ITMI20120792A1 - Metodo e macchina per la preparazione di bevande - Google Patents

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ITMI20120792A1
ITMI20120792A1 IT000792A ITMI20120792A ITMI20120792A1 IT MI20120792 A1 ITMI20120792 A1 IT MI20120792A1 IT 000792 A IT000792 A IT 000792A IT MI20120792 A ITMI20120792 A IT MI20120792A IT MI20120792 A1 ITMI20120792 A1 IT MI20120792A1
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IT
Italy
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capsule
machine
energy
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housed
Prior art date
Application number
IT000792A
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English (en)
Inventor
William Giannelli
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Ingegni Srl
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J31/00Apparatus for making beverages
    • A47J31/44Parts or details or accessories of beverage-making apparatus
    • A47J31/4492Means to read code provided on ingredient pod or cartridge

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Food Science & Technology (AREA)
  • Pharmaceuticals Containing Other Organic And Inorganic Compounds (AREA)

Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per la preparazione di bevande in accordo con il preambolo della rivendicazione 1.
Secondo un ulteriore aspetto, l’invenzione si riferisce altresì ad un metodo per la preparazione di bevande mediante l’uso di una macchina per la preparazione di bevande che prevede l’impiego di capsule.
Nell'ambito della presente descrizione il termine bevande à ̈ utilizzato per indicare non solo le bevande propriamente dette ma anche caffà ̈, the, latte, aranciata, creme, infusi, brodo ed altro ancora.
Oggigiorno, per la preparazione di una quantità di bevanda pari ad una consumazione, ad esempio un bicchiere o ad una tazza/tazzina, à ̈ molto diffuso l’impiego di capsule, o cialde, predisposte in modo da contenere all’interno la corretta quantità di preparato da sottoporre a miscelazione, diluizione e/o infusione, per produrre la quantità di bevanda richiesta per una consumazione.
L’impiego delle capsule consente di preparare all’istante la bevanda da consumare in modo semplice e veloce, assicurando oltretutto la costanza e l’ottima qualità della bevanda preparata di volta in volta.
Ciò à ̈ dovuto al fatto che ciascuna capsula individua un contenitore chiuso ermeticamente che à ̈ in grado di preservare per un lungo periodo di tempo le caratteristiche organolettiche e qualitative della dose di preparato contenuto al suo interno, evitando che lo stesso si alteri per l'esposizione all'aria o a seguito del contatto con l'umidità esterna. Fra l'altro, all'interno della capsula à ̈ possibile avere un'atmosfera modificata priva di ossigeno che, come à ̈ noto, à ̈ causa dei fenomeni di ossidazione che determinano l'alterazione organolettica delle proprietà dei preparati e il loro invecchiamento.
Durante il procedimento di preparazione della bevanda, l’integrità fisica delle capsule viene rotta per consentire la fuoriuscita del preparato dalla capsula, prima o dopo che lo stesso à ̈ stato miscelato, diluito e/o portato in infusione con del liquido, generalmente acqua.
Solitamente l’integrità fisica dell’involucro della capsula à ̈ rotta mediante un perforatore meccanico, essendo altresì possibile provvedere in modo differente, ad esempio mediante schiacciamento della capsula. Nel caso in cui la miscelazione, diluizione e/o infusione del preparato venga effettuato direttamente all’interno della capsula il suddetto perforatore meccanico può convenientemente assolvere alla funzione di ugello perforatore/erogatore, dal momento che attraverso di esso avviene l’immissione di liquido all’interno della capsula.
Giova rilevare che, oggigiorno, la variegata disponibilità di preparati per bevande collocabili in capsule consente di procedere alla preparazione di una gran varietà di bevande differenti fra loro non solo per il gusto ma anche e soprattutto per la specifica tipologia. Al riguardo, si evidenzia come esempio la possibilità di avere bevande calde o fredde, bevande gassate o lisce, nonché bevande concentrate, normali o diluite.
È evidente che la suddetta variabilità di bevande presuppone non solo l’impiego di capsule contenenti al loro interno preparati differenti ma anche e soprattutto la necessità di seguire cicli di preparazione delle bevande molto differenti fra loro. A puro titolo di esempio, qualora l’utente desideri una bevanda fredda al gusto di the piuttosto che una bevanda calda al gusto di the, piuttosto che un caffà ̈ espresso, à ̈ evidente che il ciclo di preparazione attuato dalla macchina per la preparazione di bevande deve necessariamente essere differente.
In particolare, l’utente, al momento della scelta del tipo di bevanda da preparare deve inserire nella macchina la corretta capsula e prestare attenzione ad avviare il corretto ciclo di preparazione della bevanda fra quelli potenzialmente disponibili, vale a dire di quelli appositamente memorizzati.
Qualora l’utente ch effettua la preparazione della bevanda non presti la dovuta attenzione a ciò che sta facendo, effettuando una scelta del ciclo di preparazione errata per la capsula scelta, si verifica, tutt’altro che infrequentemente l’inconveniente di dover buttare via quanto preparato, con dispendio economico, di prodotto e di tempo.
Ulteriormente, si rileva che la necessità di dover scegliere il corretto ciclo di funzionamento della macchina per ciascuna differente tipologia di capsule/bevande, comporta l’inconveniente che l’utente abbia una conoscenza della macchina, o perlomeno della sua modalità di utilizzo, più che superficiale, il che rende scarsamente adatto l’impiego di tali macchine per un uso domestico, vale a dire per utilizzatori che non sono operatori professionali quali, ad esempio l’addetto di un esercizio pubblico quale un bar. Differentemente, per non incorrere nelle suddette problematiche, le suddette macchine per la produzione delle bevande, benché potenzialmente in grado di produrre svariate tipologie di bevande, vengono utilizzate ben al di sotto della loro potenzialità, ad esempio per produrre solo caffà ̈ espresso, con l’unica variante nel fatto che tale caffà ̈ sia più o meno concentrato.
Il problema alla base della presente invenzione à ̈ quello di escogitare una macchina per la preparazione di bevande mediante l’impiego di capsule contenenti un preparato per bevande, la quale presenti caratteristiche strutturali e funzionali tali consentire la produzione di una pluralità di bevande differenti fra loro per gusto e/o tipologia di bevanda preparata, e, nel contempo, sia sostanzialmente esente dagli inconvenienti di cui si detto con riferimento alla tecnica nota.
Secondo un ulteriore aspetto, il problema della presente invenzione à ̈ altresì quello di escogitare un metodo per la preparazione di bevande mediante l’impiego di una macchina per la preparazione di bevande che prevede l’impiego di capsule contenenti un preparato per bevande, tale metodo dovendo essere in grado di ovviare alle problematiche riferite con riferimento alla tecnica nota.
Tale problema à ̈ risolto da una macchina per la preparazione di bevande in accordo con la rivendicazione 1.
Secondo un ulteriore aspetto, il suddetto problema à ̈ risolto da un metodo per la preparazione di bevande in accordo con la rivendicazione 11.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della macchina e del metodo secondo la presente invenzione per la preparazione di bevande mediante l’impiego di capsule contenenti un preparato per bevande, risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di alcuni esempi preferiti di realizzazione, data a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista prospettica di una macchina per la preparazione di bevande in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 rappresenta una vista prospettica schematica di alcuni componenti interni della macchina di figura 1;
- le figure 3 e 4 mostrano in accordo con due differenti punti di vista i mezzi sensori associati ai mezzi per supportare la capsula, con all’interno una capsula, che sono contenuti all’interno della macchina di figura 1;
- la figura 4 mostra i particolari di figura 3 dopo avere rimosso i mezzi sensori e
- la figura 6 mostra l’involucro contenitivo dei mezzi sensori.
Con riferimento alle annesse figure, con 1 à ̈ globalmente indicata una macchina secondo l’invenzione per la preparazione di bevande mediante l’impiego di una capsula 2 contenente un preparato per bevande.
La capsula 2, altrimenti chiamata cialda o in altro modo, individua un involucro fatto con materiale per uso alimentare, preferibilmente di tipo termoformabile, termosaldabile, pelabile (tipo barattolo dello yogurt) e/o stampabile mediante stampi ad iniezione.
A puro titolo esemplificativo e non limitativo, possibili materiali del tipo sopra indicato sono: PET, PE, Film multistrato PE+EVOH+PE+PVC, Mater-bi compostabile ed altri ancora.
La macchina 1 presente una struttura di supporto 3 che individua un corpo scatolare all’interno del quale sono individuabili:
- una prima zona A destinata ad accogliere la capsula 2 contenente un preparato per bevande nonché
- una seconda zona B di erogazione della bevanda dalla macchina stessa. Preferibilmente la seconda zona B di erogazione della bevanda à ̈ posizionata al disotto della suddetta prima zona A destinata ad accogliere la capsula 2, così da favorire la caduta per gravità del preparato per bevande dalla capsula 3 posizionata in corrispondenza della suddetta zona A alla seconda zona B di erogazione della bevanda.
La macchina 1 comprende mezzi di supporto 4 per capsule atti a supportare la capsula 2 nella prima zona A e mezzi per realizzare almeno una apertura nell’involucro della capsula. Per semplicità di rappresentazione i suddetti mezzi per realizzare almeno una apertura nell’involucro della capsula non sono illustrati, essendo sufficiente precisare che essi devono essere posizionati in prossimità della suddetta prima zona A e possono essere di qualunque tipologia, ad esempio possono concretarsi in un ago perforatore.
Ulteriormente, la macchina 1 comprende mezzi per erogare la prefissata quantità di liquido necessaria alla formazione della bevanda. In figura 2 questi mezzi per erogare sono schematicamente raffigurati da una canalizzazione 8, potendo nella realtà anche essere più complessi o prevedere più canalizzazioni indipendenti dotate di rispettivi mezzi valvolari.
In accordo con la forma di realizzazione illustrata nelle figure, i suddetti mezzi di supporto comprendono un telaio 4 che individua un elemento contenitivo sostanzialmente tubolare che presenta contrapposte scanalature longitudinali nelle quale può inserirsi in impegno scorrevole un bordo perimetrale della capsula 2. Giova evidenziare che il suddetto elemento tubolare presenta una estremità di testa aperte proprio al fine di consentire di alloggiare al suo interno, più specificatamente di inserire attraverso questa apertura di testa, la capsula 2
Più specificatamente, il suddetto elemento tubolare 4 à ̈ individuato da due contrapposte porzioni a semiguscio.
Dunque, la capsula 2 à ̈ inseribile frontalmente nell’elemento tubolare 4, così da poter essere opportunamente e saldamente trattenuta in posizione nella suddetta prima zona A della macchina 1.
Al fine di consentire un agevole inserimento dall’esterno e frontale della capsula 2 nell’elemento tubolare che individua i mezzi di supporto della capsula, il corpo scatolare della struttura di supporto 3 della macchina 1 prevede una apertura di accesso 7 posizionata proprio in corrispondenza della suddetta estremità di testa aperta dell’elemento tubolare 4 di supporto della capsule.
Giova rilevare che i mezzi di supporto 4 della capsula 2 possono anche differire da quelli appena descritti, essendo la loro conformazione ininfluente con riguardo all’oggetto della presente invenzione.
Preferibilmente, i mezzi di supporto 4 della capsula 2 sono supportati dalla struttura di supporto 3 della macchina 1 in modo da poter ruotare attorno ad un asse di rotazione X-X disposto orizzontale rispetto al pavimento, allo scopo la macchina 1 comprendendo mezzi di azionamento (non illustrati) per determinare e controllare la rotazione dei mezzi di supporto 4 attorno al suddetto asse di rotazione X-X. In considerazione di ciò, i mezzi di supporto 4 per capsule 2 possono variare l’orientamento della loro posizione (ad esempio effettuando una rotazione di 180° attorno all’asse X-X) determinando un capovolgimento della capsula 2 da essi supportata senza che quest’ultima possa cadere dai mezzi di supporto 4.
La macchina 1 comprende altresì:
- mezzi di memorizzazione (non illustrati per semplicità di rappresentazione) nei quali sono memorizzati differenti cicli di funzionamento della macchina 1, ciascun ciclo di funzionamento della macchina essendo selettivamente avviabile in funzione della differente tipologia di bevanda da preparare, nonché
- mezzi di avvio (non illustrati per semplicità di rappresentazione) per avviare il funzionamento della macchina 1 secondo uno specifico ciclo di funzionamento della macchina scelto fra i suddetti differenti cicli di funzionamento della macchina memorizzati nei mezzi di memorizzazione. La macchina 1 prevede anche la presenza di mezzi per rilevare l’avvenuto alloggiamento, più specificamente l’avvenuto inserimento, di una capsula 2 nei suddetti mezzi di supporto 4, vale a dire all’interno dell’elemento tubolare, come illustrato nelle figure 3,4 e 5.
Vantaggiosamente, la macchina 1 comprende altresì mezzi sensori 10 per rilevare un elemento identificativo specifico della capsula 2 alloggiata o inserita nei mezzi di supporto 4 e fornire a suddetti mezzi di avvio un determinato segnale o parametro di avviamento correlato all’elemento identificativo specifico della capsula 2 rilevato da sensori 10, con la precisazione che a ciascun determinato segnale o parametro di avviamento fornito ai mezzi di avvio à ̈ associato uno specifico ciclo di funzionamento della macchina 1 scelto fra i suddetti differenti cicli di funzionamento della macchina memorizzati nei mezzi di memorizzazione.
Preferibilmente, i suddetti mezzi sensori 10 della macchina 1, quale specifico elemento identificativo della capsula 2 alloggiata nei mezzi di supporto 4, sono idonei a rilevare un parametro correlato alla saturazione di colore, preferibilmente alla saturazione di bianco o di nero, alla tonalità di colore e/o alla luminosità di almeno una prima porzione 2a della capsula alloggiata nei mezzi di supporto 4.
Preferibilmente, i suddetti mezzi sensori 10 sono atti a rilevare un disegno, un’immagine, un codice a barre, una scritta, un profilo, un cambiamento di tonalità, una sporgenza e/o una rientranza in almeno una prima porzione 2a della capsula alloggiata, più specificatamente inserita, nei mezzi di supporto (4).
Tuttavia, in accordo con una forma preferita di realizzazione, i suddetti mezzi sensori 10 comprendono almeno un emettitore di energia posizionato in prossimità di detti mezzi di supporto 4 in modo da poter investire almeno una prima porzione 2a della capsula 2 alloggiata nei mezzi di supporto 4, nonché almeno un rilevatore di energia posizionato per:
- ricevere almeno una porzione della quantità di energia riflessa dalla prima porzione 2a della capsula 2 dopo essere stata investita dall’energia emessa dal suddetto emettitore di energia e
- fornire ai suddetti mezzi di avvio della macchina 1 il suddetto determinato segnale o parametro di avviamento correlato alla porzione di energia riflessa ricevuta.
Preferibilmente, il suddetto almeno un emettitore di energia à ̈ un emettitore di energia luminosa mentre il suddetto almeno un rilevatore di energia à ̈ un rilevatore di energia luminosa.
Vantaggiosamente, quale emettitore di energia luminosa può essere convenientemente utilizzato un diodo ad emissione luminosa (LED).
Vantaggiosamente, quale rilevatore di energia luminosa à ̈ possibile utilizzare un elemento foto resistore il quale à ̈ atto a variare il proprio valore di resistenza elettrica in funzione della quantità di energia luminosa ricevuta. Infatti, la caratteristica degli elementi fotoresistori à ̈ quella di variare la loro resistenza in base alla quantità di luce che colpisce la sua superficie. Nello specifico, la resistenza aumenta al diminuire della luce.
Partendo dall’impiego di un elemento fotoresitore e realizzando un semplice partitore di tensione, composto da una resistenza fissa e dal foto resistore stesso, à ̈ possibile ottenere una tensione ai capi del fotoresistore che sarà tanto inferiore tanto sarà maggiore la quantità di luce che colpisce, vale a dire che illumina, il fotoresistore. Questo circuito di fatto permette di avere una misura fisica, quindi un parametro, confrontabile correlato alla quantità di luce riflessa ricevuta dalla prima porzione 2a della parete della esterna della capsula. Al variare della tonalità, vale a dire del colore di questa porzione 2a della parete esterna della capsula, ad esempio bianco piuttosto che nero, cambia la quantità di luce riflessa dalla porzione 2a stessa, cosicché mediante degli operazionali opportunamente impiegati à ̈ possibile un valore in digitale (0 o 1), espresso tramite due livelli di tensione differenti, a seconda che la tensione data in ingresso sia maggiore o inferiore rispetto ad un valore prefissato e costante di riferimento.
Ciò ci permette quindi di definire n1, n2... nnlivelli di soglia, contenuti all'interno dell’intervallo di tensioni espresse ai capi dell’elemento fotoresistore, dall'estremo massimo di quando à ̈ oscurato a quando à ̈ investito da luce bianca.
Impiegando un emettitore di luce bianca à ̈ quindi possibile andare a riconoscere la quantità di luce bianca riflessa dalla parete esterna della prima porzione 2a della capsula 2. Come detto, a parità di luce bianca con la quale si investe la prima porzione 2a della capsula 2, la quantità di luce bianca riflessa da tale prima porzione 2a della capsula 2 varia al variare del colore esterno e della saturazione di colore della prima porzione 2a della capsula 2.
Giova evidenziare che, nel caso in cui si avesse la necessità di poter riconoscere un numero elevato di differenti tipi di capsule, ad esempio superiore a cinque, al fine di avviare una corrispondente pluralità di differenti cicli di preparazione della bevanda memorizzati nella macchina 1, il riconoscimento basato su una sola cromia, ad esempio la cromia del bianco (chiaro o scuro) potrebbe essere limitante e problematico.
Per ovviare a tale problema à ̈ possibile utilizzare un riconoscimento pluricromatico, ad esempio basato sulle tonalità RGB o su una quadricromia.
Allo scopo à ̈ possibile impiegare un emettitore luminoso, quale ad esempio un diodo ad emissione luminosa (LED) policromatico, provvedendo ad illuminare con tale LED in fasi successive la suddetta prima porzione 2a della capsula 2 ed andando a rilevare per ciascuna differente illuminazione cromatica la quantità di luce riflessa ricevuta dall’elemento fotoresistore , Ciò consente di determinare con buona approssimazione la tonalità della suddetta prima porzione 2a della capsula 2, sfruttando l’effetto fisico in base al quale esponendo una superficie di una prefissata tonalità a luci di pari intensità aventi tonalità differenti, ad esempio rosso, verde e blu, la quantità di luce riflessa per ciascuna tonalità cambia in funzione della tonalità della prima porzione 2a della capsula.
Dunque, utilizzando un LED policromatico o più led monocromatici di tonalità differenti fra loro à ̈ possibile determinare, vale a dire a riconoscere, la composizione del colore della porzione di capsula sottoposta a prova. Con l’utilizzo più led monocromatici di tonalità differenti fra loro à ̈ anche possibile effettuare la rilevazione su distinte porzioni della capsula, utilizzando un corrispondente numero di elementi fotoresistori.
Preferibilmente, il suddetto determinato segnale o parametro di avviamento correlato all’elemento identificativo specifico prima porzione 2a della capsula 2 rilevato dai mezzi sensori 10 consiste in una differenza di potenziale misurabile tra due contatti dei mezzi sensori 10. In alternativa à ̈ possibile impiegare altri parametri di confronto o vari tipi di segnale.
Al fine di evitare che il rilevatore di energia, ad esempio l’elemento foto resistivo, venga investito direttamente, vale a dire venga “accecato†, dalla radiazione di energia emessa dall’emettitore di energia, à ̈ bene che l’emettitore di energia risulti schermato da apposita struttura di protezione in modo da non risultare a vista con il rilevatore di energia.
In accordo con la forma di realizzazione illustrata, il sensore 10 comprende una struttura di supporto 10a nella quale sono ricavati due alloggiamenti separati e schermati fra loro, rispettivamente 11 e 12 all’interno dei quali trovano collocazione l’elemento fotoresistivo e, rispettivamente, il diodo ad emissione luminosa (LED), detti alloggiamenti 11 e 12 risultando ad ogni modo aperti sul loro lato rivolto verso la prima porzione 2a della capsula 2. In particolare, come risulta dalla figura 6, l’elemento foro resistivo à ̈ posizionato in corrispondenza dell’estremità di fondo di un manicotto cilindrico, così da ricevere la radiazione luminosa riflessa dalla prima porzione 2a della capsula 2 senza essere influenzata dall’emissione luminosa direttamente emessa dal diodo ad emissione luminosa (LED) alloggiano in 12.
Per quanto riguarda i suddetti mezzi sensori, la soluzione realizzativa di impiegare quale emettitore di energia e quale rilevatore dei energia un diodo ad emissione luminosa (LED), o altra sorgente luminosa, e quale rilevatore di energia un elemento fotoresistore, si evidenzia come essa consiste in una forma preferita di semplice, affidabile ed economica realizzazione, essendo possibile impiegare quale emettitore di energia un emettitore di energia non nel campo del visibile, ad esempio nel campo dell’infrarosso, utilizzando un corrispondente rilevatore di energia, così come à ̈ possibile utilizzare emettitori di energia di differente natura.
Il metodo per la preparazione di bevande mediante l’impiego di capsule contenenti un preparato per bevande in una macchina per la preparazione di bevande, comprende le fasi di:
- provvedere una capsula contenente un preparato per bevande avente almeno una prima porzione dotata di un elemento identificativo specifico;
- predisporre una macchina per la preparazione di bevande predisposta con mezzi di supporto per ricevere una capsula contenente un preparato per bevande, detta macchina essendo dotata di mezzi di memorizzazione nei quali sono memorizzati differenti cicli di funzionamento della macchina, ciascun ciclo di funzionamento della macchina essendo selettivamente avviabile in funzione della differente tipologia di bevanda da preparare;
- alloggiare detta capsula su detti mezzi di supporto, (in accordo alla forma di realizzazione illustrata inserendo la capsula nell’elemento tubolare 4 attraverso l’apertura di testa);
- rilevare l’avvenuto alloggiamento/inserimento di una capsula in detti mezzi di supporto per capsule e
- avviare uno specifico ciclo di funzionamento della macchina scelto fra i suddetti differenti cicli di funzionamento memorizzati nei suddetti mezzi di memorizzazione in funzione del tipo di capsula alloggiato nei mezzi di supporto 4, così da far eseguire alla macchina il corretto ciclo di preparazione della bevanda memorizzato in considerazione del preparato per bevande contenuto all’interno della capsula .
Vantaggiosamente, la fase di avviare uno specifico ciclo di funzionamento della macchina scelto fra i suddetti differenti cicli di funzionamento memorizzati nei suddetti mezzi di memorizzazione in funzione del tipo di capsula alloggiato sui suddetti mezzi di supporto avviene secondo le fasi di:
- rilevare mediante mezzi sensori un elemento identificativo specifico della capsula alloggiata su detti mezzi di supporto e
- fornire a mezzi di avvio della macchina un determinato segnale o parametro di avviamento correlato all’elemento identificativo specifico della capsula rilevato dai mezzi sensori, a ciascun determinato segnale o parametro di avviamento fornito essendo associato uno specifico ciclo di funzionamento della macchina scelto fra i suddetti differenti cicli di funzionamento memorizzati nei mezzi di memorizzazione.
Preferibilmente, la suddetta fase di rilevare mediante mezzi sensori un elemento identificativo specifico della capsula alloggiata sui suddetti mezzi di supporto avviene rilevando un parametro correlato alla saturazione di colore, preferibilmente alla saturazione di bianco o di nero, alla tonalità di colore e/o alla luminosità di almeno una prima porzione della capsula alloggiata nei suddetti mezzi di supporto.
Preferibilmente, la suddetta fase di rilevare mediante mezzi sensori un elemento identificativo specifico della capsula alloggiata su detti mezzi di supporto avviene secondo le fasi di:
- investire almeno una prima porzione della capsula alloggiata nei suddetti mezzi di supporto con l’energia emessa da almeno un emettitore di energia di detta macchina posizionato in prossimità dei suddetti mezzi di supporto e
- rilevare mediante un rilevatore di energia almeno una porzione della quantità di energia riflessa dalla prima porzione della capsula investita dall’energia emessa dall’emettitore di energia e
- fornire ai suddetti mezzi di avvio il suddetto determinato segnale o parametro di avviamento correlato alla porzione di energia riflessa rilevata.
Preferibilmente:
- la suddetta fase di investire almeno una prima porzione della capsula alloggiata nei mezzi di supporto con l’energia emessa da almeno un emettitore di energia à ̈ effettuata investendo detta prima porzione della capsula con l’energia luminosa emessa da un emettitore di energia luminosa, preferibilmente un diodo ad emissione luminosa (LED) e
- la suddetta fase di rilevare mediante un rilevatore di energia almeno una porzione della quantità di energia riflessa da detta prima porzione della capsula à ̈ effettuata rilevando l’energia luminosa che viene riflessa da detta prima porzione della capsula, preferibilmente un elemento fotoresistore atto a variare il proprio valore di resistenza elettrica in funzione della quantità di energia luminosa ricevuta.
Preferibilmente, la suddetta fase di fornire a detti mezzi di avvio detto determinato segnale o parametro di avviamento comprende la fase di fornire a detti mezzi di avviamento un parametro o segnale correlato alla differenza di potenziale misurabile tra due contatti di detti mezzi sensori.
Preferibilmente la suddetta fase di rilevare mediante mezzi sensori un elemento identificativo specifico della capsula alloggiata su detti mezzi di supporto avviene rilevando un disegno, un’immagine, un codice a barre, una scritta, un profilo, un cambiamento di tonalità, una sporgenza e/o una rientranza in almeno una prima porzione di una capsula alloggiata in detti mezzi di supporto.
Le suddette fasi di metodo possono essere vantaggiosamente attuate mediante la macchina 1 sopra descritta.
Come si può apprezzare da quanto descritto, la macchina secondo la presente invenzione, nonché il metodo secondo l’invenzione consentono di soddisfare la suddetta esigenza e di superare nel contempo gli inconvenienti di cui si à ̈ riferito nella parte introduttiva della presente descrizione con riferimento alla tecnica nota.
Infatti, partendo da una capsula contenente un preparato per bevande e recante su almeno una prima porzione della sua superficie un elemento identificativo specifico (ad esempio un disegno, un’immagine, un codice a barre, una scritta, un profilo, un cambiamento di tonalità, una sporgenza e/o una rientranza, una specifica saturazione di colore e/o una tonalità di colore) correlato al tipo di preparato contenuto all’interno e, più specificatamente, al tipo di bevanda da preparare (ad esempio liscia o gasata, calda o fredda, diluita o concentrata), l’impiego della macchina secondo l’invenzione, nonché il metodo sopra descritto, consentono che la preparazione della bevanda venga avviata e portata a termine secondo il corretto ciclo di funzionamento della macchina senza che l’utente debba intraprendere alcuna particolare scelta operativa in relazione al corretto programma da utilizzare.
Come precedentemente, la macchina secondo l’invenzione, nonché il metodo considerato, determinano il corretto ciclo di funzionamento della macchina fra i differenti cicli di funzionamento memorizzati semplicemente sulla base del riconoscimento del tipo di capsula o cialda inserito, in particolare provvedendo al riconoscimento del suddetto elemento identificativo specifico presente perlomeno in corrispondenza di una prima porzione della sua superficie.
Vantaggiosamente, ciò consente di evitare che l’utente possa inavvertitamente selezionare un ciclo di funzionamento errato, ad esempio determinando l’erogazione di acqua calda al posto di acqua fredda gasata.
Un ancora ulteriore vantaggio della macchina secondo la presente invenzione risiede nella semplicità strutturale della stessa, tale da assicurarne un corretto e prolungato utilizzo senza bisogno di attuare particolari interventi di manutenzione.
Ovviamente, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti alla macchina e al metodo sopra descritto, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione dell'invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la preparazione di bevande mediante l’impiego di una capsula (2) contenente un preparato per bevande, comprendente: - una struttura di supporto (3) nella quale à ̈ individuata una prima zona (A) per accogliere una capsula (2) contenente un preparato per bevande ed una seconda zona (B) di erogazione dalla bevanda; - mezzi di supporto (4) per capsule atti a supportare una capsula (2) contenente un preparato per bevande in corrispondenza di detta prima zona (A); - mezzi per realizzare almeno un’apertura nell’involucro di una capsula (2) contenente un preparato per bevande, detti mezzi per realizzare almeno una apertura in una capsula (2) essendo posizionati in prossimità di detta prima zona (A) per agire su una capsula (2) supportata da detti mezzi di supporto (4) per capsule; - mezzi di memorizzazione nei quali sono memorizzati differenti cicli di funzionamento della macchina, ciascun ciclo di funzionamento della macchina essendo selettivamente avviabile in funzione della differente tipologia di bevanda da preparare e - mezzi di avvio per avviare il funzionamento della macchina secondo uno specifico ciclo di funzionamento della macchina scelto fra detti differenti cicli di funzionamento della macchina memorizzati, caratterizzata dal fatto di comprendere: - mezzi sensori (10) per rilevare un elemento identificativo specifico della capsula (2) alloggiata in detti mezzi di supporto (4) e per fornire a detti mezzi di avvio un determinato segnale o parametro di avviamento correlato all’elemento identificativo specifico della capsula (2) rilevato da detti mezzi sensori (10), a ciascun determinato segnale o parametro di avviamento fornito essendo associato uno specifico ciclo di funzionamento della macchina scelto fra detti differenti cicli di funzionamento memorizzati in detti mezzi di memorizzazione.
  2. 2. Macchina in accordo con la rivendicazione 1, in cui detti mezzi sensori (10) per rilevare un elemento identificativo specifico della capsula (2) alloggiata in detti mezzi di supporto (4) rilevano un parametro correlato alla saturazione di colore, preferibilmente alla saturazione di bianco o di nero, alla tonalità di colore e/o alla luminosità di almeno una prima porzione (2a) di una capsula (2) alloggiata in detti mezzi di supporto (4).
  3. 3. Macchina in accordo con la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi sensori (10) comprendono: - almeno un emettitore di energia posizionato in prossimità di detti mezzi di supporto (4) per investire almeno una prima porzione (2a) di una capsula (2) alloggiata in detti mezzi di supporto (4) e - almeno un rilevatore di energia posizionato per ricevere almeno una porzione della quantità di energia riflessa da detta prima porzione (2a) della capsula (2) investita dall’energia emessa da detto emettitore di energia e per fornire a detti mezzi di avvio detto determinato segnale o parametro di avviamento correlato alla porzione di energia riflessa ricevuta.
  4. 4. Macchina in accordo con la rivendicazione 3, in cui detto rilevatore di energia à ̈ posizionato in modo da risultare schermato da detto almeno un emettitore di energia, cosi da non essere direttamente investito dall’energia luminosa emessa da detta sorgente luminosa.
  5. 5. Macchina in accordo con la rivendicazione 3 o 4, in cui: - detto almeno un emettitore di energia à ̈ un emettitore di energia luminosa e - detto almeno un rilevatore di energia à ̈ un rilevatore di energia luminosa.
  6. 6. Macchina in accordo con una qualunque delle rivendicazione da 3 a 5 in cui detto almeno un rilevatore di energia à ̈ un elemento fotoresistore atto a variare il proprio valore di resistenza elettrica in funzione della quantità di energia luminosa ricevuta.
  7. 7. Macchina in accordo con una qualunque delle rivendicazione da 3 a 6 in cui detto almeno un emettitore di energia à ̈ un diodo ad emissione luminosa (LED).
  8. 8. Macchina in accordo con una qualunque delle rivendicazione da 3 a 7, in cui detto determinato segnale o parametro di avviamento correlato all’elemento identificativo specifico della capsula (2) rilevato da detti mezzi sensori (10) consiste in una differenza di potenziale misurabile tra due contatti di detto sensore.
  9. 9. Macchina in accordo con la rivendicazione 1, in cui detti mezzi sensori (10) per rilevare un elemento identificativo specifico della capsula (2) alloggiata in detti mezzi di supporto (4) sono atti a rilevare un disegno, un’immagine, un codice a barre, una scritta, un profilo, un cambiamento di tonalità, una sporgenza e/o una rientranza in almeno una prima porzione (2a) di una capsula (2) alloggiata in detti mezzi di supporto (4).
  10. 10. Macchina in accordo con una qualunque delle rivendicazione da 1 a 9, comprendente mezzi per rilevare l’avvenuto alloggiamento di una capsula (2) in detti mezzi di supporto (4) per capsule.
  11. 11. Metodo per la preparazione di bevande mediante l’impiego di capsule contenenti un preparato per bevande in una macchina per la preparazione di bevande, detto metodo comprendendo le fasi di: - provvedere una capsula contenente un preparato per bevande avente almeno una prima porzione dotata di un elemento identificativo specifico; - predisporre una macchina per la preparazione di bevande predisposta con mezzi di supporto (4) per ricevere una capsula contenente un preparato per bevande, detta macchina essendo dotata di mezzi di memorizzazione nei quali sono memorizzati differenti cicli di funzionamento della macchina, ciascun ciclo di funzionamento della macchina essendo selettivamente avviabile in funzione della differente tipologia di bevanda da preparare - alloggiare detta capsula su detti mezzi di supporto (4), - rilevare l’avvenuto alloggiamento di una capsula in detti mezzi di supporto (4) per capsule e - avviare uno specifico ciclo di funzionamento della macchina scelto fra detti differenti cicli di funzionamento memorizzati in detti mezzi di memorizzazione in funzione del tipo di capsula alloggiato su detti mezzi di supporto (4), così da far eseguire alla macchina il corretto ciclo di preparazione della bevanda memorizzato in considerazione del preparato per bevande contenuto all’interno di detta capsula, caratterizzato dal fatto che detta fase di avviare uno specifico ciclo di funzionamento della macchina scelto fra detti differenti cicli di funzionamento memorizzati in detti mezzi di memorizzazione in funzione del tipo di capsula alloggiato su detti mezzi di supporto avviene secondo le fasi di: - rilevare mediante mezzi sensori un elemento identificativo specifico della capsula alloggiata su detti mezzi di supporto e - fornire a mezzi di avvio di detta macchina un determinato segnale o parametro di avviamento correlato all’elemento identificativo specifico della capsula rilevato da detti mezzi sensori, a ciascun determinato segnale o parametro di avviamento fornito essendo associato uno specifico ciclo di funzionamento della macchina scelto fra detti differenti cicli di funzionamento memorizzati in detti mezzi di memorizzazione.
  12. 12. Metodo in accordo con la rivendicazione 11, in cui detta fase di rilevare mediante mezzi sensori un elemento identificativo specifico della capsula alloggiata su detti mezzi di supporto (4) avviene rilevando un parametro correlato alla saturazione di colore, preferibilmente alla saturazione di bianco o di nero, alla tonalità di colore e/o alla luminosità di almeno una prima porzione della capsula alloggiata in detti mezzi di supporto (4).
  13. 13. Metodo in accordo con la rivendicazione 11 o 12, in cui detta fase di rilevare mediante mezzi sensori un elemento identificativo specifico della capsula alloggiata su detti mezzi di supporto (4) avviene secondo le fasi di -investire almeno una prima porzione della capsula alloggiata in detti mezzi di supporto (4) con l’energia emessa da almeno un emettitore di energia di detta macchina posizionato in prossimità di detti mezzi di supporto (4) e - rilevare mediante un rilevatore di energia almeno una porzione della quantità di energia riflessa da detta prima porzione della capsula investita dall’energia emessa da detto emettitore di energia e - fornire a detti mezzi di avvio detto determinato segnale o parametro di avviamento correlato alla porzione di energia riflessa rilevata.
  14. 14. Metodo in accordo con la rivendicazione 13, in cui: - detta fase di investire almeno una prima porzione della capsula alloggiata in detti mezzi di supporto (4) con l’energia emessa da almeno un emettitore di energia à ̈ effettuata investendo detta prima porzione della capsula con l’energia luminosa emessa da un emettitore di energia luminosa e - detta fase di rilevare mediante un rilevatore di energia almeno una porzione della quantità di energia riflessa da detta prima porzione della capsula à ̈ effettuata rilevando l’energia luminosa che viene riflessa da detta prima porzione della capsula.
  15. 15. Metodo in accordo con la rivendicazione 14, in cui detta fase di rilevare l’energia luminosa riflessa da detta prima porzione della capsula à ̈ effettuata mediante un elemento fotoresistore atto a variare il proprio valore di resistenza elettrica in funzione della quantità di energia luminosa ricevuta.
  16. 16. Metodo in accordo con la rivendicazione 14 o 15, in cui detta fase di investire detta prima porzione della capsula con l’energia luminosa emessa da un emettitore di energia luminosa à ̈ effettuata investendo detta prima porzione della capsula con l’energia luminosa emessa da un diodo ad emissione luminosa (LED).
  17. 17. Metodo in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 14 a 16, in cui detta fase di fornire a detti mezzi di avvio detto determinato segnale o parametro di avviamento comprende la fase di fornire a detti mezzi di avviamento un parametro o segnale correlato alla differenza di potenziale misurabile tra due contatti di detti mezzi sensori.
  18. 18. Metodo in accordo con la rivendicazione 11 o 12, in cui detta fase di rilevare mediante mezzi sensori un elemento identificativo specifico della capsula alloggiata su detti mezzi di supporto (4) avviene rilevando un disegno, un’immagine, un codice a barre, una scritta, un profilo, un cambiamento di tonalità, una sporgenza e/o una rientranza in almeno una prima porzione di una capsula alloggiata in detti mezzi di supporto (4).
  19. 19. Metodo in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 11 a 18, in cui detta macchina per preparazione di bevande con cui preparare la bevanda à ̈ un macchina in accordo con una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9.
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