ITGE20120062A1 - Sistema di confezionamento di pacchi multistrato su bancali, pallet o simili - Google Patents

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ITGE20120062A1 IT000062A ITGE20120062A ITGE20120062A1 IT GE20120062 A1 ITGE20120062 A1 IT GE20120062A1 IT 000062 A IT000062 A IT 000062A IT GE20120062 A ITGE20120062 A IT GE20120062A IT GE20120062 A1 ITGE20120062 A1 IT GE20120062A1
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Description

DESCRIZIONE
“Sistema di confezionamento di pacchi multistrato su bancali, pallet o similiâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un sistema di confezionamento di pacchi multistrato su bancali, pallet o simili.
Come à ̈ noto nel campo del confezionamento di pacchi contenenti prodotti sfusi e non, spesso vengono utilizzati dei pallet o bancali sui quali tali pacchi vengono collocati strato per strato per formare delle colonne o pile di pacchi o colli con un numero di strati prescelto di pacchi affiancati. Il numero e le dimensioni di tali strati sono funzione delle dimensioni del pallet o bancale sui quali vengono formate tali pile, le quali in genere occupano tutta l'area di appoggio di tale pallet. Il processo di confezionamento prevede anche una fasciatura laterale dei pacchi che normalmente viene effettuata per ciascun strato di pacchi affiancati mediante avvolgimento di un opportuno film estensibile in polietilene, o simili, per imballaggio. Ogni strato di pacchi viene pertanto avvolto dal film in modo da fasciare in definitiva tutta la pila di pacchi affiancati.
Gli apparati e i sistemi noti di confezionamento di pacchi multistrato su pallet si rivelano molto complessi, richiedono tempi lunghi per l’ottenimento di una pila o più pile di pacchi su più strati e non garantiscono un'efficienza ottimale, soprattutto per quanto riguarda il posizionamento dei vari pacchi sul pallet. Gli apparati noti infatti non garantiscono un'ottimale stabilità della pila di pacchi ottenuta e un'ottimale distribuzione degli stessi su ogni strato. Inoltre gli apparati noti si rivelano molto ingombranti e richiedono tempi piuttosto lunghi per la realizzazione di una pila di strati di pacchi o colli su un pallet.
Lo scopo principale della presente invenzione à ̈ pertanto un sistema di confezionamento di pacchi o colli multistrato su pallet, bancali o simili che consenta in modo automatico, veloce e con la massima efficienza di posizionare su un pallet una serie di strati di pacchi o colli, distribuiti in modo ottimale e stabile.
Tale scopo viene raggiunto dalla presente invenzione mediante un sistema per il confezionamento di pacchi o colli multistrato su bancali, pallet o simili secondo quanto rivendicato nella rivendicazione 1.
Vantaggiosamente, nel presente sistema à ̈ prevista almeno una linea di alimentazione dei pacchi o colli ortogonale ad una linea di distribuzione dei pacchi o colli verso una base mobile sopraelevata di deposito temporaneo che può essere rimossa per consentire il passaggio dei pacchi o colli sul pallet. Tale distribuzione viene effettuata a coppie di pacchi o colli, rendendo il sistema di pallettizzazione estremamente rapido e viene effettuata lungo un’unica direzione secondo la quale si muovono i gruppi di distribuzione dei pacchi o colli in un verso o nell’altro.
Vantaggiosamente, mediante l’utilizzo di gruppi traslatori e ruotatori che si muovono in un senso o nell’altro lungo delle relative guide rettilinee, il presente sistema si rivela estremamente compatto e veloce.
Secondo un’ulteriore caratteristica del sistema, grazie alla sua compattezza, à ̈ possibile prevedere due linee di alimentazione di pacchi o colli verso una o due coppie di gruppi traslatori e ruotatori, che distribuiscono tali pacchi o colli ad una relativa rulliera mobile e ad un relativo pallet. Quindi vantaggiosamente, mediante il presente sistema à ̈ anche possibile realizzare contemporaneamente due pile di strati di pacchi o colli sistemate su due relativi pallet.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione verranno meglio compresi nel corso della seguente descrizione, considerata a titolo esemplificativo e non limitativo e riferita ai disegni allegati, nei quali:
- la fig. 1 illustra una vista in pianta del presente sistema per il confezionamento di pacchi multistrato su bancali, pallet o simili comprendente due linee speculari di alimentazione e di realizzazione di due pile di pacchi o colli su due diversi pallet, ciascuna delle quali linee comprende una coppia di gruppi ruotatori e traslatori affiancati;
- la fig. 2 illustra una vista in pianta di una metà del sistema di fig. 1 comprendente due gruppi traslatori e ruotatori provvisti di ganasce di presa dei colli e mobili ciascuno su una coppia di guide;
- la fig. 3 illustra una vista del sistema in elevazione laterale e parzialmente in sezione considerata secondo la linea III-III di fig. 2; - la fig. 4 illustra una vista in sezione considerata secondo la linea IV-IV di fig. 3 nella quale uno dei gruppi traslatori e ruotatori presenta le ganasce di presa dei colli in posizione aperta;
- la fig. 5 illustra una vista simile alla vista di fig. 4 nella quale il gruppo traslatore e ruotatore ha chiuso le ganasce per la presa di un collo;
- la fig. 6 illustra una vista di fianco del sistema considerata secondo la linea VI-VI di fig. 2;
- le fig. 7a e 7b illustrano due viste in elevazione laterale e parzialmente sezione di un pallet vuoto che viene trasferito da una nastro trasportatore di alimentazione ad un nastro trasportatore intermedio nel quale sono posizionate una coppia di forche;
- la fig. 8 illustra vista di fianco di una colonna di sostegno delle forche sulle quali à ̈ posizionato il pallet vuoto;
- la fig. 9 illustra una vista in sezione della colonna considerata secondo la linea IX-IX di fig. 8;
- la fig. 10 illustra una vista in pianta di una metà del sistema nella quale un collo à ̈ stato portato in prossimità di uno dei due gruppi traslatori e ruotatori;
- la fig. 11 illustra una ulteriore vista in pianta di una metà del sistema nella quale una coppia di colli sono stati posizionati in prossimità dei due gruppi traslatori e ruotatori;
- la fig. 12 illustra una vista in elevazione laterale e parzialmente in sezione del sistema considerata secondo la linea XII-XII di fig. 1 1 ;
- la fig. 13 illustra una ulteriore vista in pianta di una metà del sistema nella quale i due colli sono stati afferrati dalle ganasce dei due gruppi traslatori e ruotatori;
- la fig. 14 illustra una ulteriore vista in pianta di una metà del sistema nella quale i due colli sono stati posizionati in prossimità di una rulliera; - la fig. 15 illustra una ulteriore vista in pianta di una metà del sistema nella quale le ganasce dei gruppi traslatori e ruotatori vengono aperte per depositare i colli sulla rulliera;
- le figure 16a, 16b, 16c illustrano delle viste in elevazione laterale e parzialmente in sezione della sequenza di deposito di un collo sulla rulliera;
- la fig. 17 illustra una ulteriore vista in pianta di una metà del sistema nella quale una ulteriore coppia di colli viene posizionata sulla rulliera; - la fig. 18 illustra una ulteriore vista in pianta di una metà del sistema nella quale quattro colli formanti un primo strato di colli vengono compattati e avvicinati l’uno all’altro mediante dei dispositivi pressori; - le figure 19a, 19b e 19c illustrano la sequenza di rilascio del primo strato di colli dalla rulliera al pallet ed un secondo strato di colli depositato sul primo strato;
- la fig. 20 illustra una vista di fianco e parzialmente in sezione del pallet, sostenuto dalle forche, sul quale à ̈ stata deposita una pila di strati colli;
la fig. 21 illustra una vista in elevazione laterale e parzialmente in sezione del pallet caricato con la pila di strati colli e posizionato sul nastro intermedio;
- la fig. 22 illustra una vista in elevazione laterale e parzialmente in sezione del pallet caricato posizionato su un nastro trasportatore finale; - la fig. 23 illustra una vista in pianta di una variante esecutiva del presente sistema nella quale le linee speculari di fig. 1 sono alimentate secondo opportune sequenze alternate da una sola coppia di gruppi ruotatori e traslatori;
- la fig. 24 illustra una vista in pianta del sistema di fig. 23 nella quale la coppia di gruppi ruotatori e traslatori ha posizionato una coppia di colli su una prima rulliera dopo averli prelevati da una prima linea di alimentazione;
- la fig. 25 illustra una vista in pianta del sistema di fig. 23 nella quale la coppia di gruppi ruotatori e traslatori à ̈ tornata in posizione di prelievo dei colli;
- la fig. 26 illustra una vista in pianta del sistema di fig. 23 nella quale la coppia di gruppi ruotatori e traslatori ha depositato un’altra coppia di colli sulla prima rulliera;
- la fig. 27 illustra una vista in pianta del sistema di fig. 23 nella quale la coppia di gruppi ruotatori e traslatori à ̈ posizionata in corrispondenza di una seconda linea di alimentazione dei colli;
la fig. 28 illustra una vista in pianta del sistema di fig. 23 nella quale la coppia di gruppi ruotatori e traslatori ha depositato due colli su una seconda rulliera;
- la fig. 29 illustra una vista in pianta del sistema di fig. 23 nella quale la coppia di gruppi ruotatori e traslatori à ̈ tornata in corrispondenza della seconda linea di alimentazione dei colli;
- la fig. 30 illustra una vista in pianta del sistema di fig. 23 nella quale la coppia di gruppi ruotatori e traslatori ha depositato un’altra coppia di colli sulla seconda rulliera.
Nella Fig. 1 dei disegni allegati à ̈ illustrato nel complesso il presente sistema di confezionamento di pacchi multistrato su bancali, pallet o simili. In questa forma esecutiva il sistema comprende una coppia di linee 1 e 1 ’ di alimentazione di una coppia di colli CI e CF formati ciascuno da due fardelli 2 e V affiancati secondo un piano longitudinale L ed L’ diretto lungo la direzione di scorrimento SI delle linee 1 e 1 ’ di alimentazione, che possono comprendere ad esempio dei nastri trasportatori. Si vuole immediatamente evidenziare che il presente sistema può anche funzionare in maniera vantaggiosa, come vedremo in seguito, con una sola linea di alimentazione, cioà ̈ o la linea 1 o la linea 1 ’, infatti, in questa forma esecutiva, il sistema presenta una forma esattamente speculare rispetto ad un generico piano Y di simmetria. Il presente sistema comprende una struttura 3 di sostegno sulla quale sono collocate due coppie di guide 41 e 42 che si estendono lungo tutta la struttura 3 in direzione di un asse X sostanzialmente perpendicolare al piano Y e quindi alle direzioni SI di scorrimento delle linee 1 e 1 ’ di alimentazione dei colli CI e Cl ’. Su ciascuna delle guide 41 e 42 sono posizionati due gruppi traslatori e ruotatori 51, 51 ’ e 52, 52’ : tali gruppi hanno la funzione di prelevare i colli, ad esempio i colli Cl e Cl ’, e di trasferirli verso una rulliera 6 e 6’ di deposito temporaneo sulla quale viene formato ogni singolo strato di colli che andrà a formare la pila finale P o P’. Tali gruppi 51, 51 ’, 52, 52’, come vedremo, sono sospesi ad una certa altezza e supportati da tali guide 41 e 42 di scorrimento. I gruppi 51 e 52 trasferiscono i colli verso la rulliera 6, nella sequenza e con le modalità che vedremo in seguito, mentre i gruppi 51 ’ e 52’ trasferiscono i colli verso la rulliera 6’. Inferiormente a ciascuna delle rulliere 6 e 6’ à ̈ prevista una coppia di forche 7 e 7’ sulle quali verrà depositato un bancale o pallet vuoto 8 e 8’. I pallet vuoti 8 e 8’ sono posizionati su opportuni nastri 9 e 9’ di alimentazione posti lateralmente alla rulliera 6 e 6’ e vengono posizionati sulle forche 7 e 7’. Ciascuno di tali pallet 8 e 8’ viene poi trasferito ad una nastro trasportatore intermedio, descritto in seguito, e quindi ad un nastro trasportatore 10 e 10’ di evacuazione finale, quando su esso à ̈ stata formata la relativa pila con un numero desiderato di strati di colli. I nastri 10 e 10’ di evacuazione dei pallet caricati si trovano, rispetto alla rulliera 6 e 6’ e alle forche 7 e 7’, in posizione diametralmente opposta ai nastri 9 e 9’ di alimentazione dei pallet. Le forche 7 e 7’ sono collegate a uno o più carrelli 11 e 11 ’ mobili verticalmente su una relativa colonna 12 e 12’, le forche 7 e 7’ possono essere abbassate sostanzialmente dell’altezza di uno strato di colli, ogni qual volta uno strato di colli viene completato sul pallet.
Con riferimento alle figure 2 e 3 vediamo adesso nel dettaglio una metà del presente sistema, come detto l’altra metà sarà esattamente uguale a quanto descriveremo in seguito. Ciascuno dei gruppi traslatori e rotatori 51 e 52 comprende una piastra inferiore 13 di supporto di una coppia di ganasce 14 di presa dei colli, si veda ad esempio il collo Cl . Tali ganasce 14 in fig. 2 e fig. 3 sono illustrate in posizione aperta e possono ruotare ciascuna attorno ad un asse 21. Sopra alla piastra 13 à ̈ previsto un supporto 15 a ponte a cui superiormente à ̈ collegato un albero 16 di rotazione del gruppo 51 o 52. Tale albero 16 à ̈ parzialmente contenuto all’interno di un supporto scatolare 17 sostenuto da due attuatori lineari 18. La parte fissa di tali attuatori 18 à ̈ collegata ad un carrello 19 provvisto di ruote 20 di scorrimento lungo le guide 41 o 42. Tali gruppi 51 e 52 risultano pertanto sospesi ad una certa altezza e supportati da tali guide 41 e 42. Inferiormente ai gruppi traslatori e ruotatori 51 e 52 sono posizionati, ad una certa distanza, due nastri trasportatori 22 e 23, ai quali i colli vengono trasferiti mediante il nastro 1 di alimentazione. Immediatamente a valle del nastro trasportatore 22 ed adiacentemente allo stesso à ̈ posizionata una parete fissa 24 di scontro per i colli, in modo che i colli non oltrepassino la posizione del gruppo 51 di traslazione e rotazione. Tra i due nastri trasportatori 22 e 23 à ̈ collocata una parete mobile 25 di scontro, che in fig. 3 à ̈ illustrata in posizione retratta. Tale parete mobile 25 à ̈ traslabile verticalmente mediante un attuatore 26 supportato da una delle traverse 27 della struttura 3 del sistema. Attorno alla rulliera 6 sono sistemati quattro pressori 28, uno per ciascun lato dello strato di colli che verrà formato sulla stessa. Tali pressori 28 servono sostanzialmente a compattare i colli che vanno a formare ciascuno strato e come si può osservare sono sistemati a coppie in modo che ciascun pressore sia contrapposto ad un altro pressore. Sotto alla rulliera 6 si può osservare il pallet 8 sostenuto dalle due forche 7, che si estendono praticamente per tutta la lunghezza di tale rulliera 6. Come detto tali forche possono traslare verticalmente sulla colonna 12 nella quale sono ricavate in posizioni diametralmente opposte due guide 29 lungo le quali possono scorrere verticalmente i carrelli 11 solidali alle due forche 7.
La posizione aperta delle due ganasce 14 di presa dei pacchi à ̈ ben visibile in fig. 4, nella quale à ̈ illustrato in sezione longitudinale il gruppo traslatore e ruotatore 51. Tale posizione aperta delle ganasce 14 non crea interferenza con i colli sottostanti, permettendone il corretto posizionamento o l’eventuale passaggio. Ciascuna ganascia 14 à ̈ azionata da un proprio attuatore 30 comprendente uno stelo mobile 31 a cui à ̈ collegata in modo ruotabile una leva 32. Tale leva 32 à ̈ solidale alla relativa ganascia 14 ed entrambe ruotano attorno all’albero 21 di rotazione. Mediante azionamento degli attuatori 30 e fuoriuscita del relativo stelo mobile 31 à ̈ possibile porre in rotazione le leve 32 in modo che ruotino le ganasce 14 fino alla posizione di fig. 5 di presa del collo Cl . Per la rotazione del gruppo 51 à ̈ previsto un attuatore lineare 33 collegato all’albero 16 mediante un opportuno assieme 34 di trasmissione del moto, comprendente ad esempio degli elementi a camma. Si noti che la rotazione del gruppo à ̈ di entità abbastanza limitata, in quanto, come vedremo nelle fasi del processo di pallettizzazione, à ̈ necessario che il gruppo 51 ruoti il collo afferrato dalle ganasce 14 di circa 90° e poi torni nella posizione originaria, quindi si tratta di una rotazione del gruppo ben definita. Gli attuatori 18, dei quali in figura ne à ̈ visibile uno, hanno il compito di sollevare a abbassare il gruppo 51.
Il gruppo 51 con il collo Cl prelevato dalle due ganasce 14 à ̈ anche visibile in fig. 6. Come si nota le guide 41 sono sopraelevate rispetto alla rulliera 6 e il gruppo 51 à ̈ sospeso ad una certa altezza sopra a tale rulliera 6. Mediante gli attuatori 18 tale gruppo traslatore e ruotatore 51 si à ̈ leggermente sollevato rispetto al nastro trasportatore 22 sul quale era depositato il collo Cl ed ha percorso un certo tratto delle guide 41 , fino in corrispondenza della rulliera 6. Tale rulliera 6 à ̈ provvista di una serie di rulli folli 35 i cui perni di rotazione sono sostenuti alle estremità da una coppia di catene 36, si veda anche la fig.
2, aventi una forma sostanzialmente ad “L†. Ciascuna di tali catene 36 viene guidata ad anello chiuso su un percorso sostanzialmente ad “L†comprendente un tratto orizzontale lungo la struttura 3 ed un tratto verticale lungo un montante 39 di supporto. Il tratto verticale della catena 36 à ̈ rinviato attorno ad un primo rullo 37 posto in rotazione da un motore 38, pertanto tale rullo 37 in definitiva permette razionamento della catena 36. Tale motore 38 à ̈ sostenuto dal montante 39 lungo il quale corre detto tratto verticale della catena. All’estremità opposta a quella del rullo motorizzato 37 la catena 36 viene rinviata, sul tratto orizzontale, attorno ad un rullo folle 40, mentre in una zona intermedia à ̈ rinviata attorno a due ulteriori rulli folli 42, che sostanzialmente separano il tratto verticale dal tratto orizzontale. Nella colonna 12 sono ricavate in posizioni diametralmente opposte due scanalature 43, in figura ne à ̈ visibile soltanto una, nelle quali si impegnano le ruote 44 dei due carrelli 11 di sollevamento e abbassamento delle due forche 7 di sostegno del pallet 8, che si trova sotto alla rulliera 6 e risulta posizionato tra le due catene 36. Tali carrelli 1 1 sono collegati mediante una coppia di catene 45 ad una coppia di rulli 46 di rinvio, in figura sono visibili una catena ed un rullo. Tali rulli 46 sono posizionati in cima alla colonna 12 e posti in rotazione da un motore 47 che si trova anch’esso sulla sommità della colonna 12.
Nelle figure 7a e 7b à ̈ illustrata la parte inferiore del presente sistema. In tale parte inferiore sono posizionate una o più basi 48 e 48’ su ciascuna delle quali à ̈ sistemato un nastro trasportatore e precisamente: il nastro 9 di alimentazione del pallet vuoto 8, visibile anche in fig. 1 , un nastro intermedio 49 ed il nastro 10 di evacuazione dall’sistema del pallet con la pila di strati colli completata. Il primo nastro 9 di alimentazione comprende una serie di rulli 50 di rinvio, uno dei quali, ad esempio il rullo 50’, à ̈ motorizzato per l’azionamento del nastro 9. Anche il nastro trasportatore finale 10 à ̈ rinviato attorno ad una serie di rulli 53, uno dei quali, ad esempio il rullo 53’, à ̈ motorizzato. Il nastro trasportatore intermedio 49 à ̈ alloggiato sulla base 48’ la quale à ̈ provvista di una o più sponde laterali 54 nelle quali sono ricavate due sedi 55 di alloggiamento delle due forche 7. Il nastro 49 pertanto à ̈ dotato di una serie di rulli 56 di rinvio sistemati in modo tale da passare attorno a dette sedi 55 e non interferire con esse. Anche per il nastro 49, almeno uno dei rulli di rinvio, ad esempio il rullo 56’, à ̈ motorizzato. In fig. 7b il pallet 8 à ̈ posizionato sul nastro intermedio 49 con le due forche 7 leggermente distanziate da tale pallet 8. In un momento successivo le forche 7 solleveranno il pallet vuoto 8 e lo porteranno all’altezza adeguata sotto alla rulliera 6, si veda ad esempio la fig. 6.
In fig. 8 à ̈ illustrato il pallet 8 in uno stadio iniziale del processo di pallettizzazione, nel quale à ̈ vuoto e portato ad una certa altezza dalle forche 7. Le catene 45 da una parte sono collegate ai carrelli 11 di sollevamento e abbassamento delle forche 7 e dall’altra parte sono collegate ad un prima massa 57 di contrappeso per l’equilibratura del peso del pallet 8 a vuoto, delle forche e dei carrelli, si veda anche la fig.
9. All’interno della colonna 12 à ̈ ricavata una sede 58 di forma troncoconica avente larghezza maggiore verso la sommità della colonna 12 e larghezza minore verso la base della stessa. In tale sede troncoconica 58 sono ricavate una serie di coppie gradini anulari 59 su ciascuna delle quali poggia una massa 60 di contrappeso. Tali gradini anulari 59 di ogni coppia sono equidistanziati gli uni dagli altri e, naturalmente, lo spazio vuoto trasversale presente centralmente in ogni gradino aumenta procedendo dal basso verso l’alto della sede troncoconica 58. Tra due masse 60 di contrappeso successive à ̈ lasciato uno spazio vuoto 62 pari ad almeno l’altezza di uno strato di colli. Ciascuna delle masse 60 di contrappeso ha lo scopo di equilibrare il peso di un singolo strato che verrà formato sul pallet 8, come vedremo successivamente. Dal momento che gli strati di colli che verranno formati sul pallet hanno tutti lo stesso peso, anche tali masse 60 di equilibratura hanno tutte lo stesso peso e, di conseguenza, hanno un’altezza decrescente ed una larghezza crescente procedendo dal basso verso l’alto della colonna 12. Tale sede 58 può avere una sezione circolare o quadrangolare, di conseguenza tali masse 60 possono avere una forma a disco o a parallelepipedo. In ciascuna di tali masse 60 di contrappeso sono inoltre ricavati dei fori passanti 61 in modo che le due catene 45 possano passare attraverso esse ed essere collegate alla massa 57 di contrappeso a vuoto. In tale sistema di contrappeso comprendente le masse 60 di equilibratura degli strati di colli e la massa 57 di equilibratura a vuoto le varie masse sono indipendenti le une dalle altre. Tale sistema di contrappeso ha sostanzialmente la duplice funzione di poter utilizzare un motore 47 di potenza ridotta e funzionante sempre in condizioni di minimo carico, grazie alla presenza di contrappesi e/o di non sovraccaricarlo eccessivamente dato il peso crescente sul pallet 8 mano a mano che viene formato uno strato di colli sullo stesso.
Vediamo ora nel dettaglio come viene formata una pila P di strati colli sul pallet 8. Il collo Cl, si vedano le figure 1 e 3, viene trasportato dal nastro 1 sopra al nastro 23 e da qui viene trasferito al nastro 22. Nel passaggio dal nastro 23 al nastro 22 la parete mobile 25 di scontro à ̈ abbassata e il collo Cl va in battuta contro la parete fissa 24. Tale collo Cl pertanto si trova sotto al gruppo traslatore e ruotatore 51.
Il nastro 1 alimenta un collo C2 successivo al collo Cl, si veda la fig. 10, e la parete mobile 25 sistemata tra i nastri 22 e 23 viene sollevata in modo che tale collo C2 vada in battuta contro la stessa, si vedano le figure 11 e 12. A questo punto il collo C2 à ̈ posizionato correttamente sotto al gruppo traslatore e ruotatore 52. Nel frattempo il pallet 8 vuoto à ̈ stato trasferito dal nastro trasportatore 9 di alimentazione al nastro trasportatore intermedio 49, si vedano le figure 7a e 7b, quindi viene prelevato dalle due forche 7 e portato ad una giusta altezza sotto alla rulliera 6, si veda ad esempio la fig. 6. Tornando alla fig. 10 si noti che i piani L di affiancamento dei due fardelli 2 dei due colli Cl e C2 sono diretti nella stessa direzione, cioà ̈ la direzione S I di avanzamento del nastro 1 e dei nastri 22 e 23. Fino a questo punto entrambe le ganasce 14 di entrambi i gruppi 51 e 52 sono aperte.
Per afferrare i colli Cl e C2 le coppie di ganasce 14 di entrambi i gruppi 51 e 52 vengono ruotate verso il basso mediante i relativi attuatori 30, si vedano le figure 5 e 13. I gruppi 51 e 52 traslano contemporaneamente lungo le rispettive guide 41 e 42 e portano i due colli CI e C2 sul lato della rulliera 6 più prossimo alla colonna 12, si veda la fig. 14. Per un corretto posizionamento dei colli che vanno a formare uno strato, il piano L di affiancamento di due fardelli adiacenti in un collo, ad esempio il collo Cl, deve essere ortogonale al piano L di affiancamento di altri due fardelli 2 che formano un collo C2 adiacente a tale primo collo Cl . Per fare questo, uno dei due gruppi traslerà il collo senza ruotarlo, in questo caso il gruppo 51 che porta il collo Cl, mentre l’altro gruppo traslerà e ruoterà il collo, in questo caso si veda il gruppo 52 che oltre a traslare il collo C2 verso la rulliera 6 lo ha anche ruotato di 90°. In questo modo il piano L di affiancamento dei fardelli del collo Cl risulta ortogonale al piano L di affiancamento dei fardelli del collo C2. La rotazione del collo C2 avviene attorno all’asse 16 mediante l’attuatore 33 di figure 4 e 5. Anche in figura 6 inoltre à ̈ possibile osservare il collo Cl portato dal gruppo 51 sul lato della rulliera 6 più prossimo alla colonna 12.
Le due ganasce 14 dei due gruppi 51 e 52 vengono a questo punto aperte mediante i relativi attuatori 30 in modo che i colli Cl e C2 vengano rilasciati sulla rulliera 6, si veda la fig. 15. La sequenza di operazioni di rilascio dei colli à ̈ illustrata per il collo Cl nelle figure 16a, b e c. Allo scopo di ridurre la distanza tra i colli, in questo caso il collo Cl , e la rulliera 6, eliminando o limitando così l’altezza di caduta di tale collo Cl, gli attuatori 18 vengono azionati in modo da abbassare il gruppo 51 , quindi in definitiva avvicinare la piastra inferiore 13 che porta le due ganasce 14 verso la rulliera 6. Quando l’avvicinamento desiderato à ̈ completato, le ganasce 14 vengono aperte mediante i relativi attuatori 30 e il collo viene depositato sopra alla rulliera 6. Al termine di questa operazione gli attuatori 18 sollevano di nuovo il gruppo 51 in modo che si predisponga per il prelievo di un altro collo. In modo analogo il gruppo 52 poserà il collo C2 sulla rulliera 6 e si predisporrà per il prelievo di un nuovo collo. Naturalmente il gruppo 52 ruoterà di 90° in senso contrario a quanto visto sopra per la rotazione del collo C2 in modo da predisporsi nuovamente sopra il nastro 23 per il prelievo di un nuovo collo.
Per completare il primo strato di colli sulla rulliera 6 à ̈ necessario depositare sulla stessa altri due colli. In Fig. 17 oltre ai colli CI e C2 già depositati sul lato della rulliera 6 più prossimo alla colonna 12 sono illustrati altri due colli C3 e C4 che sono portati rispettivamente dal gruppo 51 e dal gruppo 52 sul lato della rulliera 6 più prossimo ai nastri 22 e 23. Tali gruppi traslatori e ruotatori 51 e 52 portano i colli C3 e C4 in modo analogo a quanto descritto precedentemente per i colli CI e C2. L’orientamento dei colli C3 e C4 sul nastro 1 di alimentazione sarà identico a quello dei colli CI e C2, vale a dire che il piano L di affiancamento dei due fardelli 2 sarà diretto lungo la direzione SI di avanzamento di tale nastro 1. La differenza sostanziale rispetto al deposito dei colli CI e C2 à ̈ che nel caso dei colli C3 e C4 à ̈ il gruppo 51 che ruota il collo C3 di 90°, mentre il collo C4 viene semplicemente traslato dal gruppo 52, mantenendo l’orientamento che aveva sul nastro 1. In questo modo nel primo strato di colli formato dai quattro colli Cl , C2, C3 e C4, un qualunque collo, si veda ad esempio il collo C3 in fig.
18, ha un piano L di affiancamento dei fardelli diretto ortogonalmente al piano L di affiancamento dei fardelli di un collo adiacente, in questo caso i colli adiacenti al collo C3 sono i colli Cl e C4.
Terminata l’operazione di posa dei due colli C3 e C4 sulla rulliera 6 si à ̈ formato il primo strato C1 -C4 di colli e i gruppi traslatori e ruotatori 51 e 52, si veda la fig. 18, traslano indietro lungo le relative guide 41 e 42 e si portano sopra i nastri 22 e 23, pronti per il prelievo di due nuovi colli che andranno a formare un secondo strato di colli da posizionare sopra al primo strato C1 -C4. Il gruppo 51 oltre che traslare verso il nastro 22 dovrà essere ruotato di 90° in senso opposto a quello di rotazione del collo C3, in modo che le due ganasce 14 si predispongano correttamente sopra al nastro 22. Nel frattempo vengono azionati i quattro dispositivi pressori 28, i quali agiscono su ogni lato del primo strato C1 -C4 di colli per centrare e compattare opportunamente i colli Cl , C2, C3 e C4.
Il primo strato C1 -C4 di colli à ̈ visibile in elevazione laterale in fig. 19a. Tale strato poggia sulla rulliera 6 inferiormente alla quale à ̈ posizionato il pallet vuoto 8, portato dalle forche 7 ad un’opportuna altezza. Mediante il motore 38, si veda anche la fig. 19b, ciascuna delle due catene 36, delle quali in queste figure ne à ̈ visibile una, viene richiamata verso il montante 39 in modo che la rulliera 6 vada a posizionarsi lungo tale montante 39. In questo modo il primo strato Cl-C4 di colli viene automaticamente depositato sul pallet 8. In questa fase i quattro pressori 28 mantengono comunque i colli compattati e nella corretta posizione. In fig. 19c à ̈ illustrato un secondo strato C5-C8 di quattro colli C5, C6, C7, C8 depositato sul primo strato C1-C4. Tale secondo strato C5-C8 viene depositato sul primo strato C1 -C4 secondo quanto descritto precedentemente per tale primo strato. Per porre tale secondo strato sul primo strato C1 -C4 à ̈ necessario che il pallet 8 si abbassi di una quota pari all’altezza di uno strato, quindi il motore 47 attraverso le catene 45 abbasserà i carrelli 11 e le forche 7 di una quota pari circa all’altezza di uno strato di colli, in tale modo sopra alla superficie superiore del primo strato C1-C4 verrà nuovamente introdotta la rulliera 6 sulla quale verrà depositato il secondo strato C5-C8. In pratica la rulliera 6 à ̈ posizionata direttamente sopra al pallet 8 quando quest’ultimo à ̈ vuoto, successivamente si posizionerà sopra all’ultimo strato formato, dal momento che tale pallet 8 si abbasserà dell’altezza di uno strato. In questa fase il motore 47, grazie ai contrappesi 60 illustrati nelle figure 8 e 9, funzionerà sempre in condizioni di minimo carico, senza essere quindi sottoposto ad eccessive sollecitazioni e senza richiedere una potenza eccessiva. In sostanza quando abbasso i carrelli 1 1 si abbassano dell’altezza di uno strato di colli, le forche 7 si abbasseranno di tale quota e la massa 57 a vuoto interna alla sede 58 solleverà la prima massa 60 di contrappeso dai relativi gradini 59, mentre le altre sette masse visibili in figura 9 rimarranno poggiate sui relativi gradini 59. In pratica ogni massa 60 ha la funzione di contrappeso per ogni singolo strato, quindi ad esempio quando le forche 7 si abbasseranno per formare il terzo strato di colli, il peso dei due strati di colli già presenti verrà equilibrato da due masse 60 di contrappeso. Per spiegare il processo di pallettizzazione posto in opera dal presente sistema si à ̈ ipotizzato di formare sul pallet una pila P di otto strati di quattro colli, si veda a tal proposito la fig. 20. Tali strati di colli vengono formati e depositati come descritto precedentemente per i primi due strati. Si vuole precisare, sempre con riferimento alle figure 19c e 20, che il piano L di affrancamento dei due fardelli 2 di un qualunque collo, si veda ad esempio il collo C7, à ̈ diretto ortogonalmente rispetto al piano di affiancamento di un collo sottostante, in questo caso il collo C3, e di un collo sovrastante, in questo caso il collo Cl l del terzo strato di quattro colli C9, CI O, Cl l, C12. In sostanza quindi, un qualsiasi collo di un qualsiasi strato avrà un piano di affiancamento dei due fardelli che lo compongono diretto ortogonalmente sia rispetto al piano di affiancamento dei fardelli di un qualunque collo adiacente nello stesso strato, sia rispetto al piano di affiancamento dei fardelli di un collo sovrastante o sottostante. Quindi nella formazione di ciascuno strato i gruppi traslatori e ruotatori 51 e 52 si alterneranno nella rotazione di un collo come visto nella formazione del primo strato Cl-C4. In fig. 20 si noti ancora che il peso degli otto strati di colli à ̈ equilibrato da tutte e otto le masse 60 di contrappeso che risultano pertanto sollevate dalla relativa coppia di gradini 59, visibile in fig. 9.
A questo punto la pila di otto strati di quattro colli disposti sul pallet 8, si vedano le figure 21 e 22, viene abbassata mediante le forche 7. Tali forche 7 vanno ad alloggiarsi nelle sedi 55 ricavate nella o nelle sponde laterali 54 in modo che il pallet carico vada a poggiare sul nastro intermedio 49. Tale nastro intermedio verrà quindi azionato per trasferire il pallet carico 8 verso il nastro trasportatore 10 di evacuazione, liberando così le forche 7 che si presentano in una situazione analoga a quella di fig. 7a, pronte quindi a ricevere un nuovo pallet vuoto.
Naturalmente il numero di strati colli potrebbe essere qualsivoglia, in funzione dell’altezza della pila che si vuole ottenere, e anche il numero di colli per ciascuno strato potrebbe essere diverso da quanto descritto.
Vantaggiosamente, come si à ̈ potuto constatare, i gruppi traslatori e ruotatori 51 e 52 che in definitiva prelevano i colli dal nastro di alimentazione e li portano sulla rulliera, ruotandoli o meno in funzione delle direzioni dei piani L di affiancamento dei fardelli da ottenere, si muovono in pratica unicamente lungo la direzione X di fig. 1, naturalmente in entrambi i sensi. Questo moto lungo sostanzialmente una sola direzione, permette di conferire al presente sistema una forma estremamente compatta ed efficiente.
Si consideri inoltre che il presente sistema, come accennato all’inizio, può comprendere due nastri di alimentazione 1 e 1 ’ di colli, pertanto tutte le operazioni di formazione e deposizione di colli per formare i vari strati vengono raddoppiate, infatti oltre ai due gruppi traslatori e ruotatori 51 e 52 che portano i colli alla rulliera 6 potranno essere anche previsti due ulteriori gruppi traslatori e ruotatori 51 ’ e 52’, si veda la fig. 1, i quali sono mobili sempre lungo le guide 41 e 42 in contemporanea con i gruppi 51 e 52 ma diretti in direzioni opposte, cioà ̈ verso la rulliera 6’. E’ evidente che in questo caso la produzione di pile di strati colli viene raddoppiata, rendendo il presente sistema per il confezionamento di pacchi multistrato su bancali, pallet o simili ancora più vantaggioso rispetto agli apparati noti.
In fig. 23 à ̈ illustrata una variante del presente sistema nella quale lungo le guide 41 e 42 che si sviluppano in direzione X à ̈ prevista una sola coppia di gruppi ruotatori e traslatori 51 ’ e 52’, i quali sono posizionati in corrispondenza di una prima linea 1 ’ di alimentazione dei colli, sulla quale à ̈ illustrato un collo Cl’. I gruppi 51 ’ e 52’ hanno le due ganasce 14 di presa dei colli in posizione aperta. In questo caso quindi, i due gruppi 51 ’ e 52’ devono formare gli strati di quattro colli sia su una rulliera 6’ che sull’altra rulliera 6, pertanto percorreranno secondo una certa sequenza le guide 41 e 42.
I due gruppi 51 ’ e 52’ prelevano due colli CI ’ e C2’ dalla prima linea 1 ’ e li portano sopra alla rulliera 6’, si veda la fig. 24. Naturalmente tale prima linea 1 ’ deposita i colli CI ’ e C2’ sui due nastri 22 e 23 visibili ad esempio in fig. 2. Come ampiamente descritto in precedenza, uno dei due colli deve essere ruotato di circa 90°, pertanto il gruppo 52’ ruoterà ad esempio il collo C2’. Successivamente i due gruppi 51 ’ e 52’ torneranno in corrispondenza della prima linea 1 ’, si veda fig. 25, e quindi preleveranno altri due colli C3’ e C4’, che sono stati depositati sui nastri 22 e 23 secondo le modalità descritte precedentemente per la prima forma esecutiva del sistema. Il gruppo 51 ’ preleva il collo C3 ’ e lo trasla verso la rulliera 6’ ruotandolo anche di 90°, mentre il gruppo 52’ trasla il collo C4’ mantenendolo con l’orientamento che aveva sulla linea 1 ’ di alimentazione. A questo punto lo strato di colli Cl ’-C4’ sulla rulliera 6’ à ̈ completo e i due gruppi 51 ’ e 52’ si portano in corrispondenza della seconda linea 1 di alimentazione dei colli, si veda la fig. 27. Contemporaneamente entrano in funzione i quattro pressori 28 posti in prossimità di ciascuno dei quattro lati della rulliera 6’, in modo da compattare e centrare opportunamente lo strato di colli Cl ’-C4\ I gruppi 51 ’ e 52’, si veda la fig. 28, prelevano altri due colli CI e C2 dai nastri 22 e 23 alimentati dalla linea 1 e li trasferiscono sulla rulliera 6, in questo caso il collo C2 viene anche ruotato di circa 90°. Nel frattempo la rulliera 6’ che regge lo strato Cl ’-C4’ viene ritirata come illustrato nelle fig. 19a-c e tale strato si depositerà sul pallet sorretto dalle due forche 7’ . I pressori 28 in questa fase continuano a essere in contatto con i lati dello strato di colli, in modo da mantenerne la centratura. I due gruppi 51 ’ e 52’, si veda la fig. 29, si portano nuovamente sopra ai nastri 22 e 23 e in corrispondenza della linea 1, mentre i pressori 28 si allontanano dallo strato di colli Cl ’-C4’ e tale strato viene abbassato mediante abbassamento delle due forche 7’, come visto in fig. 19c, in modo che ci sia lo spazio per formare un nuovo strato e che la rulliera 6’ possa tornare nella posizione iniziale. I due gruppi 51 ’ e 52’, si veda la fig. 30, prelevano altri due colli C3 e C4 dai nastri 22 e 23 allineati con la linea 1 di alimentazione e li portano sulla rulliera 6, il collo C3 verrà ruotato di 90° mentre il collo C4 mantiene l’orientamento che aveva sulla linea 1. Nel frattempo la rulliera 6’ à ̈ tornata nella situazione di fig. 23, ed il primo strato Cl ’-C4’, non visibile, si troverà sotto alla stessa.
Come si può intuire la variante del sistema appena descritta si rivela molto vantaggiosa dal momento che quando su una rulliera viene formato un determinato strato di colli, sull’altra rulliera si procede comunque con altre operazioni, come visto neH’esempio precedente. In alternativa alla sequenza di operazioni descritte, i due gruppi 51 ’ e 52’ potrebbero anche depositare i primi due colli Cl ’ e C2’ prelevati dalla linea 1' sulla rulliera 6’, quindi portarsi in corrispondenza della linea 1 e portare i primi due colli Cl e C2 in corrispondenza della rulliera 6. Per completare i due strati di colli Cl ’-C4’ e C1-C4, formati in questo caso in contemporanea sulle due rulliere 6 e 6’, i due gruppi 51 ’ e 52’ si porterebbero nuovamente in corrispondenza della linea 1 ’ per prelevare gli altri due colli C3’ e C4’ e li traslerebbero verso la rulliera 6’ dove sono già presenti i colli Cl ’ e C2’. Successivamente i due gruppi 51 ’ e 52’ si porterebbero in corrispondenza della linea 1 per prelevare gli altri due colli C3 e C4 dello strato da formare sulla rulliera 6. Naturalmente, come visto in tutti i casi, i gruppi 51 ’ e 52’ ruoteranno di circa 90° uno dei due colli prelevati contemporaneamente o dalla linea 1 o dalla linea 1' .

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di confezionamento di pacchi o colli su più strati su bancali, pallet o simili, caratterizzato dal fatto che comprende: almeno una prima linea (1 ) di alimentazione dei pacchi o colli (Cl , C2) verso almeno un primo ed un secondo gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52) affiancati l’uno all’altro ed atti a prelevare ciascuno un pacco o collo (C l , C2); almeno una linea (41 , 42) di trasferimento dei pacchi o colli (Cl , C2) verso almeno una base mobile sopraelevata (6) di deposito temporaneo, essendo detti gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52) dei pacchi o colli (C l , C2) atti a traslare lungo detta linea (41 , 42) di trasferimento verso detta base mobile (6) e a depositare su essa detti pacchi o colli (Cl , C2) ed essendo detta base mobile (6) provvista di mezzi (35, 38) di azionamento atti a consentirne la rimozione temporanea ogni volta che su essa à ̈ completato uno strato (C 1 -C4) di pacchi o colli; degli elementi (7) di sostegno di almeno un pallet (8) provvisti di mezzi (45, 47) di sollevamento e abbassamento, essendo detto pallet (8) posizionato sotto alla base mobile (6) ed atto a ricevere uno strato completo (C 1 -C4) di pacchi o colli ogni volta che la base mobile (6) viene rimossa, ed essendo detto pallet (8) abbassato di una certa quota mediante detti mezzi (45, 47) ogniqualvolta che uno strato viene depositato su esso.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52) per i deposito dei pacchi o colli sulla base mobile (6) e per il loro prelievo da detta linea (1) di alimentazione si muovono lungo della linea (41 , 42) di trasferimento in un verso o nell’ altro lungo un’unica direzione (X) di traslazione.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta direzione (X) di traslazione in entrambi i sensi dei gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52) Ã ̈ sostanzialmente ortogonale alla direzione (S I ) di alimentazione dei colli (C l , C2) da detta linea (1) di alimentazione.
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che comprende una prima e una seconda linee (1 , 1 ’) di alimentazione dei pacchi o colli (Cl , CI ’) verso un’unica coppia di gruppi traslatori e ruotatori (5 Γ, 52’) atti ad alimentare alternativamente una prima base mobile (6’) situata dalla parte di detta prima linea (1 ’) ed una seconda base mobile (6) situata dalla parte di detta seconda linea (1).
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta unica coppia di gruppi traslatori e ruotatori (51 ’, 52’) deposita uno primo strato completo (Cl ’-C4’) su una prima base mobile (6’) prelevando i relativi colli (Cl C2’, C3’, C4’) da detta prima linea (1 ’) e successivamente deposita un altro strato completo (C1-C4) sull’altra base mobile (6) prelevando i relativi colli (Cl, C2, C3, C4) dalla seconda linea (1).
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una prima e una seconda linee (1, 1 ’) di alimentazione atte a portare i pacchi o colli verso una doppia coppia di gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52, 51 ’, 52’), essendo dette due coppie di gruppi ruotatori e traslatori (51 , 52, 51 ’, 52’) atte ad alimentare contemporaneamente una prima base mobile (6’) situata dalla parte di detta prima linea (1 ’) ed una seconda base mobile (6) situata dalla parte di detta seconda linea (1).
  7. 7. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta linea di trasferimento comprende almeno due coppier di guide sopraelevate (41, 42), essendo detti gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52) sospesi ad una certa altezza e supportati da dette guide (41 , 42) di scorrimento.
  8. 8. Sistema secondo le rivendicazioni 3 o 5, caratterizzato dal fatto che dette basi mobili (6, 6’) sono situate su lati opposti in prossimità delle estremità di detta linea (41, 42) di trasferimento.
  9. 9. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una rulliera mobile (6) sulla quale vengono depositati temporaneamente i colli (C1-C4) prelevati da detti due gruppi (51, 52), essendo detta rulliera mobile (6) supportata da una coppia di elementi flessibili (36) di trasmissione del moto disposti ad anello chiuso collegati a relativi mezzi (38) di azionamento.
  10. 10. Sistema secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta rulliera mobile (6) comprende una serie di rulli folli (35) ed à ̈ posizionabile in una prima posizione attiva di sostegno dei colli (C l ) sostanzialmente orizzontale ed in una seconda posizione inattiva sostanzialmente verticale lungo un montante (39) di supporto.
  11. 11. Sistema secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti elementi (36) flessibili di trasmissione del moto sono disposti secondo una configurazione sostanzialmente ad “L†e comprendono un primo tratto sostanzialmente orizzontale e supportato mediante dei rulli (40, 42) da una struttura (3) di sostegno ed un secondo tratto sostanzialmente verticale supportato mediante dei rulli (37) di rinvio detto montante (39).
  12. 12. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52) comprende almeno una coppia di ganasce (14) provviste di opportuni attuatori (16, 30) atti a porle in rotazione per passare da una posizione di chiusura ad una posizione di apertura, e viceversa, in modo da afferrare e rilasciare i pacchi o colli (C l , C2).
  13. 13. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che ciascuno dei colli (Cl , C2) alimentato attraverso detta linea (1 ) comprende almeno una coppia di fardelli (2) affiancati secondo un determinato piano (L), essendo almeno uno di detti gruppi traslatori e ruotatori (52) atto a traslare e ruotare il collo prelevato (C2) durante il percorso sulla relativa linea (42) verso la base mobile (6) e l’altro gruppo traslatore e ruotatore (51 ) atto a traslare il collo prelevato (C l ) lungo la relativa linea (41 ) verso la base mobile (6) mantenendone l’orientamento che aveva sulla linea (1) di alimentazione, in modo tale che i due piani (L) di affiancamento dei fardelli (2) dei due colli (cl , C2) prelevati e depositati da detti gruppi (51 , 52) risultino ortogonali.
  14. 14. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che a valle di detto primo gruppo traslatore e ruotatore (51 ) Ã ̈ disposta una parete fissa (24) di scontro per i pacchi o colli (C l ) mentre tra detti due gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52) Ã ̈ disposta una parete mobile (25) di scontro collegata ad opportuni mezzi (26) di movimentazione.
  15. 15. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che inferiormente a ciascuno di detti gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52) Ã ̈ previsto un nastro trasportatore (22, 23) scorrevole nella direzione (S I ) di alimentazione di detta primo linea (1 ) di alimentazione.
  16. 16. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti elementi (7) di sostegno del pallet (8) sono collegati a delle slitte (1 1 ) mobili lungo una colonna (12) mediante almeno un motore (47) di azionamento, essendo detto motore (47) atto a porre in rotazione almeno un rullo (46) attorno al quale sono rinviati dei mezzi flessibili (45) di trasmissione del moto collegati alle slitte (11 ).
  17. 17. Sistema secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che detti mezzi flessibili (45) di trasmissione del moto sono collegati ad un’ estremità con dette slitte (1 1 ) e all’altra estremità con delle masse (57, 60) di contrappeso alloggiate all’interno della colonna (12).
  18. 18. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti gruppi traslatori e ruotatori (51 , 52) comprende uno o più attuatori (18) di sollevamento e abbassamento rispetto alla linea (41 , 42) di trasferimento.
  19. 19. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che sui lati di detta rulliera (6) sono posizionati dei dispositivi pressori (28) atti a posizionare opportunamente e compattare i pacchi o colli (C1 -C4) di ciascun strato.
  20. 20. Sistema secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che comprende un nastro trasportatore (49) situato sostanzialmente sotto a detti elementi (7) di sostegno del pallet (8) e provvisto di sedi (55) di alloggiamento di detti elementi (7) di sostegno del pallet (8), in modo tale che detti elementi (7) risultino sotto al piano di appoggio di detto secondo nastro (49).
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Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR2247403A1 (en) * 1973-10-10 1975-05-09 Ribes Rene Installation for palletising flat products - has two independent loading assemblies arranged in a V-formation
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