ITMI20111741A1 - Procedimento per la preparazione di composti dialchil carbonati - Google Patents

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ITMI20111741A1
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carbon atoms
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Giulio Assanelli
Angelis Alberto Renato De
Caterina Rizzo
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Eni Spa
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Description

"PROCEDIMENTO PER LA PREPARAZIONE DI COMPOSTI DIALCHIL CARBONATI"
La presente invenzione riguarda un procedimento per la preparazione di composti dialchil carbonati i quali possono vantaggiosamente essere impiegati come additivi di origine biologica nei carburanti quali diesel o benzine.
Dalla legislazione vigente e ancor più nei prossimi anni è previsto che una parte dei combustibili utilizzati, quali diesel e benzina, contengano un componente di origine biologica. I dialchil carbonati, ed in particolar modo il dietil carbonato, possono essere impiegati come additivi per tali combustibili, aumentando la quota del prodotto di origine biologica nel combustibile e riducendo così il particolato.
La sintesi del dietilcarbonato è descritta nei brevetti di Mistubishi EP 0638541, US 6,031,122 e EP 0625519 in cui l'urea reagisce direttamente con l'etanolo, impiegando un catalizzatore in fase omogenea (catalizzatori a base di ossidi metallici, in particolare ZnO, e acetati), a temperatura compresa tra 150°C e 190°C. Le rese ottenute sono inferiore all'80% come sottoprodotto principale in relativo carbammato, il quale è una sostanza tossica ed altamente cancerogena. Si ottengono inoltre come ulteriori sottoprodotti le triazine anche esse tossiche e mutagene.
La Richiedente ha ora trovato un nuovo metodo di preparazione di composti dialchil carbonati, impiegando un catalizzatore eterogeneo a base di idrotalcite, ottenendo rese a prodotto molto elevate superiori al 95% molare, pur evitando la formazione di sottoprodotti tossici e cancerogeni.
La presente invenzione riguarda pertanto un procedimento per la preparazione di composti dialchil carbonati a partire da urea e dai reagenti scelti fra glicole etilenico, glicole propilenico e alcoli lineari aventi un numero di atomi di carbonio compreso tra 1 e 20. Detto procedimento comprende gli stadi:
a.condurre una reazione di glicolisi, in presenza di un primo catalizzatore in fase eterogenea a base di idrotalcite, tra urea ed un reagente scelto fra glicole etilenico, glicole propilenico e alcoli lineari con un numero di atomi di carbonio nella catena compreso tra 1 e 20, così da formare un alchenil carbonato;
b.condurre una reazione di trans esterificazione, in presenza di un secondo catalizzatore in fase eterogenea a base di idrotalcite, tra l'alchenil carbonato così ottenuto e un alcool alifatico avente un numero di atomi di carbonio compreso nell'intervallo 1-22 ,così da formare i composti dialchil carbonati.
L'impiego di un catalizzatore in fase eterogenea consente di separare facilmente il prodotto finale senza costi aggiuntivi contrariamente a quanto avviene per i procedimenti dell'arte nota, poiché usano catalizzatori in fase omogenea.
L'impiego di un catalizzatore in fase eterogenea consente inoltre di ottenere un prodotto finale in cui non sono presenti metalli disciolti in quantità significativa .
Descrizione dettagliata.
Costituisce oggetto della presente invenzione un procedimento di preparazione di composti dialchil carbonati a partire da urea e dai reagenti scelti fra glicole etilenico, glicole propilenico e alcoli lineari aventi un numero di atomi di carbonio compreso tra 1 e 20 .
Detto procedimento comprende due stadi:
a. condurre una reazione di glicolisi, in presenza di un primo catalizzatore in fase eterogenea, tra urea ed un reagente scelto fra glicole etilenico, glicole propilenico e alcoli lineari con un numero di atomi di carbonio nella catena compreso tra 1 e 20, preferibilmente glicole etilenico, così da formare un alchenil carbonato;
b. condurre una reazione di trans esterificazione, in presenza di un secondo catalizzatore in fase eterogenea, tra l'alchenil carbonato così ottenuto e un alcool alifatico avente un numero di atomi di carbonio compreso nell'intervallo 1-22 ,preferibilmente nell'intervallo 1-6, ancor più preferibilmente alcol etilico o butilico, così da formare i composti dialchil carbonati.
I prodotti intermedi formati nello stadio (a) sono per esempio etilene carbonato o propilene carbonato.
I prodotti finali ottenuti mediante il procedimento oggetto della presente invenzione sono i dialchil carbonati. Prodotti preferiti sono il dietilcarbonato e il dibutilcarbonato .
L'utilizzo dei prodotti finali dialchil carbonati (ottenuti mediante il procedimento della presente invenzione) come additivi per diesel o benzine, presenta diversi vantaggi.
Gli alcoli lineari aventi numero di atomi di carbonio 1-20 possono essere preferibilmente di origine biologica e ancor più preferibilmente possono essere ottenuti a partire da acidi grassi con un numero di atomi di carbonio nella catena compreso tra 16 e 22. In primo luogo, utilizzare un componente biologico ottenuto da via fermentativa come additivo nel gasolio costituisce un'alternativa ai biocomponenti ottenuti da oli vegetali (FAME o Fatty Acid Methyl Ester, HVO o Hydrogenated Vegetatale Oil). In secondo luogo, la possibilità di utilizzare alcoli nella formulazione di carburanti per diesel (come il Dietilcarbonato DEC), permetterebbe di riequilibrare in parte lo sbilanciamento attualmente esistente in Europa tra il profilo di domanda e offerta di benzina/gasolio.
I prodotti finali ottenuti mediante il procedimento oggetto della presente invenzione possono essere utilizzati come componente biologico sia in benzina che in gasolio permettendo un risparmio di idrogeno in raffineria, che invece è richiesto per la produzione di altri combustibili di origine biologica come HVO.
Infine, la via sintetica da urea per la produzione di dialchil carbonati utilizza C02per la produzione di urea, con il conseguente recupero di quote C02secondo il protocollo Kioto.
I catalizzatori impiegati nel procedimento oggetto della presente invenzione, in entrambi gli stadi, sono in fase eterogenea, preferibilmente in fase solida. II catalizzatore impiegato nello stadio (a), del procedimento descritto e rivendicato nel presente testo, può essere una qualsiasi idrotalcite di formula:
in cui M<11>è un metallo bivalente scelto fra Mg, Fe<11>, Ni<11>, Zn, Cd, Co<11>e loro miscele; M<111>è un metallo trivalente scelto fra: Al, Fe<111>, Ga<111>, Cr<111>, Mn<111>, Co<111>e loro miscele, X è un anione scelto fra C03<2>, 0H e N03, n è un numero intero ed è compreso tra 0 e 6, a è un numero intero compreso tra 4 e 6.
Preferite sono le idrotalciti in cui M<11>è magnesio o zinco e M<111>è alluminio, ferro o cromo; tra queste idrotalciti ancor più preferite sono quelle in cui "a" è 6 e l'anione X è C03<2>, N03o OH.
Lo stadio di reazione (a) è condotto a temperature comprese tra 100°C e 150°C e pressioni comprese tra 2 atm e 0.01 atm. Preferibilmente la reazione è condotta a pressione inferiore all'atmosfera e ancor più preferibilmente a pressioni comprese tra 0.05 atm e 0.01 atm .
In tali condizioni la conversione dell'agente limitante (urea) è totale e la selettività a prodotto desiderato >95% molare.
L'alcool alifatico è preferibilmente di origine biologica, nel testo indicato come bioalcool, e può essere ottenuto sia mediante fermentazione di una biomassa o di una melassa, che mediante riduzione di un acido grasso, acidi che normalmente hanno un numero di atomi di carbonio molto alto, per esempio sino a 22 atomi di carbonio. L'alcool alifatico di origine biologica può avere preferibilmente numero di atomi di carbonio nella catena sino a 22 e più preferibilmente l'alcool alifatico ottenuto può avere un numero di atomi di carbonio compreso tra 1 e 6. Tra questi alcoli alifatici particolarmente preferiti sono l'etanolo e il butanolo .
Il catalizzatore impiegato nello stadio (b) del procedimento descritto e rivendicato nel presente testo, può essere un'idrotalcite di formula:
(II)
in cui M<11>è un metallo bivalente scelto fra: Mg, Fe<11>, Ni<11>, Zn, Cd, Co<11>e loro miscele; M<111>è un metallo trivalente scelto fra Al, Fe<111>, Ga<111>, Cr<111>, Mn<111>, Co<111>e loro miscele, e X è un anione compreso tra C03<2>, 0H e N03.
Particolarmente preferite sono le idrotalciti dove M<11>è Zn o Mg, o miscele dei due, e M<111>è scelto fra Al, Fe e Cr, più preferibilmente M<111>è Al. Più preferite sono le idrotalciti in cui M<11>è Zn o Mg e M<111>è scelto fra Al, Fe e Cr, "a" è 6 e X è C03.
Lo stadio di reazione (b) viene condotto a temperature comprese tra gli 80°C e i 130°C, con pressioni comprese tra 1 atm e 15 atm. Lo stadio di reazione (b) viene condotto usando alcol in eccesso rispetto allo stechiometrico con rapporti molari alcool/(alchenil carbonato) compreso tra 2.5/1 e 10/1, più preferibilmente tra 4/1 e 8/1. La reazione raggiunge l'equilibrio termodinamico con selettività quantitativa a dialchil carbonato.
II catalizzatore dello stadio (a) e dello stadio (b) possono essere preferibilmente uguali, ma possono anche essere di composizione chimica diversa. Quando il catalizzatore è lo stesso in entrambi gli stadi, allora preferibilmente M<11>è Zn e M<111>è Al.
Nel prodotto finale, ottenuto mediante il procedimento sopra descritto e rivendicato, non sono presenti metalli disciolti in quantità significativa proprio grazie al fatto che il catalizzatore impiegato in entrambi gli stadi è in forma eterogenea, preferibilmente è un solido. In particolare i metalli come Zn, Mg e Cu sono presenti in quantità inferiore a 0.05 ppm.
Questo fattore è molto importante perché la presenza di metalli nel prodotto finale causa sporcamente negli iniettori del carburante, in particolare nei motori diesel common rail.
Gli stessi prodotti, ottenuti invece con i procedimenti dell'arte nota, hanno un contenuto di metalli molto più elevato, e dell'ordine del percento dato che il catalizzatore impiegato (per esempio ZnO) è parzialmente solubile nella miscela di reazione. Pertanto i dialchilcarbonat i ottenuti tramite i processi convenzionali non sono utilizzabili come additivi per Diesel o per le benzine, dato che è sufficiente una sola ppm di Zn nel Diesel per sporcare in modo significativo gli iniettori.
Esempio 1
Stadio (a) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Zn-Al-N03.
In un reattore di vetro si caricano urea e glicole etilenico in rapporto molare 1/1.2 e si aggiunge 1 'idrotalcite Zn6Al2(OH)i6N03·nH20, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 130°C e si applica il vuoto riducendo la pressione fino a 30 mbar. Dopo 3 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromat ograf ia il prodotto di reazione. La conversione dell'urea risulta essere totale con una selettività a prodotto desiderato (etilencarbonato ) pari al 95%. I sottoprodotti sono costitutiti da ossazolidone (3%) e 1'idrossicarbonato corrispondente
(2%).
Esempio 2
Stadio (b) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Zn-Al-N03.
In un reattore di vetro si caricano etilencarbonato, prodotto secondo l'esempio 1, ed etanolo in rapporto molare 1/4; quindi si aggiunge 1'idrotalcite Zn6Al2 (OH)16NO3<■>ηΗ20, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 83°C e si manda a ricadere per 3 ore. Dopo 3 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromatografia il prodotto di reazione. La conversione dell'etilencarbonato risulta essere pari ad 80% (limite termodinamico della reazione di transesterificazione) con una selettività a prodotto desiderato (dietilcarbonato) superiore al 99%. Non si identificano sotto prodotti in misura apprezzabile. Un analisi quantitativa sul prodotto di reazione così ottenuto esclude la presenza di metalli (Zn, Mg) fino al limite analitico analizzabile (0.5 ppm).
Esempio 3
Stadio (a) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Zn-Al-C03.
In un reattore di vetro si caricano urea e glicole etilenico in rapporto molare 1/1.2 e si aggiunge 1'idrotalcite Ζη6Α12 (OH)16CO3<■>6H20, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 130°C e si applica il vuoto riducendo la pressione fino a 30 mbar. Dopo 3 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromatografia il prodotto di reazione. La conversione dell'urea risulta essere totale con una selettività a prodotto desiderato (etilencarbonato) pari al 96%. I sottoprodotti sono costituiti da ossazolidone (3%) e 1'idrossicarbonato corrispondente
(1%)·
Esempio 4
Stadio (b) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Zn-Al-C03.
In un reattore di vetro si caricano etilencarbonato, prodotto secondo l'esempio 3, ed etanolo in rapporto molare 1 a 4; quindi si aggiunge 1'idrotalcite Zn6Al2 (OH)16CO3<■>6 H2O, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 83°C e si manda a ricadere per 3 ore. Dopo 3 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromatografia il prodotto di reazione. La conversione dell'etilencarbonato risulta essere pari ad 80% (limite termodinamico della reazione di transesterificazione) con una selettività a prodotto desiderato (dietilcarbonato) superiore al 99%. Non si identificano sotto prodotti in misura apprezzabile. Un analisi quantitativa sul prodotto di reazione così ottenuto esclude la presenza di metalli (Zn, Mg) fino al limite analitico analizzabile (0.5 ppm).
Esempio 5
Stadio (a) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Cu-Zn-Al-C03.
In un reattore di vetro si caricano urea e glicole etilenico in rapporto molare 1/1.2 e si aggiunge 1'idrotalcite Cu4Zn2Al2(OH)i6C03-nH20, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 130°C e si applica il vuoto riducendo la pressione fino a 30 mbar. Dopo 10 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromat ograf ia il prodotto di reazione. La conversione dell'urea risulta essere totale con una selettività a prodotto desiderato (etilencarbonato ) pari al 90%. I sottoprodotti sono costituiti da ossazolidone (4%) e 1'idrossicarbonato corrispondente (6%) .
Stadio (b) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Cu-Zn-Al-C03 .
In un reattore di vetro si caricano et ilencarbonato , prodotto secondo l'esempio 5, ed etanolo in rapporto molare 1 a 4; quindi si aggiunge 1'idrotalcite Cu4Zn2Al2(OH)ι6003<■>nH20, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 83°C e si manda a ricadere per 3 ore. Dopo 3 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromat ograf ia il prodotto di reazione. La conversione dell 'etilencarbonato risulta essere pari ad 80% (limite termodinamico della reazione di transesterificazione) con una selettività a prodotto desiderato (dietilcarbonato) pari al 98%. Non si identificano sotto prodotti in misura apprezzabile, l'unico prodotto presente a quello desiderato è l'intermedio di reazione (2-idrossiet ilcarbonato ). Un analisi quantitativa sul prodotto di reazione così ottenuto esclude la presenza di metalli (Zn, Cu) fino al limite analitico analizzabile (0.5 ppm).
Esempio 6
Stadio (a) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Zn-Fe-C03.
In un reattore di vetro si caricano urea e glicole etilenico in rapporto molare 1/1.2 e si aggiunge 1'idrotalcite Zn6Fe2 (OH)16CO3<■>nH20, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 130°C e si applica il vuoto riducendo la pressione fino a 30 mbar. Dopo 7 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromatografia il prodotto di reazione. La conversione dell'urea risulta essere totale con una selettività a prodotto desiderato (etilencarbonato) pari al 92%. I sottoprodotti sono costituiti da ossazolidone (3%) e 1'idrossicarbonato corrispondente (4%).
Stadio (b) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Zn-Fe-C03.
In un reattore di vetro si caricano etilencarbonato, prodotto secondo l'esempio 5, ed etanolo in rapporto molare 1 a 4; quindi si aggiunge 1'idrotalcite Zn6Fe2(OH)16CO3<■>nH20, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 83°C e si manda a ricadere per 3 ore. Dopo 3 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromatografia il prodotto di reazione. La conversione dell'etilencarbonato risulta essere pari ad 80% (limite termodinamico della reazione di transesterificazione) con una selettività a prodotto desiderato (dietilcarbonato) pari al 99%. Non si identificano sotto prodotti in misura apprezzabile, l'unico prodotto presente a quello desiderato è l'intermedio di reazione (2-idrossiet ilcarbonato ). Un analisi quantitativa sul prodotto di reazione così ottenuto esclude la presenza di metalli (Zn, Fe) fino al limite analitico analizzabile (0.5 ppm).
Esempio 7
Stadio (a) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Zn-Cr-C03.
In un reattore di vetro si caricano urea e glicole etilenico in rapporto molare 1/1.2 e si aggiunge 1'idrotalcite Zn6Cr2(OH)16CO3<■>nH20, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 130°C e si applica il vuoto riducendo la pressione fino a 30 mbar. Dopo 6 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromat ograf ia il prodotto di reazione. La conversione dell'urea risulta essere totale con una selettività a prodotto desiderato (etilencarbonato ) pari al 91%. I sottoprodotti sono costituiti da ossazolidone (4%) e 1'idrossicarbonato corrispondente (5%) .
Stadio (b) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite Zn-Cr-C03.
In un reattore di vetro si caricano etilencarbonato, prodotto secondo l'esempio 5, ed etanolo in rapporto molare 1 a 4; quindi si aggiunge 1'idrotalcite Zn6Cr2(OH)ι6003nH20, sintetizzata dalla Richiedente, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 83°C e si manda a ricadere per 3 ore. Dopo 3 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromatograf ia il prodotto di reazione . La conversione dell'etilencarbonato risulta essere pari ad 80% (limite termodinamico della reazione di transesterificazione) con una selettività a prodotto desiderato (dietilcarbonato) pari al 97%. Non si identificano sotto prodotti in misura apprezzabile, l'unico prodotto presente a quello desiderato è l'intermedio di reazione (2-idrossietilcarbonato). Un analisi quantitativa sul prodotto di reazione così ottenuto esclude la presenza di metalli (Zn, Cr) fino al limite analitico analizzabile (0.5 ppm).
Esempio Comparativo 1
Stadio (a) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite PURAL MG 70.
In un reattore di vetro si caricano urea e glicole etilenico in rapporto molare 1/1.2 e si aggiunge 1'idrotalcite Pural MG 70, prodotto commerciale con un rapporto molare Mg/Al 7/3, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 130°C e si applica il vuoto riducendo la pressione fino a 30 mbar. Dopo 3 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromatografia il prodotto di reazione. La conversione dell'urea risulta essere totale con una selettività a prodotto desiderato (etilencarbonato) pari al 18%. I sottoprodotti sono costituiti da ossazolidone (62%) e 1'idrossicarbonato corrispondente (15%) e etilenurea (5%).
Esempio Comparativo 2
Stadio (b) della sintesi del dietilencarbonato con idrotalcite EXM 2221.
In un reattore di vetro si caricano etilencarbonato, prodotto secondo l'esempio comparativo 1, ed etanolo in rapporto molare 1/4; quindi si aggiunge 1'idrotalcite commerciale EXM 2221, idrotalcite di magnesio e alluminio di composizione chimica non conosciuta, in ragione del 5% in peso, si scalda la miscela di reazione a 83°C e si manda a ricadere per 3 ore. Dopo 4 ore si interrompe la reazione e si analizza tramite gascromatografia il prodotto di reazione. La conversione dell'etilencarbonato risulta essere pari ad 7.3% (limite termodinamico della reazione di transesterificazione) con una selettività a prodotto desiderato (dietilcarbonato) pari al 48%, mentre il 52% del prodotto di reazione è costituito dal prodotto parziale di transesterificazione (etil-2 idrossietil carbonato) .

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un procedimento per la preparazione di composti dialchil carbonati a partire da urea e dai reagenti scelti fra glicole etilenico, glicole propilenico e alcoli lineari aventi un numero di atomi di carbonio compreso tra 1 e 20, detto procedimento comprendente gli stadi: a.condurre una reazione di glicolisi, in presenza di un primo catalizzatore in fase eterogenea, tra urea ed un reagente scelto fra glicole etilenico, glicole propilenico e alcoli lineari con un numero di atomi di carbonio nella catena compreso tra 1 e 20, così da formare un alchenil carbonato; b.condurre una reazione di trans esterificazione, in presenza di un secondo catalizzatore in fase eterogenea, tra 1'alchenil carbonato così ottenuto e un alcool alifatico avente un numero di atomi di carbonio compreso nell'intervallo 1-22 ,così da formare i composti dialchil carbonati.
  2. 2. Il procedimento secondo la rivendicazione 1 in cui il catalizzatore nello stadio (a) è un'idrotalcite di formula: M<II>aM<III>2(OH)ΐ6Χ·ηΗ20 (I) in cui M<11>è un metallo bivalente scelto fra Mg, Fe<11>, Ni<11>, Zn, Cd, Co<11>e loro miscele; M<111>è un metallo trivalente scelto fra Al, Fe<111>, Ga<111>, Cr<111>, Mn<111>, Co<111>e loro miscele, X è un anione scelto fra C03<2>, OH<->e N03, n è un numero intero compreso tra 0 e 6, a è un numero intero compreso tra 4 e 6
  3. 3. Il procedimento secondo la rivendicazione 1 in cui il catalizzatore nello stadio (b) è un'idrotalcite di formula: (II) in cui M<11>è un metallo bivalente scelto fra: Mg, Fe<11>, Ni<11>, Zn, Cd, Co<11>e loro miscele; M<111>è un metallo trivalente scelto fra Al, Fe<111>, Ga<111>, Cr<111>, Mn<111>, Co<111>e loro miscele, e X è un anione compreso tra C03<2~>, 01Γ e N03<'>.
  4. 4. Il procedimento secondo la rivendicazione 2 in cui M<11>è magnesio o zinco e M<111>è alluminio.
  5. 5. Il procedimento secondo la rivendicazione 4 in cui "a" è 6 e l'anione X è C03<2~>N03<~>o OH.
  6. 6. Il procedimento secondo la rivendicazione 3 in cui M<11>è zinco o magnesio, o miscele dei due, e M<111>è scelto fra Al, Fe e Cr.
  7. 7. Il procedimento secondo la rivendicazione 6 in cui M<111>è Al.
  8. 8. Il procedimento secondo la rivendicazione 3 in cui M<11>è zinco o magnesio e M<111>è scelto fra Al, Fe e Cr, a è 6 e X è C03<~>.
  9. 9. Il procedimento secondo le rivendicazioni 1-8 in cui l'alcool alifatico è di origine biologica ed ha un numero di atomi di carbonio sino a 22. 10.11 procedimento secondo la rivendicazione 9 in cui l'alcool alifatico ha un numero di atomi di carbonio compreso tra 1 e 6. 11.11 procedimento secondo le rivendicazioni 1-8 in cui l'alcool alifatico è etanolo o butanolo. 12.11 procedimento secondo le rivendicazioni 1-11 in cui lo stadio del procedimento (a) è condotto a temperature comprese tra 100°C e 150°C e pressioni comprese tra 2 atm e 0.01 atm. 13.11 procedimento secondo le rivendicazioni 1-11 in cui lo stadio del procedimento (b) è condotto a temperature comprese tra gli 80°C e i 130°C, con pressioni comprese tra 1 atm e 15 atm. 14.11 procedimento secondo la rivendicazione 1-11 in cui l'alcol alifatico è in eccesso rispetto allo stechiometrico con rapporti molari alcool/ (alchenil carbonato) compreso tra 2.5/1 e 10/1.
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