni stato di tensione è memorizzato un angolo di accostamento corrispondente, laddove il contenuto di questi campi di dati è stato determinato in serie di prove effettuate prima dell'esercizio di applicazione propriamente detto.
Come parametro di esercizio, rappresentante lo stato di tensione del tubolare di pressione, può essere rilevata ad esempio la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione. In verità questa pressione del fluido in maniera usuale con l'ausilio di un circuito di regolazione viene mantenuta ad un valore costante, laddove si ottiene una variazione della forza di accostamento a pressione del tubolare di pressione contro la lama della racla aumentando rispettivamente riducendo la superficie di appoggio del tubolare di pressione sulla lama della racla. Tuttavia, una variazione della posizione della lama della racla rispetto al tubolare di pressione, ha sempre inizialmente come conseguenza un modesto aumento, rispettivamente riduzione, di pressione, che può essere rilevato ed utilizzato per determinare lo stato di tensione del tubolare di pressione. Aggiuntivamente oppure alternativamente è possibile rilevare anche direttamente la deformazione precedentemente menzionata del tubolare di pressione, ad esempio mediante strisce dilatometriche o similari e questa può essere utilizzata come un parametro di esercizio rappresentante lo stato di tensione di questo tubolare di pressione.
Se per la determinazione delle grandezze di comando si tiene conto di informazioni in merito alla posizione relativa di traversa portante e controsuperficie, allora è possibile in tal modo aumentare ulteriormente flessibilità e precisione del procedimento secondo l'invenzione, infatti una variazione della posizione relativa di traversa portante e controsuperficie influenza parimenti l'accostamento della lama della racla contro questa controsuperficie.
Inoltre è possibile rilevare anche il risultato dell'applicazione e tener conto del risultato del rilevamento per la determinazione delle grandezze di comando. Non da ultimo questa possibilità consente un funzionamento pienamente automatico del dispositivo di applicazione.
Se si rileva l'usura della lama della racla e se si tiene conto parimenti del risultato del rilevamento per la determinazione delle grandezze di comando, allora in tal modo è possibile aumentare la precisione di comando rispettivamente di regolazione, in quanto l'usura della lama della racla in seguito alla conseguente riduzione della sua altezza influenza il suo comportamento flessionale. Una possibilità assai semplice per tener conto dell'usura della lama della racla può consistere ad esempio nel rilevare la durata di esercizio della lama della racla e nel determinare lo stato di usura di volta in volta attuale della lama della racla sulla base di valori sperimentali tramite la velocità di usura.
Con il procedimento secondo l'invenzione il dispositivo ugualizzatore comprendente traversa portante e lama della racla può essere fatto funzionare mediante differenti modalità, che possono essere vantaggiose a seconda dello stato di esercizio del dispositivo di applicazione e delle proprietà della controsuperficie nonché del fluido liquido o pastoso. Conformemente ad una prima modalità di funzionamento è possibile comandare, rispettivamente regolare, la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione e/oppure il dispositivo di impostazione, in modo che la lama della racla in una sezione ortogonale alla direzione trasversale del dispositivo di applicazione assume un andamento, conformemente al quale il punto di azione del tubolare di pressione sulla lama della racla è situato dal lato di entrata di una linea di riferimento, che corrisponde all'andamento di una lama della racla, che è fissata alla traversa portante e tuttavia non è sollecitata, ossia non è sollecitata dal tubolare di pressione e non è nemmeno accostata contro la controsuperficie, e conformemente alla quale l'estremità libera della lama della racla è situata essenzialmente sulla linea di riferimento. Inoltre è anche possibile comandare, rispettivamente regolare, la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione e/oppure il dispositivo di impostazione, in modo tale che la lama della racla assume un andamento, conformemente al quale il punto di azione del tubolare di pressione sulla lama della racla si trova essenzialmente sulla linea di riferimento, e conformemente alla quale l'estremità libera della lama della racla si trova dal lato di uscita della linea di riferimento. Infine la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione e/oppure il dispositivo di impostazione possono essere anche comandati, rispettivamente regolati, in modo che la lama della racla si estende in modo tale che né il punto di azione del tubolare di pressione in corrispondenza della lama della racla e nemmeno l'estremità libera della lama della racla si trovano sulla linea di riferimento. Così pertanto nel caso citato per ultimo ad esempio è possibile che il punto di azione del tubolare di pressione in corrispondenza della lama della racla è disposto dal lato di entrata della linea di riferimento e l'estremità libera della lama della racla è situata dal lato di uscita della linea di riferimento. Nell'ulteriore sviluppo dell'invenzione viene proposto che all'inizio del comando, rispettivamente regolazione, dell'angolo di accostamento, ossia prima di mettere in funzione propriamente il dispositivo di applicazione, si effettua un'impostazione fondamentale del dispositivo di impostazione oppure/e della pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione. Questa impostazione fondamentale, come usuale nell'attuale stato della tecnica, può essere effettuata da un operatore manualmente. Tuttavia è altrettanto possibile effettuare in modo semiautomatico o pienamente automatico questa impostazione fondamentale utilizzando le possibilità del procedimento secondo l'invenzione.
L'invenzione viene illustrata più dettagliatamente in seguito in un esempio di realizzazione in base al disegno allegato.
In particolare:
la figura 1 mostra una vista laterale schematica del dispositivo ugualizzatore di un dispositivo di applicazione, che può essere fatto funzionare conformemente al procedimento secondo l'invenzione,
le figure 2a - 2c mostrano rappresentazioni schematiche grossolane per illustrare differenti modalità di esercizio del dispositivo ugualizzatore del dispositivo secondo la figura 1, e
le figure 3a - 3c mostrano rappresentazioni schematiche di differenti accostamenti della lama della racla contro la controsuperficie.
Nella figura 1 è rappresentato il dispositivo ugualizzatore 12 di un dispositivo di applicazione, indicato genericamente con 10, schematicamente ed in vista in sezione laterale. Il dispositivo ugualizzatore 12 comprende una traversa portante 14 montata regolabile su un telaio 16 del dispositivo di applicazione 10 in A. È previsto inoltre un dispositivo di azionamento di impostazione 18, con l'ausilio del quale la traversa portante 14 può essere regolata rispetto al telaio 16 per influenzare così la sua posizione relativa rispetto ad una controsuperficie 20a. Anche se in figura 1 per motivi di rappresentazione più chiara la possibilità di regolazione della traversa portante è stata rappresentata unicamente come possibilità di orientamento della traversa portante 14 attorno all'asse A, si comprende che aggiuntivamente al dispositivo di azionamento di orientamento 18 è possibile prevedere anche dispositivi di azionamento di impostazione per lo spostamento traslatorio della traversa portante in entrambe le direzioni spaziali X ed Y formanti il piano del disegno della figura 1.
La controsuperficie 20a nell'esempio di realizzazione rappresentato è la superficie di un cilindro di applicazione 20, dal quale il mezzo di applicazione 22 viene trasferito su un non rappresentato nastro di materiale, specialmente di carta o cartoncino. La controsuperficie 20a però potrebbe essere formata parimenti direttamente dalla superficie di un nastro di materiale di tale tipo, sul quale viene applicato direttamente l'agente liquido o pastoso 22.
Sulla traversa portante 14 è fissata una lama 24 di racla, specialmente per mezzo di un tubolare di pressione 26 su una sezione di sostegno 14a della traversa portante. Le condutture di adduzione del fluido in pressione al tubolare di pressione 26 non sono rappresentate in figura 1 per ragioni di chiarezza. L'estremità libera 24a della lama 24 della racla è accostata contro la controsuperficie 20a, e precisamente in modo tale che una superficie affilata 24b della lama 24 della racla si estende in sostanza parallelamente alla controsuperficie 20a, come è rappresentato in figura 1 superiormente a destra nel dettaglio ingrandito.
Per accostare a pressione la lama 24 della racla contro la controsuperficie 20a in corrispondenza della traversa portante 14 è previsto un tubolare di pressione 28 agente sulla lama della racla fra la sua estremità di fissaggio 24c e l'estremità libera 24a di questa. La pressione esistente nella cavità 28a del tubolare di pressione 28 viene rilevata per mezzo di un sensore di pressione 30 e tramite una linea 32 viene trasmessa ad una unità di comando, rispettivamente di regolazione, 34 comandante una valvola non rappresentata di regolazione della pressione, in modo tale che viene mantenuta sostanzialmente costante la pressione nell'interno 28a tramite la conduttura di adduzione 36 del fluido in pressione.
Se, ad esempio, aumenta ora la pressione idrodinamica del fluido di applicazione 22, che si rileva in corrispondenza della lama 24 della racla dal lato di entrata, allora ciò provoca una deviazione dell'estremità libera 24a della lama 24 della racla, in figura 1 verso sinistra, ossia in direzione di movimento L della controsuperficie 20a, per cui il tubolare di pressione 28 viene deformato in modo tale che la sua superficie di appoggio sulla lama 24 della racla aumenta. In seguito all'aumento della superficie di appoggio, a pressione interna costante del tubolare di pressione 28, aumenta anche la forza di accostamento a pressione del tubolare di pressione 28 contro la lama 24 della racla, cosicché viene limitata la deviazione della lama 24 della racla dipendente dalla pressione della corrente. Aumentando leggermente la pressione nel tubolare di pressione 28 è possibile compensare di nuovo la deviazione della lama 24 della racla dipendente dalla pressione della corrente.
Nella figura 1 la lama 24 della racla, in rappresentazione fortemente semplificata, presenta un andamento rettilineo. Naturalmente ciò non corrisponde alle condizioni effettive. Anzi la lama 24 della racla sotto l'influenza del punto di fissaggio 24c sulla traversa portante 14, del tubolare di pressione 28 nonché della pressione di afflusso idrodinamica nell'ambito della controsuperficie 20a, assumerà un andamento curvo. Differenti andamenti curvi di tale tipo sono rappresentati nelle figure 2a fino a 2c, in merito alle quali più avanti verranno forniti maggiori dettagli.
In seguito all'alta pressione di afflusso idrodinamica, agente all'estremità libera 24a della lama 24 della racla, nonché in seguito all'elevata pressione di accostamento del tubolare di pressione 28 contro la lama 24 della racla, questa lama 24 assume un andamento incurvato in misura maggiore che in precedenza nel caso di minore pressione di afflusso. Per impostare la distanza di applicazione desiderata fra la superficie affilata 24b della lama 24 della racla e la controsuperficie 20a la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione 28 dovrà essere ancora una volta aumentata leggermente, per impostare così di nuovo la distanza di applicazione desiderata.
In seguito ad una variazione della linea di flessione della lama 24 della racla però cambia anche l'angolo di accostamento α della lama 24 della racla contro la controsuperficie 20a, laddove questo angolo di accostamento α è l'angolo che viene formato dalla tangente T alla controsuperficie 20a nell'ambito del punto di accostamento 38 della lama 24 della racla con una retta G approssimante l'andamento dell'estremità libera 24a della lama 24 della racla (vedere figura 3a). Per l'ottenimento di un soddisfacente risultato di applicazione è importante — come già illustrato in precedenza — che la superficie affilata 24b della lama 24 della racla durante l'applicazione si estenda sempre in sostanza parallelamente alla controsuperficie 20a, ossia che l'angolo di accostamento desiderato α della lama 24 della racla, e più precisamente della sua estremità libera 24a, rispetto alla controsuperficie 20a viene mantenuto sempre entro stretti limiti di tolleranza. In particolare si dovranno evitare situazioni con angolo di accostamento eccessivamente ottuso (vedere figura 3b; α' > α) oppure angolo di accostamento eccessivamente acuto (vedere figura 3c; a" < a).
Qualora lo scostamento della superficie affilata 24b dal parallelismo rispetto alla controsuperficie 20a, scostamento collegato con l'ulteriore aumento precedentemente indicato della pressione interna del tubolare di pressione 28, dovesse superare una misura non più tollerabile secondo l'invenzione, allora per la correzione, ossia per ripristinare lo stretto parallelismo fra superficie affilata 24b e controsuperficie 20a, si può ricorrere anche alla regolabilità della traversa portante 14 rispetto alla controsuperficie 20a. A tale scopo il dispositivo di comando, rispettivamente di regolazione, 34 tramite una linea dei dati 40 riceve addotte informazioni in merito alla posizione di volta in volta attuale della traversa portante 14, e da parte sua l'unità di comando rispettivamente di regolazione 34 tramite una linea di segnalazione 42 fornisce i segnali di impostazione, consideranti la correzione precedentemente indicata, al dispositivo di impostazione 18.
Inoltre nella figura 1 è indicata la possibilità di influenzare il profilo trasversale dello strato, applicato sulla controsuperficie 20a, di fluido di applicazione 22, ossia il profilo di applicazione in una direzione Q perpendicolare al piano del disegno. A tale scopo il tubolare di pressione 28 è supportato in un profilato flessibile 44 alloggiato scorrevole in una rientranza I4b della traversa portante 14. In direzione trasversale Q della traversa portante 14 è prevista una pluralità di organi di impostazione 46, che nell'esempio di realizzazione rappresentato secondo la figura 1 sono eseguiti come viti di impostazione 46 azionabili manualmente, che possono essere formati parimenti tuttavia da attuatori teleazionabili. Con l'ausilio di queste viti 46 il tubolare di pressione 28 in direzione trasversale Q della traversa portante 14 può essere accostato sezionalmente in misura differente contro la lama 24 della racla.
Lo stato di tensione del tubolare di pressione 28 può essere determinato aggiuntivamente od alternativamente al rilevamento della pressione in esso esistente, mediante il sensore di pressione 30 anche sulla base del suo stato di deformazione. A tale scopo ad esempio si possono prevedere strisce dilatometriche 50, i cui segnali di rilevamento tramite una linea di segnalazione indicata in figura 1 con linea a tratto e punto vengono trasmessi all'unità di comando, rispettivamente di regolazione, 34. In maniera analoga per la determinazione delle grandezze di comando è possibile tener conto anche di risultati di misurazione fornenti informazioni in merito al risultato di applicazione ottenuto. A tale scopo ad esempio in figura 1 è previsto un sensore di applicazione 52. Il segnale di sensore di questo e di ulteriori rilevatori, rappresentanti lo stato di esercizio del dispositivo di applicazione 10, vengono addotti all'unità di comando rispettivamente di regolazione 34 tramite aggiuntive entrate di segnalazione 54 e possono essere presi in considerazione per la determinazione delle grandezze di comando per la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione 28 e per il dispositivo di accostamento 18.
Nelle figure 2a, 2b e 2c, in modo grossolanamente schematico, sono rappresentate tre differenti linee di flessione delle lame 24 di racla, che corrispondono a tipiche modalità di funzionamento del dispositivo ugualizzatore 12. In tutte e tre le figure è riportata tratteggiata una linea di riferimento R, che corrisponde all'andamento di una lama 24 di racla, che è fissata in 24c sulla traversa portante 14 e tuttavia non è sollecitata sia dalla pressione di afflusso del fluido di applicazione 22 sia anche dal tubolare di pressione 28. Inoltre la sollecitazione della lama 24 della racla da parte del tubolare di pressione 28 è indicata di volta in volta in modo grossolanamente schematico mediante una freccia, laddove il punto di azione del tubolare di pressione 28 sulla lama 24 della racla è indicato con 28b. In tutte e tre le figure naturalmente il punto di fissaggio 24c della lama 24 della racla sulla traversa portante 14 si trova sulla linea di riferimento R.
Conformemente alla modalità di funzionamento, rappresentata in figura 2a, del dispositivo ugualizzatore 12, la lama 24 della racla assume un andamento curvo , conformemente al quale il punto di azione 28b del tubolare di pressione 28 sulla lama 24 della racla è disposto dal lato di entrata della linea di riferimento R, mentre la lama 24 della racla è accostata essenzialmente sulla linea di riferimento R contro la controsuperficie 20a. Conformemente alla figura 2b, la lama 24 della racla è curvata in modo tale che il punto di azione 28b del tubolare di pressione 28 sulla lama 24 della racla si trova essenzialmente sulla linea di riferimento R, mentre il suo punto di accostamento a pressione 38 è disposto dal lato di uscita di questa linea di riferimento R (andamento V2). Conformemente ad una terza modalità di funzionamento, che potrebbe essere considerata come combinazione delle modalità di funzionamento secondo le figure 2a e 2b, conformemente alla figura 2c la lama 24 della racla è incurvata in modo tale che né il punto di azione 28b del tubolare di pressione 28 e nemmeno il punto di azione 38 della lama 28 della racla sulla controsuperficie 20a sono disposti sulla linea di riferimento R (V3). Più precisamente il punto di azione 28b del tubolare di pressione 28 nell'esempio di realizzazione rappresentato conformemente alla figura 2c è disposto dal lato di entrata della linea di riferimento, mentre la lama 24 della racla dal lato di uscita della linea di riferimento R è accostata contro la controsuperficie 20a in 38.
Indipendemente dalla modalità di funzionamento considerata come quella più favorevole per la rispettiva operazione di applicazione, influenzando lo stato di accostamento del tubolare di pressione 28 contro la lama 24 della racla nonché influenzando eventualmente la posizione relativa di traversa portante 14 e controsuperficie 20a, considerando i campi di dati memorizzati nell'unità di comando o di regolazione 34 e che prendono in considerazione in primo luogo il comportamento deformatorio del tubolare di pressione 28 e in secondo luogo il comportamento flessionale della lama 24 della racla, è possibile sempre provvedere in maniera affidabile affinché in primo luogo la distanza di applicazione della superficie affilata 24b dalla controsuperficie 20a presenti il valore desiderato, ma d'altro canto anche la superficie affilata 24b si estende in sostanza parallelamente alla controsuperficie 20a.

Claims (10)

  1. Rivendicazioni 1. Procedimento per comandare, rispettivamente regolare, un dispositivo (10) per applicare un fluido liquido o pastoso (22) su una controsuperficie (20a), laddove questa controsuperficie (20a) è ad esempio la superficie di un nastro di materiale mobile, specialmente di carta o cartoncino, oppure la superficie di applicazione di una unità di applicazione mobile (20), in particolare cilindro di applicazione, da cui il fluido liquido o pastoso viene trasferito su un nastro di materiale di tale tipo, laddove una lama (24) di racla per ugualizzare il fluido liquido o pastoso applicato è fissata ad una traversa portante (14), la cui posizione rispetto alla controsuperficie (20a) è variabile mediante un dispositivo di impostazione (18), laddove inoltre in corrispondenza della traversa portante (14) è previsto un tubolare di pressione (28) sollecitabile con pressione del fluido e accostabile contro la lama (24) della racla, in cui il procedimento comprende le seguenti fasi: rilevamento del valore di almeno un parametro rappresentante lo stato di funzionamento del dispositivo di applicazione (10), - determinazione di grandezza di comando per il dispositivo di impostazione (18) oppure, la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione (28), in base al valore rilevato di almeno un parametro dello stato di funzionamento, e influenzamento del dispositivo di impostazione (18) oppure/e influenzamento della pressione del fluido, esistente nel tubolare di pressione (28), sulla base delle grandezze di comando definite, caratterizzato dal fatto che l'angolo di accostamento (a) della lama (24) della racla contro la controsuperficie (20a) viene mantenuto ad un valore prestabilito, in quanto lo stato di tensione del tubolare di pressione (28) viene rilevato come un parametro di funzionamento da utilizzare per la determinazione delle grandezze di comando, e per la determinazione delle grandezze di comando si tiene conto di informazioni in merito al comportamento deformatorio del tubolare di pressione (28) nonché di informazioni in merito al comportamento flessionale della lama (24) della racla.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la pressione del fluido (mediante 30) esistente nel tubolare di pressione (28) viene rilevata come un parametro di esercizio rappresentante lo stato di tensione di questo tubolare di pressione (28).
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che una deformazione, derivante dalla sollecitazione a pressione, del tubolare di pressione (28) (mediante 50) viene rilevata come un parametro di esercizio rappresentante lo stato di tensione di questo tubolare di pressione (28).
  4. 4. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 3, caratterizzato dal fatto che per la determinazione delle grandezze di comando (fornite tramite 40) si tiene conto di informazioni in merito alla posizione relativa di traversa portante (14) e controsuperficie (20a).
  5. 5. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 4, caratterizzato dal fatto che viene rilevato (mediante 52) il risultato dell'applicazione e si tiene conto del risultato del rilevamento per la determinazione delle grandezze di comando.
  6. 6. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 5, caratterizzato dal fatto che viene rilevata l'usura della lama (24) della racla e si tiene conto del risultato del rilevamento per la determinazione delle grandezze di comando .
  7. 7. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 6, caratterizzato dal fatto che la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione (28) oppure/e il dispositivo di impostazione (18) vengono comandati, rispettivamente regolati, in modo tale che la lama (24) della racla in una sezione perpendicolare alla direzione trasversale Q del dispositivo di applicazione (10) assume un andamento ( ), conformemente al quale il punto di azione (28b) del tubolare di pressione (28) sulla lama (24) della racla si trova dal lato di entrata di una linea di riferimento R corrispondente all'andamento di una lama (24) della racla, che è fissata alla traversa portante (14) e tuttavia non è sollecitata, ossia né è sollecitata dal tubolare di pressione (28) e nemmeno è accostata contro la controsuperficie (20a), e conformemente alla quale l'estremità libera (24a, rispettivamente 38) della lama (24) della racla si trova essenzialmente sulla linea di riferimento (R).
  8. 8. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 6, caratterizzato dal fatto che la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione (28) oppure/e il dispositivo di impostazione (18) vengono comandati, rispettivamente regolati, in modo tale che la lama (24) della racla in una sezione ortogonale alla direzione trasversale (Q) del dispositivo di applicazione (10) assume un andamento (V2), conformemente al quale il punto di azione (28a) del tubolare di pressione (28) sulla lama (24) della racla si trova essenzialmente su una linea di riferimento (R) corrispondente all'andamento di una lama (24) della racla, che è fissata alla traversa portante (14) e tuttavia non è sollecitata, ossia né è sollecitata dal tubolare di pressione (28) e nemmeno è accostata contro la controsuperficie (20a), e conformemente alla quale l'estremità libera (24a, rispettivamente 38) della lama (24) della racla si trova dal lato di uscita della linea di riferimento (R).
  9. 9. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 6, caratterizzato dal fatto che la pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione (28) oppure/e il dispositivo di impostazione (18) vengono comandati, rispettivamente regolati, in modo tale che la lama (24) della racla in una sezione ortogonale alla direzione trasversale (Q) del dispositivo di applicazione (10) assume un andamento (V3) , conformemente al quale né il punto di azione (28a) del tubolare di pressione (28) sulla lama (24) della racla e nemmeno l'estremità libera (24a, rispettivamente 38) della lama (24) della racla si trovano su una linea di riferimento (R) corrispondente all'andamento di una lama (24) della racla che è fissata alla traversa portante (14) e tuttavia non è sollecitata, ossia né è sollecitata dal tubolare di pressione e nemmeno è accostata contro la controsuperficie (20a).
  10. 10. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 9, caratterizzato dal fatto che all'inizio del comando o della regolazione dell'angolo di accostamento (a) da parte di un operatore, oppure automaticamente, viene attuata un'impostazione fondamentale del dispositivo di impostazione (18) oppure/e della pressione del fluido esistente nel tubolare di pressione (28).
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