ITMI20081057A1 - Impianto meccanizzato per il parcheggio automatico di autovetture, e dispositivo di movimentazione delle autovetture. - Google Patents

Impianto meccanizzato per il parcheggio automatico di autovetture, e dispositivo di movimentazione delle autovetture. Download PDF

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ITMI20081057A1
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Alessandro Locatelli
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Alessandro Locatelli
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    • E04BUILDING
    • E04HBUILDINGS OR LIKE STRUCTURES FOR PARTICULAR PURPOSES; SWIMMING OR SPLASH BATHS OR POOLS; MASTS; FENCING; TENTS OR CANOPIES, IN GENERAL
    • E04H6/00Buildings for parking cars, rolling-stock, aircraft, vessels or like vehicles, e.g. garages
    • E04H6/08Garages for many vehicles
    • E04H6/12Garages for many vehicles with mechanical means for shifting or lifting vehicles
    • E04H6/30Garages for many vehicles with mechanical means for shifting or lifting vehicles with means for transport in horizontal direction only
    • E04H6/34Garages for many vehicles with mechanical means for shifting or lifting vehicles with means for transport in horizontal direction only characterised by use of movable platforms

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Description

"IMPIANTO MECCANIZZATO PER IL PARCHEGGIO AUTOMATI-CO DI AUTOVETTURE, E DISPOSITIVO DI MOVIMENTAZIONE DELLE AUTOVETTURE"
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un impianto meccanizzato per il parcheggio automatico di autovetture, ed un dispositivo di movimentazione di queste ultime.
Come è noto, sono già stati realizzati vari tipi di impianti automatizzati per il parcheggio delle autovetture, i quali, di solito, si basano sull’impiego di binari, i cui carrelli di supporto dell’autoveicolo debbono muoversi secondo schemi predeterminati.
In tali impianti, le strutture utilizzate, soprattutto nella realizzazione dei carrelli e nella loro movimentazione, sono estremamente complesse e tali da non risultare versatili, nel senso che non consentono, in genere, una libera movimentazione.
Compito del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti recedentemente descritti, realizzando un im ianto meccanizzato per il parcheggio automatico di vetture, in un'area atta al r covero coperto, che dia la possibilità di sfruttare al massimo l'area d ricovero, senza dovere utilizzare dispositivi complessi o costosi.
Nell’ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un impianto meccanizzato, in cui i vari spostamenti ne cessari siano effettuabili in tempi molto ridotti, contribuendo così a un’ottimale gestione del complesso.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare un impianto mecca nizzato che sia in grado di offrire le più ampie garanzie di affidabilit e di sicurezza nell’uso.
Un altro scopo è quello di realizzare un impianto meccanizza- j to che risulti facilmente ottenibile utilizzando elementi e materiali di comune reperibilità in commercio, e che pertanto risulti molto competitivo dal punto di vista economico.
Questo ed altri scopi, che meglio appariranno evidenziati in seguito, sono raggiunti da un impianto meccanizzato per il parcheggio automatico di autovetture caratterizzato dal fatto di comprendere una zona di parcheggio presentante piste di scorrimento sulle qual sono traslabili dispositivi di movimentazione e di supporto, ciascuno dei quali è suscettibile di supportare e movimentare un'autovettura tali piste di scorrimento sono tra loro perpendicolari per determinare una pluralità di spazi per lo stazionamento di ciascun dispositivo d movimentazione.
Gli scopi suddetti, ed altri che meglio appariranno evidenziat veicoli, utilizzabile in un impianto meccanizzato per il parcheggio automatico di autovetture, caratterizzato dal fatto di comprendere quattro pattini di scorrimento e due coppie di cremagliere a pioli tra loro perpendicolari nelle quali ingranano ruote dentate che gli danno il movimento.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'oggetto del presente trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, del trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo ne disegni allegati, in cui:
la figura 1 rappresenta, schematicamente, tre esempi di impianti meccanizzati, visti in pianta, e nella stessa sono evidenziate le possibilità di movimento dei vari elementi di movimentazione supportanti un autoveicolo;
la figura 2 rappresenta, in pianta, un elemento di movimentazione;
la figura 3 rappresenta un elemento di movimentazione, visto da sotto;
la figura 4 evidenzia, in alzato, un elemento di movimentazione supportante un’autovettura;
la figura 5 evidenzia, in scala ingrandita, il particolare del pattino di scorrimento;
la figura 6 evidenzia, in scala ingrandita, il particolare dell'incrocio della cremagliera a pioli;
la fi ura 7 ra resenta la ruota dentata motrice che in rana nella cremagliera a pioli dell’elemento di movimentazione;
la figura 8 rappresenta la ruota dentata che non ingrana nella cremagliera a pioli dell’elemento di movimentazione;
la figura 9 rappresenta in pianta il gruppo comando delle ruote dentate;
la figura 10 rappresenta, schematicamente, visto in pianta, un cinematismo di trasmissione del moto, dal motore a tutte le ruote dentate, e nella stessa si evidenziano le possibilità di movimento dei vari elementi;
la figura 1 1 è una vista in pianta, ingrandita rispetto alla precedente, la quale rappresenta in dettaglio una unità di traslazione, Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, l'impianto meccanizzato per il parcheggio automatico di autovetture, secondo il trovato, comprende una zona di parcheggio che, negli esempi illustrati in figura 1 , è identificata con il numero di riferimento 1 e può avere qualsiasi estensione e conformazione, come meglio verrà chiarito in seguito.
Nella zona di parcheggio, che preferibilmente è di tipo coperto, vengono previste delle piste di scorrimento 2, che si sviluppano tra loro parallelamente e perpendicolarmente, in modo da creare un reticolo, che determina una pluralità di spazi per il passaggio e lo stazionamento di dispositivi di movimentazione, indicati globalmente con il numero di riferimento 10.
I dispositivi di movimentazione, che costituiscono un componente fondamentale dell’im ianto, sono costituiti da una iattaforma 11, che consente il supporto di un’autovettura; la piattaforma 11 presenta superiormente le guide 12, dove si alloggiano le ruote 13 di un autoveicolo 14, in modo da garantire il corretto posizionamen-
La piattaforma 11 è dotata, in corrispondenza dell’alloggiamento delle ruote dell’autoveicolo, di quattro pattini di scorrimento 3 supportati da una ghiera filettata 4 la quale consente di regolare la posizione in altezza della piattaforma e di due coppie di cremagliere a pioli 5 tra loro perpendicolari.
L’intersezione tra le due coppie di cremagliere a pioli 5 è realizzata mediante quattro elementi di incrocio 6.
I dispositivi di movimentazione 10 non sono motorizzati, ma vengono mossi da ruote dentate 7, che ingranano nelle cremagliere a pioli 5.
Quattro ruote dentate 7 formano una unità di traslazione, 8 e 9, nella quale le ruote dentate 7 hanno la possibilità di ingranare o meno con le cremagliere a pioli 5 grazie ad un attuatore 15 e ad un sistema di leve 16.
A seconda del movimento richiesto all’elemento di movimentazione 10, in direzione longitudinale oppure trasversale, vengono fatte ingranare le ruote dentate 7 appartenenti all’unità di traslazione 8 oppure 9.
Tutte le unità di traslazione 8 e 9 sono mosse da un unico gruppo di comando 17 che può essere di vario tipo, come, ad esempio, motore in corrente alternata e variatore di frequenza, servomotore in corrente continua, motore brushless, motore pneumatico, motore oleodinamico, o qualsiasi altro tipo di motore, accoppiato o meno ad un riduttore di velocità.
Il collegamento tra il gruppo di comando 17 e le singole unità di traslazione è garantito da alberi di trasmissione 18 e da gruppi d rinvio 19, mentre all’interno della singola unità di traslazione 8 e 9 l’albero di trasmissione 18 è collegato alle ruote dentate 7 per mezzo di una opportuna trasmissione 20.
La trasmissione 20 può essere a cinghia trapezoidale, a cinghia dentata, a catena, a treno di ingranaggi, o qualsiasi altro tipo d trasmissione che permetta il moto di ingranamento e disimpegno delle ruote dentate 7.
I gruppi di traslazione 8 e 9, assieme alle unità di rinvio 19, grazie alla loro modularità, permettono di adattare la catena cinematica a qualsiasi geometria dell’impianto, mantenendo comunque la caratteristica chiave dell’unicità del gruppo di comando 17.
Le piattaforme sopra descritte danno la possibilità di realizzare dei ricoveri con un ridotto numero di posti macchina, come viene illustrato in figura 1 negli esempi di impianti identificati con i numeri di riferimento 101 e 102.
In questo caso è conveniente disporre le macchine su due file, lasciando libera una corsia centrale per la movimentazione in entrata ed uscita dei carrelli e, conseguentemente, delle autovetture dagli stessi supportate.
Ogni posto macchina sarà in pratica dotato della propria piattaforma che potrà spostarsi dalla sua posizione, seguendo opportu namente le piste di guida, fino alla postazione di carico/scarico all’ingresso deH’autorimessa, per caricare o scaricare l’autovettura tornando poi alla sua postazione, seguendo lo stesso percorso.
Questa sistemazione permette di avere un impianto semplifi cato, per ciò che riguarda il controllo del movimento, in modo da compensare, con il costo inferiore e con la maggiore rapidità di e sercizio, l’utilizzo più ridotto dello spazio.
Il controllo comporterà un centro, predisposto per l’invio della chiamata alle singole piattaforme.
La presenza delle piattaforme nella propria stazione o nella postazione di carico/scarico, verrà confermata da rilevatori elettromagnetici o elettromeccanici.
Il percorso fisso delle singole piattaforme verrà programmato in fase di progettazione dell’impianto.
Per meglio utilizzare lo spazio disponibile, è possibile realizzare zone con più posti macchina, come è illustrato nell'impianto indicato con il numero di riferimento 103 in figura 1.
Con questa disposizione è possibile lasciare liberi semplicemente uno o due posti, in modo da consentire la movimentazione delle piattaforme.
Le piattaforme non avranno più una postazione fissa, ma, partendo dalla posizione occupata, raggiungeranno la posizione di carico/scarico seguendo un percorso ottimizzato, che comporterà lo spostamento graduale delle piattaforme che dovranno liberare tale percorso.
Al ritorno, la piattaforma non tornerà nella postazione di partenza, ma occuperà una delle postazioni più vicine all’ingresso, facendo spostare altre piattaforme, in modo da occupare la postazione che si era liberata.
Naturalmente, la movimentazione più complessa richiederà un centro di programmazione in grado di memorizzare la posizione delle singole piattaforme ed una serie di spostamenti combinati delle varie piattaforme interessate, su percorsi prefissati per rendere più rapide le operazioni.
Ogni piattaforma, oltre a dare conferma dell’occupazione di una posizione, dovrà trasmettere al centro di controllo la segnalazione della propria identità, per poter essere richiamato a distanza dal proprietario dell’autovettura a bordo, sempre per mezzo di rilevatori elettromagnetici o elettromeccanici.
Il tempo necessario al trasferimento di una vettura dalla postazione di sosta all’ingresso deH’autorimessa, sarà ovviamente dipendente dalla maggiore o minore distanza dalla postazione stessa; sarà comunque possibile predisporre programmi con facoltà di prenotazione per il ritiro dell’autovettura.
In tutte le soluzioni sopra accennate, si ha, inoltre, la possibilità di prevedere la movimentazione dei veicoli, anche su piani diversi, mediante l’installazione di un montacarichi, che, dalla postazione di ingresso, sposterà i carrelli interessati ai diversi piani.
Da quanto in precedenza descritto, si può vedere come il trovaio raggiunga gli scopi proposti.
In particolare, si desidera sottolineare la grande versatilità dell’impianto automatizzato, secondo il trovato, ottenuta grazie all’adozione di una trasmissione meccanica con un unico motore per la movimentazione dei dispositivi di movimentazione, estremamente pratico e funzionale.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose varianti e modifiche, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi, tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi, secondo le esigenze.

Claims (22)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Impianto meccanizzato, per il parcheggio automatico di autovetture, caratterizzato dal fatto di comprendere una zona di parcheggio presentante piste di scorrimento sulle quali sono traslabili dispositivi di movimentazione e di supporto, ciascuno dei quali è suscettibile di supportare e movimentare un'autovettura; tali piste di scorrimento sono tra loro perpendicolari per determinare una pluralità di spazi per lo stazionamento di ciascun dispositivo di movimentazione.
  2. 2. Impianto, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di movimentazione di autovetture comprende quattro pattini di scorrimento e due coppie di cremagliere a pioli tra loro perpendicolari nelle quali ingranano ruote dentate che gli danno il movimento.
  3. 3. Impianto, secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la zona di parcheggio è preferibilmente di tipo coperto e le piste di scorrimento si sviluppano tra loro parallelamente e perpendicolarmente, in modo da creare un reticolo che determina una pluralità di spazi per il passaggio e lo stazionamento dei dispositivi di movimentazione.
  4. 4. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun dispositivo di movimentazione comprende una piattaforma che consente il supporto di un’autovettura; la piattaforma presenta superiormente le guide dove si alloggiano le ruote di un autoveicolo, in modo da garantire il cor retto posizionamento; la piattaforma è dotata, in corrispondenza dell’alloggiamento delle ruote dell’autoveicolo, dei quattro pattini d scorrimento, supportati da una ghiera filettata che consente di regolare la posizione in altezza della piattaforma, e di due coppie d cremagliere a pioli tra loro perpendicolari.
  5. 5. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'intersezione tra le due coppie di cremagliere a pioli è realizzata mediante quattro elementi di incrocio.
  6. 6. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i dispositivi di movimentazione non sono motorizzati ma vengono mossi da ruote dentate che ingranano nelle cremagliere a pioli.
  7. 7. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che quattro ruote dentate formano una unità d traslazione nella quale le ruote dentate hanno la possibilità di ingranare o meno con le cremagliere a pioli grazie ad un attuatore ed ad un sistema di leve.
  8. 8. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, a seconda del movimento richiesto all’elemento di movimentazione, in direzione longitudinale oppure trasversale, vengono fatte ingranare le ruote dentate appartenent ad una o all'altra unità di traslazione.
  9. 9. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tutte le unità di traslazione sono mosse da un unico gruppo di comando che può essere di vario tipo, come, ad esempio, un motore in corrente alternata ed un variatore di frequenza, servomotore in corrente continua, motore brushless, motore pneumatico, motore oleodinamico, o qualsiasi altro tipo di motore accoppiato o meno ad un riduttore di velocità.
  10. 10. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il collegamento tra il gruppo di comando e le singole unità di traslazione è garantito da alberi di trasmissione e da gruppi di rinvio mentre, all'interno della singola unità di traslazio ne, un albero di trasmissione è collegato alle ruote dentate pe mezzo di una opportuna trasmissione.
  11. 11. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, ca ratterizzato dal fatto che la trasmissione può essere a cinghia trape zoidale, a cinghia dentata, a catena, a treno di ingranaggi, o qual siasi altro tipo di trasmissione che permetta il moto di ingranamento e disimpegno delle ruote dentate.
  12. 12. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, ca ratterizzato dal fatto che le unità di traslazione, assieme alle unità d rinvio, grazie alla loro modularità, permettono di adattare la catena cinematica a qualsiasi geometria dell’impianto mantenendo comun que la caratteristica dell’unicità del gruppo di comando.
  13. 13. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, ca ratterizzato dal fatto che le piattaforme permettono di disporre le au tovetture su due file, lasciando libera una corsia centrale per la mo vimentazione in entrata ed uscita dei carrelli e, conseguentemente delle autovetture dagli stessi supportate.
  14. 14. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun posto macchina è dotato della propria piattaforma che può spostarsi dalla sua posizione, seguendo opportunamente le piste di guida, fino alla postazione di carico/scarico, all’ingresso deH’autorimessa, per caricare o scaricare l’autovettura, tornando poi alla sua postazione, seguendo lo stesso percorso.
  15. 15. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un centro di controllo predispo sto per l’invio della chiamata alle singole piattaforme; la presenza delle piattaforme nella propria stazione o nella postazione di cari co/scarico, viene confermata da rilevatori elettromagnetici o elet tromeccanici; il percorso fisso delle singole piattaforme viene prò grammato in fase di progettazione dell’impianto.
  16. 16. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, ca ratterizzato dal fatto che, per meglio utilizzare lo spazio disponibile è possibile realizzare zone con più posti macchina in maniera che sia possibile lasciare liberi semplicemente uno o due posti, in modo da consentire la movimentazione delle piattaforme; queste ultime non presentano in questo caso una postazione fissa ma, partendo dalla posizione occupata, raggiungeranno la posizione di cari co/scarico seguendo un percorso ottimizzato, che comporta lo spo stamento graduale delle piattaforme che devono liberare tale per corso; al ritorno, la piattaforma non torna nella postazione di parten za, ma occupa una delle postazioni più vicine all’ingresso, facendo spostare altre piattaforme, in modo da occupare la postazione che si era liberata.
  17. 17. Impianto, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere un opportuno centro di programmazione in grado di memorizzare la posizione delle singole piattaforme ed una serie di spostamenti combinati delle varie piattaforme interessate, su percorsi prefissati per rendere più rapide le operazioni; ciascuna piattaforma, oltre a dare conferma dell’occupazione di una posizione, trasmette al centro di controllo la segnalazione della propria identità, per poter essere richiamato a distanza dal proprietario dell’autovettura a bordo, sempre per mezzo di rilevatori elettromagnetici o elettromeccanici.
  18. 18. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere programmi con facoltà di prenotazione per il ritiro dell’autovettura.
  19. 19. Impianto, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere la movimentazione dei veicoli su piani diversi, mediante l’installazione di un montacarichi che, dalla postazione di ingresso, sposta i carrelli interessati ai diversi piani,
  20. 20. Dispositivo di movimentazione di autovetture, utilizzabile in un impianto meccanizzato per il parcheggio automatico di autovetture, caratterizzato dal fatto di comprendere quattro pattini di scorrimento e due coppie di cremagliere a pioli tra loro perpendicolari nelle quali ingranano ruote dentate che gli danno il movimento,
  21. 21. Dispositivo di movimentazione di autovetture, utilizzabile in un impianto meccanizzato per il parcheggio automatico di autovetture, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più caratteristiche descritte e/o illustrate.
  22. 22. Impianto meccanizzato, per il parcheggio automatico di autovetture, secondo una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più caratteristiche descritte e/o illustrate.
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