ITMI20082197A1 - Dispositivo applicatore di prodotti liquidi viscosi o paste, in particolare per le applicazioni nella cosmetica decorativa, piu' particolarmente per l'applicazione del mascara alle ciglia, e contenitore di prodotti cosmetici provvisto di questo dispo - Google Patents

Dispositivo applicatore di prodotti liquidi viscosi o paste, in particolare per le applicazioni nella cosmetica decorativa, piu' particolarmente per l'applicazione del mascara alle ciglia, e contenitore di prodotti cosmetici provvisto di questo dispo Download PDF

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ITMI20082197A1
ITMI20082197A1 IT002197A ITMI20082197A ITMI20082197A1 IT MI20082197 A1 ITMI20082197 A1 IT MI20082197A1 IT 002197 A IT002197 A IT 002197A IT MI20082197 A ITMI20082197 A IT MI20082197A IT MI20082197 A1 ITMI20082197 A1 IT MI20082197A1
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Paolo Botto
Ambrogio Fumagalli
Paolo Giusti
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Laffon Spa
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Description

“Dispositivo applicatore di prodotti liquidi viscosi o paste, in particolare per le applicazioni nella cosmetica decorativa, più particolarmente per l'applicazione del mascara alle ciglia, e contenitore di prodotti cosmetici provvisto di questo dispositivo applicatore“
L’invenzione riguarda un dispositivo applicatore per prodotti liquidi viscosi o paste, utilizzati in particolare nella cosmetica decorativa e più particolarmente per l’applicazione di mascara alle ciglia. La medesima invenzione si estende inoltre al contenitore per prodotti cosmetici, provvisto di questo dispositivo applicatore.
Un applicatore per mascara deve assolvere una pluralità di funzioni contemporaneamente. Esso deve fare in modo che il prodotto cosmetico mascara (nel seguito “bulk”) venga applicato uniformemente alle ciglia in modo semplice, richiedendo uno od al massimo pochi passaggi di applicazione per ottenere l’effetto desiderato. Esso deve pettinare e separare le ciglia l’una dall’altra, orientandole nella direzione desiderata. Esso deve essere capace di raccogliere una quantità sufficiente di bulk e di deporla efficacemente ed omogeneamente sulle ciglia per tutta la loro lunghezza. Idealmente la quantità di bulk deve essere sufficiente a truccare un’intera palpebra senza necessità di dover inserire l’applicatore nel contenitore per prelevare altro bulk. Esso non deve caricarsi di bulk in eccesso per evitare di dar luogo a ristagni di bulk inutilizzato sull’applicatore, o deporre troppo bulk sulle ciglia, in modo irregolare o a grumi. Essendo normalmente montato a sbalzo su di un manico, esso deve essere sufficientemente rigido da assorbire le forze esercitate durante l’applicazione. Esso peraltro deve essere sufficientemente elastico da adattarsi e seguire la struttura delle ciglia. Trattandosi di applicazioni cosmetiche all’intorno della regione oculare, esso deve dare luogo ad un utilizzo sufficientemente sicuro, sia in termini meccanici che biologici.
Queste numerose funzioni e necessità, se adeguatamente soddisfatte, concorrono a realizzare i due obiettivi principali che l’applicatore per mascara deve assolvere:
- separare e pettinare ciglia,
- distribuire in modo uniforme ed omogeneo il bulk su tutta la lunghezza delle ciglia. Gli applicatori per mascara convenzionali, noti da tempo, appartengono ad un primo tipo basato su una pluralità di setole o fibre comprese tra un filo, tipicamente di acciaio, ritorto in spire elicoidali per dare forma ad una sorta di scovolino, chiamato convenzionalmente “spazzolino” o “brush” in inglese. Lo spazzolino ha tipicamente una forma allungata a simmetria assiale.
Questo tipo di applicatore presenta diversi svantaggi tra i quali:
- Il ridotto diametro del filo ritorto fa sì che una buona parte del bulk ricopra permanentemente questo filo, senza poter essere applicato alle ciglia in quanto troppo all’interno dello spazzolino per poter entrare in contatto con le ciglia stesse. Questo bulk tende a seccare, ad indurirsi e può essere ricettacolo di contaminazione, sia sotto forma di impurità che via via si accumulano, sia di agenti biologici. Questo bulk con caratteristiche non ottimali può anche, nel tempo, deteriorare la prestazione dell’applicatore.
- L’efficacia di questo applicatore nel pettinare e separare adeguatamente le ciglia è limitata dal fatto che le fibre devono essere sufficientemente numerose per poter essere ben trattenute dal filo ritorto, dando luogo ad un applicatore piuttosto denso. Tale densità di fibre impedisce in misura maggiore o minore la penetrazione delle fibre stesse tra le ciglia, limitando corrispondentemente la capacità dell’applicatore di pettinare, separare e/o trasferire la quantità necessaria di bulk alle ciglia
- Le tipologie di fibra che è possibile utilizzare per questo tipo di applicatore sono intrinsecamente limitate. Si tratta tipicamente di filamenti estrusi di materiali polimerici, in particolare poliammidi ed in misura minore poliesteri ed altre fibre sintetiche. La rigidità o elasticità di queste fibre è limitata dalle caratteristiche fisicomeccaniche dei materiali polimerici disponibili in questa forma e dalle caratteristiche della sezione delle fibre stesse. Essendo i materiali polimerici comunemente utilizzati e disponibili molto pochi, ed essendo le forme e le dimensioni della sezione delle stesse poco numerose, risulta che la variazione di una caratteristica importante, quale la rigidità o elasticità della fibra, è a sua volta intrinsecamente limitata.
- La disposizione delle fibre lungo le due direzioni longitudinale e radiale è imposta dal metodo di fabbricazione, basato sulla torcitura del filo di acciaio, ed è quindi controllabile entro margini ristretti dal progettista dell’applicatore, che può agire solamente sui parametri indiretti attinenti alla dimensione ed alla sezione trasversale della fibra, al numero totale delle fibre ed al diametro del filo di acciaio, come già detto limitati. Questi parametri sono inoltre tra loro interconnessi e limitati dal processo di fabbricazione, ossia dalla possibilità che il filo ritorto mantenga fermamente al loro posto le fibre nella quantità specificata. Il campo limitato di modalità di disposizione delle fibre ha l’effetto di imporre dei limiti alle possibilità progettuali dell’applicatore e per conseguenza alla possibilità di ottimizzare la prestazione dell’applicatore in relazione allo specifico risultato cosmetico desiderato.
- Essendo le fibre ottenute da filamenti estrusi di lunghezza illimitata, non è possibile introdurre variazioni alla sezione trasversale della fibra, nella direzione della lunghezza della fibra, atte ad esempio a migliorare la capacità della fibra stessa di caricarsi in modo più efficace e controllato di bulk, o di incrementare l’efficacia pettinante e separante.
- La presenza di filo metallico costituisce un elemento di potenziale rischio per la sicurezza nel’uso dell’applicatore.
- La presenza di filo metallico limita le possibilità di riciclaggio dell’applicatore e dell’intero contenitore di cui l’applicatore fa parte.
A causa dei limiti sopra esposti, questo primo tipo di applicatore risulta limitato nel raggiungere simultaneamente adeguati effetti cosmetici, ad esempio di volumizzazione, incurvamento, pettinatura e separazione delle ciglia.
Una serie di variazioni sul principio base di questo tipo di applicatore è stata apportata nel tempo, allo scopo di migliorare almeno in parte questi limiti, ad esempio facendo uso di fibre aventi sezioni di forma e/o dimensioni diverse mescolate tra loro (ad es. EP 0 329 505 B1, EP 0 239 270 B2, US 4,964,429). Un’altra variazione ad esempio consiste nel rasare parzialmente le fibre nella direzione trasversale o longitudinale, per ottenere delle forme più complesse o per disporre le fibre in porzioni di diversa lunghezza (ad es. EP 0 410 821 B1, EP 1647 202 B1, EP 1647 202 A1, EP 0663 161 B1, EP 0 792 602 B2, EP 0811 336 B1, EP 0811 337 B1, EP 1344 470 A2). Una ulteriore variazione consiste nel sottoporre lo spazzolino a trattamenti successivi, volti soprattutto a modificare la forma della punta delle fibre, ad esempio sfrangiandola, od ottenendo un rigonfiamento (ad es. EP 0486 329 B1, EP 0 568 400 B1, US 5,197,497), trattamenti comunque con effetti dimensionali molto limitati. Queste variazioni peraltro non sono tali da superare in modo decisivo i limiti sopra descritti, ed inoltre si basano su operazioni aggiuntive e su tecnologie più complesse, con il risultato di aumentare ulteriormente i costi dell’applicatore, limitandone fortemente l’utilizzo pratico.
Un secondo tipo di applicatore è stato sviluppato più recentemente, allo scopo di superare una parte dei limiti sopra descritti. Tale secondo tipo di applicatore è in genere costituito da una pluralità di elementi radiali in forma di setole o dita che si prolungano radialmente da un corpo centrale allungato longitudinalmente in forma di asta, tali elementi radiali e corpo centrale essendo realizzati generalmente per stampaggio ad iniezione di materiali polimerici. In una gamma molto ampia di diverse realizzazioni, questo tipo di applicatore può essere costituito da un tutto unico o da due o più parti diverse, tipicamente il corpo centrale essendo una e gli elementi radiali essendo la seconda, tali parti essendo connesse tra loro o per via di tecnologie di co-stampaggio, o per assemblaggio delle stesse.
Questa seconda tipologia di applicatore supera in parte i limiti del tipo precedentemente descritto, ma presenta comunque almeno gli inconvenienti che seguono:
- Il numero degli elementi radiali nelle realizzazioni convenzionali (“dita”) è limitato dalla tecnologia di stampaggio ad iniezione e dalla complessità degli stampi necessari. La configurazione e la disposizione di tali elementi radiali risulta in una serie di sottosquadri che impongono soluzioni di stampo complesse, facenti uso di numerose parti mobili necessarie per l’estrazione del pezzo stampato. Il numero di parti mobili è comunque limitato dagli ingombri e dalle piccole dimensioni dell’applicatore. Per conseguenza, questo tipo di applicatore risulta intrinsecamente limitato nel raggiungere un numero di elementi radiali sufficiente al caricamento di una quantità elevata di bulk ed al trasferimento della stessa alle ciglia.
- Questo secondo tipo di applicatore, essendo basato sullo stampaggio ad iniezione, richiede uno stampo specifico per ciascun modello di applicatore o, quanto meno, che le parti stampanti dello stampo siano specifiche per ciascun modello di applicatore. Il costo di realizzazione degli stampi, come detto particolarmente complessi nella loro costruzione, limita fortemente la disponibilità di modelli diversi di applicatore. Per la stessa ragione ne risulta limitata anche la flessibilità progettuale: ogni modifica del numero, della dimensione e/o della disposizione degli elementi radiali eventualmente necessaria per l’ottimizzazione della prestazione dell’applicatore richiede la modifica, o addirittura il rifacimento dell’intero stampo o quanto meno delle parti stampanti, rendendo particolarmente onerosa la fase di sviluppo ed ottimizzazione. Questo risulta in tempi di sviluppo e di messa a punto sostanzialmente elevati, nonché in tempi elevati di messa in produzione, in contrasto con le esigenze del moderno mercato cosmetico. Per la stessa ragione, la personalizzazione dell’applicatore in base alle specifiche esigenze cosmetiche è considerevolmente limitata, essendo anche questo un fattore in contrasto con le necessità del mercato cosmetico.
- Le modalità di realizzazione convenzionali limitano fortemente e, in generale, impediscono di realizzare modelli di applicatore composti da elementi radiali fatti con materiali diversi tra loro, atti quindi a combinare profittevolmente materiali con caratteristiche meccaniche differenti, come invece è almeno parzialmente possibile per gli applicatori del primo tipo sopra descritto, attraverso il mescolamento di fibre diverse.
- Le modalità di costruzione degli stampi, ed in particolare le modalità di estrazione dallo stampo degli elementi radiali, impediscono di dare a questi ultimi una forma che presenti dei sottosquadri rispetto alla direzione radiale, per esempio delle ramificazioni o delle variazioni di sezione trasversale significative. Le forme tipiche degli elementi radiali comunemente ottenute per questo secondo tipo di applicatore sono cilindriche o coniche, con l’asse maggiore orientato nella direzione radiale, in questo non discostandosi significativamente da quanto realizzabile con gli applicatori del primo tipo.
- La disposizione in senso longitudinale degli elementi radiali è tipicamente limitata a più file di elementi, ciascuna fila avente detti elementi allineati l’uno rispetto all’altro nella direzione longitudinale. Questa limitazione è causata dalle restrizioni geometriche imposte dalla realizzazione dello stampo.
- La tecnologia di realizzazione ed in particolare il costo degli stampi, oltre a limitare il numero di modelli, costituisce un elemento di costo penalizzante, soprattutto ove non sia presente una domanda di elevate quantità di un determinato tipo di applicatore.
Da quanto sopra descritto risulta che questo secondo tipo di applicatore, pur ottenendo migliori risultati in alcune aree rispetto al primo tipo, non è capace di superare completamente i limiti sopra menzionati.
Scopo dell’invenzione è di eliminare gli svantaggi del primo tipo di applicatore così come del secondo. In particolare l’invenzione ha lo scopo di:
- ottenere prestazioni elevate sia di pettinatura e di separazione, sia di volumizzazione, allungamento o incurvatura delle ciglia, combinabili in proporzioni variabili tra loro per soddisfare in modo ottimale ciascuno specifico obiettivo di risultato cosmetico;
- rendere possibili un campo di densità (numero di elementi)ed uno spettro di forme diverse di elementi radiali, sufficientemente ampi da consentire la messa a punto delle prestazioni sia di pettinatura e separazione, sia di distribuzione di quantità di bulk sulle ciglia, che siano tra loro combinabili in misure diverse ed in modo flessibile a seconda dell’effetto cosmetico desiderato;
- combinare tra loro, ove ritenuto vantaggioso, elementi radiali costituiti da materiali diversi, per ottenere nello stesso applicatore elementi radiali con diversa elasticità; - consentire di realizzare elementi radiali disposti spazialmente secondo modalità molto diversificate, atte a ottenere una pluralità di diversi modelli di applicatore attraverso la combinazione di elementi radiali diversi; - permettere la realizzazione di forme di elementi radiali molto diversificate e di volta in volta progettate per incrementare l’effetto volumizzante, allungante, incurvante, pettinante e separante, secondo i requisiti dettati dalla specifica applicazione;
- consentire un metodo di fabbricazione flessibile basato su attrezzature di costo limitato e utilizzabili per numerosi diversi modelli di applicatori, atto a dar luogo ad una pluralità di modelli facilmente e velocemente personalizzabili in base alle singole esigenze. Questi ed altri scopi sono conseguiti con il dispositivo applicatore e con il contenitore per prodotti cosmetici secondo le rivendicazioni rispettivamente 1 e 13. Dei preferiti modi di realizzare l'invenzione risultano dalle restanti rivendicazioni.
In rapporto alla tecnica nota sopra descritta il dispositivo applicatore secondo l'invenzione, grazie alla semplicità costruttiva che gli deriva dalla sua struttura componibile, permette di realizzare stampi poco complessi e poco costosi. La semplicità realizzativa degli stampi ed il loro basso costo consente di eseguire molti tipi di elementi radiali diversi che, a loro volta assemblati secondo differenti modalità e sequenze, consentono di ottenere una varietà di modelli di applicatori diversi, con costi di investimento in attrezzature limitati.
Dal canto suo, la disponibilità di una serie di elementi radiali diversi permette di assemblare un nuovo modello di applicatore in modo estremamente veloce, e di modificarlo ove necessario in modo altrettanto veloce e senza bisogno di lunghe e costose modifiche a stampi ed attrezzature esistenti.
Le caratteristiche del dispositivo dell’invenzione sopra descritte sono tali da consentire anche di costruire una vasto numero di applicatori diversi, partendo da un numero relativamente contenuto di elementi radiali con forme differenti.
A questo si aggiunge che la vastissima gamma di applicatori ottenibili con la presente invenzione consente di sviluppare ed ottimizzare velocemente ed a costi competitivi un applicatore specifico per ciascuna specifica esigenza cosmetica.
Gli applicatori descritti nella presente invenzione possono infine essere vantaggiosamente utilizzati come componente di un contenitore per prodotti cosmetici, atto ad applicare un prodotto cosmetico a fibre cheratiniche, in particolare ciglia, sopracciglia e capelli.
Questi ed altri scopi, vantaggi e caratteristiche risultano dalla descrizione che segue di un preferito modo di realizzare il dispositivo applicatore dell'invenzione illustrato, a titolo di esempio non limitativo, nelle figure delle allegate tavole di disegni. In queste:
- la figura 1 illustra in sezione assiale longitudinale un primo esempio del dispositivo dell'invenzione;
- le figure 2a e 2b illustrano, rispettivamente in vista frontale ed in sezione, uno degli elementi radiali che compongono il dispositivo della figura 1;
- le figure 3a e 3b illustrano, rispettivamente in vista frontale ed in sezione, una variante di realizzazione dell'elemento radiale delle figure precedenti;
- le figure 4a e 4b illustrano, rispettivamente in vista laterale ed in sezione, il particolare di uno dei bracci dell'elemento radiale di figura 2;
- le figure 5a a 5f illustrano alcune delle differenti forme con le quali possono essere realizzati i bracci degli elementi radiali del dispositivo dell'invenzione;
- le figure 6a a 6f illustrano delle ulteriori varianti di forma dei bracci delle figure precedenti, con la figura 6f che rappresenta la vista da A del braccio di figura 6e;
- le figure 7a a 7g illustrano alcune ulteriori varianti di forma dei bracci dell'elemento radiale del dispositivo dell'invenzione;
- le figure 8a a 8d illustrano, in vista frontale e in sezione laterale, alcune delle numerosi disposizioni degli elementi radiali che è possibile combinare sul dispositivo dell'invenzione; e
- la figura 9 illustra in prospettiva un contenitore per prodotti cosmetici, equipaggiato con il dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
Il dispositivo applicatore dell'invenzione è indicato complessivamente con 11 in figura 1. Esso comprende essenzialmente un primo elemento longitudinale 1d, detto “stelo”, avente sviluppo prevalentemente longitudinale (asse X, figura 1), nonché una serie di secondi elementi radiali 2, detti "stelle", che si estendono in direzione prevalentemente radiale (asse Y, figure 1 e 2) dal citato stelo 1d.
Come meglio è illustrato nelle figure 1 e 2, sullo stelo 1d del dispositivo applicatore 11 è assemblata una pluralità di stelle 2 grazie alla presenza, sul corpo centrale 3 di queste ultime, di un foro 4, al cui interno è infilato il medesimo stelo 1d, realizzando sostanzialmente una struttura composita. Questo stelo 1d è a sua volta strutturato con una coda 1a (che viene assemblata sull'impugnatura 8 di figura 9), con una parte centrale 1b (sulla quale sono disposte longitudinalmente le stelle 2), e con una punta 1c che, attraverso una conformazione opportunamente ingrossata, trattiene le stelle 2 in modo che esse non possano sfilarsi dallo stelo 1d. La sezione della parte centrale 1b dello stelo 1d è tale da accoppiarsi con il foro centrale 4 di ciascuna stella 2. Tale foro può essere semplicemente a sezione circolare o di sezione più complessa, ad esempio triangolare, quadrata, o comunque a simmetria non circolare, allo scopo di consentire un orientamento angolare preordinato di ciascuna stella rispetto alle altre.
Dal perimetro esterno del corpo centrale 3 di ciascuna stella 2 si protendono dei bracci 5, in direzione prevalentemente radiale, uniti al medesimo corpo centrale 3 attraverso una base 6 e che si prolungano verso l’esterno fino alla punta 7.
Come illustrato nelle figure 2b, 3a e 3b questi bracci 5 possono essere disposti su un’unica circonferenza (a), oppure su più circonferenze (a,b) diverse. Le disposizioni preferite sono quelle che vedono i bracci 5 distribuiti su una sola circonferenza o su due circonferenze (a) e (b), dove la disposizione dei bracci della prima circonferenza è sfalsata rispetto alla disposizione dei bracci della seconda circonferenza (figura 3a,3b).
La forma dei bracci 5 può essere ampiamente differenziata, sia in sezione, sia per la loro struttura che può essere lineare (come per esempio rappresentato in figure 2b, 7a) oppure ramificata (figure 7b a7g).
Esempi di possibili sezioni trasversali dei bracci 5 delle stelle 2 sono riportati nelle figura 4a, 4b e 5a a 5f, vantaggiosamente utilizzabili per regolare la capacità di ciascun braccio di caricarsi di bulk, così da poterlo successivamente trasferire in quantità adeguata alle ciglia e/o di variare l’elasticità del braccio a parità di materiale utilizzato. In questo modo può essere resa ottimale la capacità pettinante e separante del dispositivo dell'invenzione, grazie anche alla scelta di bracci 5 aventi diverse proprietà elastiche. La forma delle sezioni trasversali non è soggetta ad altro limite, se non a quello di non dare luogo a sottosquadri nella direzione dell’asse longitudinale della stella, capaci di ostacolarne l'estrazione dallo stampo.
In particolare ogni braccio 5 può svilupparsi nella direzione radiale Y con sezioni trasversali diverse, che cambiano a partire dalla base 6 verso la punta 7 di ciascun braccio. Esempi di questa sequenza di cambiamenti di sezione sono riportati nelle figure 6a a 6f, la forma di queste sezioni trasversali in sequenza essendo soggetta all'unico vincolo di evitare la formazione di sottosquadri nella direzione dell’asse longitudinale X della stella 2, tali da impedire a questa di essere estratta dallo stampo. Questa ulteriore possibilità, permessa dalla struttura componibile del dispositivo applicatore 11 dell'invenzione, aumenta in modo considerevole la flessibilità progettuale dei bracci delle stelle 2, per ottenere il miglior risultato di caricamento e deposizione di bulk sulle ciglia e di pettinatura e separazione delle stesse.
Come illustrato nelle figura 7a a 7f, i bracci 5 possono avere uno sviluppo esclusivamente longitudinale (figura 7a) oppure composito, quest'ultimo caratterizzato dalle forme ramificate riprodotte alle figure da 7b a 7f. Tali ramificazioni possono anche ricongiungersi tra di loro creando bracci dotati di buchi o cavità(figura 7g). Ancora una volta, l'unico limite imposto alla forma dei bracci 5 è quello di non dare luogo a sottosquadri nella direzione dell’asse longitudinale della stella, tali da impedire a questa di essere estratta dallo stampo. Anche questi diversi profili possono essere vantaggiosamente utilizzati per migliorare ed adattare i bracci 5 a ciascuna specifica esigenza di applicazione del prodotto cosmetico. In effetti una tipologia di profilo longitudinale particolarmente utile è quella che comporta delle ramificazioni, atte ad aumentare il numero delle punte 7 dei bracci 5 sul dispositivo 11. Questa ulteriore possibilità aumenta in modo considerevole la flessibilità progettuale del braccio, per ottenere il miglior risultato di caricamento e deposizione di bulk sulle ciglia e di pettinatura e separazione delle stesse.
Grazie alla descritta struttura componibile, posseduta dal dispositivo applicatore dell'invenzione, su una stessa stella 2 possono essere combinati dei bracci 5 aventi dimensioni, profilo e/o sezione diversi, così come descritto più sopra, sia su una stessa circonferenza (a), sia su differenti circonferenze (a,b). Stelle diverse possono a loro volta essere combinate nello stesso applicatore assemblandole longitudinalmente secondo un ordine dato. Stelle realizzate con materiali diversi, aventi caratteristiche fisico meccaniche e/o colore diversi, possono essere combinate nello stesso applicatore, assemblandole longitudinalmente secondo un ordine dato. Inoltre stelle uguali o diverse fra loro possono essere combinate sia in configurazione testa- testa, sia in configurazione testa – coda, dando luogo a differenti disposizioni dei bracci 5, come esemplificato nelle figure 8a a 8d.
Stelle 2 uguali o diverse fra loro, purché dotate di corpo centrale 3 con foro 4 non circolare, possono essere assemblate sequenzialmente lungo l’asse X dello stelo 1d, dando a ciascuna stella una rotazione angolare preordinata rispetto alla stella successiva, così da creare delle corrispondenti disposizioni diverse dei bracci 5 nella citata direzione, a seconda della sequenza di rotazione prescelta. Questo risultato si può ottenere sia agendo sull’orientamento angolare reciproco dei bracci 5 rispetto al foro centrale 4, sia realizzando la parte 1b dello stelo 1d con un andamento opportunamente elicoidale.
Le possibilità di variazione di forma, profilo, sezione dai singoli bracci, le possibilità di combinazione di bracci diversi in una stella, la possibilità di combinazione di stelle diverse lungo l’asse del dispositivo applicatore, le possibilità di variazione della configurazione e/o della disposizione longitudinale delle stelle, così come descritto precedentemente, possono essere tutte a loro volta combinate sullo stelo 1d, per dare luogo ad un elevatissimo numero di modelli diversi di applicatore.
Lo stelo sul quale vengono assemblate le stelle può essere realizzato con materiali diversi, aventi caratteristiche fisico-meccaniche diverse, in particolare di elasticità e resilienza, atte ad adattarsi alle specifiche esigenze di ogni specifica applicazione. La realizzazione delle stelle e dell’asse può essere convenientemente eseguita attraverso stampaggio ad iniezione di materiali polimerici.
Materiali che possono essere vantaggiosamente utilizzati, singolarmente od in combinazione, per la realizzazione delle stelle 2 e dello stelo 1d sono:
- polietilene e copolimeri dello stesso (ad es. copolimeri di acetato di vinile, di olefine cicliche)
- polipropilene e copolimeri dello stesso - altre poliolefine e copolimeri delle stesse - polistirene e copolimeri dello stesso, quali ad esempio stirene- acrilonitrile, acrilonitrilebutadiene-stirene
- poliammide e copolimeri della stessa
- polietilene tereftalato e copolimeri dello stesso
- polimetilpentene
- polimeri siliconici
- policarbonato
- polimeri poliacetalici
- elastomeri termoplastici (TPE) basati su ú ammidi polieteresteri, polieterammidi (TPE-A)
ú co-poliestere (TPE-E)
ú olefine (TPE-O, TPE-V): etilene-propilenediene (EPDM), etilene-acetato di vinile, etileneacetato di vinile-polivinilidencloruro, terpolimero etilene-propilene-propilene (TE-(EPDM+PP), terpolimero etilene-propilene-propilene reticolato (TPE-V), gomma naturale-polipropilene (TPE-V), gomma nitrilbutadienepolipropilene
ú copolimeri stirene (TPE-S): stirolobutadiene, stirolo-butadiene-stirolo, stiroloetenbutene-stirolo, copolimero a blocchi stiroloisoprene, stirolo-butadiene-propilene, stiroloetilenbutene, stirolo-polifeniletere, stiroloetilenbutilene-stirolo-polipropilene
ú poliuretani (TPE-U): poliesteruretano, polieteresteruretano, polieteruretano, TPE-U alifatici - polimetilmetacrilato e copolimeri dello stesso
- polimeri e copolimeri ionomerici
- elastomeri termoindurenti, ad es. gomma naturale, NBR
Detti materiali possono includere cariche ed additivi, quali ad esempio:
- antiaderenti e scivolanti come silicone, PTFE e polimeri o copolimeri totalmente o parzialmente fluorurati, grafite
- battericidi
- cariche minerali, ad es. mica, talco
- agenti rinforzanti quali fibre carbonio, kevlar, vetro
- particelle magnetiche o magnetizzabili - agenti atti a modificare la tensione superficiale.
Il dispositivo applicatore dell'invenzione può essere impiegato per equipaggiare il contenitore 10 di cosmetico, in particolare di mascara, illustrato in figura 9. In questa forma di esecuzione, l'impugnatura 8 montata sulla coda 1a dello stelo 1d del dispositivo 11 agisce anche in qualità di coperchio che chiude l'imboccatura 9 del contenitore 10.
L’oggetto dell’invenzione può inoltre essere profittevolmente utilizzato anche in altri campi, quali ad esempio per applicare i coloranti sui capelli in ciocche, o per l’applicazione di prodotti aventi scopo farmaceutico.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo applicatore di prodotti liquidi viscosi o paste, in particolare per le applicazioni nella cosmetica decorativa e più particolarmente per l'applicazione del mascara alle ciglia, caratterizzato dal fatto di essere costituito da mezzi componibili, tra loro reciprocamente assemblabili per la realizzazione del medesimo dispositivo, i quali mezzi componibili comprendono uno stelo (1d) ad asse longitudinale, nonché una pluralità di elementi (2) disposti sul citato stelo (1d) ed aventi sviluppo radiale.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i citati elementi (2) comprendono un corpo centrale (3) provvisto di un foro (4) di impegno del rispettivo elemento (2) sul detto stelo (1d), nonché una pluralità di bracci (5) che si estendono radialmente dal citato corpo (3).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto stelo (1d) comprende una parte di coda (1a), adatta per integrare l'impugnatura (8) del citato dispositivo applicatore, una parte centrale (1b) di impegno con i detti elementi radiali (2), e una punta (1c) a disegno ingrossato, adatta per impedire lo sfilamento dei medesimi elementi (2) dal citato stelo (1d).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la detta parte centrale (1b) dello stelo (1d) e il citato foro (4) del corpo (3) degli elementi radiali (2) posseggono in pianta un profilo non a simmetria circolare, atto ad evitare i movimenti reciproci di rotazione di questi ultimi sul medesimo stelo (1d).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i citati bracci (5) posseggono una base (6) di collegamento al detto corpo centrale (3), i medesimi bracci (5) estendendosi da questa base (6) fino ad una rispettiva punta (7).
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i detti bracci (5) sono disposti su un’unica circonferenza (a), oppure su più circonferenze (a,b) diverse del corpo (3) di un rispettivo elemento radiale (2).
  7. 7. Dispositivo secondo le rivendicazioni 5 o 6, caratterizzato dal fatto che la forma dei detti bracci (5) è differenziata, sia in sezione, sia per la loro struttura, lineare oppure ramificata.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la forma dei detti bracci (5) è diversificata sequenzialmente lungo l'asse longitudinale di questi ultimi.
  9. 9. Dispositivo secondo le rivendicazioni 5 o 6, caratterizzato dal fatto che i citati bracci (5) sono realizzati con materiali aventi diverse proprietà fisico-meccaniche.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di prevedere, assemblata su un medesimo stelo (1d), una pluralità di elementi radiali (2) diversi tra loro.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di prevedere, assemblati su un medesimo stelo (1d), degli elementi radiali (2) uguali o diversi fra loro, con una configurazione testatesta, oppure con una configurazione testa – coda.
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di prevedere, disposti su un medesimo stelo (1d), degli elementi radiali (2) assemblati in sequenza con una rotazione angolare preordinata rispetto all'elemento (2) contiguo, così da creare delle corrispondenti disposizioni diverse dei detti bracci (5) nella direzione longitudinale del medesimo stelo (1d), a seconda della sequenza di rotazione prescelta.
  13. 13. Contenitore per prodotti cosmetici, in particolare per mascara, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo applicatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
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