ITMI972028A1

ITMI972028A1 - Snodo girevole omocinetico con serbatoio del lubrificante

Info

Publication number: ITMI972028A1
Application number: IT97MI002028A
Authority: IT
Inventors: Jacob Achim; Jacob Werner
Original assignee: Loehr & Bromkamp Gmbh
Priority date: 1996-09-21
Filing date: 1997-09-05
Publication date: 1999-03-05
Also published as: GB2317436A; GB9719005D0; US5954587A; ES2147094B1; JP3041777B2; GB2317436B; ES2147094A1; FR2753754A1; DE19638779C1; IT1294723B1; FR2753754B1; JPH10148218A

Description

alla parte esterna (1) mediante le sfere (13) e la gabbia (14) da un lato e mediante un elemento di comando (18), disposto fra la parte esterna (1) e la parte interna (6), dall'altro lato, sul centro di piegatura (0) dello snodo. Per tenere di riserva lubrificante selettivamente nella zona delle due superfici di guida (9, 14), fra di loro a contatto, è prevista una cappa di tenuta (21) coprente almeno in parte la superficie esterna della gabbia, rispettivamente una superficie di tenuta (19) associata a questa. Poiché in tal modo si ottiene una migliore lubrificazione è possibile utilizzare anche grassi lubrificanti più semplici, e precisamente quelli impiegati ad esempio in cuscinetti a rotolamento.

(Figura 1)

Descrizione del trovato

L'invenzione riguarda uno snodo girevole omocinetico con una parte esterna cava, che nella propria superficie interna presenta piste di movimento esterne disposte distribuite sul contorno, con una parte interna, che nella propria superficie esterna presenta piste di movimento interne, disposte distribuite sul contorno, e una superficie di guida sferica, laddove rispettivamente una pista di movimento esterna con la contrapposta pista di movimento interna alloggia una sfera per trasmettere coppie, con una gabbia che presenta una superficie di guida sferico-cava e una superficie esterna della gabbia, che è disposta fra la superficie interna della parte esterna e la superficie esterna della parte interna e guida le sfere mediante finestre, con un primo elemento di raccordo, che è accoppiato con la parte esterna e chiude lo snodo verso un lato, con una seconda parte di raccordo, che è eseguita come perno d'albero, la quale è accoppiata con la parte interna, e con un manicotto di tenuta, che è fissato in primo luogo sulla parte esterna e in secondo luogo sulla seconda parte di raccordo e chiude lo snodo verso l'altro lato, e con un lubrificante, laddove la gabbia cava con la propria superficie di guida è guidata sulla superficie di guida sferica della parte interna ed entrambe sono centrate con i loro centri sul centro di piegatura dello snodo, attorno al quale la parte esterna e la parte interna eseguono reciprocamente movimenti angolari.

Tali snodi girevoli omocinetici sono coperti da un manicotto di tenuta. Lo snodo così chiuso a tenuta presenta una carica di grasso lubrificante, la quale riempie per una parte sostanziale il volume libero fra gli elementi conduttivi dello snodo e fra il manicotto di tenuta e la parte esterna, rispettivamente il secondo elemento di raccordo.

Come già descritto nel DE-AS 22 05 798 un guasto del manicotto comporta un collassamento della lubrificazione e quindi di regola un'avaria dello snodo. In snodi girevoli omocinetici, che possono eseguire soltanto movimenti angolari, il manicotto deve scavalcare l'intero spazio costruttivo fra la parte esterna e il secondo elemento di raccordo. Corrispondentemente grande risulta la quantità di lubrificante da immettere. Durante il funzionamento si verifica il pericolo che nel corso del tempo si raccolga lubrificante sostanzialmente nel manicotto di tenuta e che quindi non sia più disponibile sufficientemente lubrificante in corrispondenza delle parti da lubrificare effettivamente e che si trovano in reciproco contatto di scorrimento. Inoltre il lubrificante che si trova nel manicotto di tenuta lo sollecita in quanto ruota insieme ad esso. Per questo motivo nel DE-AS 22 05 798 è stato proposto di prevedere aggiuntivamente un ulteriore punto di fissaggio per il manicotto di tenuta sulla gabbia. A tale scopo la gabbia è dotata di un'appendice corrispondente. In verità in tal modo si riduce la sollecitazione meccanica del manicotto di tenuta, ma non si risolve il problema di rendere disponibile in quantità sufficiente lubrificante in corrispondenza dei punti da lubrificare effettivamente.

L'invenzione si pone pertanto il compito di realizzare uno snodo girevole omocinetico, in cui le parti che si trovano fra di loro in contatto a scorrimento, e precisamente in particolare gabbie e parte interna, vengono alimentate sufficientemente con lubrificante in corrispondenza delle loro superiici di scorrimento.

Secondo l'invenzione questo problema viene risolto in quanto sul secondo elemento di raccordo è fissata una cappa di tenuta, che si impegna sulla superficie esterna della gabbia su una parte formante ima superficie di tenuta, laddove la superficie di tenuta è di conformazione sferica e presenta un centro, centrato sul centro di piegatura dello snodo, e che la cappa di tenuta è chiusa a tenuta con la propria estremità, impegnantesi sulla superficie di tenuta, rispetto a detta superficie di tenuta e fra cappa e secondo elemento di raccordo da un lato nonché fra parte interna e gabbia dall'altro lato è delimitato un serbatoio del lubrificante, laddove la gabbia almeno con una parte della sua superficie di guida, con angolazione di parte esterna e parte interna reciprocamente si porta in contatto con il lubrificante contenuto nel serbatoio del lubrificante.

In questa esecuzione è vantaggioso che in snodi, nei quali sussiste un contatto a scorrimento fra la gabbia e la parte interna, è ora disponibile direttamente nell'ambito di queste superfici di scorrimento un serbatoio di lubrificante servente ad alimentare le superfici di scorrimento con lubrificante. Il lubrificante non viene nemmeno mosso fuori da questa zona in seguito alle risultanti forze centrifughe, poiché il serbatoio è racchiuso, ossia sostanzialmente lubrificante può fuoriuscire dal serbatoio del lubrificante soltanto in direzione verso le superfici di scorrimento da lubrificare. In tal modo risulta possibile che in tutte le situazioni di sollecitazione essenziali si ottiene uno stato di lubrificazione corrispondente ad un attrito fluido. Con la riserva del lubrificante in prossimità dei punti di lubrificazione si ottiene un attrito fluido, cosicché è possibile utilizzare lubrificanti per cuscinetti, che sono compatibili con il movimento di rotolamento e sono in grado di bagnare di nuovo rapidamente superfici di scorrimento sovraccaricate, che, anche in caso di sollecitazione d'urto, si portano per breve tempo nella condizione di attrito misto o di attrito secco, per produrre di nuovo attrito fluido. Fra la gabbia e la cappa di tenuta non si dovrà produrre un'assoluta ermeticità. È sufficiente quando è garantito che viene sostanzialmente trattenuto il lubrificante.

Per avere a disposizione una quantità di lubrificante sufficientemente grande nel serbatoio del lubrificante, nell'esecuzione dell'invenzione è previsto che fra la seconda parte di raccordo e la parte interna è disposta una rientranza anulare facente parte del serbatoio del lubrificante. Affinché possibilmente non si impedisca l'angolazione di parte esterna e parte interna e si ottenga inoltre una soluzione economicamente conveniente, è inoltre previsto che la cappa è rappresentata da una parte in lamiera a parete sottile ed è sostenuta in una cava della seconda parte di raccordo con una sezione di fissaggio. Per facilitare il fissaggio della cappa di tenuta è previsto che sia fessurata la sezione di fissaggio della cappa che si impegna nella cava.

Per un'ulteriore possibilità di esecuzione è previsto che la cappa sia rappresentata da una parte sagomata in materiale sintetico presentante un collare come sezione di fissaggio, con cui essa è montata in una cava del secondo elemento di raccordo e con un labbro di tenuta poggia all'estremità di una campana, raccordata alla sezione di fissaggio, sulla superficie di tenuta della gabbia.

In snodi omocinetici, che sono impiegati in alberi laterali e servono ad azionare direttamente le ruote di un veicolo, compaiono numeri di giri dell'ordine di grandezza fino a 2.800 giri al minuto. In uno snodo girevole omocinetico, che dovrà essere impiegato come snodo a funzionamento veloce, ad esempio nel tratto longitudinale di un autoveicolo, compaiono numeri di giri fino a 10.000 giri al minuto. Tuttavia tali snodi di regola devono eseguire soltanto piccoli angoli di piegatura. I previsti manicotti di tenuta tuttavia sono soggetti a sollecitazioni particolarmente alte, provocate dalle forze centrifughe, risultanti dagli alti numeri di giri, per effetto del lubrificante rotante nel manicotto di tenuta.

Per tali casi di impiego con piccoli angoli di piegatura e alti numero di giri nell'esecuzione dell'invenzione è previsto che alla parte esterna è associato un anello di tenuta con almeno un labbro che chiude a tenuta rispetto alla superficie esterna della cappa. In una tale forma di realizzazione il manicotto di tenuta rimane sostanzialmente privo di lubrificante. Il lubrificante è racchiuso esclusivamente nella zona dei componenti, dello snodo, e precisamente parte esterna, parte interna e gabbia, nonché nella cappa di tenuta e nell'anello di tenuta.

Complessivamente per la soluzione prevista è vantaggioso il fatto che è possibile utilizzare grassi lubrificanti relativamente economici per lubrificare gli snodi omocinetici, e precisamente quelli impiegati anche per cuscinetti a rotolamento. Infatti usualmente per snodi omocinetici si impiegano grassi lubrificanti presentanti una quantità di lubrificante solido. Tuttavia una tale quantità è svantaggiosa relativamente al movimento di rotolamento delle sfere per la trasmissione delle coppie. Differenti varianti di realizzazione sono rappresentate schematicamente nei disegni e illustrate dettagliatamente in base a questi.

In particolare:

la figura 1 mostra una sezione longitudinale attraverso una prima forma di realizzazione con una cappa di tenuta per delimitare un serbatoio del lubrificante, laddove la cappa di tenuta è eseguita come parte sagomata in lamiera e lo snodo è rappresentato nella posizione distesa;

la figura 2 mostra lo snodo girevole omocinetico secondo la figura 1 in posizione angolata;

la figura 3 mostra un'altra forma di realizzazione, in cui aggiuntivamente fra la parte esterna e la gabbia è disposto un ulteriore elemento di tenuta nella forma di un anello di tenuta, laddove lo snodo è concepito per l'impiego come snodo girevole omocinetico a funzionamento veloce;

la figura 4 mostra uno snodo girevole omocinetico in sezione longitudinale, in posizione distesa, laddove si impiega una parte sagomata in materiale sintetico come cappa di tenuta; e

la figura 5 mostra un'ulteriore forma di realizzazione con una cappa di tenuta, che è eseguita come parte sagomata in lamiera e in cui rispetto alla figura 3 si è scelta una forma di realizzazione modificata dell'anello di tenuta per chiudere a tenuta lo spazio fra la parte esterna e la gabbia.

Lo snodo girevole omocinetico secondo le figure 1 e 2 comprende una parte esterna 1, eseguita come parte sagomata in lamiera che presenta nella sua superficie interna 2, con distribuzione periferica attorno all'asse longitudinale 4, piste 3 di movimento esterne. Le piste 3 di movimento esterne si estendono secondo piani meridiani attorno all'asse longitudinale 4.

La parte esterna 1 è chiusa per mezzo di un primo elemento di raccordo 5 presentante un perno ed una sezione a guisa di flangia, che è inserita nella parte esterna 1 ed è accoppiata con questa tramite un procedimento di saldatura a bassa termicità.

Nella cavità della parte esterna 1 è inserita la parte interna 6. Questa possiede un asse longitudinale 7 e piste di movimento interne 10, che rispetto a questa sono distribuite perifericamente nella sua superficie esterna 8 e si estendono secondo piani meridiani. Rispettivamente una pista di movimento esterna 3 e una pista di movimento interna 10 si fronteggiano reciprocamente e formano una coppia. Inoltre la parte interna 6 sulla propria superficie esterna 8 forma una superficie di guida 9 eseguita come parte di una superficie sferica. Inoltre la parte interna 6 possiede un foro, in cui è inserito un secondo elemento di raccordo 12 conformato come albero tubolare. Entrambi sono accoppiati fra di loro solidali alla rotazione per mezzo di una dentatura e inoltre per il fissaggio assiale di entrambi reciprocamente è previsto un anello di sicurezza.

Fra la superficie esterna del secondo elemento di raccordo 12 e la parte interna 6 è ricavata una rientranza anulare 11. Questa è ottenuta mediante un ingrandimento del foro della parte interna 6 su una sezione parziale. Inoltre la parte interna 6 verso il primo elemento di raccordo 5 possiede una superficie sferica.

Nelle piste di movimento esterne 3 e interne 10, che si fronteggiano a coppie, è alloggiata rispettivamente una sfera 13 servente alla trasmissione delle coppie fra la parte esterna 1 e la parte interna 6. Queste sfere 13 sono sostenute per mezzo di una gabbia 14.

A tale scopo la gabbia 14 con una superficie di guida sferica 15, prevista nella sua cavità, è guidata sulla superficie di guida 9 della parte interna 6. Entrambe le superfici 9 e 15 precedentemente menzionate sono centrate sugli assi longitudinali 4, 7 nel centro di piegatura O dello snodo. Per la guida delle sfere 13 la gabbia 14 presenta finestre 17. La gabbia 14 possiede una superficie esterna 16, di cui è rappresentata almeno una sezione, e precisamente la superficie di tenuta 19, per mezzo di una superficie sferica il cui centro si trova parimenti nel centro di piegatura 0 dello snodo. La superficie esterna 16 della gabbia 14 tuttavia rispetto alla superficie interna 2 della parte esterna 1 presenta una distanza, ossia non la tocca. In direzione assiale la parte interna 6 è centrata con la gabbia 14 rispetto alla parte esterna 1 per mezzo di un elemento di comando 18 nel centro costruttivo di piegatura 0 dello snodo. L'elemento di comando 18 presenta una superficie parziale sferica cava, contro la quale poggia la parte interna 6 con una corrispondente superficie sferica, laddove l'elemento di comando stesso a sua volta poggia su una superficie dell'elemento di raccordo 5 estendentesi radialmente rispetto all'asse longitudinale 4. Rispetto a questo essa può eseguire in direzione radiale movimenti di impostazione. L'unità costruttiva inoltre è chiusa a tenuta per mezzo di un manicotto di tenuta 20, che con il proprio grande diametro è fissato sulla superficie esterna della parte esterna 1 e con il proprio piccolo diametro è fissato sull'elemento di raccordo 12. Per tenere basso l'attrito nello snodo girevole omocinetico relativamente alle parti che si toccano e scorrono l'una sull'altra, è previsto un lubrificante, che almeno in parte riempie volume libero fra i componenti dello snodo e inoltre riempie almeno una parte del volume rimanente fra il manicotto di tenuta 20 e l'elemento di raccordo 12.

Per tenere tuttavia di scorta lubrificante specialmente nell'ambito delle superfici, scorrevoli l'una sull'altra, di gabbia 14 e parte interna 6 e renderlo disponibile per la lubrificazione, è prevista una cappa di tenuta 21, che, partendo dalla sezione di fissaggio 23, con la quale essa è fissata in una cava 24 del secondo elemento di raccordo 12 è conformata a campana.

Per facilitare il montaggio la sezione di fissaggio 23 della cappa di tenuta 21 è eseguita fessurata. La superficie interna 22 della cappa di tenuta 21 corrispondentemente alla superficie di tenuta sferica 19 nell'ambito della superficie esterna 16 della gabbia 14 è eseguita sferica e almeno in parte si impegna sulla superficie di tenuta 19. Nell'intercapedine fra la gabbia 14, la rientranza anulare 11 della parte interna 6, la superficie esterna del secondo elemento di raccordo 12 e la cappa di .tenuta 21 è ricavato il serbatoio 30 del lubrificante, in cui è tenuto di scorta per i componenti precedentemente menzionati del lubrificante per lubrificare i partner di scorrimento situati in questa zona. Come è rilevabile specialmente dalla figura 2, la gabbia 14 in caso di angolazione affonda profondamente in questo spazio libero, cosicché la sua superficie di guida 15 si porta in contatto con il lubrificante che si trova nel serbatoio 30 del lubrificante e fa pervenire questo nell'intercapedine fra i due partner di scorrimento, e precisamente la superficie di guida 15 e la superficie di guida 9 della parte interna per la loro lubrificazione. Da entrambe le posizioni, come quelle rappresentate dalle figure 1 e 2, risulta anche evidente che con l'angolazione rimane conservato il serbatoio di lubrificante.

Fra la gabbia 14 e la parte esterna 1 nel presente esempio di realizzazione di uno snodo girevole omocinetico non sussistono contatti superficiali. Si verifica ivi attrito sostanzialmente fra le sfere 13 e le piste di movimento esterno 3.

Nella figura 3 si è scelta una forma di realizzazione modificata per una riserva di lubrificante, in quanto si tratta di una riserva per uno snodo che viene impiegato come snodo rotante ad alti numeri di giri. Ad esempio tali snodi possono essere impiegati nel tratto di trasmissione motrice fra il motore anteriore e il cambio di velocità di un autoveicolo e il differenziale dell'assale posteriore. Per tenere piccola la quantità di lubrificante e tenerla lontana dal manicotto di tenuta 20, nell'esempio di realizzazione secondo la figura 3 alla parte esterna 1 è associato aggiuntivamente un anello di tenuta 27 presentante sul proprio lato interno labbri 28 destinati a poggiare sulla superficie esterna 29 della cappa di tenuta 21. In tal modo è chiuso tutto l'interno dello snodo girevole omocinetico. Pertanto il grasso lubrificante non può portarsi normalmente nel manicotto di tenuta 20. D'altro canto ciò significa che il manicotto di tenuta 20 non viene nemmeno sollecitato dal grasso lubrificante che ruota concomitantemente. Inoltre il foro 31 dell'anello di tenuta 27 è eseguito in modo da rappresentare una battuta di movimento per il secondo elemento di raccordo 12 rispetto alla parte esterna 1. Con la cappa di tenuta 21 si ottiene una chiusura del lubrificante, come è stato illustrato in relazione alle figure 1 e 2, mentre l'anello di tenuta 27 provvede inoltre affinché anche il lubrificante nella zona rimanente venga trattenuto dal fuoriuscire.

La figura 4 mostra una forma di realizzazione modificata per la cappa di tenuta 21' rispetto alla cappa di tenuta secondo le figure 1 fino a 3. La cappa di tenuta 21' è una parte sagomata in materiale sintetico con una sezione di fissaggio 23' che è eseguita come collare e si impegna in una cava relativamente piatta 24' del secondo elemento di raccordo 12. Partendo dalla sezione di fissaggio 23 la cappa di tenuta 21' è conformata a campana. La campana 25 alla propria estremità libera reca un albero di tenuta 26, con cui essa poggia sulla superficie di guida sferica 15 della gabbia per la chiusura a tenuta. La cappa di tenuta 21' mantiene racchiuso parimenti un serbatoio di lubrificante 30, cosicché le superfici di guida 9, 15 cooperanti fra di loro vengono alimentate sufficientemente con lubrificante. Anche in questo caso la chiusura del sistema verso l'esterno viene ottenuta mediante un manicotto di tenuta 20.

Nell'esempio di realizzazione secondo la figura 5 per la chiusura a tenuta di un serbatoio 30 del lubrificante nella zona fra gabbia 14, parte interna 6 e secondo elemento di raccordo 12 è prevista una cappa di lamiera 21', la cui superficie interna almeno in parte copre la superficie di tenuta 19 della gabbia 14, cosicché anche in caso di angolazione è garantito uno spazio 30 del lubrificante sostanzialmente chiuso. Inoltre la cappa di tenuta 21' presenta una sezione di fissaggio 23' nella forma di un manicotto, che all'estremità comprende una sezione curvata verso l'interno, con cui esso si impegna in una cava 24" del secondo elemento di raccordo 12. Per la chiusura a tenuta fra la parte esterna 1 e il secondo elemento di raccordo 12 è parimenti previsto un manicotto di tenuta 20. Aggiuntivamente per la chiusura a tenuta dell'interno dello snodo girevole omocinetico è previsto un anello di tenuta 27', che è fissato sulla parte esterna 1 e sulla propria superficie, rivolta verso l'asse longitudinale, è dotato di labbri 28' serventi all'appoggio sulla superficie esterna sferica 29' e alla chiusura a tenuta rispetto a guesta.

In tutti gli esempi di realizzazione secondo le figure 3 fino a 5 la struttura fondamentale dello snodo girevole omocinetico corrisponde a quella descritta in relazione alle figure 1 e 2.

Legenda

1 Parte esterna

2 Superficie interna

3 Pista di movimento esterna

4 Asse longitudinale della parte esterna 5 Primo elemento di raccordo

6 Parte interna

7 Asse longitudinale della parte interna 8 Superficie esterna della parte interna 9 Superficie di guida della parte interna 10 Pista di movimento interna

11 Rientranza anulare

12 Secondo elemento di raccordo

13 Sfera

14 Gabbia

15 Superficie di guida della gabbia

6 Superficie esterna della gabbia

17 Finestra

8 Elemento di comando

9 Superficie di tenuta della gabbia

0 Manicotto di tenuta

1, 21', 21" Cappa di tenuta

2 Superficie interna della cappa di tenuta 3, 23', 23" Sezione di fissaggio della cappa di tenuta 4, 24', 24" Cava del secondo elemento di raccordo 25 Campana

26 Labbro di tenuta

27 27' Anello di tenuta

28 28' Labbro

29 29' Superficie esterna cappa

30 Serbatoio lubrificante

31 Foro

0 Centro di piegatura dello snodo

Claims

Rivendicazioni l. Snodo girevole omocinetico con una parte esterna cava (1), che nella sua superficie interna (2) presenta piste di movimento esterne (3) disposte distribuite sul contorno, con una parte interna (6), che nella propria superficie esterna (8) presenta piste di movimento interne (10), disposte distribuite sul contorno, e una superficie di guida sferica (9), laddove rispettivamente una pista di movimento esterna (3) con la contrapposta pista di movimento interna (10) alloggia una sfera (13) per la trasmissione delle coppie, con una gabbia (14) che presenta una superficie di guida sferico-cava (15) e una superficie esterna (16), è disposta fra la superficie interna (2) della parte esterna (1) e la superficie esterna (8) della parte interna (6) e guida le sfere (13) mediante finestre (17), con un primo elemento di raccordo (5), che è accoppiato con la parte esterna (1) e chiude lo snodo verso un lato, con una seconda parte di raccordo (12), che è eseguita come perno d'albero ed è accoppiata con la parte interna (6), e con un manicotto di tenuta .(20), che in primo luogo è fissato sulla parte esterna (1) e in secondo luogo sulla seconda parte di raccordo (12), e che.chiude lo snodo verso l'altro lato, e con un lubrificante, laddove la gabbia cava (14) con la propria superficie di guida (15) è guidata sulla superficie di guida sferica (9) della parte interna (6) ed entrambe sono centrate con i loro centri sul centro di piegatura (O) dello snodo, attorno al quale la parte esterna (1) e la parte interna (6) eseguono movimenti angolari reciproci, caratterizzato dal fatto che sul secondo elemento di raccordo (12) è fissata una cappa di tenuta (21, 21', 21"), la quale si impegna sulla superficie esterna (16) della gabbia su una parte formante una superficie di tenuta (19), laddove la superficie di tenuta (19) è di conformazione sferica e presenta un centro centrato sul centro di piegatura (O) dello snodo, e che la cappa di tenuta (21, 21', 21") è chiusa a tenuta rispetto alla superficie di tenuta (19) con la propria estremità impegnantesi sulla superficie di tenuta (19), e fra cappa (21, 21', 21") e secondo elemento di raccordo (12) da un lato nonché parte interna (6) e gabbia (14) dall'altro lato è delimitato un serbatoio (30) del lubrificante, laddove la gabbia (14), almeno con una parte della sua superficie di guida (15), in caso di angolazione reciproca di parte esterna (1) e parte interna (6), si porta in contatto con il lubrificante contenuto nel serbatoio (30) del lubrificante.
2. Snodo girevole omocinetico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che fra la seconda parte di raccordo (12) e la parte interna (6) è disposta una rientranza anulare (11) che fa parte del serbatoio (30) del lubrificante.
3. Snodo girevole omocinetico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la cappa (21) è rappresentata da una parte in lamiera a parete sottile ed è sostenuta in una cava (24) della seconda parte di raccordo (12) con una sezione di fissaggio (23).
4. Snodo girevole omocinetico secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la sezione di fissaggio (23) della cappa (21) impegnantesi nella cava (24) è fessurata.
5. Snodo girevole omocinetico secondo la rivendicazione lr caratterizzato dal fatto che la cappa (21') è rappresentata da una parte sagomata in materiale sintetico presentante un collare come sezione di fissaggio (23'), con cui essa è inserita in una cava (24') del secondo elemento di raccordo (12) e con un labbro di tenuta (26) all'estremità di una campana (25), raccordantesi alla sezione di fissaggio (23'), poggia sulla superficie di tenuta (19) della gabbia (14).
6. Snodo girevole omocinetico secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 5, caratterizzato dal fatto che alla parte esterna (1) è associato un anello di tenuta (27, 27') con almeno un labbro (28, 28') che chiude a tenuta rispetto alla superficie esterna (29, 29') della cappa.