ITMI961825A1 - Carda con dispositivo per la separazione di fibre estranee - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Nel trattamento del cotone per la cardatura è necessario pulire il cotone. Nel caso di certe impurità, in particolare in nastri, tessuti e fogli in plastica, tuttavia, i normali procedimenti di pulitura non sono adeguati. Una parte di queste impurità rimane spesso nel cotone ed è mischiata con questo così intimamente, che viene cardata con esso e in seguito viene perfino tessuta nel filato.

A questo punto od anche prima durante la tessitura si verificano rotture del filo, che comportano costosi tempi di fermata. A volte le fibre estranee si notano soltanto nel tessuto già finito, per esempio durante la tintura e comportano costi elevati a causa dell'abbassamento della qualità.

Una possibilità di ridurre il numero delle fibre estranee nel filato consiste nell'inserire ulteriori speciali pulitori nel meccanismo preliminare, che asportano in maniera mirata le fibre estranee, come è descritto in CH 665430.

Un'altra possibilità è quella di integrare i pulitori del filato, normalmente comunque presenti, con un adatto dispositivo in modo che essi possano assumere questo compito.

Per questo scopo sono stati sviluppati speciali pulitori del filato, che durante la fase di riavvolgimento in ogni caso necessaria, possono distinguere le fibre estranee in base al loro colore dal cotone ed eventualmente avviare la rimozione di un pezzo di filato. Tali pulitori del filato sono descritti per esempio in EP 0 197763 ed EP 0399 945.

Le caratteristiche dinamiche delle macchine di riavvolgimento richiedono una certa lunghezza minima del pezzo di filato asportato. Con ciò la quantità del cotone separato è molte centinaia di volte maggiore di quella delle fibre estranee. Inoltre l'interruzione della fase di riavvolgimento riduce il rendimento della macchina, poiché si hanno costosi tempi passivi. Il procedimento illustrato è pertanto relativamente antieconomico.

C'è quindi un interesse per un dispositivo, che permetta, in un punto adatto della linea di lavorazione del cotone, di rimuovere le fibre estranee assieme ad una quantità relativamente piccola di fibre di cotone e senza interrompere il processo produttivo.

L'invenzione, le cui caratteristiche fondamentali sono descritte nella rivendicazione 1, risolve questo problema come viene descritto in seguito in base alla figura 1.

La figura 1 mostra schematicamente una sezione del lato estrazione o scarico di una cardatrice di tipo usuale. Gli elementi rappresentati dalla cardatrice sono: cilindro scaricatore 2, rullo ugualizzatore 3, rulli di schiacciamento 4 e cilindri di calandratura 5.

Il velo 1 giacente sulla guarnitura del cilindro scaricatore, viene guidato dal basso verso il rullo ugualizzatore. Così facendo esso passa davanti al sensore 6. Il sensore rileva corpi, che presentano un colore differente da quello del cotone grezzo. Esso è costituito da una pluralità di elementi sensori, per esempio di dispositivi secondo EP 0399 945 o simili. Ogni singolo elemento è collegato, tramite un'unità di ritardo ed un generatore d'impulsi, con una valvola 7. Le valvole 7 collegano di volta in volta un ugello d'aspirazione 8 con la camera di depressione 9. Gli ugelli d'aspirazione 8 sono disposti in due file sfalsate di un mezzo passo. Essi occupano l'intera larghezza del cilindro scaricatore 2. Con una larghezza di ugello di circa 1,5 cm sono necessari per esempio 2 x 50 ugelli e naturalmente anche 100 elementi sensori.

Quando un elemento sensore rileva una fibra estranea, la menzionata unità di ritardo fa si che la relativa valvola 7 apra solo quando la corrispondente posizione del velo in seguito alla rotazione del cilindro scaricatore 2, è proprio davanti al relativo ugello d'aspirazione 8. La valvola si apre solo per un breve tempo dell'ordine dei millisecondi. La depressione della camera 9 genera una breve corrente d'aria attraverso l'ugello d'aspirazione 8. Questo strappa le fibre fuori dalla guarnitura. Le fibre si raccolgono poi sul filtro 10 nella camera di depressione 9. Da là esse possono venire rimosse per esempio alla sostituzione dei vasi. Si raccomanda di prevedere sul cilindro scaricatore un generatore d'impulsi, che comanda le unità di ritardo, poiché si deve mantenere non il tempo, bensì l'angolo di rotazione. Un'unità di ritardo può allora essere costituita da un contatore.

Inoltre è vantaggioso prevedere iniettori al posto delle valvole, che vengono alimentati con aria compressa. Allora per comandare quest'aria compressa sono di nuovo necessarie delle valvole. Ma queste possono essere notevolmente più piccole e guidano solo aria pulita, priva di fibre.

In una cardatrice di tipo costruttivo normale il velo è accessibile solo sul cilindro scaricatore. Là la guarnitura rende difficoltoso sia il rilevamento delle fibre estranee, poiché si genera un segnale di sottofondo notevole sia il loro allontanamento, poiché essa impedisce l'afflusso di aria.

Un rimedio è offerto da una cardatrice, in cui l'ugualizzazione del feltro viene effettuato con aria, come è rappresentatao in figura 2.

Qui il velo viene staccato mediante una corrente d'aria, proveniente da un pettine di ugelli 12, dal bordo del cilindro scaricatore 2'· Il senso del moto del velo risulta dall'intensità della corrente d'aria e dalle velocità periferiche del cilindro scaricatore e dei rulli di schiacciamento 4'. Con un dimensionamento giusto, il velo vola in un canale, che lo porta ai rulli di schiacciamento. Pertanto si possono ridurre i requisiti che il sensore 6' deve avere per riconoscere le fibre estranee. Esso non deve più sopprimere i segnali di disturbo inviati dei denti della guarnitura e può valutare eventualmente anche i due lati del velo.

Anche la rimozione di fibre estranee è più semplice. Si possono usare ugelli di aria compressa 14 e diffusori 15, che soffiano il velo attraverso brevi canali 16 nella camera di depressione 9'. La depressione nella camera dev'essere così bassa da non influenzare da sola il velo quando le valvole 14 sono chiuse. Essa serve solo per aspirare le fibre contro il filtro 10. Eventualmente al posto della camera si può anche utilizzare un dispositivo d'aspirazione comunque esistente. Le valvole 14 possono essere molto più piccole che nel caso della cardatrice secondo la figura 1.

I fori strappati nel velo portano naturalmente ad aumenti di breve durata del titolo del filato del nastro di carda. Ma ciò è senza significato data la frequenza relativamente bassa di fibre estranee ed a causa degli usuali passaggi di stiro.

Naturalmente si potrebbero rimuovere con lo stesso dispositivo mediante piccole modifiche del sensore anche lendini. Ma poiché questi sono molto più frequenti, i costi del materiale sarebbero probabilmente troppo alti.

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1. Carda con un dispositivo per separare fibre estranee ed impurità, caratterizzata dal fatto che la stessa riconosce le fibre estranee rispettivamente la impurità nel velo in base al loro colore che si differenzia da quello del cotone, e mediante una corrente d'aria le strappa da questo assieme ad una parte del velo che lo circonda.
2. 2. Carda secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che per togliere il velo dal cilindro scaricatore sono previsti uno o più ugelli, che generano un'adatta corrente d'aria.
3. 3. Carda secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che le valvole (7, 14) vengono azionate piezoelettricamente.