ITMI20121182A1 - Dispositivo di alimentazione di un liquido a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido e apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido comprendente tale dispositivo - Google Patents

Dispositivo di alimentazione di un liquido a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido e apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido comprendente tale dispositivo Download PDF

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ITMI20121182A1
ITMI20121182A1 IT001182A ITMI20121182A ITMI20121182A1 IT MI20121182 A1 ITMI20121182 A1 IT MI20121182A1 IT 001182 A IT001182 A IT 001182A IT MI20121182 A ITMI20121182 A IT MI20121182A IT MI20121182 A1 ITMI20121182 A1 IT MI20121182A1
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IT
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inlet
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IT001182A
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Giuseppe Pace
Fabrizio Ragnoli
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Mesdan Spa
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Description

DISPOSITIVO DI ALIMENTAZIONE DI UN LIQUIDO A UN APPARECCHIO DI GIUNZIONE DI FILI O FILATI TESSILI MEDIANTE GAS COMPRESSO E LIQUIDO E APPARECCHIO DI GIUNZIONE DI FILI O FILATI TESSILI MEDIANTE GAS COMPRESSO E LIQUIDO COMPRENDENTE TALE DISPOSITIVO.
La presente invenzione si riferisce a un dispositivo di alimentazione di un liquido a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido.
La presente invenzione si riferisce anche a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido comprendente tale dispositivo di alimentazione di liquido.
E’ noto che le macchine tessili e, in particolare, le bobinatrici o le roccatrici automatiche sono dotate di numerose postazioni di lavoro ciascuna delle quali à ̈ dotata di un apparecchio di giunzione del filo o filato tessile in lavorazione atto a ripristinare la continuità del filo o filato in caso di una sua interruzione causata da una rottura accidentale, da una voluta eliminazione di tratti difettosi oppure ancora dall’esaurimento della spola da cui il filo o filato viene svolto.
Tali apparecchi di giunzione, noti nel gergo del settore come splicer, operano la giunzione pneumatica senza nodo delle estremità di filo o filato tessile. Essi, infatti, impiegano un gas compresso, tipicamente aria compressa, sia come mezzo per de-torcere le estremità del filo o filato da giuntare, sia come mezzo di giunzione per interlacciatura delle fibre di tali estremità.
Nel tempo si sono affermate tre tipologie di tali apparecchi di giunzione che si distinguono tra loro in base al mezzo utilizzato per la giunzione e che sono impiegate in funzione della natura delle fibre dei fili o filati da giuntare e delle caratteristiche di questi ultimi quali, per esempio, il tipo di filatura, il titolo, il numero di capi, la tipologia e il grado di torsione.
Sono, infatti, noti apparecchi di giunzione che utilizzano come mezzo di giunzione solo aria compressa oppure aria compressa riscaldata oppure una miscela di aria compressa e liquido, tipicamente acqua.
Con particolare riferimento a quest’ultima tipologia di apparecchi di giunzione, essa à ̈ generalmente impiegata per la giunzione di fili o filati di lino o di cotone allo scopo di migliorare l’aspetto e la resistenza allo strappo della giunzione.
L’inconveniente principale di tali apparecchi di giunzione mediante aria compressa e acqua consiste nella necessità di dosare con precisione la quantità di acqua alimentata assieme all’aria compressa nella camera di giunzione per l’esecuzione di ogni operazione di giunzione.
Da un lato, infatti, una quantità eccessiva di acqua che, trascinata dall’aria compressa, investe gli organi dell’apparecchio di giunzione e i dispositivi a esso circostanti, quali, per esempio, dispositivi elettronici di comando, genera, nel tempo, fenomeni di corrosione e danneggiamento che richiedono gravosi interventi di manutenzione e sostituzione. Questi fenomeni sono poi ulteriormente aggravati dalla presenza nell’ambiente di lavoro di pulviscolo derivante, in particolare, dalle fibre dei fili o filati in lavorazione.
Dall’altro lato, una quantità esigua di acqua potrebbe essere insufficiente a raggiungere il desiderato grado di qualità della giunzione dei fili o filati.
Per risolvere questi inconvenienti sono state proposte diverse soluzioni.
Una prima soluzione consiste nel dosare una minima quantità di acqua che viene addizionata all’aria compressa così da formare una miscela che viene poi immessa nella camera di giunzione dell’apparecchio di giunzione. In questo modo si evitano dispersioni e depositi di acqua sugli organi dell’apparecchio di giunzione e sui dispositivi a esso circostanti.
Una soluzione di tal tipo à ̈ per esempio descritta in DE3337895 (IT1178147) e prevede l’impiego di un’unica valvola che provvede contemporaneamente ad alimentare l’aria compressa nella camera di giunzione e ad addizionarla con una predefinita dose di acqua.
Secondo quanto descritto in DE3337895 l’azionamento di tale valvola à ̈ di tipo elettromagnetico o manuale mediante l’impiego di un pulsante e in essa l’acqua viene dosata e alimentata nel flusso di aria compressa diretto alla camera di giunzione sostanzialmente nello stesso momento in cui tale ultimo flusso viene generato.
Un’ulteriore soluzione à ̈ descritta in DE3303419 (IT1177530) e prevede l’impiego di una valvola di dosaggio dell’acqua che à ̈ comandata in apertura da un getto di aria compressa derivato dal circuito che porta l’aria compressa nella camera di giunzione e che à ̈ alimentato in ingresso da una valvola dedicata.
Secondo quanto descritto in DE3303419 il dosaggio dell’acqua avviene quando l’aria compressa diretta alla camera di giunzione già fluisce nel rispettivo circuito di alimentazione.
Tali soluzioni, pur riducendo i problemi di corrosione e danneggiamento connessi alla dispersione e al deposito di acqua, hanno il limite di essere particolarmente complesse e ingombranti e difficilmente installabili su apparecchi di giunzione di tipo noto. Un ulteriore limite di queste soluzioni di tipo noto consiste nel fatto che esse non garantiscono un buon grado di miscelazione e nebulizzazione dell’acqua nel flusso di aria compressa, compromettendo la qualità della giunzione ottenuta.
In alternativa sono note soluzioni che prevedono la disposizione della camera di giunzione all’interno di una vaschetta chiudibile ermeticamente prima e durante l’esecuzione della giunzione e dotata di un condotto di scarico dell’eccesso d’aria addizionata di acqua immessa nella camera di giunzione durante l’operazione di giunzione.
Una soluzione di tal tipo à ̈ per esempio descritta in IT1223431 o in IT1316370. Una soluzione di tal tipo isola la zona di giunzione dall’ambiente esterno e impedisce, quindi, il contatto dell’aria addizionata di acqua con gli organi meccanici dell’apparecchio di giunzione o con altri dispositivi a esso circostanti; si evita così di dover ricorrere a un dosaggio accurato della quantità di acqua da alimentare che, quindi, può essere determinata in eccesso in modo da poter trattare una qualsiasi tipologia di filo o filato.
Anche questa soluzione, pur eliminando in modo efficace i problemi di corrosione e danneggiamento connessi alla dispersione e al deposito dell’acqua sugli organi dell’apparecchio di giunzione e sui dispositivi a esso circostanti e pur garantendo l’ottenimento di giunzioni resistenti, presenta alcuni inconvenienti fra i quali va ricordato il fatto che talvolta le giunzioni hanno un aspetto non uniforme dando poi origine a difetti nei tessuti finali.
Tale inconveniente deriva dal fatto che, al momento della giunzione, le estremità del filo o filato da giuntare sono assicurate all’interno della vaschetta richiudibile con una lunghezza non sempre controllabile.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di alimentazione di un liquido a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido e un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido che siano strutturalmente semplici e compatti e di costi contenuti e che non richiedano l’adozione di costosi dispositivi di controllo e comando supplementari a quelli già preposti al controllo e comando dell’apparecchio di giunzione stesso.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di alimentazione di un liquido a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido che possa essere facilmente installato anche su apparecchi di giunzione di fili o filati tessili già esistenti e operativi su roccatrici installate presso utilizzatori finali.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo di alimentazione di un liquido a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido e un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido che consentano di ottenere giunzioni di elevata qualità.
Questi scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti realizzando un dispositivo di alimentazione di un liquido a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido e un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido come esposto rispettivamente nelle rivendicazioni 1 e 9.
Ulteriori caratteristiche sono previste nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche e i vantaggi di un dispositivo di alimentazione di un liquido a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido e di un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica di un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido secondo la presente invenzione;
la figura 2 à ̈ una vista in sezione di un particolare dell’apparecchio di figura 1 illustrante il dispositivo di alimentazione di un liquido secondo la presente invenzione in posizione di riposo;
la figura 3 à ̈ una vista in sezione di un particolare dell’apparecchio di figura 1 illustrante il dispositivo di alimentazione di liquido secondo la presente invenzione in posizione di lavoro.
Con riferimento alle allegate figure si à ̈ complessivamente indicato con 10 un dispositivo di alimentazione di liquido a un apparecchio 11 di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso, tipicamente aria, e liquido, tipicamente acqua.
Ai fini della presente descrizione, le espressioni “gas compresso†e “aria compressa†devono considerarsi tra loro equivalenti, lo stesso vale per le espressioni “liquido†e “acqua†.
L’apparecchio 11 à ̈ del tipo installabile su macchine tessili automatiche, in particolare su roccatrici automatiche che non sono descritte e illustrate nel dettaglio essendo di tipo noto.
Sinteticamente, una roccatrice automatica à ̈ dotata di una pluralità di postazioni di lavoro ed à ̈ collegata a una centralina elettronica di controllo e comando a mezzo PC per mezzo della quale possono essere impostati e impartiti i comandi di funzionamento della roccatrice automatica e delle sue parti.
Ciascuna postazione di lavoro comprende una spola dalla quale viene svolto il filo o filato da roccare, un dispositivo di rilevazione, noto nel settore come stribbia, atto a controllare la continuità e le condizioni, in particolare, l’eventuale presenza di tratti ingrossati o comunque difettosi, del filo o filato in fase di svolgimento dalla spola, e a tagliarlo in corrispondenza di un difetto rilevato, e una rocca sulla quale il filo o filato viene avvolto e che à ̈ posta in rotazione da un cilindro o tamburo.
Su ciascuna postazione di lavoro à ̈ installato un apparecchio 11 di giunzione del filo o filato in lavorazione atto a giuntarlo in caso di una sua interruzione causata da una rottura accidentale, da un taglio eseguito per l’eliminazione di un tratto difettoso rilevato dalla stribbia oppure ancora in caso di esaurimento o sostituzione della spola.
Con l’apparecchio 11 cooperano inoltre due bracci aspiranti e oscillanti rispettivamente per la ricerca e la presa dell’estremità del filo o filato superiore di rocca e dell’estremità del filo o filato inferiore di spola e la loro introduzione nell’apparecchio 11 allo scopo di giuntare le due estremità di filo o filato. L’apparecchio 11 comprende un corpo di base 12 alla sommità del quale à ̈ fissata una testa 13 dotata di una camera di giunzione 14 provvista superiormente di una fessura longitudinale 15 aperta superiormente e alle estremità opposte per l’introduzione in essa delle estremità di filo o filato da giuntare, le quali non sono raffigurate per semplicità di rappresentazione. Un coperchio 16 à ̈ montato su un braccio oscillante 17 per chiudere temporaneamente la camera di giunzione 14 dopo l’introduzione in essa delle estremità di filo o filato da giuntare e prima e durante l’operazione di giunzione.
Come noto, a ciascuna estremità della camera di giunzione 14 si trovano, distanziati da essa e in successione: un elemento di guida 18 della rispettiva estremità di filo o filato, un dispositivo di preparazione 19 per il pretrattamento pneumatico delle estremità del filo o filato da giuntare, una leva di ritiro per il ritiro dell’estremità di filo o filato pretrattata dal corrispondente dispositivo di preparazione 19 in direzione della camera di giunzione 14, un dispositivo di bloccaggio dotato di una parte fissa e di una parte mobile per il bloccaggio delle estremità di filo o filato introdotte nella camera di giunzione 14, un dispositivo di taglio dotato di una parte fissa e di una parte mobile per il taglio delle estremità di filo o filato uscenti dalle estremità opposte della camera di giunzione 14 e una piastra di riferimento e guida (nel gergo detta “spartifilo†) delle estremità di filo o filato.
Questi elementi e dispositivi come sopra sinteticamente elencati non sono ulteriormente descritti e illustrati essendo di tipo noto al tecnico del ramo.
All’interno del corpo 12 à ̈ montata una valvola di immissione di gas compresso 20 che à ̈ dotata di un ingresso, non illustrato, associabile a una sorgente di gas compresso, generalmente aria, e di due uscite selettivamente e alternativamente in comunicazione con l’ingresso per il tramite di una spola 21: una prima uscita 22 per l’alimentazione del gas compresso nei dispositivi preparatori 19 e una seconda uscita 23 per l’alimentazione di gas compresso al dispositivo 10 e da questo alla camera di giunzione 14.
In maggior dettaglio, la valvola di immissione di aria compressa 20 à ̈ del tipo di un distributore a cassetto a tre vie e tre posizioni. In particolare, essa presenta, oltre alla via di ingresso dell’aria compressa, una prima uscita 22 collegata a un canale di alimentazione 24 dei dispositivi di preparazione 19 e una seconda uscita 23 collegata al dispositivo di alimentazione di liquido 10 secondo la presente invenzione.
La spola 21 della valvola di immissione di aria compressa 20 à ̈ mobile assialmente fra una posizione di neutro (figura 2) in cui entrambe la prima uscita 22 e la seconda uscita 23 sono isolate dall’ingresso, una prima posizione operativa in cui la prima uscita 22 à ̈ posta in comunicazione con l’ingresso per alimentare i dispositivi di preparazione 19 con aria compressa (tale posizione corrisponde allo spostamento verso destra della spola 21 come raffigurata nelle allegate figure) e una seconda posizione operativa (figura 3) in cui la seconda uscita 23 à ̈ posta in comunicazione con l’ingresso per alimentare il dispositivo 10 e, tramite questo, la camera di giunzione 14 con aria compressa e liquido.
All’interno del corpo 12 à ̈ montato in modo girevole un gruppo di camme a tamburo che à ̈ azionato in rotazione in entrambi i versi da un motore di tipo elettrico, passo-passo e reversibile. Il motore, non rappresentato, à ̈ fissato esternamente al corpo di base 12 ed à ̈ azionabile a distanza mediante impulsi elettrici emessi dalla centralina elettronica di controllo e comando.
Il gruppo di camme a tamburo comprende una pluralità di piste a camma ciascuna delle quali comanda il movimento di un organo mobile dell’apparecchio 11 tra cui, in particolare, il braccio 17 per la chiusura e apertura della camera di giunzione 14 a mezzo del coperchio 16, le parti mobili dei dispositivi di bloccaggio e taglio presenti alle estremità opposte della camera di giunzione 14, la spola 21 della valvola di immissione di gas compresso 20 e le leve di ritiro delle estremità di filo o filato dai dispositivi di preparazione 19 in direzione della camera di giunzione 14.
Come facilmente e immediatamente comprensibile per il tecnico del ramo, ciascuna pista a camma del gruppo di camme a tamburo à ̈ percorsa da un rispettivo segui-camma il quale à ̈ a sua volta associato a una leva di azionamento del rispettivo organo mobile dell’apparecchio 11.
Per semplicità di descrizione, questi elementi (tamburo di camme, segui-camma e leve di azinamento), non sono descritti e raffigurati in dettaglio, essendo facilmente e immediatamente comprensibili dal tecnico del ramo e descritti per esempio in US5680751 o in US6199360, fatta eccezione per la leva di azionamento 25 della spola 21.
Il moto della spola 21 à ̈, infatti, comandato da una leva di azionamento 25 che presenta a un’estremità due orecchie che si impegnano rispettivamente con le estremità opposte della spola 21 e, all’estremità opposta, un elemento segui-camma che si impegna in modo scorrevole con una rispettiva camma di comando ricavata nel tamburo di camme. Quest’ultima camma presenta due rami rispettivamente per commutare la valvola di immissione di gas compresso 20 dalla posizione di neutro alla prima posizione operativa e alla seconda posizione operativa.
Caratteristica peculiare della presente invenzione à ̈ il dispositivo 10 di alimentazione di liquido il quale à ̈ fissato alla sommità del corpo di base 12 dell’apparecchio 11 a fianco della testa 13.
Il dispositivo 10 comprende un corpo cilindrico 26 internamente cavo (ove “cilindrico†à ̈ riferito alla cavità interna del corpo indipendentemente dalla sua forma esterna) all’interno del quale à ̈ ricavata una camera di alimentazione di liquido 27, che à ̈ provvista di un ingresso 28 associabile, per il tramite di un raccordo 29, a una sorgente di liquido, tipicamente acqua, non rappresentata. In configurazione di montaggio e lavoro, la camera di alimentazione di liquido 27 à ̈ sempre piena di acqua (liquido) la quale viene alimentata per gravità o in pressione.
Una camera di raccolta e miscelazione 30 à ̈ ricavata all’interno del corpo cilindrico 26 a fianco della camera di alimentazione di liquido 27 e da essa separata a tenuta.
La camera di raccolta e miscelazione 30 Ã ̈ provvista di una bocca di ingresso 31 di aria (gas) compressa e di una bocca di uscita 32 di aria compressa e acqua (liquido) che, in configurazione di montaggio del dispositivo 10 su un apparecchio 11, Ã ̈ associata a un condotto di adduzione 33 di aria compressa e acqua alla camera di giunzione 14.
Sia la bocca di ingresso 31, sia la bocca di uscita 32 sono sempre aperte e in comunicazione con la camera di raccolta e miscelazione 30.
All’interno del corpo cilindrico 26 à ̈, inoltre, ricavata una camera di alimentazione di gas compresso 34 che à ̈ provvista di una luce di ingresso 35 di gas compresso associabile alla seconda uscita 23 della valvola di immissione di gas compresso 20 e di una luce di uscita 36 del gas compresso in essa alimentato che à ̈ in comunicazione fluida, per il tramite di un condotto 37 ricavato nel corpo cilindrico 26, con la bocca di ingresso 31 della camera di raccolta e miscelazione 30. All’interno del corpo cilindrico 26 à ̈ alloggiato in modo assialmente scorrevole uno stantuffo 38 che à ̈ dotato di una cavità 39 aperta verso l’interno del corpo cilindrico 26 stesso per il travaso di una dose di liquido dalla camera di alimentazione di liquido 27 alla camera di raccolta e miscelazione 30.
Lo stantuffo 38 Ã ̈ alloggiato a tenuta del corpo cilindrico 26 in modo assialmente mobile a comando per azione della spinta su esso esercitata dal gas compresso in entrata, attraverso la luce di ingresso 35, nella camera di alimentazione di gas compresso 34 fra una posizione di riposo e una posizione di lavoro del dispositivo 10.
L’aria compressa che à ̈ alimentato dalla valvola di immissione di gas compresso 20 verso la sua seconda uscita 23 entra nella luce di ingresso 35 della camera di alimentazione di gas compresso 34 del dispositivo 10 per azionare lo spostamento dello stantuffo 38 fra la posizione di riposo e quella di lavoro e per entrare poi, attraverso il condotto 37, nella camera di raccolta e miscelazione 30. Qui essa si miscela al liquido, qui raccolto in un ciclo di giunzione precedente, per formare una miscela di aria compressa e liquido che poi fluisce, attraverso il condotto di adduzione 33, nella camera di giunzione 14.
Lo stantuffo 38 comprende a un’estremità una testa 40 che à ̈ alloggiata a tenuta per il tramite di una guarnizione a labbro 41 nella camera di alimentazione di gas compresso 34 e che, quando il dispositivo 10 à ̈ in posizione di riposo, occlude il passaggio fra la luce di ingresso 35 e la luce di uscita 36 di tale camera di alimentazione di gas compresso 34.
All’estremità opposta dello stantuffo 38 à ̈ prevista una sede 42 per un’estremità di mezzi elastici, in pratica costituti da una molla di spinta 43, la cui estremità opposta poggia su un coperchio 44 di chiusura del corpo cilindrico 26.
La molla di spinta 43 agisce in contrasto al gas compresso in ingresso nella camera di alimentazione di gas compresso 34 per trattenere lo stantuffo 38 in posizione di riposo del dispositivo 10.
La cavità 39 à ̈ costituita da una gola anulare che separa lo stantuffo 38 in due porzioni cilindriche di pari diametro sulle quali fanno tenuta una serie di guarnizioni 45 che sono alloggiate nel corpo cilindrico 26 e che separano la camera di alimentazione di gas compresso 34, la camera di raccolta e miscelazione 30 e la camera di alimentazione di liquido 27, le quali sono definite l’una in successione all’altra.
Ciascuna fra la camera di raccolta e miscelazione 30 e la camera di alimentazione di liquido 27 à ̈ definita da una rispettiva gabbia anulare forata 46, 47 alloggiata nella cavità interna del corpo cilindrico 26 fra una coppia di rispettive guarnizioni 45, ove, fra le due guarnizioni 45 contigue delle due camere à ̈ previsto un distanziale 48.
Il dispositivo 10 secondo la presente invenzione assume una posizione di riposo (figura 2) e una posizione di lavoro (figura 3), in cui la commutazione dalla prima alla seconda avviene a seguito di comando pneumatico derivato dalla valvola di immissione di gas compresso 20 quando quest’ultima commuta dalla propria posizione di neutro alla propria seconda posizione operativa o comunque alla posizione operativa di alimentazione di gas compresso nella camera di giunzione 14.
Secondo la presente invenzione, inoltre, la stessa aria compressa (gas) che comanda la commutazione del dispositivo 10 dalla posizione di riposo a quella di lavoro à ̈ alimentata, previa miscelazione con il liquido dosato all’interno della camera di raccolta e miscelazione 30 dello stesso dispositivo 10, nella camera di giunzione 14.
Nella posizione di riposo del dispositivo 10 (figura 2), lo stantuffo 38 à ̈ trattenuto dalla molla di spinta 43 nella posizione in cui la sua testa 40 occlude il passaggio fra la luce di ingresso 35 e la luce di uscita 36 della camera di alimentazione di gas compresso 34 e in cui la sua cavità 39 à ̈ alloggiata nella camera di raccolta e miscelazione 30 ove ha rilasciato la dose di liquido in essa raccolta nel ciclo di giunzione precedente.
A partire dalla posizione di riposo, il dispositivo 10 commuta nella sua posizione di lavoro (figura 3) a seguito dell’azione di spinta che l’aria compressa alimentata dalla valvola di immissione di gas compresso 20 in uscita attraverso la sua seconda uscita 23 esercita sullo stantuffo 38 in contrasto all’azione di spinta esercitata dalla molla 43.
Lo stantuffo 38 à ̈ così spinto dall’aria compressa in ingresso nella camera di alimentazione di gas compresso 34 nella posizione in cui la sua testa 40 libera e apre il passaggio fra la luce di ingresso 35 e la luce di uscita 36 della camera di alimentazione di gas compresso 34 stessa.
La stessa aria che comanda lo spostamento dello stantuffo 38 attraversa la luce di uscita 36 della camera di alimentazione di gas compresso 34 e da questa passa attraverso il condotto 37 per entrare nella camera di raccolta e miscelazione 30. Qui essa si miscela al liquido raccolto nel ciclo di giunzione precedente per raggiungere, attraverso il condotto di adduzione 33, la camera di giunzione 14.
Nella posizione di lavoro del dispositivo 10, la cavità 39 dello stantuffo 38 à ̈ alloggiata nella camera di alimentazione del liquido 27 ove si riempie di liquido. Quando lo stantuffo 38, al cessare dell’azione su esso esercitata dall’aria in pressione alimentata dalla valvola di immissione di gas compresso 20 verso la camera di giunzione 14, ritorna, a seguito dell’azione su esso esercitata dalla molla di spinta 43, nella posizione di riposo del dispositivo 10, la dose di liquido presente nella cavità 39 viene trascinata e rilasciata nella camera di raccolta e miscelazione 30 pronta per un successivo ciclo di giunzione.
Dopo un primo ciclo di giunzione eseguito a secco, per ogni successivo ciclo di giunzione la dose di liquido che à ̈ presente nella camera di raccolta e miscelazione 30 – dose che viene trascinata e miscelata dall’aria compressa che comanda la commutazione del dispositivo 10 dalla posizione di riposo a quella di lavoro per essere poi essa stessa alimentata nella camera di giunzione 14 per l’esecuzione di un ciclo di giunzione - à ̈, quindi, trascinata in tale camera di raccolta e miscelazione 30 durante l’esecuzione del precedente ciclo di giunzione.
La dose di liquido viene cioà ̈ trasportata dallo stantuffo 38 dalla camera di alimentazione di liquido 27 alla camera di raccolta e miscelazione 30 del dispositivo 10, quando quest’ultimo commuta dalla posizione di lavoro a quella di riposo, cioà ̈ quando la valvola di immissione di gas compresso 20 commuta dalla sua seconda posizione operativa, o comunque dalla posizione di immissione di gas compresso nella camera di giunzione 14, alla sua posizione di neutro.
Come chiaramente visibile dal raffronto fra le figure 2 e 3 la camera di alimentazione di gas compresso 34 à ̈ divisa dalla testa 40 dello stantuffo 38 in due porzioni a volume variabile: una prima porzione A definita fra la testa 40 e una parete d’estremità del corpo cilindrico 26 e una seconda porzione B definita fra la testa 40 e una parete intermedia ricavata all’interno del corpo cilindrico 26.
Quando il dispositivo 10 Ã ̈ in posizione di riposo, la prima porzione A Ã ̈ in comunicazione con la luce di ingresso 35 e isolata dalla luce di uscita 36, mentre la seconda porzione B Ã ̈ in comunicazione con la luce di uscita 36 e isolata dalla luce di ingresso 35.
Durante la commutazione del dispositivo 10 dalla posizione di riposo alla posizione di lavoro, il volume della prima porzione A aumenta, a discapito del volume della seconda porzione B, fungendo in un primo tratto della corsa dello stantuffo 38 da camera di comando dello spostamento dello stantuffo 38 stesso.
Qualora, durante il funzionamento di una roccatrice automatica, si verifichi un’interruzione della continuità del filo in lavorazione, una serie di segnali comanda la rotazione del motore dell’apparecchio 11 dando inizio al ciclo di giunzione. Il coperchio 16 viene chiuso per mezzo del braccio 17 comandato da una camma del tamburo di camme.
I dispositivi di bloccaggio e taglio alle estremità opposte della camera di giunzione 14 vengono azionati da corrispondenti leve comandate da rispettive camme del tamburo di camme per bloccare e tagliare le estremità di filo o filato sporgenti dalle estremità opposte della camera di giunzione 14.
Successivamente, le estremità tagliate del filo o filato vengono introdotte nei dispositivi di preparazione 19 per il loro pretrattamento; a tal fine la valvola di immissione di gas compresso 20, per il tramite della leva di azionamento 25 e di un’apposita camma del tamburo di camme, viene spostata nella prima posizione operativa di apertura, in cui la spola 21 à ̈ spostata verso destra vedendo le allegate figure, per l’immissione dell’aria compressa nel canale di alimentazione 24 dei dispositivi di preparazione 19. La valvola di immissione di gas compresso 20 torna poi nella sua posizione di neutro.
Successivamente, le leve di ritiro, le quali sono azionate da rispettive leve comandate da una camma del tamburo di camme, ritirano le estremità di filo o filato pretrattate dai dispositivi di preparazione 19 all’interno della camera di giunzione 14 fino a sovrapporle l’una all’altra per una lunghezza prestabilita.
Successivamente, la valvola di immissione di gas compresso 20, tramite la leva di azionamento 25 e la camma del tamburo di camme, viene spostata nella sua seconda posizione operativa di apertura per l’immissione di aria compressa nella camera di giunzione 14.
L’aria compressa in uscita dalla seconda uscita 23 della valvola di immissione di gas compresso 20 entra nella luce di ingresso 35 della camera di alimentazione di gas compresso 34 del dispositivo 10 esercitando un’azione di spinta sullo stantuffo 38 tale da azionarne lo scorrimento in contrasto all’azione su esso esercitata dalla molla di spinta 43.
Il dispositivo 10 commuta così dalla posizione di riposo a quella di lavoro.
L’aria compressa attraversa la camera di alimentazione di gas compresso 34 e raggiunge tramite il condotto 37 la camera di raccolta e miscelazione 30 ove si miscela con la dose di liquido in essa già presente trascinandola in uscita verso il condotto di adduzione 33 e da questo alla camera di giunzione 14 per l’esecuzione della fase di giunzione vera e propria. Durante tale fase, lo stantuffo 38 si trova con la propria cavità 39 in corrispondenza della camera di alimentazione di liquido 27 ove si riempie di liquido. Al termine dell’esecuzione della fase di giunzione, la valvola di immissione di gas compresso 20 torna nella sua posizione di neutro e il dispositivo 10 torna nella sua posizione di riposo; in tale passaggio la dose di liquido raccolta nella cavità 39 viene trascinata dallo stantuffo 38 nella camera di raccolta e miscelazione 30 ove viene rilasciata pronta per un successivo ciclo di giunzione.
Si precisa che la valvola di immissione di gas compresso 20 potrebbe essere azionata separatamente e a distanza per esempio tramite un’elettrovalvola a essa dedicata.
La stessa valvola di immissione di gas compresso 20 potrebbe essere sostituita da due valvole di immissione distinte, rispettivamente per l’alimentazione dell’aria compressa ai dispositivi di preparazione 19 e alla camera di giunzione 14, e azionate separatamente ed eventualmente a distanza, per esempio tramite rispettive elettrovalvole dedicate.
In questi ultimi casi, ovviamente, diversa sarebbe la configurazione del tamburo di camme.
In una preferita forma di realizzazione, infine, la gola 39 dello stantuffo 38 Ã ̈ di tipo a volume registrabile.
Il dispositivo di alimentazione di un liquido secondo la presente invenzione ha il vantaggio di essere strutturalmente semplice e compatto e, grazie all’azionamento pneumatico diretto a opera dello stesso flusso di aria compressa che alimenta la camera di giunzione, non richiede l’installazione di ulteriori, separati e costosi organi di comando, né la previsione di complessi e ingombranti circuiti dell’aria compressa, riducendo quindi anche le perdite di carico che possono verificarsi lungo esso.
Il dispositivo di alimentazione di un liquido secondo la presente invenzione à ̈, inoltre, facilmente installabile su apparecchi di tipo noto senza richiedere particolari interventi di modifica, essendo inseribile fra l’uscita della valvola di immissione di gas compresso e il condotto di adduzione alla camera di giunzione già presenti in ogni apparecchio di giunzione.
Il dispositivo di alimentazione di un liquido secondo la presente invenzione, inoltre, migliora il grado di miscelazione e nebulizzazione dell’acqua nel flusso di aria compressa diretto in camera di giunzione, garantendo l’ottenimento di giunzioni di elevata qualità.
Il dispositivo di alimentazione di un liquido a un apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido e l’apparecchio di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido comprendente tale stesso dispositivo di alimentazione di liquido così concepiti sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (10) di alimentazione di liquido a un apparecchio (11) di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido del tipo comprendente una camera di giunzione (14), all’interno della quale sono inseribili le estremità di un filo o filato tessile da giuntare e nella quale sbocca un condotto di adduzione (33) di gas compresso e liquido, e una valvola di immissione di gas compresso (20) dotata di un ingresso e di almeno un’uscita (23) di detto gas compresso, detto dispositivo caratterizzandosi per il fatto di comprendere: - un corpo cilindrico (26) internamente cavo e associabile a detto apparecchio (11) di giunzione, - una camera di alimentazione di un liquido (27) che à ̈ definita in detto corpo cilindrico (26) e che à ̈ provvista di un ingresso (28) associabile a una sorgente di liquido, - una camera di raccolta e miscelazione (30) che à ̈ definita in detto corpo cilindrico (26) e che à ̈ provvista di una bocca di ingresso (31) di detto gas compresso e di una bocca di uscita (32) di gas compresso e liquido associabile a detto condotto di adduzione (33) di gas compresso e liquido a detta camera di giunzione (14), - una camera di alimentazione di gas compresso (34) che à ̈ definita in detto corpo cilindrico (26) e che à ̈ provvista di una luce di ingresso (35) di gas compresso associabile a detta uscita (23) di detta valvola di immissione di gas compresso (20) e di una luce di uscita (36) del gas compresso in essa alimentato che à ̈ in comunicazione fluida con detta bocca di ingresso (31) di detta camera di raccolta e miscelazione (30), e - uno stantuffo (38) che à ̈ dotato di una cavità (39) aperta verso l’interno di detto corpo cilindrico (26) per il travaso di una dose di liquido da detta camera di alimentazione di liquido (27) a detta camera di raccolta e miscelazione (30) e che à ̈ alloggiato a tenuta in detto corpo cilindrico (26) in modo assialmente mobile a comando per azione della spinta su esso esercitata dal gas compresso alimentato in detta camera di alimentazione di gas compresso (34) da detta valvola di immissione di gas compresso (20), quando quest’ultima commuta per alimentare detto gas compresso in uscita da detta almeno un’uscita (23), fra una posizione di riposo e una posizione di lavoro di detto dispositivo (10).
  2. 2) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in detta posizione di riposo detta cavità (39) à ̈ alloggiata in detta camera di raccolta e miscelazione (30) ove rilascia la dose di liquido in essa contenuto e raccolto in un precedente ciclo di giunzione di detto apparecchio (11) e dal fatto che in detta posizione di lavoro detta cavità (39) à ̈ alloggiata all’interno di detta camera di alimentazione di liquido (27), ove si riempie di liquido, e detto gas compresso in entrata, attraverso detta luce di ingresso (35), in detta camera di alimentazione di gas compresso (34) fluisce attraverso detta camera di raccolta e miscelazione (30) verso la bocca di uscita (32) di quest’ultima.
  3. 3) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi elastici (43) interposti fra detto corpo cilindrico (26) e detto stantuffo (38) per trattenere detto stantuffo (38) in detta posizione di riposo di detto dispositivo (10).
  4. 4) Dispositivo (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camera di alimentazione di gas compresso (34), detta camera di raccolta e miscelazione (30) e detta camera di alimentazione di liquido (27) sono definite in successione l’una dopo l’altra all’interno di detto corpo cilindrico (26).
  5. 5) Dispositivo (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto stantuffo (38) comprende a un’estremità una testa (40) che à ̈ alloggiata a tenuta in detta camera di alimentazione di gas compresso (34) e che, in detta posizione di riposo, occlude il passaggio fra detta luce di ingresso (35) e detta luce di uscita (36) di detta camera di alimentazione di gas compresso (34) e, in detta posizione di lavoro, lascia libero il passaggio fra detta luce di ingresso (35) e detta luce di uscita (36) di detta camera di alimentazione di gas compresso (34).
  6. 6) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta testa (40) divide detta camera di alimentazione di gas compresso (34) in due porzioni a volume variabile delle quali, quando detto dispositivo (10) Ã ̈ in posizione di riposo, una prima porzione (A) Ã ̈ in comunicazione con detta luce di ingresso (35) e isolata da detta luce di uscita (36) e una seconda porzione (B) Ã ̈ in comunicazione con detta luce di uscita (36), in cui durante la commutazione di detto dispositivo (10) da detta posizione di riposo a detta posizione di lavoro, il volume di detta prima porzione (A) aumenta fungendo da camera di comando dello spostamento di detto stantuffo (38) e il volume di detta seconda porzione (B) diminuisce.
  7. 7) Dispositivo (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta bocca di ingresso (31) e detta bocca di uscita (32) di detta camera di raccolta e miscelazione (30) sono sempre aperte e in comunicazione con detta camera di raccolta e miscelazione (30).
  8. 8) Dispositivo (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta cavità (39) à ̈ definita da una gola anulare di detto stantuffo (38).
  9. 9) Apparecchio (11) di giunzione di fili o filati tessili mediante gas compresso e liquido, comprendente un corpo di base (12) al quale à ̈ associata una camera di giunzione (14) all’interno della quale sono inseribili le estremità di un filo o filato tessile da giuntare, almeno un condotto di adduzione (33) di gas compresso e liquido che à ̈ associato a detto corpo di base (12) e che sbocca in detta camera di giunzione (14), una valvola di immissione di gas compresso (20) che à ̈ associata a detto corpo di base (12) e che à ̈ dotata di un ingresso e di almeno un’uscita (23) di detto gas compresso e un dispositivo (10) di alimentazione di liquido atto ad addizionare detto liquido a detto gas compresso prima della sua immissione in detta camera di giunzione (14), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (10) di alimentazione di liquido comprende - un corpo cilindrico (26) internamente cavo e associato a detto apparecchio (11) di giunzione, - una camera di alimentazione di un liquido (27) che à ̈ definita in detto corpo cilindrico (26) e che à ̈ provvista di un ingresso (28) associabile a una sorgente di liquido, - una camera di raccolta e miscelazione (30) che à ̈ definita in detto corpo cilindrico (26) e che à ̈ provvista di una bocca di ingresso (31) di detto gas compresso e di una bocca di uscita (32) di gas compresso e liquido associata a detto condotto di adduzione (33) di gas compresso e liquido a detta camera di giunzione (14), - una camera di alimentazione di gas compresso (34) che à ̈ definita in detto corpo cilindrico (26) e che à ̈ provvista di una luce di ingresso (35) di gas compresso associata a detta almeno un’uscita (23) di detta valvola di immissione di gas compresso (20) e di una luce di uscita (36) del gas compresso in essa alimentato che à ̈ in comunicazione fluida con detta bocca di ingresso (31) di detta camera di raccolta e miscelazione (30), e - uno stantuffo (38) che à ̈ dotato di una cavità (39) aperta verso l’interno di detto corpo cilindrico (26) per il travaso di una dose di liquido da detta camera di alimentazione di liquido (27) a detta camera di raccolta e miscelazione (30) e che à ̈ alloggiato a tenuta in detto corpo cilindrico (26) in modo assialmente mobile a comando per azione della spinta su esso esercitata dal gas compresso alimentato in detta camera di alimentazione di gas compresso (34) da detta valvola di immissione di gas compresso (20), quando quest’ultima commuta per alimentare detto gas compresso in uscita da detta almeno un’uscita (23), fra una posizione di riposo e una posizione di lavoro di detto dispositivo (10).
  10. 10) Apparecchio (11) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che in detta posizione di riposo di detto dispositivo (10) detta cavità (39) à ̈ alloggiata in detta camera di raccolta e miscelazione (30) ove rilascia la dose di liquido in essa contenuto e raccolto in un ciclo di giunzione precedente e dal fatto che in detta posizione di lavoro di detto dispositivo (10) detta cavità (39) à ̈ alloggiata all’interno di detta camera di alimentazione di liquido (27) ove si riempie di liquido e detto gas compresso in entrata, attraverso detta luce di ingresso (35), in detta camera di alimentazione di gas compresso (34) fluisce attraverso detta camera di raccolta e miscelazione (30) verso la bocca di uscita (32) di quest’ultima.
  11. 11) Apparecchio (11) secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi elastici (43) interposti fra detto corpo cilindrico (26) e detto stantuffo (38) per trattenere detto stantuffo (38) in detta posizione di riposo di detto dispositivo (10).
  12. 12) Apparecchio (11) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 11, caratterizzato dal fatto che detta camera di alimentazione di gas compresso (34), detta camera di raccolta e miscelazione (30) e detta camera di alimentazione di liquido (27) sono definite in successione l’una dopo l’altra all’interno di detto corpo cilindrico (26).
  13. 13) Apparecchio (11) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 12, caratterizzato dal fatto che detto stantuffo (38) comprende a un’estremità una testa (40) che à ̈ alloggiata a tenuta in detta camera di alimentazione di gas compresso (34) e che, in detta posizione di riposo, occlude il passaggio fra detta luce di ingresso (35) e detta luce di uscita (36) di detta camera di alimentazione di gas compresso (34) e, in detta posizione di lavoro, lascia libero il passaggio fra detta luce di ingresso (35) e detta luce di uscita (36) di detta camera di alimentazione di gas compresso (34).
  14. 14) Apparecchio (11) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detta testa (40) divide detta camera di alimentazione di gas compresso (34) in due porzioni a volume variabile delle quali, quando detto dispositivo (10) Ã ̈ in posizione di riposo, una prima porzione (A) Ã ̈ in comunicazione con detta luce di ingresso (35) e isolata da detta luce di uscita (36) e una seconda porzione (B) Ã ̈ in comunicazione con detta luce di uscita (36), in cui durante la commutazione di detto dispositivo (10) da detta posizione di riposo a detta posizione di lavoro, il volume di detta prima porzione (A) aumenta fungendo da camera di comando dello spostamento di detto stantuffo (38) e il volume di detta seconda porzione (B) diminuisce.
  15. 15) Apparecchio (11) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 14, caratterizzato dal fatto che detta bocca di ingresso (31) e detta bocca di uscita (32) di detta camera di raccolta e miscelazione (30) sono sempre aperte e in comunicazione con detta camera di raccolta e miscelazione (30).
  16. 16) Apparecchio (11) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 15, caratterizzato dal fatto che detta cavità (39) à ̈ definita da una gola anulare di detto stantuffo (38).
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